SE HAMILTON FOSSE ITALIANO

A volte anche l’impossibile diventa realtà. E infatti ci troviamo di fronte, da qualche settimana, ad una ipotesi che sembrava francamente irreale: dico, e se Ron Dennis diventasse simpatico? Fino a qualche tempo fa, un evento del genere poteva essere paragonato alla trasformazione della Terra in un ovale o all’improvviso impoverimento di Silvio Berlusconi o all’ingresso di Fausto Bertinotti in Forza Italia.
Invece, ai box le cose stanno cambiando. E’ inutile girarci attorno: con l’operazione-Hamilton, l’algido azionista della scuderia McLaren ha sferrato un colpo sotto la cintura dei buoni sentimenti. Come si fa a restare indifferenti dinanzi alla storia del ragazzo di colore? Alzi la mano chi, pur avendo una foresta di pelo sullo stomaco, non si è intenerito al racconto del piccolo Lewis, all’epoca ancora pilota di kart, che si presenta ad una festa della McLaren medesima e fila dritto sparato (deve essere sempre stato dannatamente veloce, il fanciullo) da mister Dennis a chiedergli un posto di lavoro per il futuro remoto.
L’immagine che noi italiani abbiamo del perfido Ron, beh, suggeriva, per la storia in questione, un epilogo poco romantico. Del tipo: allora Dennis chiamò due robusti body guard e fece buttare fuori dalla sala il piccolino, minacciando di prenderlo a cinghiate o di darlo in pasto ai suoi cani molossi nel caso si fosse ripresentato.
Ma non è andata così e nel presente, nel 2007, siamo qui ad applaudire il debuttante che mette in crisi la Ferrari, provvedendo altresì a far mangiare la polvere al reclamizzatissimo Alonso, il quale Alonso sarebbe poi l’uomo che ha spinto il mitico Schumi verso la pensione. Le conseguenze, impreviste ed imprevedibili, sono clamorose.
Numero uno. Anche Ron Dennis ha un cuore e non una pompa meccanica al posto del muscolo cardiaco. Numero due. Lewis Hamilton offre a tutti noi, poveri diavoli in transito per la corsia box o incollati davanti alla televisione, spunti per una amara riflessione: ma quanti Lewis Hamilton ci sono in circolazione, condannati all’anonimato, semplicemente perchè non li fanno entrare alle mega festa dei top team oppure, se proprio ce la fanno entrare, gli scagliano contro i cani con le salcicce legate al collo?
Certo, gli scettici potrebbero sempre rispondermi che in realtà una rondine non fa primavera, perchè può darsi benissimo che Lewis sia, di suo, un Fenomeno paranormale, cioè un soggetto dotato di qualità super umane. Ovviamente non dico di no, anche in omaggio ad Alonso, a Kimi e agli altri fusti in circolazione sulle piste da un pezzo: conviene in primis a loro, affermare l’unicità di Hamilton. Altrimenti, vorrebbe dire che sono, costoro, dei raccomandati, niente di più e niente di meno.
Comunque, confesso e ribadisco: Ron Dennis rischia di diventare simpatico, almeno a me. Anche perchè, nel momento in cui tutti parlano di patriottismo a proposito delle sorti della Telecom, mi viene in mente un cattivo pensiero. Ma perchè la Ferrari di Montezemolo e di Todt non ha mai pensato a qualcosa di simile per un ragazzo italiano? Possibile che, in oltre dieci anni, non fosse immaginabile un programma di investimento basato sui giovani ‘nostri’? Se le attenzioni dedicate a Valentino Rossi fossero state indirizzate, che ne so, sul promettente Filippi, chi ci avrebbe rimesso qualcosa? Massa è sotto contratto, ci hanno spiegato, addirittura dal 2001: già nel 2001 si sapeva che non c’era un cittadino della Repubblica, di pari età, capace forse di guidare la Rossa in gara dal 2006 in poi?
Mi dispiace, ma stavolta i complimenti sono tutti per lui, per l’ex odioso Ron, sceriffo di Nottingham della Formula Uno post moderna.

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31 Commenti a “SE HAMILTON FOSSE ITALIANO”

  1. pettegola scrive:

    Giustissimo! Todt ha portato in Ferrari il pilota che ha come manager suo figlio. Questo dice tutto. Come mai un italiano no? Non lo conoscevano negli uffici della società di Todt junior?

