Ind.Wells: voti a tennisti e telecronisti

 
19 Marzo 2007 Articolo di Marcos
Author mug

Premessa di MARCOS

Le pagelle sul blog di Ubaldo esprimono il giudizio del tutto personale di colui che le redige su quel che riesce a vedere o ad ascoltare durante un torneo. Sono anch’esse il frutto della passione straordinaria che ci lega: quella per il tennis. Sono le “mie” pagelle dei tennisti e dei telecronisti, Marcos

N.B. di UBS: Potito Starace è entrato in tabellone a Miami in sostituzione di Mardy Fish. Mentre io mi sono lasciato andare ad un lungo commento sul tema delle telecronache tv che, chissà, potrebbe stimolare la vostra curiosità e qualche reazione

Le pagelle Indian Wells

Nadal: 9
Trova fino in semi un tabellone abbastanza agevole e, di fronte a due campioni, Roddick e Djokovic, fa valere fino in fondo, quanto al primo, la sua maggior forza e, quanto al secondo, la sua maggior esperienza. Con estrema sicurezza occupa immediatamente il posto lasciato vacante da Federer, vincendo meritatamente il titolo. In finale approfitta della complicata partenza del talento serbo e completa il lavoro salvando 3 break points in pieno secondo set. Esulta all’ultimo punto, lasciandosi cadere a terra, probabilmente ricordandosi dei mesi passati senza vittorie: per rispetto dell’avversario e di una finale mai stata in discussione, si rialza immediatamente. Un bell’abbraccio chiude la contesa.
Djokovic: 9 Imbarazzante, per i suoi avversari, la facilità con cui approda alla finale: giustificato solo Murray, che veniva dall’incredibile lotta ai quarti contro Haas (il più bel match del torneo, a mio parere). Fondamentali da campione vero e sicurezza a volontà nel gioco di questo giovane. Paga solo in finale: l’emozione, forse, di giocare un match così importante lo blocca per 4 games…poi, parte sicuro e gioca alla pari con un Nadal definitivamente ritrovato. Non riesce mai del tutto a mostrare il suo miglior tennis, durante la finale, ma doveva fare i conti con il numero 2.
Murray: 8 Ottimo torneo anche per il giovane scozzese: due scalpi importanti (Davydenko e Haas) ed una semi rovinata dalla durezza del quarto vinto contro il tedesco, nella quale Andy mostra una capacità di variazione di gioco pari a quella del Mecir dei momenti migliori. In semi, contro il suo coetaneo serbo, lo scozzese non aveva più un briciolo di energia psicofisica da mettere in campo. Assieme a Djokovic, Berdych ed a Gasquet, Murray tenterà quasi l’impossibile: scalzare dalla seconda posizione Nadal ed, in seguito, proverà a detronizzare colui che oggi pare inarrivabile.
Roddick: 6 Ha sempre avuto bisogno almeno di un tie break per avanzare in questo torneo, fin dal suo primo turno: quando non l’ha giocato, ha perso. Non è riuscito, al contrario di Nadal, a vestire gli abiti di favorito, dopo la prematura uscita di Roger. Contro Rafa il suo servizio non ha funzionato come sempre: in tutto il resto gli è inferiore, anche sul cemento. Malgrado i tentativi di Connors al suo fianco, il rovescio di Andy non riesce quasi mai ad essere incisivo: una lacuna pesantissima, ai suoi livelli.
Ancora molto bene Tommy Haas, che pare allietato da una nuova primavera. Male Fernando Gonzalez: da lui, dopo lo straordinario Ausopen, mi aspettavo di più.
Telecronisti

Tommasi: 7Soprattutto ad inizio torneo commette errori marchiani, ma veniali, sbagliando il punteggio e storpiando qualche nome. Ripete spesso i temi a lui cari, ma, d’altronde, le domande (almeno…quelle che sceglie!) che gli giungono dagli appassionati via e-mail o gli stimoli provenienti dai suoi colleghi sono spesso parimenti ripetitivi. Preferisce ricordare gli insuccessi del nostro tennis e si dimentica di citare tempestivamente (a parte durante la finale) le buone notizie provenienti da Sunrise (Seppi in finale, dopo aver sconfitto Kuerten, Del Potro, Marach e Massu).
Estremamente positivo quando, senza mezzi termini, accusa il Savonarola (De Villiers) di mettere a repentaglio il nostro sport con la sua controriforma; quando si dispiace di non poter momentaneamente (guasto al suo pc) interloquire virtualmente con gli aficionados; quando afferma (mettendo da parte polemiche passate) che Fognini è giocatore che sa vincere le partite del suo livello; quando si scusa prontamente, per aver male giudicato l’operato di un arbitro di sedia…conoscendo l’orgoglio e l’esperienza di Rino, alcuni di questi atteggiamenti, che potrebbero apparire naturali per molti, sono il sintomo del tentativo di migliorarsi. Almeno, io li percepisco così. Non posso che complimentarmi, anche considerando che non è un giovanotto alle prime armi!
Lombardi: 6 e mezzo
Si diletta coi suoi cavalli di battaglia: occhio dominante, test di lateralità, reazioni biochimiche causate dallo stato emozionale, l’urlo di rabbia inteso come esercizio di tecnica mentale…ed altre perle che lo rendono caratteristico ed inimitabile. Ma l’aficionado non ne può più! Repetita juvant, dice…sed intelligentibus pauca…qualcuno aggiunge! Non mi piace quando abbozza un tenue tentativo di difesa (ritrattato in una cronaca successiva e durante la finale) del Savonarola, a seguito delle mitragliate di Rino. Talvolta eccessivamente loquace, ma tecnicamente molto valido.
Mi piace, invece, quando ammette di non sapere a cosa serve la stretta fascia elastica che alcuni giocatori portano appena sotto il ginocchio ed, ancor di più, mi piace quando pubblicamente ringrazia un appassionato che ne spiega le precise funzioni. È, probabilmente, il cronista che più legge le e-mail degli appassionati in diretta e, questo, a mio parere, è ottima cosa: dimostra grande rispetto per il pubblico, anche se, talvolta, per questo si distrae…mica si può voler tutto, però!
Bertolucci: 7 e mezzo
L’unico appunto che gli muovo è quello di lasciarsi prendere dalla passione del racconto in alcuni momenti topici del match che sta commentando: straordinario l’aneddoto del ristorante di Parma, con protagonista Sandy Mayer…peccato che Murray, nel frattempo, giocava colpi impossibili e vinceva games decisivi senza commento. Molto preparato tecnicamente, ottima proprietà di linguaggio: ispira tanta simpatia ed è, forse, il più autorevole.
Elena Pero: 8 Rispetta sostanzialmente l’evolversi del match, emozionandosi sempre nei momenti in cui si emoziona il telespettatore. Ritmo di cronaca perfetto: attende in rigoroso silenzio il primo servizio dei giocatori, come fosse una spettatrice di prima fila e non si ferma alla puntuale e circostanziata analisi di un errore, ma ne comprende l’origine che, spesso, è più complessa di quel che appare. È, tra tutti, colei che meglio si adegua ai ritmi dei suoi colleghi. Si pone sempre con mirabile umiltà, di fianco ai mostri sacri con cui lavora, ma spesso, anche per questo, li supera.
Laura Golarsa: 6 e mezzo
È preparatissima dal punto di vista tecnico: questa qualità, però, spesso la conduce ad una lettura scolastica di ciò che commenta, senza approfondire tutto ciò che sta intorno al match. Le capita, così, di parteggiare troppo per un tennista durante la partita, innamorandosi dei suoi colpi, se questi soddisfano le sue teorie tecniche: i giudizi troppo trancianti sull’esecuzione perfetta o la mancata esecuzione di un colpo rischiano di essere smentiti dall’esito dell’incontro. Così è successo durante la cronaca del match tra Mathieu e Fish. Il tennis, Laura lo sa, non si esaurisce nella tecnica: evidentemente, però, è condizionata dal suo primo ed attuale mestiere: quello di grande maestra, dopo averci deliziato sul campo. Anche lei si adegua perfettamente ai ritmi dei suoi colleghi.
Marianella: 6 e mezzo
Spesso rivela le sue origini calcistiche, farcendo la cronaca di aggettivi e sentimenti così tanto necessari al coinvolgimento del tifo del pallone, così poco necessari al coinvolgimento degli appassionati di tennis: aggettivi e sentimenti espressi con un ritmo eccessivamente incalzante. Mostra una passione per questo sport pari a quella nostra e, talvolta, si lascia andare nel gossip, che, ammetto, a qualcuno può anche piacere. Molto piacevoli alcuni duetti con Bertolucci.
Complessivamente una prova più che buona dei nostri telecronisti Sky, tenuto anche conto del fatto che ci raccontavano gli incontri da Cologno Monzese (con tutto il rispetto) e, spesso, in orari che usualmente si riservano al giusto sonno. Continuerei con questa squadra, senza mai dimenticare il maestro Clerici (che spero presto voglia nuovamente illuminarci) e l’inarrivabile ironia dell’Ubaldo.

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64 Commenti a “Ind.Wells: voti a tennisti e telecronisti

  1. marino scrive:

    io dò dieci e lode come sempre a elena pero. lo so che non si usa più, ma questo voto se lo merita tantissimo, perché non è mai banale, raffinatissima e molto molto intelligente (e la sua accoppiata con bertolucci è fantastica, perché paolo è uno divertente oltre che competente).
    boccio, anche qui come sempre, roberto lombardi, dalla personalità davvero discutibile e di poco apporto alle telecronache se non per le sue teorie matematiche inconfutabili perché alla maggior parte dei telespettatori evidentemente non interessano.

    peccato manchi la pagella su jacopo lomonaco, che ha seguito per eurosport il torneo femminile: è sempre solo e spesso si sciroppa partite noiose, ma non lo dà mai a vedere. anche a lui una promozione a pieni voti.

  2. Freddo scrive:

    Sei sempre un vate Marcos però sei troppo buono se anche quando Tommasi ha detto parlando di Fognini che “Fabio sa vincere le partite ma non ha grandi mezzi e che lui non era ottimista….”consideri che voleva fargli un complimento…
    Sinceramente mi sento di dissentire su i voti seppure i commenti da te riportati siano sempre o quasi appropriati….per Tommasi il tuo mi sembra il sei politico di sessantottiana memoria…..:):)
    Nel 1957 ha vinto con Sergio Tacchini! (ed i Romani conquistavano Cartagine!) …su le pensioni tutti si lamentano in questo paese ma non c’è mai nessuno che dovrebbe che ci voglia andare….

