COSA C’E’ SOTTO LE MACERIE DI IMOLA

A volte si corre il rischio di cadere nella trappola del romanticismo. A volte è troppo facile scivolare sul terreno umido della nostalgia. Ebbene, accetto la contestazione sin dalla partenza.A me, la inevitabile demolizione dei box di Imola ha fatto venire il magone.
Lo so, lo so che la modernità ha le sue esigenze. E, sebbene ci creda poco, so anche le infrastrutture del Santerno dovevano essere ricostruite per alimentare la speranza di un ritorno della Formula Uno sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari.
Ma quanta vita è passata per quei garage! L’ultimo giorno di Ayrton Senna. La visita del Drake a Gilles Villeneuve. Le motociclette di Giacomo Agostini ma anche quelle di Doohan e di Valentino Rossi. Le urla di gioia di Patrick Tambay nel 1983 e l’urlo di felicità di Michael Schumacher nel 1999, quando il tedesco spezzò un digiuno rosso lungo sedici anni.
Ecco, sotto le macerie dei box di Imola c’è tutto questo. Ma c’è anche il senso di una verità che tutti abbiamo rimosso per oltre un decennio: in realtà, la storia di una pista affascinante morì con Ayrton, l’1 maggio del 1994. Morì perchè le drastiche modifiche al tracciato, imposte da motivi di sicurezza, hanno sfigurato l’impianto, trasformandolo, da tempio della velocità estrema, in teatrino da go kart. O quasi (naturalmente, con tutto il rispetto per i macinini).
Più in generale, Imola ha malinconicamente aperto la via ad una rivoluzione che ha doverosamente (?)appiattito le emozioni ‘da circuito’. Per intenderci: ma a voi piacciono, i circuiti ‘avveniristici’ di mister Tilke? Shanghai piuttosto che Istanbul, Manama piuttosto che Sepang: oasi di lusso che banalizzano il mestiere del pilota, almeno secondo me.
Meno male che, per il 2007, è annunciato il ritono di Spa Francorchamps, la Scala della Formula Uno. Ecco, quali sono le piste che avete amato di più e perchè? Le vostre riflessioni mi torneranno buone per un articolo che debbo preparare. Aspetto i contributi.
PS. per le cinquine di Schumi, ho inserito nella Top Five del meglio la gara malese del 1999, quella del rientro dopo l’incidente di Silverstone. Ma debbo ancora decidere cosa togliere…

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45 Commenti a “COSA C’E’ SOTTO LE MACERIE DI IMOLA”

  1. giappone scrive:

    Mie piste preferite. 1) Spa (non a caso Senna e Schumi lì hanno fatto cose straordinarie). 2) Montecarlo (assurdo anacronismo, reso delizioso dal talento dei fuoriclasse). 3) Imola (ma solo fino al 1994: ci voleva un pelo…)

  2. giulia scrive:

    Noi italiani siamo gente curiosa. Ci proclamiamo orgogliosamente nazionalisti se i calciatori vincono il mondiale, ma nessuno muove un dito se scompare una corsa popolarissima dal calendario. Secondo me è mancata la vlontà politica di difendere l’evento. Quanto alle piste, a me piace Montreal, perchè quel muretto da ‘baciare’ con le monoposto è davvero affascinante. E poi Suzuka, dove è impossibile vinca un tizio qualsiasi

  3. tanaka scrive:

    Io ero a Imola nel 1989, quando prese fuoco la Rossa di berger. Quello stesso giorno scoppiò la lite fra Senna e Prost, per un malinteso su un sropasso che non si doveva fare, almeno a giudizio del francese.
    Che bei tempi! Sono d’accordo con Leo quando dice che la storia di Imola, la vera Imola, è morta con Ayrton. Ma quello resta il circuito che ho amato di più. Poi, da telespettatore, dico l’Estoril (perchè non ci corrono più?) e naturalmente Spa

  4. dibbe scrive:

    La cosa peggiore è che Imola sia scomparsa dal calendario di Formula Uno tra l’indifferenza generale. Ma è vero che il circuito era stato snaturato. La pista più affascinante è Spa, poi a me non dispiacciono Monza (accidenti, almeno c’è ancora un posto nel bosco dove i piloti sfiorano i quattrocento orari!) e, vi stupirete, Sepang

  5. bruno scrive:

    In F1 non si capisce mai se la monotonia di tante gare dipenda dai circuiti o dalla configurazione aerodinamica delle vetture. Un esempio: Budapest mi ha sempre annoiato mortalmente, eppure nel 2006 è bastato uno scroscio d’acqua per trasformare la gara in qualcosa di straordinariamente emozionante.
    La pista più bella, almeno per un telespettatore, comunque èSilverstone!