  2. ghibli scrive:

    Bisognerebbe però anche conoscere la forza della storia. Quanti piloti italiani ha ingaggiato Enzo Ferrari, dopo la tragedia di Bandini? In Formula Uno, solo Merzario e Alboreto. Qualcosa vorrà pur dire. E inoltre Dennis per lunghi anni ha privilegiato non gli inglesi, ma i finlandesi (vedi Hakkinen e Raikkonen). Chi comanda, punta sui vincenti: a prescindere dal passaporto

  3. dotto scrive:

    Leo Turrini ha perfettamente ragione. Montezemolo e Todt non hanno consapevolezza della identità italiana della Ferrari. Se ne riempiono la bocca perchè a loro fa comodo, ma seguono criteri totalmente diversi. Dennis ha inflitto loro una lezione, aldilà di quelli che saranno i verdetti del campionato del mondo!

  4. dibbe scrive:

    Sedici anni di Montezemolo presidente della Ferrari. Quattordici anni di Todt alla guida del reparto corse. Italiani, zero. Fisichella non valeva Irvine? Trulli non sarebbe stato all’altezza di Rubinho? Io non capisco. E non mi adeguo.

  5. giuseppe scrive:

    Riconosco i meriti di Dennis e del suo pupillo ma da andare a podio a vincere un mondiale ne passa di acqua.
    Per me quest’anno il titolo lo vincerà raikkonen e l’unico pretendente insieme a lui sarà massa.
    alonso è molto veloce ma al momento non dispone di una vettura che possa lottare per la vittoria.
    a meno che ancora una volta i ferraristi non si lascino fregare in partenza.
    a me farebbe molto piacere un podio finale con raikkonen campione del mondo, seguito da massa e hamilton.
    almeno ci toglieremo la soddisfazione di vedere un campione del mondo strapagato prendere paga da un debuttante ed anche “economico”.
    per quanto riguarda gli italiani, sicuri che Fisichella sarebbe stato meglio di irvine?nel ‘99 l’irlandese ha lottato fino alla fine per il titolo, mentre fisico nel 2005 e 2006 dopo poche gare del mondiale già faceva il secondo allo spagnolo.
    questo però non vale per trulli, più veloce secondo il mio parere del romano, ma forse in quel momento sotto contratto.

    un saluto a tutti

  6. igor scrive:

    Lancio una provocazione. Alcuni pensano che la Ferrari sia una sorta di nazionale italiana dell’automobilismo, ne consegue la necessita’ di avere un pilota italiano alla guida. La Ferrari, per me, non e’ definata soltanto dal fatto che e’ un’azienda italiana. Io non credo che questo sia la cosa principale, la Ferrari era ed e’ l’idea e il sogno di Enzo Ferrari. E’ un qualcosa che non puo’ essere ristretto e chiuso nella logica della nazionalita’. Poi immagino il casino che farebbe la stampa italiana con un pilota italiano. Alla Ferrari devono andarci i piloti migliori indipendentemente dalla nazionalita’. Anche io mi auguro che la dirigenza di Maranello investa su piloti giovani, italiani perche’ no, e veloci e che il mondo della formula uno si rigeneri e segua l’effetto Hamilton. Comunque l’essere italiano non puo’ e non deve essere un vincolo per poter correre in Ferrari.Poi devo dire che sedici anni di Montezemolo e quattordici anni di Todt hanno riportato la Ferrari ad essere la squadra da battere, hanno portato 5 titoli piloti e sei titoli costruttori, di sicuro Fisichella non vale Irvine, Trulli probabilmente e’ meglio di Barrichello ma,considerando lo sculo che lo perseguita, io sono contento che non sia mai arrivato a Maranello. Dennis puo’ diventare simpatico solo ad una condizione e cioe’ che metta Hamilton e Alonso alla pari, se lo fa allora si puo’ parlare di simpatia, vediamo. Io vi saluto…..

  7. giulia scrive:

    Le osservazioni del mitico Leo (a proposito: complimenti per la tua Inter!) sono pertinenti ma si pone una questione. Ci sono italiani che valgano, al volante, quanto Hamilton e quanto Massa? Non è che il Fisico, a confronto con Alonso, abbia fatto una gran figura, tanto per ricorrere ad un esempio. Forse la Ferrari non ha mai investito, nel settore, perchè non ‘vedeva’ una mano d’opera promettente. O no?

  8. giappone scrive:

    Io credo che la colpa sia di…Ivan Capelli! Mi spiego. Alla fine del 1991 Montezemolo arriva a Maranello e trova Capelli in squadra, incredibilmente assunto per sostituire un certo Prost, licenziato in tronco. Capelli, anche per colpa della macchina, va talmente piano che nemmeno chiude la stagione. Secondo me, Montezemolo deve aver pensato: ma qui aveva ragione il vecchio Ferrari, meglio lasciar perdere i compatrioti. Da lì, è venuto tutto il resto.

