E’ tornato Nadal, è tornato Seppi
Ritorni diversi ma importanti
Roddick non torna, è il nuovo Safin:
un giocatore in eterna crisi
Scoppia il “caso Barazzutti”

 
19 Marzo 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B.: Aggiunto un profilo di Roddick (realizzato da Fabio Ferremi) nella categoria personaggi. I numeri della crisi ed il complesso “Federer”. Confronto tra le gestioni Gilbert e Connors. E la corsa al titolo di vicerè sul cemento vede in vantaggio Nadal.Inoltre acceso dibattito su chi sarà il nuovo capitano azzurro di Coppa Davis… i blogger “esonerano” Barazzutti.Bracciali torna protagonista, a Miami elimina in due set Max Mirny (7-6 6-4). L’Italia torna a sperare in un successo in Israele

pubblicato su Il Giorno, Il Resto del Carlino, la Nazione, nella rubrica Tennis Week del martedì

di Ubaldo Scanagatta

E’ tornato Rafa Nadal, è tornato Andreas Seppi. Ok, guai a non far le debite proporzioni. Lo spagnolo non vinceva più un torneo da 9 mesi, dal Roland Garros. Digiuno da Ramadan per un campione come lui. Ma Rafa era pur sempre _ oggi distacca Roddick di 1775 punti Atp _ il secondo tennista del globo, dietro l’extraterrestre Federer (che neppure l’inatteso stop con Canas dopo 41 successi riporterà sul pianeta Terra).
Mentre il giovanotto altoatesino _ due anni più “anziano” del mallorquino e a un anno dal suo best ranking Atp (n.51 nel febbraio 2006) _ era precipitato clamorosamente fuori dai 100: n.102. Già, proprio 51 posti più giù del suo n.51.
Insomma, sono tornati da due ben punti di partenza assai distanti. Tant’è che Nadal partecipava ad un Masters Series, Indian Wells, di 3.285.000 dollari di montepremi (quota maschile) _ il massimo dopo gli Slam _ e Seppi a un ben più modesto Challenger di 125.000 (sebbene il cast dei partecipanti valesse un torneo Atp).
Altra differenza non da poco: Nadal ha vinto in finale 6-2,7-5 contro il serbo Djokovic (e in semifinale contro il n.3 del mondo Roddick 6-3,6-4) il suo torneo n.18, il suo settimo Masters, il n.4 sul cemento outdoor _ e senza cedere un set in tutto il torneo _ mentre Seppi si è arreso in finale al francese Gael Monfils e con un punteggio netto nel set decisivo (6-3,1-6,6-1).
Però i due ritorni, pur così distinti, hanno qualcosa in comune. Della tenuta psico-fisica di Nadal, infatti, qualcuno aveva cominciato a dubitare, senza peraltro stupirsi poi troppo del calo. Troppo dispendioso il suo tennis, sussurrava vox populi. Così tanti credevano che sul cemento avrebbe perso da Roddick. Non è stato così. Anzi l’americano è stato dominato e se non si fosse aggrappato al solito servizio sarebbe stato umiliato. Nadal _ mi hanno fatto osservare i lettori del mio blog www.ubaldoscanagatta.com _ più che un pirata sembrava un infermiere-barelliere della serie “Un medico in famiglia” per via d’una bandana-papalina un po’ ridicola calata sugli occhi a contenere i capelloni, ma per efficacia pare tornato lo spauracchio di prima. Nike più che al gusto punta alla…memoria: Rafa in canotta azzurra, con lo strano copricapo ton sur ton, non potremo dimenticarlo mai. Chi, al contrario, ricorderà da chi era sponsorizzato Djokovic?
Veniamo a Seppi: è raro che un atleta sia n.51 a 21 anni e n..102 a 22, a meno che abbia subito seri infortuni. Andreas, temo, il problema lo aveva nella testa, nella convinzione. Aver fatto un gran bel tris di vittorie sudamericane, il brasiliano Kuerten (“tricampeao” al Roland Garros), l’argentino Del Potro (grande talento), il cileno Massu (oro olimpico ad Atene), per Andreas può valere _ quanto a fiducia _ non meno dei convincenti successi di Nadal a spese dei diretti concorrenti alla poltrona di number two. Dovrebbe averlo restituito a nuova vita. Per la Davis anti-Israele sarebbe molto importante.

