Neanche Roddick “rilancia” Federer.
Svizzero k.o. dopo 11 vittorie di fila.
Il trono ora è davvero in pericolo.
Nadal intravede la leadership mondiale.

 
4 Aprile 2008 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

Virtual Tour: day 10!

Roddick bravissimo e iperdeterminato. Ma lo svizzero è in crisi? Certo non sembra più lui, e negli ultimi 8 anni non era mai arrivato ad aprile senza vincere un torneo.

Roddick batte Federer 7-6 4-6 6-3

Quante volte avevano chiesto a Roddick, subito dopo l’avvento del grande Federer, cosa ne pensasse della sua rivalità con lo svizzero? L’americano aveva sempre risposto ironicamente, ricordando come una rivalità avrebbe dovuto prevedere una minima alternanza di vittorie. E come dargli torto? Dopo l’estemporanea vittoria (in cui aveva comunque dovuto annullare matchpoint) dell’estate magica per Roddick, quella del 2003, avevamo assistito a ben 11 vittorie consecutive di King Roger che solo a Shanghai nel 2006 aveva rischiato davvero qualcosa, annullando alcuni matchpoint in un match comunque valido per il solo round robin. Quello della fine del 2006 era un Roddick rigenerato dalla cura, più mentale che tecnica, di “coach” Jimmy Connors. A quella partita della Masters Cup erano però seguite le tre batoste del 2007 (in particolare il 6-4 6-0 6-2 subito in Australia) che avevano tagliato le gambe ai sogni di gloria del 26enne originario del Nebraska.

Federer si presentava a quello che rappresentava il loro diciassettesimo match con il fantasmagorico bilancio di 15 vittorie ed 1 sconfitta. Come detto, era reduce da una striscia di 11 vittorie consecutive, la stessa che il ragazzo di Basilea vanta tuttora nei confronti di una altro ex numero 1 come Lleyton Hewitt (13-7 il totale) e contro quello che sarebbe potuto essere il suo avversario in semifinale, Nikolay Davydenko (11-0).

Il Federer, reduce dalla mononucleosi e dalla pesante sconfitta ad Indian Wells contro Fish, rappresentava sicuramente per Roddick, un avversario meno distante, soprattutto dal punto di vista atletico, rispetto ai precedenti incontri. Insomma, Andy sapeva già prima di entrare in campo, che quella di ieri sarebbe stata probabilmente l’unica occasione per cercare di fare match pari contro la sua nemesi storica.
C’erano comunque molti dubbi sulle possibilità di Roddick, a causa della prematura eliminazione ad Indian Wells e delle prestazioni mediocri a Miami contro giocatori quasi sconosciuti come il serbo Viktor Troicki (sconfitto a fatica 57 62 64), il ceco Ivo Minar ed il francese Julien Benneteau.

Non ci voleva un grande esperto per immaginare che a decidere le sorti della partita di Roddick sarebbe stata la sua prestazione al servizio, soprattutto nei momenti chiave del match. Il primo set filava via direttamente al tiebreak, senza che nessuno dei due contendenti fosse in grado di procurarsi una palla break. Ci si aspettava un tiebreak equilibratissimo dominato dai servizi, invece si assisteva a ben 7 minibreak nei primi 8 punti. Era Roddick a portarsi in vantaggio subito di 2 minibreak sul 4-1, grazie a 2 madornali errori di dritto dello svizzero, che, però, recuperava subito lo svantaggio, grazie anche ad una fantastica demi-volee di dritto. Sul 4-3 giungeva il terzo sanguinoso errore di dritto dello svizzero, sempre molto legnoso negli spostamenti, che consegnava, di fatto, il tiebreak all’americano. Il primo set si chiudeva con un ace di Roddick, su cui Roger chiamava il classico occhio di falco della disperazione, che immancabilmente gli dava torto.

Sempre con un ace (saranno 17 alla fine del match), Roddick si cavava d’impaccio nel terzo gioco del secondo set, annullando la prima palla break del match, in favore di Federer. Nel settimo game, sul 3-3, dopo aver recuperato uno svantaggio di 40-0, Federer si procurava una seconda palla break in cui non sfruttava il vantaggio di doversela giocare sulla seconda di Roddick.

Sul 4-4 giungeva il provvidenziale incitamento di Mirka, che faceva da prodromo alla svolta del secondo set. Sul 15-30, infatti, Roddick, con la consueta pochezza tattica che lo contraddistingue, decideva di presentarsi a rete dopo un attacco corto centrale su cui Roger non poteva che esibirsi in un comodo passante di rovescio che gli regalava altre 2 palle break. Questa volta Roddick, probabilmente ancora scosso dalla scelleratezza appena compiuta, non assestava il solito grande servizio in cui si era esibito nelle precedenti occasioni delicate, e cedeva per la prima volta nel match il proprio servizio. Federer non si faceva sfuggire la ghiotta occasione e chiudeva il set con il punteggio di 6-4

Ripartiva alla grande Roddick tenendo a 0 il primo turno di servizio. I primi 6 game del terzo set erano dominati dal giocatore in battuta.
Sullo 0-30 del 3-3 c’erano le prime chance per un giocatore in risposta, nella fattispecie Roger Federer che a quel punto, però, vittima di un inspiegabile black-out subiva un parziale di 12 punti a 2, che consegnava a Roddick un match che sembrava essere ormai tornato dalla parte dello svizzero. Impressionava in negativo l’arrendevolezza di Federer, che subiva a 0 il primo break della partita (il secondo del torneo) nell’ottavo e penultimo gioco del set, dimostrando una inconsueta incapacità di gestire al meglio i momenti topici del match.
Con la vittoria sul numero 1 del mondo, Roddick porta a casa un altro scalpo eccellente di questo 2008 dopo quelli del numero 2 Nadal e del numero 3 Djokovic, rispettivamente sconfitti nei quarti di finale e nella semifinale del torneo di Dubai.

Non accadeva dal 2000 che Federer non vincesse un torneo prima dell’inizio della stagione sul rosso. A conferma del disastroso inizio di stagione, la classifica della Champions Race, che al termine della prima parte della stagione sul veloce, vede lo svizzero piazzarsi solo al quinto posto:

1 Novak Djokovic (SRB) 331
2 Rafael Nadal (ESP) 224
3 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 177
4 Andy Roddick (USA) 168
5 Roger Federer (SUI) 160

In questo momento nel ranking Atp, tra Federer e Nadal ci sono 795 punti di differenza (6600 a 5805). L’eventuale vittoria del torneo porterebbe il distacco dello spagnolo a soli 520 punti. Lo scorso anno, prima della stagione sul rosso, il distacco tra i due era pari a 2415 punti. Alzi la mano chi avrebbe creduto che il Nadal di Rotterdam e Dubai sarebbe riuscito a rimanere così attaccato ad un Roger, che da questi 2 Master Series americani aveva tutto da guadagnare e nulla da perdere

Dopo Miami, Nadal dovrà difendere sul rosso la bellezza di 2650 punti. Roger “solo” 1625.
Ad oggi però, viste le incertezze palesate da Roger, e la la forma crescente dello spagnolo, pare più probabile che, tra i due, sia Nadal quello favorito nella difesa delle pesanti cambiali. Se è vero che Rafa deve difendere 4 titoli ed una finale, non dimentichiamo che lo svizzero è chiamato al difficile compito di confermare le 2 finali di Montecarlo e Parigi, e la vittoria di Amburgo.
La partecipazione all’Estoril (200 punti in palio), che in principio, doveva servire a Roger solo per cominciare a prendere confidenza con la terra rossa in vista dell’assalto al Roland Garros, diventa a questo punto una irrinunciabile occasione per poter ristabilire un certo margine in classifica su un Nadal che a differenza dello svizzero, dovrà sorbirsi, la settimana prima del torneo lusitano, l’impegno extra di Davis, in trasferta contro la Germania.

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62 Commenti a “Neanche Roddick “rilancia” Federer.
Svizzero k.o. dopo 11 vittorie di fila.
Il trono ora è davvero in pericolo.
Nadal intravede la leadership mondiale.”

  1. Daniele Flavi scrive:

    Hai capito il “povero” Andy che ti combina….certo questa era veramente l’occasione della vita per l’eterno ragazzaccio del nebraska….dopo 11 scoppole di fila e’ riuscito a prendersi una, pur minima, rivincita su sua maesta’ Roger che oramai in questo 2008 ha perso, penso in via definitiva, l’aureola d’imbattibile….ed e’ proprio questo il punto…io non ho visto la partita ma leggendo l’ottimo articolo di Giorgio ho percepito che e’ stato proprio Roger a perdere la partita. Nel senso che nei momenti importanti, dove fino allo scorso anno era implacabile, ha commesso errori madornali tipici dei “giocatori” normali…..Ora il punto e’ questo; la “benedetta” mononucleosi e’ stata sconfitta dell tutto o Roger si porta dietro ancora i postumi….in caso negativo…allora non resta che sperare che al piu’ presto si decida a prendere un tecnico che lo possa curare soprattutto dal punto di vista mentale…….boh….speriamo che lo trovi presto…..

  2. Giuseppe scrive:

    Ciao a tutti, vorrei solo dire che Roger e’ ancora il numero uno al mondo. Ragazzi, guarire da un virus fastidiosissimo come la mononucleosi non e’ per niente facile. Viene difficile a chi puo’ starsene tranquillamente a riposo, figuriamoci per chi invece deve continuare a stare in campo a battagliare con gente piu’ in salute e piu’ giovane di lui. In ogni caso la sua condizione fa capire come nel tennis di oggi, piu’ che mai, il fattore atletico conti tantissimo. Ai tempi delle racchette di legno anche gente atleticamente improponibile riusciva a fare la sua figura, oggi invece se non sei preparato al meglio non vai da nessuna parte, almeno agli altissimi livelli. Roger e’ pur sempre arrivato ad un quarto di finale in un masters series, e nel precedente ha fatto semifinale…non dimentichiamolo. Il suo trono non e’ in pericolo, lui dovrebbe solo stare sereno e cercare di riprendere quella condizione fisica (ed anche mentale) che gli permettera’ di tornare a giocare il suo miglior tennis. In ogni caso tutte le cose prima o poi sono destinate a terminare, e’ la legge della vita: quindi, se dovesse essere scalzato da Rafa (o da Nole) al primo posto del ranking…niente drammi…poco tempo e tornera’ “number one”.

