QUANDO SOTTO LE MACERIE DEL CALCIO SPUNTA UN FIORE
Domenica 11 febbraio, proprio mentre una emittente nazionale proponeva al suo pubblico le fattezze di Lucianone Moggi, un episodio tanto semplice da suonare incredibile è accaduto su un campo di calcio di periferia. Lo racconto qui, forse in omaggio alla retorica dei buoni sentimenti. Oppure perchè siamo talmente disabituati alla normalità da stupirci, come mi sono stupito io, per un gesto collettivo che, invece, dovremmo considerare ovvio.
Domenica 11 febbraio, a Solignano di Castelvetro, in provincia di Modena, si giocava una partita valida per il campionato di Seconda Categoria. Dilettanti puri: ma anche per loro, anche per i dilettanti di Solignano come per i loro avversari di Montombraro, frazione di Zocca (do you remember Vasco Rossi?) vincere o perdere fa differenza, perchè c’è una classifica e perchè il risultato, alla fine della fiera, incide comunque sull’umore dei singoli, degli esseri umani che per divertimento rincorrono una palla.
Ebbene, all’ultimo minuto il Solignano ha pareggiato (stava perdendo 1-0), in modo bizzarro: doveva restituire la sfera ai rivali, che l’avevano buttata fuori per prestare soccorso al loro portiere, infortunato. Invece, per un equivoco grossolano, la…restituzione si è tradotta nell’1-1, nella rete del pareggio.
Ora, cosa hanno fatto i ragazzi della seconda categoria del Solignano, girone H? Si sono fermati, immobili, mentre il Montombraro riprendeva dal centro del campo. Hanno fatto le statue, quelli del Solignano, pur di permettere agli avversari di segnare il gol della vittoria. Hanno preferito la sconfitta ad un risultato immeritato. Per loro, per questi dilettanti, il fine non giustifica i mezzi. Risultato finale: Montombraro batte Solignano 2 a 1. Il signor Gino Torricelli, allenatore del Solignano, ha detto:
In tv intervistano Moggi, sui drammi del calcio. Io racconterei storie (vere) come questa.
12 Febbraio 2007 alle 23:20
A parte Moggi, a me questa storia ha fatto venire in mente Arrigo Sacchi, che adesso pontifica sulle colonne della Rosea. Una volta in Coppa Italia il suo Milan eliminò la mia Atalanta segnando un gol invece di restituire il pallone, come doveva. Se si parla di atteggiamenti diseducativi nel calcio italiano, possiamo andare molto, molto indietro nel tempo. L’episodio cui mi riferisco infatti è datato 1990
12 Febbraio 2007 alle 23:21
E’ vera una cosa detta da Leo nel suo testo: ciò che è normale (ad esempio: l’onestà nei comportamenti), nel calcio diventa eccezione. E’ come l’acqua che va in salita…
12 Febbraio 2007 alle 23:22
Mi chiedo e vi chiedo: se il Solignano avesse pareggiato la partita che vale la Champions League, come si sarebbero comportati i suoi giocatori?
13 Febbraio 2007 alle 10:14
Gira i miei complimenti a questi fantastici sportivi.
Qualcuno di onesto al mondo ancora esiste!
PS: forse sarebbe il caso di cambiare la regola sugli infortuni. Cosa sarebbe successo in un Roma-Lazio se una delle due avesse pareggiato in questo modo?
13 Febbraio 2007 alle 11:03
Onore ai ragazzi di Solignano! Ma dubito che Paola Perego, la sciagurata di Canale 5, parlerà mai di loro a Buona Domenica, su Canale 5. Magari Moggi fa più audience…
13 Febbraio 2007 alle 11:04
Grande storia!
13 Febbraio 2007 alle 11:47
Lo sport deve essere anzitutto educazione. Non sarebbe male se nelle scuole raccontassero questo episodio!
13 Febbraio 2007 alle 15:37
Che bello!
Finalmente!
Consiglerei, poi, a quelli che riescono a farsi delle “pippe” mentali anche su una storia lineare e trasparente come questa (se invece fossimo stati in Champions, se c’erano Roma e Milan, eccetera!) di sospendere il rotore para-psicologico che tutto confonde, onde vedere la magnificenza delle cose spontanee, che, come tutto in natura, è proprio così semplice come appare!