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30 Commenti a “E’ tornato Nadal, è tornato Seppi
Ritorni diversi ma importanti
Roddick non torna, è il nuovo Safin:
un giocatore in eterna crisi
Scoppia il “caso Barazzutti””

  1. marcos scrive:

    còlgo il finale dell’ubaldo. se potito convince anche a miami (al primo turno kuznetsov ed, eventualmente, al secondo almagro; al terzo non ve lo dico…ho già preparato il divano), la squadra di singolare è fatta: dentro seppi e starace. doppio al braccio e a bolelli.

    a meno che volandri non giochi un torneone! (contro mahut al primo, eventualmente ljubo al secondo)

    per la cronaca, oggi: sela/norman 61 63

    ciao!

    marcos

  2. Ubaldo Scanagatta scrive:

    E io prometto scoop (scherzo, scherzo) da Tel Aviv. Sarò ospite, infatti, del mio amico Ron Steel…Volete sapere chi è? Scommetto che nessuno nemmeno di voi informatissimi lo sa. E’ il coach di Dudi Sela e un membro dell’International Club di cui faccio parte, e di cui Marco Gilardelli, ex prima categoria nonchè ex campione della lambertenghi (classe 1947!), è il presidente per l’IC Italia (ed io il segretario onorario: cioè faccio poco o nulla…ma un giorno vi dirò che cosa fa l’IC, come è nato etc) Con ron Steel ci ho parlato ieri sera e proprio, naturalmente, anche di Dudi. Ma per ora lo scoop me lo tengo. Forse pechè non lo è. Però…ciao a tutti
    ubs

  3. roberto scrive:

    Ubaldo, visto che sei così introdotto nell’ambiente israeliano, perché non ti sbilanci e non ci dici la tua su Sela? Quanto vale secondo te? Mi sembra che in questa prima parte della stagione abbia avuto un rendimento molto altalenante, al punto che diventa difficile dare un giudizio. Che tipo di giocatore è? Quanto dobbiamo preoccuparci, anche alla luce della ritrovata vena dei nostri? All’AUS Open (miglior torneo per lui quest’anno) Sela ha battuto un giocatore in fase calante come Srichapan e poi ha impegnato Safin in 5 set, ma si sa che spesso Marat le partite se le complica da solo, bisognerebbe aver visto il match… Dopo l’Aus Open ha preso solo sberle, è tornato a vincere ieri con Norman (ecco, 6-3 6-1 al belga, giocatore da anni sulla soglia dei top 100 è un punteggio preoccupante…). Insomma, il valore di questo israeliano mi pare indecifrabile …
    Illuminaci, che siamo tifosi e preoccupati…

  4. Marco Lombardo scrive:

    In coppa Davis, si sa, molto conta la motivazione e il fattore campo. Dunque, aldilà delle cose che Ubaldo sa e ci dirà, mi sembra che contro Israele non partiamo proprio favoriti. Facendo un personale conto, dall’inizio del 2007 ho rilevato che i nostri primi 5 giocatori hanno vinto fin qui 14 partire su 48 (stiamo parlando di tornei maggiori) e che dunque in questo momento debbano essere più preoccupati di loro stessi piuttosto che della nazionale. Insomma, Sela non è un fenomeno ma quando vuole sa giocare, il doppio è a loro netto vantaggio, resta l’incognita Okun: possiamo vincere ma dobbiamo arrivare a Tel Aviv con un Seppi al massimo e con Starace più tonico di oggi, perché pensare di far giocare Bracciali tre giorni di seguito sembra un azzardo. Vorrei aggiungere anche che ci vorrebbe pure un ct più concentrato, ma magari s’arrabbia.

  5. roberto scrive:

    La butto lì cattiva e diretta: chi vedreste al posto di Barazzutti?
    (Non ditemi Furlan, che Renzo sta bene dove sta).
    Io credo che forse la figura più adatta potrebbe essere proprio Gaudenzi…

  6. Giovanni Di Natale scrive:

    Anche io vado sulla provocazione… e dico Sanguinetti, un capitano-giocatore, che sappia anche l’attuale situazione del tennis… Inoltre mi pare una persona molto equilibrata…

  7. giampiero scrive:

    Paolone Bertolucci

  8. angelica scrive:

    Piatti

  9. anto scrive:

    Al posto di Barazzutti, potrei mettere anche TopoGigio, sono sicuro che avrebbe più mordente e sopratutto personalità.