  3. lallo scrive:

    Intanto la sempre più adorabile (almeno da me e da Ubaldo) Jankovic va in finale seppur con la spalla dolente ed alla fine del match batte un curiosissimo ‘five’ al telecronista americano che la attendeva per l’intervista … che fa ci prova?????

  4. jan scrive:

    E così Rafa che, tra i magnifici tre, sarebbe il meno forte sul cemento, è l’unico ad essere arrivato in semifinale sia agli Australian Open che agli ATP statunitensi.
    Certo questo Federer sembra proprio strano. Gioca bene, senza dubbio meglio di Roddick. Almeno fino a un certo punto. Poi quando sta quasi per vincere gli prende un momento di buio totale, quasi di panico e spreca tutto. Paura di vincere per uno come lui che praticamente sa solo vincere? Un campanello d’allarme che lo avverte di qualcosa che non funziona e che andrebbe cambiato (ogni riferimento alla “povera” Mirka è puramente casuale)? Ribellione al susseguirsi, anno dopo anno, degli stessi campi, degli stessi alberghi, dello stesso caldo asfissiante in Australia e della stessa pioggia noiosa a Wimbledon? Forse Federer non è “un frigorifero Indesit di smisurato talento”. La sua parte umana chiede spazio. E ora sarà interessante vedere se la sua psiche è più Borg o più Sampras.

  5. Anakyn scrive:

    Rogerino, se ci sei batti un colpo… no, contro Roddick no…

  6. Agostino scrive:

    Nel disappunto generale mi è amico il fuso orario che mi ha impedito di vedere Federer sconfitto prima da Fish e poi da Roddick. Quasi quasi stasera metto su il dvd degli AO 2007, mi suono il campanaccio da solo e affondo i dispiaceri in ottimo cioccolato al latte….

  7. stefano grazia scrive:

    Piu’ che altro un esame di coscienza lo dovrebbero fare tutti i bloggers: ogni volta che si proclama il de profundis a qualcuno (Nadal -e non per la prima volta, Roddick, Federer l’anno scorso,nalbandian etc etc) quello,manco farlo apposta, resuscita e dispettosamente vince un master,uno slam, domina sul rosso, resta numero uno e blahblahblah… Se invece lo si proclama futuro dominatore, next great white whale, e blahblahblah anche qua (Djokovic,Tsonga, ancora Nalbandian e ora Nadal) quello subito perde alla prossima…Dovessi giudicare dai pronostici(o scongiuri?) letti sul blog e dall’esperienza in riferimento ad essi Federer vince il RG, Nadal vince solo a Madrid, Djokovic vince a Wimbledon e Roddick diventa numero uno!!!
    A mio avviso molte dei commenti spacciati perr analisi sopraffine in realta’ sono chiacchere da bar o meglio desideri di tifosi per lo piu’ ultras…il tennis e’ uno sport di variabili e di aggiustamenti,forse in tal senso meno de golf (e questo rende incredibile il dominio di Woods) ma con in piu’ il fattore fisico (nel senso che il golf e’ un gioco ma il tennis e’ uno sport vero e brutale non solo mentalmente) e quindi difficilissimo…quello che sta succedendo a Federer e’ normale, succedeva ad Agassi,a Sampras, a tutti (non succedeva a Borg: infatti, quando cominciava a succedergli lui ha smesso)… L’anomalia era prima, non si e’ mai visto un dominio simile nel tennis moderno…ora che magari Roddick & Co vinceranno una decina di slam nei prossimi 5 anni, quelli che fra 10 anni faranno i conti vedranno che nell’epoca Federer c’erano tanti campioni…solo che lui per 4 anni li ha annichiliti. Ora dovra’ accontentarsi di vincere (forse) uno slam all’anno…Ed e’ qui che si parra’ la sua nobilitade (quella di Borg non si parro’…)

  8. stefano grazia scrive:

    Roddick conferma di essere un simpaticone (altro che ugly american!) e parafrasando Gerulaitis dopo la vittoria contro Connors in un Master(Nessuno puo’ battermi 17 volte di sehuito!) dice in sala stampa:”I came in knowing that nobody has beaten me 12 times in a row,” Roddick told the delighted capacity crowd afterward. “So I had that on my side.” Che tradotto: Il fatto di sapere prima di giocare che nessuno mi aveva mai battuto per 12 volte di seguito mi ha aiutato… E piu’ in la’ dice ancora: Non ha mai sbagliato CONTRO DI ME un colpo nei momenti cruciali per 6 anni…statisticamente era tutto a mio vantaggio.doveva succedere prima o poi…
    Da parte sua Federer dice che giocare contro Andy e’ sempre difficile: per questo sono sempre sorpreso dal mio record cosi’ positivo nei suoi confronti…

  9. daniela 51 scrive:

    Ciao a tutti! Roger non è finito (per me).Io ho visto la partita e il suo gioco è sempre spettacolare. Non ha più la solita sicurezza che derivava dalla sua imbattibilità, e si vede proprio nei momenti decisivi, dove prima non sbagliava un colpo.Ricordo una partita contro Roddick quando ha concesso solo 5 palle breach e le ha annullate con altrettanti ace.Speriamo cambi ol vento.

  10. Ros scrive:

    Quello che mi fa davvero sorridere amaro è che anche in una sconfitta ho visto delle cose pazzesche da Federer. Credo non avesse mai perso con un + 16 tra vincenti ed errori. Ha giocato bene. Malissimo il tie-break e quel settimo gioco del terzo. Anche se,in tutto l’arco della partita,l’ho visto correre male lateralmente,e il dritto cammina poco da fondocampo. Ma contro Roddick,quella incertezza sui punti importanti.. deve essere proprio in carsa fiducia psico-fisica. Se la condizione migliora non commette questi errori a quel punto del match. Mi ha ricordato la partita agli UsOpen 2007,giocata benissimo da Roddick,in cui Roger vinse i due punti importanti dei tie-break (7-6 7-6) e naturalmente poi Roddick mollò. Avrebbe dovuto fare questo,ma è davvero in scarsissima convinzione. Complimenti comunque ad Andy,ha servito benissimo e non ha usato molti fronzoli. Quasi commovente la sua reazione.

  11. marilena scrive:

    Meglio la sconfitta da Roddick che da Fish….
    Infatti si è visto che quest’ultimo a Miami non è riuscito a riproporsi ad alti livelli.

  12. Sergio.C scrive:

    Come altri hanno già detto, dobbiamo pensare che in questi anni il grande Roger ha viziato in modo esagerato i suoi tifosi, con un predominio tale che ha oscurato i meriti degli avversari e di conseguenza i suoi. Se ora, in seguito alla mononucleosi, dimostra un certo appannamento fisico, direi che siamo nella norma e non più nell’eccezionalità come prima.

  13. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Come da mio PRONOSTICO PRECISO, ha vinto Roddick (prima o poi, dovevo farcela: i grandi numeri mi davano ragione in anticipo).
    E siccome la mia idea è inversa, completamente opposta a quella che gira nella maggior parte dei commenti del blog, mi sembra il momento buono per esporla, proprio oggi.
    Federer è un grandissimo del tennis di tutti i tempi.
    I suoi avversari non sono stati percepiti come avversari degni non perchè non lo siano, ma perchè la grandezza di Federer fino ad oggi non ha consentito loro di emergere.
    Roddick, ad esempio, entrò nella storia del tennis nel 2003: se vincerà un altro slam si collocherà allo stesso livello di Safin, Rafter, Kafelnikov, gente soverchiata dai numeri di Sampras, Agassi e dello stesso Federer.
    Ma vuoi mettere Rafter con Roddick, direte voi.
    No, infatti: Roddick è superiore.
    Non per talento e spettacolarità (io amavo letteralmente Rafter): ma perchè, in rapporto al tennis di questo decennio, Roddick ha le caratteristiche e la potenza necessarie per vincere molto più di Rafter.
    Innamorato del serve and volley, e del tennis degli anni ‘80 (Edberg-Becker-Wilander-Lendl tutti insieme), non posso però negare che il tennis di oggi, giocato alle velocità di oggi, è cosa diversa.
    Oggi si chiude da fondocampo di potenza dopo che il tuo avversario ti ha schiacciato a fondocampo con un colpo di pari potenza: si chiudono angoli stretti con i colpi a rimbalzo (vedi nadal) che vent’anni fa erano inimmaginabili.
    In questo tennis, superlativo dal punto di vista tecnico/atletico e delle attrezzature (le racchette, ragazzi: senza queste racchette, gli angoli e i recuperi sui rimbalzi bassi che si fanno oggi, con relativi passanti vincenti, te le potevi scordare), per quattro anni, Federer ha dominato nel modo più assoluto, e si merita tutte le iperboli che i suoi tifosi gli dedicano, e i record e i paragoni con i più grandi. La smentita è possibile solo per chi, davvero, non vuole capire.
    Adesso, federer è calato. E infatti, ritornano tutti. Roddick c’era nel 2003, Fish pure, Murray c’era anche due anni fa (l’anno d’ora di Federer). Nadal c’è sempre stato Djokovic è l’unico nuovo.
    Tutto regolare. Gli avversari ci sono. ma con Federer perdonevano tutti, perchè lui è stato per quasi un quinquennio (e vediamo che succede ora) un mostro.
    Una cosa posso concedere (penso in particolare a Karlovic ‘80): ha ragione lui a dire che, in questo quadro di tennis odierno dominato da attrezzature e atletismo, non c’è davvero bisogno di cambiare tutte le superfici TRANNE LA TERRA BATTUTA.
    E quando si attacca? Neanche a Wimbledon si attacca più. Ciò è inaccettabile e tristissimo. Ma mettete l’erba di una volta, Santoddio. Se Nadal è forte come Borg, vincerà anche con quell’erba lì. O no?
    Ma il talento straordinario, purissimo, inattaccabile del dominatore di questo decennio non può essere minimamente messo in discussione, e i paragoni con gli straordinari talenti del passato vanno fatti sulle vittorie, e non sul “tipo di gioco”, che è per forza diverso. Con questo tipo di gioco, Federer è stato ed è ancora il Migliore, perchè “ha schiacciato tutti gli avversari”, e non perchè “non aveva avversari” (ma come si fa a ragionare così).
    Blake è mediocre? Berdich pure? Roddick anche? Nadal? e Djokovic?
    Vista l’erba “rifatta” di oggi, chi lo poteva battere Nadal, se non lui, a Wimbledon? E viste le velocità di oggi, chi lo poteva battere Roddick, a Wimbledon? Lendl? Ma non fatemi ridere!
    Se il regno di Federer è finito, adesso inizia l’interregno. A meno che Nadal o Djokovic si prendano tutto loro.

