Genitori & Figli 2
Capitolo settimo
Lo sponsor, questo sconosciuto

 
24 Gennaio 2009 Articolo di Stefano Grazia
Author mug

Virtual Tour 2009: day 7, inizia la seconda fase! 

Some of them want to use you

Some of them want to get used by you

Some of them want to abuse you

Some of them want to be abused

(Dave Stewart & Annie Lennox,1983, in Sweet Dreams

ovviamente riferendosi agli Sponsors nello Sport, 1983)

That ain’t working that’s the way you do it

Money for nothing and chicks for free

(Mark Knopfler & Sting,1985,

ovviamente riferendosi agli atleti)

 

Non e’ molto che parlavamo degli spropositati costi dello sport che abbiamo imposto ai nostri figli e alle nostre tasche e qua e la’ fra i commenti hanno fatto capolino alcuni dei cosiddetti contributi della Federazione: 280 Euro al figlio di Enzo, 3000 Euro a Quinzi che in fondo e’ il numero uno mondiale Under 12. Ma già qualche tempo fa avevamo affrontato il problema dei Costi e degli Sponsors. Un po’ per pigrizia mia in questi giorni dopo le feste un po’per la pigrizia dei Nuovi Aficionados che non vanno mai a leggersi quanto scritto in precedenza, ritengo utile per stimolare ed aggiornare la dicussione riproporre anche questa volta un paio di paragrafi del Riassuntone Numero 10 di G&F, First Season e poi, se ne avete voglia, rilanciare l’argomento anche con l’aiuto dei nuovi.

11)MA QUANTO MI COSTA COSTRUIRE UN CAMPIONE?__max ai primi di Aprile parla dei Costi del Tennis: “(…) le strade del “risparmio” sono sostanzialmente solo un paio: la prima è quella di conoscere bene le situazioni esistenti così da non farsi buggerare e l’altra è quella di essere “buono” subito così da poter accedere ai vari aiuti sponsorizzazioni e “condoni” sugli allenamenti. (…)dal momento in cui ti alleni in un’accademia (e dove già spendi meno) sarà più facile risparmiare anche nel girare i tornei, perchè andando in più ragazzi le spese vengono divise tra tutti, dormiranno in 3 o 4 per ogni camera ed il coach accompagnatore sarà uno solo..(ma anche li’ paradossalmente più uno è forte e più si spende perchè man mano che gli altri compagni dell’accademia perdono tornano a casa e le spese rimane a pagarle solo la famiglia del”superstite”…)Comunque ricapitolando, per l’under 10 l’anno scorso ho speso in tutto ca 25.000 euro, fulvio dice che quando diventi pro una buona programmazione viene a costare sui 70/80.000 euro, mentre non abbiamo notizie fresche dai 12 ai 16 anni ma immagino che sarà una progressione dai 25.000 ai 70/80.000…questo ovviamente per chi vuole “provarci”!!! gio92,da attento lettore,si affretta-per non spaventare l’incauto occasionale Viandante- a precisare “che dei 25.000 , pero’ ben 16.500 erano spese legate alle trasferte. Quindi , credo, più significativo citare le 8.500 per la parte “tecnica”. Soprattutto fino ai 10 anni penso che le trasferte possano essere su ambito locale (regionale) con qualche uscita sporadica fuori-regione soprattutto se si abita in una regione “attiva” a livello agonistico”. Kill bill ci informa sulle spese degli U14: “Dipende dal Livello.Lasciamo fare le spese per gli allenamenti che variano da academy a circolo. ( dal maestro Pierino in gruppo a Spagna e Florida con programmi personalizzati magari ).Per l’ attività agonistica ci sono 2 possibilità :per fare prevalentemente attività in zona , tornei di 3° / 4° cat. e i pochi tornei che servono per qualificarsi ai campionati italiani e Belardinelli in regione , la spesa dipende molto da quanto km dovete fare , nel mio caso ne ho 1 - 2 la settimana che posso raggiungere nel giro di 1/2 ora 1 ora di macchina al max . Potete completare l’attivita’ con qualche uscita tipo Lemon Bowl (ve lo consiglio se siete in tabellone , se dovete fare le quali e piove è un macello, si gioca prevalentemente all’aperto ) e i Nike più vicini , unico circuito dove si può partecipare tutti, tanto più che con i tabelloni di selezione si fanno poche partite e si perdono pochi giorni. ( se vinci partendo dal 1° turno gli hai spesi comunque bene ).Spesa decente. Se invece(parlo di ragazzi bravini ma non sponsorizzati dalla federazione) entrate nell’ingranaggio dei tornei internazionali TE le spese iniziano a farsi sentire.Se non riuscite ad entrare in quelli italiani dovete andare all’estero, dove c’è posto , i Laziali per esempio hanno fatto 2 tornei in Israele a Dicembre mi sembra ( magari Trophy gli ha aiutati , nel mio circolo e comitato regionale non esiste ) se Vi va male, in qualifica , fate 3/4 giorni e relativi costi , per fare 1 partita.Se entrate o siete in tabellone di solito il ragazzo è spesato di vitto e alloggio , Voi o il coach quasi sempre no , se perde al 1° turno fa il torneo di consolazione e comunque anche il doppio.Visto che nei tornei dei paesi confinanti ci vanno quelli del Team Italia e pochi altri potete farVi un bel giro nell’Est Europa se la FIT vi da il permesso di andare visto che le iscrizioni passano tramite loro.Se siete nei primi 4 in Italia ( Team Italia ) la federazione vi porta a spese sue , con i responsabili di settore.In conclusione è difficile fare una stima.Io ho scelto la via contenuta perchè il figliolo è completamente a carico del sottoscritto, è al primo anno u 14 e con i più “anziani” per lui è dura e , per il momento, non ne vale la pena.L’anno scorso ho fatto ( li ha fatti lui io ho sponsorizzato ) i tornei internazionali U 12 in Italia.Bellissima esperienza e ve la consiglio, se potete. Anche li se fate le quali e siete di Milano e dovete andare a Maglie o Lecce la strada è un pò lunga e rischiate di fare 1 partita. Se invece il pargolo è selezionato ed è in tabellone vitto e alloggio sono gratuiti , per Voi no , se perde al 1° turno fa comunque il torneo di consolazione e il doppio. Vale la pena , i ragazzi fanno comunella e si divertono a differenza degli altri tornei dove si arriva all’orario si gioca e si torna a casa.” Per Piero rimane “difficile accettare, filosoficamente, Euro 25.000 /anno investiti sul tennis d’un “under 10. Se ce li hai. Con il nostro ceto medio che non arriva alla fine del mese. E la base? E la popolarità? E gli sponsor? Tanto vale entrare nella top ten dei giocatori di polo…” Max amaramente constata : “Purtroppo è inutile prenderci in giro, il tennis agonistico (allo stato attuale delle cose) è uno sport per ricchi o per chi vuole fare un investimento (uno apre una pizzeria ed un altro fa giocare a tennis il proprio figlio, tanto oggi come oggi in italia pagando tutte le tasse etc etc ci sono le stesse possibilità di riuscita!). e quando si parlava del “tutto insieme” si intendeva il fornire ai propri figli un bagaglio tecnico e fisico il più completo, moderno e qualitativo possibile a differenza di quello che succede ora in italia. più di una volta proprio qui si rimarcava come ad esempio siano pochissimi i bambini ed i ragazzi che fanno una preparazione fisica di alto livello, che possono stare in campo insieme solo ad uno o due bambini di pari livello e soprattutto con maestri veramente qualificati. e l’autoformazione dipende da quanto il genitore è formato e informato….per il costo poi o si ha un campo gratuito a disposizione oppure io spendo meno ora con mia figlia in un’accademia top che prima quando giocava con me (ed in più c’erano le ore pvt con il maestro l’agonistica etc etc), quindi fate vobis perchè allo stato attuale delle cose non ci sono altre strade “sostenibili” e percorribili…purtroppo…lo ripeto ancora una volta, io credo che la cosa migliore sia cercare il top ora che più di 25.000 euro non si possono spendere, mentre più vai avanti e più le cifre salgono se non si è di interesse nazionale o anche qualcosa in più…Al vostro Chairman non par vero di poter ribadire che “cosa dovrebbe fare la FIT: propagandare lo sport, come dice Nikolic, e FACILITARE, non OSTACOLARE, i Genitori e gli Atleti…E oltre a rimuovere regole come il Vincolo di 4 anni, cosa sarebbe piu’ efficace nel contenimento delle spese di OBBLIGARE PER DECRETO TUTTI I TORNEI U16 (tranne quei due o tre internazionali) nei confini del WEEK END? Immaginate quanti soldi risparmierebbe Max…(E poi,ovviamente, campi gratis almeno per i figli U14 dei soci se il campo NON e’ occupato da un membro prima delle 17

12)SPONSORS __E’ normale passare dagli alti costi del tennis alla ricerca di come ammortizzarli. E’ morale andare alla ricerca di uno sponsor a 10-12 anni? e se si, come si fa?max non si nasconde e il 6 Feb risponde: “come ben sai io ho fatto un’investimento e quindi il ritorno economico ci dovrà essere altrimenti sarà stato un fallimento (imprenditorialmente parlando), ma questo è un discorso futuro. per quanto riguarda gli sponsor invece il discorso è molto diverso, nel senso che di fronte ad un’offerta da parte di uno sponsor non calerei le braghe, e dovrei valutare molte cose, ad esempio io non accetterei mai delle imposizioni riguardo alla guida tecnica o atletica a meno che le alternative proposte incontrassero i miei favori. e poi che tipo di proposta? io con il discorso raduni ho indicato la strada maestra e cioè quella di portare a conoscenza degli sponsor un programma tennistico giovanile di livello super professionale mai adottato in italia e forse neanche all’estero, se qualcuno ci crederà bene altrimenti vado avanti da solo, non posso per qualche migliaia di euro adesso mettere a repentaglio la possibilità di guadagnare milioni dopo e se dopo nn si guadagnasse nulla non sarebbero stati quei pochi euro a cambiare la situazione….per finire (poichè la tua domanda era questa) c’è solo una strada per arrivare agli sponsor: lavorare lavorare e lavorare, far vedere cose che nn si vedono tutti i gg e su tutti i campi, mentre sulla moralità mi faccio una bella risata che è meglio di un’articolata risposta e ti fa capire come la penso!!!”Sull’argomento interviene fra gli altri anche Fulvio Fognini papa’ di Fabio e racconta il 14 gennaio come passo’ dall’Australian alla Fila mantenendo comunque ottimi rapporti con i primi. Scrive anche Fulvio rispondendo ad un preoccupato Mirmidone: “i contratti sono fatti,almeno in quegli anni li’,in maniera semplice e facile da capire,il brutto viene dopo quando gli sponsor per farti un contratto ti mandano 10 pagine ,scritte rigorosamente in inglese,e pieni di clausule ,ecco allora in quel momento è meglio ,se si è all’oscuro di tutto,farsele spiegare da un legale in modo da non cadere poi sulla buccia di …banana!Ora per fortuna non sono più io quello che controlla la cosa ,ma ti posso assicurare che se anche lo fanno altri (è il loro lavoro) alla fine un occhio ce lo butto di sicuro anche io,non si sa …mai!!”Enzo raccontando il percorso del suo piccolo Seby, ci dice: “Ci sono quattro passaggi importanti per iniziare il percorso della sponsorizzazione:1) Il bimbo deve aver fatto un qualche risultato importante;2) Articolo su un quotidiano relativamente al risultato ed alle intenzioni (non palle);3) Contatto con alcune società (grande impresa) e colloquio con il resp. della pubblic relation;4) un po di c….!!!Credo sia anche utile il circolo di appoggio, che deve mostrare voglia di crescita, a qualunque livello sia. Alla mia domanda: Ma lo Sponsor cosa chiede in cambio?, Enzo risponde: Il direttore della multinazionale si accontenta degli articoli che faccio fare sui quotidiani, con tanto di foto e tuta sponsorizzata!Sto parlando di multinazionale, quindi dello scaricare sulle tasse non gliene frega un bel niente.(…).Per adesso siamo a circa 6.000 euro l’anno (partendo dai 2500 di due anni fa) , ma considerando l’età, è già abbastanza. Discorsi a parte per l’abbigliamento (TTK) e le attrezzature (Head). Come si dice spesso, ……. meglio di un pugno nello stomaco!L’importante è entrare!E per questo, devo dire che la finale al Lemon Bowl di due anni fa è stata molto utile.”

Dunque,e come recita il titolo, lo Sponsor, questo sconosciuto…

Possiamo ripartire da qui ?

Collegamenti sponsorizzati


236 Commenti a “Genitori & Figli 2
Capitolo settimo
Lo sponsor, questo sconosciuto”

  1. Mauro scrive:

    Il caso di Enzo mi sembra molto atipico e forse unico, forse frutto di un dirigente appassionato, io lavoro per una multinazionale che mai e poi mai sponsorizzerebbe un singolo atleta a maggior ragione se così giovane. Piuttosto se come azienda devo integrarmi nel territorio sponsorizzo un gruppo sportivo, una squadra o un circolo, non il singolo atleta.
    Detto questo, vorrei riproporre la questione dei tornei under Nike in Italia, caso più unico che raro dove lo sponsor riceve soldi anzichè darli.
    Questa è la terza volta che scrivo sull’argomento, ma nessuno ha risposto con uno straccio di mezzo post, evidentemente il timore riverenziale è troppo forte, chissà che un domani non debba farmi sponsorizzare dalla Nike e quindi perchè inimicarmela giusto?

  2. nicoxia scrive:

    Scusa Max come mai il dritto lo modifichi solo adesso,alla vavassori non avrebbero dovuto accorgersene subito.

  3. nicoxia scrive:

    Max,io che le aperture ampie erano sbagliate,lo appreso da te piu di un anno fa proprio qui nel blog

  4. madmax scrive:

    nicoxia mia figlia si è traferita alla vavassori 18 mesi fa. quando è arrivata ha dovuto cambiare tutte le impugnature che per essere assimilate ci sono voluti due mesi. a quel punto dopo aver ricominciato ad allenarsi normalmente, è inciampata su una pallina slogandosi la caviglia per cui per un mese e mezzo è rimasta ferma. alla ripresa degli allenamenti l’obbiettivo iniziale era solo quello di giocare sempre in spinta e cercare il punto (soprattutto a livello mentale) perchè con le precedenti impugnature non sbagliava mai, ma non cercava nemmeno di fare il punto. quando dopo qualche mese ha acquisito questa mentalità e modo di giocare, eseguiva però esclusivamente o cmq prevalentemente un colpo piatto (forse anche perchè guardava sempre giocare la remondina e l’aveva presa come riferimento) si è passati alla fase successiva (questo a metà del novembre 2007) e cioè a quella di tirare forte e giocare sempre in spinta si, tenendo però ogni tanto la palla anche in campo ma soprattutto con l’intenzione di rendere più complesso il proprio colpo per le avversarie. poi come ormai tutti sanno a metà dicembre 2007 si è infortunata ed in pratica fino alla fine di giugno non ha più giocato per cui prima che tornasse ad avere una condizione decente (soprattutto a livello fisico visto che lavorando molto anche molto aveva perso) di tempo ce ne è voluto parecchio. come poi ho già spiegato una volta ricominciato a lavorare ed una volta tornati ad occuparsi del dritto ci si è accorti che lei da sola aveva trovato un adattamento non corretto (ma questo è quasi normale) e perciò i tempi si sono allungati ma anche questo già ce lo aspettavamo. poi capiamoci bene in qualsiasi altro posto non lo avrebbero mai cambiato (anche perchè era un colpo quasi sempre vincente ma il punto era se lo sarebbe stato anche in futuro) perchè se guardi in giro under 10/12 con colpi veramente e totalmente corretti si possono contare sulle dita di una mano.

  5. madmax scrive:

    mauro per quanto mi riguarda non rispondo perchè non lo so..

    per quanto riguarda invece gli sponsor ce ne sono di parecchi tipi… quello più comunemente usato nello sport (nonostante non sia corretto) è quello di avere un’associazione sportiva e contattare delle aziende che a fronte di vantaggi fiscali ti danno una mano…

    dopoodichè ci sono quelli per vestiario e racchette che sono però una goccia nel mare e spesso anche con delle controindicazioni… i migliori sono certamente i contratti annuali a pagamento (quelli che spesso vengono usati dai maestri) che a fronte di un tot di spesa ti danno materiale per un valore pari al doppio (più o meno). in questo modo non sei vincolato puoi cambiare quando vuoi e soprattutto usi il materiale che preferisci. ad esempio io avevo la possibilità di avere il contratto head gratuito ma mia figlia si trova meglio con la pro kennex e perciò ho preferito pagare 200 euro per ricevere 450 euro di materiale (racchette borsone e corde). i problemi che altri contratti possono dare sono di vario tipo. ad esempio una under 12 dell’accademia ha firmato fino a 18 anni un contratto per l’abbigliamento ttk. fino a quell’età per 300 euro annuali (o poco più)di materiale che tarda sempre ad arrivare quando arriva non può usare altro e c’è la madre che passa la notte a lavare i completini per il giorno dopo…

    altri aiuti economici possono venire dalla fit e dai vari circoli. i primi ti danno pochi euro e ti spesano ai raduni (che però a questa età non ci vanno quasi mai da soli per cui alla fine è un costo) ed in alcuni tornei eta all’estero, anche se in questi casi a parlare di aiuto viene da ridere in quanto pagano il pernottamento che però avendo accesso al main draw è automatico. il viaggio e l’accompagnatore invece è a carico dell’atleta (cioè nostra)…
    i circoli invece ai migliori possono fare sconti (o non fare pagare proprio) per gli allenamenti ovvio però che deve andarti bene quello che ti viene offerto… alcuni circoli che puntano alle competizioni a squadre ti danno anche un po’ di soldi.. per accedere a questi aiuti devi avere però un bambino di interesse nazionale..

    per finire poi ci sono i veri sponsor queli che danno i soldi veri ma ai quali possono accedere solo i ragazzi di interesse internazionale tipo quinzi… che io sappia in italia ce ne saranno due o tre e non di più (ma forse esagero)….

  6. madmax scrive:

    per finire come ci ha raccontato anche qualcun altro esistono i vari test nelle varie accademie in giro per il mondo che però sono più o meno uno spechietto per le allodole, in buona sostanza tu paghi la settimana di prova (circa 1.000 euro la settimana più il viaggio e vitto alloggio per l’accompagnatore/i) e se sei nadal ti fanno fare il contratto con la nike o similari. della serie uno su 1000 ce la fa ma nemmeno questo perchè se sei nadal già ti hanno visto contattato e messo sotto contratto…

  7. marcos scrive:

    sulle impugnature, forse ne avete già accennato, leggete quel che scrive mordegan (riassumendo i metodi di piatti e nadal) sul numero di gennaio di 0-15, a pagina 11: riassume quel che penso da sempre.

    quando si è a buon livello, per chiudere i colpi (e, quindi, vincere le partite) non è questione di avere questa o quella impugnatura (si parla del dritto): è questione di testa.

  8. madmax scrive:

    marcos sono d’accordo a metà… come ho scritto infatti, era anche una questione mentale ma certo è che con un’impugnatura non estrema è molto più facile chiuderlo subito il punto e non doverlo rigiocare più volte… i a livelllo femminile poi dove la forza per le rotazioni è molto inferiore rispetto a quella dei maschi la differenza risulta notevole… dopodichè subentra un discorso di difficoltà nel giocare altri colpi (e quindi una perdita di tempo per cambiare l’impugnatura in corsa) oltre al rischio infortuni che alla lunga le partite non te le fa nemmeno giocare… poi certo vedendo la bartoli si capisce che molto è possibile (secondo me però dipendente soprattutto dal livello non eccelso del tennis femminile di oggi) ma nella creazione di un giocatore non si può sapere in partenza che doti questo avrà perciò credo sia fondamentale crescere un gioocatore con meno difetti possibili. io però resto dell’idea (e purtroppo però non si può fare) che mi piacerebbe vedere una bartoli impostata corrtettamente senza ovviamente toglierle le svariate ore passate sui campi, l’abitudine al lavoro etc etc… ho infatti la sensazione che spesso quando un giocatore cresce tennisticamente con il proprio genitore debba prendersi il pacchetto completo con aspetti positivi (tanto lavoro disciplina etc etc), ma anche quelli negativi (mancanza di buona tecnica) questo anche per la non accettazione di collaborazione con i genitori da parte dei maestri che di fatto poi “obbliga” gli stessi genitori a doversi inventare situazioni “fai da te”. il punto è che nonostante un genitore possa legittimare al massimo un maestro questi non avrà mai lo stesso potere e influenza sul bambino e ahimè senza una forte spinta certi livelli non si raggiungono….ed appunto, se il ragazzo non viene seguito da vicino dal genitore le possibilità di una forte motivazione diminuiscono di parecchio, quando arrivano spesso è tardi ed ecco perchè una volta quellli che vincevano erano i più estrosi..

  9. anto scrive:

    @mad max sono restato sorpreso a leggere che tua figlia gioca con la Pro Kennex……a livello femminile una scelta molta strana e particolare……..non credi che salendo di livello questa racchetta la possa penalizzare? A livello top 150 nessuna delle giocatrice usa Pro kennex….ci sarà un motivo………

  10. wik scrive:

    Vari spunti interessanti presi anche dal pot precedente che leggo solo ora per cronica mancanza di tempo di questi giorni.

    Scomposizione del colpo si, mantendo fluiditá si, ovverosia scomposizione non é blocco, ma l’utilizzo della ricaduta che spesso e volentieri viene considerata fase interlocutoria e basta atta a sfruttare la gravitá e dare armonia. Giocando proprio sui tempi della ricaduta a secondo del colpo in arrivo riusciamo ad ottenere le due cose insieme, fluiditá e scomposizione, ovvero andiamo oltre a Bollettieri, ma non lo dimentichiamo.

    100% d’accordo con le teorie della Vavassori che racconta Max, decontrazione, imperativo del tennis futuro, guardatevi attentamente Murray e se avete dubbi in proposito cambierete idea.

    Discorso impugnature, anch’io la penso a metá come Max sui discorsi Mordegan, si ok per chiudere vá bene qualsiasi cosa e non sempre perché impugnature piú classiche creano problemi spesso e volentieri di continuitá, ma non per scambiare, e lo scambio é l’anima del gioco, non la chiusura, la chiusura é solo il corollario.
    Bello quello che ha fatto la Vavassori con Nicoxia, professionale e competente, la domanda é “domani”. Quanto varrá domani quel tipo di colpo ? E malgrado l’oggi sia roseo lo hanno cambiato lo stesso, brava la Vavassori e bravo Max a non protestare istericamente come avrebbe fatto il 99% dei genitori.

    Sponsor, tanti auguri a tutti, ne avete bisogno.

  11. wik scrive:

    errata corridge :
    và inserita “la figlia di Max” al posto di “Nicoxia” nel mio post precedente.
    Sorry, la frase corretta è questa :

    Discorso impugnature, anch’io la penso a metá come Max sui discorsi Mordegan, si ok per chiudere vá bene qualsiasi cosa e non sempre perché impugnature piú classiche creano problemi spesso e volentieri di continuitá, ma non per scambiare, e lo scambio é l’anima del gioco, non la chiusura, la chiusura é solo il corollario.
    Bello quello che ha fatto la Vavassori con la figlia di Max, professionale e competente, la domanda é “domani”. Quanto varrá domani quel tipo di colpo ? E malgrado l’oggi sia roseo lo hanno cambiato lo stesso, brava la Vavassori e bravo Max a non protestare istericamente come avrebbe fatto il 99% dei genitori.

  12. madmax scrive:

    guarda anto a tutti sembrava strano e tutti avevano dei dubbi però come gioca con questa racchetta (ne ha provate una decina) non gioca con nient’altro… oltretutto poi si va a vedere ed i due migliori under 10 (dell’anno scorso) forse d’italia che sono mora e zanchi giocano con la stessa racchetta… è una questione di peso ed a 10 anni una racchetta che pesa più di 260gr è poco sostenibile…. la pro kennex è l’unica racchetta che sviluppa forza a prescindere dal peso (grazie a l sistema kinetic che tra l’altro evita anche i vari problemi al braccio) per cui risulta molto maneggevole e potente… certo che ci sono ottime probabilità che questa sia solo una racchetta intermedia… cmq come hai detto è nelle 150 che non usano la pro kennex e per ora è solo la duemilionesima..

    wik non solo non ho protestato, ma ho condiviso e a dirla tutta ho pesantemente caldeggiato la scelta…. certo, oggi durante un allenamento in ottica coppa delle province ha perso 6-3 6-4 da una bambina che fino a l’anno scorso non poteva nemmeno palleggiarci insieme!! sarà anche che era oltre un anno che non faceva match ma certo è che pur non condividendo mi rendo conto che è difficile accettare certi cambiamenti cos’ radicali viste le problematiche che seguono e solo la ferma convinzione (oltre all’esperienza sportiva) che sia l’unica strada percorribile in ottica futura a livello pro ti può far superare…. tanto per dirti settimana proc prenderà il via proprio la coppa delle province e piuttosto di andare a quel match preferirei fare un bagno nel lago!!!

  13. stefano grazia scrive:

    Bravi ragazzi a tenere su la conversazione anche senza di me: in questo week end ho avuto solo ora il tempo matereiale di sedermi di fronte al computer: sabato mattina 4 ore e mezzo di allenamento (anche col ragazzino nigeriano: due ore di prep atletica con richiami di resistenza e poi due ore di esercizi al cesto, palla medica, palle morte etc etc culminati con due tb agli 11) poi sosta per mangiare e vedersi un film (HellBoy II, sic…) e poi di nuovo a giocare due set. A causa di un party nel nostro compound poi non abbiamo potuto andare a letto prima di mezzanotte per via anche della musica a tutto volume. Stamattina due ore di tennis di cui la prima ora di palle al cesto e palle morte e la seconda un bel set padre e figlio: io ho guiocato da dio…e ho perso 6/3…mi son beccato anche 5-6 ace…sarà che quando gioco contro di lui non ho la cattiveria necessaria ma stavolta ha giocato davvero bene…c’è una piccola polemica fra me e lui, con il sottoscdeitto che gli dice che giocare alla Federer va benissimo se sei Federer ma magari giocare alla Murray-utilizzando le geometrie e non solo sparando winners e unforced errors- non è poi così da disprezzare…ohi, stamane ha giocato alla Murray-o alla Nadal secondo Zio Toni, facendomi correre con angoli stretti e dritti a sventaglio… Sarà che sono ormai vecchio, ma se non mi afdfretto io qui non vinco più…) POI SIAMO ANDARI AL MARE e siamo andati a correre sulla lunghissima spiaggia sull’oceano fino al terzo relitto che si perdeva nella bruma da armatthan, il vento che viene dal sahara, dal nord… Andata e ritorno: 1h26′… Mangiata di Suya (stick di carne tipici della nigeria) e un piattone di frutta sulla spiaggia e poi a casa dove dopo un tuffo in piscina abbiamo fatto 30′ di ‘ve locizzazione’, cioè scatti, coni, agility ladder, stretching…Alle 7.00 ci siam messi davanti alla TV a rivederci The Lord of the Ring…Ci siam visti anche gli Hi-lites dell’Aussie Open con (mie)gocciolone di commozione a vedermi la Bartolì e la Dokic (e anche un Federer grintoso che rimonta due sets, via…) Perchè Bartoli e Dokic? Ma ragazzi, per noi di G&F Bartoli e Dokic dovrebbero esseresempre tifate…La Bartoli perchè ha il papà medico che, a dispetto di quel che pensa e scrive Scanzi (che a me piace ma non per questo sono d’accordo con quanto scrive…scrisse un pessimo articolo inutilmente cattivo su di loro e sai quando? dopo la finale a W!), dicevo, a dispetto di Scanzi, sono due grandi…E che Bartoli non sia un fesso lo dice anche Piatti. Comunque è uno onesto, serio, intelligente. Lei poi è anche dimagrita e ha anche cambiato servizio! La Dokic invece perchè ha saputo rinnegare un padre Orco (ci sono Coaches e Coaches e ci sono Genitori e Genitori…), il che ci deve sempre indurre all’Autocritica, ma anche e soprattutto perchè lei Serba si fa allenare da un Croato che è il fratello del suo fidanzato…A me queste cose piacciono e spero che un giorno ci sia anche una coppia formata da un israeliano e un palestinese.
    In più la Dokic batte bandiera Australiana e anche questo secondo me è importante perchè ci dice che è assurdo tifare per uno solo perchè è del proprio paese … Djokovic per poco non diventava italiano … A me piace anche da Serbo, soprattutto perchè anche lui si è scambiato la maglietta non solo con Stoppini ma anche con Ljubcic… Vabbè, non c’entra niente con G&F … Sugli Sponsors ho un paio di cosette da dire, ma le dirò domani, ora si è fatto tardi e domani cominciamo ad allenare il servizio una mezzora prima di entrare a scuola, sui campi dell’american School…

  14. kill bill scrive:

    Mauro,
    il problema non è il nike tour , il problema è che non esiste un circuito nazionale della federazione.
    E’ la federazione che dovrebbe organizzare il ”nike tour” non un’azienda.
    La nike può fare quello che vuole e meno male che c’è perchè da la possibilità di fare dei tornei aperti a tutti di un livello intermedio tra quelli regionali e i TE dove non tutti hanno accesso ( parlo di U 14 ).
    Certo è un problema per gli intermedi non per i più bravi ma se guardiamo un po più a fondo il problema il movimento ha bisogno anche dei ”non fenomeni”, quelli che pagano maestri riempiono academy e agonistiche dei circoli e concorrono di conseguenza anche a sponsorizzare i più bravi.
    Non a caso al Lemon Bowl nella categoria U 14 maschile c’erano 355 iscritti
    perchè è l’unico torneo di un certo livello dove tutti possono partecipare.
    Ma non contenti hanno organizzato contemporaneamente il Warrior.

  15. nicoxia scrive:

    Scusate,io che Max e la Vavassori facciano le cose giuste lo so,la mia era una domanda per capire la tempistica di attuazione,se la mia,come ogni tanto gia fa,apre di piu per spingere di piu come fanno altre e spingono il doppio,la blocco subito o devo lasciarla spingere visto che è una 1999.