  3. vincenzo torzillo scrive:

    abbastanza simili i miei voti….qualcosa in meno alla pero..troppo professorina e qualcosa in più a Bertolucci che vdrei benissimo con Ubaldo e in alternativa con il suo vecchio partner Mangiante….tommasi beh..merita rispetto…Lombardi sembra dimenticarsi troppo spesso che lui è un dipendente della Fit….
    ai giocatori l’unico voto che dò è al torneo….5….se un torno come questo viene vinto da Nadal..quacosa non va…….non vi è dubbio

  4. enio scrive:

    Tommasi è a èarte e non andrebbe votato. Bisogna ringraziare lui se c’è ancora il tennis in TV in Italia, in quell’italia pallonara dove milioni di pallonari dalle alpi alla sicilia la domenica fanno le stesse cose. Tommasi 10 e lode, è un grande forse è il più grande. Subito dopo io metterei il Comasco, che non vedo e sento da un bel pò e mi auguro che già dal torneo di Montecarlo ritorni in coppia con Tommasi. Eliminiamo i tennisti, sono troppo tecnici e spesso i loro commenti sono inutili. Nessuno di loro è arrivato mai ai livelli dei commentati, tanto che il loro non era neanche tennis era un “buttala di là e speriamo che non torni”.

  5. marcos scrive:

    mi spiace per la mancata pagella a lo monaco, ma non ho avuto tempo di seguire i matches del tabellone femminile.

    conoscendo rino, già il fatto di ammettere che fognini è tennista che ha dimostrato di saper vincere, seppur al suo attuale livello, mi pare un progresso.
    ricordo che il suo slogan era: noi abbiamo fognini e bolelli, loro hanno gasquet. in questi giorni non l’ho sentito.
    ho voluto premiare quello che mi sembra un passo avanti: bertolucci, poi, ha terminato il discorso, affermando che saranno decisivi (per fabio) i prossimi due anni di attività…si sta prendendo atto, evidentemente, che, non avendo a disposizione il campione, è necessario portare la giusta pazienza…non male questa presa di coscienza.

    comprendo appieno la questione del ‘68 e l’invito al pensionamento; ma tu sai che io cerco sempre (forse sbagliando) di guardare alla metà del bicchiere occupata dal vino, che per solito è quella bassa…piuttosto che alla metà desolatamente piena d’aria: sarà che tra qualche anno chiederanno pure a me un rapido prepensionamento!

    accetto, comunque, con piacere le critiche al mio pensiero: molto spesso si cresce più grazie a queste che grazie ai complimenti!

    ——————

    già che ci sono, apro una finestra sul challenger di barletta, che, assieme a quello di rabat, si propone come antipasto per miami.
    oggi fognini ha battuto granollers 64 64 e passa al secondo turno.
    strana la scelta degli organizzatori di far giocare crugnola questa mattina: è da un bel pezzo che gioca sul duro e, reduce da una semi a sarajevo persa l’altro giorno da gulbis, avrebbero potuto farlo giocare domani, concedendogli un pò di respiro e, soprattutto, qualche ora di allenamento sulla terra.

    anche seppi non ha respiro: perso ieri da monfils a sunrise, gioca questa sera contro todero il primo turno di quali a miami.

  6. Stefano Scorrano scrive:

    Sui cronisti in questo torneo non posso esprimere nessun giudizio visto che ho guardato le partite in streaming.
    Posso solo dire che quando mi capita di seguire il tennis su sky trovo sempre molto preparati quasi tutti i commentatori.
    Sull’orario va dato loro merito, anche se io farei con enorme piacere qualsiasi telecronaca di qualsiasi sport a qualsiasi ora :-D
    Sui tennisti concordo con i voti dati da Marcos.
    Sulla finale Djoko ha pagato lo scotto di non essere abituato, soprattutto rispetto al suo avversario, a giocare partite così importanti. Infatti, dopo i primi 4 game, ha giocato alla pari contro Rafa.
    Nadal ha dimostrato, nuovamente, di poter dire la sua anche su hard. Non era al max a mio avviso, e se avesse incontrato sulla sua strada i vari Haas, Murray ed anke lo stesso Djoko prima della finale avrebbe affrontato maggiori difficoltà. Per il futuro deve migliorare un pò di cose per giocare sul cemento come il servizio ed il gioco di volo, perchè, appena il serbo e lo scottish avranno accumulato l’esperienza necessaria, da loro su questa superficie può prenderle ed anche sonoramente.
    Tutto questo non toglie la tenacia mentale che è stata sicuramente la caratteristica principale che l’ha portato al successo. Il passante di rovescio sulla pallabreak decisiva dell’incontro è la conferma di tutto questo.
    Roddick ha deluso parecchio. Nello scontro contro Nadal ci si aspettava di più ma nello scambio subiva palesemente lo spagnolo, mostrando limiti sul palleggio che, purtroppo, difficilmente potrà colmare nonostante il buon Connors. Spero di essere smentito da AROD nel futuro…

  7. roberto scrive:

    Sono pienamente d’accordo con marcos sul trattamento riservato a Crugnola dagli organizzatori di Barletta. La vicenda conferma ancora una volta - ahimé - la superficialità e la mancanza di cultura che caratterizza purtroppo il nostro movimento. Ma come, facciamo una fatica boia a costruire giocatori, non riusciamo a valorizzare appieno i pochi talenti che abbiamo (e vi posso garantire che Crugnola è uno di questi, io l’ho visto giocare e e non mi spiego la sua classifica, potrebbe essere tranquillamente nei primi 100), già è difficile organizzare tornei in Italia e poi, quando si dovrebbe NEL RISPETTO DEL REGOLAMENTO dare una mano ad uno dei nostri (che se lo è meritato sul campo, uno special exempt non è una wild card!), si fa di tutto per metterlo nelle peggiori condizioni possibili…
    Faccio poi notare che al livello di classifica di Crugnola 5 punti ATP in più o in meno (quelli in palio nel match di oggi) possono fare la differenza per entrare nelle qualificazioni del Roland Garros.

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marcos ha aperto una finestra sul torneo di Barletta e sullo scarso sostegno che è stato dato a Crugnola in termini di programmazione. Poichè sull’argomento ha scritto anche Roberto che non sapeva dove postarlo lo attacco qui:

    COMMENTO DI ROBERTO SUL CRUGNOLA MALTRATTATO
    Caro Ubaldo, ti scrivo per segnalarti quella che mi sembra una ingiustizia bella e buona.
    Avrei voluto fare un post sul blog, ma non sapevo dove, e così te la segnalo in questo modo, poi vedi tu che seguito dare alla cosa.

    Vado al sodo.

    Al challenger di Barletta è stato ammesso come special exempt Marco Crugnola, che la scorsa settimana ha fatto semifinale al challenger di Sarajevo (battendo in quarti Marin Cilic, un giovane croato molto promettente). Crugnola mi pare uno dei tanti talenti fin qui sprecati del nostro tennis: grandi mezzi tecnici, ma poca organizzazione e forse anche pochi soldi per girare e pensare in grande… In poche parole, uno che andrebbe un minimo aiutato, per quanto possibile e nei limiti del regolamento.
    Sarajevo si giocava sul sintetico indoor, il nostro ha giocato sabato la Semi e gli organizzatori di Barletta che fanno?
    Hanno fatto giocare Crugnola come primo incontro del lunedì!
    Risultato: Il nostro ha perso 7/6 6/1 con tale Dolgopolov. Ma che fretta c’era di metterlo in campo? Non si poteva dargli un giorno di riposo (e adattamento alla terra) in più?
    L’episodio è piccolo, tutto sommato, e magari Crugnola avrebbe perso lo stesso. Ma conferma quella che che secondo me è una delle caratteristiche negative del nostro movimento tennistico: la mancanza di professionalità e di cultura sportiva… a tutti i livelli.
    Secondo me in Francia una cosa così a un giocatore francese non la farebbero mai…

    Ciao e grazie per l’attenzione.

    Roberto

  9. Freddo scrive:

    So per certo perchè ne ho parlato con Stefano Ianni (suo compagno di team) che Marco aveva chiesto di giocare mercoledi. In ogni caso chi decide è il supervisor che non so chi sia…dipende piu’ da lui che dagli organizzatori anche se chiaramente sono loro che possono spostare una decisione o no..lo steso Ianni si lamentava del fatto che i supervisor hanno semprepiu’ potere.

  10. Marco Lombardo scrive:

    Approfitto dei voti ad Indian Wells per fare personale ammenda (avevo dato Roddick vincente in due set su Nadal) e per ringraziare Ubaldo dell’invito di scrivere su suo blog fattomi in un precedente post. Lo farò sicuramente caro Ubaldo, anche se il mio attuale compito (già, caporedattore centrale) mi lascia ormai sempre aldiqua del televisore. Comunque (approfitto, mi faccio un pochino pubblicità) cerco di tenermi tennisticamente in forma con una rubrichetta settimanale sul sito http://www.settimanasportiva.it. Niente da paragonare a Maestro Ubaldo, ma se volete… Comunque promesso: d’ora in poi faccio parte della famiglia Scanagatta…
    Un saluto a tutti

  11. Freddo scrive:

    I commenti sui telecronisti sinceramente rischiano di far ingrassare per quanto sono dolci. Chi sa perchè io invece ne incontro in continuazione di persone che pensano il contrario e dicono peste e corna di alcuni di essi….vivrò io in un mondo diverso….magari non scrivono qui..chi sa se è una fortuna o una sfortuna…..

  12. stoppardi scrive:

    cavoli vincenzo…
    capisco tutto ma un torneo con in semifinale il 2 e 3 del mondo da una parte e due tra i piu’ promettenti giovani del circus (da te indicati come tali tra l’altro) non puo’ essere da 5…
    a meno che l’obbiettività vada a farsi benedire ogni volta che Nadal vince una partita…e qui però subentra la simpatia o meno…il tifo rende sempre non obbiettivi…
    speriamo vinca da qui in avanti tutto quanto federer allora…

  13. Alessandro scrive:

    Il voto a Jacopo lo Monaco lo do io: 10.

