Tv: i voti per Madrid e Zurigo.
Schiavone: parolacce spagnole.
“Il Falco sta dormendo…”
Mirka più presente di Tiriac ma…

 
22 Ottobre 2007 Articolo di Marcos
Author mug

 Pagelle per tennisti e telecronisti. Lo Monaco intuisce un time-out tattico della Dementieva… che si ritira! Tommasi sussurra pr non svegliare l’Occhio di Falco. “Nalbandian ha la chiave dell’armadio di Federer”. La fidanzata di Roger e uno Ion che non fa discriminazioni. Stelline sexy, calciatori e ricchi. (Non dimenticate di guardare la rass.stampa di ottobre se volete sapere che cosa fanno Andrea Gaudenzi, Nalbandian, la figlia di Becker…)

Pagelle Zurigo - Madrid 2007

Schiavone/Dementieva – Jacopo Lo Monaco

“Time out che più tattico non si può!”

Mi concedo una breve fuga su Eurosport, per seguire le gesta di Francesca, impegnata contro Dementieva, recente vincitrice del torneo di Mosca. Le ragazze sono sul 2 pari del primo set. Lo Monaco aggiorna subito i risultati da Madrid: bene, mi peserà meno il passaggio di canale! Schiavone è in nero, Elena in giallo: non si possono confondere. Jacopo, con discrezione e senza enfasi, si schiera subito: “Non funziona la risposta di rovescio di Dementieva: meglio così. 3 a 2 per Francesca”. Anche l’italiana sbaglia in risposta: “Non mi piace questa risposta di rovescio: lei che sa bloccarla col back, quando le arriva il servizio al corpo, dovrebbe provarci”. La nostra usa magistralmente i tagli, che danno evidente fastidio alla biondona, ma “ora è il momento di iniziare a rispondere bene”, consiglia Jacopo. Sul 4 pari, Francesca subisce un’ottima palla corta dell’avversaria, che, nel punto successivo, sfrutta la prima palla break dell’incontro: “La Schiavone recrimina con parolacce sudamericane”, sottolinea Lo Monaco, senza tradurle. 64 per la russa.

La concomitanza di due eventi tennistici trasmessi in tv, procura all’appassionato una doppia e massima goduria: si può evitare di sorbirsi la pubblicità, saltando sull’altro canale durante la pausa nei dispari dell’incontro scelto, ammirando altri colpi ed aggiornandosi, anche visivamente, sull’incontro non seguito. In quel minuto su Sky, riesco a vedere un rovescio d’attacco in back di Feliciano Lopez miseramente finire in rete; sento anche…e sento Raffaella (che commenta il suo incontro) miagolare un disappunto per quell’errore spagnolo: ha già dimenticato Jaite, il Paul Newman de’ noantri, per aprire il suo cuore al più bel tennista (a mio parere) del circuito.