  14. Michele Fimiani scrive:

    Fine del regno. Cambio della guardia. Queste le formule più ricorrenti che compaiono sui giornali di tutto il mondo da ormai due o tre mesi riguardo a Roger Federer; sì, proprio lui, il sovrano incontrastato degli ultimi cinque anni, colui che a detta di molti avrebbe dominato il tennis come mai nessun altro nella storia, prossimo (?) al traguardo del record di Slam di Sampras, già dopo i primi quattro mesi dall’inizio della stagione è sotto processo. Per i suoi detrattori le cifre a cui far riferimento non mancano certo; non era difatto mai successo nell’ultimo lustro che lo svizzero arrivasse ad affrontare la stagione sul rosso senza neanche un tonreo vinto, e tantomeno era mai accaduto che non giocasse neanche una finale! Sì, perchè non solo il numero uno del mondo non è riuscito a mettere in cascina un trofeo, ma non c’è andato nemmeno vicino.

    E non sono solo i numeri a far pendere la bilancia dell’opinione pubblica verso un clamoroso quanto tempestivo avvicendamento in testa alla classifica; Federer appare demotivato, spento, svogliato. Le sue migliori qualità, ovvero quelle di vincere le partite pur non giocando al massimo, di alzare il livello del gioco al momento più opportuno, di giocare meglio i punti importanti, sembrano improvvisamente sparite. In campo si vede un giocatore che non riesce ad affrontare la più minuscola difficoltà che gli si ponga davanti, capace di vincere solo le partite che si mettono subito bene. E se anche contro la sua vittima prediletto lo svizzero non riesce a venire a capo del risultato, giocando peraltro una partita in rimonta e quindi in crescendo dal punto di vista del morale, allora qualcosa deve essere cambiato sul serio e la macchina perfetta deve essersi in qualche modo inceppata.

    Dal canto loro, i tifosi del 5 volte campione di Wimbledon si difendono tirando in causa la mononucleosi, il sempre crescente livello dei suoi avversari e, almeno prima di Miami, qualcuno si era anche attaccato ad una possibile crisi coniugale. La mastodontica presenza di Mirka a Key Biscayne ha però tranquillizzato tutti e riportato la calma tra i sostenitori di Federer. Senza dubbio, la condizione fisica dello svizzero non è delle migliori; fa molta fatica negli spostamenti laterali e probabilmente non ha ancora nelle gambe un match mediamente lungo. Sicuramente la malattia del bacio può avere inciso non poco sulla preparazione atletica di Federer. Un Federer che a questo punto deve guardarsi le spalle dai suoi diretti rivali al trono del tennis mondiale; Nadal, il quale però non ha iniziato la stagione in maniera brillante e deve fare i conti costantemente con un fisico sempre più logorato, e soprattutto Djokovic, il quale invece ha già messo in cascina uno Slam e un Masters Series candidandosi ufficialmente come più probabile successore dello svizzero in vetta alla classifica.

    Ma allora il dominio di Federer è veramente finito, come dicono i suoi detrattori e non solo, oppure si tratta solo di un momento di stallo, superato il quale il numero uno del mondo tornerà ai vecchi (di solo quattro mesi in realtà!) splendori? Forse la verità, come spesso capita, si trova in mezzo a queste due teorie. Probabilmente l’era in cui Federer vinceva a mano bassa tre tornei dello Slam all’anno, più tre o quattro Maters Series è davvero finita. Ma la cosa più sorprendente è che questo periodo sia durato così a lungo; i ritmi che lo svizzero ha tenuto in questi ultimi anni sono stati assolutamente fuori dall’umana concezione, e anche questo ha fatto sì che l’inizio di 2008 di Federer sia stato considerato da tutti così fallimentare, solo perchè “umano”.

    Se andiamo infatti a scorrere il curriculum di Pete Sampras, il campione della storia sicuramente più confrontabile con lo svizzero, non fosse altro per la vicinanza storica, ci accorgiamo che nel 1996 l’americano iniziò la stagione in maniera forse ancor peggiore dello svizzero; a parte le vittorie nei tornei minori di San Josè e Memphis, Sampras fu eliminato al terzo turno degli Australian Open da Philippoussis, nei quarti di finale a Rotterdam, nei quarti di finale a Indian Wells da Haarhuis (non propriamente un campionissimo…) e infine in semifinale a Miami da Ivanisevic. Sampras era già numero uno da tre anni consecutivi e aveva già conquistato sette titoli dello Slam, ma non ricordo che nessuno dopo quell’inizio di stagione parlò mai di un giocatore finito; forse solo perchè l’americano non aveva mai “viziato” gli appassionati con stagioni esaltanti come le ultime di Federer, ma ha tenuto un rendimento costante negli anni che gli ha permesso di conquistare 14 tornei dello Slam, nell’arco però di 12 anni. Federer ne ha vinti 12 nell’arco di 5 anni! Per la cronaca dopo quel pessimo inizio di stagione nel 1996, Sampras avrebbe chiuso l’anno da numero uno del mondo per altre tre volte, e avrebbe vinto ancora sette titoli dello Slam…

    L’ipotesi quindi più plausibile è che Federer si debba abituare ad un tipo di carriera di vertice diversa; una carriera fatta di alti e bassi, con un primo posto da condividere probabilmente con altri giocatori durante la stagione, ma con ancora la possibilità di mettere in bacheca altri trofei dello Slam; per intendersi, lo stesso tipo di carriera che hanno vissuto quasi tutti i campioni immortali di questo sport. Il pericolo? Che un campione abituato a lasciare le briciole agli avversari, non accetti questa nuova situazione di “normalità”…in tal caso le prospettiva potrebbero farsi davvero preoccupanti per lo svizzero.

  15. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Grande articolo, completissimo, di Giorgio Spalluto…cui ho sadicamente lasciato, ed erano le 3,30 di notte!, il compito di illustrare sia l’accaduto sia le prospettive in termini di ranking, punti e quant’altro. Io ero stravolto e avrei scritto di tutto e di più…ma in sciocchezze e inesattezze. Trovo eccellenti anche tutti questi commenti, in particolare quelli di Stefano Grazia che non esibisce il suo sense of humour (e competenza) soltanto in “Genitori e Figli” ,la rubrica di cui è diventato il “GodFather” _ ma in senso buono… _ e sottolineo anche quantoscrive Jan a proposito di Nadal…tanto scarso sul cemento eppure sempre almeno in semifinale e chissà che a Miami non vada anche più in là. Daniele ‘51: ci mancherebbe che Federer fosse finito a 27 anni! Sugli effetti della mononucleosi nessuno può dire, anche perchè si manifesta sempre in modo diverso. E’ evidente che l’attuale non è il Federer cui ci eravamo abituati, ma pensare che uno con la sua classe, la sua facilità di esecuzione, non possa tornare ai livelli cui era, non è logico. Anche il discorso sulle motivazioni _ fatto da chi riteneva che lo svizzero fosse ormai appagato dai troppi successi _ dovrebbe esser rivisto: un giocatore che da 8 anni aveva sempre vinto un torneo prima di aprile muore dalla voglia di dimostrare al mondo che può vincerne un altro ancora. Soltanto se Roger fosse caduto in depressione questo non avverrebbe, oppure se fosse distratto da altri problemi (sentimentali come di altra natura). Non credo che improvvisamente la fiducia nei propri mezzi possa esser svanita. Semmai, ma non può dirlo per non dare vantaggi ai propri avversari, sarà preoccupato per certe pause che probablmente dipendono dalla sua imperfetta condizione fisica e si starà domandando: “Ma quando sarò di nuovo in piena forma…non mi durerà mica un anno o più questo stato (come è successo a Ancic…)”. Detto questo è ammirevole Roddick che,

  16. Anakyn scrive:

    Non ho cuore di recuperare il video della partita, farebbe troppo male… anche se Roddick mi è sempre stato simpatico (mi ricorda Willy Coyote): qualcuno che l’ha vista è in grado di dire se il problema può ricondursi al fattore fisico?
    Dai commenti mi par di capire che sia dovuto più ad una lacuna mentale, di concentrazione e fiducia.
    Non saprei quale delle 2 preferire… a me colpisce l’incostanza delle sue prestazioni: francamente da quello che gli ho visto fare contro Monfils mi pareva il Federer di sempre, edizione di lusso: reattivo a rete, preciso, solido anche di rovescio.