    Salvo la finale ha commentato tutto da solo, fatti salvo i momenti in cui risponde alle e-mail degli appassionati. Ha fatto passi da gigante dai tempi del suo esordio, come spalla di Antonio Costanzo. Ha acquisito un agrande sicurezza, fornisce sempre moltissime informazioni anche sugli altri tornei ed in generali sul mondo del tennis. Bravissimo.

  14. marcos scrive:

    preciso che i voti si riferiscono esclusivamente alle cronache del torneo di indian wells.

    se ingrassa bertolucci…non mi entra più nella cabina di cronaca!

    confermo quanto dice freddo: molti appassionati si lamentano di tommasi, per le sue radicali e, talvolta, sarcastiche critiche nei confronti del nostro tennis. rino prende in considerazione, da sempre, solo tennisti di un certo livello (che attualmente non abbiamo): io credo, però, che il suo atteggiamento nei confronti dei nostri giovani stia migliorando…ma lo terremo d’occhio!

    molti altri si lamentano per le mirabolanti e, spesso, incomprensibili spiegazioni tecnico/chimico/astrali/scientifiche/emozionali del lombardi: difficile dar loro torto…ma, col passare del tempo, inizio a considerarle un suo inestirpabile vezzo; non dico che mi ci sto abituando, ma lo prendo come prendo il nonno quando mi racconta per la millesima volta il percorso per arrivare al rifugio sotto il bombardamento degli alleati!

    altri si lamentano per le eccessive prese di posizione di laura golarsa, che, nel commentare, non di rado si lascia appassionare o inorridire da questo o da quel tennista, sottolineando con enfasi o con disgusto ciò che è tecnicamente meglio per lei o ciò che è tecnicamente peggio.

    per le ragioni che ho scritto qui, anchio ho avuto modo in altre occasioni di avanzare critiche non tanto velate sull’operato di alcuni telecronisti: mi domando sempre, però, che tipo di critiche potrei ricevere io, se il caso mi buttasse davanti ad un microfono.

    enio non vede di buon occhio ex tennisti al commento: dipende, secondo me. bertolucci, gaudenzi ed anche paolino canè mi divertono molto…anche per gli aneddoti che portano: tornare indietro nel ricordo di qualche anno è sempre piacevole!

    ho seguito il torneo di dubai sul canale locale: non sempre il telecronista ha bisogno di farsi capire per prendere un bel voto…10 e lode all’amico arabo!

    marcos

  15. marcos scrive:

    i miglioramenti di lo monaco mi fanno molto piacere: ricordo che alle prime cronache, jacopo teneva un ritmo veramente lento. è probabilmente uno dei telecronisti più informati di ciò che succede nel circuito, compreso quello minore.
    si è sentito antonio costanzo?

  16. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Bravo Marcos per tutto, in particolare per come esprimi i tuoi giudizi seguendo l’istinto ma poi soppesando anche le parole. Poi ciascuno la può vedere a modo suo, a chi piace quello più tecnico, chi non sopporta chi lo è troppo e magari lo fa pesare, chi preferisce l’umiltà di un telecronista e chi accetta con un sorriso il protagonismo di un altro, chi privilegia l’esperienza dell’ex campione a magari l’aneddoto e chi invece si indigna per un congiuntivo storpiato, un che di troppo. Chi si accorge che tizio non ha magari mai preso la racchetta in mano, e chi invece malsopporta l’aneddoto raccontato sul breakpoint o il setpoint, chi è un po’ logorroico, chi indulge in troppi silenzi. Chi ha ritmo e chi no, chi esagera nel ritmo e diventa faticoso e chi ha i tempi giusti. Chi cita gli altri e chi non lo fa. Chi si informa davvero e arriva preparatissimo in cabina tv (sui giocatori ma anche sugli argomenti del giorno, e magari non solo di tennis…perchè magari è scoppiata la guerra del Golfo). Chi ha humour per intrattenere uno spettaore anche per quattro cinque ore, e chi non ce l’ha, o l’ha pesante, grezzo. Chi è colto, o quantomeno informato acnhe sull’extratennis, chi al di fuori del tennis è una mezza capra. Chi innova e chi si ripete. Insomma per fare un buon commento, per essere un buon telecronista, le componenti sono tante, non due o tre. L’ideale a parer mio sarebbe in primis avere senso giornalistico (non tutti i campioni ce l’hanno), l’umiltà di prepararsi bene (idem), aver giocato a livelli agonistici almeno discreti (aiuta, aiuta, ve l’assicuro…certe sensazioni non si acquisiscono e soprattutto non si trasmettono per sentito dire), avere rapporti profondi e radicati nel mondo del tennis (a meno che si voglia sempre rimasticare notizie “rubate” ad altri), avere quella sicurezza e quella personalità che derivano dalle componenti di cui sopra e che quindi ti consentono di esprimere opinioni ben motivate e decise, essere - infine _ abbastanza autoironici ed intelligenti da capire quando ci si sbaglia, quando un altro commentatore o un ascoltatore che invia una email che esprime un parere diverso dal tuo ha forse ragione e diventa non solo giusto ma doveroso dargliene atto. Anche la simpatia, il calore umano credo che contino, ma per esempio ci sono telecronisti di altri sport, penso a Bizzotto ad esempio, che proprio simpatici non sono (nel senso che è un professionista molto serio che raramente ti strappa il sorriso, intendo) ma ti accorgi che sono documentati e ben preparati, molto di più di uno che _ penso a Mazzocchi, per non far nomi e perchè lo conosco bene e quindi non si offenderà _ è più scafato, più intraprendente (tant’è che spazia dallo sport all’Isola dei Famosi), è anche magari più simpatico in genere alla gente, però ti dà anche l’idea del tipo un tantino meno profondo, di quello cioè che accetterebbe qualsiasi lavoro gornalistico o non (è una qualità anche quella…), senza preoccuparsi troppo di essere all’altezza di chi ti ascolta. A quest’ultimo proposito tutto sommato la massa che segue il calcio, come i reality, proprio perchè massa, è magari più variegata, ma anche diversamente esigente dai teletennisfans che _ purtroppo - sono assai di meno, ma più preparati e pronti a coglierti in fallo in modo inequivocabile.
    Il discorso aneddoti, ad esempio: intanto quelli di 20,30 anni fa, piaceranno sicuramente di più ai telespettatori delle vecchie generazioni (la mia…), che non a quelle dei giovanissimi. A meno che uno sappia raccontarli…come Clerici, e pochi (pochissimi…) altri.In quel caso non solo fanno colore, ma ricostruiscono un mondo, una storia che _ proprio perchè non c’è più _ può essere interessante, perfino affascinante. Peraltro lo stesso Gianni, talvolta, può perdere la giusta misura, eccedere nelle sue ricostruzioni personali e talvolta eccessivamente fantasiose…quindi, in conclusione nobody is perfect! Io, ad esempio, non sopporto l’improvvisazione di certi intervistatori, di coloro che fanno la domanda più lunga della risposta, come di quelli che la fanno senza sapere manifestamente nulla della storia passata di quel personaggio, se non addirittura di quella partita che si è magari appena conclusa e risolta a seguito di un clamoroso rovesciamento di scena, errore arbitrale, o quant’altro…E invece, vi assicuro, la maggior parte degli intervistatori piombano su un torneo dopo essersi occupati di tutto fuorchè di tennis negli ultimi sei mesi, e magari in viaggio premio perchè hanno svolto bene il loro lavoro in qualche altro settore, o _ peggio _ per ricompensarli di qualche torto subito. O perchè… si facciano le ossa per poi volare verso lidi più importanti, nel Regno del Dio Pallone.
    Alla fine di questo lungo sproloquio, che avrebbe potuto essere benissimo ancora più lungo e certo meglio articolato se avessi avuto un po’ più di tempo per pensarlo _ma non volevo mettere in difficoltà Stefano Grazia e il suo imbattibile record… _ e invece m’è venuto di getto, vorrei dire che una sola cosa non condivido di quelle che ha detto uno dei più apprezzati (almeno da me) blogger di questo blog, e cioè Marcos (al di là di alcuni giudizi che, ripeto, non possono non essere strettamente personali): è quando dice: “Mi domando sempre, però, che tipo di critiche potrei ricevere io, se il caso mi buttasse davanti ad un microfono”.
    Eh no, caro Marcos, questo discorso qui non va bene. Per prima cosa non dovrebbe essere il caso a buttarti davanti a un microfono, anche se _ purtroppo _ succede spesso a tanti, senza scomodare in questo caso nè i raccomandati nè’ i figli di papà, nè i “sindacalizzati” di qualche comitato di redazione, ma magari gli “ammanicati ” con questo o quel direttore, o anche i precari che da anni sono stati tenuti fuori dalll’uscio e quando poi entrano…qualcosa devi pure fargli fare.
    Ma se tu fai il critico cinematografico devi sì mantenere quel minimo di umiltà che ti consenta di apprezzare le superiori capacità e magari levatura di uno Spielberg, piuttosto che di un Kubrick, uno Scorsese, o un Fellini, ma al tempo stesso non devi commisurare la tua critica sulla tua eventuale inadeguatezza. Perchè allora si starebbe freschi. Un conto è non esprimersi da superficiali, un altro è non pronunciarsi nei confronti di un tennista di categoria A, come di un commentatore, di un cantante. di un artista qualsiasi di categoria A, perchè io più di …B non sono mai diventato. Non essere al livello di chi ci è superiore, in quel campo magari (e non in mille altri peraltro magari), ci può consapevolmente aiutare a comprendere le difficoltà che la persona che noi giudichiamo dalla poltrona del salotto affronta, ma non al punto di non distinguere che _ alla fin fine - uno è molto più bravo e capace di un altro. Anche se magari in quella particolare situazione contingente e non in un’altra. Vabbè, basta così….vi ho stufato, altro che simpatico! ciao a tutti
    Ubs

  17. Freddo scrive:

    Questo discorso ha senso, è vero ma si dovrebbe utilizzare lo stesso principio anche per i giocatori ed allenatori. La mia modesta opinione è che la categoria dei giornalisti sia molto piu’ disponibile a farle le critiche che a riceverle. Rimango molto sorpreso dai giudizi espressi su i telecronisti citati su questo blog perchè non corrispondono a quelli che leggo su altri blog e forum da anni o girando nell’ambiente.