Torno su Eurosport: “Pigra la Dementieva: solo allungando il busto, si perde il controllo del colpo!”. Ha ragione Jacopo, soprattutto in considerazione delle leve inferiori generosamente concesse alla russa da madre natura. Il cronista, poco dopo, raggiunge la perfezione: “30 pari, serve Elena. È il primo momento di tensione, con la russa al servizio: doppio fallo e palla break per Francesca. Ora non mi sorprenderebbe un altro doppio fallo…eccolo lì! Break per Francesca: 2 a 0 e servizio”. Perfetto! Poi, senza forzare il suo modo discreto di raccontare, s’esalta istintivamente: “Numero! Splendida demi volèe di rovescio per Francesca!”. Un paio di punti dopo, si spegne, giustamente, l’entusiasmo: “Ha voluto giocare la volèe di forza, invece che di tocco: peccato. Parità”. Al terzo dritto buttato malamente fuori, i microfoni còlgono le doglianze di Francesca: “Ogni volta che la colpisco, non sono sicura”. Il terzo game del secondo set si ritaglia uno spazio nella storia del tennis femminile di quest’anno: 34 punti di un’intensità pazzesca, accelerazioni, erroracci, smorzate, risposte e servizi vincenti, tensioni incontrollabili, braccini, urla, gemiti, rabbia, gioia, Lo Monaco che non ci crede, io neppure…fino al gran finale: “Uela!!! Grandissimo: splendida volèe in semituffo rovescio della Schiavone e, poi, un gran bel sorriso. 3 a 0 per la nostra!”. Francesca giocherà fino al termine del set in maniera stupenda, alternando abnegazione e spirito di sacrificio nella strenua difesa rovescia tagliata ad improvvise accelerazioni e sortite a rete: Dementieva non molla mai, ma, gravemente insufficiente al servizio, subisce il 61 e si siede, triste, a pensare.
Lo Monaco ci conforta: “Nei due precedenti, al terzo ha sempre vinto la giocatrice in rimonta”. Speriamo! Ancora i microfoni svelano i dubbi di Francesca, dopo un doppiofallo: “Io i matches li regalo”. Non sempre, Francesca…non sempre! La russa, pur partendo dallo 0030, riesce a portare a casa il terzo gioco: 2 a 1 per lei. Lo Monaco ed io recriminiamo; preferisco trasferirvi quel che ha detto lui: “Peccato. Si poteva tranquillamente vincere questo game. 0030 ed un dritto facile, tirato in bocca alla Dementieva, che non ha perso l’occasione”. Elena è in crisi e lo mostra in ogni modo; Jacopo lo sa: “Dementieva le vede tutte lunghe, però!”. Francesca, in effetti, sfrutta molto la riga di fondo, irritando l’avversaria. 2 pari, al servizio la russa. Altro punto stupendo di Francesca: “Questo è uno scambio perfetto! Lungolinea rovescio per aprirsi il campo, lungolinea dritto per chiudere il punto!”. Poco dopo: “Non ci credo io…e nemmeno la Dementieva!”, che butta a rete il più facile dei dritti. Questo, per me, è il punto di svolta della partita. Nel game successivo, con Francesca al servizio, tre errori russi consecutivi consentono alla nostra di portarsi sul 4 a 2. Elena non ce la fa più e si siede, in attesa del medico. Lo Monaco, qui, commette l’unico errore della cronaca e perde mezzo punto in pagella: “Time out che più tattico non si può!”, avverte. Non è vero: la russa si alza, distrutta, saluta e se ne va.

Schiavone: 8
Dementieva: 5
Lo Monaco: 7

Federer/Nalbandian – Tommasi/Lombardi

“Il falco sta dormendo”

