Sei dei primi sette giocatori nei quarti.
La sorpresa si chiama Sam Querrey.

 
24 Aprile 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour: Day 5!

Batte Gasquet e rivaluta il passo falso di Seppi. Un risultato impressiona me e… Federer: il 6-0 6-1 di Nalbandian a Robredo. Guardate VideoUbaldo.

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MONTECARLO _ Fino a che l’enfant du pays Richard Gasquet, fiore che tarda a sbocciare, non ha perso a sorpresa dal gigante californiano Sam Querrey (20 anni, 1m.97, n.50 del mondo), per i quarti di finale del torneo di Montecarlo si erano qualificati soltanto giocatori europei e tutti i favoriti (all’infortunato russo Youzhny, n.8, si era già sostituito il connazionale Andreev che, penultimo giocatore ad aver battuto Nadal sulla terra rossa un centinaio di incontri fa, non vale meno di lui).

Così un supervenerdì al Country Club offrirà sulle sue terrazze principesche ostriche e champagne, nonché sei dei primi sette tennisti del mondo. Visto che il pigro (o pavido? O innamorato?) Roddick se n’è rimasto in Texas con la sua stupenda neofidanzata Broklyn Decker, non si poteva chiedere di più al primo Masters Series terraiolo dell’anno. Tanto più che a Montecarlo non era mai successo. Per un Masters che stava per esser cancellato dall’elite_ come è invece accaduto ad Amburgo _ è una bella rivincita.

Dall’alto in basso per chi guardasse il tabellone si esibiranno Federer e la sua “bestia nera” Nalbandian, Djokovic che pareva sicuro di affrontare Gasquet e non deve esser troppo dispiaciuto di trovare invece Querrey _ il cui exploit quasi giustifica il passo falso di Seppi _ e due derby, Davydenko-Andreev e Nadal-Ferrer che minacciano di trasformarsi in estenuanti (e non troppo affascinanti) maratone.

Il risultato più impressionante del giovedì _ agli occhi miei e alle orecchie di Federer _ è venuto da un match confinato in un campo secondario e che in pochi hanno guardato, il 6-1,6-0 di Nalbandian a Robredo. Federer non ha sofferto con l’oriundo francese Monfils come il giorno avanti con Ramirez-Hidalgo, ma il francese giocava talmente appiccicato al telone di fondo che il suo campo era lungo 26 metri. Un gioco da ragazzi, anche per lo svizzero poco brillante di quest’anno, tenere in pugno pallino e match (6-3,6-4) E non un vero test, quale invece promette d’essere il diciassettesimo duello da “pro” con Nalbandian che, proprio grazie alle sue straordinarie capacità di anticipo ne ha vinti già otto, inclusi gli ultimi due a Madrid e Paris-Bercy. Probabilmente Fed-Express avrebbe preferito incontrare Nadal dal quale può perdere, sui campi rossi, senza arrossire.

Clicca qui per ascoltare la domanda di Ubaldo a Novak Djokovic durante la conferenza stampa del serbo dopo la vittoria su Murray.

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20 Commenti a “Sei dei primi sette giocatori nei quarti.
La sorpresa si chiama Sam Querrey.”

  1. marco scrive:

    OFF TOPIC
    i miei tennisti preferiti sono nell’ordine Safin, Gasquet, Berdych, Monfils e gli italiani…
    devo sfogarmi..nn vincono mai!!!!!!!!!!!!!!!!
    però il tennis è uno sport fantastico xkè ogni settimana o quasi c’è un torneo nuovo e le speranze di vittoria dei propri idoli rioforiscono!
    complimenti per il blog..

  2. Safinator scrive:

    Nalbandian…… sine verbis..occhio Roger..

    Djokovic… grandioso

    Gasquet…mamma mia,questo nn vince nemmeno i terza categoria con quest attitudine…

    Querrey….Querrey!?

    Ferrer…ha fatto fuori Tipsy…lo odio :P

    Nadal…dovrà sudare ma è sempre strafavorito…

    Andreev e Davydenko…vedremo..

  3. Voortrekker Boer scrive:

    Per me non rivaluta niente… Seppi e Gasquet hanno perso contro un giocatore che in tutta la sua breve carriera avrà giocato sì e no 10 match su terra battuta, e che come spostamenti e capacità difensive su questa superficie sarebbe ampiamente abbordabile sia per l’italiano sia per il francese. Vuoi per discontinuità mentale, vuoi per poca fiducia i due europei non hanno combinato un granchè, bravo l’americano ad approfittarsene.

  4. Ros scrive:

    Non ho visto le partite di Querrey,ma come diavolo ha fatto ad arrivare ai quarti?? Nalbandian,purtroppo,domani vince facile.