  16. Gus scrive:

    Stefano tu non sai quanto ti invidio:

    io di solito dopo un’ora di allenamento/partita sono pieno di dolori e affaticato (chiaro segnale di scarso allenamento).

    Tu invece sei andato a correre per 1.26′, poi ti sei fatto un pò di nuoto, poi 30′ (forse solo Nik, ma va bene lo stesso).

    Complimenti davvero.

    Gus.

  17. Gus scrive:

    Ma perchè mi sono lasciato convincere e ho pronosticato Murray vincitore? :-)

    A casa dal mitico Verdasco, a dimostrazione che per fortuna e per il nostro bel blog le sorprese che arrivano dagli Open dimostrano che non è una scienza, come tutti gli sport. :-)

    Verdasco:

    Full name is Fernando Verdasco Carmona… Began playing tennis at age four with his father, Jose, at their home, which had two hard courts in the backyard… Father and mother, Olga, own a restaurant in Madrid… Has two sisters, Sara and Ana… At age eight, began working with a full-time coach.

    Non sono riuscito a sapere chi fosse il suo primo coach, probabilmente uno di casa.

    Poi si dice:

    He does not travel with a coach; his father Jose and friend Claudio Soliva are his support group and if he needs extra help, he can call upon Sven Groeneveld, the Dutchman who was Greg Rusedski’s coach for two separate spells and, as the mentor of many of the players who wear adidas, has also overseen Ivanovic’s technical and tactical programme.

    Ma che meraviglia!!

    I miei due capitani del fantasy usciti. Venus dalla splendida Suarez Navarro, Murray da Verdasco, che ieri mi aveva seccato Stepanek.

    Sono sempre più convinto di capire veramente poco di tennis, ma sono anche contento di tutte queste sorprese.

    Gus.

  18. madmax scrive:

    nicoxia credo assolutamente che tu soprattutto in partita la debba lasciare libera di fare ciò che vuole, altrimenti diventa frustante per lei… il maestro dovrà fare del lavoro specifico durante la settimana con degli esercizi mirati (palla medica, cesto sia con le mani inizialmente che normalmente poi) e quando palleggia ricordarglielo di tanto in tanto. per un po’ di tempo poi sarebbe consigliabile evitare di giocare match e piano piano solo quando si vede che il movimento è acquisito anche in palleggio è possibile ricominciare con i punti e con qualche partita.. questo ovviamente deve continuare finchè non le sarà naturale il tutto sempre in ogni occasione… tieni presente che dovendo lavorare poi anche su tutto il resto, per avere dei risultati buoni ci vorranno alcuni mesi (tra l’altro c’è chi lo memorizza prima e chi dopo perciò non esiste nemmeno una tempistica uguale per tutti)..

  19. Stefano Grazia scrive:

    Gus, oggi pero’ come avrebbe detto Forrest Gump: “sono un po’ stanchino” (ma durante la pausa pranzo giochero’ un’oretta: 20-30′ di palleggio minitennis, 10′ di palleggio da fondo e poi un set… )…Chi si ferma e’ perduto… Ritornando pero’ solo un attimo sulla Solitudine dell’Atleta, nel week end abbiamo avuto la sintesi del tutto: Nicholas che arriva in spiaggia e viene con me a correre e gli amici italiani che rimangono seduti sugli sdrai o a giocare con il secchiello e la paletta…In realta’ al ritorno dalla corsa io lo spingo a stare un po’ con loro, ma e’ lui che mi dice: ma loro non vogliono fare nulla, non vogliono giocare a calcio, non vogliono giocare a beach tennis, non vogliono venire a correre…io mi annoio…
    The Tennis Guy, cosi’ chiamavano sampras…
    (A scuola va un po’ meglio: alla scuola americana ci sono diversi ragazzi che praticano altri sport e almeno giocano a calcio, a basket, etc…E’ con la comunita’ italiana che si e’ venuta a creare una sorta di diffidenza …Vabbe’, chiederemo anche noi la naturalizzazione australiana!)

  20. laura scrive:

    @Stefano
    visto che sei un medico perchè nonci dai anche qualche informazione sulla fisiologia applicata all’allenamento? Io ho delle nformazioni ormai risalenti alla mia vecchia (sic!)formazione ISEF ma credo potrebbero essere interesanti per chi deve sostenere allenamenti così intensivi. Ho qualche dubbio riguardo alla givane età Nicolas non per quano riguarda la sostenibilità ma per l’efficacia dato che il motore è ancora giovane. Non dubito certo , essendo tu medico ,che i vari test ti diano ragione, ma sai la curiosità è femmina mi piacerebbe conoscere i miglioramenti di Nicolas (é ormai per noi il beniamino da seguire e tifare)anche dal punto stettamente legato all’allenamento atletico funzionale. I miei termni scentifici . non sono forse attuali ma spero che mi hai capito

  21. Gus scrive:

    Ma no bastano gli italiani divertenti.

    Torna tra noi o porta noi da te :-)

    Gus.

  22. stefano grazia scrive:

    Ma,mi dico io, possibile che non ci sia un cane a cui non gliene possa fregar di meno dei tortuosi meandri che conducono a uno sponsor o a un contributo, federale o di mecenate?
    Io vi posso citare per l’ennesima volta l’ottimo libro TAKING YOUR TENNIS ON TOUR (The Business, Science, and Reality of GOING PRO) della Dottoressa Bonita L.Marks. La Part 3 è costituita dai Capitoli 5 (Develop your Business Sense), Capitolo 6 (Financial Planning), Capitolo 7 (Your Sponsorship Plan) e Capitolo 8 (Sponsorship Contracts) più un Capitolo 9 con informazioni sugli Agenti Sportivi (Do you need a Sports Agent) alla Jerry Maguire.
    Il libro prende in considerazione le esperienze di un gruppo di seconde schiere, di ‘Almost famous’, di gente che tutt’al più ce l’ha fatta a vincere qualche doppio, e che nei primi due-tre anni (che potrebbero essere anche gli ultimi) se la sfangano fra Futures e Challengers.
    E’ molto,moooolto interessante.
    E anche sconsolante.
    Se ‘ma perchè non li abbiamo fatti giocare a calcio,basket,pallavolo?’ è sicuramente una delle domande che ti rimbalzano nella zucca, si scopre che per chi di soldi non ne ha il Tennis College può davvero essere un’alternativa per continuare a giocare ad un discreto livello e ottenere facilities, training e anche una educazione. (Leggersi anche l’articolo su Tennis Italiano a proposito di Iacopo Del Monaco).
    La parola d’ordine sarebbe comunque contenere le spese perchè poi diventano davvero ingenti.
    Tornando a noi, una dei possibili interrogativi avanzati su queste colonne era la validità dell’assioma Spendere di più PRIMA per spendere meno DOPO. Apparentemente è quello che abbiamo fatto noi ma non trascurate il fatto che io per il resto dell’anno sono un autarchico: non ho spese di club, di circolo, di coaches …E nemmeno di Viaggi e Tornei visto che di Tornei qui non ce ne sono. Quindi è vero che spendiamo una cifra per andare in Florida (o nelle varie Academies in Italia quando vi passiamo qualche settimana in estate) ma è anche vero che quando noi facciamo12-15 ore nel solo week end non spendiamo un ghello il che credetemi non è soddisfazione da poco…Senza un campo su cui poter trascorrere ore senza l’assillo del contatore di cassa, non credo potrei sopravvivere e per me l’Italia, a meno di non trovare un accordo con qualche circolo, sarebbe davvero un problema … Infatti, ora come ora, più che di uno sponsor io avrei necessità, se abitassi in Italia, di facilitazioni, di NON pagare certi servizi …Ma capisco di non avere ancoranulla da offrire in cambio: è un cane che si morde la coda.

  23. stefano grazia scrive:

    COME VI AVEVO PREANNUNCIATO QUALCHE GIORNO FA E’ IN ATTO UNA RIVOLUZIONE IN SENO ALLA BOLLETTIERI ACADEMY: leggo infatti sul sito on line di Tennis Italiano questo articolo a firma di Pierpaolo Renella

    “La crisi economica che imperversa sembra mietere le sue vittime anche tra i colossi del tennis.
    Il management del fondo americano di private equity Forstmann, Little & Company - che dal 2004 controlla la IMG – ha avviato un austero piano di ristrutturazione senza precedenti della celebre compagnia di sports marketing fondata negli anni sessanta dall’avvocato Mark McCormack. Tra le prime “vittime” dei tagli alle spese vi sono quattro manager in forza presso la IMG Nick Bollettieri Tennis Academy: il direttore Gabe Jaramillo, i due vice presidenti Ted Meekma e Greg Breunich e il direttore finanziario Jeff McNeill. Gabe Jaramillo, il più noto dei quattro, ha lavorato per oltre venti anni per l’academy, ricoprendo il ruolo di braccio destro di Nick Bollettieri: a lui va riconosciuto il merito di aver scoperto, tra gli altri, Kei Nishikori.
    I vertici della IMG e lo stesso Nick Bollettieri non hanno commentato la notizia. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Sarasota Herald Tribune, gli “epurati” hanno percepito un’indennità di buonuscita, in cambio della quale hanno firmato un patto di non concorrenza e non disclosure, che vieterebbe loro di svolgere attività concorrenziale in qualsiasi altro luogo al mondo e di parlare pubblicamente della vicenda. Ed Mulock, uno dei legali di Jaramillo, ha dichiarato che la Forstmann, Little & Co. avrebbe assunto un tagliatore di teste, con il compito specifico di ridurre il personale della IMG”

    Le mie spie mi avevano anche spifferato che il nuovo direttore dello Junior Program sarebbe stato, non so se pro tempore o fino alla morte, lo stesso Grande Vecchio, Nick Bollettieri Himself che dovrebbe aver compiuto 75 anni lo scorso anno (ma potrei sbagliarmi). Sto ancora aspettando conferme e dettagli ma è sintomatico che tre persone da me contattate e di solito sempre pronte a rispondermi, non si siano ancora fatte vive. Non deve essere un buon momento, a Bradenton, ma non è detto che tutto il male venga per nuocere. Sicuramente l’Img Academies paga diversi errori nel settore immobiliare e un certo gigantismo megalomane (avevano addirittura inglobato oltre alle tennis e golf academies, anche soccer,baseball, basket e perfino FISHING Academy…FISHING!!!!). Se sapranno ritornare alle origini, all’austerità di Sparta per intenderci, io credo sia una buona cosa…meno specchietti e più tennis, insomma, e magari un ripristino dell’unico programma davvero rivoluzionario degli ultimi anni, lo Strategy Zone che definire una Videoanalisi a come ha definito Mad Max è un po’ riduttivo, secondo me, anche se lui sicuramente lo intendeva come un complimento. E comunque si, forse lo era, ma a tutto campo, per tutto il giorno, per tutta la settimana, per tutto il mese…
    Comunque, stiamo a vedere. Vi terrò informati.

  24. atti scrive:

    Riguardo alle sponsorizzazioni, a parte le note difficoltà economiche del momento, sono convinto che la soluzione migliore, anche in questo caso, per i non “fenomeni” (cioè il 99,99 %) passi attraverso una associazione sportiva e non il singolo ragazzo (troppe sono le variabili sul singolo per avvicinare un qualsiasi sponsor interessato a meno di non essere un Quinzi e/o Bencic etc…)
    Ritengo difficile che un singolo ragazzo, di fascia medio alta, possa trovare uno straccio di sponsor a livello Under, o comunque non sufficiente a garantirgli un certo tipo di sostegno economico ( a meno che lo sponsor sia il genitore stesso…); mentre se la cosa fosse gestita tramite un associazione sportiva, magari come sezione staccata e ben divisa all’interno di un circolo (con chiari obbiettivi agonistici) coinvolgendo anche i genitori nella gestione economica, sarebbe piu’ facile programmare le annate agonistiche dando possibilità concrete ai ragazzi di quasi tutti i ceti.
    Gli attuali aiutini si basano o su agevolazioni (sconto -50 -70%) su pacchetti di materiale, e/o su contrattini magari legati alle classifiche raggiunte (alla faccia che non serve vincere da piccoli…); comunque poco o nulla rispetto al vero nodo del problema.. I COSTI DEI TORNEI…
    L’importante sarebbe individuare chiaramente su quali ragazzi puntare, sentito il parere dei maestri, ma anche il pensiero dei genitori ed ovviamente in primis la “voglia” dei ragazzi di giocare ed impegnarsi.

    Concordo con Mauro, anch’io trovo assurdo che il circolo debba pagare lo sponsor per poter organizzare il torneo NIKE… mi risulta che normalmente sia il contrario… anche se effettivamente se non ci fossero i tornei NIKE non vedo altri circuiti nazionali (il Topolino è in fase di crescita.. numeri importanti ma livello ancora leggermente inferiore).
    Parliamo, parliamo, parliamo, allora provo a buttare una proposta….:
    Invece di tanti raduni non si potrebbe creare un circuito FIT Nazionale, U10-U12-U14 da 8-10 tappe (sfruttando i periodi di vacanze scolastiche + periodo estivo) ad inviti (scelti a livello regionale) + partecipazione libera, il tutto sostenuto per le location dalla FIT ? Doppio vantaggio raduno + torneo. In pratica …campionati italiani… a tappe; ed alla fine del circuito ai primi 8 per categoria in premio alcuni tornei ETA sponsorizzati ed accompagnati dalla FIT (quindi tutti sarebbero invogliati a partecipare).
    RIEPILOGANDO: raduni regionali giornalieri (evitando spese di vitto e alloggio) con cadenza mensile (al sabato), poi su scelta del tecnico regionale invitare i ragazzi al circuito FIT, contributo in parte dalla regione (primi turni) e in parte dalla Fit (dai quarti in su’).
    Penso che 8-10 tornei di questo livello, se programmati senza accavallarsi con altri tornei Eta e/o internazionali potrebbero rappresentare un ottimo mezzo per farli crescere in esperienza e livello tecnico… sicuramente ancora migliore dei Nike e subito sotto ai tornei ETA
    Mi piacerebbe sentire il parere di Tropy…

  25. Archipedro scrive:

    Voglio qui ringraziare il tennis. Ma mi riferisco solo allo sport in quanto tale, e non al mondo che ci gira intorno. Fatto di “chiacchiere e distintivi”. O, come direbbe l’ultimo che è stato bastonato nel blog, di “chiacchiere senza distintivi”. Lui che li ritiene condizione essenziale per parlare…
    Questo sport si sta rivelando una miniera di stimoli complessi per il mio piccolo. Favoloso da un punto di vista educativo e completo sotto ogni aspetto. Ideale per indirizzarlo alla pratica agonistica, quasi fosse una sintesi giocosa della varietà di tutti gli schemi psicomotori di base. Perfettamente simmetrico se tieni due racchette nelle mani. Economico per come lo concepiamo, essenziale per come può essere interpretato, visto che l’arbitro è praticamente inutile, ma anche per l’organizzazione minima che si porta dietro: due persone, di cui una relativamente piccola, una sacca con racchette e palline, una con la rete, ed un campo abbandonato da Dio, urbanizzato lo stretto necessario. Se cala la notte solo il lamento d’un gruppo elettrogeno a coprire le urla di gioia o disappunto… quasi una poesia.

    Ci tenevo a ribadire questo, perché quando lasceremo il tennis agonistico, come ampiamente prevedibile, ai pochi privilegiati che lo tengono in ostaggio (ad uso e consumo dei propri rampolli, affinché, tra le mura domestiche, s’illudano d’essere dei campioni…) avremo comunque fatto un percorso, e consumato la suola di molte scarpe da ginnastica. Non solo. Avremo forse cominciato a battere un sentiero nuovo, che qualche rampollo ribelle, stufo di farsi plagiare dal sazio padre privo di fantasia, potrà seguire a sua volta. Doneremo volentieri al primo che capita il nostro libro delle ricette tennistiche, per concentrarci su ciò che verrà in seguito… anche perché nel frattempo i nostri austeri campi di periferia saranno stati demoliti… a breve se ne andrà quello dove tutto è iniziato, circa due anni fa.

    Ah, dimenticavo… ci sarà sicuramente qualcuno che pensa alla selezione naturale… è rimasto il mio solo… il più in gamba… il tennista perfetto… Beh, ha ragione. Quando il suo fenomeno entrerà in campo, dall’altra parte ci sarà un manichino robot, programmato per farlo sudare fino all’ultimo. Ma anche per perdere…

    Un abbraccio affettuoso a chi ha inventato il gioco del tennis.

  26. Stefano Grazia scrive:

    Laura, che dirti ,… confesso di provare una noia mortale ogni qualvolta ci si addentra a parlare troppo scientificamente di allenamento e macchina-uomo. Lo so, vi do una delusione,ma contrariamente alla mia formazione professionale io ho sempre avuto in uggia l’esasperazione scientifica per cui devi programmare tutto rigorosamente, tempi, modi, nutrizione,etc etc forse perche’ do per scontate alcune cose che per altri non sono (tipo,che ne so, i termini di lavoro aerobico e anaerobico) e qualche altra cosa l’ho continuata ad assorbire leggendo libri di Training e frequentando le Academies e guardando quel che si fa ‘on the field’. Quindi, dopo aver posto alcuni paletti, vivo spesso alla giornata e improvvisando e confrontandomi con quanto ho visto fare (e sopportare) nelle altre Cliniche o presso i Preparatori Atletici Illustri (cfr il Prof Buzzelli). Non dico che mi attengo alla regola ‘E alla fine ne rimarra’ uno solo!’ ma nemmeno mi lascio impastoiare dalle mille regole e attenzioni che si leggono sui manuali a volte scritti da atleti che sono rei confessi di aver fatto esattamente il contrario… Sulla preparazione atletica io mi baso su una periodizzazione molto sui generis visto che NON ho una stagione di tornei e comunque ho diviso in tre cicli(da sett a Dicembre; da Gennaio ad Aprile: Da Aprile a Giugno) avendo possibili tornei a Dic, a inizio Aprile e poi in Estate.
    All’interno di questi cicli ho periodi di 4-6 sett in cui si lavora maggiormente prima sulla Resistenza, poi sulla Forza esplosiva, poi sulla velocita’ e rapidita’. Ovviamente, trattandosi di un 12enne quando intendo Forza, intendo solo balzi e palla medica di 2 kili e non pesi.
    Di tutto questo abbiamo gia’ parlato nel Capitolo dedicato alla Preparazione Atletica (ed erano intervenuti sia il Prof Buzzelli che Stefano Baraldo, il prep atl di Starace)ma ovviamente possiamo continuare a parlarne sempre e comunque. Sto anche leggendo degli articoli del Prof Carlo Rossi sulla Fisiologia del’Atleta Tennista ma, ripeto, non mi entusiasmo mai a leggere di parametri, di soglia aerobica, di ADP e ATP e aborrisco il cardiofrequenzimetro e devo farmi violenza a volte per imparare cose per cui nutro una sorta di dislessia ancestrale.
    Confesso anche e pero’ di non aver capito bene la tua domanda: in realta’ il lavoro che stiamo facendo e’ soprattutto di coordinazione neuromuscolare (TEORIA DELLA MIELINA!!!!!!)…solo poi da un anno e mezzo (dagli ultimi tre mesi in angola) abbiamo cominciato a fare Resistenza e a dedicare 2-3 sedute a settimana a una vera e propria preparazione atletica… L’intenso week end scorso e’ stata anche un’eccezione dovuta al desiserio di Nicholas di andare a correre fino al Relitto (pensava di fare meno fatica!) e non e’ che lo ripeteremo ogni settimana…Di solito corriamo 20, massimo 30′ e non piu’ di 1-2 volte a settimana… I Circuit training invece li facciamo regolarmente 2 volte a settimana…a volte, a causa di un eccesso di Homework (Compiti da scuola) l’allenamento di tennis viene sostituito da 45′ di atletica nel cortile di casa… Nulla di scientifico ma una sana attivita’ all’aria aperta. Certo, a volte il dubbio di esagerare viene anche a noi ma i miei termini di confronto non sono con una normale SAT o col figlio del vicino o con la preparazione atletica che si fa nella scuola…Devo anche dire che continuo a ricevere complimenti per le capacita’ motorie di mio figlio e anche Jose’ Lambert, della Bollettieri, a Dicembre dopo aver detto a mia moglie che avevamo fatto un ottimo lavoro, all’osservazione di Gabri’ sul fatto che faceva anche molta preparazione atletica lui aveva replicato con un: Si vede. Pero’, ripeto, niente pesi, niente sovraccarichi, solo molti balzi (ma solo due volte a settimana!), agility ladder, sprints… e poi ogni anno facciamo test medici e lo faccio visitare presso l’Isokinetic di Bologna, il centro di riabilitazione sportiva leader in Italia, diretto dal Dr Stefano Della Villa che e’ da 30 anni uno dei miei migliori amici e ha sposato mia cugina.
    Quindi, se vuoi un Trattato di Fisiologia dell’Allenamento, forse mnonostante sia io il medico e lui l’architetto, Archipedro potrebbe intrattenerti con maggiore entusiasmo di me.
    Cio’nondimeno se hai qualche domanda precisa, posso cercare di setacciare fra i miei ricordi e i miei testi sacri e provare ad accontentarti.

  27. kill bill scrive:

    Bravo Atti concordo in pieno.
    Sul numero e sulle modalità si puo trovare mille soluzioni ma il concetto è giusto. Del resto è così in tutti gli sport.
    Se poi ci mettiamo che i soldi alle regioni e i posti ai vari campionati italiani sono legati ai risultati del circuito ( premio produzione ) e non al numero di tesserati vedrai che poi sarà interesse di tutti darsi una svegliata.

  28. Archipedro scrive:

    Hai proprio ragione, Stefano: io, architetto, mi diletto molto es. con la bio-meccanica… tra l’altro metto insieme molte nozioni scientifico-universitarie e la mia personale esperienza sportiva… anche se, lo ammetto, sono un po’ in difficoltà con l’ileo ipsoas…

    Sulla “Fisiologia dell’allenameno”…

    Per allenare, nella velocità, la reattività dei piedi… presente gli impulsi-saltelli dei corridori… voi come li fareste? Tallone-punta?!

    Il video che vi allego è divertente…
    http://video.google.com/videoplay?docid=-2375717503713837291
    Del protagonista mi sono attentamente studiato un articolo molto complesso… se oggi vado al Palaindoor con il piccolo sono quasi certo che vedrò gli allenatori ISEF – FIDAL perpetrare l’errore di cui egli parla…

    Lo sport è roba per gente che studia, analizza, elabora un metodo e poi lo sperimenta… nessuno può credere d’avere la verità in tasca…

    p.s. Quest’estate costringevo mio figlio, se voleva stare scalzo, a camminare in punta di piedi… ora so il perché ;-)

  29. Gus scrive:

    Stefano sai che io prima devo leggere, poi elaborare, poi scrivo. Sono fatto così. Però una cosa di sicuro la posso anticipare, ovviamente “senza chiacchere e distintivi” (come dice Archi), perchè per fortuna e per molto tempo nessuno avrà la formula per “creare” un top ten da un qualsiasi ragazzino (anche quelli con i distintivi, che hanno i loro bei interessi a spingere su un’idea del genere):

    se fosse vero che se non spendi (personalmente) almeno 25.000 Euro annui(indicativamente, ma se ne hai di più?) per un U10 orientato al professionismo di vertice (ma è così facile determinare se un ragazzino di 10 anni diventerà pro?) non arrivi da nessuna parte, il tennis è già oggi uno sport morto.

    Gus.

  30. Stefano Grazia scrive:

    Archipedro, saro’ io particolarmente stupido, ma non si capisce mai bene con chi ce l’hai … Se con noi che scriviamo, condividiamo, cerchiamo di aiutarci o se con quelli che ci bersagliano di critiche e pernacchie… A parte la lotta di classe, davvero tu si che incarni la Solitudine del Tennista…Va bene che Tanti nemici, tanto onore…, ma davvero non capisco a chi ti riferisci quando scrivi “ai pochi privilegiati che lo tengono in ostaggio (ad uso e consumo dei propri rampolli, affinché, tra le mura domestiche, s’illudano d’essere dei campioni…)” Con chi ce l’hai esattamente, cosa e’ che ti angustia, cosa ti hanno fatto quei cattivoni? (Perche’ noon siamo noi, vero? Noi siamo I Buoni, te ne sei reso conto o no?)
    A parte questo, pur comprendendo il senso e le tue ragioni, il tuo post mi sembra alla fine dar ragione a Giorgiuo quando diceva, ma riferendosi al mio, che i nostri figli avrebbero tutti smesso di giocare…Pero’, scusami, ma
    pensi di poter far giocare a tennis tuo figlio senza mai farlo giocare in torneo con altri bambini? Alla fine prima o poi li’ ci deve arrivare e se vince, magari andra’ avanti… Come diceva Pancho Segura, non m’importa se tu sia ricco, bello, potente, importante, alla fine it’s just you and me, baby…just you and me.
    (Pero’, non preoccuparti: ho capito il senso, ma mi sembravi un po’ rinunciatario di partenza…)

  31. laura scrive:

    Mi fa molto piacere scoprire che non segui alla lettera i sacri testi”ma di volta in volta adatti il lavoro allo specifico. In questo caso mi sembra che il buon senso prevalga sui dati strettamente catalogabili in test di apprendimento (secondo me questi test non hanno un valore assoluto) . avendo a disposizine una spiaggia infinita e penso incontaminata dagli orpelli della” civiltà” non vedo cosa ci possa aessere di più efficace di una corsa sulla sabbia. Ho sempre pensato che le abilità di base di ognuno di noi vengano meglio espresse in un ambiente naturale che per esempio in palestra,soprattutto nell’età giovanile.Se posso suggerirti un’attività per irrobustire la parte superiore (non solamente quella) è l’arrampicata liberasu pareti attrezzate; è molto divertente ma anche impegnativa ed educa anche all’adozione delle migliori strategie per raggiungere lo scopo.Immagino che dove ti trovi non sia possibie ma potrebbe essere una bella esperienza per padre e figlio quando le condizioni siano possibili.Per quanto riguarda il tema sponsor:non conoscendo a fondo l’ambiente tennis non posso che riportare la mia esperienza relativa al circolo della mia città il cui comitato tecnico convoglia le sponsorizzazioni(uno e più d’uno dei quali fa parte del consiglio stesso)verso la formazione di squadre competitive a livello serie A e forse alla remunerazione delle ore di allenamento. premetto che quando mio figlio faceva parte della squadra ander 16 tutta l’attività d allenamento è stata pagata dal capofamiglia.(tralascio il giudizio su tale attività perchè è acqua passata ma se ne potrebbero raccontare delle belle-

  32. Stefano Grazia scrive:

    Atti, la tua idea e’ semplice, un uovo di Colombo, mi piace…Se fossi in Italia sicuramente la caldeggerei. In effetti non capisco perche’ NON sia in essere e confesso di averci pensato anch’io nelle mie elucubrazioni ad occhi aperti o nelle nortti insonni vegliate all’ombra del rancore … Potrebbe essere infatti un modo di mettere a disposizione dei fondi e premiare il merito… (Certo, poi non significa che chi vince oggi vincera’ domani e certo, e’ importante non cercare di voler vincere a tutti i costi oggi trascurando quindi lo sviluppo del gioco…MA PRIMA O POI INSOMMA BISOGNERA’ ANCHE COMINCIARE A VINCERE QUALCOSINA e quindi un sistema di 10-12 tappe FIT per ottenere sponsorizzazioni, wild cards, contributi per i coaches, rimborsi spese negli ETA…mi sembra una ottima idea. Da inserire nel nostro Manifesto Programmatico subito dopo CAMPI PUBBLICI e CAMPI GRATIS nei Circoli per gli U14 prima delle 17 se non occupati dai Soci.

  33. Stefano Grazia scrive:

    A proposito di Solitudine del Tennista: chi e’ masi stato piu’ solo di Del Potro durante la stesa che ha preso oggi da Federer? E mentre godevo per il ritrovato splendore dello svizzero, ero empaticamente vicino a questo ragazzo (che epiderrmicamente non mi e’ mai stato simpatico) che probabilmente era sceso in campo convinto di avere delle possibilita’ e che si e’ trovato a fronteggiare e bere l’amaro calice della verita’…quando si muore, si muore soli: non ha dato di matto, non ha fatto scenate, io avrei preferito magari una qualkche reazione, ma non e’ che si possa dire che sembrava che non gli importasse, non aveva l’aria strafottente…aveva il volto triste come chi segue, il vento ti sputa in faccia la neve…… Certo, qualcuno scrivera’ che e’ stata una vergogna, che doveva reagire, che non ha los cojones…Ma la verita’ e’ che quando si muore, si muore soli…

  34. andrew scrive:

    grande Archipedro…sì, effettivamente a volte stai tra il criptico e il lirico ma, insomma, ci siamo capiti…

    Mi dispiace che tu stia rimanendo senza campi di allenamento, ma ben cercando qualcosa si trova, magari di meno comodo…Il muro è comunque una grande risorsa e se riesci a congeniare un sistema stimolante per “metterlo al muro”, vedrai i miglioramenti…

    Quanto allo sponsor, non dovrebbe stupirvi sapere che io già cellò e altrettanto banale è dire che si tratta di una marca che attiene molto alla filosofia che ispira le mie azioni tennistiche (e non)…Purtroppo è uno sponsor che devo pagare da solo…

    Nota di colore 1: ero a Parigi questo fine settimana…apro la tendina del treno a Creteil la mattina e la prima cosa che vedo è una distesa di campi da tennis in cemento ben tenuti…non sono riuscito a contarli tutti…

    Nota di colore 2: ma Giovanni di Natale non era un blogger qua dentro? Adesso, noto che legge le veline di Baccini nei servizi di SuperTennis….Roberto, non avrai mica intenzione di fare quella fine?

