Weekend di Fed Cup.
Russia-Cina probabile finale.
E non è pallavolo!

 
24 Aprile 2008 Articolo di Remo Borgatti
Author mug

Proprio così. Una volta, e nemmeno tanto tempo fa, le nazionali femminili di Russia e Cina avrebbero potuto sfidarsi ai massimi livelli in discipline come la pallavolo, la ginnastica artistica o i tuffi. Quest’anno invece disputeranno, salvo cataclismi, la finale della “Davis in gonnella”

Nel week-end si disputeranno infatti semifinali e play-off del World-Group I nonché i play-off del gruppo II. Vediamo nel dettaglio gli incontri in programma.

RUSSIA-STATI UNITI
Si gioca sulla terra battuta indoor della Luzhniki Arena di Mosca il match che, qualora fossero scese in campo le migliori giocatrici da ambo le parti, sarebbe stato una sorta di finale anticipata. Invece la formazione di casa potrà dormire sonni più che tranquilli. Nella logica dell’alternanza (e a questo punto sarà interessante vedere chi giocherà l’atto conclusivo, magari entrambe…) Tarpishev ha convocato Svetlana Kuznetsova al posto di Maria Sharapova (che era scesa in campo contro Israele) e al fianco di Anna Chakvetadze e Dinara Safina; completa il roster russo la doppista Elena Vesnina. Le campionesse in carica possono concedersi il lusso di rinunciare anche alla Dementieva in considerazione della oggettiva debolezza delle avversarie. Zina Garrison, capitano statunitense, incassato il rifiuto delle sorelle Williams e di Lindsay Davenport, ha pensato bene di far esordire per l’occasione Liezel Huber, ottima doppista sudafricana divenuta cittadina statunitense nel luglio dello scorso anno. Con la Huber, saranno della partita Vania King, Asha Rolle e Madison Brengle; tanto può bastare ad inquadrare la crisi del tennis femminile a stelle e strisce, incapace di trovare una valida alternativa alle suddette “senatrici”. Pronostico scontato in favore della Russia.

CINA-SPAGNA
Beh, inutile negarlo, il rimpianto è grande. Senza l’inopinata sconfitta di Napoli, ci saremmo noi a Pechino e forse la Cina sarebbe meno tranquilla. Invece, sul cemento dell’International tennis Center, sarà di scena una Spagna penalizzata sia dalla superficie che dalle assenze. Miguel Margets, capitano iberico, non potrà disporre di Medina e Ruano e solo un miracolo potrebbe permettere a Llagostera e compagne di conquistare la finale. Dal canto suo la Cina, che pure rinuncerà a Li Na, potrà contare su Shuai Peng, Tian Tian Sun e le doppiste Yan e Zheng. Anche in questo caso, pronostico chiuso.

ITALIA-UCRAINA
Sui contenuti tecnici del match si sono già soffermati più dettagliatamente altri collaboratori del blog. Solo due parole per dire che, classifica delle giocatrici alla mano, è uno spareggio che vale più di ciascuna delle semifinali. Azzurre leggermente favorite, ma le ultime prestazioni della Pennetta e la qualità del doppio ucraino suggeriscono estrema prudenza. Va però ricordata la difficoltà con cui la squadra ospite si è sbarazzata (in casa, sempre sulla terra) del Belgio, che si era trovato a condurre addirittura 2-1 ed era avanti di un set nel quarto match.

GIAPPONE-FRANCIA
All’Ariake Colisseum di Tokyo va in scena un altro spareggio molto equilibrato. Sul cemento, la formazione di Ueda proverà a battere la Francia priva di Golovin ma con una Cornet reduce da due prestigiose semifinali ad Amelia Island e Charleston. Per le transalpine molto dipenderà dalla vena della Mauresmo ma anche le compagne (Razzano e Dechy) possono aiutare la causa. Dal canto suo il Giappone, proveniente dal secondo gruppo in cui ha sconfitto 4-1 la Croazia, si affiderà alle solite Sugiyama, Morigami, Nakamura e Morita. Diciamo 50-50.

ARGENTINA-GERMANIA
Sulla terra di Buenos Aires, l’Argentina delle veterane Dulko e Salerni (affiancate da Cravero e Jozami) prova a completare la sua rincorsa al Gruppo I dopo aver eliminato l’Austria 4-1 nel turno precedente. Questa volta in Sudamerica sarà di scena il team tedesco capitanato da Barbara Rittner e composto da Muller, Lisicki, Kerber e Woehr. L’atmosfera e la superficie potrebbero far pendere il piatto della bilancia verso la compagine di Rivera.