  6. Otelma scrive:

    Carissimo Leo,
    io smetterei di definire una brutta pista “una pista da go kart”.
    Potrei citarti decine di piste da kart dove ci vuole un pelo sullo stomaco che altro che circuiti-teatrino…..
    Ti dirò che la maggior parte delle piste di kart sono circuiti meravigliosi dove ci sono un sacco di punti tecnici, difficili da interpretare e punti dove poter sorpassare.
    Vabbè, parlando di F1, anche io voto SPA, SUZUKA, mi piace INTERLAGOS (da dopo la gara di Schumi nel 2006) e anche io….voto SEPANG, per motivi….. di cuore.
    Come ben sai, caro Leo, giusto giusto un anno fa ero in Malesia a correre il mondiale, anche se non a Sepang ma a Langkawi.
    Quindi, anche io ho corso una gara mondiale in Malaysia, non di F1 certo ma di kart.
    Eppure……è un’avventura che ricorderò per sempre, anche adesso che sono un ex pilota.
    Capitolo IMOLA: sono d’accordo con te sul fascino storico di quelle rovine.
    Trovo irritante che abbiano abbattuto tutto anche perchè se lo hanno fatto per riavere il GP mi sa che hanno sprecato tanta dinamite.
    Mr Ecclestone ha tanti circuiti che pagano fior di milioni (di dollari) per ospitare un GP, poi pazienza se le tribune sono vuote perchè nessuno in quei paesi si può permettere di pagare il biglietto o addirittura se ne frega della F1.
    Con la passione dei tifosi non si va in da nessuna parte, coi capitali freschi della nuova economia si corre in banca a versare il contante……con tanti saluti allo spettacolo e allo sport.
    Business is business………

  7. Mario scrive:

    Per definire i migliori circuiti dobbiamo persare a come si girava con le monoposto di 15-20 anni fà. Oggi anche Yamamoto percorre l’Eau rouge o la curva prima dell’ultima chicane di Suzuka in pieno quindi, non esistono più le piste che fanno la differenza fra i piloti.
    Comunque le più belle sono:
    Spa
    Suzuka
    Interlagos
    Turchia
    Silverstone
    Il veccchio Zeltweg
    Zandvoort
    Brands Hatch

    Imola è un circuito impegnativo e bello come configurazione ma l’unico punto spettacolare era la Tosa, da quando hanno inserito la chicane Villeneuve ha perso ogni fascino. Spero che il circuito verrà modificato in modo radicale e non solo nella parte iniziale come si è visto finora nei progetti.

  8. Pino scrive:

    Ciao! Allora: sicuramente Spa, quindi Silverstone vecchio, Imola pre 1994, Montecarlo. E’appena il caso di notare che molti circuiti stupendi, sono stati modificati e resi “anonimi”

  9. CHRISTIAN scrive:

    Caro Leo.
    Si, lo confesso: domenica sera vedendo le immagini della demolizione ho pensato “Signori, è definitivamente finita un’era!”.

    Io sono tra quelli che pensano che la F1 a Imola non tornerà più e che l’urgenza con cui è stato dato il via ai lavori è semplicemente dovuta alla solita moda italica di far guadagnare il vicino di casa, che poi farà guadagnare me, ecc ecc
    Credo che di Imola ci rimarrà solo quella bellissima frase di Lucio Dalla, in Ayrton, “in una terra di sognatori” che descrive benissimo la terra dei motori, e tanti ricordi, più o meno personali.
    Io per esempio ho appesa in camera la foto della Tosa con la battaglia tra Pironi e Villeneuve e poi ho stampato in testa quel maledetto week end del 1994 e la paura del 1989, quando, più o meno bambino, vidi una Rossa volare in fiamme al Tamburello.
    Però in testa ho anche i tanti sbadigli che la nuova configurazione ci ha portato: ancora oggi devo capire il perchè della variante alla Villeneuve.

    Chissà come sarà la Imola by Tilke (o come diavolo si scrive)
    Spero qualcosa di diverso dallo scempio di Hochenheim, ma non mi dispiacerebbe se riuscisse a ricavare la larghezza e la variabilità di traiettorie che è riuscito a donare ai circuiti asiatici.
    E poi sono curioso di vedere l’architettura della palazzina box: dopo le pagode cinesi e i suk arabi, cosa proporra in Romagna? Chioschi di Piadine?

    Vuoi sapere qual’è la pista che amo di più? Montecarlo.
    Ma personalmente credo che la bellezza di una pista sia anche figlia del coraggio di osare dei piloti; tanto per dirla, a Budapest Piquet fece il primo tornante in controsterzo e Mansell recuperò dodici posizioni.
    E ultimamente, il coraggio di osare è non pervenuto…..

    Saluti a tutti
    CHRISTIAN

  10. nelson66 scrive:

    hai messo il dito in una piaga dolente…………..

    il miglior circuito a mia memoria è sicuramente SPA e fortunatamente quest’anno ritorna nel giro F1 (tra le altre cose stanno facendo importanti lavori di ristrutturazione con il completo rifacimento della struttura box)

    gli altri miei circuiti preferiti ho gli hanno tolti dal calendario (Suzuka), oppure in questi anni gli hanno stravolti (Imola, Zeltweg, Silverstone)

  11. Valentina scrive:

    I miei circuiti preferiti e scusatemi in quanto il mio giudizio è dettato più dal cuore che dalla tecnica sono SPA è ovvio con quella magnifica garain cui rimontò dalla 16 alla prima posizione con la pioggia e gomme d’asciutto dopo uno spaventoso incidente in qualifica (parlo di Schumy ovviamente) poi MONTECARLO, perchè è scenograficamente stupenda e perchè anche qui Schumy ha o sempre vinto o sempre uscito…. e poi, sicuramente non troverò nessuno d’accordo con me, INDIANAPOLIS, circuito introdotto di recente, che nella curva che mantiene l’originale OVALE della pista ho visto SCHUMY fare una strepitosa Pole in scia all’allora suo scudiero BARRICHELLO. Visto parlo soprattutto per ragioni di cuore.