Non ho potuto fare a meno di notare l’evidente contrasto tra le silhouettes delle modelle, impegnate durante il torneo a porgere le palle ai tennisti, e gli abbondanti profili dei giudici di linea. Ve n’erano un paio con una pancia da esposizione. Inquadrato l’angolo di Roger: “Mirka è più presente di Tiriac”, assicura Lombardi; “Con una differenza: Tiriac segue bene o male tutti gli incontri, Mirka solo quelli del suo fidanzato”, precisa Tommasi. Fanno parte dello stesso circo, in effetti, ma svolgono mansioni diverse. Sul 3 a 1 per il numero uno mondiale, Nalbandian chiede l’ausilio dell’hawk-eye, che stenta a partire: “Il falco sta dormendo”, sussurra Rino, per non svegliarlo. Il giudice di sedia, il simpaticissimo Bernardes, mortificato, confessa che il falco, per ora, è ancora in viaggio: David ride amaro, perde anche il quinto game ed il pubblico rumoreggia, turbato dal pensiero di non poter usufruire del divertente cartone animato. Il primo set vola via, vinto facilmente dallo svizzero, che, all’inizio del secondo, sembra distrarsi: Nalbandian si porta sul 3 a 0, sfoggiando il solido tennis dei suoi tempi migliori, mostrato per tutto il torneo, a partire, soprattutto, dal secondo turno. Rispondendo ad una mail, Rino esercita tutta la sua modestia: “Non so se sono un buon telecronista…certo non sono stato un tennista di gran livello!”. Avrai pure qualche detrattore, Rino, ma la tua presenza è garanzia di buona cronaca, lo sai! Sul 4 a 2 per l’argentino, Roger trova un magnifico lob di rovescio tagliato e Rino sottolinea a dovere: “Piccola opera d’arte di Federer”. Piccola mica tanto! Subito dopo, sempre lo svizzero centra una risposta lungolinea di dritto al fulmicotone: “Che male che fa questa risposta!”, urla un Lombardi eccitato. Mica tanto, Roberto: felino a rete, l’argentino si porta sul 5 a 2. Tommasi introduce un tema tanto caro ai mariti, quando vedono passare una bionda mozzafiato, o alle mogli, quando indugiano con lo sguardo sul bicipite del vicino d’ombrellone: “Mi piace di più Federer, ma ammiro di più Nadal”. Lombardi, per non far torto a nessuno, chiude: “Hanno bisogno l’uno dell’altro; anzi, hanno bisogno pure di Djokovic, adesso”. Rino non risponde: meglio non addentrarsi in triangolazioni pericolose! Lombardi si eccita ancora, per il tennis: “Questo è un colpo che mi piace da impazzire: il colpo con la finta!”, Roger a metà campo, con la palla sul dritto, sta per tirare l’anomalo sul rovescio argentino, ma il talento gli ammorbidisce il polso un attimo prima di colpire e lo invita al dritto tagliato incrociato, ingannevole e delicato. 5 a 3 e serve David. Roberto non sta nella pelle: “Cos’ha tirato!!?”, Federer telecomanda un passante lungolinea rovescio tagliato sulla linea di fondo. Nalbandian lo guarda come si guarda un marziano. 0015. Punto successivo: “Nastro svizzero…0030, eh?”, Tommasi si fa per un istante Canè, rubandogli l’interrogativo. L’argentino recupera imperturbabile lo svantaggio e conquista il secondo set. “Terzo set, dunque!”, soddisfatto Tommasi. “Nalbandian s’è giocato il set point benissimo: Federer ha sbagliato qualcosa, ma ha dovuto subire il ritmo dell’avversario”, sintetizza Lombardi. Mentre i due discutono sull’importanza di arrivare freschi a fine stagione (Nalbandian e Kiefer, per esempio, hanno giocato 35/40 partite), in campo si tengono i servizi. 1 a 1. Roberto capisce la gravità del momento: “Federer deve stare attento: questo Nalbandian può batterlo”. Bravo! Rino non ribatte. Subito dopo, Federer commette tre errori di dritto e uno di rovescio: l’argentino brecca, 2 a 1 e servizio per lui. A questo punto Tommasi avanza un’ipotesi: “Viene il dubbio che Nalbandian abbia la chiave dell’armadio di Federer. Quando hai già battuto un avversario sei volte, anche in una finale junior – non si dimentica, sai? – perché non un’altra volta?”. È quello che si è chiesto Nalbandian, durante il match, probabilmente.
Lombardi ricorda il percorso dell’argentino fin qui: Clement, Berdych, Del Potro, Nadal, Djokovic…di tutto rispetto! Rino se ne fa scappare una: “Berdych è un po’ stupido, ma è buono, è un tennista di gran valore”. Giudizio quantomeno affrettato, direi. Durante lo scambio più bello dell’incontro, in cui straordinarie variazioni ed accelerazioni ridisegnano il campo, i nostri, traditi da una mail, raccontano dell’incontro storico tra Federer e Sampras a Wimbledon: 3 a 1 per Nalbandian. Serve Federer, che cerca la massima concentrazione: si ferma, in attesa che il pubblico stenda il suo miglior silenzio. Rino lo rompe: “Federer sembra infastidito, non so da cosa”. Che sia il gioco del suo avversario? La regia inquadra un paio di giocatori del Real Madrid, affiancati da stelline di primordine: “Tutti accompagnati bene: è una caratteristica dei calciatori”, invidioso Roberto. “No, è una caratteristica dei ricchi”, precisa Tommasi. 4 a 3 e servizio argentino: “Un’altra sportellata di dritto”, dice Roberto, consegna l’ottavo gioco a Nalbandian, che, nel nono, indovina una risposta lungolinea di rovescio impressionante, con Rino raggiante: “E’ un capolavoro: circoletto rosso!”, “Ce ne vogliono due!!”, Lombardi, empio di gioia. 16 63 63: la Nalba conquista un altro scalpo di grande valore, il più importante di tutti. Un torneo indimenticabile per lui. Roberto chiude, prima della premiazione: “Grandissima prestazione: El Tonto, come lo chiamano gli amici, ha mostrato qualità tecniche straordinarie”. Chiamalo tonto!

Nalbandian: 10
Federer: 5
Tommasi: 6 e mezzo
Lombardi: 7

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24 Commenti a “Tv: i voti per Madrid e Zurigo.
Schiavone: parolacce spagnole.
“Il Falco sta dormendo…”
Mirka più presente di Tiriac ma…”

  1. nonnoenio scrive:

    l’unica soddisfazione, dopo aver visto una gran bella finale a Madrid è stata il fatto che i due saputelli Tommasi e Lombardi hanno fatto per la terza volta una figura da cioccolatai con i loro pronostici a inizio partita di Nalbandian che ha strabattuto Nadal, battuto Diocovic e strabattuto Federer. Se prima di dare fiato alle loro “boccacce” riflettessono un pò si accorgerebbero che non è così facile pronosticare per poi essere subito dopo smentiti miseramente. Almeno Clerici mi faceva ridere questi, sopratutto Lombardi mi fanno pena.
    enio

  2. Enzo Cherici scrive:

    Marcos for president.
    Clap clap clap :-)

  3. Avec Double Cordage scrive:

    mi sembra di capire che nonno enio tiene alla sua FITness

  4. Marcello scrive:

    Adesso non mi pare che nalbandian abbia strabattuto Federer e Djokovic…la semifinale e la finale sono stati match abbastanza intensi…Nadal invece è stato asfaltato…solo 3 games in un match sono veramente pochi per il n 2 mondiale.