  35. madmax scrive:

    gus certamente a 10 anni non puoi sapere se il bambino diventerà un pro ma se vuoi provare a farlo diventare tale devi giocare proporzionalmente alla sue abilità… se l’under 10 con i suoi coetanei (o nei tornei regionali) vince sempre facile dovrai per forza andare a giocare tornei di livello superiore anche se più lontani altrimenti non progredisce… paradossalmente puoi spendere meno da under 12 percchè è possibile giocare un po’ tutti i tornei anche se poi nel caso sia buono veramente un po’ in giro deve andarci e le spese ahimè crescono eccome… oltretutto da u 12 con l’idea di diventare un pro non ci sono dubbi che ci si debba llenare almeno cinque ma più ragionevolmente sei volte la settimana perciò che tu sia in un’accademia (6.800 euro l’anno la vavassori) che in un circolo dove con le varie integrazioni (perchè con la sola agonistica non vai da nessuna parte) solo per l’allenamento spendi una bella cifra… parlavo proprio in questi gg con il papà di un ‘97 discreto che si allena nel circolo dove ha cominciato mia figlia (prov. di milano) e mi dice che tra una cosa e l’altra spende quasi 1.000 euro al mese solo per l’allenamento….

  36. francesco scrive:

    Vi seguo sempre con passione essendo padre di due gemelli di due anni e mezzo , di cui uno mancino , futuri giocatori di tennis , che hanno avuto la sfortuna di avere un padre malato per questo sport

    Scusate il fuori tema , ma ho una domanda per Stefano
    Tu che una visione molto ampia delle varie tecniche tennistiche , cosa ne pesi di questo sito
    http://www.revolutionarytennis.com/

  37. Pinot scrive:

    Nel circolo sotto casa mia, la sponsorizzazione mi pare collettiva.
    Da circa sei mesi è nato il “progetto”. Un tentativo di crescita collettiva di 7 -8 agonisti, 1994,95,96,97, con un maestro, Mario Pierri, che si occupa solo di loro.
    Il progetto è nato per dare ad essi una prospettiva agonistica.
    Base di partenza. Nel 2008 un 94 finalista al torneo topolino di torino, una 97 finalista nazionale under 11, una titolo regionale under 14 ed un’altra titolo regionale under 13.La squadra femminile under 12, terza classificata ai campionati italiani.
    Bene, la sponsorizzazione è collettiva da parte dello sponsor tecnico, che mi pare fornisca racchette, scarpe, tute e palline, e le sponsorizzazioni locali per la squadra vengono utilizzate per “abbattere” le quote di partecipazione di ogni atleta. Se i “genitori” portano altri sponsor, il ricavato serve ad abbattere la priopria quota.

    Il circolo è piccolo, come il paese che l’ospita, 3 campi, uno coperto, e privilegia la sat e la squadra degli agonisti. I soci urlano, considerato che abbiamo un inverno piovoso come non accadeva da anni, ma al momento sono soccombenti.

  38. Archipedro scrive:

    Stefano, non seguo il blog per dare ragione o torto a qualcuno, anche perché ciò a volte non è possibile. In effetti la mia sensibilità mi spinge, spesso, a rifiutare sia il paradigma dominante, o pensiero unico di centro, sia gli opposti estremi. Mi occupo, più che altro, delle mie ragioni e quando ritengo d’aver scoperto qualcosa d’interessante lo metto in condivisione. E’ così che ho domato il mio carattere irrequieto, e molte persone hanno imparato ad accettarmi. Dovresti farlo anche tu, perché nel modo in cui ti parlo non c’è mai alcun opportunismo… e comunque lo faccio sempre meno.

    Il precocismo è una cosa, e si può lavorare con i bambini piccoli su schemi motori estremamente sofisticati: ciò li aiuterà in tutto, scuola compresa, qualsivoglia livello desiderino raggiungere. Altra cosa è disadattare i giovani. L’idea che i soldi, segnatamente li sponsor, siano un passaggio obbligato è vero forse nel tennis, ma non in altri sport, e comunque solo a partire da una certa età. Quando cioè sono talmente bravi da non trovare avversari in zona. Solo allora ci si deve muovere. Tra l’altro una partita è una partita, che sia inserita o meno in un prestigioso torneo internazionale. Comunque è vero: timeo Danaos, et dona ferentes… temo i Danai, anche quando portano doni…

    I nostri bimbi non sono merci, ed è bene, mi rifaccio ad un principio dell’ecologia, che non viaggino troppo. Devono piantare delle salde radici, ed adattarsi, anche affettivamente, al proprio habitat. Non devono illudersi di dover o poter colonizzare il mondo con la propria specialità, soprattutto da piccoli, ma piuttosto immagazzinare tutti gli stimoli che li rendano determinati, elastici, e mentalmente indipendenti. Poi potranno volare, se lo riterranno… con le proprie forze.
    Insomma… lo ribadisco… teniamo lontano il denaro dai nostri cuccioli…

  39. Stefano Grazia scrive:

    Laura! Sempre ‘inconsciamente’ in effetti un po’ di free climbing Nicholas l’ha sempre fatto: ricordo che quando andammo in vacanza a Durban, in un Centro Commerciale famoso per due vasche con l’onda artificiale dove si poteva fare surf e mooray boogie (e noi lo facemmo…e io dopo un’ora mi dovetti fare un voltaren intramuscolo tanto era ammaccato…!), c’era anche un montagnone artificiale alto 20-30 metri dove,debitamente assicurato a una fune, ti potevi sbizzarrire nel free climbing e la gente si fermava ad ammirare questo scricciolo (allora aveva circa 8 anni) che si arrampicava agilissimo… A Luanda poi nell’ultimo periodo abbiamo abitato di fianco alla Guest House Agip che aveva una piccola palestra (che ci farebbe comodo anche ora) e mentre noi ci dedicavamo 2-3 volte a sett a 45′ di scatti, balzi e ripetute salita/discesa sul treadmill, un paio di aficionados agippini italiani avevano costruito una parete inclinabile con varie staffe da free climbing su cui potevi fare diverse manovre ed io la ‘implementavo’ sempre nei miei Circuit Training (che sfruttavano anche gli scalini di casa (scatto sui gradoni),il bordo elevato di un marciapiede, una scala stesa per terra(prima di comprare l’agility ladder), etc etc
    Purtroppo qui non ho nulla di questo genere e non posso fargli fare qualcosa di simile al free climbing e quindi mi limito per ora alla palla medica ma certamente hai ragione e avendomelo fatto ricordare mi hai fatto venire la voglia di pensarci e di trovare il modo…In effetti dove comincia la famosa spiaggia oceanica abbiamo delle roccie e la prossima domenica magari gli faccio fare qualche su e giu’…Quella parte invece la usavo per farlo correre su terreno accidentato e saltare come una capra di sasso in sasso…rischioso per gli infortuni, direte voi, ma io da piccolo correvo sempre sulle scogliere (per es a Portovenere) e magari questo mi ha aiutato nel cambio di passo nel rugby…

  40. Gus scrive:

    Max una debita premessa:

    io non sto dicendo che se uno ha i mezzi non sia giusto spenderli per realizzare un sogno dei propri ragazzi. Ci mancherebbe altro.Già oggi mia figlia manifesta l’intenzione di poter viaggiare, imparare lingue, ecc.ecc. Se mia figlia lo vorrà anche più avanti farò di tutto (e io soldi non ne ho e questo naturalmente potrebbe anche essere un fattore nella mia visione delle cose) anche i debiti per farla studiare all’estero. Quindi su questo siamo d’accordo. Non c’è nulla di più morale che spendere i soldi per un intraprendere il percorso educativo/formativo migliore e che comporti una vita piena di soddisfazioni per i nostri figli (sto semplificando, lo so).

    Dico un’altra cosa e cioè che se è vero che un U10 deve spendere almeno 25.000 Euro l’anno per tentare di diventare professionista allora il nostro è uno sport morto.

    Quanti sono quelli che si possono permettere 25.000 Euro l’anno per il tennis di un figlio? E se ne hai due?

    A quel punto il campione statistico su cui lavorare diventa/diventerà sempre più piccolo, il livello sempre più basso (perché la selezione non avviene sul talento ma sulla ricchezza) ed è quindi uno sport morto, in declino.

    Poiché io invece non credo affatto sia così (nel senso che probabilmente il tennis costa, ma paradossalmente costa di più a chi non ha talento, che ha chi ce l’ha) voglio continuare a pensare che ci siano più sistemi, metodi e anche molta casualità (nella selezione) nella formazione di un tennista di alto livello.

    Questo non significa affatto che non si debba organizzare meglio il sistema tennis italiano, anzi è necessario proprio per abbattere significativamente i costi a carico delle famiglie. Io continuo a sostenere che il sistema francese sia quello che si adatterebbe meglio. Conosco poco il sistema spagnolo. Qualcuno dice che non avremo mai quelle risorse, ma io sostengo che questo sia un problema, ovviamente, ma sui cui si potrebbe lavorare.

    Sui tornei:

    Se ci sono tornei in zona bene, altrimenti piuttosto che un torneo U12 all’estero o spendendo migliaia di Euro tra trasferta, ecc.ecc. meglio un torneo FIT di quarta vicino casa. Tanto per capirci, se è forte vincerà anche con un vecchietto come me, avrà speso meno soldi ed è comunque un torneo. Non penso che un giocatore di 11/12 anni possa creargli maggiori difficoltà di quante gliene possa creare io. Non ci credo che esista solo la via del denaro. Verdasco, il giocatore che sta emergendo in questi giorni a 14 anni era 464 ATP, non credo gli servisse a molto un torneo U14.

    Se non avete i soldi fategli fare i tornei vicino casa. Se a 14 anni batte dei seconda categoria (diciamo dal 2.5 in giù) ha qualche speranza.

    Stefano è in una condizione diversa, ma se quest’estate viene in Italia, iscriva Nicholas a qualche torneo di quarta con tabellone successivo di terza ( o se il nuovo tecnico lo inquadra già come terza, di terza) di una città (Bologna non è quella più vicina?). Naturalmente se non è comodo un torneo della sua categoria.

    Gus.

  41. kill bill scrive:

    forse non tutti sanno che ….
    in questa settimana c’è il torneo U 14 ( anni 95 96 ) TE di Tarbes gruppo 1 denominato il campionato del mondo U 14 ( i soliti francesi ! ).
    Il torneo è comunque molto importante , ci sono i più forti europei e persino i primi 4 americani…..
    Gli italiani sono : Napolitano , al terzo turno , bravissimo, Donati perso al secondo turno, Lombardi perso al primo turno, Quinzi perso al primo turno, ( tanto per rendere l’idea della difficoltà ).
    Ci sono anche le femmine ( Rosatello e Matteucci ).
    La cosa curiosa è che si può seguiree lo scoreboard in diretta e alla fine del match danno le statistiche come i tornei pro.
    A chi interessa :
    http://www.lespetitsas.com/

  42. kill bill scrive:

    mi correggo ….. le statistiche le danno anche durante il match.

    Altra cosa curiosa è andare a vedere cosa hanno fatto i vari Federer……. nello stesso torneo qualche anno fa.

  43. kill bill scrive:

    Verdasco 464 ATP a 14 anni !!!!!!!!!!

  44. wik scrive:

    Parecchio d’accordo con Gus.
    Si è vero che le migliori accademie, i migliori tornei, gli appuntamenti importanti danno maggiori percentuali di riuscita, ma c’è anche di molto meno caro che offre garanzie di serietà, magari non tutta la competenza di una Bolettieri, ma c’è e i tornei sotto casa ci sono.
    E’ una strada più difficile da trovare, ma non è detto che per forza son 25.000 l’anno.

  45. madmax scrive:

    gus purtroppo cambia da nazione a nazione… da noi che piaccia o meno altre strade non ce ne sono… poi certo se uno è federer anche giocando un open sarà notato e di conseguenza sponsorizzato (perchè se i soldi non servissero non servirebbero nemmeno gli sponsor) ma se è solo il ferrer della situazione non se lo fila nessuno..(visto che a quell’età l’unica cosa che si può vedere chiaramente è la tecnica). e giocare un torneo di IV non ha certo la stessa valenza che giocare un torneo internazionale.. certamente poi uno o due all’anno si posono anche far fare ma non è certo quella la strada maestra, perchè giocando solamente quel tipo di tornei, un ragazzino rischia solo di disimparare a giocare mentre uno ogni tanto può servirgli per trovarsi di fronte a difficoltà diverse dal solito… e che il tennis in italia sia uno sport morto è sotto gli occhi di tutti basta guardare i risultati.. e sbagli di grosso quando dici che il tennis costa di più per chi ha meno talento perchè è esattamente l’opposto sempre ovviamente che si cerchi l’eccellenza altrimenti segui la strada dei provinciali nike etopolino vicini a casa 2°/3°/4° cat ed open i vari raduni federali ma nei top 100 col cavolo che c’arrivi però…

  46. madmax scrive:

    wik dipende dal livello del ragazzo.. se è molto buono i tornei sotto casa non ci sono altrimenti non si spiegherebbe come mai tutti i giocatori forti sono andati ad esempio al torneo citato da kill bill.. poi qualcosa in meno si può anche spendere nel senso che io ai tornei sono andato con moglie e figlia in alberghi discreti mentre senza la moglie e andando in bed and breakfast avrei certamente risparmiato… ed appunto anche in questa ottica è importante andare a giocare in posti meno comodi e gradevoli perchè almeno i nostri pargoli possono rendersi conto che non esiste solo il paradiso ed i loro avversari quasi sempre arrivano proprio dall’inferno e sono stretti parenti del diavolo..

  47. Archipedro scrive:

    Bravo Gus, dici sempre cose ragionevoli (ovvie ai miei occhi) ma che qui non piacciono. Offri delle prospettive a chi non potrà mai fare certi investimenti, ma non per questo deve rinunciare ad avere delle ambizioni sportive, anche nel tennis.
    Il mio piccolo fa già le partite con me, ed io taro le difficoltà di gioco in modo tale che fino all’ultimo l’esito rimane in bilico… se si cimentasse con un bravo dodicenne perderebbe senza giocare, piangendo e basta. Uno stress inutile.
    Quando a quindici anni ho iniziato a giocare a pallavolo in serie C la mia società non era iscritta al campionato U16; quando m’hanno portato in prima squadra non esisteva l’U18. Mi sono allenato con campioni adulti altri 2 metri… solo una grande opportunità.
    Quindi… si cercano dei tennisti “professionisti”, li si pagano per delle partite mirate fino a quando serve (ad un certo punto lo verranno anche a cercare), giocate con intelligenza, dove il ragazzo debba sempre dare il massimo. E tutto finisce lì. A sedici anni s’inizia con il tennis vero, e se c’è il talento in due anni arriva in alto ed è indipendente. Imparerà ben presto come funziona un torneo…

    Certo, se viceversa i genitori muoiono dalla voglia di poter dire che i loro rampolli, a dieci anni, sono i più forti del mondo…

  48. maestrone scrive:

    ottimo il passaggio di gus sui tornei sotto casa open o di quarta.
    bisogna smetterla con il miraggio dei tornei T.E.
    so che molti la pensano così anche nella FIT.
    Lo stesso Carlo Bucciero delle Pleiadi e consigliere nazionale lo va dicendo spesso in giro.

    maestrone

  49. Gus scrive:

    Max, ognuno vede le cose secondo il proprio punto di vista e le proprie possibilità.

    Io non so quale’è la via maestra, anzi sono convinto ce ne sia più di una, ma quella giusta è trovare il talento giusto. Se non si parte da lì, siamo a zero. E trovare il talento giusto significa lavorare dai 6 ai 12 anni sulla quantità di atleti tennisti (nel senso di portare il maggior numero possibile di giovani ragazzini a giocare a tennis). Poi se hai trovato il Verdasco della situazione la differenza tra il top 5 e il top 30, la faranno gli allenamenti ecc.ecc. Ma prima devi trovare Verdasco, che c’è anche in Italia, ma bisogna andare a cercarlo.

    Sui tornei: io non sto dicendo che non bisogna fare i tornei di categoria, ma se uno non riesce a pagare la trasferta, si faccia i tornei vicino casa. Meglio che niente e onestamente non riesco a capire perchè dovrebbe disimparare a giocare. A giocare a quell’età impara in accademia, con il maestro, se è forte incontra Gustavo e gli fa un bel 6-0 6-0, altrimenti che cosa disimpara?

    Perchè se gioca con un ragazzino di 12 anni, minuto e così così, che gli manda la palla di là una volta ogni 5, impara a giocare?

    Stiamo parlano o no di potenziali top player e allora che lo si voglia o no non è che potranno fare tornei Under all’infinito. Sopratutto nel femminile la precocità è ormai un dato di fatto.

    Quindi se uno ha i soldi e può, vada a farsi “vedere” nei tornei che contano, se uno non ha i soldi e non può, cerchi una strada alternativa. Chissà se lo street fighter che si prende qualche ceffone da piccolo, sarà poi così più debole del ragazzino che va a fare l’U12 di categoria.

    Leggendo l’autobiografia di Nadal, Federer, Blake, Davidenko, o altri continuo a credere che fino a 10 anni abbiano speso decisamente meno di 25.000 Euro l’anno. Magari la prossima volta Ubaldo può chiederlo allo Zio di Nadal.

    Chi ha più talento spende meno, troverà prima chi vorrà allenarlo “gratuitamente”, gli sponsor tecnici faranno a gara per inserirlo nel proprio “team” e sopratutto guadagnerà magari i primi soldi da questa attività.

    La progressione di un ragazzo che vuole arrivare nei top 10 (cosa ormai difficilissima) quale dovrebbe essere:

    Quinzi che viene considerato da tutti il maggior talento degli ultimi anni

    Oggi Quinzi che ha 12 anni è un 3.3 ed è anche il numero 1 in Italia U14.

    Il 2 e il 3 sono 3.4 e 3.3

    Nel femminile Martina Trevisan che ha 14 anni e ne compirà 15 a Novembre è 2.3.
    La 2 e la 3 rispettivamente 2.6 e 2.8.

    Martina Trevisan è ovvio che per trovare U14 del suo livello debba girare almeno l’Europa, lo stesso per Quinzi.

    Ma non è detto che per trovare un torneo di terza debba fare chissà quanti Km.

    In ogni caso spero che per entrambi le spese di tornei all’estero siano sostenuti dalla federazione.

    Ma se così non fosse e non ci fossero le possibilità, allora perché non pensare a tornei come quello di 2 Open a Beinasco (faccio solo un esempio).?

    Tutto sommato l’anno scorso in finale ha vinto la Gatto Monticone contro la Chieppa, non credo disimparerebbero così tanto da queste giocatrici.

    Sempre con la dovuta umiltà.

    Gus.

  50. wik scrive:

    Sempre in ottica spese, sicuramente ne avete giá parlato, ma andarmelo a cercare é trovare l’ago in un pagliaio,
    Tirrenia funziona o no ?

  51. nicoxia scrive:

    Qualcuno sa come facevano alcune 1998 al torneo ttk ad avere classifica 4/5

  52. Archipedro scrive:

    p.s. A 18 anni, e non a 14, Fernando Verdasco é diventato 464 ATP.
    Solo nel caso del tennis femminile alcune giocatrici di 15-16 anni possono essere competitive, pur incapaci d’una continuità nelle prestazioni.
    Molte tra loro, ne sto seguendo una in particolare, si stanno bruciando i muscoli a 18 anni perché s’ostinano a partecipare ad un torneo ITF - WTA dietro l’altro, per qualche posizioncina in più, senza curare minimamente la preparazione atletica. Basta guardarle per capire quanto sono immature. Hanno fretta di sfondare… ed in effetti si “sfondano” muscoli e tendini…

  53. Stefano Grazia scrive:

    Francesco, sto guardando or ora questo sito Revolutinary tennis che ci avevi proposto e che ha suscitato l’entusiasmo del Prof Buzzelli (l’ho sentito ieri perche’ casualmente si era imbattuto nelle vie del centro di Bologna con mia moglie giusto al momento della mia telefonata e appunto mi ha detto che il sito gli era piaciuto molto). Lo sto solo sfogliando velocemente perche’ non sono piu’ molto interessato all’insegnamento dei movimenti basic del tennis e comunque sto guardando il Footwork e mi sembra che alla fine dica quello che dicono Piatti e Sartori, cioe’ la predilezione per il Close Stance, per il primo passo verso la palla. Come ho detto, da Bollettieri sono meno rigidi e insegnano sia la Close che l’Open Stance. Nicholas colpisce indifferentemente con tutte e due a seconda della pallina che gli arriva: ogni tanto si accende la discussione perche’ io (che colpisco fin troppo in open ma perche’ il mio timing fa ca***e) sto attento che quando colpisce in open lo faccia perche’ e’ davvero la migliore option w non colpisca in open invece per pigrizia o ritardo (e’ questo il pericolo).
    Comunque il Sito e’ fatto molto bene,questo si, ma per sapere se dice cose giuste o interessanti avrei bisogno di molto tempo per capire…Sto cercando piuttosto se ci possono essere cose utili (tipo esercizi,drills, idee…)
    A PARTE QUESTO, VENERDI’ arrivano a Lagos mia moglie e Adriano Parodi, il giovane Coach 28enne che ha lavorato due anni alla Bob Brett e che per un mese cerchera’ di aiutarci sulla long and winding road to Hell, cioe’ no, Herr. Eddie Herr.

  54. costa azzurra scrive:

    kill bill ha dato un buon indirizzo andate a vedere quel torneo è quella la strada da seguire ma non troppo tardi anche se si riesce un anno prima

    e’ inutile che stiamo qui ad impazzire le cose sono due :

    o sei un giocatore mediocre o medio alto e giochi in italia e fai le tue scalate alla classifica nei giorni di festa e d’estate NIKE 2A 3A O 4A

    o fai il professionista di tennis e si può cominciare a fare tornei a 9 anni di quel livello tipo petit as ed altri e lì ti accorgi subito se hai la stoffa del campione o no

    ma bisogna abbandonare la scuola
    se infatti fai un giro dei risultati nei tornei ETA i ragazzi sono più o meno un gruppetto di 50 al mondo che li fanno tutti mese per mese e di sicuro non hanno tempo per andare a scuola

    quindi poi diventa un’abitudine alla competizione, si allenano dove giocano il torneo con i preparatori che li seguono ( io comunque vedo tante famiglie ) e se non scoppiano o non si autodistruggono nei prossimi dieci anni diventano i Robredo, Ferrer , Roddick e magari anche Federer di domani

    certo se si fa un Eta in primavera e uno in estate e anche 8 nike nel frattempo non si arriva da nessuna parte .

    poi certo ci vogliono varie caratteristiche che influenzano la riuscita del campione , certo è che se NON vai in giro a fare tornei di ALTO LIVELLO (CAT 1 O 2 ) NON arrivi da nessuna parte

  55. Stefano Grazia scrive:

    Comunque, Francesco, on second thought,di solito le esercitazioni con troppi diagrammi, troppa fisica, troppa biomeccanica, con spiegazioni tipo “In order to reproduce the “just right” Tennis Stance for diagram G-4, we go to diagram G-5. In G-5 the player’s alignment with the ball’s flight line now matches what is was in G-1 and G-3. I picked up and turned the player on the left slightly clockwise (and the player on the right counter clockwise) to reproduce the Tennis Stance from G-1 and G-3 because the angle of the ball changed. The readjustment leaves the player more “open” to the net than before, yet s/he is hitting and lining up with the ball “just right” under the “normal” rally as in G-1,3. What has changed is the player’s perspective on the court.” mi lasciano piuttosto scettico, dubbioso o se vogliamo dislessico. Cioe’, sono sicuro che se mi ci metto capisco tutto e trovo anche che e’ tutto giusto…Ma proprio non ci riesco. E’ lo stesso motivo per cui non mi sono mai messo a leggere un manuale sul golf in cui veniva spiegato tutto in chiave di geometria e di fisica. A maggior ragione, trovo difficile pensare che Federer & Co mentre giocano pensano che mettono il piede qui e la’ perche’ l’hanno imparato sul manuale di fisica e di biomeccanica… A volte sono convinto che tutti questi manuali servono in realta’ ai giocatori mediocri e ta quelli tristonazzi come me, o comunque ai laureati e pensionati che incominciando ex abrupto uno sport vogliono capire il perche’ il percome… Magari Piatti lo chiama Apoproccio analitico e gli piace anche, ma io penso piuttosto che tutti i campioni e campioncini siano diventati tali perche’ hanno cominciato a fare fin da piccoli i movimenti giusti PER IMITAZIONE…Poi Howard Brody & Co si son messi li’, hanno filmato i colpi, hanno visto che si ,in effetti, possono anche avere gestualita’ diverse e trovarsi tutti per aria ma alla fine quando colpiscono iAL MOMENTO DELL’IMPATTO c’e’ un equilibrio perfetto in tutti, ma alla fine la fisica spiega dopo il perche’ di quello che ognuno che gioca a tennis fa senza saperlo ….Quello che mi e’ sempre piaciuto nei DVD della Strategy zone alla Bollettieri (che potete ordinare anche sul sito imgacademies.com,cliccate su Bollettieri e poi Bollettieri Shop…Ma lasciate stare i video di Bollettieri (a parte il vecchio e gia’ ricordato)Forehand Killer,andate sul Box The Strategy Zone…) e’ che sono esempi pratici con poca meccanica quantistica robotica fisiologica chimica geometrica ancestrale … I movimenti sono quelli, i drills per farli questi altri…CONTROL,HURT,FINISH e via andare…

  56. costa azzurra scrive:

    A GUS dico che
    purtroppo hai ragione quando dici che le percentuali di riuscita dipendono in maniera diretta dalla ricchezza .
    E’ proprio così : se ti capita (la fortuna ?) di avere un figlio col talento del campione comincia una storia di tanti soldi da spendere da 8 anni a 18 anni e quello che dice madmax è vero: si parte da un iniziale 25.000 per finire con 100.000 annui per portarlo là dove si potrà…mantenere da solo … non guadagnare i milioni .
    poi se è veramente speciale può anche guadagnare bene come un buon lavoro di quelli di oggi solo che se ami viaggiare è molto meglio che fare il direttore di banca
    c’è bisogno di sponsor …c’è molto bisogno di sponsor … se l’italia vuole avere un campione …

  57. Mauro scrive:

    @Nicoxia, mia figlia era una di quelle. Si tratta dei ragazzi /e under 10, che sono state almeno semifinaliste in due tornei appositi di macroarea organizzati dalla Fit e che hanno ricevuto l’autorizzazione a partecipare anche all’under 12. Chi di loro a poi fatto i punti disputando i tornei under 12 per passare di categoria, l’ha potuto fare come qualsiasi under 12. La figlia di Nipa, ma non è l’unica è addirittura passata 4,4 pur essendo del 98.

  58. andrew scrive:

    che due palline con questi 25.000 euro annui!!! Adesso siamo a 100.000 !!!! Chi offre di più? Ma dai….

    chiaro che se volete entrare nel tritacarne siete liberi di farlo…faranno di voi tante belle salsicce…Sono già lì che vi aspettano !!! Preparate il libretto degli assegni…

    Io la vedo semplicisticamente così:

    Prendete i “nostri” ragazzi che girano il mondo alla disperata ricerca di punticini nei future. Questa settimana, assenti tornei future in Italia, ben 45 tennisti nostrani sono andati a spendere i soldini di sponsor, serie A, genitori, circoli, ecc. nelle località più esotiche, chi in Guatemala, chi in Egitto, chi in USA…le località turistiche sono molteplici….Al terzo turno, su 45, sono approdati in 3, ossia Vagnozzi, Azzaro, Arnaboldi. Tre tennisti non di primo pelo. Si è anche rivisto Yari Natali in Israele.
    Bene: aldilà della magra figura, c’è tutto questo bisogno di andare a sputtanare soldi per trasferte esotiche quando ci saranno tornei ogni settimana tra Italia, Francia, Austria, Slovenia, Rep. Ceca, Croazia, Germania, ecc. ecc….
    Il discorso è: se non riesci a fare i punticini qua vicino (e come già dimostrato con la Historia de Marcelo Palacios contada por si mismo, il livello in Italia è già basso di per sè) allora è inutile andare tanto in giro per il mondo a meno di non avere secondi fini (trombare, viaggiare, immaginarsi in futuro in un’agenzia viaggi). Tutti fini legittimi ma che poco c’entrano con il tennis e la tua crescita sportiva.

    Stesso discorso per i nostri cari bambini:
    Allenatevi, allenatevi, allenatevi, concorrete, verificate il livello e cercate di arrivare (a partire dai 16 anni) in modo tale da poter competere in circuiti di livello sempre maggiore.

    Non c’è alcun bisogno di essere in giro per il mondo a tutti i tornei possibili e immaginabili a 12 anni. Certo, ti sentirai fuori dal GIRO, ti sentirai solo, ti sentirai non all’altezza, nessuno ti cagherà. Ed è proprio per questo che alla fine tutti ci cascano dentro.
    Lo so, è una strada che comporta molta solitudine (SOLITUDINE) ma sempre meglio delle cattive compagnie.

  59. Diego1 scrive:

    Credo che il livello di riferimento per un under sono gli Eta di cat.1 o 2 tipo Petits As o simili fino a 14 anni e gli ITF under 18 poi.
    Se un ragazzo o una ragazza sono competitivi a quei livelli ed hanno molta voglia di lavorare ha senso fare investimenti e cercare sponsor,
    altrimenti e’ meglio giocare per divertirsi e investire nella scuola.
    Invece ho visto molti ragazzi e ragazze di livello basso (e quindi possibilita’di arrivare quasi zero ) allenarsi full time nelle accademie o con coach privati.

  60. wik scrive:

    Mah !
    due casi che al volo mi vengono in mente e che personalmente conosco di tennisti di origini umili che non hanno speso cifre spropositate, Gaudio e Chela.

