Contromano cambia indirizzo
Mercoledì 12 Dicembre 2007Cari lettori,
da oggi questo blog cambia indirizzo: i miei post e i vostri commenti sono su
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Caro dolce romantico comizio. Sembrava mandato definitivamente in soffitta dai salotti televisivi e invece è tornato di moda. Avete notato che è scomparsa dal linguaggio berlusconiano la parola “Convention”, che indicava non proprio un comizio ma una cosina un po’ più raffinata. Con le hostess, i palloncini nel palazzetto dello sport e le signore leopardate. Non c’è più. Vietato parlare di convention. E per la prima volta il cavalier Berlusconi s’è messo a fare i comizi, quelli veri, tradizionali, quelli da scamiciati, con i discorsoni senza aria condizionata e il sudore sulla fronte. (more…)
FANNO la festa della polizia come le nozze con i fichi secchi. Solo in questa chiave si possono interpretare certi pietosi silenzi o certi pacati giudizi dei questori, che devono far quadrare i conti in una situazione in cui cresce la richiesta di sicurezza e diminuiscono i mezzi a disposizione. Un esempio per tutti. Siamo l’unico paese in Europa che ha ancora a che fare con il terrorismo. L’ultimo attentato è quello di Bologna dell’altra sera a opera del Partito comunista combattente. E noi che facciamo? Tagliamo gli stipendi del 30 per cento agli agenti dei servizi segreti. E ogni tanto ne arrestiamo anche qualcuno perché si comporta come se fosse una spia, (more…)
VITTORIO SGARBI ne è il simbolo. L’intellettuale che diventa politico. Abbiamo mestamente assistito per decenni a politici con velleità di scrivere libri grazie alla mano di benevoli ghost writers. Ora la situazione è capovolta. Sono gli scrittori che indossano gli abiti dei politici.
È il segnale di un desiderio di cambiare, di una voglia di innovare e di rappresentare aneliti. Come l’arte, che cerca attenzione nella sproporzione delle dimensioni o nell’occupazione degli spazi, vedi lo Scheletro e il Pupazzo pallone. Non sono opere che vanno valutate per lo scandalo che suscitano, non c’è più niente che scadalizzi. (more…)
C’è una densa aria da tempi di Papa Re in queste settimane che precedono il Family Day. Al punto che vengono in mente precedenti della nostra storia in cui sono sempre state brevi le tregue tra Chiesa e laicisti o più genericamente laici. Tra papalini e anticlericali. Tra guelfi e ghibellini. Ci vorrebbe un Giovanni Spadolini per ritrovate un punto di equilibrio, ma non c’è. Così divampa la polemica e non è bello quel che accade. (more…)