ISRAELE-REP.CECA
Primo confronto diretto tra due squadre che arrivano a questo spareggio con differenti stati d’animo. Le quotazioni delle atlete che giocano sotto la bandiera con la stella di David sono un tantino in ribasso: Shahar Peer sembra in calo di condizione e le compagne (Obziler, Glushko e Astrugo) non sono certamente in grado di fronteggiare degnamente una Repubblica Ceca seriamente intenzionata a tornare nel primo gruppo dopo tre anni di inutili tentativi. Safarova , Benesova, Kvitova e Peschke costituiscono un team solido che, salvo sorprese, dovrebbe rimandare Israele in serie B. Solo una Peer stratosferica e il caldo tifo locale potrebbero ribaltare il pronostico.

BELGIO-COLOMBIA
Si gioca per militare nel gruppo II del 2009. Il Belgio, sfiorata l’impresa in Ucraina, parte favorito pur lamentando sempre l’assenza della numero uno mondiale Henin. La diciottenne Wickmayer, dopo aver battuto le due Bondarenko, e le compagne Maes e Flipkens sembrano troppo forti per una Colombia reduce dai successi su Messico, Canada e Brasile ma che può contare sulla sola Castano tra le atlete con una certa esperienza.

AUSTRIA-SVIZZERA
Match interessante tra due nazioni vicine geograficamente. Le austriache sono un gruppo più completo e la coppia Bammer-Paszek potrebbe sopperire alla maggior qualità della migliore delle avversarie, Patty Schnyder. Anche nell’ipotesi, per nulla scontata, che la Schnyder vincesse i suoi due singolari, difficile che Gagliardi e compagne possano emularla.

REP.SLOVACCA-UZBEKISTAN

Proveniente dal raggruppamento Asia/Oceania, la formazione uzbeka tenta l’impresa sulla terra rossa indoor di Bratislava. Tulyaganova e Amanmuradova hanno eliminato Taipei, Thailandia, Cina Popolare e Nuova Zelanda ma Hantuchova e Cibulkova sono di ben altro spessore e le slovacche non avranno difficoltà a restare nel Gruppo II.

CROAZIA-SERBIA
Nel derby di Zagabria riflettori puntati su una delle squadre migliori al mondo, attualmente relegata in Serie B: la Serbia. Contando sull’apporto di Ivanovic e Jankovic, la compagine di Dejan Vranes dovrebbe saltare un altro ostacolo nella corsa al gruppo di eccellenza. Battuta nei play-off l’anno scorso, la Serbia ha vinto il girone euro-africano di appartenenza eliminando la Polonia delle sorelle Radwanska, la Romania (al termine di un doppio da brivido) e l’Olanda. Per la Croazia giocheranno Kostanic, Mamic e Ozegovic ma il destino sembra segnato in partenza.

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2 Commenti a “Weekend di Fed Cup.
Russia-Cina probabile finale.
E non è pallavolo!”

  1. Paolo v. scrive:

    Russia giè in finale salvo sorpresa veramente CLAMOROSAAAAAA!!!!!!
    Cina concordo che sia favorita ma certo in termini molto piu ragionevoli.
    Hai perfettamente ragione Remo, il rimpianto per l’Italia è grandissimo, se avessimo battuto la Spagna saremmo stati favoriti per raggiungere la terza finale consecutiva perche le cinesi, classifica alla mano, senza la Li ci sono decisamente inferiori. Così invece, dovremo afrontare l’ Ucraina delle Bondarenko che è decisamente più ostica della suddetta Cina.
    Speriamo di non dover rimpiangere oltre lo sciagurato Week End napoletano.

  2. Roberto Commentucci scrive:

    Solo due annotazioni all’eccellente lavoro di Remo.
    Sono molto curioso di vedere il risultato di Israele Repubblica Ceka. La Peer tiene da morire alla Fed Cup, e per me in casa, spinta dal pubblico amico, (e che spinta…)porterà entrambi i punti. La Repubblica Ceka è più forte come squadra, ma il risultato è comunque apertissimo.

    Mi incuriosisce anche la squadra tedesca, che intorno alla esperta regolarista Martina Muller ha radunato due giovanissime (la mancina Kerber, ‘88, e la promessa Lisicki, una ‘89 dal grande servizio, che ha battuto addirittura Lindsay Davenport nel precedente turno di Fed Cup).
    Tra le argentine, il nome nuovo è la Jozami, una ‘88 molto grintosa che quest’anno ha già superato una giocatrice esperta come la nostra Flavia Pennetta al Wta di Bogotà, fermandosi solo in semifinale, e poi ha vinto il 25.000 dollari di Civitavecchia. Della Lisicki penso che ne risentiremo parlare, ma per ora credo che la superfice dia un buon vantaggio alle argentine.

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