  18. stefano grazia scrive:

    ERRATA CORRIGE:
    Sono ormai oltre 10 anni che,vivendo all’estero, non ho la possibilitá di ascoltare un commento italiano ad un match di tennis…Per lungo tempo, nei miei primi anni di estero e di approccio al tennis, riempivo le valigie con le cassette che mia sorella o mia moglie mi registravano con i commenti dei due ed era veramente, almeno per me, un piacere ascoltare il chiacchericcio dei due come sottofondo al match al punto da essere,il commento, più importante di certe partite che altrimenti non avrei mai visto…Lo so, secondo alcuni, questo è un difetto, il telecronista non deve mai sostituirsi alle immagini, ma una cosa è fare il Bisteccone, un’altra è avere l’impressione di essere nel salotto con Clerici e Tommasi e guardarsi insieme con loro la partita…
    Ricordo ancora il commento al match di Agassi-Ivanisevic a Wimbledon (che io avevo visto in diretta a Maui) registratomi da mia sorella con Tommasi che commenta le immagini di Andre piangente senza ritegno: “Guarda Agassi…poveraccio!” E’ stato in quel periodo che mi sono avvicinato al tennis e che ho imparato ad apprezzare Scanagatta, che a me, ma potrei sbagliarmi, ricordava nello stile televisivo un po’ un Clerici giovane (e meno carogna) e che pensavo fosse stato scelto per esserne il delfino…
    Ho sempre adorato Clerici e il modo in cui scrive e per anni gli ho scritto supplicandolo di raccogliere tutti i suoi articoli su Repubblica senza modificarli in un ideale continuazione del suo 500 anni di Tennis… Capisco che ha anche i suoi vezzi, che a volte possa a qualcuno (ma non a me)risultare insopportabile o lezioso,quando per esempio la prende alla lontana e di tutto scrive fuorchè di tennis.Almeno apparentemente. Ma è proprio per questo che mi piace, perchè sa scrivere e sa scrivere in modo completamente diverso dal 98% dei cronisti sportivi. Forse anche perchè non è un giornalista sportivo ma prima di tutto uno scrittore. A mio modesto parere poi è anche un grandissimo commentatore che magicamente si complementa con Tommasi ed è questo il loro segreto… Rimango sempre sorpreso (e ci rimango anche un po’ male)nell’udire che qualcuno non li sopporta anche se capisco che degustibus non est disputandi, ma come ha scritto qualcuno prima di me, Tommasi sarà magari arrogante e7o permaloso ma se negli anni 80/90 si è visto un po’ di Tennis in TV è solo grazie a lui…E certamente con un piglio molto più moderno e professionale di quel poco che si vedeva sulla Rai con Oddo e Bisteccone.
    Comunque, non conosco quasi nessuno dei commentatori citati da Marcos (a parte Bertolucci che ho sentito qualche volta ed è vero, è bravo, e forse davvero farebbe un’ottima coppia con Ubs) ma volevo dare il mio tributo ai due Grandi, Gianni e Rino.

  19. marcos scrive:

    condivido quasi in toto la chiosa che mi ha personalmente riservato l’ubaldo, ringraziandolo per il suo lungo e profondo intervento e per l’attenzione che mi riserva.

    ciò che volevo significare (ma che effettivamente non ho spiegato bene), scrivendo sull’eventualità che il caso mi buttasse davanti al microfono, non riguarda il possibile condizionamento al diritto di critica provocato da un qualche sentimento di inadeguatezza o insicurezza (che, in parte, è giusto che sempre ci accompagni, affiancato da una buona dose di autoironia), bensì il costante pensiero che le mie critiche sarebbero in primo luogo rivolte, comunque, a persone… ed in secondo luogo sarebbero ascoltate da migliaia di altre persone che, molto probabilmente, la penserebbero in maniera diversa dalla mia. nel momento in cui critico qualcuno davanti ad un’ampia platea, ho il privilegio di esercitare un potere mediatico non indifferente. questo potere, a mio parere, deve essere gestito con equilibrio e massimo rispetto nei confronti di tutti.
    per questo motivo, anche quando si decide di criticare pubblicamente ed aspramente un comportamento che pare, per i più svariati motivi, poco consono, sciocco o tecnicamente inadeguato (trattandosi di sport)…è necessario che le parole usate per criticare siano ben misurate, tenendo conto della diversa capacità ricettiva e della suscettibilità non solo di chi è oggetto di critica, ma anche di chi, terzo, ascolta la critica.

    c’è chi spara a zero non perchè ha seri motivi di farlo, ma solo per conquistarsi uno spazio, considerando più “produttiva” per lui l’audience del clamore, rispetto all’audience del merito: nel mondo del calcio parlato, questo modo di fare è pratica comune…più si urla e più si sparano grosse, più si è invitati (e pagati).

    nel mondo del tennis parlato e scritto, gli ascoltatori ed i lettori hanno meno necessità di essere travolti da scandali, veri o falsi che siano, invettive, accuse e finte indignazioni…l’appassionato di tennis, generalmente, si aspetta una critica circostanziata, giustificata e misurata, possibilmente costruttiva: per riuscire ad esprimere una critica siffatta, un certo preciso utilizzo delle parole è fondamentale.

    questo vale, a mio parere, nel caso di critiche mosse da comportamenti poco adeguati, da gesti tecnici insufficienti, da errori veniali: quando, invece, si tratta di criticare comportamenti scorretti, lesivi della dignità altrui, incuranti della professionalità degli altri…allora, credo, la critica si può anche liberare dai vincoli della misura e può diventare dura e diretta, ripetitiva ed eclatante.

    un esempio recente dell’esercizio di questo tipo di critica può leggersi nelle parole che ho riservato a de villiers; un esempio meno recente si può leggere nelle parole che ho riservato a binaghi, con riferimento ad alcune sue scelte tecniche, ad alcuni suoi comportamenti, ad alcune sue espressioni.
    entrambi, de villiers e binaghi (ci metterei pure matarrese…ma non è il nostro campo) hanno dimostrato, in taluni casi, di non avere alcun rispetto per la professionalità e per l’umanità altrui, imponendo scelte dall’alto o pesantemente denigrando ed offendendo, senza alcun freno e senza alcuna ragione, persone colpevoli solo di non pensarla come loro.

    in questi casi, la mia critica si fa dura e poco mi preoccupo della sensibilità di coloro a cui la rivolgo (perchè il loro comportamento ne mostra l’assoluta assenza) e poco mi preoccupo di come la percepiscono anche altri… perchè credo di interpretare il loro stesso pensiero.

    vero è, per altro…che, forse, come qualcuno dice, sono troppo tenero nei miei giudizi; lo ammetto: probabilmente sbagliando, sono indulgente con gli altri perchè sono molto indulgente con me stesso!

    ciao!

    marcos

  20. Fabio F. scrive:

    Un saluto a Marco Lombardo, commentatore molto apprezzato su altri siti.
    Benvenuto!

  21. roberto scrive:

    C’è molta maretta su Rino Tommasi, che su vari blog e forum è accusato, soprattutto credo dalla generazione più giovane, di essere poco informato e troppo duro con i giocatori italiani.
    Vi dico la mia: secondo me lui è anti italiano per vendetta…
    Mi spiego. Il nostro ha avuto grandi meriti: è’ stato uno dei primi cronisti nostrani veramente aperti internazionalmente e ha portato un approccio innovativo (in parte mutuato dal mondo anglosassone) alla professione del giornalista, un approccio basato su analisi fondate sui fatti e sui numeri, laddove regnavano gli aggettivi, spesso fumosi, e l’indeterminatezza.
    Dopo la fine dell’era-Panatta per 30 anni è andato all’estero a vedere i nostri prendere per lo più mazzate… Chissà quante gliene hanno dette i colleghi della stampa straniera, e quanto lui li ha invidiati mentre faceva le telecronache e scriveva i suoi pezzi. Ora lui secondo me cerca solo una specie di “risarcimento” dal padreterno: prima di passare a miglior vita (ormai ha passato i 70 da un po’) vuole vedere un italiano che fa il fenomeno sul serio… E siccome, su questo sarete d’accordo, per ora all’orizzonte non si vede gente che possa far fare la VERA SVOLTA al movimento, (voglio dire, a noi servirebbe uno in grado di risvegliare la fantasia della gente, un personaggio alla Becker…) lui critica… O meglio, dice più o meno le cose come stanno… Poi è verissimo che con l’età è meno informato di noi, (un po’ maniaci) che andiamo a cercare i Miccini e i Quinzi e ci esaltiamo per la vittoria di Cipolla (con tutta la stima…) in un future…
    Ma quando si va sul VERO tennis (tornei dello Slam e Master Series) i nostri ahimé continuano a sparire e i quarti di finale non li superano da una vita. L’ultimo è stato Gaudenzi a Monte Carlo nel 1995. Quindi Tommasi, dal suo punto di vista, ha ragione…

  22. Stefano Grazia scrive:

    Potrebbe anche esserci un’altra ragione, Roberto…E cioè che Tommasi, come me per esempio, si sente forse più Cittadino del Mondo che Tifoso Nazionalista A Prescindere…Io lo sono anche in altri sport e lo sono sempre stato,attirandomi le ire e gli insulti e spernacchi degli amici che non riuscivano a capire come si potesse tifare il Brasile di Tostao e Pelè o la Francia di Platini Giresse e Tiganà o l’Olanda di Neskens e Crujiff (e notate che ho messo prima Neskens, il più grande giocatore fra quelli mai considerati fra i Più Grandi) contro l’Italia e il motivo era semplice: perchè giocavano meglio, e perchè di solito io tifo il giocatore, il personaggio e poi la squadra dove milita…così ho tifato Milan ma solo perchè c’era rivera e poi perfino Juve perchè c’era Platini prima di tornare al Milan e all’Italia ma solo per via di Arrigo Sacchi…(Poi ho smesso, ma se dovessi tifare ancora tiferei Arsenal per via di Henri e del suo Allenatore o Barcellona per via di Ronaldinho…) Allo stesso modo io mi son sempre detto che fra Cassius Clay/Mohammad Alì che danzava come una farfalla e pungeva come un’ape messo ipoteticamente di fronte a un grezzo spaccapietre, ergastolano, ignorante e semianalfabeta, con problemi di alitosi e indagato per stupro, non vedo perchè avrei dovuto tifare per quest’ultimo anche se quest’ultimo fosse stato ITALIANO, e magari compaesano. A maggior ragione nel Tennis e nel Golf che sono i veri e unici Global Sports, con giocatori riconosciuti in tutti gli angoli del mondo…(anche se poi a Casalecchio di Reno capita che nessuno riconosca Safin ma con suo grande dispetto, tutti il suo compagno occasionale di bagordi, Torrisi, oscuro calciatore del Bologna…) non credo si possa o si debba gridare allo scandalo se fra Andre Agassi e l’italiano di turno, tutto sommato il cuore possa palpitare di più per il Kid di Las Vegas…Magari per voi che li conoscete, li avete visti crescere, ci parlate regolarmente e magari conoscete i genitori, pu’o essere diverso, ma per lo spettatore medio è diverso…Ci si innamora del giocatore per il suo gioco ma soprattutto per l’idea che ce ne facciamo,magari sbagliando, come persona…Basti l’esempio di Minia che tifava Sampras ed ora tifa Nadal mentre il sottoscritto da Agassi è passato a Federer mentre certe logiche di pensiero avrebbero semmai suggerito percorsi e infatuazioni diverse… Certo, mi fa piacere seguire anche gli italiani, se questi mi sono sembrati bravi ragazzi/e, e sicuramente comprendo la valenza che avrebbe sul movimento tennistico la comparsa di un Messia o la vittoria in Davis (basta pensare al rugby e su questo argomento, da ex rugbysta, ho già pronto un post controcorrente)ma che Tommasi non si esalti di fronte a un italiano come si esaltava di fronte ad Edberg, onestamente non mi disturba. Bisogna sprovincializzarsi, essere meno campanilisti e tifare indipendentemente dalla nazionalità del giocatore. Almeno io la penso così, e magari è una forma anche questa di snobbismo. O forse l’aver abitato all’estero per 20 anni aiuta.