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Mi dispiace che Enio si sia permesso di usare quel tono e quelle parole. Possono piacere certi telecronisti più di altri, ma definirli a quel modo “cioccolatai” fa fare una brutta figura a chi li definisce tali, più che alle vittime di strali così pesanti. Per avere a lungo “esercitato” il lavoro di telecronista ti dirò che _ a parte il fatto che nel sondaggio proposto da questo sito la strastragrande maggioranza vedeva in Federer il più logico vincitore del torneo _ i pronostici si fanno perchè a tutti diverte farli, (azzardarli come dice Rino con una delle sue frasi più proverbiali: “I pronostici li sbaglia solo chi li azzarda!”) e ascoltarli. Poi con il senno di poi sono bravi tutti. La mamma di Nalbandian avrebbe scommesso sul figlio? Io non credo. Va detto poi, senza che questa voglia apparire una difesa d’ufficio dei due telecronisti che non ne hanno bisogno _ a prescindere dal fatto che a qualcuno stiano simpatici e ad altri no _ che l’esercizio del pronostico è ancora molto più difficile da fare quando si tratta di commentare incontri da uno studio di Cologno Monzese, quando non si è sul posto cioè e si può tastare l’ambiente, udire voci sullo stato di forma di questi e quello, etcetera. Infine sappi anche che nessuno di noi si prende troppo sul serio quando esprime un pronostico, le variabili sono troppe. Ricordo ad esempio che quando facevamo il pronostico della finale di Wimbledon prima della telecronaca finale a me toccava quasi sempre farlo per ultimo, o quantomeno dopo Tommasi e Clerici (spesso anche dopo lombardi) e se in tre avevano dato lo stesso vincitore, veniva abbastanza spontaneo _ anche per ravvivare un po’ e il dibattito, e gli scherzi fra noi, e l’interesse ad un match che altrimenti avrebbe potuto apparire scontato _ provare ad andare controcorrente, così quasi più per sfizio che per vera convinzione. Una volta sola, credo di ricordare, nell’immediata vigilia della finale del ‘91 fra Becker e Stich tutti e quattro fummo concordi nel sostenere che avrebbe vinto Becker, ciascuno con un’argomentazione diversa (anche lì…bisognava sforzarsi di trovarne una che non ricalcasse quella dell’altro…), salvo il produttore di allora, Marcello Petrone che proclamò invece Stich vincitore di Wimbledon. Insomma, caro Enio (ma perchè una enne sola? E’ un errore?) noi facemmo la figura dei cioccolatai e Petrone quello del vero tecnico. Cosa che, credimi, francamente non era…Insomma, per finire il predicozzo, se vuoi criticare qualcuno fai pure…ma non c’è biosgno di dire che uno è un cioccolataio o che fa pena. Ti auguro di non trovare mai nessuno che te lo dica commentando anche la tua prestazione professionale meno…indovinata!

  6. anto scrive:

    Ubaldo sei troppo corretto, anche perchè nessuno mi sembra abbia mai auspicato tramite video un tuo ritorno in cabina di commento…….solo Tommasi sulla carta stampata. Effettivamente Lombardi non lo sopporto nemmeno io è inconsistente ed inconcludente è una voce che non buca il video, ma Tommasi come Clerici è un icona di questo sport e di conseguenza sono intoccabili. Anche se credo che ci sia voglia di nuovo nei commenti in video. Tommasi a 78 anni Clerici forse 77, ma quando mai nel calcio le partite sono state commentate da persone così anziane. Non lo so, però mi piacerebbe risentire la tua voce che commenta un match, lo so Ubaldo che in questo momento stai pensando che è più facile avere un top 10 Italiano che un tuo ritorno in video, ma cosa vuoi che ti dica, una ventata di aria fresca non farebbe male…………

  7. roberto scrive:

    A mio avviso Tommasi e Lombardi, pur avendo nell’insieme prodotto una discreta telecronaca, hanno due piccole “colpe”:

    1. si sono accorti troppo tardi che il match era girato. Ancora a metà terzo set, con Federer sotto di un break, e sempre più scorato, dal loro tono si capiva che erano straconvinti che alla fine Roger avrebbe trovato il modo di spuntarla. In questo, si sono fatti ingannare da alcuni punti notevolissimi ottenuti dallo svizzero, che vinceva quasi tutti gli scambi più belli, mentre Nalbandian vinceva tutti gli altri… In altre parole, Federer, per fare i punti, era costretto a prodezze sistematiche, a giocare colpi ad altissimo rischio.