  12. ghibli scrive:

    Solo per una osservazione malinconica: fino al 1994, le piste più bella della F1 erano Suzuka, Spa e Imola. Inutile cercarle nel calendario del 2007…

  13. giappone scrive:

    Per Mario: come sempre le tue osservazioni sono molto interessanti. Ho solo un dubbio sulla Turchia: per quanto visto nel 2005 e nel 2006,a me non pare questa gran cosa. Perchè istanbul sta così in alto nella tua classifica?

  14. bill scrive:

    Caro Leo , hai posto un quesito a cui non è assolutamente semplice rispondere . Siamo tutti daccordo su Spa ma andando oltre il discorso si complica. quanto è lungo Spa ? Circa 7 Km . Quanto sono lunghe le altre piste ? Sembra che più o meno si sono accordati di fare le piste di circa 5 km . Per quale motivo ?
    Punto 1° - Con quei quattro soldi che si pagano per vedere i gran premi come si può pensare di ridurre il numero dei giri : il pubblico paga per vedere e allora piste corte, rettilinei pochi e corti , curve disegnate col compasso e così lo spettacolo si affossa , i sorpassi si vedono quasi esclusivamente ai box ecc. Lo spettacolo in TV non è certo esaltante , ma voi pensate che qualcuno si preoccupa di chi sta in poltrona a vedere il Gran premio.
    Punto 2° - Spa , scusate se ritorno sempre li , ha una naturale morfologia del terreno eccezzionale e in alcuni punti il pilota fa la differenza ; al Radillon si sente chi tiene giù il piede e chi no , su quella salita escono alla cieca e la pista la inviduano con la cima dei pini che stanno di fronte. Conta e come avere il circuito con saliscendi , ma ora è più bello fare le piste vicino al mare così si unisce l’utile ( ? ) la corsa , al dilettevole ( la vacanza )
    Punto 3° - La sicurezza. Proprio per quanto diceva Leo su Imola e su Senna si deve dire che nelle corse c’è di mezzo la vita dei piloti. Ma se fanno correre le macchine in mezzo alle case come si può pensare alle vie di fuga ( immolate sull’altare di Montecarlo per fare contenta un pò di gente ) Giustamente i poloti vengono interpellati quando si tratta di migliorare la sicurezza ma si contraddicono loro stessi quando accettano di correre su certi circuiti
    Mi complimento con tutti per la vostra competenza . Leo butta il sasso e noi tutti dietro con entusiasmo.

  15. pettegola scrive:

    Per Mario. Mi incuriosce e mi preoccupa il fatto che su dieci piste da te segnalate cinque ormai siano estranee alla Formula Uno moderna. Essendo piuttosto giovane, ho il sospetto che le esigenze del business (e qui cito Otelma) abbiano snaturato la Formula Uno. Dunque chiedo a Mario e a Otelma: se la F1 di una volta era più vera e più selettiva, come dobbiamo giudicare i campioni di oggi? Mi ricordo di aver letto una volta una intervista di Clay Regazzoni a Leo Turrini. Il ticinese diceva questo: Schumi è bravo, ma ai tempi della generazione mia, di Lauda, di Peterson, di Andretti, di Fittipaldi, ecco, il tedesco non sarebbe mai entrato nei primi cinque di un Gran Premio.
    Possibile? Forse Regazzoni aveva ragione? Chiedo lumi, umilmente, a Otelma, a Mario e a quanti hanno l’età per ricordare l’epoca di Regazzoni (io, scusate, non ce l’ho: faccio il liceo!)

  16. Gio66 scrive:

    Domenica sera ero alla Rivazza con tanti altri appassionati. Per una volta ho “sentito” veramente la Passione e 2 goccioloni sono partiti. Da quella collina ho visto i test privati dell’80 quando giravano Gilles, Laffite, Piquet, Daly e altri sul passo dell 1′42″.
    Tutto in fumo…

    Il dilemma è grande: si ripartirà o no?
    Della F1 attuale sinceramente me ne frega ben poco che ritorni o meno, non è quello il problema.
    Il timore che l’autodromo possa chiudere i battenti, invece, svanirà solo quando si riaprirà la corsia box per una gara ufficiale e le auto o le moto torneranno a rombare in riva al Santerno.
    Un senso di malessere purtroppo ce l’ho.
    Quando cominciarono ad emergere le prime voci di annullamento del GP sul circuito Enzo e Dino Ferrari, il Presidente della Ferrari disse: “prima di cancellare Imola dovranno passare da noi.” Saranno passati fuori orario…

    I circuiti più belli?
    -Imola fino al ‘94: non è vero che “c’era solo la Tosa” come dice Mario.
    Era bellissimo vedere le ruote di destra toccare la riga bianca uscendo dal Tamburello, vedere Gilles e Rosberg strappare pezzi di asfalto all’esterno della Piratella, sentire chi metteva anche la quinta prima delle Acque, alzarsi in piedi dalla tribuna per vedere chi si buttava dentro per sorpassare tra la prima e la seconda della Variante Bassa…

    -Silverstone fino al ‘90: ho ancora davanti agli occhi l’impressionante accelerazione laterale delle monoposto in uscita dalla Stowe e le staccate alla morte alla Woodcote.

    -Brands Hatch: poesia pura.

    Ciao a tutti.