  23. angelica scrive:

    A me sembra che Tommasi, non dal suo punto di vista ma dal punto di vista del Tennis abbia ragione.
    Non c’e’ un giocatore italiano o giocatrice italiana nei primi 10 da troppi troppi troppi anni.
    C’e’ poco da fare i permalosi, Tommasi dice le cose come stanno.

  24. stefano grazia scrive:

    Aggiungo, se posso: ci sono ex giocatori ed ex giocatori. Ci sono quelli che magari non sono stati dei fenomeni ma si sono scoperti ottimi analisti (Mary carillo é considerata negli US la migliore di tutti) e ci sono campioni che dall’alto della loro arroganza vivacchiano sul loro nome, non hanno nemmeno la passione e la voglia e si vede che lo fanno solo per raschiare il fondo del barile intorno al proprio nome finché é ancora spendibile, e non si preparano e non sono nemmeno portati e magari alcuni sono anche negati…Ma c’é anche un John Mac Enroe che invece ci sembra nato, oltre che con la racchetta, col microfono in mano… Ma a prescindere da Johnny Mac, insomma, da un grande campione a noi comuni mortali piace sempre sentir raccontare l’aneddoto o commentare il colpo o la situazione del momento… é come avere la fortuna di andare allo stadio con degli amici e uno di questi é stato uno dei piú grandi…insomma, é un qualcosa in piú, non deve essere magari la Prima Voce, ma quando duice qualcosa lo stai a sentire e ti ritrovi spesso a sorridere incantato…Certo, se é un vecchio campione frustrato e bilioso, no, lo mandi a quel paese…ma se Martina Navratilova é in cuffia, quel che dice lo ascolti…E bisognerebbe anche che i Commentatori avessero licenza di dire quel che pensano, come Ubaldo nel pagellone, senza che uno se ne debba aver male perché altrimenti diciamo tutti bravo, bene, poverino, che magnifica giornata di sport, e scivoliamo nel piú disgustoso politically correct…Quello va bene nelle interviste a bordo campo, ricvolte a tutto lo Staduio, tipo quelle del simpaticissimo (e intelligente) Jim Courier all’Aussie Open, ma durante il commento televisivo io dovrei avere la libertá di dire qualunque cosa mi passa per la mente come in un match io posso seppelirti di smorzate se questi ti danno fastidio, batterti 6/0 e poi rimanerti amico…
    Piuttosto, invece che criticare troppo i Commentatori, io avrei qualche dubbio sul Format.
    Non so se altri ne hanno scritto, ma forse sarebbe il caso di cominciare a pensare a un diverso modo di proporre il tennis prendendo esempio dal golf dove tutte le buche sono coperte da telecamera col risultato che ti vedi tutti i colpi, in diretta o replay, dei migliori giocatori. Altro esempio che mi viene mente é il radiofonico Tutto il Calcio Minuto per Minuto.Perché se a partire dai quarti, le partite te le vuoi vedere tutte intere, magari nei primi gg di un Masters e nella Prima Settimana di uno Slam sarebbe piú utile, interessante, accattivante, spettacolare, saltibeccare da un campo all’altro come fanno nel golf da una buca all’altra, facendoti vedere e rivedere i momenti salienti, i vincenti, i drammi, le scenate, i litigi con l’arbitro, il rally incredibile, il tuffo,il break point, etc etc Magari cosí facendo si attirerebbero anche piú persone, piú neofiti, piú sportivi da salotto…
    Chiaro, il Purista che é in Marcos inorridirá, ma se andiamo a un Torneo dello Slam, nei primi giorni il bello é anche girare per i campi secondari e vedere e scoprire giocatori (e drammi) nuovi…

  25. roberto scrive:

    Ringrazio Stefano e Angelica per il loro appoggio…
    Purtroppo quando si è visto un po’ come funziona il mondo è difficile non essere critici nei confronti del nostro paese.
    Mi sento anche molto vicino a Stefano sul concetto di tifare l’Idea…
    Io adoravo Connors perché è stato il primo a darmi la sensazione della potenza fisica e della determinazione in un tennis - all’epoca - ancora dominato da colpi “accarezzati”.
    Amavo la Roma di Liedholm (pur essendo di matrice biancoceleste…) perché sapeva tenere la palla 70 minuti su 90…
    Ho amato il Milan di Sacchi per quella impressione di dominio assoluto sulla partita che ti trasmetteva.
    E ho sempre tifato per la Francia nel rugby perché adoro la spettacolarità del gioco “alla mano”, favorito dai galletti.
    Insomma, lo sport ha una sua estetica… E a volte è bello lasciarsi conquistare da essa senza pensare alle bandiere…
    Infine, quello che descrive Stefano sulla possibilità di girare televisivamente per i campi è già oggi un servizio offerto da Sky, ma purtroppo per il solo torneo di Wimbledon.
    Già che siamo in argomento: x Riccardo Bisti: non si potrebbe mobilitare il blog (raccolta di firme, o cose così) per chiedere a Sky Italia di migliorare e aumentare l’offerta di tennis, in particolare per la copertura degli altri slam?

  26. angelica scrive:

    Stefano, ma se io sto vedendo il match del mio giocatore/giocatrice e magari non è neanche uno di quei giocatori/giocatrici che vanno spesso sugli showcourts nei primi turni (e magari ai turni finali del torneo spesso non ci arriva) e tu mi saltibecchi su un altro campo perche’ secondo te, o secondo l’audience e’ piu’ utile, interessante, accattivante, spettacolare, be’ io come minimo mi stranisco e neanche poco !

    Va bene essere appassionati ma tutti, penso, abbiamo un giocatore e una giocatrice preferita che ci fa piacere vedere per tutto il match.
    Se sono al torneo, mi piazzo sul campo e via, se sono invece a casa allora sono contenta se ci siano i webstream come sul sito di Wimbledon che mi da la possibilita’ di andarmi a vedere la partita che mi piace oppure che da a ME la possibilita’ di saltibeccare (si vede che mi piace questa tu espressione? :P) da un campo ad un altro.

  27. Freddo scrive:

    Evidentemente si sente il bisogno che qualcuno ci ripeta che a tennis non siamo granchè….guardate che Tommasi dice una banalità che sappiamo tutti, tra l’altro lo dice male, visto che è riuscito a farsi detestare da tutti gli addetti ai lavori….io non capisco quale sarebbe la bellezza di una telecronaca di Tommasi….dice sempre le stesse cose, non parla bene (scrive anche peggio per la verità), non parla mai di tecnica e tattica, una volta diceva delle cose giuste adeso è solo acido…spiegatemi in che cosa sarebbe un grande telecronista perchè proprio non lo capisco…perchè conosce a memoria le date di nascita dei giocatori??? Secondo me è solo una questione di abitudine ed il ricordo di quando sapeva insieme a Clerici rendere un match un pò piu’ interessante….adesso con internet le informazioni che può dare sono già vecchie e non mi sembra che sia così integrato nel circuito per dire cose nuove…..se vogliamo dargli un voto alla carriera è un discorso…diamogli come a Morricone un bell’Oscar….però il mondo va avanti!

  28. Stefano Grazia scrive:

    Freddo, chissà, magari hai ragione tu, io parlo infatti di 15-20 anni fa, quando le telecronache di Clerici-Tommasi-Scanagatta e Lombardi erano IL FUTURO, qualcosa di completamente innovativo nel panorama stantio della tv italiota (come quelle di Dan Peterson nel basket)…Però quello che intendo è che Tommasi e Clerici insieme spesso rendevano piacevole la visione di un match che altrimenti non te ne poteva fregar di meno…
    L’Oscar alla carriera come idea però mi piace…
    Angelica, hai ragione anche tu, ma io sarà che son rimasto all’estero in paesi del terzo mondo, sarà che non ho dimestichezza con la tecnologia sofisticata, MA IN QUANTI, mi dici, DEL VOLGO E DELLA PLEBE UTILIZZANO I WEBSTREAM? Certo, magari se rientro farò così anch’io, ma io intendevo un prodotto destinato non alla nicchia ma al grande pubblico…Già io mi ritenevo fortunato qui col DSTV SudAfricano (un po’ troppo crickett, se vogliamo, ma 4-5 canali sportivi: tutto il golf, tutto il Tennis (i Masters e gli Slams), tutto il Rugby-Super 14, TriNations, 6 Nations)…Se mi dici che in Italia ormai tutti vedono lo sport sui webstream e non solo una nicchia, ti credo e mi spiego dunque perchè la mia idea non venga nemmeno presa in considerazione… Perchè altrimenti fra il vedermi la Williams o la Henin dare un 60 60 al primo turno a chicchessia,perchè quello ti faranno vedere, e invece ’saltimbeccare’ e vedermi i colpi migliori, anche in reply, preferirei quest’ultima che ho detto…Certo, solo nei primi 2-3 turni, chiaro…

  29. angelica scrive:

    Stefano, mi piacerebbe moltissimo avere per tutti i tornei la possibilta’ di scegliere i match da vedere come fa il sito di Wimbledon, come ha fatto anche eurosport per US Open e come ha fatto anche sky (pero’ non su tutti i campi) purtroppo sfortunatamente per me, ancora non e’ cosi’.
    La questione e’ forse piu’ semplice, ognuno di noi ha delle preferenze, dal commentatore al modo di poter vedere il tennis in tv e certo non e’ possibile accontentarci tutti.
    Qualche anno fa al Foro Italico, campo 5 ho visto un Pennetta-Ivanovic finito al 3 set per Ana Ivanovic dal primo 15 all’ultimo. Match bellissimo
    Ecco uno di quei match che probabilmente fosse stato in un torneo del Grande Slam su uno showcourts avrebbero mostro in tv giusto il tempo che sul campo centrale cominciasse l’incontro.
    Se fossi stata una telespettatrice non mi avrebbe fatto piacere. A me ovviamente, ad altri probabilmente no.
    E poi se sono una tifosa della Henin, della Williams o di un altra giocatrice, be’ preferisco prima vedermi il 60 60 e poi vedermi un altro incontro.
    Appassionati si, ma in fondo essere anche un po’ tifosi non fa male! ;)

  30. Stefano Grazia scrive:

    Angelica, sei l’unica donna del blog ma con te non si può mai vincere….