    2. non sono stati in grado di spiegare in modo tempestivo e puntuale cosa c’era che non andava nel gioco di Federer, e cosa consegnava a Nalbandian l’iniziativa negli scambi: la superiore solidità dell’argentino sulla seconda palla di servizio. La Nalba, infatti, a mio avviso ha giocato una partita tatticamente superlativa, prendendo rischi enormi in ribattuta, e, con alcune risposte aggressive strepitose, è riuscito spessissimo a togliere l’iniziativa al suo avversario, che alla fine si è incredibilmente irrigidito sulla seconda di servizio, meno profonda ed efficace del solito. A quel punto, costretto ben lontano dal campo, Federer o faceva il numero, o perdeva lo scambio.
    Di tutto questo, nemmeno una parola, mentre mi aspettavo che almeno Lombardi potesse cogliere un aspetto tecnico così importante nell’economia della partita.
    Infine, complimentoni a marcos, sempre godibilissimo e puntuale.

  8. Michele Fimiani scrive:

    Vorrei provare a rispondere ad Anto.
    E’ vero, nel calcio non si sentono telecronisti così in là con gli anni, principalmente perchè non ce ne è bisogno.
    Mi spiego: nel calcio quando si conoscono le regole, si riconoscono i giocatori e si riesce a dare un po’ di enfasi alle proprie parole si riesce già a non annoiare la gente.
    Nel tennis, quando ci si trova a commentare una partita di 4 ore, c’è bisogno di un qualcosa in più; l’arma segreta dell’esperienza e dei mille aneddoti con i quali non fare addormentare il pubblico.
    E comunque, anche nel calcio, l’ascoltatore attento nota una certa differenza tra un maestro quale Bruno Pizzul e molti suoi giovani successori.
    Trovandomi d’accordo che un ritorno di Ubaldo sarebbe senza dubbio un valore aggiunto, vorrei spezzare una lancia in favore di Lombardi:
    so che al grande pubblico a volte certe precisazioni su occhi dominanti, rimbalzi, traiettorie etc. possano annoiare, però va riconosciuta la sua maggiore competenza tecnico-scientifica che solo lui sa dare e che arricchisce le telecronache. (Se tra matematici non ci difendiamo…!)

  9. angelica scrive:

    anto preparati ad essere sfidato a duello da Tommasi: ha 73 anni non 78!!
    Ed e’ ancora in ottima forma. :P

  10. String scrive:

    Adoro il cioccolato e ringrazio i bravi cioccolatai. Caro Enio coppa del Nonno, al latte o fondente che sia, se la tua “unica soddisfazione” guardanto il tennis in tv, è ritenere di aver scoperto i nostri in fallo “per la terza volta” a sbagliare pronostici, non posso che essere comprensivo nei tuoi confronti: evidentemente pensavi di avere avuto la ‘dritta’ giusta per giocarti la pensione alle scommesse on-line, e invece ti andata male anche stavolta!

  11. anto scrive:

    Come commentatore mi piace Pistolesi, il bisteccone di quindici anni fà non era affatto male, Marianella quando commenta tennis mi fà eternamente sorridere con la sua mania di inventarsi slang e pronuncie di cognomi che solo la sua mente sa partorire, lo scriba è un sir inglese, Antonio Costanzo non era male infatti l’hanno fatto sparire, le donne che commentano di tennis spesso e volentieri sanno di poco, Tommasi è un totem vivente, Gaudenzi lo preferisco a Canè, ed il mio preferito è Scanna U. infatti non ritornerà mai più……….va bene così intanto il mio amico Cipolla ha appena perso in quel di Belo Horizonte 7-6 al terzo, peccato!

  12. angelica scrive:

    Marcos sempre sempre sempre preciso. Non ti sfugge nulla !
    Io Lo monaco che dice ‘time out che piu’ tattico non si puo’ ‘ non lo avevo sentito perche’ confesso che stavo seguendo il match con il commento inglese. E li’ invece i due commentatori dicevano che era abbastanza evidente che la russa non si stesse muovendo come al solito.
    Un Lo Moncao con il tricolore legato al collo mi mancava proprio! Marcos meno male che ci sei tu!!!