  10. Stefano Grazia scrive:

    Piatti probabilmente preferisce fare altre cose,e sarebbe sprecato…Quindi anch’io, da persona esterna che non conosce personalmente gli attori se non attraverso quel che legge sui giornali e riviste,vedo bene Gaudenzi

  11. marcos scrive:

    ottima domanda, roberto!

    bertolucci, poi sanguinetti, poi gaudenzi.

    ciao!

    marcos

  12. Stefano Grazia scrive:

    Marcos, ti sei dimenticato Panatta…

  13. angelica scrive:

    ok niente Piatti (troppo bravo per fare il Capitano di Coppa Davis, sono d’accordo)
    allora Lea Pericoli :P
    ok, ok, ok , scherzavo!
    C’e’ un personaggio che mi incuriosisce molto e’ Tamil Tarpishev (se si scrive cosi’) e’ il capitano russo di Davis Cap, Fed Cup ed e’ anche il presidente della Federazione Russa di Tennis.
    Ma voi ce lo vedere Binaghi a fare lo stesso? …no…proprio no! :D

  14. marcos scrive:

    ahhhhhhhh, stefano!

    ancora ricordo la sua veronica come fosse un babà!

    quello sguardo assassino prima di servire…mi emozionava quanto giuliano gemma in trinità, sartana e quei tre figli di p…ana.

    quella diretta durante il tg della sera, in un angolino in alto dello schermo, con angeletti che dava notizie sulla dc…e lui che si faceva battere da dupre….pat dupre: no!!!!!!!!!!!!

    ancora… quando scuoteva a praga il seggiolone del giudice arbitro, dopo aver subito un clamoroso torto: smid al terzo rimbalzo aveva preso quella palla corta…non al secondo!! e la traiettoria del suo sputo, centrarlo in mezzo agli occhi…il giudice di sedia sembrava un turista sull’elefante indiano, altro che seggiolone. ed era umido in fronte.

    e quando perse da szoke. e quando, nel ‘78, fece tremare connors agli ottavi usopen, per la prima volta sul cemento: panatta is still! scrissero i quotidiani usa, quella volta.

    quella vittoria in doppio con bertolucci, contro mcnamee e mcnamara a roma…che il ponentino ancora ci porta l’eco degli spalti. mai più s’è sentito in italia quel tifo: aaaadriàno, aaaadriàno!!

    panatta è stato il tennis per la mia generazione. è un totem, a prescindere da ciò che ha fatto dopo.

    un totem non può più essere capitano, sennò l’avrei citato!

    marcos

  15. Alessandro scrive:

    Barbara Rossi

  16. Stefano Scorrano scrive:

    A me piace molto Piatti sia come tecnico che come persona, anche se non lo conosco direttamente. Però non credo sia interessato a coprire determinati ruoli.
    Un giocatore da poco ritiratosi potrebbe essere una buona soluzione.

  17. enio scrive:

    Nadal è tornato alla grande e ce lo ha dimostrato vincendo in finale una partita difficilissima con un tennista che sarà presto tra i primi cinque. Per quanto riguarda Seppi, non fatevi illusioni, non è tornato perchè quando era n°51 aveva un posto che non gli competeva. E’ un tennista che latiterà tra il 100° posto e il 150° posto, ci sono tanti tennisti più bravi di lui, più continui e con gran voglia di sacrificarsi. Io li vedo giornalmente i tennisti del mio club, si allenano tre ore al giorno, fanno solo a pallate. Non diventeranno mai dei numeri uno ( e dire che all’ata battisti quest’anno fanno la A1 ) si accontentano di quattro soldi e subito, poi se ci scappa fanno qualche torneo. Il più lontano vanno a Torino o Bologna, i costi sono tanti dicono e stare fuori casa oggi costa. Arrivano a 25, 27 anni e decidono che da grandi non faranno i tennisti. Saranno degli ottimi giocatori di club, magari fino a 80 anni ma sempre e solo dei giocatori di club. I Vettori, i Gotti, saranno buoni per giocare la coppa italia…….

  18. Giovanni Di Natale scrive:

    Enio non concordo. Se Seppi supera i problema di “testa” può facilmente migliorare la sua classifica. Ha ottimi fondamentali ed un perfetto timing. Deve soltanto uscire dal suo “guscio altoatesino”, che se da una parte lo fa restare concentrato sul tennis dall’altra lo rende insicuro. E’ un ottimo giocatore, l’ho visto battere Berdych (prima che si desse alla bella vita) in una partita fantastica. Forse al momento gli manca un po’ di varietà di gioco, ma il “ragazzo si farà”. Penso che al momento sia il miglior investimento possibile per l’Italia.
    E personalmente lo schierei titolare in Coppa Davis, una manifestazione che può dargli nuovo slancio mentale.