  61. madmax scrive:

    andrew tu stai parlando di gente di terza facia perciò hai ragione quando parli di secondi fini ma chi è buono davvero lì ci deve andare per forza anche se ha un fine solo…

    per il resto leggo molti post chiarificatori circa il fatto che nessuno di voi ha mai parlato o avuto a che fare con coach, scout e sponsor di alto livello, perchè come scrivevo a stefano i parametri che questi hanno per credere ed investire sui ragazzi sono molto diversi da quelli che normalmente si pensa (secondo chi investe veramente però, perchè quelli che si fanno pagare trovano nel figlio di chiunque un talento eccezionale)….

    in ordine sparso ma nemmeno tanto….

    cultura del lavoro, volontà ferrea dell’atleta e soprattutto della famiglia a fare sacrifici, determinazione, preparazione fisica, velocità di palla, fisico, servizio…. del talento che intendono molti nemmeno l’ombra ma questo solo perchè all’interno di questa lista di talenti ce ne sono già parecchi….(almeno questo loro pensano)

  62. Archipedro scrive:

    La vita é come un cioccolatino…
    “Quando il mio Andrew mi spiegava le cose, io le capivo sempre…”: finalmente parli da uomo degno d’essere sposato…

    Fai un passo in più: mentre questi imprenditori portano (legittimamente) in gita i loro pargoli, chiamando queste onerose trasferte “sacrifici”, il tuo rimane fermo davanti al suo muro. Ed impara a conoscerlo. Diventano quasi amici. Poi un giorno glielo tiri via e gli spieghi come si proietta tridimensionalmente la sua pallina dal muro che fu al campo di periferia. E lui comincia a disegnare traiettorie, a pensare da tennista. Quando è stanco non va all’aeroporto ma a letto, a dormire.
    A me questa tua semplice storia piace… Do you like mine?

  63. Gus scrive:

    ha ragione archi ho sbagliati a leggere la data di nascita. Ho visto 1987, invece era 1983.

    Chiedo di nuovo scusa.

    Gus.

  64. Gus scrive:

    costaazzurra: scusa ma io forse mi sono espresso male. Io “non” credo che per essere un tennista pro serva spendere 25.000 Euro l’anno addirittura prima dei 10 anni. E il fatto che qualcuno li stia spendendo e poi avrà il figlio tra i pro non significa che non ci sarebbe arrivato in altri modi meno dispendiosi. Ho già detto che se fosse vero, il nostro sport sarebbe già morto e il livello si abbasserebbe per la forza dei numeri.

    Se leggete le biografie giovanili di Nadal, Federer, Davidenko, Blake, è sicuro che non hanno spesso queste cifre. In particolare perchè, ad esempio, Davidenko e Blake non le avevano. Come non li avevano le sorelle Williams (anche perchè ne avrebbero dovuti spendere 50.000).

    Poi, ripeto, se uno li ha e fa un investimento sui propri figli, nulla da obiettare o da ridire, assolutamente, ma da lì a sostenere che è l’unico modo per arrivare ce ne passa. Attenzione poi al mio discorso: io non sto dicendo che non servano soldi, ma che siano i genitori a doverceli mettere.

    Qualcuno mi sa dire quanti giocatori frequentano l’accademia di Bollettieri tra gli 8 e i 16 anni?

    E quelli bravi, cioè 14/16 anni in ottica pro, pagano o no?

    Gus.

  65. madmax scrive:

    certo wik ed infatti non sono italiani, non hanno vissuto in italia e non si sono allenati in italia… dopodichè se ne citiamo due su migliaia non mi sembra un’ottima statistica..

  66. Gus scrive:

    concordo invece con questo:

    “poi certo ci vogliono varie caratteristiche che influenzano la riuscita del campione , certo è che se NON vai in giro a fare tornei di ALTO LIVELLO (CAT 1 O 2 ) NON arrivi da nessuna parte”

    Il 21/2 c’è il nostro open di II categoria nazionale (probabilmente il secondo torneo più importante di Torino e provincia, dopo il 100.000 dello Sporting -). Qui vengono atleti anche da lontano (italia e estero). I vincitori sono sempre 2.1, 2.2. L’anno scorso ha vinto Pietro Ansaldo, il primo italiano a vincere i Campionati Europei U16 nel 2000 in Inghilterra (ex n° 5 ranking mondiale di categoria) con Seppi, campione italiano nello stesso anno. Nel femminile se non ricordo male la Canepa. Quest’anno sono proprio curioso di andare a vedere quanti U14, U16 si iscrivono e dove arrivano. E’ ovvio che non vinceranno il torneo (anche se almeno per un U16, qualcosa dovrebbe già significare), forse nemmeno il primo turno, ma almeno respirano aria da grandi, non credo che disimparerebbero qualcosa.

    Provocazione: non è che è più di moda o garantisce più visibilità o magari fa più bella l’accademia/circolo andare a partecipare a Tarbes, piuttosto che un torneo di seconda/terza regionale?

    Matteo Donati e Stefano Napolitano, entrambi piemontesi, entrambi 3.3, uno appena uscito a Tarbes e l’altro ancora in corsa, il 21/2 li vedrò a Beinasco oppure no?

    Gus.

  67. Gus scrive:

    max: qui all’inizio non si parlava di soldi degli altri, ma dei propri. Gli sponsor i soldi li daranno a chi vogliono loro con i loro criteri. Qui si è detto che prima dei dieci anni, se uno ha prospettiva da pro (tutta da verificare, ovviamente), deve spendere 25.000 Euro l’anno perchè altrimenti non ce la può fare.

    Io, sbaglierò, ma continuo a pensare che questo non solo non sia vero, ma addirittura ha dietro qualcuno a cui fa comodo farlo credere (che non sei tu ovviamente, perchè i soldi li spendi e non li guadagni).

    Ho già detto, ma pochissimo ascoltato, andatevi a leggere l’intervista allo Zio di Nadal su tennis Italiano, senza paraocchi. Oppure il piccolo resoconto di Cazzaniga dell’incontro di Biella su Matchpoint.

    Gus.

  68. Stefano Grazia scrive:

    In ordine sparso (ieri non mi funzionava internet):
    ANDREW: Il discorso è: se non riesci a fare i punticini qua vicino (e come già dimostrato con la Historia de Marcelo Palacios contada por si mismo, il livello in Italia è già basso di per sè) allora è inutile andare tanto in giro per il mondo a meno di non avere secondi fini (trombare, viaggiare, immaginarsi in futuro in un’agenzia viaggi). Tutti fini legittimi ma che poco c’entrano con il tennis e la tua crescita sportiva.
    COMPLETAMENTE D’ACCORDO: un passo alla volta.

    Al tempo stesso ricordo che FULVIO (l’Unico che ha diritto di parlare qua dentro) ci aveva ammonito riguardo al far partecipare a troppi tornei di 3 e 4 perche’, se ricordo bene, li’ si disimpara a giocare… Anch’io ho qualche dubbio: certo, qualche torneo si puo’ fare ma far giocare un dodicenne di 40 chili alto 150 contro un vecchio marpione pallettaro di 30-40 anni ha senso fino a un certo punto…io lo vedo ogni volta giocando contro mio figlio ed ho un bel da dirgli-quando si lamenta per i miei topspin esagerati- che e’ tutta esperienza, che non sa quanto e’ fortunato ad avere me che gioca con lui (e per 6 mesi ancora siamo forse in grado di giocarcela…anche se gli ultimi 4 sets giocati li ho tutti persi!!! Ma qui subentra il Fattore Z, invece che X: come padre (o forse semplicemente come mediocre aureo) io quando gioco contro mio figlio manco della necessaria cattiveria-che tra l’altro a dispetto delle apparenze mi manca forse anche quando gioco contro gli altri-, ma contro mio figlio io mi trovo nella condizione di padre/coach che gioisce di piu’ quando il Winners o la bella giocata la fa l’avversario di quando la faccio io… (Oltre al fatto che a volte subliminale e’ il desiderio di non scatenare la belva e rovinarmi la serata…Ma questa forse e’ una scusa di comodo: in realta’ le sto prendendo regolarmente, e basta. E il bello e’ che spero proprio sia cosi’, anche perche’ mi pare di star giocando anche benino… E mano a mano che la partita diventa una partita normale e io l’Underdog magari potro’ giocare piu’ libero ed essere piu’ utile…MA A PARTE QUESTO, per anni ho visto Nicholas alla Bollettieri ‘dover’ giocare con cani & porci (affettuosamente), passando dai coetanei ai diciottenni, da paripeso a spilungoni o tamugni di 30 cm e 30 kili piu’ pesanti … A volte penso proprio che non avesse tutto sto gran senso ma chissa’, magari e’ servito anche quello (e’ vero che 8-9 anni sono diversi dai 12-14)

    Qui in Nigeria comunque di questi problemi non ne ho perche’ non ci sono tornei, punto. Una volta ce n’erano almeno per gli Adulti, al Club e quelli che organizzavo io per la Comunita’ Italiana prima ed Espatriata poi ma ora non e’ piu’ possibile … I Tornei ci sarebbero anche ma in giro per la Nigeria non ci vai da solo (veramente, noi non usciamo senza scorta nemmeno da Ikoyi e Victoria Island, i due quartieri ‘ricchi’ di Lagos oltre ad Ikeja dove vive la vecchia aristocrazia e borghesia nigeriana ma che e’ separato dagli altri due da quartieri poco raccomandabili…E poi Lagos, 12 milioni d’abitanti, e’ una citta’ stato e vivere a VI e Ikoyi basta e avanza…), dicevo per motivi di sicurezza e anche obblighi imposti dalla Compagnia, in Nigeria non ti muovi liberamente… Probabilmente di tanto in tanto qualche torneo a Benin City, a Worri, a Port Harcourt (zona comunque off limits), a Kano e Kaduna ci saranno anche ma mentre Tamina Kienka, il ragazzino che si allena con noi figlio del Coach, ci va, noi ci limitiamo a quelli in zona (tutt’al piu’ si potrebbe andare ad Abuja, la Brazilia o Canberra Nigeriana). Detto cio’, pare che ce ne sia uno verso il 10 Febbraio, organizzato proprio da Godwin Kienka che al momento e’ ancora in Australia ma da quel che ne so non esiste un Calendario ufficiale, si vive alla giornata…Vi ho gia’ raccontato che l’anno scorso la squadra di Coppa Davis ha dato forfeit al match contro la Bulgaria: pper diverse settimane si sono trastullati fra mille polemiche sul fatto di andare o non andare (uno dei coaches,Tim Rotimi, era quello con cui l’anno scorso si allenava due volte a sett Nicholas e quindi queste cose le sapevo di prima mano e lui era nauseato, non aveva voglia di andarci, sapeva che era inutilee comunque era disgustato dalle polemiche), poi decidono che si, ci vanno, tre giorni prima e ovviamente non riescono a procurarsi il visto dal momento che per ottenerlo erano necessari 10 gg… Per dare l’idea del tipo di paese, il Gigante dell’Africa per popolazione e ricchezze, ho spesso fatto l’esempio del fatto che si passi in 100 metri dalla eta’ della pietra a quella dei computers e dei razzi, ma vi faccio un altro esempio: per combattere il dramma degli spostamenti (tipico di ogni metropoli africana afflitta da un traffico incontrollabile) da una ventina d’anni a Lagos vengono usati i mototaxi (chiamati in uso comune OKADA, dal nome di una compagnia aerea locale…dei nigeriani si puo’ dire tutto ma hanno sicuramente un gran senso dell’umorismo). Raramente vengono utilizzati dagli Espatriati (se non da quelli piu’ smaliziati e da piu’ tempo in Africa e anche mia moglie ogni tanto ne ha fatto uso quando si trova bloccata dal traffico…un mio amico per esempio usciva dall’Ufficio e mentre l’Autista gli portava l’Auto, lui in Okada raggiungeva in 15′ il Circolo di Tennis…l’Auto arrivava un’ora o piu’ dopo…). L’indisciplina-e pericolosita’- degli Okada e’ proverbiale-a volte te ne ritrovi di fronte una cinquantina in senso unico, a volte sono in 4 o 5 sulla stessa moto con neonati e bambini, a volte sono arroganti e aggressivi, etc etc- pericolosi per se e per gli altri e gli ospedali pieni di traumatizzati … ultimamente anche le autorita’ locali si sono rese conto che il fenomeno stava diventando incontrollabile: metterli fuorilegge non si puo’ (la citta’ piomberebbe nel chaos) ma sono state poste diverse restrizioni e la polizia urbana si e’ fatta piu’ intransigente.Dall’inizio dell’anno finalmente e’ stato posto l’obbligo del casco. E il 90% degli Okada gira con dei caschi di plastica da cantiere, uno per se’ e uno per il passeggero. Ora a parte i problemi di igiene, la cosa emblematica secondo me della Nigeria e dei Nigeriani e’ questa: non e’ raro vedere su un Okada il pilota col casco (da operaio edile) e dietro una donna in vestito tradizionale africano,quelli tutti colorati col cappellino a caramella e col casco tenuto con la mano 10-20 cm sopra il cappellino, come nell’atto di togliersi la bombetta per salutare… E passano cosi’ davanti alla polizia: il casco ce l’hanno, cosa vogliono quelli?
    Ecco, nello Sport Administration, mi dice il mio amico Godwin, e’ anche peggio…

  69. atti scrive:

    Andrew ti do pienamente ragione ..a metà.
    Sicuramente non serve andare in Guatemala, ma è anche vero che a gennaio- febbraio di tornei per terraioli da noi..manco l’ombra, e i giocatori italiani che vanno li’’ principalmente sono terraioli … per mantenere il livello devono giocare…
    Per gli Under si anch’io penso che fino ad un certo punto ti puoi alternare tranquillamente anche con tornei vicino a casa (diciamo fino a 14 anni), ma, almeno nella mia esperienza, qualche piccolo“ assaggio nei tornei ETA ti fa capire subito quanto distante sei dalla metà (anche a noi genitori).. è l’eccesso che non và bene…
    Faccio una piccola equazione molto in voga :

    1) LIVELLO ALTO DA JUNIOR = MAGGIORI POSSIBILITA DA SENIOR
    2) LIVELLO MEDIO/BASSO = ZERO POSSIBILITA’ (datti all’ippica..o fatti socio di un club x i tornei sociali)

    Invece negli ultimi anni, io noto una corsa a partecipare agli ETA, come se parteciparvi fosse determinante per essere automaticamente nel punto 1) ….(i Nike sono diventati tornei regionali con qualche “straniero”, ad eccezione di Roma e qualche Nike estivo in TrentinoAltoAdige)…
    … ma se prima non hai fatto un certo tipo di preparazione tecnica e fisica e non sei competitivo per certi livelli… cosa ci vai a fare a tutti sti ETA ? si magari al primo turno ti capita uno del tuo livello, vinci e pensi.. caspita anch’io posso competere,,, ma in realtà sei ancora in un altra dimensione…
    Quindi lo sponsor, nel caso, servirebbe.. piu’ per delle belle gite… che non per altro..

    SA TIRARE 2 PALLE = SA GIOCARE = ALLORA PUO’ GIA’ ANDARE A CERCARE GLORIA…(fra l’altro visto che ci vanno anche i suoi corregionali… se mio figlio non va’ che giocatore è… )

    Proviamo prima a creare i presupposti (guida Michelin, scuole agonistiche di alto livello, costi di accesso ai campi etc) e poi pensiamo al resto (SPONSOR PERSONALE COMPRESO)…torno a ripetere che un bel circuito nazionale FIT come detto nel mio post precedente è ormai indispensabile, e puo’ essere un ottimo viatico a costi accessibilissimi
    Morale : E’ vero che chi piu’ spende (in prostettiva) meno spende… ma anche chi prima non pensa (e agisce) dopo sospira…

  70. Gus scrive:

    “A maggior ragione, trovo difficile pensare che Federer & Co mentre giocano pensano che mettono il piede qui e la’ perche’ l’hanno imparato sul manuale di fisica e di biomeccanica… A volte sono convinto che tutti questi manuali servono in realta’ ai giocatori mediocri e a quelli tristonazzi come me, o comunque ai laureati e pensionati che incominciando ex abrupto uno sport vogliono capire il perche’ il per come”

    Non avrei potuto esprimere meglio di così il mio pensiero. Ad esempio, non si è posta la giusta attenzione quando ho ricordato che Bolelli, in un’intervista del 2008 (non ricordo esattamente l’occasione) disse che non conosceva la sua impugnatura.

    Altro che biomeccanica, angoli, e …. Varie. Non sapeva che impugnatura usava. Ma perché: perché usava quella che gli avevano impostato modificato ecc.ecc. e poi con quella si trova alla grande e con quella gioca.

    Questione più si sensibilità che di biomeccanica.

    “Magari Piatti lo chiama Approccio analitico e gli piace anche, ma io penso piuttosto che tutti i campioni e campioncini siano diventati tali perche’ hanno cominciato a fare fin da piccoli i movimenti giusti PER IMITAZIONE…”

    Io ho una certezza. Quando noi eravamo piccoli, o almeno io ero piccolo perché non conosco la vostra età, ero al campetto sotto casa dagli 8/9 anni in poi, tutto il pomeriggio.

    Cosa si faceva: si correva, si faceva la mitica partita tra ragazzini. Ci si picchiava (che ha una sua fisicità), addirittura nel periodo delle Olimpiadi, si replicavano artigianalmente le gare. Ore e ore al giorno di movimento “naturale”. Io e mio fratello, ad esempio, una rete con un filo, dei giornali appesi e partita a tennis sull’asfalto. Non era scientifico, controllato, biomeccanico ma era movimento.
    In più io ho iniziato a 6 anni con la ginnastica artistica, poi sono passato al basket a 8 anni e ho giocato fino a 13 anni. Poi ho cambiato, calcio, canoa, pallavolo, alla fine ero scarso in tutto. :-)
    Oggi i nostri figli cosa fanno: almeno nelle grandi città, non esistono più i campetti, ma anche dove esistono chi se la sente di lasciarli fuori tutto il pomeriggio, da soli. I genitori lavorano spesso entrambi, quindi, quando non ci sono i rientri a scuola, i ragazzi sono a casa. Sedentarietà. Parlo in generale e non di alcuni che qui fanno tutti i giorni qualcosa.
    Questo comporta che arrivino ad una certà età senza aver imparato a muoversi.
    Sicuramente io guardavo da piccolo Borg alla Tv e poi scendevo con mio fratello cercando l’imitazione. Ma la cosa fondamentale era che sapevamo muoverci. Se mi insegnavano a giocare a baseball (è capitato) non ci volevano mesi per riuscire a girare una mazza, ma un pomeriggio. Se uno si doveva tuffare, spostare, prendere una pallina al volo, lo sapeva già fare. Io vedo ragazzini di 12/13 anni che proprio sono “inchiodati”.

    Poiché non è più possibile far giocare i nostri bambini per strada, occorre un luogo sicuro dove fare la stessa cosa.

    “Poi Howard Brody & Co si son messi li’, hanno filmato i colpi, hanno visto che si ,in effetti, possono anche avere gestualita’ diverse e trovarsi tutti per aria ma alla fine quando colpiscono iAL MOMENTO DELL’IMPATTO c’e’ un equilibrio perfetto in tutti, ma alla fine la fisica spiega dopo il perche’ di quello che ognuno che gioca a tennis fa senza saperlo”

    Concordo totalmente ribadendo che la video analisi è un ottimo supporto e a certi livelli indispensabile. Ma se Pizzorno avesse video analizzato Panatta 30 anni fa avrebbe saputo dirci le stesse cose di oggi? E il Roberto Lombardi della situazione sapeva già 30 anni fa come ottenere il massimo dai colpi biomeccanicamente? Io non credo.

    Ovviamente il mondo si complica e il vertice è sempre più difficile, ma la base è il movimento e i nostri figli ne fanno sempre di meno.

    Gus.

  71. NIPA scrive:

    Un ciao a tutti (anzi ri-ciao per un ri-torno dovuto ad un ri-entro in patria).

    @Nicoxia: è esattamente come ti ha detto l’amico (di ventura) Mauro. Un risultato sicuramente sudato e conquistato sul campo.

    Grande Max!!!!

    “…cultura del lavoro, volontà ferrea dell’atleta e soprattutto della famiglia a fare sacrifici, determinazione, preparazione fisica, velocità di palla, fisico, servizio…. ”
    Tu non puoi immaginare quanto si discute in famiglia (anche in maniera vivace….) la sera su questo tema….e tu e Mauro siete i miei “assi nella manica”……
    Soprattutto dopo l’esperienza del Lemonbowl, allorquando mia figlia si è SCONTRATA contro una realtà spietata, cruda ma in linea con quanto si riporta DA SEMPRE in questo sito, ed in particolare da Max, ovvero la preparazione di queste ragazze croate. Credetemi la 98 (SI UNA 98 nata i primi giorni di gennaio …..e questa la dice lunga…) che ho visto giocare sembra appartenere ad un altro pianeta tennistico…non solo ho sgranato gli occhi chiedendomi MA DOVE STO ANDANDO ma soprattutto se ne vale la pena….non contento ho parlato con il padre (che peraltro mi ha invitato per un week end a SPLIT) e mi ha detto che ha iniziato a farla giocare a tre anni….e vi assicuro che la ragazzina ha dei quadricipiti da paura!!!! E alla domanda “ma quanto si allena??” mi ha sorriso dicendomi che la DOMENICA VA IN CHIESA!!!!!
    Ma quello che mi spiace e che, guarda caso, in nessun sito e/o giornale specializzato non ho letto della presenza di 4 (dico quattro) straniere in semi al lemon 2009 U12 femminile…..perchè nessun fa paragoni? Perché nessuno ne parla? Perché parlano soltanto di argomenti che sono l’effetto E NON LA CAUSA!!!!
    “…cultura del lavoro, volontà ferrea dell’atleta e soprattutto della famiglia a fare sacrifici, determinazione, preparazione fisica, velocità di palla, fisico, servizio…. ” è proprio così…..e ancora vi dico che ultimamente mia figlia è passata a 3 ore complessive di tennis al dì…..ma avendo davanti agli occhi i movimenti al di poco PERFETTI (eh! si ragazzi ma ribattere più volte una palla “carica” incrociata tirata da una mancina che usa una racchetta da 320 grammi in rovescio bimane lungo-linea con le ginocchia ad un millimetro da terra dopo peraltro avere risposto dalla parte opposta ad un lungo linea di diritto…RAGAZZI CHE DIRVI…è un altro pianeta)….
    Sui soldi SE NESSUNO VUOLE AMMETTERLO LO FACCIO IO! SI CONFERMO CHE I COSTI SONO DI CIRCA 1000 € AL MESE (complessivamente – inteso come allenamenti, match del week end e/o domenicali quando non ci sono tornei, materiale tecnico, visite, ecc) e quando va bene!!!!!!!
    ED IN QUESTA PARTITA SIAMO SOLI (SIGH!) NEL CONCEPIRE, ORGANIZZARE E CONDURRE TUTTE LE COMPLESSE ATTIVITA’ DI MIA FIGLIA, con tutti gli stress connessi!!!!!
    Quindi non ci prendiamo in giro…E’ VERAMENTE DURA!!!

  72. Stefano Grazia scrive:

    Costa Azzurra poi ha sfiorato il problema della Scuola: tenete da parte,se potete, i vostri commenti al riguardo perche’ sara’ l’argomento del prossimo articolo. Sulle spese spropositate mi sento in colpa perche’ da un lato mi rendo conto che ai vostri occhi potrei sembrare uno che i soldi li butta e invece ahime’ le cose non stanno proprio cosi’ (fermo restando l’assioma che comunque si fa poi presto: o ce li hai o non ce li hai. Criminale e’ chi li spende senza averli, indebitandosi per una utopia che difficilmente, statistiche alla mano, potra’ realizzarsi…Cio’ detto, il vero compito della Federazione dovrebbe essere quello, come dice Nikolic, di propagandare il gioco abbassando i costi SOPRATTUTTO SE NON QUASI ESCLUSIVAMENTE per i piccoli che se impareranno a giocare e ad amare questo sport, saranno poi quelli che pagheranno domani (Quindi: campi pubblici, campi liberi per gli U14 nei clubs, etc e poi CONTRIBUTI per i migliori … )
    Sfatiamo pero’ subito un mito:se mi son potuto togliere lo sfizio delle Academy e’ anche perche’ durante l’anno le mie spese (campi da tennis e maestri) sono uguali allo zero. Poi non mi nascondo: grazie al lavoro svolto all’estero mi si puo’ classificare tranquillamente come benestante e come tale invece di andare in vacanza in sardegna o a riccione o alle maldive noi abbiamo scelto di andare tutte le volte invece da Bollettieri (e qualche rimorso per non aver ancora fatto un Coast to Coast o un soggiorno a Manhatthan…Le vacanze in Australia sono state il viaggio di una vita…In Namibia e in Sud africa costa meno che andare in italia (ed e’ piu’ bello, almeno se in Italia ci puoi comunque sempre andare…)
    Farei comunque un distinguo sul sacrificio economico UNA TANTUM di far fare al proprio figlio l’esperienza di almeno un anno di scuola-studio in una academy all’estero… Potrebbe essere anche la linea di demarcazione: sono bravo, continuo…mi son reso conto di essere uno dei tanti, continuo a studiare e gioco per divertirmi… Certo, se son gia’ bravo e meta’ della spesa me la passasse la Federazione o uno Sponsor, sarebbe meglio…

  73. madmax scrive:

    gus basta che vai a guardare quanti sono i giocatori ora nei top 10/20/100 che hanno giocato quel torneo… blake e le williams invece hanno giocato gli stessi tornei in versione americana poichè a quell’età cambiare addirittura cotinente può essere effettivamente esagerato essendoci oltretutto l’alternativa non lontano perchè ricordiamoci che il petite as si gioca in francia non sulla luna (prince cup eddie herr orange bowl) e dalla california alla florida i voli costano 30 dollari… in più il fatto di non avere molti soldi significa poco, nel senso che ai migliori pagano la trasferta e con i gruppi organizzati non si spende di più di quello che si spenderebbe per una normale gita scolastica.. dopodichè certo c’è anche che diventa milionario giocando al superenalotto questo però non significa che esistendo anche questa possibilità uno debba smettere di lavorare perciò quelli sono i tornei dove i migliori possono confrontarsi ed è lì che i migliori devono andare…per finire poi penso che se uno spende 10 invece che 25 mila per chi non ne ha cambia poco resta però un dato incontrovertibile che lo spendere di più inizialmente ti permette giocare meglio con quindi maggiori possibilità diessere notato e aiutato.. semmai la cosa fondamentale è capire come spenderli meglio i soldi ma di questo abbiamo già parlato molte volte.. ma come dimostrano per l’ennesima volta le non risposte su quel che viene considerato fondamentale da parte di chi fa questo per lavoro si capisce come prima di tutto da noi mancano i genitori dei campioni la mentalità e niente altro…. ce ne sono invece una quantità industriale di quelli che dicono che mancano gli sponsor che invece ci sono ma solo per chi lavora sodo

  74. wik scrive:

    Si appunto max, genitori e mentalitá e non solo, perché ritornando a bomba sull’argomento, non capisco del perché in Argentina e Brasile gli sponsor si trovano e in Italia no.

  75. madmax scrive:

    gus probabilmente ti sfuggono alcune cose… se sei nel gruppo dei migliori ad esempio sei convocato a tutti raduni dove non paga solo il ragazzo.. io sono andato un paio di settimane fa a quello genova e solo come accompagnatore ho speso 350 euro + 30 di contributo al tecnico dell”accademia. si certo potevo non andarci ma all’età di mia figlia (10 anni) preferisco ancora accompagnarla (anche se poi io la seguo solo da lontano e lei è libera e sola) anche per farmi un’idea di quello che c’è in giro.. se sei tra i migliori alle varie regioni vengono destinati alcuni tornei eta all’estero dove l’unica cosa da non pagare è vitto e alloggio ma il viaggio sia del ragazzo che del maestro è a tuo carico per non parlare poi se tu vuoi andare a vedertelo. se sei tra i milgiori cosa serve giocare i vari tornei regionali vincendo tutte le partite 6-0 6-0? vuoi giocare con i quarta categoria? bene fallo a me però sembra tanto di ascoltare la storia della volpe e l’uva e come ho detto qualcuno può servire fare solo quelli sono deleteri..

    sulla storia di tony nadal… tu vuoi crederci? bennissimo io e tutti gli addetti ai lavori no fermo restando che nadal gioca ora e non tra dieci anni fermo restando che è un maschio e quindi faceva molto sport (al contrario di quello che fanno normalmente le femmine) fermo restando che si può sempre vincere al superenalotto…. io però purtroppo non ci credo (ne a quello che ha detto lo zio tony ne al superenalotto) o almeno non credo sia corretto pianificare una carriera una vita confidando nel fattore C..

    per quanto riguarda il discorso poi del senaro nostro o altrui… tu pensi che chi lo fa per lavoro butti via i propri soldi? io penso di no perciò penso che li investano nel miglior modo possibile (e se potessero spenderne meno facendo ugualmente il meglio lo farebbero certamente) rimanendo obbiettivi e senza avere le fette di salame sugli occhi nonchè avendo le basi e le conoscenze per poter decidere cosa è meglio o meno…

    quello che mi sono accorto è che spesso la gente vuole sentirsi dire solo le cose che vuol sentire e quando questo non accade che sia bollettieri la img o piatti diventa un ciarlatano per poi riessere credibili quando come in questo caso il tony nadal di turno dice delle cose più comode… cose che però dovrebbero anche lette tutte e sapute leggere fino in fondo perchè a prescindere dal fatto che nadal cmq ha giocato molti tornei importanti under ha anche avuto la fortuna di nascere in spagna dove quindi quando giocava “vicino” a casa (anche qui mi viene da ridere perche da manacor ad a molte città si spende certamente di più che andare da padova a umago in croazia) giocava con i migliori che erano anche però anche tra i migliori del mondo al contrario di quello che succede da noi dove trovi i migliori che al massimo rimangono i migliori della regione…

  76. madmax scrive:

    QUESTO E’ UN POST SCAPPATO ALLA REDAZIONE CHE AVEVA SCRITTO NIPA E CHE CI HA MANDATO PER MAIL…

    Ciao a tutti, sono appena rientrato da un lungo tour e oggi ho letto il nuovo argomento ed in particolare di te mauro. Purtroppo, e non ne capisco il motivo, non è stato inserito. Vi riporto quanto scritto e ne sono fermamente convinto oltre il fatto che è un episodio vissuto…..

    Un saluto a tutti

    Un ciao a tutti (anzi ri-ciao per un ri-torno dovuto ad un ri-entro in patria).

    @Nicoxia: è esattamente come ti ha detto l’amico (di ventura) Mauro. Un risultato sicuramente sudato e conquistato sul campo.

    Grande Max!!!!