  5. +PSTN+ scrive:

    “Per me non rivaluta niente… Seppi e Gasquet hanno perso contro un giocatore che in tutta la sua breve carriera avrà giocato sì e no 10 match su terra battuta, e che come spostamenti e capacità difensive su questa superficie sarebbe ampiamente abbordabile sia per l’italiano sia per il francese. Vuoi per discontinuità mentale, vuoi per poca fiducia i due europei non hanno combinato un granchè, bravo l’americano ad approfittarsene.”

    Condivido pienamente.
    Anche se odia tali superfici sento che a Karlovic80 non dispiace.

    A proposito: Han detto che a Indianapolis contro Blake ha stabilito il record di 10 aces consecutivi.
    Confermi Karlovic80 o sai di meglio?
    Sei ci sei batti un colpo!
    Non credo che fino al Queen’s proprio tralasci il tennis e/o il blog completamente…

  6. Safinator scrive:

    Pero’ V.B. anche se in linea di massima condivido il tuo ragionamento…non avendo visto la partita nn riesco a capire come un “doddolone” come Sem cherri possa organizzare uno scambio sul rosso…

    E addirittura portare a casa la partita!

  7. marcos scrive:

    il primo set di djoko m’ha ricordato la perfezione toccata da federer nel primo set di dubai 2006 contro nadal: meglio di così non si può fare.

    il match che m’ha divertito di più è stato quello giocato da almagro ed andreev. segue un breve racconto e le ragioni della vittoria russa.

    Come ti cucino l’Almagro

    Negli ottavi di finale dell’edizione 2008 del torneo di Monte Carlo, si sfidano sul Court Des Princes due protagonisti del tennis da fondo campo: Nico Almagro, di Murcia ed Igor Andreev, di Mosca. Lo spagnolo affida primariamente al suo talentuoso rovescio ad una mano le sorti dei suoi incontri ed è reduce da una stagione sulla terra di tutto rispetto: vittoria a Salvador Bahia, terzo turno a Buenos Aires, vittoria ad Acapulco, finale a Valencia. Il russo preferisce darci col dritto: i suoi liftoni anomali, prima o poi, lo porteranno ad una posizione in classifica assai più nobile dell’attuale (32).

    Entrambi dotati, comunque, di due ottimi fondamentali da fondo e di un buon servizio (più rapido e piatto per Nico, più lavorato e pesante quello di Igor), s’affrontano sapendo che i precedenti assegnano tre vittorie per ciascuno. Sulla terra, Almagro ne ha vinte tre e persa una. Nel primo set, pare che sia quest’ultimo ad avere più chance di vincere, ma Andreev sfrutta una delle poche occasioni a suo vantaggio: finisce 75 per lui. Nel secondo, l’iberico conquista un break, che riuscirà a tenere fino al 64. Il terzo set è particolarmente intenso: tecnica ed agonismo ai massimi livelli. Entrambi giocano al meglio fino al termine della partita: i colpi vincenti non si contano, arrivano qualche volta alla parità, ma non concedono palle break, fino all’ultimo game. Il decimo decide l’incontro: Nico riesce con caparbia ed una buona dose di sventatezza a salvare 7 o 8 match point (ho perso il conto), ma, alla fine, Igor riesce a spuntarla, tra le ovazioni d’un pubblico altamente eccitato.

    Come ha fatto Andreev a battere Almagro, in evidente stato di grazia? Ha deciso di giocare con il suo colpo migliore sul miglior colpo dell’avversario, sapendo che era reduce da un Valencia particolarmente dispendioso. La diagonale sinistra è stata solcata per più di due ore da traiettorie terribilmente pesanti per lo stupendo rovescio di Nico. L’ha lavorato ai fianchi senza pausa, non abbattendosi anche quando il rivale salvava cesti di match point, giocando colpi a tutto braccio. È stata una bella stretta di mano, tra i due: Igor, con una carezza sulla spalla di Nico, ha voluto riconoscere il suo coraggio, esprimere la sua stima.

    Come ti cucino l’Almagro? A fuoco lento!

  8. Roberto Commentucci scrive:

    Io Querrey lo avevo visto sul cemento a Las Vegas contro Kevin Anderson e fu un bruttomatch, anche per le caratteristiche simili dei due bombardieri. Poi lo ho rivisto ieri contro Seppi e mi ha sorpreso, perché non è poi così lento, legge bene la direzione dei colpi e si sa muovere discretamente sulla terra (e non sta sempre lì a togliersela dalle scarpe infastidito come fanno regolarmente gli americani sul rosso). Inoltre, è un giocatore intelligente, nonostante i 20 anni. Spinge quando deve, ma sa rallentare il gioco, alternare palle cariche a botte improvvise, sa staccare la mano dal rovescio per giocare il back. E poi mi è parso molto sicuro di se, cerca sempre di prendere l’iniziativa nei momenti importanti. Il nostro Seppi, già di suo incappato in una terribile giornataccia, è stato molto aiutato a sbagliare dalle variazioni dell’americano. Che a tratti mi ha ricordato l’australiano Richard Fromberg, l’altissimo canguro terraiolo degli anni ‘90. Non è un fenomeno, Querrey, e domani da Djoko prenderà una stesa, ma sicuramente interpreta la terra meglio di Roddick e Blake, americani più famosi e dotati di lui.