  17. marcos scrive:

    m’ero riproposto, qualche tempo fa, di scrivere qualcosa sulla parabola discendente di uno dei più grandi di sempre: non ne ho mai avuto l’occasione. giorgio, per altro, è perfetto!

    contento per roddick, uomo veramente sportivo: ho provato a spiegare brevemente il blackout svizzero nell’ottavo gioco del terzo set nelle pagelle che stanno per uscire.

    quello che bisognerebbe, però, provare a spiegare, non è il blackout della scorsa notte…ma la lenta discesa del campione. molto, in questo senso, si legge negli interventi di questo blog.

  18. kill bill scrive:

    che ci piaccia o no Roger ha iniziato la sua parabola discendente perchè fatto di carne ed ossa come gli altri.
    Questo non toglie che è ancora il numero 1 e niente intacca la sua carriera che ne ha fatto uno dei migliori tennisti di tutti i tempi.
    Vincerà ancora qualche slam , molto dipenderà da quanto questi anni di dominio assoluto lo hanno consumato e quanta voglia di soffrire gli è rimasta, perchè è normale che farà più fatica.
    Monucleosi ( o qualche infortunio ) e stanchezza mentale sono cose che succedono , perchè meravigliarsi tanto ?
    Anche se ora sembra improbabile, se vincesse il Roland Garros ?

  19. Ros scrive:

    Le somme le tierò a novembre,come sempre. Lo scorso anno le prestazioni di Federer in questi due MS erano state peggiori,anche se aveva vinto L’AO e Dubai. Ma non aveva avuto la mononucleosi e la conseguente debilitazione e sfiducia. Ma deve recuperare in fretta,sulla terra ci vuole condizione. Ed è meglio che inizi dall’Estoril tra 9 giorni.
    A proposito,è vero che Djokovic ha chiesto una wild card per il Portogallo?

  20. Ros scrive:

    Ecco l’intervista (con qualche palese bugia):
    N.di UBS: se qualcuno dei volontari che traducono interviste, articoli etc (cui va il ringraziamento personale mio e credo di tutti voi) volesse tradurre quanto dice Federer, anche facemdo una sintesi, può inserire un commento e chi non parla inglese gliene sarà certamente grato.

    An interview with:

    ROGER FEDERER

    THE MODERATOR: Questions, please.

    Q. The game, penultimate game I suppose, you look at it, you were right in it, and suddenly you hit three, four poor shots and it slipped through your fingers.
    ROGER FEDERER: Sure, it’s a tough way to finish the match, no doubt. I’ve been on a good run on my serve this week. To end it this way it’s sort of disappointing, but what are you going to do? It’s over now. I think I did well, you know, to hang in there. Maybe this is one of the matches I should have won against him because he’s had some other ones where I think he was supposed to win, but this time around it went his way.

    Q. What disappointed you most about your game, Roger?
    ROGER FEDERER: Sort of dominating the tiebreaker, and I guess my last service game. You know, I think I didn’t make it tough enough for him to come up with good shots. I missed too many, and I think that was the disappointing part about the match today. All in all I think it was still a good performance, and I think Andy served really exceptionally well yet again tonight.

    Q. Is it a problem you think of concentration?
    ROGER FEDERER: It happens. What are you going to do? You work hard so it doesn’t happen. Sometimes it does. It’s unfortunate, you know. I needed some first serves. Maybe I just should have placed, put the ball into play instead of trying to come over it. It’s just decision here and there, and sometimes the opponent plays well and puts you under pressure. That’s why I always said it’s tough to play against Andy, you know that serve. He’s always going to have a chance. That’s why I’m quite amazed about my record against him.

    Q. To us looking out, the lights don’t appear as strong as they do in other places. With the pace of that serve is it more difficult here?
    ROGER FEDERER: I guess the difficult part is going from maybe day to night. I’ve struggled with this before here, but I think I didn’t particularly struggle tonight.
    I had some tough ones against Johansson back here, because the difference is quite drastic. I think the lights are very close to the court, and I think that’s what makes quite a big difference, you know. Now, if it’s low lighting, I don’t necessarily think so. I just think the lighting, it’s really close to the court, so it makes it maybe a little bit different.

    Q. For someone who’s so used to playing in finals, when you get into a run of not playing in finals, do you get a little tense at all or worry about taking that one step?
    ROGER FEDERER: No, I mean, I am just sort of disappointed not to see my name, playing in the finals. I mean, it’s just disappointing seeing other guys battling it out, you know, where I think, you know, I have the game to obviously play there, be there as well. You know, being so close, sort of like last year. I think if I would have beaten Cãnas I would have had great a chance to win here again, and I feel the same way tonight.

    Q. What’s your program now? Do you know what you’re going to do?
    ROGER FEDERER: Well, few days off, start working out again on clay and go to Estoril.

    Q. Where would you rate your physical condition compared to your best form or best shape?
    ROGER FEDERER: I asked Pierre, my trainer, when he left, what he thought, and he said he thought I was at 95%. I thought that was good enough for me. For me 95% or 100% for me is hardly any difference to me. It’s not like I’m at 40%. That was a good answer from his end. I’ve been working hard trying to get back in shape. I feel like I’m fine, you know, it’s just a matter of getting the amount of matches in. I think I got that again these last couple of weeks, which was really important to me. I wish I could have been in the finals, but, you know, I just couldn’t play maybe well enough when I had to.

    Q. You told us the other day you’re going to have one more test just to clear up the mono situation. Where are you going to have that done?
    ROGER FEDERER: I guess it depends on ‑‑ I have no idea when I’m going to do it and if I’m going to do it. It was sort of an idea I had. I’ll see if I’m going to do it when I go back to Switzerland.

    Q. Last week you lost to Mardy Fish in Indian Wells. Today you’ve lost to another American, Andy Roddick. Do you think perhaps with these series of matches you’re having with Sampras that perhaps they’re learning from the old master about how to play against you?
    ROGER FEDERER: I really doubt that. (laughter.) Those surfaces are too quick, and nobody plays like Pete, so it has nothing to do with these matches.

    Q. When they say 95%, nobody knows, of course…
    ROGER FEDERER: Sure.

    Q. But do you feel 100%?
    ROGER FEDERER: I feel fine, yeah. I mean, sort of I guess I would still need a test maybe of a five‑setter, but I’m not going to get those until the French Open comes around. All can I do is practice real hard and make sure I feel fine towards the end of the practice sessions if I work up to four hours, and that’s really I think the ultimate test. For these type of matches here it’s no problem. I’m backing them up easily. When I’m ‑‑ on practice weeks I practice three to four hours a day, and, you know, when I play here, 45 minutes and I play an hour and 15 and then I play two hours, it’s nothing compared to the practice sessions, I feel good myself, really. I guess sort of the coordination and some little things are still missing because of lack of matches, but that usually comes along and I start to play better and better as the matches went on. It’s disappointing to play a bad game and then think you played bad. That’s not really what happened. It’s just maybe a few points here and there and Andy took advantage of it.

    Q. Where will your first play test be?
    ROGER FEDERER: In Estoril.

    Q. Portugal?
    ROGER FEDERER: Yeah.

    Q. You’ve not played there before, have you?
    ROGER FEDERER: First time.

    Q. First time?
    ROGER FEDERER: (Nodding.)

    Q. Will you get to Rome, Roger?
    ROGER FEDERER: Excuse me?

    Q. Will you be in Rome?
    ROGER FEDERER: And Monaco and Hamburg. I’ll see you there.

  21. stoppardi scrive:

    secondo me lo svizzero supererà il record di pistol pete ma non dominerà piu’ come ha fatto in questi ultimi anni…
    ma non è assolutamente finito…darà ancora tanto e vincerà ancora parecchio…ma dovrà anche abituarsi anche a perdere…
    nadal invece è sempre lì comunque…e con lui la partita la deve sempre vincere l’avversario…non regala nulla…
    sinceramente spero arrivi al numero 1 prima di djoko visto che da anni è il numero 2…
    ribadisco… ” + siamo + ci divertiamo”…x il tennis va bene che ci sia piu’ lotta aperta a piu’ protagonisti

  22. Roberto Commentucci scrive:

    Ho visto solo il primo set della partita di stanotte. Credo che il tie break, con i 4 diritti non difficili ciccati dallo svizzero, stia lì a simboleggiare le sue attuali difficoltà. Sicuramente è lontano dalla sua miglior condizione atletica(continua ad essere molto lento nello spostamento verso destra). Ma come è stato giustamente scritto, mentre in passato riusciva a vincere lo stesso, diventando assolutamente inattaccabile nei momenti chiave dei match, adesso probabilmente qualcosa si è inceppato anche dal punto di vista della fiducia in se stesso. Credo però che una volta recuperata la miglior condizione, e ritrovata un po’ di fiducia (gli basterebbe vincere un torneo) Federer potrebbe anche tornare a dominare come in passato per qualche altra stagione.
    In ogni caso, trovo molto profondo quanto scrive Marcelus Edberg Wallace, e lo condivido totalmente. Gli avversari di Federer sono dei campioni, non inferiori agli avversari che ha avuto Sampras o Lendl prima di lui. E’ stato lo svizzero, con il suo incredibile dominio, che ce li ha fatti sembrare più piccoli di quanto non siano. Roger è stato come l’Empire State Building che, appena costruito, negli anni ‘30 faceva sembrare bassi e insignificanti gli altri grattacieli di Manhattan.