    “…cultura del lavoro, volontà ferrea dell’atleta e soprattutto della famiglia a fare sacrifici, determinazione, preparazione fisica, velocità di palla, fisico, servizio…. ”
    Tu non puoi immaginare quanto si discute in famiglia (anche in maniera vivace….) la sera su questo tema….e tu e Mauro siete i miei “assi nella manica”……
    Soprattutto dopo l’esperienza del Lemonbowl, allorquando mia figlia si è SCONTRATA contro una realtà spietata, cruda ma in linea con quanto si riporta DA SEMPRE in questo sito, ed in particolare da Max, ovvero la preparazione di queste ragazze croate. Credetemi la 98 (SI UNA 98 nata i primi giorni di gennaio …..e questa la dice lunga…) che ho visto giocare sembra appartenere ad un altro pianeta tennistico…non solo ho sgranato gli occhi chiedendomi MA DOVE STO ANDANDO ma soprattutto se ne vale la pena….non contento ho parlato con il padre (che peraltro mi ha invitato per un week end a SPLIT) e mi ha detto che ha iniziato a farla giocare a tre anni….e vi assicuro che la ragazzina ha dei quadricipiti da paura!!!! E alla domanda “ma quanto si allena??” mi ha sorriso dicendomi che la DOMENICA VA IN CHIESA!!!!!
    Ma quello che mi spiace e che, guarda caso, in nessun sito e/o giornale specializzato non ho letto della presenza di 4 (dico quattro) straniere in semi al lemon 2009 U12 femminile…..perchè nessun fa paragoni? Perché nessuno ne parla? Perché parlano soltanto di argomenti che sono l’effetto E NON LA CAUSA!!!!
    “…cultura del lavoro, volontà ferrea dell’atleta e soprattutto della famiglia a fare sacrifici, determinazione, preparazione fisica, velocità di palla, fisico, servizio…. ” è proprio così…..e ancora vi dico che ultimamente mia figlia è passata a 3 ore complessive di tennis al dì…..ma avendo davanti agli occhi i movimenti al di poco PERFETTI (eh! si ragazzi ma ribattere più volte una palla “carica” incrociata tirata da una mancina che usa una racchetta da 320 grammi in rovescio bimane lungo-linea con le ginocchia ad un millimetro da terra dopo peraltro avere risposto dalla parte opposta ad un lungo linea di diritto…RAGAZZI CHE DIRVI…è un altro pianeta)….
    Sui soldi SE NESSUNO VUOLE AMMETTERLO LO FACCIO IO! SI CONFERMO CHE I COSTI SONO DI CIRCA 1000 € AL MESE (complessivamente – inteso come allenamenti, match del week end e/o domenicali quando non ci sono tornei, materiale tecnico, visite, ecc) e quando va bene!!!!!!!
    ED IN QUESTA PARTITA SIAMO SOLI (SIGH!) NEL CONCEPIRE, ORGANIZZARE E CONDURRE TUTTE LE COMPLESSE ATTIVITA’ DI MIA FIGLIA, con tutti gli stress connessi!!!!!
    Quindi non ci prendiamo in giro…E’ VERAMENTE DURA!!!

  77. costa azzurra scrive:

    Volevo aggiungere ancora un paio di considerazioni
    Il fatto di giocare da under 10 12 ecc. in tornei tipo petit as non è “di moda” è solo il modo giusto per confrontarsi con le nuove tecniche di gioco europeo di alto livello
    un under puo’ anche vincere con un quarta o terza italiano adulto ma acquisisce i difetti tecnici di quelle generazioni che oggi non sono piu’ competitive a livello mondiale.

    se tuo figlio gioca a tennis perchè ha provato il karate e si è stufato e oggi fa tennis ma domani potrebbe anche fare basket allora si’ che sono soldi sprecati se vai a fare un torneo come petit as ,

    ma se hai un bambino bravo che si allena 2 o3 ore al giorno e che gioca a tennis volentieri anche la domenica allora ne vale la pena andare col genitore a vedere come giocano gli altri e capire se il tuo livello potenziale va incrementato magari cambiando maestro o tipo di allenamento ,

    oppure se ti rendi conto che c’è un abisso allora te ne torni al tuo paesello e tenti di vincere il campionato provinciale e il torneo sociale oppure ti diverti a fare la comparsa nei nike e ci rimedi anche la maglietta …

    se invece ha la stoffa e ti rendi conto che il livello è il suo o quasi allora cominci a guardarti intorno : quante ore si allenano , quanta atletica , che tipo di esercizi , sono seguiti da un medico mensilmente posturologo o altro, che alimentazione seguire, orari ecc mental ecc. ecco che allora è ovvio cominci a spendere , coach personale o accademia ecc..

    ed è li’ che dovrebbero intervenire gli sponsor quelli che io dico dovrebbero aiutare questi giovani per emergere sin dai primi anni a livelli tecnici europei per poi piano piano arrivare a fare prima gli slam junior e poi quelli veri .

    se restiamo a fare gli open sotto casa e ci accontentiamo non andiamo lontano …non fa male ma non è la strada giusta…. Nadal comunque aveva vinto subito il nike junior tour mondiale per due anni di seguito e già da lì ha cominciato a pagarsi da solo la crescita tennistica…

    e comunque lasciamo stare i paesi come spagna argentina dove i campi non costano nulla e i ragazzi si possono allenare dieci ore al giorno senza un soldo … non come da noi che un’ora di campo d’inverno costa 25 e d’estate 18 … dimmi come fai ad allenarti tutto il pomeriggio … e poi dimmi se bastano 25.000 euro …

  78. Stefano Grazia scrive:

    Un’altra cosa: alla Bollettieri (e anche Luigi Bertino mi par di ricordare ci disse la stessa cosa) ritengono che si, giocar tornei e’ sempre importante per l’atmosfera e per l’esperienza a quel tipo di atmosfera, ma quel che conta e’ comunque GIOCARE DEI MATCHES : secondo lo Zio Toni Nadal si allenava con giocatori meno forti per abituarsi a essere sciolto, secondo altri e’ meglio giocare coi piu’ forti, secondo me e’ meglio giocare con tutti e due e anche con quelli del tuo livello, appena un po’ piu’ sotto o appena un po’ piu’ sopra perche’ e’ difficile vincere con chi e’ leggermente meno forte tanto quanto lo e’ con chi lo e’ leggermente di piu’.
    quindi i tornei potrebbero essere sostituiti dalla quotidianita’ di match con coetanei (piu’ o meno)…e’ la filosofia della Bollettieri dove al pomeriggio si gioca sempre il match, spesso ripreso dalle videocamere e mi sembra che le williams facessero lo stesso (sia alla Rick Macci che a Bradenton) (Sulle Williams poi una precisazione: i soldi non li avra’ spesi suo padre, ma di soldi ne sono stati spesi perche’ da Rick Macci e da Bollettieri qualcuno doveva pur pagare e poi forse mantenevano anche i genitori, un po’ come fa Manatouglou con Jan Silva).
    Quindi se invece di spendere 25000-30000Euro in giro per l’europa ho la possibilita’ di giocare nella mia provincia contro dei pari livello, qualche soldo farei bene a risparmiarlo…Ma la realta’ italiota e’ che in una citta’ come bologna, per esempio, in ogni Circolo c’e’ magari un U10 o un U12, i Circoli sono 10, e questi 10-15 ragazzini per incontrarsi magari devono andare a Bari o a Roma per le finali TKK o il Lemon bowl… Per interessi di cortile, provincialismo, gelosie, invideie, iperprotezionismo…Da qui il mio sostegno sempre e comunque all’idea di Academy, se non altro per motivi logistici… Fino ai 13-14 anni io credo che trovarsi all’interno dello stesso cirtcolo o academy con 8-10 giocatori di pari livello permetta di innalzare quotidianamente il proprio, di livello…
    Di bello io ho che mio figlio gioca anche i tbreak agli 11 di allenamento come se fossero la finale di wimbledon questionando le chiamate e infuriandosi se sbaglia un colpo…(di brutto e’ che cosi’ si aliena gli altri ragazzini che o sono piu’ maturi o non hanno lo stesso fire inside, e alla fine potrebbe diventare sempre piu’ difficile trovarne in giro disposti a giocare con lui…)

  79. Stefano Grazia scrive:

    Cambio solo per un attimo discorso: qui dai Confini dell’Impero non tutto mi e’ chiaro…ho capito, vagamente perche’ l’interesse e’ relativo se poi non puoi parteciparvi, che esistono vari tipi di tornei raggruppati nei calendari regionali…Per es nel Calendario della mia Regione (quando sono a Bologna) ho tutta una serie di tornei facenti parte di diversi circuiti: topolino, nike, australian, tkk etc…Il bello e’ quando si cerca di ottenere il Calendario completo che ne so del Circuito Nike o TKK…Quasi impossibile anche digitando su google Circuito TKK 2009 junior tennis … Trovo francamente inconcepibile questa cosa e gia’ avevo fatto fatica a trovare i Calendari ETA … Ci dovrebbe essere si il Calendario Regionale ma accanto, con un semplice rimando, anche il Calendario Completo del Circuito nike, TKK, Australian, Vattelapesca…O NO?
    Che io sia rintricciulito dall’Alzheimer e’ un dubbio che mi assale spesso ma quando un Maestro di Tennis mi ha chiesto (a me!!!) di mandargli i calendari ETA e NIKE perche’ non riusciva a trovarli, mi sono rinfrancato (e impensierito alklo stesso tempo).
    Mentre lodo ancora la proposta dell’ANTIfenomenoATTI (gioco di parole per i GFBloggers della prima ora) e ribadisco di inserirla nel Manifesto Programmatico di G&F, vi chiedo umilmente di dare a me (e al Blog tutto) i siti onde reperire i vari Circuiti Giovanili…

  80. madmax scrive:

    nipa ti rispondo qui sul blog…

    non ti preoccupare vedendo le varie croate russe etc etc. perchè ognuno hai suoi tempi biologici e molto poi dipende dalla società in cui si vive..

    loro a 4/5 anni attraversano da sole una città da sole, aiutano nei lavori domestici o a crescere i fratellini più piccoli la mamma perciò è chiaro che siano più sveglie e dure delle nostre ma soprattutto è normale che lo siano prima…

    la cosa fondamentale però è farle certe cose, senza mai avere nessun dubbio anche nell’eventualità che i risultati non sono immediatamente visibili. vedrai che da un giorno all’altro verrà fuori tutto insieme e chi prima rideva poi piangerà..

    in più su alcune cose non ci potremo mai confrontare se non il giorno che i nostri crescendo diventeranno consapevoli di quello che realmente ci vuole per lottare contro quei leoni e questo spesso accade dopo aver preso parecchi “schiaffi”… la reazione però può esserci solo se c’è un lavoro ed un progetto dietro altrimenti succede quello che accade per la maggior parte dei giovani italiani che quando va bene si riciclano prima negli open e poi come maestri ma quasi sempre (non avendo problemi di soldi) mollano e vanno nell’azienda di papà.. in qualsiasi caso avranno imparato molto e comunque avranno sempre molto da insegnare agli altri e non per sentito dire..

  81. stefano grazia scrive:

    Mi è parso di notare una certa schizofrenia del blog con post apparsi successivamente (quello di Nipa ma anche uno di Gus e infatti ho notato i miei 3 ultimi post per diverso tempo in stand by, in attesa di essere pubblicati…Suggerisco agli aficionados di scrollare su e giù per esser certi di non essersi persi qualcosa… Mentre scrivo son rimasto solo:sono andati tutti a letto,Nicholas inviato di imperio, moglie e coach perchè stravolti dal viaggio e dal mio logorroico benvenuto (costretto Adriano a vedersi subito un po’ dei DVD di Bollettieri e quelli di Piatti e Seppi (ma più li guardo, più i miei dubbi iniziali si affievoliscono: in effetti ha ragione max, dicono in modo appena diverso la stessa cosa…che però differisce in certe cose dai Movimenti insegnati dallo Strategy Zone e assimilati da Nicholas…Scherzando si potrebbe davvero dire che in Florida vogliono fare un po’ gli americani mentre Piatti e Sartori sono più concreti e sobri…) Domani cominceremo come al solito per far vedere cosa facciamo e poi a poco a poco lascerò subentrare Adriano Parodi,il Coach, e soprattutto durante la settimana gli lascerò completamente il campo limitandomi alla interazione a tavolino (probabilmente continuerò a fare la prep atletica il mercoledì e sabato mattina ma voglio vedere come interagisce Nicholas con quello che presenta agli amici, dandosi un sacco di arie,come il suo Personal Coach). (Con Adriano poi giocheremo io e lui tutti i giorni a mezzogiorno, da LUN a VEN, così almeno torno in forma io…). Gli OBIETTIVI DICHIARATI sono :
    1)controllare e migliorare SERVIZIO
    2)RETURN OF SERVE
    3)CONSISTENCY
    4)SMASH & VOLLEY
    Poi,ovviamente, se Adriano vorrà lavorare su qualcosa, vedrà e ci dirà.
    Nella prossima settimana comunque, mentre Nicky è a scuola, mi aspetto che si veda e si studi i DVD della Bollettieri (sono DVDs per Coaches) non in quanto Bibbia ma per capire su cosa è stato formato Nicholas: poi lui ha il diritto dovere eventualmente di dissentire. Ovviamente se ne potrà discutere.
    Oggi invece Nicholsas ha giocato con un ‘94 inglese appena arrivato in Nigeria (il padre lavora per la Total) e che amici mi avevano descritto come ‘good player’ e che in virtù della stazza e della maggiore età avrebbe dovuto probabilmente vincere (questo anche secondo alcuni coaches del Circolo). Dopo aver dovuto litigare con alcuni addetti all’ingresso che non mi volevano far entrare col ragazzino in base ad unaassurda regola che (non so se è vera) impedirebbe di poter far entrare come Guest un minorenne (non so in base a quale ragionamento: tu puoi far entrare un ospite adulto pagando 4$) e dopo aver dato dello stupid a destra e a manca, aver rischiato l’espulsione, essermi scusato e giurato solennemente di non dar più le mie solite generose offerte a tutto lo Staff nei periodi natalizi, pasquali e vattelapesca…alla fine mi han fatto entrare addirittura senza farmi pagare per l’ospite e la partita ha potuto aver luogo…io ho visto solo il riscaldamento e il primo game (dovevo tornare in Clinica),il tempo di capire che il ragazzino era ben impostato ma era comunque tutt’al più un giocatore di club e non lo sapeva, nessuno gliel’aveva mai detto, nè a lui nè a sua mamma, che è arrivata dopo e sembrava un po’ ‘disappointed’ per il 673 6/3 che Nicholas aveva rifilato al figlio e cercava di fare buon viso, dicendo che era stato un buon match, che però suo figlio non giocava da due mesi e non era in forma e che invece Nicholas era ‘fit’, bene, meglio, così charlie troverà le motivazioni…a me sembrava che charlie invece avesse deciso che quella era l’ultima volta che avrebbe giocato a tennis: credeva di essere forte e aveva appena perso da un nanetto di 3 anni più piccolo (e il nanetto con me diceva di aver giocato appena decente…). Speriamo che invece continui perchè dal nostro punto di vista, pur con tutte le riserve espresse sulla utilità di giocare sempre contro ragazzi più grandi, più alti ,più grossi,questo è quel che passa il convento (e infatti dopo ha dovuto giocare contro di me) e comunque potrebbe essere una buona partita da fare di tanto in tanto per variare anche se ovviamente, dal punto di vista di Charlie è tutto relativo: può aver interesse un 15enne a giocarsela alla pari con un 12enne ancora da compiere (il 6 febbraio, stesso giorno in cui nacque Bob Marley). Diceva Josè Lambert: sai quali sono le due situazioni con maggiore ‘pressure’ per uno Junior? Giocare contro una donna e giocare contro uno più giovane.

  82. nipa scrive:

    Grazie Max.

    Ti confermo che non è stato il risultato a scuotermi ma soltanto il livello di tecnica e preparazione tecnica che la ragazza ha espresso sul campo.

    Concordo con te sull’ambiente passato e presente delle nostre ragazze…..vedremo e ci confronteremo con loro tra tre/quattro anni, tempo che ho fissato come “end state”…

  83. Elettra scrive:

    Da quando mia figlia gioca a tennis mi sento spesso a disagio nell’avere a che fare con i primi della classe, quelli che, pur non avendo mai ricevuto una pagella od aver sostenuto un’esame, hanno la certezza di essere promossi.
    Esistono diversi mondi paralleli, nella mia dimensione (che è quella dei “Nerds”) i tornei si fanno all’estero, perchè in Italia non entri nemmeno nelle quali, dove ci sono i soliti noti che dall’under 12 non hanno mai passato un turno, ma sono sempre lì, in attesa che maturino.
    Nella mia dimensione vale la pena coltivare il sogno di una ragazzina che allenandosi poco e male è arrivata, comunque, in 3a cat., per vedere allenandosi bene dove arriva.
    Certo me ne sono grati tutti quelli che pensano che io sia una deficiente incapace che sta in accademia a mantenere la stellina di turno, ma scusatemi io tra una terza che non ha mai lavorato ed una seconda che si allena sei ore al giorno da quando aveva tre anni, sviluppata fisicamente a posto atleticamente, che ai tornei va con allenatore e preparatore atletico, investo sulla prima.
    Con il medesimo trattamento la Seles e la Capriati a 16 anni erano numero uno al mondo non la 500 o la 2.6.
    Si scrive che se a 15 anni non batti una 2.4 è meglio smettere, ma avete idea di come gioca davvero una seconda che non sia un under?
    Come mai questi ragazzi non fanno gli open od i 3a ed i 2a?… ve lo spiego io, perchè gli under si passano classifica tra di loro e la loro classifica, con le dovute eccezioni, non è assoluta, e in questo speriamo che i criteri federali cambino.
    In accademia con mia figlia giocano una 4.2 ed un 3.5, dovrebbero smettere secondo voi, ma non è quello che valgono, semplicemente si preparano per i tornei pro e le prendono dagli adulti negli open e negli ITF, certo non hanno le WC per il main draw e quando arrivano hanno passato cinque turni di quali.
    Vi posso assicurare che tra tutti questi sfigati qualcuno arriva sul serio e sono talmente inc…ti, che quando troveranno un fighetto primo della classe la racchetta gliela faranno ingoiare.
    Pensate davvero che si possa superare il proprio limite?… allenandosi prima ed avendo i bicipiti a 10 anni, lo troverai prima, ma se sei destinato a diventare una seconda tale resterai a 13 od a 27, essere precoci non è un talento.
    Guardatevi i filmati dei top ten a 14 anni, erano lenti e senza velocità di braccio, perchè il lavoro atletico duro incominciava dopo lo sviluppo.
    Non mi pare che Nadal o Federer non abbiano recuperato, da piccoli rispetto ad un quattordicenne di oggi sembravano fermi, credete davvero che quest’ultimo possa oltrepassare il suo limite fisico?
    A 15 anni non si può più imparare nulla, da ottobre ad oggi mia figlia ha cambiato diritto, servizio e gioco a volo, atleticamente cresce tre volte più veloce degli altri, tecnicamente assimila tutto, un fenomeno?… no, la normalità di chi prima non aveva fatto nulla e intelligente e dotato si applica.
    Negli universi paralleli c’è chi sta in accademia per diventare il numero uno, c’è chi ci sta per trovare il proprio limite, c’è chi vuole diventare un coach e chi vuole fare il maestro, c’è di tutto e tutto merita rispetto.
    Ma credete davvero che qualcuno si faccia prendere facilmente per il c..lo e che sia meglio un avvocato scarso ed infelice che un buon maestro di tennis?… non tutti hanno le stesse ambizioni e mi pare che molti ragazzini abbiano le idee più chiare delle vostre.

  84. madmax scrive:

    elettra mi sembra tu sia un po’ confusa…

    premesso che sempre e cmq vale la pena assecondare il sogno della propria figlia/o (ovviamente fino ad un certo punto), premesso che come al solito esistono le eccezioni che confermano la regola, quel che però è ormai acclarata è la strada da imboccare che pur senza darti nessuna certezza però ti da almeno le chances maggiori e cmq in tutti i casi ti da la possibilità di poterci provare davvero senza essere sprovvisto delle armi necessarie…. ed essendo tu in accademia lo dovresti sapere, visto che già ai bambini di 5/6 anni fanno fare preparazione fisica (ovviamente del tipo che serve a quell’età).

    dopodichè prima parli di bambini solo precoci poi di quelli che vengono aspettati troppo. e tu ancora poi credi alla favola del talento (tra l’altro di quale talento stiamo parlando)? prova domandare a vavassori (ma certamente anche a ronzoni) chi sono i ragazzi su cui loro punterebbero? (bolelli per tenerlo sott’occhio se lo portava a casa visto che non era un grosso lavoratore!!) purtroppo la verità è che ci sono dei ragazzi che hanno lavorato molto ma in modo non corretto (e che dopo non vincono più perchè sono rotti) e ci sono dei talentuosi che non hanno mai dovuto lavorare e non vincono più poichè ad un certo punto l’estro non basta più e cominciare a lavorare a 15/16 anni diventa impossibile soprattutto se a casa gli/le hanno sempre fatto fare quello che volevano… dopodichè come tante volte abbiamo scritto sono molti altri gli indicatori che permettono di capire se avrai chances o meno e spesso quelli che noi pensiamo validi in realtà non lo sono… ad esempio io avevo sempre pensato che l’avere un bambino molto aggressivo in campo fosse un vantaggio poi più di un luminare nel campo della psicologia e dei comportamenti mi ha dimostrato il contrario…
    dobbiamo inoltre imparare accettare i vari metodi di selezione perchè nessuno è perfetto…. se vengono scelti i ragazzi per i risultati ottenuti sappiamo che inizialmente almeno fino all’under 12 contano come il due di picche quando la briscola è denari, se guardiamo le classifiche sappiamo che tutto dipende da che attività è stata svolta (infatti alla lambertenghi la tds nr 1 era una 4.2 ed ha vinto mentre un paio di 3.5 erano tds nr 16 una e nemmeno quella l’altra) e se è una commissione che decide questa può sbagliare (piatti disse che tra vico e ljiubicic il talentuoso era il primo)…

    io penso che ognuno di noi debba avere in testa degli obbiettivi, debba accuratamente documentarsi per conoscere e capire cosa in realtà serve per provare a raggiungerli ed infine solo lavoro sacrifici ancora lavoro e per finire sacrifici ancora il resto sono solo chiacchere da bar…

    per quanto poi riguarda il discorso di preferire una 2° cat che si allena 6 ore al giorno piuttosto che un 3° cat che non si è mai allenata in precedenza dipende da molti fattori nel senso che bisogna vedere l’età che hanno e gli eventuali difetti di una e dell’altra nel senso che se una ragazza a 15/16 anni è una 3° cat con difetti tecnici importanti, che ha poco lavorato a livello fisico da bambina e poco dotata di suo come equlibrio o rapidità è evidente che preferisco tutta la vita la prima anche perchè bisogna tener presente prima di tutto che quella fondamentale è l’età biologica e non quella anagrafica ma soprattutto che chi si allena molto cresce in ogni senso molto più lentamente…basta pensare a livello di gioco.. un bambino che gioca da fondo con un servizio medio cui nessuno mette mano ai suoi adattamenti (aperture appoggi impugnature timing punto d’impattyo etc etc) se si allena due ore al giorno dopo due/tre anni ha terminato il suo processo di apprendimento e giocherà in modo molto più sicuro (vincendo quindi molto spesso) di un altro che lavorando su tutto ne ha bisogno almeno quattro, considerando anche che l’età sensibile migliore per l’apprendimento è intorno ai 12 anni (e che a differenza di età biologica possono essere 10 o 14) e quindi è normalissimo vedere da un giorno all’altro vincere uno che prima perdeva (sempre che sia uno di quei pochi che ha lavorato)..

    per finire in ottica pro le uniche 2° cat con cui è difficile giocare sono le 2.1 max 2.2 perchè altrimenti è verissimo anno più anno meno se a 15 anni non batti una 2.4 non vai da nessuna parte, ovviamente questo per chi non vuole continuare a credere quello che non è…

  85. Gus scrive:

    Il clima si è surriscaldato, ma è meglio così :-)

    Max: sicuramente mi sfuggono delle cose, ci mancherebbe. Ma se qualcuno volesse rileggersi tranquillamente i miei post forse leggerà quello che c’è scritto e non quello che pensa di aver letto. Ho già detto e ripetuto più volte che se una famiglia ha le disponibilità per “investire” nel futuro dei propri figli è non solo un diritto, ma addirittura un dovere provarci. Detto per l’ennesima volta questo, non credo esista un solo modo e mi rattristerebbe molto pensare che ho hai 50.000 Euro l’anno oppure sei fuori. Ma quelle ragazzine croate di cui parlate hanno tutte famiglie alle spalle con 25.000 Euro l”anno da spendere?

    “quello che mi sono accorto è che spesso la gente vuole sentirsi dire solo le cose che vuol sentire e quando questo non accade che sia bollettieri la img o piatti diventa un ciarlatano per poi riessere credibili quando come in questo caso il tony nadal di turno dice delle cose più comode”

    Scusa ma anche a te da fastidio quello che ha detto lo zio di Nadal, perchè non ha detto quello che volevi sentirti dire tu. Infatti, preferisci non crederci.

    Io invece credo che esistano diversi mondi possibili, il tuo con quello di altri come te, e quello di qualcun altro che magari non ha le stesse possibilità (non parlo di Nadal, in questo caso).

    Vogliamo allora uccidere i sogni di un ragazzino di 6 anni solo perchè i genitori non hanno i soldi per farlo giocare a tennis? E con questo criterio di selezione del talento pensiamo davvero di creare un sistema che faccia nascere “campioni” continuamente?

    Elettra: ci sono alcune parti del tuo post che non ho capito bene. Cmq cerco di chiarire il mio pensiero. Se tu hai le possibilità di andare a Tarbes, ma benissimo. Ci mancherebbe altro. Parlavo proprio ieri con un dirigente top del Piemonte di Donati e Napolitano, entrambi U14 piemontesi a Tarbes. Napolitano è uscito per ultimo. Ieri ha perso 6-1 6-2 da un francese.

    Poi se tu e Max, mi spiegaste, a uno un pò fuori dal giro che conta, come mai fino agli U16 abbiamo i migliori d’Europa e poi non riusciamo a concretizzare le classifiche quando diventano adulti. Magari c’è una spiegazione che va oltre la classica colpa dei genitori? Come si diventa n°1 in Europa a 14 anni? Sarebbe interessante scoprire se la croata del 98 di cui parla Nipa è n° 1 d’Europa?

    Max: tutti gli addetti ai lavori non credono alla storia di Nadal? Ma se fosse vero non ti darebbe un pò da pensare?

    Peraltro non c’è nessun fattore “C”, ma solo un lavoro diverso. Guarda che io sono uno di quelli che pensa che per arrivare nei top ten bisogna farsi il mazzo e non il contrario, sia ben chiaro.

    Chiedevo solo di non chiudere la porta, ma di lasciarla aperta anche a chi magari si fa il mazzo, ma con mezzi diversi.

    Sugli sponsor e in generale i soldi: come dice Max gli sponsor alla fine i soldi li danno a chi vogliono loro. Io spero si capisca che occorre investire soldi nel sistema (che al suo vertice avrà dei giocatori, dei coach e dei preparatori pro) perchè altrimenti, sarà possibile che Max crei una ragazza top ten, ma il sistema ne trarrà un modesto beneficio.

    Costa azzurra: non credo diciamo cose molto diverse, ma se anche tu ammetti che spagna e argentina lavorano in modo diverso da noi, il concetto è:
    vogliamo cambiare il nostro sistema per avvicinarlo a loro, oppure sperare che prima o poi il campione sia frutto dell’iniziativa singola di un genitore benestante e illuminato e con un figlio dal talento cristallino?

    Ma pensate che combinazione deve capitare, altro che superenalotto, max :-)

    Gus.