    P.S. Oggi compie 63 anni Jacques Laffite. Auguri.

  17. Juri scrive:

    Maradona migliore di Pele’? Agostini o Rossi? Fangio o Senna?Zoff o Buffon? Ognuno e’ grande a suo modo e nel suo tempo. La f1 di 30 anni non e’ paragonabile a quella di oggi. Trenta anni fa correvano con le macchine, ora con mostri di tecnologia di derivazione aereospaziale. Credo comunque che il coraggio, necessario a guidare una F1, non e’ mai cambiato. Per questo ritengo che anche trenta anni fa Schumacher avrebbe fatto scintille, che Regazzoni avrebbe fatto bene anche al giorno d’oggi e che il gradissimo Ronnie Peterson ( scomparso troppo presto) avrebbe vinto in ogni tempo e in ogni condizione. Certo se parliamo di Fisichella il discorso cambia, perdente oggi perdente anche 30 anni fa. Concludo scusandomi per essere entrato in una discussione alla quale non sono stato invitato ma l’argomento mi tocca……

  18. Valentina scrive:

    Mi scuso in anticipo per utilizzare questo strumento per fare una comunicazione: ho letto sulla gazzetta di oggi che dopo domani uscirà in germania il libro scritto da Sabine Kehm (addetta stampa di Schumy) dal titolo SCHUMACHER. Qualcuno di voi (OTELMA se ci sei dammi un segno) per caso sa se ne è prevista l’uscita anche in Italia?
    Insomma un libro scritto a quattro mani dalla Kehm e dallo stesso Schumy potrebbe riservare molte sorprese!!!!!
    GRAZIE E SCUSATEMI!!!!!

  19. cq17 scrive:

    Imola…. che tristezza è il primo pensiero!
    L’abbattimento di quei box fatto quasi di fretta dopo settimane di silenzio, non so perchè ma mi puzzano tanto di cosa fatto alla carlona giusto per poter usare i 10 milioni di euro concessi dal precedente consiglio dei ministri…. ed ora cosa succederà?
    Avremo una pista a misura di F1 che probabilmente la F1 non userà mai…. non sarà più sfruttabile per le moto (mi piace ricordare che questo circuito è nato inizialmente per le moto e che oltre ai Doohan e agli Agostini, nel 2002 fu scritta una grande pagina col duello SBK tra Bayliss ed Edwards), sarà poco adatta alle categorie minori con quell’infinito rettifilo da Rivazza 2 al Tamburello….
    Chi dobbiamo ringraziare? Non lo so tra Sagis, Comune, Csai e compagnia cantante ci si sono messi tutti d’impegno…. ora con le nuove idee di Bernie se saremo fortunati dal 2009 avremo l’alternanza Imola-Monza per il GP italiano altrimenti tanti saluti a Imola che senza F1 in pochi anni dismetterà la pista….
    Quali sono i circuiti che amo di più?
    Monza, per ovvi motivi d’affetto è vicina a casa, Brands Hatch, il vecchio Ring, Spa, Interlagos…..

  20. Otelma scrive:

    Carissima Valentina, ti confesso che mi predni in contropiede!!
    Un libro scritto dall’addetta al registratore di Schumacher??
    Ti assicuro che non ne sapevo niente !!!
    Anzi, sono io a chiederti se mi tieni informato, essendo assolutamente concorde con te che un libro scritto da colei che teneva in mano il registratore del tedesco potrebbe farci scoprire cose mai dette, anzi cose mai DETTATE………

    Per PETTEGOLA: io il liceo lo avrei finito (se lo avessi fatto) già da un pezzo, tuttavia di Regazzoni pilota ricordo poco, essendo sì più vecchio di te ma non così tanto……
    Beh, ricordo il boto di Long Beach, era il 1980 mi pare, e io seguivo la F1 già da qualche anno.
    Conosco Regazzoni più per aver letto il suo bel libro che non per averne apprezzato le evoluzioni in pista.
    Tipo simpatico e veloce il ticinese, soprattutto….con la lingua (nel senso che parla molto e qualche volta anche un po’ a sproposito…..)
    Io ritengo che, come dice Juri, sia un p’ azzardato paragonare piloti di epoche differenti.
    Se è vero, come è vero, che negli anni le F1 sono diventate molto più sicure di un tempo, bisogna anche considerare che le velocità sono aumentate di conseguenza….. certo le scocche sono più robuste oggi col carbonio che non ieri (anni ‘70) quando c’erano i teali in honeycomb di alluminio.
    Ma, ripeto, anche le velocità di allora non erano quelle di oggi, e si moriva allora come si moriva all’epoca del carbonio.
    E allora, seguendo il Regazzoni-pensiero, dovremmo ridimensionare anche il mito di Ayrton Senna, che ha corso a cavallo fra la fine degli anni 80 e i primi anni 90….. e non mi pare il caso.
    Ronnie Peterson era un vero grande, Lauda è stato un campione, per l’amor di Dio, tutti quelli che cita il buon Clay erano manici.
    Ma…….Prost a parità di macchina le avrebbe prese (le HA PRESE con una Williams spettacolare…) da Schumi, Senna ha avuto il suo da fare.
    Insomma Clay, vai adagio a dire ’ste cose…..
    A proposito di piste, oggi mi permetto di citare una delle mie preferite: LOnato, sul lago di Garda.
    Ebbene, si tratta di un kartodromo, pista bella e spettacolare, correrci è stato bellissimo, vincerci è stato una cosa indimenticabile.
    Beh, sapete cosa ho saputo?
    Oggi a Lonato c’era u pilota che girava…….casco rosso…..tuta bianco-verde del costruttore di telai di Prevalle (la Tony Kart).
    Ah, vi do un indizio: sul casco, a mo di corona c’erano delle date e dei nomi di circuiti……
    Indovinate chi era………..
    Dai, è facile……..:-))