In un post così vero, non ci può essere spazio per gente come Moggi…ma l’Italia, si sa, è la Terra del Perdono, alias dei Cachi!
13 Febbraio 2007 alle 18:15
cronaca di SPORT…………..scritto doverosamente in maiuscolo!
così dovrebbe sempre essere, ma ci si stupisce quando queste cose accadono,p erchè oramai sono perle rare anche nel panorama dello sport amatoriale.
Grazie Leo per avelo raccontatto in questo blog e , immagino, in altre sedi
13 Febbraio 2007 alle 20:02
Dibbe ha ragione , nelle scuole si dovrebbe parlare dei comportamenti “sportivi” , della dignità e via dicendo ma non durante l’ora di attività motoria (sono ancora solo due in una settimana) dopo ore di postura forzata i fringuelli sembrano impazziti nella gabbia; nell’ora di religione, di italiano, di inglese, di Arte e immagine, insomma l’educazione è a 360 gradi e in questo momento sembriamo, a livello internazionale, un po’ carenti. Parliamone nelle aule e nei supermercati, nei salotti televisivi dove ci sono anche molti sciagurati
13 Febbraio 2007 alle 20:16
…”perchè c’è una classifica e perchè il risultato, alla fine della fiera, incide comunque sull’umore dei singoli, degli esseri umani che per divertimento rincorrono una palla.” il vero giornalista è quello che non solo riporta fatti di interesse generale,con continenza e veridicità; quello vero sa scavare nella coscienza umana tirando fuori il meglio e non sempre il peggio di quel che avviene. Se capita ad un paese di perdere la tramontana è bene interrogarsi sui dettagli e non per quella classifica, il sano agonismo che ci tiene vigili, ma per quella caratteristica di animali parlanti quali siamo, la socievolezza. C’è chi si diverte a rincorrere una palla, chi a guardarla rincorrere e chi rincorre gli atomi, chi rielabora algoritmi frattali , chi frega quei poveri pesci con esce supertecnologiche. Io trovo eccitante leggere , la buona cronaca, quella delle pieghe, delle zone di confine, tra scrittore e narratore.
13 Febbraio 2007 alle 21:42
Un applauso al Solignano ma cè da dire che oltre all’umore non c’erano soldi o sponsor a farla da padrone.
magari era anche una gara da metà classifica
14 Febbraio 2007 alle 10:34
Veramente non mi facevo delle pippe mentali.
Volevo solo fare notare che, vista la poca cultura sportiva, se in una partita qualsiasi con quelle curve di idioti a cui siamo abituati si fosse segnato il gol dell’ 1-1 con un giocatore a terra, beh, probabilmente la cronaca ci avrebbe regalato un’altra giornata di scontri.
Tutto qui.
Concordo che, se questa storia venisse resa “pubblica”, forse tra i ragazzini potrebbe cominciare a rifiorire un po’ di sana cultura sportiva.
Sempre che i genitori lascino rifiorire questo sentimento….
Saluti a tutti
CHRISTIAN
14 Febbraio 2007 alle 18:43
Storia stucchevole e probabilmente poco attendibile.Noi stiamo con franti e non con garrone,sempre.cosa c’è sotto??? L’importante è giocare pulito nel contatto fisico e rifuggere la violenza. Ho letto che la Carrà vuole tornare in tv.Qui potrebbe fare una puntatona.
14 Febbraio 2007 alle 19:27
Questo Ronaldo deve essere un milanista! E cosa vuoi che ci sia sotto, a livello di seconda categoria? O pensi l’abbiano fatto per finire sui giornali o su questo blog?
Deve essere vero che in Italia un complotto non si nega a nessuno, si tratti di Previti, di Moggi o di calciatori dilettanti
14 Febbraio 2007 alle 19:29
Per Ronaldo. Veramente io non sto con Franti. Se proprio non ti vince Garrone, per restare in tema, c’è sempre il vecchio maestro. Che magari credeva in una idea dell’Italia che sicuramente oggi non esiste più. Personalmente, quella Italia (di De Amicis) io la preferisco a quella di Paola Perego, Biscardi e aggiungi pure alla lista chi vuoi tu.