  86. madmax scrive:

    gus se fai apposta allora io non mi presto più al tuo gioco… te lo dico per l’ultima volta e spiegandolo non do una mia opinione ma espongo dei dati di fatto incosntestabili…

    io e tutto il blog siamo stati i primi a dire che così com’è il sistema non funziona ma questo oggi IN ITALIA E’ L’UNICO, non ne esistono e non ne possono esistere di diversi… detto questo in croazia e russia nessuna (o quasi) famiglia può spendere 25.000 euro però ci sono gli sponsor che pagano (visto che l’hotel l’aereo etc costano uguale sia per un italiano che per un croato) il punto è che nessun investitore internazionale investirebbe su un’italiano. in più da loro i campi costano meno i coach si accontentano come i giocatori stessi e le loro famiglie… e a me non da fastidio per nulla sentire quello che ha detto tony nadal ma fortunatamente non facendo di lavoro il macellaio so capire quando mi dicono il vero e quando no… detto questo come pure questo scritto sin dall’inizio, fino a 10/15 anni fa, facendo molti sport potevi sopperire alla mancanza di conoscenza relativa allo sviluppo motorio e come anche djokovic nadal può aver sfruttato questo fattore. resta il fatto poi che se lui è un fenomeno atletico non è detto che lo debbano essere tutti perciò cmq sarebbe un metodo non replicabile.. il punto però è che gli avversari di nadal hanno più o meno tutti seguito lo stesso percorso mentre come dimostra anche la storia della croata di nipa tra dieci anni il percorso che avranno seguito i top ten sarà molto diverso e come ho più volte scritto il coach bravo non è quello che ripercorre al meglio la strada di chi ha successo oggi bensì quello che individuerà la strada migliore per vincere domani altrimenti continueremo come successo fino ad oggi ad arrivare a sapere le cose con dieci anni di ritardo.

    dopodichè l’unica cosa che mi fa capire il fatto che nessuno dei grandi coach nostrani creda a quello che ha detto lo zio tony è che lo stesso o non ce la racconta giusta o ha avuto una fortuna sfacciata visto che dice cose opposte a chi ha avuto decenni di risultati con centinaia di giocatori e non con uno solo che a mio avviso è lpoi a cosa più probabile…. se poi a qualcuno può far comodo crederci per poter continuare a sognare faccia pure ma sappia che la lotteria la vince uno solo all’anno e le chances quindi sono un po’ pochine anche perchè scordati che gli sponsor cambino metodo… a loro non interessa un bel niente del sistema a loro interessa solo guadagnare e se per farlo devono disintegrare centinaia di ragazzini non gliene importa un bel fico secco e tutto sommato visto il lavoro che fanno è anche normale, anzi sarebbe strano il contrario, perchè caro gus purtroppo il busienss è il business..

    per quanto riguarda le classifiche è semplicissimo…. fermo restando che come abbiamo sempre detto i risultati a quell’età lasciano il tempo che trovano un ragazzo discreto facendo molti tornei può diventare il nr 1 d’europa per il semplice motivo che i migliori under 16 giocano gli under 18, i 10.000 dollari etc etc perciò nella realtà è il primo di quelli che ci sono e cioè della seconda fascia… per molti poi e cioè per i più talentuosi il problema è proprio quello di aver seguito il metodo diverso a cui ti riferisci (visto che il talento era sufficiente per ottenere risultati) che però non porta a vera gloria poichè ad oggi le uniche alternative alla spesa di denaro sono il poco lavoro o il lavoro scadente, questo almeno finchè la fit non cambierà orientamento… in nessuno dei due casi a meno di un miracolo è possibile arrivare a risultati d’eccellenza

  87. Elettra scrive:

    madmax, mi sembra evidente, dato il tenore dei miei post precedenti che non mi riferisco certo agli scansafatiche ed ai viziati, bensì a quei ragazzi che possono e vogliono, ma incolpevoli ed inconsapevoli sono incappati nelle strutture sbagliate.
    Partire da una situazione di privilegio geografico o casuale per affermare che essendo tra i migliori sicuramente sarai notato e convocato, implica che essendo questa la normalità se non sei convocato è evidente che non vali.
    In Italia la meritocrazia non esiste e non comprendo come possa essere anche solo concepita nel tennis.
    Se il criterio di selezione fossero i risultati, certamente non sarebbe il criterio migliore, ma almeno sarebbe un criterio, quando il tutto avviene a discrezione, dipenderà dal selezionatore il che spiega perchè all’estero i risultati ci sono e da noi no.
    Soprattutto se il criterio di selezione del selezionatore è anch’esso discrezionale.
    Non ti scordare che mia figlia e tua figlia hanno 4 anni di differenza, quello che ho visto io può non coincidere con quello che vedi tu oggi, ma è stato reale per noi così come per molti altri.
    Certo sarebbe bene incominciare da piccolo come fanno da Vavassori, con una bella scuola e tanta preparazione atletica, ma di strutture o circoli che lavorano così ce ne saranno quattro in tutta Italia, allora speriamo nella pace nel mondo e nei cibi no OGM.
    E’ chiaro che non parlo di impediti o rinc..ti in estatica ammirazione dell’ultimo vincente che ha bucato il telone, ma di ragazzi che hanno voglia, mezzi tecnici ed atletici, ma non hanno avuto possibilità, questi sì, possono e devono avere il diritto di recuperare.
    Quanto al battere una seconda categoria, distinguiamo, fino al 2.6 che è “relativamente” abbordabile, ma da lì in poi occorre un minimo di gioco ed un 2.4 esperto ed atleticamente a posto può risultare estremamente indigesto ad un under abituato a giocare ben altre partite, spara tu che sparo anch’io, e mi raccomando non fate prigionieri.
    O esiste un metodo anche per far maturare le mele acerbe.
    Se poi parliamo di una 2.1, si tratta di giocatrici che hanno avuto o hanno ranking WTA, per cui o sei la Vaidisova o al cambio campo organizzano un pic nic per gli amici.
    Quanto al credere quello che non si è, noi ci riserviamo di scoprirlo cosa siamo, perchè non avendo ricevuto le stigmate a forma di racchetta ci vorrà un pò di tempo a capirlo.
    Quando parlo di preferire una terza ad una seconda mi riferisco ai margini, una seconda completamente sviluppata, tirata atleticamente e tennisticamente impedita perchè non ha ancora capito la differenza tra una palla da spingere ed una da giocare, ha un solo margine di crescita, il nandrolone.
    Se ho una terza con margini atletici, tecnici e tattici, lavoro su questa.
    Se i margini li hanno tutti e due, lavoro su tutte e due.
    Tornei ne ho visti parecchi, anche di livello elevato, mi capita sempre più spesso di vedere delle orchesse in gonnellino che magari hanno solo 15 anni, ma sono al loro massimo, a patto che non sia possibile effettuare un trapianto di cervello.
    Quindi, quello che intendo dire è che se hai un limite non importa a quale età lo trovi, il problema è che c’è.
    Non esiste un sistema per spostarlo più in là, la speranza è di essere tra quelli che arrivano a numero 6 come Del Potro ed il margine di miglioramento ancora lo hanno.
    Gus, come ti ha spiegato madmax se fai molti tornei i punti si sommano e sali nel ranking, chi vince i tornei esce dal circuito.
    Noi non abbiamo €25000 per andare a far tornei in giro per il mondo, per cui se esiste un altro modo lo scopriremo e ti informerò.
    Io non faccio un discorso di qualità del torneo, dico solo che Italia non entri nelle quali, a prescindere dalla classifica, all’estero si, questo è il motivo per cui per fare quest’esperienza ti devi spostare.

  88. madmax scrive:

    elettra come ti ho già scritto, noi qui sul blog sin dall’inizio abbiamo evidenziato la necessità da parte dei genitori di ricevere info riguardo le strutture valenti. io però sono abituato a discutere di cose fattibili e non di sogni e la fit oggi non è in grado di far crescere i ragazzi migliori come puoi pensare che pensino e riescano a recuperare chi è partito in una struttura sbagliata ed è quindi in ritardo?

    mia figlia che ora ha 10 anni ed è arrivata a palazzolo a 8, dove si allenava precedentemente ha praticamente buttato al vento due anni ma fortuna ha voluto che io sia stato sempre presente, che abbia fatto l’allenatore in altro sport dove il fattore atletico era fondamentale e che abbia casualmente incontrato uno dei migliori preparatori fisici in circolazione, perciò nella tragedia tecnica cmq mia figlia ha avuto uno sviluppo motorio perfetto e soprattutto è stata sin da subito abituata a lavorare molto, dunque quando è arrivata a palazzolo per lei è stata una passeggiata di salute… certo è che in questi due anni (nonostante arrivarci a 8 anni non sia stato proprio tardissimo fortunatamente) sia in accademia che noi a parte abbiamo dovuto lavorare moltissimo per recuperare, tant’è che il gap non è stato ancora completamente annullato anche se ormai finalmente siamo vicini.. detto questo perciò l’unica cosa che mi viene da dirti è aiutati che dio t’aiuta ed il nostro impegno (almeno il mio) a scrivere sul blog è appunto per evitare a chi verrà dopo di noi che accadano le stesse “disgrazie” capitate a noi, potendo grazie alle nostre esperienze riconoscere le persone valide da quelle che solo lo sembrano….

  89. Stefano Grazia scrive:

    Se non ho scritto nel week end e’ perche’ non ne ho avuto letteralmente il tempo… Sabato allenamento mattutino come al solito col 13enne figlio del coach nigeriano che si unisce a noi ma questa volta c’era, per la prima volta, anche Adriano Parodi, il 28enne Coach venuto dall’Italia ad aiutarci per un mesetto. All’inizio,alle 10, abbiamo fatto la solita preparazione atletica (be’, 2h…era l’ultimo giorno di lavoro pesante) con Ci8rcuit Training di 6-7′ da ripetere 3 volte,e poi piu’ brevi (25″” circa da ripetere 5 volte e da 10″ da ripetere 6 volte) e poi sprints e reaction time…Anche Adriano si e’ unito ai ragazzini e … l’abbiamo fatto sudare! (Tamina era invece agonizzante…)Poi due ore e mezza di tennis con prima Adriano a dirigere standard drills basati sulla consistency e poi i nostri soliti patterns in stile Strategy Zone. Alle tre eravamo a casa a fare un tuffo in piscina e a mangiare guardandoci un film e poi alle 18 eravamo di nuovo sul campo per un’ora e mezzo con Nicholas che cominciava gia’ a saggiare la resistenza del coach vedendo fino a dove poteva tirare la corda. Domenica mattina altre due orette dalle 10 a mezzogiorno e altri piccoli problemi (giustificati in un senso dalla mole di lavoro), poi al mare dove siamo andati a correre sulla spiaggia dell’oceano abbellita da un nuovo relitto con Nicholas che prima si lamentava per la stanchezza e poi dopo giocava per mezzora a calcio…fino a fare 5 allunghi di 200 metri col powerchute…A dimostrazione che la stanchezza spesso e’ solo un fatto mentale. Infatti a sera tornavamo sul campo per un’oretta e Nicky giocava un bellissimo set con Adriano, correndo, tirando e soprattutto con una ottima ‘attitude & behaviour’. Il che mi permetteva di puntualizzare che se moglie e coach avevano forse storto il naso a pensare di tornare a sera, alle 19, sul campo dopo tutto il lavoro fatto nel week end e le tignate, in realta’ avevo ragione io, che conosco il mio chicken, e volevo un segno non tanto per me ma per Adriano.A parte questo son stati due giorni fantastici necessari per spiegare (anche attraverso DVD e filmati personali) quello che avevamo fatto, come avevamo lavorato e cosa volevamo fare. Ma anche noi, dopo appena 10-20′ abbiamo capito che in questo momento Nicholas ha davvero bisogno di un periodo di lavoro con un coach personale VERO e palleggiatore, in grado di allenarlo sulle palle VIVE, di vivere in simbiosi con lui, fra piccole tragedie scazzi e cose varie, ma capace di portarlo al passo successivo. Quello che ho visto mi e’ piaciuto (anche se tristemente ho capito ormai di aver fatto il mio tempo, e gia’ lo sapevo…If you love somebody set him free)) e se da un lato sono stato contento di sentir ripetere spesso le stesse cose che dicevo io (ovviamente meno ascoltate), da un lato ho cominciato a ritrarmi e a lasciare la bacchetta del comando al Coach. Infine pur avendo dovuto rimproverarlo in due-tre occasioni, sono stato molto molto molto contento-e proud!orgoglioso!- di come ha giocato il set ieri sera anche perche’ cosi’ forse Adriano,come prima di lui Margie (la coach alla Bollettieri) si e’ reso conto per la prima volta che forse vale davvero la pena di lavorarci. Adriano non e’ che abbia detto molto, ma mi e’ parso di vederlo per la prima volta davvero impressionato.Onestamente non gli ho ancora chiesto un giudizio perche’ e’ troppo presto e poi avrebbe comunque un valore relativo (mi rendo conto che nessuno, nemmeno un amico, mi verrebbe a dire: lascia perdere, e’ una merdazza…) e quindi preferisco cogliere certi segni, certe occhiate…e un paio di volte l’ho visto addirittura preoccupato!
    Scherzo! Ma credetemi Nicholas ieri ha giocato alla grande.

  90. Gus scrive:

    “gus se fai apposta allora io non mi presto più al tuo gioco… te lo dico per l’ultima volta e spiegandolo non do una mia opinione ma espongo dei dati di fatto incontestabili”

    Max non ti arrabbiare, io non gioco, meno che meno con te.

    “detto questo in croazia e russia nessuna (o quasi) famiglia può spendere 25.000 euro però ci sono gli sponsor che pagano (visto che l’hotel l’aereo etc costano uguale sia per un italiano che per un croato) il punto è che nessun investitore internazionale investirebbe su un’italiano.”

    Senza malizia. Perché uno sponsor non dovrebbe investire su un italiano?

    “detto questo come pure questo scritto sin dall’inizio, fino a 10/15 anni fa, facendo molti sport potevi sopperire alla mancanza di conoscenza relativa allo sviluppo motorio e come anche djokovic nadal può aver sfruttato questo fattore. resta il fatto poi che se lui è un fenomeno atletico non è detto che lo debbano essere tutti perciò cmq sarebbe un metodo non replicabile”

    Mi pare un’analisi condivisibile. Se permetti, però, c’è qualcosa di scarsamente replicabile anche nei 25.000/100.000 Euro. Perché, visto che fai questo mestiere da una vita, non concordi sul fatto che basare un sistema sulla forza economica dei singoli, significhi ridurre il campione significativamente?. Questo non è discutibile è statistica. Quindi riducendo il campione statistico, riduci automaticamente la possibilità di avere un talento e di conseguenza diventa sempre più difficile avere un top ten.

    “e come ho più volte scritto il coach bravo non è quello che ripercorre al meglio la strada di chi ha successo oggi bensì quello che individuerà la strada migliore per vincere domani altrimenti continueremo come successo fino ad oggi ad arrivare a sapere le cose con dieci anni di ritardo.”

    Io questo lo condivido, ma vale la stessa regola dei giocatori. Come vengono selezionati i coach e le accademie? Chi oggi può dire chi sono i coach/maestri che impostano il lavoro sui ragazzi con una visione orientata al futuro.? Siamo sicuri che lavorare dai 6 ai 12, sia uguale che dai 12 ai 14, e poi dai 14 ai 16 e poi nel circuito pro?

    “dopodichè l’unica cosa che mi fa capire il fatto che nessuno dei grandi coach nostrani creda a quello che ha detto lo zio tony è che lo stesso o non ce la racconta giusta o ha avuto una fortuna sfacciata visto che dice cose opposte a chi ha avuto decenni di risultati con centinaia di giocatori e non con uno solo che a mio avviso è poi a cosa più probabile”

    Ma se alla fine della carriera di Nadal, il mitico Zio Toni aprisse una bella accademia, quanti ragazzi di talento andrebbero a lavorare dallo Zio Toni, per la fama del personaggio?

    E magari a quel punto su 10 ragazzini già forti di loro, lui se ne trova altri due da top 50. E poi si innesca la catena. Ma alla fine il merito sarebbe tutto di Zio Toni, oppure c’è una qualche altra componente dietro a questo business?

    “se poi a qualcuno può far comodo crederci per poter continuare a sognare faccia pure ma sappia che la lotteria la vince uno solo all’anno e le chances quindi sono un po’ pochine anche perchè scordati che gli sponsor cambino metodo”

    Guarda ieri sono andato a vedere mia figlia (ti ricordo nel volley) e ho visto una ragazza del ’96 (coscritta, quindi) dell’altra squadra giocare talmente in un’altra dimensione che non è che abbia molti sogni da spendere. Siamo solo a livello provinciale (Torino) U13. E non abbiamo ancora cominciato a considerare l’aspetto fisico. Ci alleneremo, di più, meglio, ma io vivo molto con i piedi per terra. A me interessa, prima di tutto il resto, l’aspetto educativo e formativo dello sport. Le rose poi fioriranno nella categoria in cui dovevano fiorire, se saremo bravi.

    Sugli sponsor io concordo pienamente con te, ma se posso dire non mi piace.

    “per quanto riguarda le classifiche è semplicissimo…. fermo restando che come abbiamo sempre detto i risultati a quell’età lasciano il tempo che trovano un ragazzo discreto facendo molti tornei può diventare il nr 1 d’europa per il semplice motivo che i migliori under 16 giocano gli under 18, i 10.000 dollari etc etc perciò nella realtà è il primo di quelli che ci sono e cioè della seconda fascia”

    Ma quando dici “sono i primi di quelli che ci sono” non è che per certi paesi come il nostro sia ancora più vero? Mi spiego. Se io sono nelle possibilità di spendere 100.000 Euro l’anno per girare l’Europa alla ricerca di tornei, non è che la classifica potrebbe essere falsata dal fatto che io sono riuscito a fare 10/15 tornei e magari il ragazzo tunisino no? Però poi il ragazzo tunisino ne fa solo uno da n° 70 juniores e ti molla un bel pizzone 6-1 6-1. E’ per quello che io a un certo punto affiancherei ai tornei di categoria, qualche torneo di terza o di seconda (a seconda della classifica) di buona qualità per testare, verificare, valutare. Io non credo che questo comporterebbe degli svantaggi, anzi. Al limite se non si vogliono fare i tornei, almeno qualche partita, come dice Stefano.

    “per molti poi e cioè per i più talentuosi il problema è proprio quello di aver seguito il metodo diverso a cui ti riferisci (visto che il talento era sufficiente per ottenere risultati) che però non porta a vera gloria poichè ad oggi le uniche alternative alla spesa di denaro sono il poco lavoro o il lavoro scadente”

    Mi pare di aver già detto più volte che il talento senza tanto lavoro non è sufficiente.

    Elettra:

    “In Italia la meritocrazia non esiste e non comprendo come possa essere anche solo concepita nel tennis.
    Se il criterio di selezione fossero i risultati, certamente non sarebbe il criterio migliore, ma almeno sarebbe un criterio, quando il tutto avviene a discrezione, dipenderà dal selezionatore il che spiega perchè all’estero i risultati ci sono e da noi no.”

    Nello sport esiste, ma se si eliminano i difetti di fondo. Se tu hai una figlia che a un torneo internazionale non ci può andare e un altro si, se tutto alla fine si basa sui soldi, beh quello non è un sistema meritocratico, ma una volta si sarebbe detto di classe. Che va benissimo per i singoli, come dice Max, in assenza di reali alternative (cioè io genitore mi accorgo che mio figlio gioca a 8 anni gioca a tennis divinamente ecc.ecc e in Italia cosa faccio?) ma che non può essere portato a sistema.

    Recentemente ho letto un saggio sul funzionamento delle Università USA. Non è questo il luogo per verificare se è il migliore, il peggiore o via dicendo. Però tutti sanno che le eccellenze tipo Harvard, Princenton, MIT o altre sono al top delle Università mondiali. Io, che peraltro avevo un sacco di pregiudizi e avevo cominciato a leggere questo saggio con il famoso prosciutto sugli occhi, ho poi scoperto che il vero problema per entrare ad Harvard o simili, non è la spaventosa retta che si dovrebbe pagare, ma il K2 che bisogna superare per entrarci. Aggiungo io, in particolare dalle scuole italiane.

    Addirittura quando si manda il proprio “curriculum” per l’accesso all’Università non viene richiesto il reddito familiare, proprio per non essere condizionati nella scelta (selezione del talento). Ovviamente anche questo ha i suoi limiti, ecc.ecc. lo sappiamo, però ci provano.

    Alla fine se superi la selezione si troverà la soluzione economica adatta.

    I soldi quindi, in un buon sistema, non devono essere un problema, almeno per chi non ne ha.

    Quindi al primo posto la selezione del talento, che vuol dire anche quelli che hanno studiato di più, predisposizione, curiosità, attitudine ecc.ecc. Forse sarebbe meglio dire quelli bravi.

    “Tornei ne ho visti parecchi, anche di livello elevato, mi capita sempre più spesso di vedere delle orchesse in gonnellino che magari hanno solo 15 anni, ma sono al loro massimo, a patto che non sia possibile effettuare un trapianto di cervello. Quindi, quello che intendo dire è che se hai un limite non importa a quale età lo trovi, il problema è che c’è.”

    C’è il limite, ma l’importante è arrivare fino a lì, andarlo a testare.

    “Gus, come ti ha spiegato madmax se fai molti tornei i punti si sommano e sali nel ranking, chi vince i tornei esce dal circuito.Noi non abbiamo €25000 per andare a far tornei in giro per il mondo, per cui se esiste un altro modo lo scopriremo e ti informerò.”

    E quindi tua figlia potrebbe essere più forte di una ragazza che gira e fa tornei in giro per il mondo, allora basterebbe farle giocare una contro l’altra non credi?

    Come si fa?

    Semplice, come fanno tutti gli altri. Tornei provinciali, i migliori ai tornei regionali, i migliori ai nazionali per dieci lunghi mesi l’anno. Ma negli altri sport le strutture nel week-end sono impegnate dalle competizioni agonistiche organizzate dalla federazione e a cui partecipano centinaia di società sportive, non dall’attività amatoriale. Sarà mica tutto qui il limite? Come mai esistono le palestre comunali, le piscine comunali, persino le piste di atletica affidati alle società sportive e per il tennis no? Ma non bastasse, se uno volesse allenarsi autonomamente aggiungendo magari qualche ora al suo abituale allenamento, dove va?

    Una sola domanda: la federazione tennis avrà anche i suoi limiti e lo sappiamo, ma i genitori dei tennisti e i tennisti sarebbero così disposti ad essere tesserati in una società sportiva, condividendo con questi oneri e onori, o magari meglio avere le mani libere?

    “Io non faccio un discorso di qualità del torneo, dico solo che Italia non entri nelle quali, a prescindere dalla classifica, all’estero si, questo è il motivo per cui per fare quest’esperienza ti devi spostare.”

    Cioè se capisco bene, uno juniores all’estero entra nel tabellone di quali anche se non ha la classifica?

    Questo anche per gli open o solo per i tornei juniores?

    Gus.

  91. Gus scrive:

    Stefano: lo so ho scritto troppo, nessuno mi leggerà, ed è giusto che tu mi rimproveri. :-)

    Un abbraccio a tutti

    Gus.

  92. Stefano Grazia scrive:

    Pero’ a parte l’effetto catartico del diario, due cose volevo dirvi: uno, certo Nicholas continua ad avere i suoi problemi caratteriali (ma stiamo facendo grandi miglioramenti anche se ogni tanto certe esplosioni sono peggiori del solito) ma io se da un lato continuo ad intervenire come Padre Educatore, e a volte in maniera fin troppo severa, dall’altro continuo a non essere troppo p0reoccupato e in questo dissento dall’amico MadMax e dai Luminari di Psicologia che lo hanno convinto che in campo non serve un atteggiamento aggressivo. Puo’ darsi che mi sbagli, possibilissimo, e certamente ci sono delle carognette (soprattutto femmine) che se ne stanno zitte zitte ma che sono concentratissime e ucciderebbero per un punto (viste un paio in Florida), ma le Biografie degli Uomini Illustri mi insegnano che da piccoli i maschietti erano quasi tutti delle canaglie… Pochi lo sono rimasti, quindi sono confident che prima o poi Nicky imparera’ a non lasciarsi attrarre dal Lato Oscuro della Forza e ad incanalre la Rabbia e la Bastardaggine nel dovuto modo (per esempio con un bel colpo di testa alla pallina tipo quello di Federer contro Del Potro)
    Secondo, veramente a un certo punto servono delle Full Immersion con un Personal Coach.
    Ragazzi, io sono convintissimo che il Genitore sia fondamentale, e che fra Genitore Appassionato e Maestro Pierino del Circolo SottoCasa, serva piu’ il Genitore appassionato. A patto che questi conosca i suoi limiti e che sappia condire la sua arroganza di umilta’ (e non e’ una contraddizione). Arrogante abbastanza da non farsi infinocchiare ma umile da sapere quello che puo’ fare e quello di cui ha bisogno.
    Io rimango convinto che se mio figlio si fosse allenato tutto l’anno in Italia al Circolo (ma anche all’Academy) non sarebbe al livello in cui e’ adesso ma ad uno molto inferiore. Ovviamente sarebbe a un livello molto inferiore anche se si fosse allenato solo ed esclusivamente con me e mia moglie senza le 4-8 settimane all’anno alla Bollettieri o nelle Academies italiane e straniere (Bob Brett,VanDerMere,BTA,Pat Cash etc). Tra l’altro Renato Vavassori con mia moglie a gennaio diceva, se ho capito bene, quello che anch’io da tempo sostengo, e cioe’ l’importanza di non avere solo e sempre un Maestro o Coach Unico ma di andare ad abbeverarsi a diverse fonti (un po’ come quando vai a scuola e a partire dalle Medie hai diversi professori,uno per ogni materia…).
    Comunque , a questo punto, vedendo Nicholas con Adriano, mi sono complimentato con me stesso per la lucida follia con cui d’impulso ho preso la decisione cogliendo al volo l’opportunita’ che si era venuta a creare… A fine mese poi trarremo le conclusioni (e’ un esperimento che potrebbe essere ripetuto e dipendera’ anche dal futuro lavorativo del coach in questione) ma per il momento mi sono ancora una volta complimentato con me stesso. Cosa volete farci, bisogna essere umili si ma anche un po’ arroganti.

  93. Gus scrive:

    max 2:
    “dopodichè prima parli di bambini solo precoci poi di quelli che vengono aspettati troppo. e tu ancora poi credi alla favola del talento (tra l’altro di quale talento stiamo parlando)?”

    Continuo a non capire questa cosa per cui non credi al talento. Che ci voglia “talento” per arrivare ai massimi livelli, cioè a quell’eccellenza di cui parliamo, non penso possa essere discusso. Quale talento?
    Quello che ti consente di arrivare al vertice che non è detto sia sempre lo stesso e per tutti uguale. Ma quando sento dire che un top ten non ha talento mi viene da ridere, perché poi ti dico vai a vedere cosa riesce a fare con la racchetta in allenamento, per gioco, ecc.ecc. e poi ti rendi conto se ne ha o no.
    Anche tu dici che secondo Piatti il talentuoso era Vico rispetto a Ljubo. Non conosco Vico, ma quando sento dire che Ljubo non ha talento, ripeto mi viene da ridere, con tutto la stima che ho per Piatti e che sicuramente si riferiva solo ad alcuni aspetti, magari esclusivamente di sensibilità tennistica.

    I talenti di Liubo.
    Il fisico
    L’intelligenza sicuramente superiore alla media e la conseguente capacità tattica di leggere la partita
    La disponibilità al sacrificio, a lavorare da piccolissimo lontano dalla famiglia, fuori dal comune

    Queste sue attitudini che evidentemente sono superiori alla media e di parecchio, per me sono “talento” e gli sono state sufficienti per imparare anche la tecnica di alcuni colpi a livelli di eccellenza.

    Così magari ci capiamo meglio.

    “prova domandare a vavassori (ma certamente anche a ronzoni) chi sono i ragazzi su cui loro punterebbero? (bolelli per tenerlo sott’occhio se lo portava a casa visto che non era un grosso lavoratore!!)”

    Quindi il talento è una favola e poi si porta ad esempio Bolelli, che forse come predisposizione naturale al tennis è il giocatore con più talento dai tempi di Panatta. Almeno a detta degli esperti.

    “ad esempio io avevo sempre pensato che l’avere un bambino molto aggressivo in campo fosse un vantaggio poi più di un luminare nel campo della psicologia e dei comportamenti mi ha dimostrato il contrario”

    Questo lo trovo interessante, perché io credo moltissimo nella componente mentale. Potresti indicarmi meglio però cosa intendi per “aggressivo” o anche cosa intendevano gli psicologi.

    “per finire in ottica pro le uniche 2° cat con cui è difficile giocare sono le 2.1 max 2.2 perchè altrimenti è verissimo anno più anno meno se a 15 anni non batti una 2.4 non vai da nessuna parte, ovviamente questo per chi non vuole continuare a credere quello che non è”

    Ma vedi che alla fine siamo d’accordo. :-)

    Detto questo, ovviamente non è che se uno non batte una 2.4 deve smettere di giocare, anzi, deve continuare a cercare i suoi limiti. Tutto il lavoro che avrà svolto per arrivare fino a lì in ogni caso servirà oltre che per farla giocare e divertire per quasi tutta la vita ad alti livelli, anche per il suo essere donna. Non è che uno si realizza solo se raggiunge il top.

    Gus.

  94. andrew scrive:

    GUS scrive:

    “Semplice, come fanno tutti gli altri. Tornei provinciali, i migliori ai tornei regionali, i migliori ai nazionali per dieci lunghi mesi l’anno. Ma negli altri sport le strutture nel week-end sono impegnate dalle competizioni agonistiche organizzate dalla federazione e a cui partecipano centinaia di società sportive, non dall’attività amatoriale. Sarà mica tutto qui il limite? Come mai esistono le palestre comunali, le piscine comunali, persino le piste di atletica affidati alle società sportive e per il tennis no? Ma non bastasse, se uno volesse allenarsi autonomamente aggiungendo magari qualche ora al suo abituale allenamento, dove va?

    Una sola domanda: la federazione tennis avrà anche i suoi limiti e lo sappiamo, ma i genitori dei tennisti e i tennisti sarebbero così disposti ad essere tesserati in una società sportiva, condividendo con questi oneri e onori, o magari meglio avere le mani libere?”

    E’ quello che mi domando anch’io, Gus…Ma, in risposta al tuo secondo interrogativo: secondo te, adesso i genitori e i tennisti hanno le mani libere? Direi proprio di no…è quello che cerco di dimostrare da un annetto a questa parte…poco ascoltato, purtroppo…

    Ma pazienza, intanto noi, invece di allenarci, siamo andati in Austria a contrattare un Viano Mercedes immatricolato autocaravan…Sole stupendo in Austria…

    Alessandro adesso vuole fare il telecronista sportivo…che faccio? Lo mando a cagare? No, dai, cercherò di fornirgli più vaffantennis possibile nel limite delle mie possibilità…anch’io ho ormai “delegato” larga parte della formazione sportiva del figlio alle cure del CCV, che essendo un ex-calciatore mediocre tennista privo di qualsiasi targa ostile quanto me al sistema circoli, mi offre le migliori garanzie di far vivere il tennis a mio figlio come SPORT.

    Intanto ha messo su una volee niente male e ha anche imparato a saltare la corda!!! Stiamo facendo passi da gigante!!!