  21. Francy59 scrive:

    Il circuito di Imola è stato anche la vergogna rossa. Vergogna rossa intesa come tifosi. GP SAN MARINO 1983, Riccardo Patrese deriso, umiliato e mandato al quel paese quando è uscito di pista alle Minerali solo per aver sorpassato la Ferrari di Tambay
    A mio modo di vedere il più basso livello toccato dai tifosi della scuderia di Maranello. Hanno portato il tifo per la F1 al livello del calcio.

  22. il barone rosso scrive:

    Credo che stabilire un circuito bello più di un altro su base oggettiva sia imposibile.
    SI deve ricorrere al fattore emozionale, al ricordo.
    Naturale che certe piste favoriscano lo spettacolo più di altre, ma non riesco ad essere coerente.
    Prendiamo Budapest, solo al volo dico 3 edizioni 1986 (la prima?),1989 e anche 2006, ma potrei dire anche 1998,1997 e via….eppure ha ospitato anche edizioni anonime, terribili!
    Come dice Christian si sono visti numeri indelebili, ma in sè e per sè la pista non sarebbe a mio parere un capolavoro.
    Capolavoro che probabilmente è l’autodromo della Turchia, o anche Cina, realizzati in base a criteri di sicurezza totali, e larghi quanto si vuole.
    Eppure a me non piacciono, eppure questo anno la Cina mi ha fatto emozionare.
    Se escludiamo SPA,Suzuka,Monza (qualche piccolo ritocco negativo l’ha avuto negli anni, per fortuna non sostanziali), non esistono altri luoghi supremi, e allora è il cuore ad indirizzarci.Canada e Brasile a ridosso.
    E l’autodromo di Digione dove hanno fatto poche gare, ma UNA che ci rimarrà per sempre dentro, non era divertente?
    Montecarlo è un aborto di pista se la mettiamo su un piano, eppure dall’altro, emozionalmente esagerate.
    Ho poche certezze e tanti bei ricordi.(Ciao Xena)

  23. supercaxxola scrive:

    Io ricordo Detroit ed era veramente una strage,lì bisognava saper GUIDARE.
    Monza non mi piace come non la nuova Imola.
    Leggo che qualcuno ha il coraggio di citare Indy e Budapest…..ma voi avete la tv che non si vede?
    Aida non era brutto ma ci hanno corso due anni,Donington era brutto forse?SOlo che è durato ancora meno.
    Chissà perchè.
    Secondo me dovrebbero trovare un modo di gestire costi e ricavi, ci sono una quarantina di autodromi di Formula 1 sparsi nel mondo tra funzionanti e dismessi.Perchè non favorire l’alternanza che aumenterebbe anche lo spettacolo?Inoltre toglierebbe molti riferimenti alle squadre che sui dati raccolti si ingegnano non poco.
    Regazzoni ha voglia di dire, mi ricordo di lui solo quando con un catorcio buttò fuori Villeneuve (credo Long Beach 1978) che lo stava doppiando.Ma cosa sostiene che Schumi avrebbe preso paga???Il suo ex amico Lauda nel 2002 si è fatto compatire dal mondo a Valencia provando il salto inverso.Ogni epoca ha le sue peculiarità e naturalmente i suoi migliori interpreti.

  24. giappone scrive:

    Per Otelma. Mi sembra di aver capito, leggendoti, che sei un kartista (o un ex kartista, non mi è chiaro). Segue domanda inevitabile: tu che significato attribuisci al test di Schumi a Lonato? E’ solo nostalgia del bel tempo andato? O forse il nostro eroe pensa di provare a vincere l’unico mondiale che gli manca (se non erro), appunto quello del kart?

  25. ghibli scrive:

    Mi appello ad Otelma per un chiarimento, visto che è un kartista. Come mai, almeno dai tempi di Senna, i piloti più grandi vengono dal kart? Una volta non era certo così. C’è una ragione tecnica? O si tratta di una banale coincidenza? E come mai Schumi lascia la Svizzera per andare a provare un kart nel bresciano? Cosa c’è dietro, se c’è dietro qualcosa?

  26. giulia scrive:

    Sono d’accordo con Francy, i fischi a patrese del 1983 furono un episodio vergognoso. Ma questo pone un’altra domanda. Perchè per noi italiani conta solo la Ferrari? Nelle moto accade il contrario: se vince la ducati e perde Valentino Rossi, i più sono dispiaciuti. Probabilmente la machcina rossa viene vissuta dalla stragrande maggioranza della gente come un patrimonio comune. Cosa che certo non può dirsi, nel presente, per il fisico o per Trulli!