  19. marcos scrive:

    condivido l’analisi di giovanni, che si riassume nello stupendo “il ragazzo si farà”.
    seppi ha in campo le movenze del campione senza superbia; seppi ha tre fondamentali che, se gestiti con equilibrio, possono portare assai più in alto del suo best ranking; seppi, quando trova sicurezza in campo, è un rullo compressore, che non ti lascia speranze: anche se riesci a fare un punto o un game, o un set…in quello successivo riparte come prima; seppi è imperturbabile: se c’è con la testa vince, anche contro i più forti di lui…se non c’è, perde, anche contro i meno forti. senza fare una piega.
    anche quando perde per mesi di seguito (come gli è successo nell’ultimo periodo), esce dal campo con la certezza di chi sa che arriverà il momento giusto: quello nel quale automaticamente entrerà in campo con l’unico alleato, la cui costanza ancora manca: la testa.
    tra un paio d’anni sarà al culmine del suo stato di forma: vedremo allora se le speranze riposte in lui saranno confermate, oppure se si tratterà di accantonare pie illusioni.
    considerando il suo tennis, pronostico un suo ingresso nei migliori trenta; se le movenze di cui sopra saranno accompagnate da un pari atteggiamento mentale, allora il pronostico si fa più audace…e non oso scriverlo qui.

    ultimo turno quali miami:

    bolelli/kendrick 64 64
    seppi/dorsch 36 62 61

    ciao!

    marcos

    ps. primo turno miami:

    seppi tipsarevic

    bolelli monfils

  20. roberto scrive:

    Marcos, il tuo su Adriano è un post sleale, un colpo basso… La mia prima partita di tennis vista dal vivo è stata il Panatta-Solomon del ‘78, quella delle monetine… Non si scherza con i ricordi e i sentimenti dei vecchi blogger!!
    Aggiungo, per i più giovani, un aneddoto. Semifinale di Davis nel 79, terza giornata, Italia sul 2-1, Panatta contro Lendl, all’epoca diciannovenne, ma affamato e già n. 20 del mondo. Lezione di tennis di Adriano al Ceko. Memorabile un punto fatto con la palla corta con la prima di servizio… Si avete capito bene, non con la risposta, ma con il servizio, poiché Lendl, sulla prima di Panatta, che serviva a 180 km/h con la racchetta di legno… si metteva a rispondere 4 metri fuori dal campo… …Chiudo l’album dei ricordi…
    Secondo me Panatta è stato molto bravo come capitano di Davis, ha fatto sempre le scelte giuste per la superficie (erano i tempi di Camporese e lui appena poteva sceglieva il sintetico indoor, su cui abbiamo battuto la Spagna due volte…) e ha avuto spesso il coraggio di rischiare nella selezione dei giocatori da mettere in campo. Ora ovviamente sarebbe improponibile, sia perché non è più aggiornato (ha la passione della motonautica), sia perché è in guerra legale con la FIT dopo aver fatto una gestione un po’ …allegra del torneo di Roma (che aveva accumulato un “rosso” spaventoso)… Inoltre credo che lui sia corresponsabile di molte delle nefandezze della gestione galganiana (tipo la nomina di Tomas Smid a capo del settore tecnico, quando si voleva fare come il volley con Velasco…). Insomma, ombre su un mito.

  21. stefano grazia scrive:

    Ancora mi trovo d’accordo con Roberto…Anzi, avevo giá scritto un contropost a Marcos che poi ho cancellato per insolito pudore in cui scrivevo che anche per me Panatta resta l’immagine del Tennis Italiano del Boom, l’unico e ultimo simbolo…Certo, Pietrangeli é forse stato piú grande e piú forte ma erano altri tempi e non c’era la tivú a immortalarne le gesta…Perché l’ho cancellato? Perché in effetti il Mito di Adriano mi si é sgretolato con il suo spettacolare decadimento fisico tanto da farsi appellare Jabba The Hut da un giornalista americano in uno dei tanti libri di tennis da me comprati (purtroppo non ricordo chi)…Concordo ancora con Roberto sulla bravura di Adriano come Capitano e anche come Commentatore, se ne aveva voglia… Molto meno come Dirigente e Allenatore, sicuramente ancora meno come Modello da illustrare ai giovani…Ecco, quello che mi ha poi sempre indispettito dopo, di Panatta, é stata a volte la sua strafottenza, la sua drasticitá nei commenti con cui schiantava senza appello giocatori che tutto sommato avevano vinto molto piú di lui…Poi é comodo dire si, ma non si allenava, faceva la bella vita, usciva con Loredana Berté… Tutto giusto, ma se non mi sbaglio ricordo che dopo aver vinto il RG non si iscrisse nemmeno a Wimbledon preferendo andare al mare a Forte dei Marmi… Insomma, non sono cosí sicuro che nel Tennis di oggi Panatta riuscirebbe ad essere Panatta…
    Ma é vero: ho tifato anch’io per lui, e molto, e a quei tempi non giocavo nemmeno ancora a tennis… Ecco, quello che manca in Italia é un giocatore che possa far tifare anche chi del tennis non ha mai capito nulla… Ma credo siano stati anni irripetibili e quindi Adriano forse é capitato davvero anche nel momento piú giusto per lui.

  22. giampiero scrive:

    Contribuisco ai ricordi di Panatta con la bellissima finale a Roma nel 78 persa al 5° contro Borg, ma bisogna anche ricordarsi di coma la raggiunse la finale: ve la ricordate la semifinale con Higueras con Adriano sotto 60 40 e il pubblico ferocissmo che fece scappare prima l’arbitro e poi lo stesso Higueras dopo che perse il 2° 75? Pagine epiche ma in qualche caso fanno arrossire dalla vergogna. Certo, a Panatta la partita la rubarono nell’80 contro Smid in finale di Davis …. Vabbè, altri tempi. Comunque penso che Panatta sia stato un buon capitano non giocatore (sulla personalità e competenza non si discuteva, forse il problema era l’impegno di seguire i giocatori da vicino) ma oggi ormai è fuoiri dal giro e non lo può più fare.

  23. alessio scrive:

    tutti i nomi caldeggaiti per il ct di coppa Davis al posto del buon Barazzutti, sono più che validi.In realtà a me piacerebbe un personaggio che sappia fare da traino al movimento visto che i giocatori da se non c’è la fanno al momento.Un coach alla Gilbert..so che costa troppo ed è impossibile ma mi piacerebbe un personaggio che oltre alla Coppa Davis dia spunto al movimento.Al top metterei Sanguinetti; i risultati tennistici, che ha ottenuto ( tra i migliori in Italia in primis a Wimbledon) significano che sa come si fa a produrre tennis e questo pesa.Quasi quasi non escluderei una donna e in primis una top player che tanto per dire ha fatto un master cioè la Reggi.Cmq chiunque ma si cambi qualcosa in positivo

  24. stefano grazia scrive:

    Ma gli articoli di fondo su Match Point li scrive lui o un ghost writer?
    Lo chiedo perché ho di recente letto che il motivo dell’odio feroce che ha diviso Pat Cash da Newcombe fu originato da un articolo scritto da un ghost writer per la rubrica tennistica di Newk su un quotidiano australiano e che Newcombe non si premuró di controllare… No, visto che dite che é fuori dal giro, me lo immagino su uno yacht al largo a sorseggiare champagne e a disprezzare i giovani d’oggi, quelle mezze seghe, io si che ai miei tempi…
    E Pistolesi, per la Davis Cup? Si, non ha mai vinto la Coppa davis ma é sicuramente appassionato, ha girato il mondo, si é fatto il mazzo in posti lontani da dio e dagli uomini tipo l’Uzbekistan, ha allenato giapponesi, uzbeki, israeliani, é sicuramente aggiornato,scrive settimanalmente una rubrica di tennis, ha perfino,credo, fatto il classico…

  25. Giovanni Di Natale scrive:

    Intanto i Davismen si stanno riprendendo. Bracciali si è qualificato per il secondo turno di Miami, battendo in due set “the beast” Max Mirny (7-6 6-4)…
    E’ dunque ipotizzabile un nuovo miracolo italiano, con un pizzico di fortuna andremo a vincere in Israele. In fondo i due singolaristi sul veloce saranno Seppi e Bracciali… almeno spero…

  26. mauro scrive:

    Barazzutti è il capitano adeguato della gestione Binaghi. Quindi non sarà mandato via neanche dopo un’eventuale sconfitta (che non spero, sia chiaro) in Israele. Il suo fiore all’occhiello è la vittoria in Fed Cup che sarà riportata sempre e comunque ogni qualvolta ci sarà un problema. Come è arrivata lo sapete tutti e non voglio annoiarvi oltre. Panatta è stato un ottimo capitano di Davis, secondo me, aveva carisma e conosce il tennis molto bene. Bertolucci è un gradino sotto Panattone ma anche lui è di un altro pianeta rispetto a Barazza. La soluzione migliore per me sarebbe un ex giocatore come Renzo Furlan oppure un Paolino Canè. Meglio ancora uno a scelta fra Ubaldo, Rino e Gianni Clerici!!!!!!!