  9. randazzo scrive:

    Scusa Leo, ma secondo te Dennis avrebbe preso Hamilton se non avesse potuto contare su uno come Alonso? Io credo abbia scommesso sull’inglesino sapendo di avere in casa lo spagnolo a corpirgli le spalle e a garantirgli i risultati. Tutto qua.

  10. michael scrive:

    Beh, se Hamilton fosse italiano lo avrebbe ingaggiato Briatore perchè tantoa Maranello chi ha il passaporto della nostra Repubblica non è gradito (secondo me Badoer lo tengono come collaudatore perchè, con il cognome che ha, credono sia straniero)

  11. lapo scrive:

    Fratelli carissimi, ma quanta arretratezza culturale! Viviamo in un mondo multietnico e multirazziale e ancora ci facciamo la menata del nazionalismo? Suvvia, un po’ di onestà intellettuale. Un grande artista non ha confinie non ha identità patriottica, appartiene a tutti. Schumi non era tedesco, era cittadino del mondo. Io, se permettete, anche.

  12. CHRISTIAN scrive:

    Ron Dennis mi diventerà simpatico solo quando metterà in macchina una coppia di super gnocche, magari anche veloci e intelligenti.
    Allora sì che potremo parlare di svolta epocale in Formula 1!!!

    PS: ma come si fa ad entrare ad una festa di un qualsiasi team di Formula 1, senza essere abbattuti da un body guard o sbranati da un molosso?

  13. Scarlett scrive:

    formula 1 post moderna e foresta sulla stomaco, bel modo di dirlo. Hamy è quello che è, gli italiani non sono tutti uguali, sono un po’ di tutto , e a tempo pieno. Depilando il pezzo la sostanza è che non esprimiamo molto come nazione a parte i motori. Eppure siamo molto mischiati geneticamente…gli interessi che girano un po’ meno!

  14. enrico scrive:

    E’ tutta colpa di Fisico e Trulli, se in Ferrari non c’è un italiano! Sono due brocchi totali!

  15. rita scrive:

    Ma cosa hanno combinato quegli scarsi dei piloti italiani negli ultimi quindici anni in F1? Perchè Montezemolo e Todt avrebbero dovuto sucidarsi?!?

  16. paolone scrive:

    Anche a me piacerebbe un italiano sulla Ferrari. Ma siamo onesti: che figura ha fatto Fisico con Alonso, nei due anni in cui la Renault era da mondiale? Ce lo siamo scordati? E queste sono cose che poi pesano, nel giudizio dei manager

  17. giuseppe scrive:

    per ENRICO e RITA.
    Molto bravi a tagliare!!!
    Ricordo che se per Fisichella avete delle attenuanti con Trulli non ci sono scuse che tengano.
    L’anno in cui è stato insieme ad alonso spesso gli è stato davanti.
    comunque senza controlli, antispin e altro molti sarebbero i “brocchi” in F1.
    come mai secondo voi Esperti hamilton, vettel, kubica, sono così bravi e uno come FILIPPI corre ancora in Gp2?
    SARA’ PER I LORO SPONSOR, LE LORO RACCOMANDAZIONI ???
    Il fatto è che nessuna azienda italiana, governo compreso, spende un centesimo per lo sport.
    Nell’ultima finanziaria c’è stato un taglio di milioni di euro per la voce SPORT, mentre le tasche dei politici sono rimaste intatte!!!

  18. enrico scrive:

    Per Giuseppe. Forse con Trulli sono stato troppo severo, ma non è che in Toyota abbia fatto o stia facendo cose grandiose. Inoltre, non può essere solo colpa di Briatore se Jarno ha improvvisamente perso il posto nel team che stava diventando, allora, il più forte del mondo.
    Inoltre, il governo britannico non scuce una sterlina pro Hamilton, così come la Spagna non ha finanziato la carriera di Alonso!

  19. rita scrive:

    Caro Giuseppe, d’accordo con te sullo scarso appoggio che i nostri piloti trovano. Ma lasciamo stare il Coni o i governi. Semmai, la colpa è della Ferrari, che se ne è sempre infischiata dei giovani di casa. La stessa operazione-Valentino, riletta con il senno di poi, è stata una imbarazzante caccia alla pubblicità gratuita, nel momento in cui (2005 in particolare) Schumi ha cominciato a perdere.