  27. Valentina scrive:

    OTELMA provvederò a tenerti informato sul libro sperando che venga pubblicato anche in Italia.
    Per quanto riguarda i test a Lonato bè non era difficile capire di chi stavi parlando ma allora mi chiedo perchè? Perchè ha deciso di provare dei Kart? E’ già stanco di stare a piedi? Ancora oggi che ormai è passato un mese non riesco a rassegnarmi ad una F1 senza di lui…..
    Rispondo a Supercaxxola, sono io che ho indicato Indy nei miei circuiti preferiti e la televisione ti dico che a casa mia si vede benissimo, ti ho motivato la mia scelta con una strepitosa POLE….. è ovvio anche Indy ha avuto i suoi momenti negativi vedi la gara del 2005 ma per me rimane comunque un circuito affascinante.

  28. cq17 scrive:

    Imola 1983 è stata un episodio brutto, ma non bisogna dimenticare che ci furono esultanze e bandiere al cielo anche il 1° maggio 1994 quando lo speaker annunciò l’incidente della Williams n. 2…..

    Giulia concordo in pieno su Rossi…. ma d’altronde quando chi trasmette le gare di motoGP incensa solo il 46 denigrando gli altri piloti anche se italiani cosa ti devi aspettare?

  29. Gio66 scrive:

    Supercaxxola, a Long Beach Regazzoni non buttò fuori nessuno. Gilles tentò un doppiaggio azzardato e gli andò male, tutto qui.

    Quanto a Imola ‘94 ho ancora nelle orecchie le trombe da stadio e i commenti di certa gentaglia.

  30. Otelma scrive:

    Ciao a tutti.
    Sì, sono un ex kartista.
    Fresco, molto fresco ex, ho smesso giusto quest’anno.
    Qualcuno mi chiede che significato attribuisco al test del tedesco a Lonato…..
    Mah.
    Io francamente non credo che tornerà a correre inkart, soprattutto per conquistare un mondiale.
    Ragazzi, non scherziamo: per vincere un mondiale di kart bisogna essere piloti di kart.
    Lui non lo è più da anni.
    Questo non toglie che la guida del kart è quanto di più divertente e appassionante ci sia per chiunque abbia la passione delle auto da corsa.
    Non esiste nient’altro, a parte la F1, che ti dia le stesse senzaioni.
    Quando passò in F1 Jarnone Trulli a domanda se avesse provato paura la prima volta su una F1 rispose che la sensazione di velocità era più o meno la stessa di farsi il rettilineo della ferrovia a Parma.
    Io una F1, purtroppo, non l’ho mai provata, ma vi assicuro che girare a Parma (pista veloce e tecnica) è piuttosto emozionante….
    Io credo che lui si diverta così, senza particolari velleità, se non per puro divertimento.
    Insomma, se devo pregare che torni in pista, prego che torni a Fiorano…..
    O meglio nelle piste del mondiale.
    Michael, se mi senti…..RITORNA, ‘STA CASA ASPETTA A TTE’ …..:-))
    Dai, magari facciamo una petizione, gli facciamo arrivare un paio di milioni di firme e lo precettiamo come fanno con i cobas quando vogliono scioperare.
    Un ritorno a furor di popolo…….
    Ah, visto che ci siamo, raccogliamo anche un po’ di firme perchè Baldisserri non molli il reparto corse di Maranello, se non la Ferrari addirittura.
    Qualche anno fa si parlava di un suo trasferimento alla Toyota.
    Ragazzi, badate che se va via anche lui poi son c..zi…..
    A proposito dei dubbi sul patrimonio tecnico a maranello……

  31. scarlett scrive:

    si, l’idea dei Cobas mi piace e Schumy pure, ma non puoi costringere un uomo a sfidare la morte secondo le aspettative dei fans, vuol dire che lui vuole fare diversamente, vuol tornare a giocare sui gocard: mbè, che c’è di male. Montali piuttosto dovrebbe ricordarsi che deve morire(come diceva Troisi…) e lasciare spazio ad altri. Montecarlo è tremenda come pista, come acquario è già meglio!

  32. polait scrive:

    i pesci non parlano, i piloti dei bolidi raccontano?la vita di Scyumi diventa un film? il manager Willi Weber paventa tale ipotesi e se ci sarà un regista degno di tradurre una nota biografia l’operazione potrebbe essere eticamente valida, sette titoli da campione non sono pochi ma soprattutto l’individualità, la persona meritano di essere narrate, il fascino è garantito, magari con qualche comparsa di cronisti-scrittori…

  33. Otelma scrive:

    Film?
    Ma quale film……
    Oggi, ho parlato con un amico che è stato a Lonato in questi giorni.
    Ebbene, mi ha detto alcune cosette interessanti, tipo: il Nostro ha fatto una media di 200 giri al giorno (!!!) e avrebbe voluto farne anche di più…..
    Vi assicuro che 200 su un kart da corsa giri ammazzerebbero un cavallo.
    I tempi, a quanto mi hanno riferito sarebbero stati “interessanti” per un “vecchietto” di 37 (quasi 38…) anni…..
    Pare che abbia steso, per numero di giri, due pilotini adolescenti.
    Doveva, sempre PARE, essere una cosa un po’ così, estemporanea, una gitarella di un giorno solo che invece è diventata una specie di test vero e proprio, effettuato con la serietà e la competenza che il Nostro Grande ha sempre messo in mostra.
    Ah, in tutto questo naturalmente ha dimostrato di divertirsi come un bambino alle prime scoperte agonistiche…..
    A questo punto, vi confesso che sono perplesso: va bene divertirsi, va bene una “sana” passione per le corse, va bene l’ “amarcord”, va bene che il primo amore non si scorda mai…….
    Ma tutto quest’impegno sul kart……. mi puzza.
    Mi puzza di ritorno alle corse.
    Fantascienza?
    Sono QUASI certo che lo sia, fantascienza.
    Ma………
    Mi tengo un margine di dubbio per colpa del mio referente, assolutamente INAFFIDABILE.
    Ma se fosse vero quello che mi ha raccontato………