  23. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mi è stato chiesto di ricordare i precedenti Federer-Roddick, eccoli qua:
    (1) Roger Federer (SUI) vs (6) Andy Roddick (USA) Federer Leads 15-2
    ma era 15-1 fino a ieri notte1
    01 Basel (Switzerland) Carpet QF Roger Federer 3-6 6-3 7-6(5)
    02 Sydney (Australia) Hard SF Roger Federer 7-6(3) 6-4
    02 Basel (Switzerland) Carpet QF Roger Federer 7-6(5) 6-1
    03 Wimbledon (England) Grass SF Roger Federer 7-6(6) 6-3 6-3
    03 ATP Masters Series Montreal (Canada)Hard SF Andy Roddick 6-4 3-6 7-6(3)
    03 Tennis Masters Cup (USA) Hard SF Roger Federer 7-6(2) 6-2
    04 Wimbledon (England) Grass F Roger Federer 4-6 7-5 7-6(3) 6-4
    04 ATP Masters Series Toronto (Canada)Hard F Roger Federer 7-5 6-3
    04 Bangkok (Thailand) Hard F Roger Federer 6-4 6-0
    05 Wimbledon (England) Grass F Roger Federer 6-2 7-6(2) 6-4
    05 ATP Masters Series Cincinnati (USA) Hard F Roger Federer 6-3 7-5
    06 US Open (U.S.A.) Hard F Roger Federer 6-2 4-6 7-5 6-1
    06 Tennis Masters Cup (China) Hard RR Roger Federer 4-6 7-6(8) 6-4
    07 Australian Open (Australia) Hard SF Roger Federer 6-4 6-0 6-2
    07 US Open (U.S.A.) Hard QF Roger Federer 7-6(5) 7-6(4) 6-2
    07 Tennis Masters Cup (China) Hard RR Roger Federer 6-4 6-2
    Roger Federer Andy Roddick
    Sets Won: 37 6
    Tiebreak Sets Won: 10 1
    Match Wins By Surface:
    Clay: 0 0
    Hard: 10 1
    Carpet: 2 0
    Grass: 3 0
    Federer Roddick a confronto
    Federer Age (Birthdate) 26 (August 8, 1981); Roddick 25 (August 30, 1982)
    Federer Residence Oberwil, Switzerland Roddick Austin, Texas
    Federer ATP Rank (Career-high) No. 1 (No. 1 – Feb. 2, 2004) Roddick No. 6 (No. 1 – November 3, 2003)
    Federer 2008 W-L Record (on Hard) 11-3 (11-3) Roddick 18-3 (17-3)
    2008 Finals Federer W-L 0-0 Roddick 2-0
    Career Finals Federer W-L 53-17 Roddick 25-13
    Last ATP Final/Title Federer ’07 T.M.C. Shanghai/ Roddick’08 Dubai
    2008 Tie-Break Federer W-L 5-2 Roddick 8-5
    Miami W-L (Best Result) Federer 30-7 (Winner – 2005-06) Roddick 21-7 (Winner – 2004)
    Coach Federer Nessuno John Roddick (che è il fratello)

  24. nuto1970 scrive:

    Eh, forse mi sarò fissato ma secondo me i segnali per federer non sono per niente incoraggianti. Certo, mica ha smesso di avere talento! Anche ieri sera ha tirato dei colpi che erano poesia… se nel tennis esistesse il k.o.t. sarebbe uscito vincitore! Ma, come sappiamo (ed è il bello di questo gioco), ad alti livelli l’esito del match viene deciso da pochi, decisivi momenti. Ora, è fuor di dubbio che lo svizzero abbia dominato le ultime stagioni grazie alla sua immensa classe tennistica abbinata ad una fondamentalw caratteristica mentale: il saper alzare il livello del gioco nei momenti cruciali. Ieri ha giocato decisamente bene ma ha, a mio parere nuovamente, dimostrato di aver perso quelle sicurezze che gli permettevano di uscire quasi sempre vittorioso dalle situazioni difficili. Ha giocato un pessimo tie-break perdendo tre volte la misura del suo colpo migliore, il dritto, e si è poi perso completamente quando il terzo set stava entrando, guarda caso, nella fase cruciale. Insomma, è cambiata la musica: lui adesso sa che può perdere, e non solo contro Nadal; contestualmente adesso gli avversari entrano in campo con meno rassegnazione, e non si “aiutano più a perdere” come a volte accadeva in passato. Banalmente, le vittorie rendono più forti e le sconfitte indeboliscono. E’ la logica un po’ cannibalesca ma onesta dello sport. Dovrà essere davvero bravo, Federer, se vorrà attenuare la caduta; la sua “residua” tenuta mentale, a questo punto, dipenderà a mio parere dai prossimi due slam, più che dal mantenimento del n.1 del ranking. Mi spiego: se lo svizzero riuscisse nell’impresa sulla terra di parigi diventerebbe, come ha di recente ammesso Sampras, il “più grande di tutti”; sicuramente tutti questi problemi di natura mentale farebbero d’incanto la fine della proverbiale bolla di sapone, e questo inizio di stagione sarebbe allora derubricato a semplice “flessione”, dovuta anche alla convalescenza dalla mononucleosi. A quel punto sarei pronto a scommettere su di lui per un’altra meravigliosa passeggiata sull’erba, e poi chissà… Se, viceversa, il Roland Garros gli fosse, come da pronostico, ancora ostile allora Wimbledon diventerebbe davvero il crocevia di questa fase della sua comunque splendida carriera: in caso di sconfitta, temo, la caduta sarebbe fragorosa e probabilmente rapida. Federer, ricordiamolo, non è un fighter.
    Un offtopic, una piccola illuminante definizione di Tommasi che ho sentito una di queste sere, a mio parere bellissima e azzeccatissima (naturalmente, vista la fonte, nessuna meraviglia!), commentando l’importanza dei precedenti tra giocatori come elemento predittivo riguardo una sfida: “il tennis è sport di caratteristiche”.

  25. +PSTN+ scrive:

    Veramente ineccepile l’analisi di Michele Fimiani.
    Il succo che si legge tra le righe qua e là nei vari commenti già da dierso tempo è poi sempre lo stesso ossia la solita vera storia del “Mostro”.
    Non ho scoperto niente ma è così.

  26. alenar scrive:

    Che de profundis, ragazzi! Leggo la parola declino coniugata in tutte le maniere. Ho visto tutta la partita stanotte e per me è stato un buon Federer, almeno all’80 % del suo potenziale. Ha perso contro un Roddick in gran spolvero, al quale ha concesso qualcosa di troppo nel tie break e nelle fasi finali. Proprio l’incapacità di giocare bene nei momenti importanti è il dato più sconfortante per lo svizzero; va detto che solo nel secondo set ha messo pressione all’americano nei suoi turni di servizio, mentre nel primo, quello dove Roddick ha servito meno bene, si è lasciato sfuggire delle occasioni in scambi alla sua portata senza ottenere nemmeno una palla break. Detto questo, non sarei troppo pessimista: la condizione fisica mi è parsa quantomeno accettabile, nel terzo set ho visto un recupero di dritto in corsa sui teloni degno del miglior Nadal. Manca la continuità sia tecnica che agonistica: mi piacerebbe avere la statistica precisa, ma credo che Roger nel 2008 abbia giocato solo una dozzina di match,di cui almeno la metà si possono definire passeggiate.Troppo poco in tre mesi in cui la misteriosa monoclueosi lo ha sicuramente penalizzato negli allenamenti. Per questo secondo me ha fatto bene a programmare Estoril, ha bisogno di giocare, anche a rischio di altre brutte figure. Vediamo come ne uscirà fuori, per me vale sempre il consiglio di trovarsi finalmente un coach all’altezza, al momento non basta più iil conforto del sorriso materno della placida Mirka…Chissà che non sia arrivato il momento di avere nuovi stimoli.

  27. Giuseppe scrive:

    RIPETO ANCORA UNA VOLTA. Provateci voi ad avere (o avere avuto da poco) la mononucleosi ed a confrontarvi con gente come quella li. Ragazzi, ma si vede chiaramente che (oltre a non essere a posto fisicamente) il povero Roger ha anche un po’ di pensieri per la testa. Lasciatelo stare in pace e vedrete che (fatti gli ultimi test per vedere il regredire del virus) tornera’ come nuovo. W il campione (e W tutti gli altri che rendono questo sport tanto meraviglioso).

  28. pallock scrive:

    Sì, è francamente esagerato dare per finito Federer.

    Ricordate il 1997 di Agassi, quando precipitò attorno alla 140a posizione del ranking? Se non sbaglio aveva 27 anni proprio come Federer adesso, ed era dato dai più come un tennista finito! Poi però Agassi tornò a vincere tornei dello slam ed in cima alla classifica mondiale.
    Fatto questo parallelo, come si fa a decretare finito un tennista che è ancora il numero 1 e che, comunque, almeno ai quarti di finale dei tornei importanti, ci arriva?

  29. Voortrekker Boer scrive:

    Michele Fimiani, ti quoto…ricordo bene quell’anno di Sampras, purtroppo sembra che alcuni media del tennis abbiano una sorta di “accanimento terapeutico” su Federer, il cui scopo però non è il salvataggio (nessuno l’ha mai chiesto) ma il darlo costantemente finito.

    P.s che è quel giornalista cr****o che ha chiesto se il torneo dell’ Estoril è in Portogallo?