14 Febbraio 2007 alle 19:30
Caro Ronaldo, per spirito goliardico sarei tentato di darti ragione. Ma mi chiedo e ti chiedo: se tu avessi dei figli, saresti più contento se si comportassero come i ragazzi del Solignano o come certi calciatori professionisti che si fanno compatire tra proteste, simulazioni e chi più ne ha più ne metta?
15 Febbraio 2007 alle 00:45
Ronaldo implicitamente risponde al mio dubbio. Come me, anche lui teme che gli stessi giocatori, se in palio ci fosse stata una Champions League, si sarebbero comportati diversamente. Col che si arriva alla conclusione: è l’ambiente che ci circonda a cambiarci, anche se poi alla fine la responsabilità resta sempre individuale
15 Febbraio 2007 alle 00:47
E bravo questo Ronaldo! Forse abituato ad anni di sedute tv davanti ad Aldo Biscardi, nemmeno più riesci a credere a qualcosa di bello? Se invece intendi dire che certe cose ‘deamicisiane’ possono accadere soltanto tra dilettanti, temo tu sia nel giusto!
15 Febbraio 2007 alle 11:01
Non vedo l’ora di ricominciare a parlare di formula 1……………………..
15 Febbraio 2007 alle 14:31
Nel senso che metà del post di ronaldo (es gordo!) è giusto nonché auspicabile (contatto fisico ma non violento)…
Ahilui!, l’altra metà è scritta, come da copione, per fare la parte di quello contro o più uomo!
Se pensiamo sempre e solo al peggio, allora davvero non abbiamo più speranze! Io ci voglio credere ancora che sia arginabile la imminente catastrofe sociale! Anche perché a diventare una merda non ci riuscirei proprio! Può darsi che mi debba ricredere, non lo posso escludere ora, però so che lotterò fino alla fine…
La Carrà? La Carrà era una bella ragazza, una volta…il problema è che è rimasta una ragazza, di 70 anni però!
E Domenica, workshop sulla correttezza in quel di Solignano di Castelvetro, che è anche un paesino simpatico…la risposta emiliana a San Francisco, dopo che quella italiana è senza ombra di dubbio Catanzaro!
15 Febbraio 2007 alle 20:11
cari lettori moralisti e socialdemocratici; se questi hanno fatto bene allora anche materazzi dopo la provocazione al testone di ferro zidane doveva autoespellersi e convicere cannavaro a fare altrettanto per non lasciare la povera francina uno in meno e mettere,viceversa la ribalda italietta in condizioni di inferiorità numerica.sareste stati tutti contentissimi,ancor più contenti essendoci interessi superiori a quelli presenti in seconda categoria.in verità siete dei turrinodipendenti che non osano criticare il maestro anche quando riporta episodi pseudoinventati.e c’è anche chi rimpiange l’italia di de amicis che è poi quella di bava beccaris e degli operai che lavorano 12 ore senza ferie e senza malattia.
16 Febbraio 2007 alle 01:42
Caro Ronaldo, che c’è di male ad essere deamicisiani o socialdemocratici? E poi, è surreale il richiamo a Materazzi. Qui stiamo parlando di giovani uomini che si sono comportati bene. Tu non sei socialdemocratico ma soltanto confuso:infatti mischi le pere con le mele e achi ti indica il cielo rispondi guardando il dito
16 Febbraio 2007 alle 01:44
Per Ronaldo. La citazione di Bava Beccaris è da Oscar (a scuola dovevi essere bravino in storia patria), ma lasciati dire che con la storia di dilettanti che rispettano il principio di lealtà c’entra come i cavoli a merenda. Tu mangi cavoli a merenda?
16 Febbraio 2007 alle 02:21
Caro Ronie, se rimanevi da me a Madrid era meglio!
9 Marzo 2007 alle 17:01
Ronaldo sei un pessimo!!!
la storia è vera,io c’ero!!