  34. dudu scrive:

    Per motivi professionali conosco le vicende di Imola ma non vi annoierò a raccontarvele. Un dubbio però ce l’ho. Per ora stanno usando la dinamite per demolire ma siamo sicuri che verrà ricostruito un autodromo? Se dovesse essere cancellato definitivamente il GP di F1 non è che il sindaco si tiene i 10 milioni di euro e ci fa un centro commerciale e delle belle villette a schiera con tanto lavoro per le imprese “vicine” alla giunta comunale? La volontà politica di conservare il Gp mi sembra che sia stata solo sbandierata ai 4 venti ma di fatto nel corso degi anni nessun contributo è mai stato dato dalle istituzioni imolesi (e da quelle san marinesi) al circuito, anzi si potrebbe dire il contrario, visto che il Comune ha a più riprese limitato i giorni pista da poter sfruttare commercialmente in un anno (37 giorni “rumore”) e irrogato numerose multe per superamento dei limiti del rumore etc.
    In 26 anni la Repubblica di San Marino non ha mai dato un soldo nonostante il GP fosse di San Marino. Per il resto il circuito era fatiscente e una ricostruzione dello stesso sugli standard dei nuovi circuiti comporterebbe un esborso ben superiore ai 10 milioni di euro stanziati dal governo, direi più del doppio. Non sono convinto che si farà. Ma forse mi sbaglio.

  35. Mario scrive:

    Per Leo:
    Perchè hai censurato il mio intervento?
    Ciao

    —–
    Nessuna censura: come fanno certi senatori, ho pigiato il tasto sbagliato e addio! Riesci a rimandarlo? Ciao e mille scuse

  36. schumi 4ever the best scrive:

    secondo me anche se le piste avvenieristiche che progetta tilke sono sì poco impegnative e al posto delle vie di fuga hanno parcheggi ma in fondo in quelle gare si vedono tantissimi sorpassi favoriti dalla larghezza della sede stradale. Ad ogni modo ecco le mie prime tre piste preferite
    1) SPA: sicuramnete la miglior pista che esiste nel mondiale
    2) MONZA: la pista con più storia
    3) IMOLA: anche questa pista ha visto una grande storia

  37. il barone rosso scrive:

    scusate se mi intrometto a proposito dell’episodio Villeneuve-Regazzoni.
    Innanzitutto anche secondo me fu Long Beach.
    Mi appello ad Otelma, spero che mi verrà nuovamente in soccorso….
    Gilles si, fu un po’ troppo sbrigativo ma Regazzoni che oltretutto stava procedendo a lumaca avrebbe dovuto facilitare la manovra, guardare specchietti e bandiere blu.
    Comunque fu più una “macchia” per Villeneuve che per lo svizzero ormai in declino.
    A me Regazzoni piaceva quando negli anni ottanta commentava spesso le gare con Marione Poltronieri e l’evergreen Gianfranco Palazzoli (e come inviato Ezio Zermiani) però di fondo mi sembra una persona molto disillusa che a volte punge troppo forte senza che ve ne sia bisogno.
    Ma non dimentico che la vita gli ha rifilato una bastonata infame e ammiro il suo dignitosissimo coraggio.
    scusate ancora.

  38. Gio66 scrive:

    Allora, facciamo un po’ di chiarezza sul Long Beach ‘78 senza farci accecare dalla luce del Mito. Gilles lo è tutt’ora anche per me.

    Gilles sta correndo il suo settimo GP di F1 su un circuito che non ha mai visto prima ed é la prima volta in carriera che si trova in testa grazie al “lungo” di Watson alla prima curva (un tornante da prima marcia) che obbliga Reutemann e Lauda ad allargare la traiettoria permettendo al piccolo canadese, scattato male dalla prima fila, di infilarli tutti e tre.
    Villeneuve conduce la gara con autorità nonostante gli attacchi di Watson che si ritira ben presto (9° giro) col cambio rotto. Poi ci prova Lauda ad insidiare la prima posizione di Gilles ma, al 27° degli 80 giri previsti, si ferma nella via di fuga del rettilineo alto del circuito (quello del traguardo, che non era lo stesso della partenza, posizionata invece sulla Shoreline Drive) con l’impianto elettrico in panne. Con le due T3 al comando, nessuno sembra poter impensierire la doppietta Ferrari e il “battesimo vincente” dello sconosciuto canadese che, chiamato dal Drake, ha rilevato il 2 volte campione del mondo Lauda, andato a dissetare la sua sete di latte-dollari alla corte del Padrino Ecclestone. Invece è un altro outsider, Alan Jones, che comincia ad insidiare la coppia di testa a colpi di record sul giro con la Williams FW06, la prima bellissima monoposto disegnata da Patrick Head e progettata grazie ai petrodollari arabi. Reutemann, tallonato dall’australiano, è così costretto ad aumentare il ritmo avvicinandosi sempre più a Gilles. Al 38° giro, poco prima di metà gara, il canadese giunge alle spalle della Shadow di Regazzoni per doppiarlo. Non vuole perdere tempo perchè si sente pressato dalla coppia Reutemann-Jones e tenta il doppiaggio in una stretta chicane artificiale ricavata all’interno di un parcheggio (Long Beach è un circuito cittadino). Rega non si aspetta l’attacco già in quel punto (è stato raggiunto alla curva precedente e dopo la curva successiva c’è il più agevole rettilineo alto) e allarga per impostare la traiettoria ideale mente Gilles si “butta” all’interno di un varco che, purtroppo, non c’è. Quando Rega chiude la “sinistra” della chicane si accorge di avere Gilles al suo fianco ma ormai è troppo tardi per allargare. La Shadow taglia quasi sul cordolo mentre Gilles tenta di passare nello strettissimo pertugio esistente tra il cordolo stesso e il guard-rail interno ma la Ferrari non ci passa e le ruote delle 2 monoposto vengono a contatto. La T3 vola (”l’Aviatore”), nella carambola il suo fondo sfiora il casco di Regazzoni e va a sbattere col retrotreno contro il muro di cemento dalla parte opposta.