  13. raffaele scrive:

    sono perfettamente d’accordo con michele fimiani….lombardi ci arricchisce come nessuno dei suoi commenti tecnico/fisico/tattici…..nei tanti anni che seguo il tennis ho fatto esperienza anche di tante cose dette da lui…per quanto riguarda tommasi/clerici nel riconoscere ovviamente la loro esperienza noto però in loro purtroppo negli ultimi anni una certa pigrizia sulla conoscenza dei nuovi giocatori e quelli in ascesa…clerici poi (e questo non potrà mai smentirlo neanche lui) è troppo troppo tifoso di federer! anche risultanto inobbiettivo incerti casi….voglio invece dare un bravo a marianella che non sarà un esperto tecnico ma trasmette al pubblico tutto il suo piacere per questo sport e poi conosce tantissimi giocatori (segno che si tiene informato e questo è importantissimo); bertolucci poi, è troppo simpatico (sono stato a ridere da solo come un pazzo per ore quando ha definito “colbacco di lana” la testa di djokovic!!!)……per quanto riguarda i commentatori di eurosport preferisco non commentare (potrei addormentarmi anche mentre li commento per poi svegliarmi di colpo con uno dei loro urli tipo “FANTASTICA VOLEE’” in mezzo a 10 minuti di silenzio!) anche se sono abbastanza preparati (anche sui gossip ma dai… vedi costanzo)……
    raffaele caterino

  14. Enzo Cherici scrive:

    Lasciamo da parte per un attimo la coppia Tommasi-Clerici. Su di loro s’è detto e s’è scritto di tutto e di più. Due monumenti. Anzi uno, visto che li vedo come una cosa sola.
    Dopo di loro amo molto i commenti delle coppie Pero-Lombardi e Pero-Bertolucci. Elena a mio avviso è un pò sottovalutata nei giudizi, mentre io la trovo bravissima. Ultimamente poi sta dando anche un pò più di brio alle sue telecronache e questo ha migliorato notivolmente le sue performances. Lombardi e Bertolucci, pur con stili marcatamente diversi, sono quelli che danno nettamente quel qualcosa in più nei commenti. Da questo punto di vista sta migliorando anche la Reggi, ma deve acquisire anche una maggiore padronanza verbale, chiamiamola così, per avvicinare gli altri due. Marianella è bravino, aggiornato e anche appassionato secondo me, ma…lo preferisco quando commenta l’Arsenal ;-)

  15. marcos scrive:

    ringrazio molto per la partecipazione, soprattutto angelica, che, evidentemente…mi vuole bene!

    concordo con roberto: lombardi avrebbe potuto sottolineare maggiormente le difficoltà di roger ed i meriti della nalba. evidentemente, è stato tecnicamente ammutolito dalla sorpresa, che si materializzava punto dopo punto. epperò, sull’1 a 1 nel terzo, lombardi ha messo proprio in guardia roger: occhio, gli ha detto, che la nalba può vincere. è difficile sbilanciarsi così, quando è in campo federer. per questo gli ho dato 7: senza spiegare bene al pubblico il perchè (per solito, s’impegna proprio in questo), ha intravisto le possibilità di una vittoria argentina, quando ancora il match era all’inizio del terzo.

    ho notato che tommasi sta molto attento alle mail che giungono da casa: è un bene mantenere il rapporto live con i telespettatori, ma spesso si rischia di perdere interi game o, per esempio, di non sottolineare a dovere aspetti tecnici, che hanno bisogno un pò di tempo e concentrazione per essere spiegati.

    concordo sull’apporto tecnico di lombardi, a mio parere, maggiore (a parte questa finale), rispetto a quello offerto da bertolucci. paolo, però, arrichisce la cronaca con aneddoti molto più gustosi.

    anche elena pero mi piace molto: è quella che ha maggior senso d’equilibrio, che sa eccitarsi nei momenti giusti, che con più facilità accompagna con tono adeguato le diverse fasi di gioco.

    reggi molto pià viva, nelle sue cronache, rispetto alle sue prime esperienze col microfono: sempre un pò troppo ruspante (come siamo critici!!) nel suo eloquio, ma divertita e divertente. coglie aspetti tecnici basilari, senza introdursi in mirabolanti spiegazioni fisio/scientifiche. a volte, è meglio così.