  9. travelagent scrive:

    comunque stasera era troppo strano vedere (penso per la prima volta dopo anni) che su Bwin Federer domani è quotato come sfavorito contro Nalbandian… mi chiedo che gli sta succedendo… spero sia solo un periodo, d’altronde se si pensa che Ancic x la mononucleosi è stato fuori + di 6 mesi penso che sta andando ancora bene… sarebbe proprio un peccato se x questo virus (e distrazioni annesse) Sua Maestà dovesse perdere (anche solo x poco tempo) il trono… Cmq qualke euro su Federer vincente domani a queste quote interessanti ce l ho puntato….

  10. Mario scrive:

    querrey mi ha stupito, tirando fuori 3-4 combinazioni “sassata da fondo campo/palla corta” che hanno steso gasquet.
    purtroppo il francese si piace troppo e questo lo limita molto: spesso per vincere non basta giocare bene, ogni tanto bisogna remare e fare un po’ il pallettaro per vincere sulla terra.

  11. Karlovic 80 scrive:

    @+PSTN+
    Su Querrey condivido l’analisi di Commentucci.Certo si tratta di un giocatore da “one-two-punch” che si trova molto bene sul cemento outdoor Americano.Su terra non l’ho visto ancora,ma temo che oggi verrà fatto fuori.
    Per quanto riguarda il record di aces è come dici tu,10 aces consecutivi contro Blake.E all’undicesimo servizio ha fatto doppio fallo,all’dodicesimo di nuovo aces.Su dodici servizi la bellezza di undici aces!!!
    Purtroppo la terra rossa non mi piace,ma è un gusto personale.Vedere Spagnoli e Argentini(colpa loro se le superfici dure sono stata rallentate)tirare 4000mila copli a gara e vincere per sfinimento dell’avversario(vedi Nadal)mi annoia da morire.Meglio vedere Querrey sul cemento.
    Il Queen’s ci porterà di nuovo alla normalità.

  12. +PSTN+ scrive:

    Grazie Karlovic80 anche se non capisco perchè tu non abbia mai risposto alla mia domanda riguardo dove/come reperisci informazioni così dettagliate inerenti alle varie superfici dei tornei.

    Piuttosto di ignorare completamente gradirei che, nel caso assolutamente legittimo tu non voglia farlo sapere, almeno dici: ‘Preferisco mantenere il “segreto professionale” ‘ ;-)
    Thanks

  13. Karlovic 80 scrive:

    @+PSTN+
    Le informazioni sulle superfici veloci non le prendo da nessuna parte.
    Ho giocato,e gioco tuttora a tennis,a livello amatoriale.Su parecchie delle superfici analizzate(DecoTurf,Plexichusion,GrennSet Gran Prix,Rebound Ace,RuKortHard e altre)ci ho giocato,e ci gioco ancora.Quindi sono impressioni personali,certo non sono un tennista professionista,ma cerco di dare un quadro verosimile sulle varie mie impressioni,sia su velocità,rimbalzo,durezza e pallina usate.Lo dico da semplice appassionato di campi veloci,i veri maestri tennistici sono Commentucci e Stefano Grazia.Poi ognuno di noi ha sensazioni diverse anche a seconda dell’esperienza e dalle condizioni climatiche.Ad esempio sul Rebound Ace Australiano,Agassi diceva che era veloce,Hewitt diceva che era lento.Chi ha ragione tra i due???

  14. Safinator scrive:

    …il queen’s ci porterà alla normalita…per rallentare di nuovo sulla via dell All England Club…

  15. Karlovic 80 scrive:

    +PSTN+.
    Questo è un mio post scritto l’anno scorso che riguarda i campi in cemento:

    Come ho gia detto in altre volte,con il termine “cemento”(non ha nulla a che vedere con il materiale usato nell’edilizia),andiamo a richiamare quei campi rifiniti in resine acriliche,su uno sfondo di asfalto,chiamati appunto hard.
    Ad esempio gli Us Open,sono dotati di campi di asfalto verniciato con resine acriliche,al di sotto delle quali e posto uno strato di materiale elastico(in realta si possono usare anche altri materiali).
    Il nome commerciale del prodotto e DecoTurf,che è caratterizzato da impermeabilità,regolarita del rimbalzo,velocità media e grip notevole.
    Negli Stati Uniti,ma in generale nel tennis moderno,i prodotti più usati per fare le cosidette superfici tennistiche hard sono 4:il Decoturf,il Plexipave(da qui deriva il Plexicushion,nuova superficie Aus Open detta mediamente veloce),il Laycold e il Truflex.
    Le caratteristiche sono quasi simili,le uniche differenze possono derivare dalla presenza o meno dell’inserto elastico tra asfalto e resina,dal numero degli strati di acrilico che vengono spalmati sul campo,e ultimo per determinare la velocita, l’inserimento di più o meno sabbia nella resina acrilica.
    Anche il DecoTurf e il Rebound Ace negli anni hanno subito modifiche,a detta degli organizzatori sono state rallentate.
    Neanche del giudizio dei giocatori ci possiamo fidare,nel senso che ognuno a un giudizio differente,sul Rebound Ace Agassi si trovava a meraviglia e diceva che era veloce,il contrario lo diceva Hewitt che lo trovava lento.
    Chi aveva ragione tra i due?

    Questo è un post dedicato al Master del ‘96 di Hannover:
    A mio avviso dipende molto anche da chi ci gioca sui tappeti.Emblematico fu il Masters del ‘96,giocato sul tappeto di Hannover.In quell’edizione i vari Sampras(vincitore),Becker,Krajicek,Ivanisevic e Kafelnikov,parvero di giocare sul parquet,dato che tutti erano dotati di servizio oltre i 210 kmh.La ditta produttrice del tappeto,fu subbissata di critiche,rea di aver allestito un tappeto estremamente veloce.Non era così.Negli anni a seguire,stessa sede,stesso tappeto,stessa mescola chimica,e magicamente il campo era lentissimo!!!Perchè?Perchè ci giocavano i vari Berasategui,Corretja,Moya,Chang,Costa e Rios.Giocatori dal servizio e dal gioco poco potente.La stessa ditta produttrice ancora subbissata di critiche,stavolta per l’eccessiva lentezza del campo.Ma non era così.La ditta aveva allestito lo stesso campo per molti anni.Cambiavano solo i giocatori,dai bombardieri ai terraioli.
    Ripeto,se gioca Karlovic tutti i campi sono veloci,se gioca Volandri tutti sono lenti.Almeno questa è la mia impressione.
    Spero di essere stato esaudiente.

  16. Voortrekker Boer scrive:

    Io spero vivamente che gli organizzatori di Wimbledon dopo le critiche piovute sulla superficie da elementi illustri (Henman,Ivanisevic per citarne due) abbiano il coraggio di non riproporci quella porcheria verde che ricopriva i campi l’anno scorso.

    Per quanto riguarda Querrey, non è certo prototipo di giocatore da terra battuta. Gasquet e Seppi avrebbero le armi per ridicolizzarlo su questa superficie, evidentemente non le sanno usare.

  17. Peppe Ortale scrive:

    Onore a Sam Querrey che è l’unico statunitense a presentarsi a Montecarlo, ed è giustamente premiato da questo quarto di finale.

  18. Emiliano Faeti scrive:

    E pensare che mi ero arrabbiato per la sconfitta di Seppi contro Querrey. Pensavo che l’americanone fosse buono solo sul veloce e invece ha fatto fuori anche il talentuoso Gasquet per la mia grande sorpresa.
    Oggi è sicuramente sfavorito contro Djokovic ma la sopresa è sempre dietro l’angolo

  19. gian scrive:

    una segnalazione di ordine tecnico: sulla primaschermata del video appare la scritta “mEsters series” invece che “mAsters series”

  20. Voortrekker Boer scrive:

    Emiliano io sarei (sono) arrabbiato per la sconfitta di Seppi.

    Seppi questo giocatore l’ha battuto anche indoor, dove dovrebbe fare più male.
    Che perda sulla terra non ci sta per niente. Djokovic ha dimostrato che per batterlo non è necessaria una prestazione eccelsa, solo un po’ di pazienza negli scambi, pazienza che Seppi non ha avuto, anzi certi punti se li è giocati davvero male, una brutta prestazione in tutti i sensi.

    Per quanto riguarda Gasquet, la sorpresa secondo me può essere limitata, il francese ha giocato male tatticamente giocando corto e facendo entrare l’americano dentro al campo.

    Entrambi avevano i colpi per portare tranquillamente a casa il match, la loro insicurezza e la poca lucidità tattica hanno permesso all’americano di vincere. Hanno di tutto da recriminare con loro stessi. All’americano invece va un plauso per questo risultato

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