  31. marcos scrive:

    angelica porta un nome grazioso, ma graffia come una pantera…averne!

    bacio!

    marcos

  32. roberto scrive:

    Credo che la parola magica sia, banalmente, “interattività”: cioè, ognuno si sceglie dal decoder, o con il live stream via pc, il campo e la partita che preferisce… magari anche senza il commento su qualche campo… Credo che questa sia la soluzione che, sebbene alquanto più costosa, vada meglio incontro alle esigenze degli appassionati. Il problema, come in tutti i processi di produzione, è che ci deve essere una domanda tale da giustificare l’investimento. Insomma, torno a dire: non so quanto sia vasto attualmente il bacino di utenza in Italia del tennis in tv, ma forse siamo un po’ di più di quello che si pensa dentro alla “stanza dei bottoni” di sky italia… Facciamoci sentire!!

  33. marcos scrive:

    bravo roberto!

    questo ed altri blog, forum e siti dedicati al tennis, e-mail inviate ai cronisti in diretta…questi sono gli strumenti per farci sentire!

    …a meno che non si voglia organizzare un girotondo: se così fosse, in prima fila col megafono vorrei moretti, grande esperto, che, in palombella rossa faceva dire al protagonista: “Ma che fa? Spallucce? E non mi faccia quell’espressione perdente, come i tennisti italiani, che perdono per colpa del net, del vento, dell’arbitro…”

    marcos

    ps. ringrazio paolinolapeste per avermi ricordato la citazione.

  34. angelica scrive:

    Ma che pantera, sono un gatto con le unghie corte!
    E se mi giocano sul rovescio vincono tutti facile facile 60 61!! :D

    Sono completamente d’accordo con Roberto.
    La parola magica e’ proprio “interattività”.
    Mi chiedo solo se veramente i costi dei diritti per il tennis sia cosi’ alto da scoraggiare un investimento del genere.

    Per tornare a Tommasi, a cui credo noi spettatori di tennis italiani dobbiamo essere eternamente grati, se adesso si dice pure che lui non sa scrivere, be’ allora io devo mettere la tastiera del computer in frigorifero e smettere anche di scrivere le cartoline di auguri!
    Freddo, su via, che il suo modo di fare le telecronache non ti piace va benissimo, ci mancherebbe altro, ma non esageriamo su altri aspetti.

  35. stefano grazia scrive:

    Non avevo letto il post precedente di Roberto con cui sembro avere molte affinitá elettive: tra l’altro anch’io tifavo Jimbo e quindi ti consiglio un bellissimo libro: Jimmy Connors saved my life, di Joe Drucker (credo sia anche stato recentemente tradotto in italiano) che ritengo, libri di Clerici a parte, il miglior libro di tennis mai scritto. Magari Ubaldo l’ha letto e puó darci la sua opinione. Non é una biografia di Connors, é piuttosto la storia di Joe Drucker cresciuto nel mito di Connors e di come la sua vita si sia incrociata con quella del suo eroe. Alla fine é ovviamente anche una biografia non autorizzata, non elegiaca ma commossa e sentita e soprattutto scritta benissimo quale qualunque campione non oserebbe mai sperare un giorno di ottenere.

  36. Freddo scrive:

    Angelica, che ci siano giornalisti che scrivono formalmente e stilisticamente meglio di Tommasi è acclarato mica c’è bisogno che lo scriva io. Puoi dire cose interessanti per alcuni, questo può essere e non lo metto in dubbio ma su lo stile, non credo che qualcuno possa dire che sia un’artista della scrittura. Per me scrive male, ha un tipo di scrittura che può anche andar bene su le colonne di un giornale sportivo. Io personalmente faccio fatico a leggere un’autore di cui non mi pace la scrittura e alcuni libri li chiudo dopo la terza pagina se non trovo lo stile scorrevole. Il paragone non va fatto con noi che non lo facciamo per lavoro ma con i professionisti della scrittura, ecco se loi paragoni con il 90% dei giornalisti, fa fatica a fare qualche game. Opinione personale chiaramente da lettore di giornali e libri, si può obiettare che fa il telecronista e non deve scrivere bene stilisticamente ma anche nell’arte della parola mi sembra un fine dicitore. In ogni caso io voglio giudicarlo come commentatore perchè come scrittore prende 60 60 da Clerici, per esempio, ma non ha senso di giudicarlo per questo.

  37. stefano grazia scrive:

    Mi dispiace, non sono d’accordo. Clerici ha un suo stle,inimitabile; Filippo Melzi d’Eril un altro, a cui si ispira forse Marcos; Ubaldo ne ha un altro ancora (nel quale mi identifico piú io, con le dovute proporzioni); Tommasi ha il suo, meno letterario e piú giornalistico forse,ma nel quale io personalmente non ho mai trovato alcunché da ridire, anzi,l’ho sempre letto volentieri…E di libri ne ho letti moltissimi anch’io e non solo di tennis. Ma credo sia solo una questione di gusti personali: come a Vincenzo Torzillo non piace Nadal, Freddo non puó sopportare Tommasi.
    Passiamo oltre.
    PS Premetto che a me non é mai piaciuto Brera (il che puó sembrar strano visto che Clerici, che adoro, gli é sempre stato accostato) e per molti magari sará un eresia ma tutt’al piú gli ho sempre preferito il suo discepolo Mura, oh!, non so cosa farci, non e quindi é tutta una questione di gusti e di affinitá stilistiche e letterarie. E siccome siamo esseri umani, di simpatia epidermica.

  38. Freddo scrive:

    Io passo oltre ma non paragonerei tutti quelli che hai citato a tommasi incluso Marcos :) . Comunque io direi che tre quarti degli appassionati sul web non sopporta Tommasi così come il 90% degli adetti ai lavori, solo qua ho trovato tutti questi difensori di Rino. Io ho già detto che l’apprezzavo prima ma sarà anche normale che un’uomo di 70 anni con una brillante ala carriera alle spalle, possa essere considerato superato…

  39. marcos scrive:

    freddo è un grande amico: ricambio il sorriso!

    stefano, scrivimi un paio di links dove posso leggere melzi d’eril, che, fino adesso, lacuna enorme, pensavo solo di percorrere in macchina, compiendo una curva continua fino a corso sempione…pensando ad un vecchio milanese filofrancese.

  40. angelica scrive:

    Cosa ?! Tommasi 70 anni ?! Se ti sente Tommasi ti tira le orecchie: ne ha 73 di anni ! E ci tiene a sottolinearlo :D
    (Tra l’altro arrivarci a quell’età con quella lucidità ancora perfetta )

    E considerazione del tutto personale, per quanto riguarda il giornalismo, non credo che l’eta’ possa essere considerato un elemento per definire qualcuno superato.
    Biagi per esempio resta ancora una spanna sopra al 99,99% dei giornalisti italiani (perdonami Ubaldo!)

  41. Stefano Grazia scrive:

    ANGELICA: d’accordo con l’età, Clerici docet ma su Biagi dissento: voglio dire,è un ottimo giornalista,magari il migliore, MA NON SCRIVE AFFATTO BENE…O meglio, scusate: non mi piace, NON PIACE A ME, come scrive…Badate: non quello che dice, ma come lo dice… A parte che utilizza spesso interi paragrafi uguali per articoli diversi o capitoli di libri…Sarebbe stato piuttosto un grande blogger, un artista del copia e incolla! E poi per me ha utilizzato diversi “negri” perchè umanamente era impossibile fare tutto quello che faceva lui, anche i fumetti (tra l’altro pessimi)…E come scrittura gli preferisco alla grande Ubaldo. Ma non voglio peccare di blasfemia e lesa maestà e come giornalista è ovvio, non si discute. Anche come giornalista televisivo. Ecco, con Biagi che pure è delle mie parti io ho lo stesso rapporto che Freddo ha con Tommasi! Ma gli riconosco una GRANDEZZA che solo io non riesco ad apprezzare compiutamente. Poi essere giornalisti è tutto un altro affare che scrivere bene…Puoi essere un grandissimo giornalista e non saper scrivere…Puoi saper scrivere ma non avere la curiosità, la capacità investigativa, il dono della sintesi…
    MARCOS: è da un po’ che non lo leggo, ma Melzi d’Eril era la firma “letteraria” di Tennis Italiano…non so nemmeno quanti anni abbia,se giovane o attempato, sicuramente aristocratico e un po’ snob e qui non ti somiglia, ma elitario si, e non so, magari tu non ti riconoscerai affatto, ma ogni tanto me lo hai ricordato, non per i contenuti ma per lo stile…Chissà poi, è un’idea mia. Se ti può rassicurare, i colleghi di Tennis Italiano dicevano che”scrive da dio”.
    (PS il mio scrittore preferito comunque è Mordecai Rilcher de La versione di Barney …)

  42. marcos scrive:

    ora capisco il perchè della mia lacuna: io ero per match ball!

    ero giovane e per match ball…più che sugli articoli di fondo, mi buttavo sui risultati e nelle pagine centrali, dove tifosi di adriano e corrado si sfidavano a pernacchie vicendevolmente.

    non so come scrive d’eril, ma solo per il fatto che citi il padreterno e gli aristocratici, mi sa che siamo un tantinello distanti!

    cercherò, comunque, qualche suo articolo.

    grazie!

    marcos

  43. Freddo scrive:

    Biagi mi piace come giornalista e come responsabile di programmi ma ha ragione Stefano è pesantissimo da leggere, è dispersivo e si fatica a seguire un filo logico. Tommasi invece non è dispersivo e lineare ma piatto, ripetitivo nei termini come lo è nelle telecronache. Si è vero Ubald scrive bene dei telecronisti è sicuramente è il migliore dopo Clerici. L’unica cosa che non mi piace è che ha la tendenza ad essere un pò troppo prolisso, uno stile “giornalistico” ma un pò pesante per il web. Io dei suoi pezzi lo riconosco leggo i concetti generali ma faccio fatica a leggere tutto (sorry). Merzi d’eril è un grande ed è vero che ricorda Marcos, insieme a Clerici è il giornalista esperto di tennis che scrive meglio in assoluto.
    Non soporto invece Martucci.