  95. madmax scrive:

    gus forse non sempre mi leggi fino in fondo perchè spesso diciamo le stesse cose oppure mi “affibi” cose mai dette o esattamente opposte da quelle da me scritte..

    intanto cominciamo con il dire che gli sponsor non sono interessati agli italiani e per statistica (30 anni senza un topo ten) e per mancanza di volgia di lavorare e determinazione, entrambe fattori ben assodati… (fonte certa da uno dei top scout mondiali)

    per il discorso del metodo replicabile o meno siamo tutti perfettamente d’accordo con te ma le cose purtroppo stanno in questo modo e la storiella del tunisino è vera fino ad un certo punto nel senso che nel proseguo della carriera il tunisino non potrà migliorare al contrario di quello che può girare perciò alla fine da 6/1 6/1 che poteva infliggere invece lo subisce….

    ed infatti le accademie ed i coach non vengono selezionati ma questo è proprio il problema… tanto è vero che non è affatto uguale lavorare da i 6 ai 12 dai 12 ai 14 e da pro e sono pochissimi quelli che sanno lavorare per tutte e tre o quattro le differenti fasce d’età…

    il grosso vantaggio di aver fatto il mio lavoro è proprio questo quello cioè di poter non dar credito a quello che avviene per effetto ragionando invece sul cosa è stato fatto realmente per arrivare ad un determinato risultato deducendone poi se sia stata una casualità o meno… come già scritto un’altra volta ad esempio bollettieri ha certamente raggiunto dei grandi risultati grazie al fatto di aver attuato per primo nel tennis un sistema di lavoro che era di successo nella vita di tutti giorni e non certo per un discorso tecnico visto che a tennis non sa giocare… dopodichè chi tecnicamente era migliore di lui ha messo in atto in modo migliore il suo stesso metodo ed ha raggiunto risultati molto migliori… ora quindi nel migliore dei casi lui può essere alla pari degli altri (se ha assunto tecnici validi) almeno fino a quando non arriverà prima degli altri ad attuare un nuovo metodo migliore…

    e quanto al discorso psicologico non è che mi sia fatto convincere (e per atteggiamento non aggressivo mi riferivo ai bambini e non ai giocatori adulti) ma è la storia riportata ad esempio da seedorf riguardo a centinaia di giocatori cresciuti nell’ajax, una delle massime espressioni mondiali in quanto a cultura sportiva, ma anche la storia di pirlo (che prima era una mammoletta mentre ora è il padrone del centrocampo) ma dello stesso de michelis olimpico di karate che per 18 anni tutti i giorni partiva da venezia per andare ad allenarsi a milano ritornando a casa la sera (ed io di gente così mi spaventerei e non di chi sbatte una racchetta per terra!!)… purtroppo nel tennis non si capisce che ragionando solo di tennis non si farà mai il passo in avanti che serve (ed infatti il bolletta ha sfondato portando una novità che con il tennis fino a quel momento non c’entrava un fico secco)…. dobbiamo capire che se per ipotesi tutti gli sportivi del mondo avessero giocato solo a tennis certamente borg mc enroe sampras etc avrebbero fatto fatica ad entrare nei top ten perciò la statistica che 10 babbei da bambini erano delle pesti lascia il tempo che trova e se di statistiche dobbiamo parlare lo dobbiamo fare a 360%.. nelle varie russia cina e ddr stai tranquillo che delle centinaia di campioni olimpici di bambini fuori dalle righe ce n’erano molto ma molto pochi altrimenti non sarebbero nemmeno sopravvissuti!!!!

  96. madmax scrive:

    appunto gus diciamo le stesse cose, vedi che non mi leggi con attenzione?? per talento appunto non intendo l’estro o sensibilità con la racchetta a differenza di chi invece sbagliando lo pensa… e vico era quello più estroso ma il fisoco allora non c’era è stato costruito ma all’inizio nessuno poteva conoscere i suoi limiti come ad esempio l’intelligenza tattica (anche se pure su quello è stato fatto molto lavoro)

    ed appunto le difficoltà di bolelli (e probabilmente i limiti) derivano appunto dal fatto che aveva solo quello ma nemmeno tanto visto che quando arrivato a 14 anni era considerato assolutamente un legno ed anche su quello hanno dovuto lavorare molto…. e per curiosità quali sarebbero i tecnici che dicono sta scemenza?? e perchè? perchè gioca il rovescio ad una mano? sin da bambini alla vavassori tutti quelli che cominciano vengono impostati con il rovescio ad una mano ma non per questo tutti sono portati!!

    per aggressivo si intende chi è molto agonista, cattivo sportivmante parlando in campo già a 7/8/10 anni….(ovviamnete per troppo si intende chi lo è in maniera esagerata…)

    certo che una non deve smettere se non batte una 2.4 ma nemmeno se non batte una 2.8 ma ricordati che noi stiamo parlando di arrivare al top e non di divertirsi o di fare il maestro…

  97. Gus scrive:

    andrew scrive:
    “E’ quello che mi domando anch’io, Gus…Ma, in risposta al tuo secondo interrogativo: secondo te, adesso i genitori e i tennisti hanno le mani libere? Direi proprio di no…è quello che cerco di dimostrare da un annetto a questa parte…poco ascoltato, purtroppo…”

    Dipende da cosa intendi. Max e Stefano secondo me hanno i mezzi e le mani abbastanza libere, mi pare. Il problema, dal mio punto di vista, e che se lo possono permettere perché hanno i mezzi economici per stare fuori dal sistema ora, per eventualmente rientrarci quando a tutti farà comodo così. Ma i meriti, in effetti e in qualsiasi caso, saranno esclusivamente loro.

    “Ma pazienza, intanto noi, invece di allenarci, siamo andati in Austria a contrattare un Viano Mercedes immatricolato autocaravan…Sole stupendo in Austria…”

    Che invidia.

    “Alessandro adesso vuole fare il telecronista sportivo…che faccio? Lo mando a cagare? No, dai, cercherò di fornirgli più vaffantennis possibile nel limite delle mie possibilità…”

    Naturalmente i consigli me li tengo in saccoccia, però anche per fare il telecronista sportivo, studio, lavoro e dedizione. Io cerco di farlo capire a mia figlia, ma è una dura battaglia. Il minimo che mi ribatte è che sono arcaico e noioso. :-)

    Gus

  98. Gus scrive:

    madmax:
    “se non sempre mi leggi fino in fondo perchè spesso diciamo le stesse cose oppure mi “affibi” cose mai dette o esattamente opposte da quelle da me scritte..”

    Max io ti leggo sempre e molto volentieri. Spesso magari non ti capisco, perché questo tipo di comunicazione è imperfetta e un po’ per sopraggiunti limiti di età :-)

    “intanto cominciamo con il dire che gli sponsor non sono interessati agli italiani e per statistica (30 anni senza un topo ten) e per mancanza di voglia di lavorare e determinazione, entrambe fattori ben assodati… (fonte certa da uno dei top scout mondiali)”

    Parliamo di sponsor a livello giovanile, giusto? Quindi fammi capire, prendiamo un esempio piemontese: Napolitano. Figlio di un maestro ex n° 37 italiano, attualmente presidente del circolo i Faggi di Biella, direttore del challenge 100.000 di Biella, classifica al top U14 Europea, mi risultano entrambi dedicati al 100% alla carriera del ragazzo. Nel caso specifico probabilmente lo sponsor non serve, ma sono abbastanza motivati per uno sponsor oppure no?

    Le vie degli sponsor seguono le strade del business e non quelle dello sport (su questo concordo al 100% come ho già detto). Se coincidono, bene, altrimenti a loro non interessa. Gli alibi dei genitori e dei ragazzi non motivati a me sembrano, almeno in alcuni casi, fuori luogo. Davidenko era nei top ten e non aveva lo sponsor.

    “Per il discorso del metodo replicabile o meno siamo tutti perfettamente d’accordo con te ma le cose purtroppo stanno in questo modo e la storiella del tunisino è vera fino ad un certo punto nel senso che nel proseguo della carriera il tunisino non potrà migliorare al contrario di quello che può girare perciò alla fine da 6/1 6/1 che poteva infliggere invece lo subisce….”

    E allora qualcuno mi deve piegare come mai negli ultimi anni abbiamo avuto molti ragazzini al vertice degli juniores che poi quando è andata bene sono nei 50 (Seppi), quando va male sono 2.2 o addirittura peggio. E’ mai possibile che i genitori e i figli fino a 16 anni erano iper-motivati, accademie, coach, europa, ecc.ecc. e poi all’improvviso puff, tutto svanito nell’aria.

    “Ed infatti le accademie ed i coach non vengono selezionati ma questo è proprio il problema… tanto è vero che non è affatto uguale lavorare da i 6 ai 12 dai 12 ai 14 e da pro e sono pochissimi quelli che sanno lavorare per tutte e tre o quattro le differenti fasce d’età…”

    Io ne sono assolutamente convinto, sempre dal basso della mia competenza, però invece mi pare che se uno si trova un ragazzino promettente, che in prospettiva potrebbe riuscire a fargli guadagnare qualche quattrino, faccia fatica a lasciarlo andare.

    “e quanto al discorso psicologico non è che mi sia fatto convincere []”

    Questa parte, spero di averla letta bene, la sottoscrivo totalmente, ma non è la prima volta che lo dico.

    “appunto gus diciamo le stesse cose, vedi che non mi leggi con attenzione??”

    Ma allora intendiamoci: per talento io intendo una qualsiasi attitudine naturale decisamente superiore alla media. Su quella si deve ovviamente lavorare per sfruttarla.

    “ed appunto le difficoltà di bolelli (e probabilmente i limiti) derivano appunto dal fatto che aveva solo quello ma nemmeno tanto visto che quando arrivato a 14 anni era considerato assolutamente un legno ed anche su quello hanno dovuto lavorare molto…. e per curiosità quali sarebbero i tecnici che dicono sta scemenza??…….”

    Beh io ascolto, leggo, poi magari il giudizio può essere esagerato, ma partire da Bolelli per parlare di chi non ha talento mi sembra azzardato.

    Pietrangeli: “Ha la stoffa del fuoriclasse”
    Federer:: “Bolelli ha talento, penso possa stare al passo dei migliori”
    Tommasi: “probabilmente il miglior azzuro dai tempi di Panatta”

    Non mi sono messo a cercare attentamente giudizi di “tecnici” puri, ma sono convinto che ne troverei.

    “per aggressivo si intende chi è molto agonista, cattivo sportivamente parlando in campo già a 7/8/10 anni….(ovviamente per troppo si intende chi lo è in maniera esagerata…)”

    Ma che lo dimostra esplicitamente, quindi. Che ne so per me Borg era un agonista spaventoso, ma non si vedeva nulla (si ho capito da ragazzini, ma era per capire). Mac era un ottimo agonista, ma esagerava e secondo me questo lo danneggiava. Vabbè forse ho capito.

    “certo che una non deve smettere se non batte una 2.4 ma nemmeno se non batte una 2.8 ma ricordati che noi stiamo parlando di arrivare al top e non di divertirsi o di fare il maestro…”

    Si lo so, però uno su mille ce la fa e forse anche molto meno.

    Il percorso fino ad un certo punto è lo stesso e quindi la parte che rimane, che per fare un uomo o una donna di spessore è quello che conta, non va disperso.

    Aggiungo un pensiero che trovo interessante a proposito dello sport tra i ragazzi. [Wenger allenatore dell’Arsenal (eccezionale scopritore di talenti, quali tra gli altri Thierry Henry, Patrick Vieira, Cesc Fabregas, Emmanuel Abdebayor e moltissimi altri) prosegue ampliando il concetto. “Ciò che è necessario – afferma – è mantenere vivo l’ amore per lo sport attraverso allenamenti divertenti, dato che al giorno d’ oggi è sempre più raro per le nuove generazioni trovare del tempo da dedicare al gioco in strada”.]

    Che si rifà a ciò che avevo detto qualche giorno fa.

    Gus.

  99. Gus scrive:

    Stefano:
    “dall’amico MadMax e dai Luminari di Psicologia che lo hanno convinto che in campo non serve un atteggiamento aggressivo.”

    Io credo intendessero eccessivamente aggressivo che quindi sposterebbe risorse dall’attenzione/concentrazione, alla rabbia. Io credo di condividere. Nel tennis moderno dove alla fine una partita si decide su pochi “15” anche solo perderne qualcuno per non aver saputo incanalare la propria “rabbia” agonistica (in questo caso la chiamerei così) nel modo giusto, probabilmente in alcuni casi significa perdere la partita.

    “Puo’ darsi che mi sbagli,[] canaglie] “Pochi lo sono rimasti, quindi sono confident che prima o poi Nicky imparera’ a non lasciarsi attrarre dal Lato Oscuro della Forza e ad incanalare la Rabbia e la Bastardaggine nel dovuto modo (per esempio con un bel colpo di testa alla pallina tipo quello di Federer contro Del Potro)”

    Infatti, io lavorerei su questo aspetto, anche con il training autogeno.

    “Secondo, veramente a un certo punto servono delle Full Immersion con un Personal Coach.”

    Io sono convinto che le componenti siano come le colle a più elementi. Poi tu furbescamente fai il paragone tra il genitore appassionato (e competente, aggiungo io) e il maestro pierino del circolo. :-)

    “Comunque , a questo punto, vedendo Nicholas con Adriano, mi sono complimentato con me stesso per la lucida follia con cui d’impulso ho preso la decisione cogliendo al volo l’opportunita’ che si era venuta a creare…”

    Scusa Stefano, ma avendone avuto la possibilità, perché lucida follia? Se avessi i soldi lo farei per me, figurati se non lo farei per mia figlia. Al mio maestro dico sempre che il primo sfigato se vincessi il superenalotto sarebbe lui: perché gli farei un’offerta così importante che lui non potrebbe rifiutarsi di allenarmi tutto l’anno :-)

    Hai fatto non bene, benissimo. Per me se il ragazzo è in gamba come sembra, anche meglio che il Boll, una relazione diversa, empatica, anzi se puoi tienitelo lì per un po’.

    “A fine mese poi trarremo le conclusioni (e’ un esperimento che potrebbe essere ripetuto e dipendera’ anche dal futuro lavorativo del coach in questione) ma per il momento mi sono ancora una volta complimentato con me stesso. Cosa volete farci, bisogna essere umili si ma anche un po’ arroganti.”

    Ma da quelle parti i nuovi venuti non soffrono della maledizione di Tutankamen? :-)

    Gus.

  100. Stefano Grazia scrive:

    “sin da bambini alla vavassori tutti quelli che cominciano vengono impostati con il rovescio ad una mano ma non per questo tutti sono portati!!”
    Alla Bollettieri fan quasi il contrario: in realta’ da Bollettieri arrivano di solito giocatori gia’ impostati (l’eccezione era lo Strategy Zone di Lance Luciani dove li prendevano a 7-8 aa per impostarli)ma e’ innegabile che sono piu’ contenti se uno gioca due mani. Pero’ ieri sera ci guardavamo il DVD della lezione di Nicholas con Bollettieri fatta nell’estate 2005 (con Nicholas rosso di vergogna perche’ non credeva di poter essere mai stato cosi’ tristo e io invece che gli dicevo che si muoveva meglio allora di adesso-non e’ vero, ma era per provocarlo perche’ avevamo appena visto il filmato di un match giocato la scorsa estate quando fa il gradasso bullo spoiled brat (di solito quando gioca con una bambina e quello era il caso) e’ indisponente.E dunque a un certo punto Bollettieri preso da raptus fa: ehi, fermi tutti…sai che non posso escludere che tuo figlio sia un natural one hander? E spiega il perche’ e il per come. Boh, in effetti Nicholas ha un bellissimo natural slice e spesso, per farmi incazzare, gioca il rovescio a una mano. al che io gli dico: vuoi giocarlo a una mano? Benissimo, ma allora alleniamolo…E insomma, via cosi’.
    Io credo nel Rovescio a due mani sia per motivi estetici, sia sentimentali (Connors,Agassi,Rios,Mecir,Murray) sia fisici (essendo Nicholas ancora piccolino) ma recentemente ho tifato Henin e Federer (nonche’ Gasquet) per cui non ho certo preclusioni…Io non credo che Sampras avrebbe vinto di meno se avesse continuato col rovescio a due mani. Credo pero’ fermamente che si debba saper alternare il due mani con il back.

  101. Diego1 scrive:

    Vorrei ricordare che la Fit ha un suo centro di allenamento a Tirrenia dove confluiscono i migliori under italiani che sono allenati e ospitati gratuitamente.Gli stessi vengono anche accompagnati ai tornei internazionali dai tecnici federali.Pertanto ragazzi o ragazze (di ottime capacita’ e qualita’ tennistiche) che hanno poche possibilita’di allenamento o economiche possono fare richiesta di entrare nel centro.
    Certo il numero e’ molto limitato 2 o 3 ragazzi ogni leva e finora i facenti parte del centro a parte Trevisan non hanno fatto molti risultati a livello internazionale speriamo che li facciano in futuro.
    Il problema principale del centro e del tennis italiano e’ che i selezionati oltre ad essere un numero estremamente limitato emergono a loro volta da un numero limitato di giocatori.
    Bisogna quindi allargare di molto la base cercando di recuperare ragazzi di buone qualita’ fisiche e coordinative dal calcio e ragazze con gli stessi requisiti dalla pallavolo da inviare ai centri tecnici regionali/nazionali o alle accademie.
    Segnalo che qualunche under dagli 11 anni in su puo’ iscriversi a qualunque torneo “open” a parte pochissimi con numero chiuso o torneo Eta o Itf in Italia partendo dalle qualificazioni se e’ senza classifica.

  102. Stefano Grazia scrive:

    Lucida Follia, lucida follia, dammi retta…Capisco di avervi un po’ fuorviati o illusi, ma non sono ne’ Fognini ne’ Quinzi ne’ Miccini … (E mio figlio non e’ il figlio di Fognini,Quinzi e Miccini, sia ben chiaro, e non ci va probabilmente neanche vicino a quello che erano loro alla loro eta’…) Ripeto, io non sono un imprenditore e non ho una fabbrichetta ne’ sono un Professionista con una Clientela Fissa… Sono un avventuriero, una canaglia (tale il padre, qual il figlio),sono un pirata non sono un dottore,anche se noi preferiamo definirci gentiluomini di fortuna (Corto Maltese,ovviamente…),piu’ Dick Diver di Tender is the night che Strada o Medicin sans frontiers e crocefissi e falci in pugno e blahblahblah fratelli, e dunque se fossi costretto a tornare, per via d’un colpo di stato o per via che riducono le quote per gli stranieri o perche’ The Company (che non e’ la CIA) decide che gli costa meno un medico pakistano …insomma, mi ritroverei a fare un balzo all’indietro nell’iperspazio e quindi ogni tanto mi sembra davvero di essere uno degli orchestrali sul Titanic …
    Lucida Follia di cui certo non mi pento…rien ne va plus e alea iacta est, va mo la’… Ma io sto gia’ guardando avanti, a tutte le decisioni che dovremmo prendere e adesso si, che ogni errore potrebbe cominciare a pesare, e adesso si che posso cominciare a sentirmi inadeguato e un pesce fuor d’acqua mentre prima,onestamente no, alla faccia dei vari Tilden e Giorgio Giorgio e l’Allegra Brigata Della foresta … Adesso cominciano i dubbi, i rimpianti, i rimorsi, i veri sacrifici, le vere scelte, i punti del non ritorno…Fino adesso avevamo scherzato. Adesso si comincia davvero ad essere dei pazzi.

  103. kill bill scrive:

    Gus,
    a volte non capisco quello che dici, colpa sicuramente mia.

    Ad esempio mi spieghi :

    ”Parliamo di sponsor a livello giovanile, giusto? Quindi fammi capire, prendiamo un esempio piemontese: Napolitano. Figlio di un maestro ex n° 37 italiano, attualmente presidente del circolo i Faggi di Biella, direttore del challenge 100.000 di Biella, classifica al top U14 Europea, mi risultano entrambi dedicati al 100% alla carriera del ragazzo. Nel caso specifico probabilmente lo sponsor non serve, ma sono abbastanza motivati per uno sponsor oppure no?”

    E’ sponsorizzato o no ?

  104. madmax scrive:

    gus mi scuso se a volte non mi spiego bene ma spesso do alcune cose per scontate…

    certo intendevano per eccessivamente aggressivo e soprattutto quelli che non riescono a controllarsi…

    per quanto riguarda gli sponsor mi riferisco a quelli veri che ti danno i soldi per farti fare anni di tornei non lo sponsor tecnico… cmq davidenko come tutti gli altri in russia e dintorni i soldi li trovano molto facilmente il fatto è che poi devi ridarli con gli interessi (leggasi mafia, mia moglie è russa)…. tornando agli sponsor di spessore escludo che i vari napolitano & Co li abbiano… avranno l’aiuto del circolo della fit lo sponsor tecnico qualche sponsor che riceverà vantaggi fiscali e qui ci fermiamo…

    Pietrangeli: “Ha la stoffa del fuoriclasse”
    Federer:: “Bolelli ha talento, penso possa stare al passo dei migliori”
    Tommasi: “probabilmente il miglior azzuro dai tempi di Panatta”

    pietrangeli ha detto ciò prima del litigio e quindi da federale, federer lo dice di tutti e c’aveva appena giocato contro mentre tommasi è l’unico che ha detto le cose come stanno nel senso che forse bolelli arriverà alla ventesima posizione mondiale, posizione che però con i talentuosi ed i fuoriclasse poco ha a che vedere…..poi certamente ha un buon braccio e questo è forse l’unico talento che ha…

    diego lo so benissimo che i migliori possono andare a tirrenia purtroppo attualmente andare a tirrenia è la certezza del fallimento per cui chi appena appena può col cavolo che ci va….

    stefano mia figlia il rovescio lo gioca a due mani e quando è arrivata a palazzolo giocava già da e per troppo tempo per cambiargliela per cui hanno continuato con quella, certo è però che se potessi tornare indietro preferirei giocasse ad una… vuoi mettere la differente mobilità e versatilità? in più per lo slice, le palle corte e le volè tanto la mano la deve staccare ugualmente…. e non avevo dubbi che il bolletta preferisse a due ma tant’è che a 34 anni suonati agassi non sapeva giocare una volè, non parliamo poi della sharapova che alla rete non ci si avvicina nemmeno… ed in ottica 2020 ho idea che se la volè non la si sa giocare vincere le partite non sarà poi così tanto semplice….

    come diceva giustamente gus le mani sono molto libere ed il punto è solo il sapere esattamente il da farsi per poter decidere cosa dalla fit devi prendere e cosa no cosa devi darle per non inimcartela troppo senza che quello che le dai crei dei problemi al programma che si sta seguendo.. questo però accade tutti i giorni anche nella vita reale per cui… oltretutto volendo uno può benissimo tagliare i ponti certo non si può pretendere che a quel punto ti diano degli aiuti ed anche il fatto che ti mettano il bastone tra le ruote è un’altra cosa all’ordine del giorno nella vità reale quando si è antagonisti.. dopodichè possiamo stare ore a discutere se sia giusto o meno ma come ho gia detto a gus riguardo ad altre cose sono abituato a ragionare su cose fattibili ed immediate anche perchè cmq sappiamo benissimo che qualsiasi cambiamento di tipo strutturale necessita di tempo che io non ho visto che mia figlia è adesso che avrebbe bisogno di qualcosa e non tra 10 anni…

  105. stefano grazia scrive:

    be’, dai, che Agassi non facesse il serve & volley è una cosa ma che non sapesse giocare le volley è da disputare, le sapeva giocare,credimi, e ogni tanto scendeva arete di sorpresa e non ne sbagliava a parte che le swing volley le ha inventate lui … Comunque Sampras è passato dal due mani all’una a 12-14 anni credo….E, scrive lui, non è che sia passato da un colpo che non gli riusciva: il rovescio a due mani era il suo colpo migliore,allora… Però a parte ciò si legge che se Federer il rovescio l’avesse a due mani avrebbe qualche chance in più contro Nadal e allora, come la mettiamo? E anche le due Williams lo giocano a due… Dai, non vuol dire nulla…Gli Europei, più fighetti e legati all’Effimero,alla Tradizione e ai Gesti Bianchi, sono innamorati del Rovescio a Una Mano mentre i Barbari ai Confini dell’Impero menano randellate a due … E ogni tanto vincono gli uni,ogni tanto vincono gli altri…

  106. madmax scrive:

    ma stefano stiamo parlando di agassi nr 1 al mondo non di pinco pallo e non c’è dubbio che le sue volè non erano assolutamente all’altezza del suo valore…

    sampras… è vero ma veniamo sempre allo stesso discorso e cioè che stiamo parlando di 30 anni fa quando ancora l’under 10 non esisteva e l’under 12 era la categoria d’entrata… oggi è impensabile che qualcuno si sogni di fare lo stesso…

    e vorrei vederlo in faccia quello che dice che sarebbe meglio il rovesio a due mani per federer come vorrei incontrare chi parla di questione mentale, che intendiamoci ora esiste (e come potrebbe non esserci dopo il numero di sconfitte subite) ma è solo la conseguenza derivata dal fatto di non essere nemmeno lontanamente paragonabile atleticamente a nadal e di essere così ottuso e vanitoso da ammettere di aver bisogno di un grande coach che prima lo faccia lavorare a livello fisico e poi che gli dica cosa deve fare… di esempi che ad una certa età una preparazione atletica mirata cambia la vita ce ne sono a bizzeffe da agassi per rimanere nel tennis fino a vialli e del piero nel calcio… nel tennis si è passati da una preparazione atletica inesistente prima ad una per fondisti poi si è passati a voler creare dei pugili immobili mentre ora la moda è quella dello sprinteragile e leggero dimenticandosi che cmq la forza rimane indispensabile ed il fondo pure perchè si gioca 360 gg l’anno… è evidente che i problemi nascono quando l’avversario è del tuo stesso livello e quando devi giocare ad alto livello sin dai primi turni cosa che prima dell’avvento di nadal soprattutto ma anche di djokovic e murray di fatto non accadeva ed il tempo per ricare le batterie c’era…. vedendolo ieri è sembrato che la forma fisica sia in crescita ma per creare un fisico non bastano due mesi di lavoro… staremo a vedere certo è che guardando federer tutto viene in mente tranne che di trovarsi di fronte ad un grande atleta (ovviamente sto parlando solo a livello fisico)

  107. gomma scrive:

    ” certo è che guardando federer tutto viene in mente tranne che di trovarsi di fronte ad un grande atleta (ovviamente sto parlando solo a livello fisico)”

    guarda io ogni volta che vedo giocare federer mi imbarazzo da come muove i piedi, i suoi schemi motori sono tantissimi, riesce arrivare sulla palla in mille modi diversi in base alle situazione di gioco.ha 2 caviglie fantastiche,usa le dita dei piedi come un ballerino,sembra il moahammed ali del tennis.ha tanta forza perchè giocare in closed stance il rovescio come fa lui su un dritto di nadal magari con un passo solo senza una grandissima forza nelle gambe è impensabile.
    se poi mi dici che il suo indice di massa magra sta ad indicare un’atleta non al 100 per cento del suo potenziale fisico è un’altra cosa.
    mi fanno ridere anche quelli che dicono che nadal sia solo forza e potenza.anche lui ha un’abiltà mostruosa ne l muovere i piedi.

    bò certe volte mi viene da ridere o forse da piangere a sentire certi commenti

  108. Gus scrive:

    Kill: scusa tu. Figurati se è colpa tua. Si scrive di getto e quindi spesso si pensa di aver scritto decentemente e non è così. Max ha detto che secondo pezzi grossi di imprese disposte a sponsorizzare dei tennisti, l’Italia viene esclusa perché i ragazzi e i genitori non sono motivati. Cercavo quindi di capire quale dovrebbe essere il livello di impegno, dedizione, sacrificio sufficiente per gli standard di queste persone facendo l’esempio di un ragazzo e di una famiglia che mi sembra siano seriamente motivati.

    Non so dirti se siano sponsorizzati o meno (nel caso specifico, ripeto, può darsi che si sponsorizzino da soli), ma era per capire.

    Max:
    “gus mi scuso se a volte non mi spiego bene ma spesso do alcune cose per scontate…”

    E fai bene :-)

    “per quanto riguarda gli sponsor..”

    Si anche io. Lo sponsor tecnico arriva a livelli anche molto bassi, magari solo con la racchetta e poco più ma arriva.

    “…. tornando agli sponsor di spessore escludo che i vari napolitano & Co li abbiano… avranno l’aiuto del circolo della fit lo sponsor tecnico qualche sponsor che riceverà vantaggi fiscali e qui ci fermiamo…”

    Ma è qui che non capisco. Dietro a voi, allargo quindi un pochino il discorso, mi pare di vedere gente molto motivata, disposta a impegnarsi molto per il futuro dei propri ragazzi e quindi perché gli sponsor sostengono di non vedere gente così. Ma tu ci credi davvero che sia per questo motivo?

    “Tommasi è l’unico che ha detto le cose come stanno nel senso che forse bolelli arriverà alla ventesima posizione mondiale, posizione che però con i talentuosi ed i fuoriclasse poco ha a che vedere…..poi certamente ha un buon braccio e questo è forse l’unico talento che ha…”

    Max io penso che tu sia troppo severo. In uno sport individuale, arrivato al livello attuale del tennis, in particolare quello maschile, essere “costantemente” nei primi 20 (cioè non occasionalmente), è una cosa da grandi giocatori, non da mediocri. 20 nel mondo su milioni e milioni di praticanti.

    “stefano mia figlia il rovescio …”

    Io concordo pienamente con te. Oggi il rovescio della Suarez Navarro (ieri la Henin) ha dimostrato che si può vincere anche così. Purtroppo la ragazza non ha il fisico e deve migliorare parecchio in altre componenti del gioco (a rete veramente gioca peggio di me). Ma il rovescio è da studiare. Mi piace il tuo discorso per il futuro. Anche io sono convinto che il prossimo campionissimo (dopo Nadal, ma potrebbe sorprenderci lui stesso, fissando le basi per il futuro) sarà un Rafa che mentalmente sia portato ad andare a chiudere prima lo scambio. I colpi e le occasioni Nadal se le crea già.

    Anche nella finale degli open dell’altro giorno, notavo quante volte Nadal sarebbe potuto andare a rete andando a chiudere il punto con maggiore probabilità di successo e accorciando lo scambio. Per le donne, che giocano ad un ritmo decisamente diverso, a mio modo di vedere dovrebbe essere già oggi più semplice. Il problema delle donne, è che a parte poche eccezioni si muovono lentamente. Mancano delle atlete veramente rapide e per andare a rete devi far andare le gambe. Probabilmente, ma chiedo conferma, non sono ancora allenate correttamente da piccole e ne vedi ancora troppe sovrappeso.

    stefano grazia:

    “be’, dai, che Agassi non facesse il serve & volley è una cosa ma che non sapesse giocare le volley è da disputare,”

    Le Williams e le donne le giocano a due perché chi le allena più a giocare con una?

    Nei tornei che vedo io, non ne trovo una che giochi a una mano.

    Federer a due mani? Boh, mi sembrano discorsi un po’ da Processo del Lunedì :-)

    “Dai, non vuol dire nulla…Gli Europei, più fighetti e legati all’Effimero,alla Tradizione e ai Gesti Bianchi, sono innamorati del Rovescio a Una Mano mentre i Barbari ai Confini dell’Impero menano randellate a due … E ogni tanto vincono gli uni,ogni tanto vincono gli altri…”

    Ma certo, alla fine a questo livello vince chi fa meglio diverse cose. Sono sicuro però che se Nadal finirà la carriera tra 5/6 anni, imposterà le basi tecnico tattiche per il prossimo super-campione a prescindere dal tipo di rovescio.