  30. pibla scrive:

    Allora, vista la partita con Roddick per intero, così come avevo visto anche la partita con Fish e i primi turni di Miami.
    Quello che a mio avviso salta agli occhi è che Roger è in un grosso ritardo di condizione fisica che però sta piano piano colmando, qui a Miami già decisamente meglio che ad IW. In soldoni a Roger in questo momento gli mancano le gambe e ciò è evidentissimo negli spostamenti laterali ed ancora di più negli scambi prolungati, che lui infatti cerca di evitare il più possibile dando così vita ad una serie di soluzioni talmente spettacolari da far dire a parecchi osservatori che però sta giocando bene.
    Roger infatti di braccio c’è tutto, quello che manca in questo momento sono le gambe e su questo davvero non ci possono essere dubbi, sta progredendo e di sicuro ora ha bisogno di giocare più partite possibile, ma davvero, di base, non regge lo scambio prolungato da fondo, sopratutto quando lo costringono a spostarsi, la stragrande maggior parte degli errori derivano dal fatto che arriva male di gambe sui colpi.
    Ciò che invece è più difficile capire è il reale motivo di questa scadente condizione fisica; ovviamente quella della mononucleosi è un’argomentazione validissima, però non si può non evidenziare che, come qualche giorno fa ebbe mirabilmente ad osservare Ros (mi pare), Roger è da dopo gli AusOpen 2007 che non gioca più in modo scintillante e quindi si fa un pò fatica a credere che sia solo la mononucleosi, qui però si entra in un campo in cui io francamente non ho sufficienti elementi per dare risposte (problemi personali, gli anni che avanzano…..).
    Mia opinione personalissima sul motivo della scadente attuale condizione fisica è 70 % postumi della mononucleosi 30 % altro.

  31. enzo cherici scrive:

    Già dalla conclusione del match avevo in mente di inserire un commento per esprimere la mia opinione sulla vicenda. Poi oggi sono entrato nel blog ed ho letto, fra gli altri, i commenti di Stefano Grazia, michele Fimiani e quest’ultimo di Pibla. Non devo aggiungere nemmeno una virgola. Quando siamo assaliti dal dubbio leggiamoli ancora. È tutto spiegato lì :-)

  32. Margherita scrive:

    @ Roberto Commentucci
    splendida l’allegoria con l’Empire state building e i grattacieli di Manhattan..

  33. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    E comunque, scusate se insisto, avete visto che ritorno mentale di Roddick, da quando è stato percepibile a tutti il calo di Federer?
    Roddick ha già battuto tutti, quest’anno.
    Per la prima volta da parecchio tempo, andrà a Wimbledon non per arrivare in finale e perdere, ma per vincere, e convinto di poterlo fare.
    La sua depressione mentale (”tanto con lui non ce la farò mai”) è finita.
    Il tennis è lo sport più bello che c’è, e mi scuso per questa ineffabile banalità.

  34. Backdoor scrive:

    Mi pare che proprio ad una domanda di Ubaldo Scanagatta su Sigmund Freud Rogerio rispose di non sapere chi fosse.

    Beh, dopo aver dato dimostrazione di giocare bene tutti i punti del match con Roddick, meno quelli decisivi (i dritti steccati nel tiebreak ed il break a zero nell’ottavi game del terzo set), Rogerio forse farebbe bene a chiedere a Mirka di fissare un appuntamento nello studio di Sigmund.

  35. Agostino scrive:

    Concordo con quanto scritto da Michele e cito un dato a sostegno: nella sua migliore stagione, Sampras, che era solito giocare tre o quattro tornei in più all’anno di Federer, e tutti di livello non altissimo, vinse “solo” 10 tornei. Non so se abbia coinciso con quella più vittoriosa, ma la stagione in cui l’americano ha subito meno sconfitte (sempre 10), è peggiore di ognuna delle ultime quattro di Federer (2004-6, 2005-4, 2006-5, 2007-9).
    Credo, da questo scorcio di stagione, che si possa soltanto dire che non c’è più un educato ed elegante robot in campo, ma che vi resta sempre un educato ed elegante essere umano

  36. Ros scrive:

    Condivido in toto,per analisi e tono,l’opinione di Pibla.

  37. +PSTN+ scrive:

    Da un certo punto di vista attribuendo una buona percentuale del periodo difficile di Roger alla mononuleosi è fin quasi positivo che essa sia venuta in questa parte inziale di stagione piuttosto di colpirlo nella seconda parte (da Roland Garros in poi) dove praticamente ci son quasi solo cambiali pesanti (eccetto Bercy) oltre a 3Slam e l’Olimpiade (a cui pare tenga molto e fa bene!).
    Nonostante tutto nei 2 MS americani ha fatto più punti rispetto lo scorso anno e qualcosina ha guadagnato.
    Certo ha perso punti all’AO e quelli di Dubai però, in linea di massima, è anche riuscito a limitare i danni (tutto sommato) considerando gli strascichi della malattia.
    Se adesso si presenta all’Estoril senza troppe pressioni e gioca un po’ sulla terra certo non gli farà male e forse riuscire a raccattare un po’ di punti….è un torneo inferiore che dà poco ma meglio di niente….
    Quindi, nel caso riuscisse a recuperare un po’ la condizione e forse ingaggiare un coach, potrebbe risollevarsi e presentarsi alla seconda parte di stagione con più benzina e provare a difendere più punti possibili.

    Ho fornito una possibile analisi sebbene non sia così fiducioso nel dire che la testa di serie numero 1 a Wimbledon sia il pentacampione.
    Spero che i fatti mi smentiscano…

    Riguardo la partita di ieri sera è stato detto tutto ormai.
    Roddick ottimo al servizio e ha giocato bene ma Roger ci ha messo del suo nel tie-break e nello sciagurato game del terzo set che hai poi dato in mano ad Andy il match.
    Non interesserà a nessuno ma lo sentivo che per A-Rod era un’occasione da prendere al volo e l’avrebbe colta per interrompere quella sfilza di sconfitte.
    Allo stesso modo penso che Nadal che già era sotto 3a0 sul duro con Blake ed ha accorciato le distanze in sole 2 settimane 3a2 vinca contro Berdych con cui è sotto 3a0 sul veloce…
    Vedremo.
    Non credo a scaramanzie o ste cose ma son sensazioni…

  38. Andrea Nizzero scrive:

    Quello che la mononucleosi non spiega, e di conseguenza ciò che preoccupa di più, è come Federer sia letteralmente uscito dal campo dopo essersi portato sullo 0-30 sul servizio di Roddick sul 3-3 del terzo set. Cioè quando sembrava il famigerato “momentuum” fosse definitivamente girato dalla sua parte.

    Da quel momento, Roddick avrebbe invece fatto 11 (dico undici) punti consecutivi, la maggior parte sotto forma di gentilissimi omaggi del suo avversario. Da 3-3 0-30 a 5-3 40-0. Partita finita in 5 minuti.

  39. Francesco Davila scrive:

    Qualche informazione per giornalisti e appassionati che consigliano a Federer una conoscenza più approfondita di Freud.
    Da almeno trent’anni la comunità scientifica mondiale sa che la mente umana si sviluppa per creazione e rafforzamento chimico di circuiti neuronali di lunghezza variabile, che possono andare da due a più di cinquanta neuroni. Dato che un cervello umano conta parecchi miliardi di neuroni, il numero di combinazioni, e quindi di circuiti possibili, è straordinario: supera, per esempio, il numero di molecole dell’universo.
    Il numero di circuiti utilizzati è molto variabile da un individuo all’altro, il che basta a spiegare le innumerevoli gradazioni fra idiozia e genialità. Cosa ancora più notevole, un circuito neuronale attivato di frequente diventa, a causa di diverse accumulazioni ioniche, sempre più facile da attivare. Esiste insomma un autorafforzamento progressivo, e ciò vale per tutto: per le idee, per le dipendenze, per gli umori. Il fenomeno si verifica per le reazioni psicologiche individuali come per le relazioni sociali: prendere coscienza dei propri blocchi li rafforza; analizzare minuziosamente i conflitti fra due persone li rende di solito insolubili. Le teorie freudiane non solo non poggiano su alcuna base fisiologica consistente, ma portano a risultati drammatici, diametralmente opposti allo scopo ricercato. Ogni volta che rimuginiamo il nostro passato, ogni volta che ritorniamo su un episodio doloroso (ed è pressappoco a questo che si riduce la psicoanalisi) noi aumentiamo la possibilità di riprodurlo. Invece di avanzare, ci insabbiamo. Ogni volta che ci capita un dispiacere, una delusione, qualcosa che ci impedisce di vivere, dobbiamo traslocare, bruciare le fotografie, evitare di parlarne con chiunque. I ricordi rimossi si cancellano. Ciò può richiedere tempo, ma si cancellano proprio. Il circuito si disattiva.
    Fa bene Federer a ignorare Freud

  40. +PSTN+ scrive:

    Per la cronaca Federer era al 700esimo incontro nel circuito Atp (562-138 il computo vittorie-sconfitte)…

  41. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Ma ne ha perse taaaante! Che schiappa……come avrò fatto a definirlo campione….

  42. +PSTN+ scrive:

    Sottile ironia……..? Ha vinto l’80,28% delle partite. Non male.
    Non ho i dati ma analizzando il solo Regno (the True Federer) la cifra sarebbe impressionante…

  43. luca_overseas scrive:

    Stiamo comunque parlando del n.1 attuale. Le crisi sono quelle che ti portano lontano dalla vetta. Non dimentichiamolo.
    Secondo me Roger ne ha ancora tante di emozioni regalarci.

  44. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ +PSTN+
    Certo, se hai letto i miei precedenti commenti, lo sai già cosa penso di lui, pur non essendo suo “tifoso”.