  20. giuseppe scrive:

    Ciao ENRICO, ciao RITA,
    purtroppo se è vero che la Toyota è il team che spende più di tutti nel progetto Formula 1, è anche vero che senza buoni ingegneri non si va da nessuna parte, lo dimostrano i fatti.
    Ecco perchè Trulli ha un handicap notevole e le prestazioni, senza una buona vettura, sono limitatissime.
    Per quanto riguarda il governo, hai ragione cara Rita, ma io ho parlato anche di Aziende, e gli sponsor di Alonso sono per lo più spagnoli, lasciando stare gli sponsor della scuderia.
    Ciao

  21. Ciccio Montoya scrive:

    Caro Leo, questa è un’idea che porto avanti da tempo ormai! Ne parlammo anche nell’ormai mitica serata comasca, assieme al Geometra, al tuo collega pelato e al Grande Capo. Sono davvero contento che cominci a prendere in considerazione questo argomento, perché la tua voce, oltre ad essere autorevole (e pervasa da un vaghissimo accento…) è anche senz’altro più potente della mia che da anni mi sgolo, interrogandomi sul perché una bella storia alla Kubica, alla Alonso o alla Hamilton non possa arrivare anche in salsa tricolore. Ho smesso di tifare Ferrari da quando ho capito che dei piloti di casa nostra non glie ne importava nulla. Continuerò a rimproverare ad Alvaro Vitali e a Montezzemolo l’inoperosità sulla fucina di talenti italiani, la loro assenza dal mondo dei piloti nostrani. Non riesco a credere che con la cultura motoristica che abbiamo, con la competitività dei campionati kart che sforniamo anno dopo anno non siamo mai riusciti a portare un nostro pilota all’iride! Possibile che i fuoriclasse siano tutti stranieri? Tedeschi, finlandesi, inglesi, francesi (anche se ora sono finiti), brasiliani… c’è di tutto negli ultimi decenni, tranne che un italiano! Facciamo davvero così schifo? Abbiamo portato stabilmente in F1, in quella moderna intendo, gente come Trulli e Fisichella, mai messi nelle condizioni di fare grandi cose (soprattutto il pescarese) e un Liuzzi che arranca con una vettura mediocre. Un programma di crescita per i piloti italiani non esiste. Abbiamo una federazione ridicola che ha finanziato piloti ridicoli quando altri, ben più dotati, sono stati snobbati. Abbiamo avuto piloti del calibro di Pantano (lo sai, per me è uno dei più forti al mondo) che per 5 anni ha trovato un volante all’ultimo momento e, lo scorso anno, ha rischiato seriamente di restare a piedi. Montin è uno dei piloti più sottovalutati del panorama automobilistico italiano. Oggi ci sono ragazzini come Piscopo (poco più che un ragazzino) che deve sperare nei bibitari per la propria carriera. Intanto, come dici tu, il Signor Burns Ron Dennis porta un semifenomeno in F1, un pilota britannico, come lui, come il suo team. Noi guardiamo ancora la bandierina sul musetto della Ferrari e ci sentiamo orgogliosi di qualcosa che l’italianità l’ha relegata infondo alla propria scala delle priorità. Va bene, divertitevi e sentitevi orgogliosi di questa cosa che fa correre un brasiliano e un finlandese, tanto di piloti italiani a quei livelli non ce ne sono. O no?

  22. Mario scrive:

    Lasciamo perdere sponsor e governo. Alonso in F1 c’è arrivato grazie all’italianissimo Giancarlo Minardi così come Trulli che lo considero alla pari.
    In Ferrari non ci arrivano perchè ha un presidente che si riempe la bocca di “made in Italy” poi fa costruire i gadget Ferrari in Cina………….

  23. Mario scrive:

    ….ho dimenticaco la domanda iniziale; se Hamilton fosse italiano, correrebbe ancora sui kart e poi, Ron Dennis sarà anche antipatico ma trovatemi uno che in 27 anni di F1 ha vinto quanto lui.