    rino, talvolta, è troppo tranciante nei suoi giudizi: qualche freno in più, a mio parere, dovrebbe mantenerlo. è il suo modo di esprimersi: lo conosciamo. quando parte con la sua gelida presa d’atto sulla povertà del doppio, per esempio, potrebbe essere anche meno aggressivo: tutti sappiamo che è una specialità in crisi; ma questa crisi non dipende dall’essenza di questa disciplina…dipende dai punti e dai soldi che si mettono in palio. argomento, questo, che rino derubrica a colossale sciocchezza. dalle sue cronache, comunque, traspare ancora molta passione per il tennis: riesce spesso a trasferirla. non insisto sul tema della riconoscenza nei suoi confronti perchè non mi appassiona: quando non si fanno prendere dalla pigrizia propria di coloro che ne hanno vissute di tutti i colori, sia lui che gianni sono in grado di offrire ottime prestazioni; questo vale, credo, soprattutto per i grandi incontri: perchè rino e gianni possano dare il meglio, bisogna che in campo ci sia o federer, o nadal, o djoko, o gasquet, o murray, o berdych…il primo turno di lione tra fish ed almagro non è pietanza per loro: meglio qualche altro cronista.

    anchio preferisco marianella quando commenta il calcio: ha una grande passione per il tennis, ma, a mio parere, non sa raccontarlo bene: pause troppo brevi, sbalzi di tono, ritmo incalzante, improvvise eccitazioni…sono maggiormente accostabili al rapido contropiede inglese od al fischio di un rigore, piuttosto che ad un passante rovescio di gasquet.

    lo monaco è notevolmente migliorato: anchio rischiavo di addormentarmi, durante le sue cronache. ora è molto più vivo, sempre aggiornato e tecicamente valido.
    ho sentito costanzo in cronaca per i mondiali di atletica: manca molto la sua voce.
    meglio gaudenzi di canè, complessivamente…anche per me.

    fossi in sky, non accantonerei troppo rapidamente pietro nicolodi: perfetto per il tennis, a mio parere.

    grazie ancora a tutti!

  16. stefan scrive:

    lombardi è chiaramente troppo accondiscendente con quello che tommasi dice,quando commenta con altri tipo la bravissima elena P cambia registro,si svincola dagli schemi,rende di +

    con questo la miglior coppia è elena/bertolucci,jacopo e federico sono singolarmente perfetti,su tommasi rispetto x l’età e i trascorsi ma solo x quello,non è + all’altezza,un disco rotto

  17. remo scrive:

    ottimo marcos, per precisione e capacità di cogliere ogni più piccola sfumatura. lombardi è un tecnico e si sente, forse la sua voce non è molto piacevole ma raramente sbaglia. tommasi è uno statistico e commenta più all’inglese, con qualche raro slancio e i puntuali richiami nei momenti topici. in realtà chi segue il tennis al giorno d’oggi, salvo qualche rara eccezione, lo fa perché è buon appassionato e discreto esperto (in quanto difficilmente lo si può vedere per caso in televisione) e quindi già sa che zerotrenta è una situazione delicata, anche senza che lo faccia notare rino. ma lui, come gli altri, deve partire dal presupposto che chi segue la telecronaca sia alle prime armi o quasi. addirittura clerici, quando c’è, si spinge a spiegare aspetti del regolamento!
    sulla finale invece, e sull’evidenza che la partita era girata inesorabilmente a favore dell’argentino, è più facile dirlo adesso. con quei due in campo tutto era possibile. quante volte roger ha passato momenti di crisi, riprendendosi a dovere? e quante volte l’altro ha fatto il contrario? c’erano gli head-to-head a suggerire la possibilità della sorpresa (oltre alla fiducia acquisita da nalbandian dopo i successi su berdych, nadal e djokovic) anche se, va riconosciuto, negli ultimi nove incontri prima di madrid, david aveva vinto solo la finale del master al quinto set e con lo svizzero in forma precaria. Quindi, vero che federer soffre nalbandian ma altrettanto vero che, dopo lo 0-5 di partenza, il numero 1 ha preso le misure all’avversario. ciò non toglie però che, qualche volta, anche il re possa soccombere.

  18. Michele Fimiani scrive:

    Vorrei pero’ dire a Remo che io ad esempio non avendo genitori appassionati di tennis ho cominciato da bambino a guardarlo da solo in tv e avere qualcuno che mi ha spiegato che 0-30 e’ un punteggio delicato e’ stato fondamentale. Soprattutto in uno sport con un punteggio complicato come il tennis ogni tanto e’ fondamentale dire cose che agli occhi degli aficionados sembrano ovvie.