  44. Freddo scrive:

    Angelica l’età non è sufficente ma nel tennis il prodotto da commentare è unico, non c’è mai la controprova che un altro commentatore avrebbe piu’ successo…nel caso di Tommasi i responsabili di Sky avrebbero il dovere di capire se Rino raccoglie ancora i consensi degli spettatori in caso contrario dovrebbero cambiare.. finchè non si fa questa verifica lo si manderà in onda anche quando per ricordarsi il nome di un giocatore avrà bisogno del gobbo.
    Su come poi funziona il sistema giornalistico italiano e televisivo bisognerebbe stendere un velo pietoso…io per fortuna alle 22 già dormo di solito e un pò mi salvo dal sentire in continuazione la musica di via con il vento….anche lì direi che ci sarebbe da ringiovanire e non poco…
    Biagi lo voglio rivedere in video anche io ma gli spazi se li dovrà conquistare nel senso che se la sua trasmissione sarà seguita e sarà interessante continuerà se no, no.
    Lo share invece non è un parametro per le telecronache di tennis quindi ci sono sempre gli stessi. Tommasi è tra i piu’ conosciuti quindi difficile da levare ma non credo che scelte piu’ coraggiose potrebbero dannegiare l’azienda anzi….

  45. stefano grazia scrive:

    Mi ricordo di Melzi D’eril delle telecronache di due-tre pagine sulle Sfide Impossibili fra giocatori di epoche diverse…Oppure dei pezzi sulle racchette pregiate, dalla Donnay di Borg alla Dunlop di JohnnyMac alla Maxima di Panatta (era la Maxima?)… Ma é da un po’ che non leggo piú. la sua firma in calce ad un articolo…

  46. maxolds scrive:

    non ricordo piu’ chi disse ”clerici e’ un artista, e come tale puo’ essere amato o no, opera su di un’altra dimensione- tommasi invece sara’ pure una macchina sforna numeri e statistica, ma e’ IMITABILE. E questo lo fa perfino piu’ grande, nella categoria giornalisti e commentatori.”

    che poi uno, giustamente, possa preferire qualcuno, nella categoria ”creativi” per esempio mura a brera (giustamente) e’ un altro discorso. e ho assistito personalmente alla sudata del galeazzi d’antan che provava a snocciolare dati e risultati alla tommasi ma proprio non ce la faceva, e non informava ne’ si coinvolgeva per niente…. c’e’ chi e’ bravo e chi meno, c’e’ a chi piace e a chi non…etc etc
    e poi ci sono i galantuomini, biagi o montanelli ad esempio (abbastanza, mica santi, eppero’-..) ; i giorgino e i vespa invece..no.

    in assoluto la mejo (termine tecnico) era la pericoli quando commentava un match tra donne.. perche’ viveva e giocava con loro.

    ma anche questa e’ arte delle persone e non legge prestabilita.

  47. angelica scrive:

    Freddo, parliamoci chiaro la questione dei commentatori non e’ oggettiva e’ soggettiva.
    Cio’ che puo’ piacere a me’, puo’non piacere ad altri. Ed e’ legittimo. E allora che vogliamo fare, una sfida a tresette per decidere chi secondo il nostro gusto deve stare sulla torre e chi deve essere buttato giu’? :P

    Per quanto riguarda i miei gusti personalissimi :
    non mi toccate Tommasi e Clerici ed Elena Pero per quanto riguarda Sky mentre per Eurosport, in lingua italiana, Costanzo lo ascolterei anche se leggesse l’elenco del telefono!!!
    Per Eurosport in lingua inglese mi piace Jo Durie e Samantha Smith.
    E trovo bravo anche il commentatore francese di Eurosport e i giornalisti della redazione sportiva di France2 e France3.
    E per dirla tutta fino in fondo, adoravo ascoltare Lea Pericoli su TMC.

    In ogni caso, ammetto senza problemi che se mi dicessero ti facciamo vedere tutto il tennis che vuoi ma come commentatore puoi ascoltare solo Bisteccone Galeazzi, accetterei subito senza pensarci due volte! :D

    E per concludere, un sorrisone a Freddo e Stefano anche se non sono d’accordo come me su Biagi :)

  48. marcos scrive:

    per il tresette ci sono anchio.

  49. Freddo scrive:

    Secondo me la questione dei commentatori è oggettiva, perchè riguarda un gran numero di appassionati….soggettivo può essere il nostro parere…ma nell’ambito dell’apprezzamento del pubblico se la maggioranza ti apprezza o no è un dato oggettivo che andrebbe analizzato…è come il voto che preso singolarmente è soggettivo…ma i risultati delle elezioni sono oggettive (almeno si sper)…
    Io però ti avevo fatto una domanda è cioè cosa ti trasmette Tommasi in telecronaca, sei daccordo con tuto quello che dici? Ti piacciono ancora le storie che racconta? Ti sembra che interpreti bene le varie sfaccettature dei match a livello tattico e tecnico….
    Mi è capito di leggere i giudizi di Mary Carillo e di Courier sul gioco di Nadal ad Indian Wells…beh i due avevano capito chiaramente che Nadal sta provando a cambiare gioco sul cemento….non hano mai detto che Nadal stava giocando male…. per poi vincere il torneo senza perdere un set…Io personalmente cambirei volentieri Tommasi e Lombardi con Mary Carillo e Jim Courier.

  50. Stefano Grazia scrive:

    Avete ragione: imperdonabile non aver citato Lea Pericoli che su TMC era bravissima e ogni tanto si portava dietro Pietrangeli…
    Bisteccone si è sputtanato, lui e la categoria, su Domenica In con Mara Venier…Capisco che “non ci azzecchi” e che uno,per soldi o per amore, possa fare quel che gli pare e debba essere poi giudicato per il suo mestiere ma dopo Domenica In non ce l’ho più fatta… Prima, nell’epoca del boom, con Panatta a fargli il commento tecnico, poteva anche avere la sua collocazione…Su Tele+ il commento per chi a tennis ci giocava, su Rai il commento più popolare e popolano per chi il tennis solo lo tifava…e si accontentava del “dritto a tutto braccio” come spiegazione tecnica

  51. marcos scrive:

    giampiero galeazzi è stato il miglior telecronista per i match di davis negli anni d’oro degli azzurri, il migliore telecronista per i match di adriano: nessuno come lui si è riuscito a trasferirmi così grandi emozioni durante un commento di tennis.
    solo lui era in grado di trascinare alla vittoria gli azzurri, commentando il finale di una partita di tennis esattamente come commentava gli ultimi metri degli abbagnale alle olimpiadi.
    mi ha strappato lacrime, nei suoi eroici e confusionari epiloghi: galeazzi era passione allo stato puro.

    questo rimane il mio ricordo di galeazzi: evidentemente sono stato fortunato a non seguirlo nella domenica sportiva!

    marcos

  52. Stefano Grazia scrive:

    Si, ma il telecronista deve essere anche un tifoso ultras?
    Credevo che nel tennis, global sport per eccellenza, fossimo un po’ diversi dal popolo del calcio (o da quello che si è scoperto prima pallavolista e poi ora rugbysta…s se l’Italia vincesse anche nel crickett, chissà…) A volte non riesco a seguirti, Marcos: fai l’olimpico, il saggio, il filosofo,il buonista …ma mi sa che nascondi un animo da ultras! Anche tutto sto entusiasmo per i giovani italiani…solo perchèe sono italiani…Ci sono magari sparsi nel mondo decine e decine di giovani meritevoli come e di più, ma tu ti scaldi solo per le eroiche imprese al primo turno degli italiani…Certo, come la maggior parte degli esseri umani, e più mi inoltro nel discorso più mi accorgo di camminare su percorso minato, e di passare per bastian contrario a tutti i costi, nonchè antipatico lezioso snob, ma onestamente trovo difficile conciliare il tuo entusiasmo per Clerici/Tommasi/Scanagatta con quello per Galeazzi…Insomma, alla fin fine bisognerà pur schierarsi, e non solo contro De Villiers…Che, confesso, sta prendendo tante e tali bastonate da tutti che ormai quasi mi sta diventando simpatico…Se si dimettesse, poi, caso rarissimo sia in politica che nello sport,diventerebbe il mio idolo!

  53. marcos scrive:

    sono molto poliedrico e riesco a trovar del bene sia nel nero, sia nel bianco. parimenti con il male.

    non rinnegando mai le mie giovanili pulsioni, inoltre, quando le gioie erano vissute con altra intensità e meno filtrate da esperienza e letture, anchio mi accorgo che dò giudizi un pò da guelfo e un pò da ghibellino, bigio, arrabbiato, ma soprattutto, compagnaccio: mai, dunque, col savonarola, che riuscirò a rispettare in prosa solo quando sarà il tuo nuovo idolo!

    in clerici còlgo l’arte, di cui mi nutro.
    in tommasi la scienza, di cui mi nutro.
    in ubaldo l’umanità, di cui mi nutro.
    in galeazzi la vulcanica passione, di cui mi nutro.

    lo so… è una cucina eclettica e poco presentabile agli altri: ma preferisco farmi attraversar da molte cose, non per scegliere ciò che più mi garba, ma per assaggiarle tutte, scoprendo, così, che pure l’ortica trova un suo spazio nella dispensa mia.

    ciao!

    marcos

  54. Giovanni Di Natale scrive:

    Marcos non è che di professione fai il poeta? Perchè del verso fai uso, ma mai abuso… Complimenti per lo stile, è davvero un piacere leggerti. E questo a prescindere dal contenuto del tuo pensiero, che può essere condivisibile oppure no…

  55. marcos scrive:

    giovanni… sei carissimo!

    no, non son poeta e, confesso, talvolta manch’io mi condivido: a prescindere dal contenuto!

    il cielo piove a miami.