  27. anto scrive:

    Certo che Barazzutti è il classico ct che riesce a non invogliare i giocatori a giocare la Davis. Non lo sò,personalità non ne ha, simpatia non mi sembra un tipo molto affabile, carisma men che meno, io credo oppure mi auguro che la Fit lo abbia preso perchè costi poco. Mi piacerebbe sapere quando scade il suo contratto e che emolumenti percepisce dalla Fit. Signori Vi lancio la sfida, i Marcos, Gli Stefano Grazia, i Freddo, chi di Voi riuscirà a svelare l’arcano mistero? Forse il ns Ubaldo, ai posteri l’amara sentenza….

  28. daniele azzolini scrive:

    Scusate il ritardo… Nel senso che ho letto solo ora gli interventi sul tema Davis-capitano, passato, presente e futuro, dunque ritengo che questa mia aggiunta arriverà “dopo la musica”, come si diceva un tempo, quando la banda chiudeva le parate. Ma uno di voi, stefano grazia, ha posto una domanda su Matchpoint, alla quale vorrei rispondere nel mio ruolo di direttore responsabile della rivista. Si tratta dei commenti di Adriano Panatta sulle pagine del magazine… Sono suoi, al cento per cento. Ma così dicendo non sarei del tutto onesto nei confronti di chi ha formulato la domanda. Preciso meglio dunque… Qualche volta, quei commenti, nascono in forma diretta, nel senso che è Adriano a scriverli; altre volte muovono dai suoi appunti, che vengono risistemati, e dopo, riletti e approvati. In entrambi i casi, i commenti esprimono in forma corretta il suo pensiero.
    Passo ad altro. Non entro nel merito di alcuni commenti su Adriano, ognuno è libero (davvero) di pensarla come vuole su chi vuole. Fra l’altro, in ognuno di essi si coglie, anche nella critica, una nota di affetto nei suoi confronti. Adriano valeva il prezzo del biglietto, sempre. Anche quando perdeva, anche quando faceva incazzare. Voglio solo precisare due piccoli passaggi, letti nei vostri blog. Il primo: oggi Adriano è assessore allo sport e ai grandi eventi della Provincia di Roma. Il secondo: Adriano ha lasciato il settore tecnico federale nel 1992, i due anni successivi è stato Paolo Bertolucci a reggerlo, poi Smid, del cui avvento Adriano fu fra i critici più severi.
    Tanto dovevo, nel rispetto dei fatti. Aggiungo solo che leggere il blog di Ubaldo, e molti dei vostri commenti, mi fa star bene. Il tennis è ancora vivo, perdinci. Spero di dare un contributo a questa vivacità anche con Matchpoint.
    Tutto qua.

  29. Stefano Grazia scrive:

    Caro Direttore, da affezionato lettore di Match Ball prima e di Match Point poi, che mi faccio arrivare in Angola…due volte perchè per errore ho rinnovato l’abbonamento anche se me lo facevo già arrivare tramite la Società per cui lavoro!, ti invito a fornire di tutto l’aiuto possibile Ubaldo perchè lo vedo troppo provato per riuscire a reggere il ritmo a cui lo stiamo sottoponendo…Forse un gemellaggio con Match Point on line potrebbe essere la soluzione, se non lo state già facendo…
    Grazie per le precisazioni su Panatta.

  30. anto scrive:

    X Daniele Azzolini, io sono un accanito lettore di matchpoint, rivista che migliora sempre più. Se posso fare un piccolo appunto, mi piacerebbe che ci fosse una rubrica, indirizzata agli amatori o a quelli che sono alle prime armi, che analizzasse e consigliasse sui vari colpi nel tennis, smash, volee, lob, rovescio ecc. Che facesse una disamina sulle varie superfici, con relative tattiche e approcci. Grazie

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