  24. bill scrive:

    Che sia diventato simpatico Ron Dennis ne dubito; aveva preso un buon pilota ( Hamilton ) a fare da spalla a Alonso ( questa era stata la sua dichiarazione a inizio campionato ) ma a causa del fattore C il buon pilota si è trasformato in un successo notevole. Conta il suo fiuto , daccordo , ma quanti a inizio campionato , primo tra tutti Briatore , scommettevano più su Kovalainen che su Hamilton ?
    In quanto al pilota italiano sulla Ferrari , per favore , non nascondiamoci dietro un dito. Italiani , popolo di Santi , di navigatori e di scopritori.
    Io conosco un tale Podestà Gian Marco che va come una scheggia ; perchè non lo segue e lo ingaggia la Ferrari ? Tutti quanti conoscono un altro Podestà Gian Marco e sono pronti a giurare sulle sue qualità. Se ne scelgono uno , fanno scontenti un milione di scopritori delusi e poi vi anticipo quello che i tuoi colleghi ( non tu Leo ) diranno al primo errore di questo povero diavolo messo ulla rossa : hanno scelto l’uomo sbagliato.
    Luca , perchè è ancora Lei il plenipotenziario , ci pensi Lei come ha sempre fatto fino ad ora .

  25. Scarlett scrive:

    se Hamy fosse italiano non avremmo più dubbi. Dopo qualche stagione gli proporremmo di recitare per i film del poliziottesco nostrano, abbiamo Massi, Damiani, Lenzi e bravi stunt man. Scherzo! come ferrarista mi stanno più che bene i giovanotti, in particolare quello sfavorito, Massa che darà in testa a tutti

  26. otelma scrive:

    Devo dar ragione a chi lamenta che in Ferrari i piloti italiani non vengono nemmeno presi in considerazione.
    Non credo che TrulloTrulli o FisicoFisichella non valgano Irvine o (peggio) Barrichello.
    Il Multipresidente poi, ha sta davvero toppando di brutto da presidente della Confindustria.
    Qualcuno poi ha parlato di LCDM citando un suo strano discorso a proposito della Cina e del made in Italy: a costui devo dare ragione AL CUBO.
    Sostenere la Cina equivale al suicidio del made in Italy, altro che “grande opportunità” per tutti noi.
    Cioè: grande opportunità per tutti VOI industriali, che producete a 10 dove si fa la fame per vendere a 1000 qui dove c’è “ricchezza”…….non si sa fino a quando, visto che qui il lavoro non c’è più.
    Mah.
    Non ho mai capito questa politica anti italiana (adesso sto parlando di piloti).
    ma è un dato di fatto.
    Hanno preferitop ciofeche e puttanieri stranieri a piloti italiani.
    Avranno le loro ragioni
    (ma quali sono??)

  27. otelma scrive:

    Ah, dimenticavo un ultima considerazione: bravo Dennis a credere in Hamilton.
    ma da qui a dire che adesso deve diventarci simpatico……
    MA CHI????
    RON DENNIS???
    SIMPATICO???
    Come direbbe Totò?
    Ma ci faccia il piacere!!!!!

  28. Ciccio Montoya scrive:

    Leggete qua…

    Alonso: “Pantano era il mio incubo, Trulli che compagno”

    Fernando Alonso, in una intervista al quotidiano spagnolo ABC, ha speso belle parole per due colleghi italiani: Giorgio Pantano e Jarno Trulli. In riferimento al padovano, ora impegnato in GP2, ha detto ricordando i tempi del karting: “Io salivo sul podio ma lui vinceva sempre. Pantano era una specie di pilota invincibile…

    da italiaracing.net

  29. ronaldo scrive:

    Oggi 3 maggio 2007,De Adamich con occhiali e pancetta incorporati è sempre meglio di Hamilton.E non azzardatevi a contraddirmi perchè ho prove certe di quel che dico.Sono le auto a fare la differenza,volete mettervelo in testa?!

  30. Orfeo scrive:

    Si dai continuate a sognare tanto e gratis! Non dimenticatevi di Fisico!

  31. Oroglio Mclaren scrive:

    Siete dei falliti, la mossa di Monaco conferma ormai che avete paura della McLaren. Io se fossi in voi mi sarei già ritirato. Ormai sono troppi anni che ci ladrate i campionati e finalmente dopo tanto tempo ( Suzuka 2006 ) siete stati puniti nella maniera migliore. Godo nel vedere Schumacher a Suzuka che annaspa con il suo catorcio nell’erba mentre Alonso sfreccia via verso il suo secondo titolo. Maranello deve bruciare e con lei tutto il resto della compagine. Calcipoli in confronto a voi non è niente. Con voi ci vuole solo l’uso della forza. La Mclaren ha sbagliato piloti. Doveva tenersi Montoya e prendere Sato per lottare contro di voi. Se fossi stato in Alonso a Barcelona non avrei esitato a sbattere fuori Massa, anzi lo avrei colpito piu’ forte possibile. Finaolmente ora ho capito dove si è andato a nascondere Moggi, si vede che in Ferrari lo pagano bene.

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