MotoGp Spagna: Vale come Schumi la crisi del settimo titolo mondiale

E se fosse cominciata la….’ schumacherizzazione’ di Valentino? La domanda è sicuramente prematura, eppure è certamente inquietante. Come il tedesco della Ferrari un anno fa, il Dottore sembra drammaticamente penalizzato, in avvio di stagione, da una evidente inferiorità ‘pneumatica’.

Le Michelin di Rossi, a Jerez de la Frontera, non reggevano assolutamente il confronto con le Bridgestone calzate dalla concorrenza più agguerrita: lo stesso incidente iniziale, che tanto è costato al Re delle due ruote, era comunque una conseguenza della infelice collocazione sulla griglia di partenza. E se fosse cominciata la… ’schumacherizzazione’ di Valentino? Possiamo chiedercelo anche giocando sui numeri: sette titoli mondiali aveva conquistato Michelone, prima di incappare nella crisi Rossa. A sette è già arrivato anche il Dottore di Tavullia. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze.

Da respingere, invece, è il tormentone che inesorabilmente impazzerà fino alla prima vittoria stagionale di Rossi. Tema: il fuoriclasse paga un prezzo alla distrazione, intesa come tentazione in stile Formula Uno. Svolgimento: questa è una perfetta riflessione per gli esegeti del gossip da strapazzo. Chi conosce la serietà del soggetto, sa bene che Valentino non si esporrebbe mai a figuracce. Dovesse continuare a perdere, non sarebbe colpa dei giri accumulati al volante della Ferrari. Così come Schumi non ha iniziato a collezionare sconfitte per un presunto processo di imborghesimento. Meglio dirle prima, certe cose. Anche se, temiamo, servirà a poco. Dopo di che.

Dopo di che, è bellissimo salutare la partenza col botto di Loris Capirossi. Non solo perché stiamo parlando di un campione vero: l’ex ragazzo di Borgo Rivola ha attraversato le generazioni, ha ispessito le ossa a furia di cadute, non ha mollato mai. Scoprirlo leader del mondiale trasmette una sensazione di felicità E chi se ne frega se Pedrosa, nuovo astro annunciato, ha già dimostrato di essere un ‘manico’. Ma non è solo per questo, dicevamo, che il Capirossi sul gradino più alto del podio aiuta a sentirsi meglio.

Capirossi significa Ducati, cioè una piccola azienda italiana che, come il Davide biblico, non ha paura di sfidare i Golia giapponesi. Borgo Panigale, sede bolognese della Rossa a due ruote, è un avamposto della migliore creatività nazionale: magari non è vero che siamo destinati ad essere colonizzati dallo strapotere dell’Asia. E forse questo è un risultato che vale più di mille baruffe pre elettorali. O no?

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3 Commenti a “MotoGp Spagna: Vale come Schumi la crisi del settimo titolo mondiale”

  1. francesco scrive:

    Ancora non mi sono chiarito se domenica in Australia Vale abbia fatto un passo avanti o si sia giocato il mondiale.
    Temo personalmente la seconda.
    Il fatto è che se lo perderà sarà per mera sfortuna, non per demeriti suoi.
    Nè Hayden sta barando, è regolare e capitalizza la fortuna che si è trovato lungo la strada.
    Simile il suo cammino a quello di Alonso dello scorso anno, ma Kentucky Kid ha una faccia più pulita, non è arrogantello come lo spagnolo.
    Certo che dire campione -anche se la matematica così dirà- mi fa un po’ effetto…..
    Forse prima dell’Australia la Honda avrebbe voluto privilegiare Pedrosa che obiettivamente è l’unico alter ego di Vale.Si, pioggia a parte.
    Ma è alla sua prima stagione, se ne rendano conto i suoi ciechi detrattori.
    E anche Vale a inizio carriera faticava sotto la pioggia.
    Sta di fatto che la volatona finale sarà secondo me solo tra Vale e K.K.; con buona pace di Capirossi, Melandri e Pedrosa.
    Lascio un’ultima onesta riflessione:se Hayden e non Vale avesse fatto un sorpasso con bandiere gialle, tutti noi avremmo gridato allo scandalo, vero?!?

  2. marcello scrive:

    Caro Leo Turrini ti sei aggregato al carro di Valentino Rossi, mentre
    all’inizio delle sue vittorie lo criticavi aspramente;vergognati.

  3. luca scrive:

    per favore basta trovare scuse per valentino,lui è un grande pilota ma guardiamo le cose in modo obiettivo basta con la scusa gomme 2 dei3 primi piloti del mondiale hanno michelin, la senzazione che bridgestone sia cosi avanti è perchè equipaggia più team ufficiali ed in generale a mio avviso, tra i suoi clienti ha piloti migliori, le honda gommate bridgestone non sono andate meglio di quelle gommate dalla casa ,in yamaha l’unico pilota competitivo è valentino poi il vuoto in realtà lui non ha termini di paragone. Ricordo che capirex di cui sono tifoso, non è riuscito ad ottenere gli stessi risultati di Stoner,e di sicuro le sue qualità non si contestano,diamo merito a questo pilota che ha del gran manico ed andando a memoria è il primo pilota ad essere riuscito lasciare dietro un compagno di squadra come il mitico CAPIREX.

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