  56. Stefano Grazia scrive:

    va benissimo così Marcos, anch’io, noi tutti, siam pieni di contraddizioni, l’importante è rendersene conto…io poi sono un bastian contrario patologico, a volte, e anche se a volte completamente d’accordo col mio interlocutore mi ritrovo a dipanare una logica di pensiero completamente opposta forse per farmi convincere dall’altro che ho ragione…Contorto, e talora irritante, lo so, e chiedo venia, ma in un blog e nelle chiacchere da bar serve anche questo…Ciò detto, in effetti hai colto le caratteristiche che fanno del terzetto Gianni/Rino/Ubaldo la summa perfetta del commento tennistico (su Tennis Channel,per esempio)…E ti concedo perfino che Galeazzi con Panatta e Bertolucci andava benissimo per la RaiTibù del Boom, soprattutto per chi non si ricorda più le famigerate escursioni sul NazionalPecoreccio del Bisteccone con la Venier…Ma scherzo,dai, magari a molti era simpatico e sudato anche lì…

  57. Freddo scrive:

    Stefano “Ciò detto, in effetti hai colto le caratteristiche che fanno del terzetto Gianni/Rino/Ubaldo la summa perfetta del commento tennistico” va beh invece Mary carillo, Jim Courier o Mcenroe fanno schifo? Mi sembra la pubblicità del the Lipton “per me numero uno”….mah! Siceramente questo blog comincia ad avere piu’ le caratteristiche di un fan club, nessuno me ne voglia per questo commento..ma almeno i toni mi sembrano un pò troppo decantatori detti poi da un “bastian contrario” :) :)

  58. Stefano Grazia scrive:

    Bè, ma ti ho appena distrutto Bisteccone…E in un altro post ho perfino chiesto se Panatta se li scrive lui o se li fa scrivere,i suoi editoriali…Mary Carillo,Jim Courier e McEnroe a me piacciono, e l’ho scritto, MA TU SICURAMENTE NON RIESCI A SEGUIRLI visto che hai riconosciuto che l’inglese proprio non lo mastichi (in occasione dell’intervista con Gasquet)…Ti è piaciuta questa, come cattiveria?

  59. Stefano Grazia scrive:

    Comunque, mi sembra che se su Tommasi non siamo d’accordo (ma ho ammesso che non sento Gli Italiani da almeno 10-15 anni), e nemmeno sulle Academies Americane, nello stroncare la scrittura di Biagi si, per cui vedi che non c’è preconcetto…Ci ritroveremo ancora a dissentire su altri argomenti…Anzi, proprio per questo ti invito a riscrivere su Tennis & Figli perchè altrimenti hai ragione, diventiamo leziosi…sono per il pluralismo, le punzecchiature, perfino gli sfottò…Su questo sono d’accordo con te…Però se a me Clerici & Co mi piacciono o mi son piaciuti, che ci posso fare? Vado a scrivere su un Blog di persone che mi stan sulle palle per non correre il rischio di sembrar ruffiano?

  60. roberto scrive:

    Ragazzi, grazie a tutti, in particolare all’eroico Freddo che ha strenuamente combattuto pur in evidente e crescente inferiorità numerica. Ho letto dei bellissimi post, ma la palma va a Marcos che giustifica il suo esser tifoso…
    Stefano Grazia, devo confessarti che pur con le affinità elettive sul tifo all’Idea, nel mio profondo un’anima da ultras ce l’ho anch’io, sarà che ero giovane…
    ma or ora mi è tornato in mente un commento di Galeazzi ad un (raro) passante vincente di rovescio di Cancellotti contro Krickstein in un match dell’84: e il nostro Bisteccone a spiegare tutto convinto che sì, Cancellotti era scarso di rovescio, ma che tutto il settore tecnico della FIT ci stava lavorando per migliorare quel colpo, e già si vedevano i risultati…
    ahimé, Cancellotti non l’ha mai presa di rovescio!!
    Però era bello sperare, era giovane illudersi…
    E quindi, per chiudere il cerchio, sono d’accordo con Angelica: datemi tutto il tennis in tv e poi mi posso pure travestire da ultras con Galeazzi, ché il mio snobismo non arriva a tanto…
    Quanto a Tommasi, facciamo una proposta a Sky: si liberino di Tommasi, e con i soldi risparmiati dallo stipendio di Rino, ci facciano vedere gli altri Slam!!!
    Credo che lo sostituiremmo senza grandi sofferenze con Elena Pero, Meloccaro e Mangiante.

  61. angelica scrive:

    Meloccaro e Mangiante?!?!
    Ma pleeeeeese !!! Non ci penso neanche.
    Ma cos’e’ ’sta mancanza di rispetto per Tommasi?
    E non ditemi cohe non sa commentare e che ci sono quelli piu’ giovani, che a parte pochissime eccezioni molti sono ancora li’ a cercare di capire che per giocare a tennis serve una racchetta, eh.
    E se poi qualcuno osa dire, per esempio, che il commentatore moderno deve essere come quello di motociclismo di Italia 1 mi stranisco veramente!
    Quello e’ veramente l’apoteosi dell’insopportabile per me!!
    Ecco quello e’ l’unico commentatore che mi fa veramente cambiare canale e lasciar perdere l’avvenimento sportivo, mentre tutti gli altri possono non piacermi pero’ la partita me la guardo tutta fino alla fine

  62. Giovanni Di Natale scrive:

    Se proprio non volete Tommasi potete candidare me… Scherzi a parte, da giornalista posso dirvi che Tommasi è veramente una icona.
    Rispetto al passato sbaglia di più, è innegabile. Ma sfido chiunque a commentare una partita da uno studio televisivo lontano anni luce dalla realtà del campo. Tommasi resta il numero uno e personalmente sarei onorato di poter apprendere da lui i segreti del mestiere. Nonostante gli errori. Nonostante alcuni commenti forse troppo duri verso gli italiani. Ma televisivamente parlando resta a mio modo di vedere il migliore in Italia, per ritmi e qualità.
    E concordo con Angelica… lungi dal tennis i telecronisti “nuova generazione”, tutto urla e poca sostanza…

  63. roberto scrive:

    Ragazzi, chiedo venia, ma forse non mi sono espresso bene… la mia era una provocazione… paradossale e scherzosa. Quel che intendevo dire, esprimendomi, ahimé in modo infelice è questo:
    1) non sono contento di come sky copre il tennis, specialmente rispetto alle premesse e alle promesse di qualche anno fa…
    2) lo spessore di Tommasi non si discute, la mia generazione lo ha idolatrato e apprezzato, però, obiettivamente, qualche “topica” di troppo inizia a prenderla e quando lo sento sbagliare il nome di qualche giocatore, o ammettere, con l’onestà che gli va riconosciuta, di non conoscerne qualche altro che frequenta il circuito dei challenger e che magari io invece ho visto giocare, a me fa un effetto un po’ strano, tra il tenero e il dispiaciuto, come quando ti accorgi che tuo padre non sa più parcheggiare la macchina…
    3) Secondo me Meloccaro e Mangiante, ancorché giovani, sono molto, ma molto preparati. Specie il secondo, che è molto buono dal punto di vista tecnico, essendo stato un buon giocatore (2a categoria).
    4) Ma insomma, si parla tanto di paese ingessato, di gerontocrazia, di necessità di un ricambio generazionale… Inoltre la tecnologia cambia la tecnica produttiva dei servizi, anche nel giornalismo (e la riprova è che stiamo discutendo su questo blog…). Il modo di informare e commentare un incontro si evolve con i tempi (e con Internet): in questo Tommasi non si è adeguato a sufficienza (è troppo poco attento a quello che succede sugli altri campi, per esempio…). Se si può avere rispetto e tolleranza per Clerici, per la sua mitica macchina da scrivere Olivetti e per la sua allergia alla tecnologia, lo stesso approccio riesce difficile rispetto ad un giornalista come Tommasi che invece dell’approccio moderno, quantitativo, “scientifico” alla professione ha sempre fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. In sostanza, Rino era moderno ieri, oggi forse è un po’ obsoleto…
    …sorry…

  64. stefano grazia scrive:

    Perché, voi detrattori, continuate ad essere piccoli e italiani mentre il Tennis é sport globale…Devo anche dire che prima di questo Blog non avevo mai notato la loro presunta “indisposizione” nei confronti degli italioti atleti, siete voi che me lo avete fatto notare ma é vero che non li ascolto da almeno 10-15 anni…Magari a me stavan ogni tanto sulle palle, Tommasi e Clerici, quando non erano “abbastanza” ben disposti con Andreino (Agassi)al quale loro ovviamente han sempre preferito Pistol Pete, ma NON ho mai OSATO discuterli…a costo d’irritare IL FREDDO, non é questione di Fan Club, a me son sempre piaciuti…il che non significa che posso essere trovarmi spesso in disaccordo con quel che diocono, ma questo che c’entra? Io credo che si parta da un punto di vista sbagliato, cioé quello di giudicare un Commentatore bravo o meno in base a quello che dice: se dice quello che pensiamo anche noi é bravo, se non la pensa come noi allora al rogo… Moltissime volte io non mi sono trovato d’accordo con quanto il Vate Gianni andava dicendo su Agassi ma non ho mai messo in discussione il loro ruolo…Li vedo come dei vecchi amici, li sento come dei vecchi amici…lo dico sapendo che lL FREDDO mi spernacchierá volgarmente…certo, Roberto, anche a me Galeazzi ogni tanto divertiva e infatti lo avrei tenuto per soddisfare l’anima popolare e pecoreccia del TIFOSO, quello che segue la Pallavolo o il Rugby solo se diventiamo Campioni del Mondo o battiamo Scozia e Galles … Io criticavo Bisteccone piú per aver svilito la professione con le sue tristi performance, per amore o per denaro, a Domenica In…Ma per me Clerici e Tommasi sono il Tennis in Televisione e sulla Carta Stampata, period.

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