  39. Luca scrive:

    Ciao Leo,ti dico subito che in merito ai circuiti nuovi dell’architetto di fiducia di Ecclestone l’unico che mi piace è quello a Manama.Per il resto credo siano cricuiti barbosi e troppo simili l’uno con l’altro.Si più che piste mi sembrano avveniristici ed immensi locali per uomini d’affari con tutte le comodità del caso.Ehh mio caro Leo io rivorrei Imola come era un tempo(certo con tutte le misure per la sicurezza necessarie ben s’intenda…),Suzuka,la vecchia Silverstone,Monza con le lesmo di un tempo e che non si debba sempre avere paura ogni anno che Spa possa sparire da un momento all’altro.Perchè diciamocela tutta,ogni anno c’è sempre il rischio che Spa non si debba correre ed io personalmente temo che non appena qualche nuovo paese proporrà una serie candidatura per un GP a farne le spese sarà proprio la pista belga.Comunque epr quest’anno godiamocela.

  40. cq17 scrive:

    Gio66 sempre immenso….

  41. Lewis scrive:

    Potrei scrivere tante cose su imola. per me è sempre stata una pista piacevole. quando guardo le gare di superbike, poche altre piste mi regalano maggiori emozioni. La piratella è una delle più belle curve che ci siano, ed è delinquenziale non averci messo una tribuna. vedere i box distrutti mi ha fatto male. molto male. lì, nel 1985, intrufolandomi sotto la rete di fronte, di notte, sotto la pioggia, passai ore nel paddock, fermo davanti al box williams. con la maglietta inzuppata del mio idolo mansell (era l’85 e mansell doveva ancora vincere un gp, ma io lo amavo). A imola nell’86 ho visto il gruppon arrivare alla tosa dal vero, ed è uno spettacolo nella memoria rimasto indelebile. Le scintille che si alzavano come schizzi di piccole fontane, il rombo dei turbo. Lì ho invaso la pista nel 87. Lì ho spinto verso il via la vettura di Alonso in f.3000 mentre Cuoghi mi raccontava che quel ragazzino sulla vettura davanti a noi era un fenomeno. Lì ho avuto la fortuna di assistere a qualche gp al fianco di leo turrini. Li ho passato un paio di weekend fantastici, nel carrozzone della superbike. Quella scala di ferro pezolante nelle macerie era parte di quella che era un po’ casa mia. Quei box gialli, sfondo del pit stop di arnoux su ferrari del 1983 diventato quadro fotografico. E le margherite? Eh, imola: il gram premio delle margherite ai bordi della pista, a salutare la primavera, le farfalle nell’aria. Se non ci sarà più la formula 1, ma resisterà la superbike sarà già un successo.

  42. Gio66 scrive:

    Caro Lewis, il tuo scritto mi ricorda qualcuno che conosco…

    Comunque la tribuna alla Piratella non l’hanno fatta perchè… non c’è il posto!

  43. Lewis scrive:

    Ciao gio. Caro vecchio gio, con la foto di lammers sotto braccio…

  44. nelson66 scrive:

    caro lewis…………….adesso ho capito chi si cela dietro sto nickname…….

  45. silver scrive:

    La pista più bella è sicuramente Spa.

    Per riportare la F1 a Imola servono diversi fattori:

    - Un gestore con solidità finanziaria.

    - Pagare a Ecclestone le 3 salatissime rate per il 2008 (e l’ultima del 2006); + una sovratassa per adempire al fatto che in europa non si pùò pubblicizzare il tabacco

    - Finire i lavori di restauro (obbligatori perchè l’impianto è fuori norma secondo le leggi in vigore in Italia) prima di maggio di modo da poter presentare per tempo il progetto organizzativo del gp futuro.

    - saldare i debiti che la precedente gestione ha lasciato ai danni dei commisari dei servizi d’ordine e altri.

    - creare uno ottimio piano organizzativo di viabilità,ospitalità,accoglienza e intrattenimento di contorno alla F1.

    - tenere presente che Misano oltre ad ospitare la Motogp 06 si stà organizando velocemente per ottenere anche il gp di San Marino di F1 il che escluderebbe Imola del tutto.

    e altro ancora.. fate un pò voi!!!
    By chi stà in pista.

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