  45. Francesco scrive:

    Forte questa tavola rotonda! Intendo questa possibilità di tavola rotonda con commenti anche di chi (fortunato lui) ha numerose chance di vedere dal vero i campioni di tennis durante la stagione, e con supervisione di Scanagatta.
    Scusate per la premessa, ma ci tenevo. Conoscevo questo blog, ma non vi avevo mai partecipato.
    La verità è che cercavo impressioni su Federer per confrontarle con la mia.
    Premetto che condivido chi afferma che tanti bravi giocatori che rimangono o tornano (vedi Roddick( non possono che fare il bene di questo sport. Vero anche che Federer aveva reso finora quasi tutti ‘piccoli’ per il suo entusiasmante cammino.
    Vorrei soffermarmi su due punti.
    Il primo è la condizione di Federer da inizio stagione finora.
    Ho visto (in tv) tutte le sue partite, meno quella persa con Murray.
    In Australia secondo me, come già accaduto in passato, con tanto di avvisaglie, Djokovich (perdonatemi se non si scrive esattamente così) è stato superiore, anche perché q questi livelli, con tie-break e c., basta davvero un nulla per fare la differenza, e vincere.
    Credo che Federer sia tecnicamente e fisicamente in ripresa. L’avevo visto (ovviamente) malissimo contro Fish (inconsistenti gli avversari precedenti di Indian Wells).
    Anche a Miami non ha avuto avversari irresistibili (ma nemmeno Fish ovvio lo era sulla carta), però con Acasuso - avversario o no - ha battuto così bene da stupire gli stessi commentatori tv Tommasi e Lombardi. Grandissimo.
    Contro Roddick, non sono d’accordo di averlo visto in crescita rispetto all’incontro con Acasuso. Meno bene al servizio secondo me. meno sicuro ed efficace. Anche se con soddisfazione gli ho rivisto fare colpi..di gran classe, quelli da ‘circoletto rosso’: mancavano dall’Australia!
    Sì, sono d’accordo con chi sostiene che….Mah, sarà anche una questione fisica. Può darsi, anzi me lo auguro per Federer e per il tennis.
    La mia impressione è che il problema (sempre a livello sportivo, beninteso) sia più psicologico che tecnico o fisico. Cioè..non sentirsi più invincibile. Da suo appassionato, si sapeva quasi certamente che nei momenti difficilili - senza magari noi sapere come - Fererer usciva sempre, e dcio sempre, vincitore. Mi viene logico cpmmentare che anche lui la pensessa così. ‘Fatico, soffro, ma io - anche con un po’ di fortuna che nei momenti decisivi non fa male, sono Federer’.
    Ora, perlomeno in questi mesi, sembra non essere più così.
    Magari Federer stupirà tutti sulla terra (chissà…).
    Però condivido: il crocevia sarà Wimbledon, anche perché allora a livello fisico (se i problemi sono quelli) dovrebbe già essere al 100 per cento.
    Se vincerà Wimbledon…credo che sarà dura per tutti (gli avversari).
    se avrà problemi anche lì, mah..allora la vadrei più dura.
    Perdonate la lunghezza. Era il mio primo commento. In futuro sarà più sintetico.
    Francesco

  46. Voortrekker Boer scrive:

    Francesco Davila, ti quoto in toto, da amatore della sociologia e profano della psicologia, sono anni che sostengo con persone di questo rango che l’analisi Freudiana raramente porta alla catarsi mentale.

    Clerici (non Scanagatta) si scandalizza per il fatto che Federer non sappia chi sia Freud. Clerici con questa domanda ha dimostrato di conoscere Freud in modo molto superficiale.

  47. Karlovic 80 scrive:

    Ha detto tutto l’amico Marcelus Wallace.Condivido quasi tutto,ma il paragone Roddick-Rafter non regge,Andy deve essere paragonato a Courier,e qui per il buon Andy non c’è gara,troppo forte e versatile Big Jim.
    Sugli avversari di Federer dico che sono soltanto ottimi giocatori e nient’altro.La sconfitta di Roger non scalfisce minimamente la sua leggenda.Era,è,e rimarrà uno dei più grandi della storia.Anche se si ritira domani.Con o senza gli ottimi Nadal,Djokovic, e Roddick.

  48. remo scrive:

    La versione di Federer vista in campo contro Roddick non mi è parsa molto peggiore di tante altre viste in passato. La differenza, a mio avviso, è stata mentale in quei dritti sbagliati grossolanamente nel tie-break e nel pessimo ottavo gioco del terzo set. Sotto il profilo tecnico invece, credo che la chiave sia stata la scarsa efficacia della risposta dello svizzero; in diverse occasioni Andy è stato sotto di qualche quindici ma è sempre (o quasi) riuscito a cavarsela con ace o battute vincenti.
    Una annotazione: un servizio vincente di Roddick, sul 3-3 e 40-30, chiamato out dal giudice di linea e corretto dal falco, ha costretto lo statunitense a rigiocare il punto. Avrei preferito che Roger concedesse il punto all’avversario. Dove sono finiti i Wilander, Corretja e Kuerten? sarà stata una casualità, ma Roddick ha chiuso ugualmente il game e Federer ha poi perso a zero il servizio successivo. Giustizia divina? Forse troppo, trattandosi di terrene vicende, ma una sorta di legge della compensazione.

  49. Danij scrive:

    Non ho ancora visto la partita di ieri notte (ho visto solo la registrazione della conclusione).
    Ero però abbastanza sicuro che Federer con Roddick questa volta avrebbe perso.
    Vado un pò controcorrente, basandomi sulle sensazioni ricavate dai precedenti turni del torneo (che magari sono state parzialmente smentite ieri sera).
    Le partire con Monfis e con Acasuso hanno visto un Roger in leggero progresso, ma niente di che.
    Secondo me al momento Roger è inferiore nello scambio da fondo campo non solo a Nole e Nadal, ma forse a tutti i altri top ten; si regge ancora sul servizio .
    I colpi da fondo campo di Federer cadono spesso poco oltre la linea del servizio, se non prima; oltre ai limiti sugli spostamenti laterali (più lenti), non si “libra” più sulle gambe quando carica il diritto (uno dei gesti tecnico-atletici più puri che abbia mai visto).
    Sicuramente c’è poi anche una componente psicologica che influsice (gli avversari si caricano, lui è meno sicuro ecc.), ma questo succede anche perchè sia lui che gli avversari “sentono” che è più debole.
    Spero che sia un problema fisico contingente, perchè il Federer di oggi non sarebbe competitivo (per la vittoria finale) in nessuno degli slam.

    Sono comqunque felice per Roddick.
    Mi ha divertito la sua reazione dopo il punto finale, sospesa tra emozione, incredulità e commozione.

  50. nuto1970 scrive:

    @ francesco davila
    Forse (dico forse, eh!) rivolgendosi ad un vasto pubblico televisivo che magari (probabilmente) identifica tout court Freud con la psicologia tutta, Clerici si diverte a mettere alla gogna quelle che lui reputa essere delle carenze caratteriali dello svizzero citando in modo scientificamente inappropriato ma forse metaforicamente azzeccato (ripeto, bisogna considerare sempre l’audience a cui ci rivolgiamo) il Freud stesso. Possibile? Mah…
    :-)

  51. Ros scrive:

    E’ stata mentale perchè si rendeva conto di non poter contare su una sufficiente solidità,e doversi inventare dei colpi deliziosi. E a lui questo non piace molto,o quantomeno non crede sia sufficiente per vincere tutte le partite. E forse non ha tutti i torti. Ma quella di ieri sera si.

  52. paolo v. scrive:

    Complimenti a Nuto1970, oltre al fatto che scrivi concetti molto chiari condivido ogni tua parola compreso l’O.T. finale sulla bella definizione di Tommasi che ho udito anch’io in diretta l’altra sera.

  53. paolo v. scrive:

    P.S. mi riferisco in particolare al post delle 12.49 visto che solo ora ne ho visto un’altro sempre a sua firma.

  54. Sergio.C scrive:

    @ francesco davila
    Grazie di cuore! Esprimere con tale chiarezza e in poche righe concetti di tale livello è impresa non da poco!
    Sarebbe interessante, sperando di non sforare troppo dal tema del blog, che diventa ogni giorno più interessante, avere anche qualche indicazione bibliografica…

  55. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Intanto Nadal ha battuto Berdych 7-6,6-2, prima vittoria su campi dura per lo spagnolo sul ceco. E Rafa, che troppi definiscono tennista mediocre sul cemento (sta troppo indietro…non anticipa, viene poco a rete…), centra la terza semifinale nei grandi tornei di quest’anno. Australian Open, Indian Wells e Miami. E Miami non è finito, anzi…. Chissà se sapeva giocare anche bene.

  56. +PSTN+ scrive:

    “La sconfitta di Roger non scalfisce minimamente la sua leggenda.Era,è,e rimarrà uno dei più grandi della storia.Anche se si ritira domani.”
    Condivido.

    Per il resto è da notare come dal 2007 ad oggi in qualsiasi finale Masters Series c’è uno tra Federer, Nadal e Djokovic.
    Federer 6 finali 3 vittorie (Montecarlo, AmburgoW, CincinnatiW, Madrid, Montreal, ShanghaiW)
    Nadal 6 finali 3(4?) vittorie (IndianWellsW, MontecarloW, RomaW, Amburgo, Bercy, Miami 2008 ?)
    Djokovic 3 finali 2 vittorie (Indian Wells, MiamiW, Montreal)

    Come avveratasi il mio sospetto con Berdych sebbene non conosca ancora l’avversario della finale temo che domani il buon Rafael dopo Stoccarda 2007 e numerose delusioni torni ad alzare un trofeo.

  57. +PSTN+ scrive:

    P.S.(Ho scordato la W dopo Montreal per Djokovic)

  58. marco.napo scrive:

    vedo che non sono l’unico che segue il tennis con concentrazione e passione da anni.
    l’energia ,la forza di nadal sono uniche una vera potenza della natura.
    il suo temperamento,il suo vigore gladiatorio danno sempre emozione.
    ancora piu forte è il mio incoraggiamento per questo ragazzo che da sempre tutto sul campo superando gli avversari in tenuta mentale ,fisica ,e tattica.
    se sul veloce aveva un gap tecnico lo sta a suo grandissimo merito colmando.
    ora se vogliamo denigrare un grande tennista come nadal non abbiamo capito nulla di sport ,che è fatto per me di tanto sacrificio e sudore oltre che di talento.
    se alcuni sono innamorati dei gesti puliti,di una estetica del colpo fine a se stessa ,non seguono lo sport ,ma una coreografia simile alla danza .
    per quanto ammiri il fioretto e le sfide coi guanti e le giacche bianche preferisco la sfida ,la lotta e il sudore messo in campo da nadal.
    ribadisco prossimo e meritato numero uno è nadal e se in questo blog ci sono persone che sanno cosa sia il fair play non potranno commentare diversamente……
    saludos

    p.s senza polemica ,ma se la sconfitta di federer puo far notizia pe gli appassionati di tennis è piu importante seguire l’ascesa dei nuovi campioni ovvero dare spazio alle gesta di combattenti come nadal altro che froiderer.