  19. nonnoenio scrive:

    caro Scanagatta il termine “cioccolatai” era in senso bonario naturalmente e spero no se la siano presi le nostre “icone” dei telecronisti. E l’accoppiata che non funziona, Lombardi sempre prevedibile con le sue uscite trite e ritrite che mi costringe certe volte a vedere se dall’altra”parte” ( lingua originale ) ci sia un commento più interessante. Tommasi “poveretto” lo lascia fare, quello di qualche decennio fa ( tele+2 ), quando commentavi pure tu, non lo avrebbe neanche fatto entrare in cabina. Io li ho sentiti ( nonostante le e-mail in diretta li mettessero sull’avviso ) fare pronostici sbagliatissimi, sopratutto nell’incontro Nadal-Nalbandian e accusavano una non imprecisata malattia dello spagnolo per giocare così male. Nalbandian a differenza di Safin, quando è in forma asfalta tutti e non è la prima volta che li mette in fila. E poi finiamola di chiamarlo “tonto”, mi sembra che abbia dimostrato di non esserlo. Per quato riguarda la “n” sola del nome è esatto così, me lo sono trovato all’anagrafe di Chieti e non ho potuto fare più niente….. Apprezzo il tuo blog dove scrivono parecchie persone “intelligenti” che dicono delle cose interessanti e non sempre scontate. E’ un piacere leggervi.

  20. Enzo Cherici scrive:

    x Nonnoenio

    “Nalbandian a differenza di Safin, quando è in forma asfalta tutti e non è la prima volta che li mette in fila”

    A me sembra invece che sia proprio la prima volta che li mette in fila tutti. Quanto a Safin, ne riparleremo quando Nalbandian avrà vinto almeno uno Slam…Cioè mai! ;-)

  21. nonnoenio scrive:

    Cherici, vedi che sei disinformato! l’altra volta ( perchè c’è stata un’altra volta ) li ha messi in fila nell’ordine, sia il numero 2, poi l’allora numero tre e in finale ha battuto lo stesso federer ( superfice veloce, quindi neanche la possibile scusa che era terra cade ) in una finale. Ti dirò di più, lor “signori” sono fortunati che non ha la classifica per andarli a bastonare nella finalissima di fine anno ristretta ai “meglio” se no ci saremmo divertiti parecchio.

  22. thomas yancey scrive:

    Che strano paese, il nostro. Si ascende dalla polvere agli altari in un battito di ciglia e si finisce dalle stelle alle stalle in ancor meno tempo. Tutti scienziati del giorno dopo. Come Peppino De Filippo: “Io lo sapevo…”.
    Il tanto celebrato Nalbandian ha vinto la finale della “Masters Cup” 2005 in cinque set contro Federer azzoppato. Le ha poi buscate sonoramente nei successivi quattro confronti, senza remissione. Quest’anno, nonostante la vittoria a Madrid, ha racimolato la miseria di 255 punti nell’ATP Race. Meno finanche di Chela, Monaco, Moya. Ha giocato poco ed è fresco come un bimbetto. Federer, Nadal e Djokovic si sono fatti un “mazzo tanto” per tutto l’anno, vincendo quello che “El Tonto” non si sognerebbe mai.
    A certe assurdità bisogna rispondere con assurdità ancora più grottesche: è vero, Federer, Nadal e Djokovic sono fortunati, perché a Shangai non ci sarà Nalba la Strega. Li avrebbe stesi come manifesti, anche contemporaneamente.

  23. Enzo Cherici scrive:

    Io sarò anche disinformato, ma tu potresti esprimerti meglio. L’altra volta quando? Mi risulta che sia la prima volta che batte sia Nadal che Djokovic, a quale precedente ti riferisci? L’ultimo a battere in fila i primi 3 è stato Djokovic in Canada. Prima di lui Becker molti, molti anni prima. Quando avrebbe compiuto Nalbandian questo prodigio?
    E poi, se non ha classifica per giocare il Master di fine anno ci sarà pure il suo motivo, o no? Non credo ci sia in atto una congiura anti-argentina che impedisca a Nalbandian di giocare a Shangai. E poi non è ancora matematico (informarsi please) magari ce lo ritroviamo a Shangai di nuovo. Mai dire mai ;-)

  24. pibla scrive:

    ….aver chiuso il collegamento della finale proprio nel momento dei ringraziamenti in cui Nalbandian si stava rivolgendo a Federer non mi è piaciuto per niente, ma ormai bisogna essere così grati se ci fanno vedere un torneo come si deve dall’inizio alla fine, che questi rilievi non si possono più fare….muti, allineati e grati, sennò ci levano anche il poco che ci fanno vedere….

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