  59. rockville scrive:

    Intervista con: Roger Federer

    Moderatore: Domande, prego…

    Domanda: Il game, il penultimo suppongo, se lo rivedi, tu eri lì ben presente, e poi improvvisamente hai tirato tre, quattro colpi da poco e il game ti è scappato via.
    Roger: sì, è un modo amaro, senza dubbio, di finire il match. Ho avuto una buona settimana al servizio. Concludere così è un po’ deludente, ma che ci vuoi fare? Adesso è finita. Penso di essere riuscito a non mollare. Forse questo è uno dei match che avrei dovuto vincere contro di lui visto che lui ne ha avuto alcuni altri nei quali, credo, ci si aspettava vincesse… ma stavola è andata così.

    D. Che cosa ti ha deluso di più nel tuo gioco, R.?
    R.: L’aver perso nettamente il tiebreak e, credo, il mio ultimo game di battuta. Vedete, penso di non avergli creato abbastanza difficoltà nel produrre buoni colpi. Io ne ho sbagliati troppi e, penso, questa sia la delusione circa il match di oggi. Dopotutto credo sia stata comunque una buona prestazione, e penso che Andy abbia servito davvero in modo eccezionale stasera.

    D. E’ un problema, pensi, di concentrazione?
    R.: Capita. Che ci vuoi fare? Lavori sodo perché non succeda. Ognitanto succede. E’ sfortuna. Avevo bisogno di alcune prime di servizio. Forse le avrei dovute soltanto metterle dentro, mettere in gioco la palla. Si tratta di una scelta e qualche volta l’avversario gioca bene e ti mette pressione. Ecco perchè ho sempre detto che giocare contro Andy è dura, lo conoscete il [suo] servizio. Ha sempre una chance. Ecco perché sono abbastanza sorpreso del mio record contro di lui.

    D. Le luci non sembrano così potenti come in altri posti. Con la velocità di quel servizio qui diventa più difficile?
    R.: Credo che difficile sia quando si passa da giorno a notte. Ho dovuto fare un certo sforzo con questo problema prima di qui, ma, penso, oggi non particolarmente.
    Qui ho avuto qualche difficoltà con Johansson, perché la differenza è notevole. Credo che le luci siano molto vicine al campo e che sia questo che crea la grande differenza. Non penso necessariamente che sia una questione di poca illuminazione. Soltanto penso che le luci siano davvero vicine al campo e così lo rendono un po’ diverso.

    D. Per uno che è abituato a giocare le finali, quando entri in un periodo in cui non le giochi, diventi teso o preoccupato di riuscire ad arrivarci?
    R.: No, voglio dire, sono solo deluso di non vedere il mio nome a giocare in finale. Voglio dire, è solo deludente vedere altri lottare lì dove, penso, ho il gioco per arrivare, per essere lì anch’io. Vedete, esserci vicino, un po’ come l’anno scorso. Se avessi battuto Cãnas, credo, avrei avuto una grande chance per vincere qui di nuovo, e sento la stessa cosa stasera.

    D. Qual è il tuo programma ora? Cosa pensi che farai?
    R.: Pochi giorni di stacco, cominciare a lavorare di nuovo sulla terra e partecipare a Estoril.

    D. A che punto valuteresti la tua condizione fisica in confronto alla tua forma migliore?
    R.: Ho chiesto a Pierre, il mio preparatore, quando è partito, che cosa [ne] pensava e ha detto che pensava che io fossi al 95%. Ho pensato che così era abbastanza per me. Non fa quasi differenza, per me, essere al 95% o al 100%. Non è come essere al 40%. Quella è stata una buona risposta. Ho lavorato duro per cercare di ritornare in forma. Mi sento di essere a posto, vedete, è solo questione di accumulare un certo numero di partite. Penso di averlo fatto in queste due ultime settimane, che sono state molto importanti per me. Vorrei aver raggiunto le finali ma, vedete, solamente non sono riusito a giocare abbastanza bene quando avrei dovuto.

    D. Ci hai detto l’altro giorno che farai un altro test per chiarire la situazione della mononucleosi. Dove lo farai?
    R.: Credo che dipenda da… non ho idea di quando lo farò e se lo farò. Era solo un’idea. Vedrò se farlo quando tornerò in Svizzera.

    D. L’altra settimana hai perso da Mardy Fish a Indian Wells. Oggi hai perso da un altro americano, Roddick. Pensi che con questa striscia di partite che stai facendo con Sampras, forse, [gli americani] stanno imparando dal Vecchio Maestro come si gioca contro di te?
    R. Non credo proprio. (ride.) Quelle superfici sono troppo veloci, e nessuno gioca come Pete, così questo fatto non ha niente a che fare con questi match.

    D. Quando dicono al 95%, nessuno lo sa, naturalmente.
    R.: Certamente.

    Ma tu ti senti al 100%?
    R.: Mi sento bene, sì. Voglio dire, credo di aver bisogno ancora di un test sui cinque set, ma non ne avrò fino a che non arriva l’Open di Francia. Tutto quello che posso fare è allenarmi duramente e accetarmi di sentirmi bene verso la fine della sessione di allenamento se lavoro fino a quattro ore, e credo sia questo il test definitivo. Per il tipo di partite di qui non c’è problema. Le sto affrontando facilemnte. Quando sono nelle settimane di allenamento, mi alleno tre o quattro ore al giorno e quando gioco qui 45 minuti e poi gioco un’ora e 15 e poi ancora gioco due ore, non è niente in confronto all’allenamento, io mi sento bene, davvero. Credo che un po’ di coordinazione e alcune piccole cose ancora mancano a causa della carenza di partite, ma di solito questa arriva e io comincio a giocare sempre meglio man mano che le partite vanno avanti. E’ deludente giocare un brutto game e poi pensare che hai giocato male. Non è questo che è accaduto. Sono stati soltanto alcuni punti qua e là e Andy ne ha approfittato

    D. Dove sarà il primo match test?
    R.: A Estoril?

    D. Portogallo?
    R.: Sì

    D. Non ci hai mai giocato prima, vero?
    R.: Prima volta.

    D. Prima volta?
    R.: (annuisce)

    D. Andrai a Roma?
    R.: Come?

    D. Ci sarai a Roma?
    R. E a Montecarlo e ad Amburgo. Ci vediamo là.

  60. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Marco.napo
    E’ anche giusto celebrare un supercampione dell’ultimo quinquennio.
    Di Nadal-Djokovic ne riparleremo per i prossimi cinque anni.
    Abbi pazienza.

  61. minias scrive:

    Sullo psicologismo di Francesco Davila (4 aprile).
    Non entro nel dettaglio, perché non ho tempo di mettermi a cercare dati e articoli - per cui la mia replica è del tutto censurabile in partenza, lo so… - ma mi preme confidare all’inclito pubblico di questo forum la sensazione di essere arrivati un po’ al fumetto della psicologia e della scienza, in quanto costì scritto. Danni della divulgazione. La parascienza (intendendo con ciò in questo contesto un uso parziale e privo di aggiornamenti di nozioni di per sé anche esatte) sta diventando una piaga. Certi argomenti, sintetizzati, tradiscono se stessi. Tralasciando che la concezione ‘quantitativa’ di intelligenza presentata è pericolosa e pochissimo condivisa dalla comunità, contano anche molti altri fattori, non solo a livello psicodinamico, ma anche coglitivo…
    P.s.
    Sul famoso episodio “Freud chi?” di Federer / Clerici, ho i miei forti dubbi, considerando che un poliglotta e un bilingue naturale come Federer farà fatica a ‘cambiare registro di pronuncia’, anche solo di parsing sintattico (divisione delle parole), relativamente a una domanda insapettata posta da parte di un italiano notoriamente portatore di soggezione culturale (il grande Clerici) e ‘a freddo’. “Freud” (provate a citarlo a un tedesco in pronuncia inglese, a un inglese con accento francese, a un sudafricano con pronuncia italiana e in più fuori contasto) non è una parola che ci si aspetti di sentire in un dopo-partita, priva di alcun tipo di ‘prime’ semantico (avvertimento); e Clerici è quel gentleman che ci tiene a segnalarci un ‘es’ (ace) di di Andru Roddick a Nu York, tutte cose che sono giuste, ‘a casa loro’, ma poco ‘veicolari’, poco koynè con non ‘madrilingua’. Ahi, lo snobismo, lo si perdona solo a un uomo provocatore e simpatico come Clerici - come i suoi sbadigli e i suoi singulti post-prandiali…
    Comunque, non volendo tediare i cari amici accendendo una di quelle tremende quaestiones fra dilettanti che appesantiscono i blog, vorrei solo segnalare, con tutto il rispetto per l’amico Davila, che c’è chi, “from a logical (and bio-logical) point of view”, parafrasando Quine, non trova ben elaborati e spiegati dati genericamente veritieri. Con simpatia, e niente di personale.
    p.p.s.s.
    Un ottimo esempio di uso della psicologia della percezione etc. ce lo dà Lombardi, sempre molto appropriato, se possiamo dire.

  62. minias scrive:

    Errata corrige: “cognitivo” (riga 11) e “contesto” (riga 20), ovviamente…

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