    Madmax:

    “ma stefano stiamo parlando di agassi nr 1 al mondo non di pinco pallo e non c’è dubbio che le sue volè non erano assolutamente all’altezza del suo valore…”

    “come vorrei incontrare chi parla di questione mentale, che intendiamoci ora esiste ……”

    Mi permetto di aggiungere alla tua analisi che condivido in maniera convinta, che cmq Federer va verso i 28 e Nadal verso i 23. Ora è verissimo che Federer non sembra allenato bene come Nadal (anche se agli AO l’ho visto anche io più tirato dell’anno scorso), ma i cicli finiscono, nel senso che Roger potrebbe allenarsi meglio e allungare la carriera ma che riesca a tornare n° 1 con un Nadal così e con Djoko e Murray che spingono da dietro non lo ritengo più possibile.

    “vedendolo ieri è sembrato che la forma fisica sia in crescita ma per creare un fisico non bastano due mesi di lavoro… staremo a vedere certo è che guardando federer tutto viene in mente tranne che di trovarsi di fronte ad un grande atleta (ovviamente sto parlando solo a livello fisico)”.

    Però io per tre set l’ho visto veramente bene, poi rimane inspiegabile il 5°, ma forse si spiega proprio in quello che dici tu. All’improvviso è crollato fisicamente e poi a quel punto crolla anche il resto. In questa partita l’aspetto mentale mi convince meno, visto che aveva appena vinto il 4° dopo un terzo perso con parecchie occasiono sciupate. Ovviamente non ha quella predisposizione atletica che trova in Nadal l’eccellenza assoluta.

    Gus

  109. Archipedro scrive:

    Qualcuno si riscopre inascoltato quando promuove analisi scomode della realtà. Perché questa é la condizione di chi ha il vizio di preoccuparsi anche per gli altri, d’avere una visione sistemica: di porsi degli interrogativi d’interesse generale… dove s’andrà a finire se…?
    Ovviamente tanto più grandi sono i problemi, tanta più inerzia essi oppongono ad un pensiero nuovo, potente e contrario. Spesso la discussione accademica non sposta d’un centimetro lo stato delle cose, e serve solo per vincere la noia. Il vero progresso è legato, quasi sempre, a molte iniziative isolate e tra loro incoerenti (che non hanno cercato aprioristicamente alcun riconoscimento o permesso d’esistere, e che non ammettono una sintesi).
    Ecco perché non si conosce un’associazione degli scopritori di “campioni”… perché avrebbero poco o nulla da condividere, se non la constatazione d’essersi imbattuti negli ingredienti giusti per sviluppare un’idea originale… Fortunati, perlopiù.

    Oggi s’identifica il talento con la visibilità che un’abilità può garantire, e con i soldi che questo privilegio genera: vincere significa diventare famosi. Senza il riconoscimento pubblico il risultato non è quindi sancito. La grandezza non si compie. I nostri figli si stanno purtroppo adeguando a questa filosofia dell’apparire…
    In questo contesto il pensiero debole dello sport è quello che ammette il doping, quale alterazione degli equilibri di natura, siano essi di natura “chimica” quanto pure “economica”: una disciplina per soli ricchi, se il tennis questo è diventato (o è sempre stato), non produce campioni veri ma solo personaggi.
    Tale approccio m’appare l’esatto contrario della “sportività”, laddove l’atleta è la misura del proprio agire, è il giudice supremo della performance. E’ colui che si nutre del proprio impegno per sentirsi una persona migliore e proporsi al prossimo come tale, in grado di prefissare i propri obiettivi e poi di “rincorrerli”…

  110. Roberto Commentucci scrive:

    Pienamente d’accordo con gomma per quanto riguarda le qualità atletiche di Federer, che restano importanti.

  111. madmax scrive:

    probabilmente gomma fa il macellaio mentre il buon roberto sappiamo che lavora in banca…

    è verissimo federer ha ottime capacità motorie muove velocissimi i piedi etc etc peccato però che nel tennis moderno conta arrivare al quinto set, i punti importanti si giocano sempre alla fine di un gam o di un set e la forza fisica è fondamentale (tant’è che la biomeccanica serve appunto per dareancora quel qualcosa in più a cui ho sempre fatto riferimento ma il fatto di essere perfetto biomeccanicamente come federer non significa poter tralasciare il resto) tant’è che in vetta alle classifiche ci sono giocatori come nadal williams safina tsonga gente insomma a cui non si associa certo la tecnica sopraffina nonostante ovviamente a questi livelli ce ne sia e ricordiamoci poi che l’unico giocatore che precedentemente aveva messo in difficoltà federer è stato non certo per caso un certosafin safin che quando era al top della forma era un caterpillar). è evidente che i “limiti” si evidenziano solamente quando sei obbligato a dover dare il 100% mentre giocando con avversari di parecchio inferiori non ce n’è bisogno ed oltretutto federer tra tecnica posizione sul campo e qualità in generale solitamente è lui a far correre gli altri…

    tra l’altro è davanti agli occhi di tutti che ormai da un paio di decenni nel tennis quasi sempre e soprattutto quando due giocatori si eguivalgono prevale chi è più potente e preparato rispetto al più tecnico anche perchè non si capisce bene il perchè chi ha più estro pensa di non aver bisogno del resto…

    come già detto, spesso la gente si ferma al tennis e non guarda al di la del proprio naso ma ci si rende conto che federer gioca con la pancetta? e quindi come si può reputarlo un’atleta formidabile ed al top? quando si parla di atleti io mi immagino ed intendo gente come bolt o michael jordan…

    questa è l’ennesima dimostrazione che in italia quando si parla di preparazione atletica si parla di un oggetto non identificato e solo per sentito dire ma tan’è che i risultati sono li da vedere a meno che uno sia completamente orbo…

    gus dici benissimo.. quello che accade nella parte superiore del corpo (testa compresa) è la diretta conseguenza di come funzionano sotto le gambe… nel quinto a federer si sono fermate ed anche sopra è andato tutto a rotoli… per quanto riguarda il poter tornare in vetta se l’ha fatto un giocatore di 34 anni come del piero dopo tutti gli infortuni patiti lo può ben fare un giocatore di 27 integro come federer in uno sport oltretutto dove lui veramente deve correre solo contro nadal murray e diokovic. il punto però è che se del piero gioca male va in panchina e non ci sta, federer gioca lo stesso e poi al massimo se perde si mette a piangere… del piero ha pianto forse solo quando gli è morto il padre ma anche in quell’occasione nonostante fosse in condizione fisiche precarie si inventò un goal da antologia dopodichè si è tirato su le maniche e come anche nedved dopo gli allenamenti si allena a parte…. e come ho sempre detto è di questa gente che bisogna “aver paura” e non di chi sbatte per terra la racchetta…

    io sinceramente spero che federer si renda conto di questo perchè penso che potrebbe benissimo battere nadal e tornare in vetta ma per potere usare tutte le sue armi che ha nella parte superiore del corpo ha necessità che le proprie gambe girino a mille per cinque ore che tra l’altro con qualche chilo in più ne avrebbero anche meno bisogno visto che chiuderebbe prima parecchi attacchi che ora invece gli ritornano indietro….

  112. Gus scrive:

    gomma: almeno io intendevo proprio questo. Quest’anno già meglio, ma da almeno due anni non c’era più una parvenza di addominali. Questo significa qualcosa! Diversi chili di troppo, che a quel livello dimostrano una certa mancanza di disciplina. Sotto la maglia attillata di Nadal vedi muscoli scolpiti. Facci caso. Dorsali, addominali, pettorali. E le gambe? Io sotto la maglia di Federer vedo molto meno.

    Quando tempo fa dicevo dell’importanza di saper perdere. E’ possibile che Federer per anni abbia vissuto di rendita, cioè un talento tennistico immenso combinato con un buon allenamento (magari anche senza saperlo che era solo buono, sia chiaro) su un buon motore giovane gli garantiva vittorie “facili”. Poi si invecchia e poi ti arriva l’atleta super, con un motore super, grande predisposizione alla fatica e al lavoro, ottimo talento tennistico e cominci a perdere.

    Quello che a me stupisce di più non è che Federer perda con Nadal, ci mancherebbe. Tutti prima o poi cominciano a perdere con qualcun’altro.

    Manca la reazione. Nadal perde sul cemento e allora giù a lavorare e in un anno vince il torneo più importante su questa superficie.

    Federer?

    Un tennista, che è anche in gran parte allenatore di sé stesso a questi livelli, dovrebbe porsi degli obiettivi:

    espliciti
    razionali
    raggiungibili
    verificabili

    Quindi analisi dei prerequisiti:

    Nel caso specifico capire dove sono ora i problemi:

    misurare la forma e verificare dove si è e mettere in atto tutti quegli accorgimenti per arrivare al 100% nel momento giusto, cioè:

    programmazione

    Ormai c’è un problema mentale di sicuro (per i motivi che diceva Max) e allora stesso discorso.

    Tutto questo di solito lo sa fare meglio una squadra, quindi coach, preparatore, psicologo e se quelli che ha non riescono a convincerlo si cambia, ma con l’umiltà di chi sa che c’è sempre margine per migliorare e che può succedere anche a Federer che qualcuno, in certi ambiti, ne capisca più di lui.

    Gus.

  113. madmax scrive:

    gus…

    “Ma è qui che non capisco. Dietro a voi, allargo quindi un pochino il discorso, mi pare di vedere gente molto motivata, disposta a impegnarsi molto per il futuro dei propri ragazzi e quindi perché gli sponsor sostengono di non vedere gente così. Ma tu ci credi davvero che sia per questo motivo?”

    non è che ci credo è così….

    sai cosa significa per loro essere motivati? quando ragazzi di 10/12 anni lavorano almeno sei ore al giorno, quando soli o con i genitori sono disposti a fare tre mesi in america tre mesi in germania ed il resto del tempo girando in auto l’europa per tornei e tutto questo (visto che pagano loro) non dormendo certo all’hilton bensi dove capita, mangiando panini e piatti improbabili di pasta scotta quando va bene… tu pensi quanti genitori e figli italiani siano disposti a fare questo? e poi dicono che gli sponsor non ci sono o si chidono per quale motivo scelgono altri al posto dei loro gioiellini….per quasi la totalità dei ragazzi dell’est quella che a noi potrebbe sembrare una vita d’inferno è invece il paradiso anche perchè se il giorno di natale invece di fare atletica stessero a casa non dovrebbero aprire i regali e quindi forse pensano che sia meglio darsi da fare che i regali li scarteranno poi…

  114. Gus scrive:

    “Per quanto riguarda il poter tornare in vetta se l’ha fatto un giocatore di 34 anni come del piero dopo tutti gli infortuni patiti lo può ben fare un giocatore di 27 integro come federer in uno sport oltretutto dove lui veramente deve correre solo contro nadal murray e diokovic.”

    Si sono atleti da ammirare, però, ma questa è un’opinione personale, nel calcio è meno complicato rimanere al vertice anche da “vecchietti”.

    In ogni caso è assolutamente vero che dal punto di vista del carattere questi sono esempi. Ma Federer l’esempio migliore ce l’ha di fronte, solo che forse non lo ha ancora capito.

    Gus.

  115. Diego1 scrive:

    Tornando a parlare di sponsor economico a livello under per averlo come minimo devi essere campione italiano e possibilmente tra i migliori a livello europeo.Quindi bisogna confrontrantarsi fare tornei tipo campionati italiani o Eta e Itf di livello e magari vincerne anche.
    Finche’ si fanno tornei regionali o Nike e si ci allena nelle accademie con i vari sparring o con i coach molti sembrano fenomeni soprattutto ai genitori.Ragazzi o ragazze che son arrivati/e pro (primi 100) che perdevano prima e che vincevano poi ne ho visto veramente pochi
    mentre ragazzi/e che vincevano prima e dopo ne ho visto molti.

  116. madmax scrive:

    diego ti garantisco che sei molto lontano dalla realtà… a volte gli sponsor arrivano anche quando è più di un anno che non fai tornei…. e lo stesso accade per inviti ai raduni per le competizioni a squadre e le wild card…
    ovviamente mi riferisco ad under 10/12 perchè dopo è evidente che bisogna vincere…

    archipedro… tu dici spesso cose giuste ma dici cose come dire che è giusto occuparsi della fame nel mondo…. e capisco anche i segnali a indirizzo sociale che dai ma credo che la maggior parte delle persone che trovi qui siano animate da obbiettivi (più o meno celati) diversi e ben meno nobili…. oltretutto noi per quello che si può abbiamo sempre cercato di dare dei “consigli” per spendere meno ma sempre nell’ambito della ricerca di creare un campione in primis e non per nella ricerca di una persona migliore.. poi che facendo un certo tipo di percorso si possa raggiungere anche quell’obbiettivo ben venga (ed io infatti ho sempre sostenuto che nell’eventualità di non raggiungimento dell’obbiettivo primario almeno si sarà raggiunto l’obbiettivo persona, cultura del lavoro etc etc)… un ulteriore “consiglio” che m’è venuto in mente per contenere le spese è quello di seguire il programma al contrario e cioè far giocare ai propri bimbi i tornei invernali (l’iscrizione è sempre la stessa) e di farli allenare d’estate dove soprattutto nelle ore più calde i campi vengono via al max a 5 euro l’ora.. posso aggiungere che in qualsiasi caso (finchè non si fanno danni al fisico ovviamente) è meglio lavorare anche se non benissimo piuttosto che non lavorare proprio e cmq come avevo già detto se uno giochicchia le opportunità le trova… già quando andai a roma un anno e mezzo fa ma anche ora potrei portare mia figlia ad allenarsi gratuitamente in decine di posti ed ho sentito altri gernitori a cui sono state fatte le stesse proposte per cui le opportunità di crescere gradatamente ci sono sperando poi che il bambino abbia un po’ di talento tanto da fare in modo che queste opportunità aumentino anche qualitativamente

    mi rendo conto però che questi sono tutti palliativi ma io di altri metodi cmq atti al raggiungimento dell’obbiettivo primario per ora non ne conosco, se ne conosci tu….

    dopodichè è ovvio che le idee non convergano, figurati il rtennis non ha nemmeno un programma tennistico condiviso per tutto lo stivale figurati se è possibile essere d’accordo su temi dove non tutti si ritrovano nel loro ambito specifico… in più la cultura sportiva italiana sappiamo benissimo che è scarsissima perchè sono convinto che se al posto di tennis parlasssimo di una qualunque altra attività imprenditoriale molte incomprensioni svanirebbero…

    p.s. io ho provato per l’ultima volta ad instaurare un dialogo con te facendo finta di non leggere le decine di frecciatine da te lanciate perciò ora vedi tu…

  117. Archipedro scrive:

    Madmax, se di sfrecciatine s’é trattato (io preferisco chiamarle opinioni…) non sono state lanciate a te in particolare, se non nella misura in cui a delle argomentazioni di carattere generale hai sovente risposto con degli (schietti) attacchi di natura personale. La differenza tra i due approcci era stata ben illustrata da Mauro (…). Critico il pensiero di tutti coloro i quali promuovono una visione del mondo basata su denaro, potere e privilegi: continuo a ritenere che chi ha nelle mani il percorso educativo dei propri figli deve pesare le parole e dimostrare umiltà. Nutro stima per i genitori che si dedicano ai figli, e tra questi considero esemplari quelli che lo fanno con sobrietà e altruismo (in tale senso potrei addirittura concludere che in molte tue esternazioni costruttive sei stato utile a questa collettività… ma queste sono sensazioni, non giudizi).

    Dirò forse cose scontate, con metafore criptiche, tra l’altro prive del qui teorizzato “valore aggiunto” (come direbbero gli economisti): eppure il PIL non è, dai tempi di Kennedy, un indicatore sano ed univoco della nostra “ricchezza” (anche se il “mercato” non lo vuole ancora accettare…). Tutto ciò che ruota ad un “campione” potrebbe, in molti casi, rivelarsi un mero spreco di risorse che nulla ha a che fare con il benessere collettivo. E la sportività. E magari l’essere umano intrappolato in tale ambizioso modello … si potrebbe scoprire infelice.
    Questi top-tennisti si stanno rivelando per quello che il tennis ha voluto che fossero: personaggi mono-dimensionali. Mio figlio viceversa sarà, lo è già ora, un magnifico sportivo… e questo per me è più che sufficiente…

  118. costa azzurra scrive:

    ho provato a rileggere tutto ma ci vuole un’altra vita ….
    quando ho detto che ci vogliono dai 25.000 ai 100.000 euro annui per una carriera tennistica da professionista dagli 8 ai 18 anni non mi sono inventato niente:

    un bambino delle elementari può allenarsi solo 2 o 3 pomeriggi alla settimana perchè nella scuola statale non puoi fare assenze nei due o tre rientri pomeridiani ….allora per farlo allenare almeno un paio d’ore al giorno devi iscriverlo ad una scuola privata e aiutarlo con delle lezioni private …. e non ditemi che non è così …. : primo costo che si può quantificare tra i 2 e i 3000 euro annui

    alle medie la stessa storia ma i costi aumentano

    alle superiori ancora di più

    premesso questo e che un Italiano non può rinunciare alla scuola ( anche per legge fino ai 16 anni) mentre se vivi nei paesi dell’est la scuola è optional

    cominciamo a vedere i costi del tennis

    scuola di tennis 200 /250 euro al mese ( in otto : prendi la palla una volta ogni dieci minuti quindi l’ora e mezza equivale a mezz’oretta scarsa)

    scuola tennis 500 euro al mese : cominci a vedere la palla ed avere un po’ di rapporto con campo racchetta … e speriamo che sia compresa anche la preparazione atletica …

    ora settimanale da solo con maestro ?? non la fai per curare la tecnica in modo più personalizzato ?? 50 /100 a settimana

    poi facciamogli fare un torneo ….

    eta u12 iscrizione 40 euro
    non gioca oggi perchè ha il bye
    una notte in albergo 100 euro? non vorrai lasciarlo da solo ? e se è il maestro ad accompagnarlo non paghi nulla al maestro ? una diaria 50 euro al giorno
    deve cenare questo figlio o mangia panini e toast tutta la vita finchè il fegato non fa cilecca ?? 50 euro
    nel circolo del torneo l’acqua costa 2 euro la bottiglietta piccola ( in germania siamo arrivati a pagare 5 euro)…. vuoi farlo morire di sete ??
    si rompono le corde della racchetta e ne ha un’altra ma se vince domani con cosa gioca … incordatura al circolo 15 euro
    con cosa sei arrivato al torneo ? con l’aquilone o con auto e carburante e autostrada ecc…. non parliamo poi degli aerei e della favola dei low coast come fai a prenotare un mese prima se non sai nemmeno la settimana prima se entra nel torneo o no ??

    abbigliamento da tennis, scarpe adatte borsone e racchette corde grip ?? te li regalano gli sponsor a 8 10 anni ( non mi risulta)

    sei bravo …. vinci delle partite …. prendi punti per la classifica per andare a giocare le petit as ….. a parigi …. come ci vai ? a piedi ?

    e poi il torneo in svizzera e quello in germania e in slovenia e in croazia e poi il nike a bolzano ..il nike a parma … prova ad avere un figlio che non ti perde al primo turno e che va avanti fino in finale: o fai avanti e indietro come una trottola o ti fermi in hotel e mangiare fuori tutte le sere e non puoi mica mangiare solo pizza ???

    e …. il resto alla prossima puntata perchè questo è solo fino all’under 12 ………

  119. Stefano Grazia scrive:

    E tuo figlio, fra 30 anni, sara’ contento di essere un magnifico sportivo o avrebbe preferito essere un personaggio monodimensionale multimiliardario? No, dai, SCHERZO!!!!, ma al di la’ del bieco politically correct e del moralismo da operetta, non e’ anche questo un costringere un bimbo di 6-7 anni a fare quello che vuole il padre in nome del dio della giustizia pproletaria? Noi siamo un po’ piu’ elastici: cerchiamo di dare una buona educazione sportiva ma anche di porlo nella posizione di poter decidere lui, a 17-18 anni se vendersi al dio denaro o se rimanere un magnifico amatore… Pero’ che la scelta sia davvero sua e non quella che fa rinunciare la volpe all’uva … Mi sembra che in nome della Superiorita’ Morale del dilettantismo tu voglia fin da ora impedire a tuo figlio di diventare un pro in uno sport che lo potrebbe far diventare ricco e quindi gli imponi sport sobri e poveri, da cortina di ferro: decathlon, canottaggio, pattinaggio… Tutt’al piu’ fallo diventar ricco e poi donare tutto a iniziative sociali ( Think to the things you can do with that money: choose any charity,give to the poor) ma non venirci a raccontare favolette morali sulla superiorita’ dei sistemi sportivi in russia che la moglie di max (o il mio amico George Pascu, rumeno e nazionale di basket 30 anni fa)magari ti potrebbe raccontare qualcosa……

  120. Stefano Grazia scrive:

    Cio’ detto, siamo sempre d’accordo: CAMPI PUBBLICI + CAMPI GRATIS PER GLI UNDER 14 NEI CIRCOLI (se non occupati da soci)PER DECRETO PENA SQUALIFICA FIT + CIRCUITO NAZIONALE FIT CON PREMI E SPONSORIZZAZIONI ai TOP 10 di ogni categoria come suggerito da ATTI (che poi non ci vuole molto: basterebbe SANZIONARE 10-15-20 eventi fra quelli gia’ esistenti)
    Il tennis e’ gia’ uno sport troppo difficile per costringerti anche a pagare l’ora di tuo figlio: bisognerebbe arrivare a come era una volta il calcio: lo si giocava ovunque, bastava un piccolo rettangolo di prato o cortile e le borse da ginnastica come porta …

  121. NIPA scrive:

    @Costa Azzurra

    ….e non dimenticare le visite mediche almeno mensili (osteopata e/o fisioterapista)= 50/60€….

  122. andrew scrive:

    brrr…certo che fate venire un’ansia.. StefanoGrazia, consiglia un bel ansiolitico…

    vi capisco, l’ambiente tennistico (specie italiano) mette a dura prova chi vuole provare a praticarlo come sport (essendo assenti le associazioni sportive), figuriamoci per chi punta alla top ten (discoring).

    del resto anch’io all’inizio, dopo aver chiuso definitivamente con i circoli, ho risentito di una certa ansia e smarrimento. Non vedi come crescono gli altri, non hai molto materiale con il quale confrontarti, nessuno appunto ti caga più. Fortunatamente, sono talmente tanti ormai quelli che sono stati “espulsi” dall’ambiente che non è stato un problema trovare un CCV per mio figlio.

    Sì, ecco…bisogna calmarsi e pazientare, pazientare, senza per questo smettere…

  123. laura scrive:

    Vi ho abbandonato temporaneamente per seguire il mio adorato Roger e commuovermi per le sue lacrime ,ma torno a voi anche se sapete che non posso essere di aiuto in questa discussione:torno da voi per chiedervi:pensate davvero che il tennis così come è stato espresso da Nadal nelle sue due ultime partite sia minimamente approcciabile da un qualsiasi altro atleta?è questo il modello di giocatore del domani?Sono arcisicura che da adesso in poi nasceranno altri nuovi zio Tony eallora addio alla naturalezza del gesto o altre amenità simili. Parlate di impugnature ,di diritti e di rovesci ma non parlate della condizione atletica fuori da ogni parametro umano del giocatore che da ora in avanti sarà l’esempio da imitare e replicare .Parlate della pancetta di Federer ma ognuno di noi è geneticamente portato ad avere addominali definiti.Io ho 2 figli maschi ,entrambi atleti fin da piccoli ma hanno esattamente due fisionomie degli addominali differenti,vi dirò di più il tennisa che lavora più specificatamente su questo gruppo muscolare ha la pancetta tale e quale a Roger e se ne rammarica molto ma non ci può fare niente se non affidandosi ad altri metodi (pericolosi e illeciti?)

  124. Stefano Grazia scrive:

    Anch’io ho la pancetta di Roger,sempre avuta anche quando ero 69 kili (e piu’ sotto svenivo) e facevo addominali tutti i giorni: era dovuta ‘al buco nello sterno’ (si,bella scusa!) che faceva sembrare in fase di postura rilasciata meno definiti gli addominali anche quando lo erano (e adesso non lo sono piu’), quindi Federer e Nalbandian li capisco, oh come li capisco…in realta’ pero’ la differenza fra gli addominali di nadal e quelli di Federer e’ imbarazzante … Insomma, con tutto il tempo che hai, lavoraci un po’ su, fallo per l’estetica, assumi Gil reyes…Agassi non giocava manco piu’ a tennis, nell’ultima fase della carriera, la piu’ vincente, il 70% del suo allenamento era fisico…A tennis si impara a giocare prima dei 15-20 anni, nessuno ha mai giocato meglio di federer (o di Agassi). quindi…
    Piuttosto la cosa buffa e’ che Zio Toni dica che Nadal non abbia mai fatto preparazione atletica … Neanche adesso? Mah…suona quasi come un’ammissione di colpa.
    Piuttosto facciamo un ragionamento astruso: se il giocatore A da tempo numero uno viene sconfitto da quello B che pur essendo un fenomeno e’ meno talentuoso ma lo batte regolarmente al quinto set contiunuando a correre come un treno, il giocatore A non sara’ mai pervaso da dubbi?
    Delle due l’una: o e’ convinto che il giocatore B non si dopa o si dopa pure lui. Oppure, ipotesi fantascientifica: la popolarita’ del tennis e’ in calo, gli incassi diminuiscono, cosa c’e’ di meglio che una sana rivalita’ per rivitalizzare l’ambiente come ai tempi di Borg-Mac, Mac-Connors, Mac-Lendl… Ed ecco che Sponsors, TV e ATP danno le indicazioni su chi deve vincere che poi tanto vi spartite la torta…E se a Parigi vince A,il vecchio numero uno spodestato, ricordatevi che l’avete letto qui, per la prima volta…
    Oh, e’ un racconto di fantascienza…Nessuna pretesa di dietrologia o verita’ …

  125. atti scrive:

    Parto da qualche post precedente…
    Dipende dai gusti.. anche a me l’operetta e/o i film strappa lacrime non piacciono .. troppo mielosi…. preferisco i thriller e i polizieschi stile 24 .. so che non sono veri pero’ mi appassionano…. e la passione è il sale della vita … insegnare ai ns. ragazzi a vivere con passione i loro sogni è già un successo di questi tempi …. Voler fare di tutto un po’ è molto valido fino ad una certa età… poi il rischio è di imparare a fare di tutto un po’… senza saper far bene niente… anche dopo nella vita adulta… magari recriminando .. “ah se avessi fatto”….
    Se non si mettono dei paletti (leggasi regole) ben chiari è facile poi ritrovarsi in casa un figlio slalomista …altro ottimo sport che pero’ necessita di una “discesa” per poter essere praticato..e non sempre nella vita si trova nei paraggi uno skilift per risalire….meglio che imparino anche ad arrampicarsi da soli…se non servirà per emergere nel tennis sarà certamente utile nella vita di tutti i giorni….. aver fatto sport a livello agonistico non è mai sbagliato.. comunque vada.

    Invece tornando al concreto e al tennis… zio Toni Nadal… avete notato che bel aplomb.. sembrava un genitore U10 al primo torneo regionale… e si che ne avrà viste di partite… eppure era lì che soffriva come un cane e gioiva come un ragazzino… la verità è che senza passione, in passato come oggi, non si và da nessuna parte…. a prescindere dai mezzi economici…che comunque al giorno d’oggi purtroppo sono indispensabili fin da subito (De Coubertin e i gesti bianchi sono morti e sepolti)

    Interessante e molto reale anche l’analisi a puntate sui costi del giovane tennista Italico di Costa azzurra (scusate il gioco di parole), io ci aggiungerei anche la montagna di tempo che noi genitori dedichiamo ai ns. figli… e cosa si pretenderebbe…. che fossimo dei Lord Inglesi apolitici e neutri come il PH ???

  126. fulvio scrive:

    tanto per parlare di tattica o tecnica ai ragazzini guardate qui quello che il figlio di riccardo piatti riesce gia a fare a 3 anni,guardate i passi ,molto interehttp://www.youtube.com/watch?v=PnpDSlnEaxkssante

  127. Elettra scrive:

    Diego, qualsiasi under può iscriversi ad un torneo ETA se è senza classifica, un conto è iscriversi un conto giocare, esistono le entry list per le qualificazioni e ti consiglio di andare a guardare gli alt, ovvero il numero di quelli esclusi.
    Naturalmente parliamo di under 14 e 16, perchè gli under 12 non hanno classifica il primo anno (salvo quelli che hanno ottenuto di giocare da under 10 l’under12), nessun under 14 NC si sognerebbe di fare un ETA per cui gli esclusi hanno tutti classifica.
    Nei tornei di categoria ed open da quest’anno ci sono i tabelloni a sezioni intermedie, per cui un NC può partecipare partendo da quello dei IV i migliori 4 passeranno in quello dei III e così via.
    Madmax, non ho mai detto che sia la FIT a dover fa recuperare mia figlia, infatti siamo in una struttura privata.
    Ho solo detto che al momento mi interessa che qualcuno valuti i suoi margini di miglioramento per capire quale potrebbe essere il suo limite ed è il motivo per cui si trova in accademia.
    I ragazzi dell’età di mia figlia, sono il frutto della politica federale che identificava la mancanza di giocatori di vertice in una base troppo ristretta, per allargare la base si è eliminata completamente l’impostazione tecnica, privilegiando il metterli in campo facendoli divertire, tanto la tecnica si imparava dopo i 16 anni.
    In poche parole si è eliminata l’agonistica ed il tutto è diventato amatoriale, senza nemmeno contenere i costi.
    Allargando la base, non si è pensato di allargare anche le strutture o formato tecnici in grado di seguire chi voleva progredire, perchè tanto non si sapeva dove metterli.
    Per cui salvo eccezioni, ci sono tutt’ora PIA con 120 iscritti che lavorano su due campi dalle 14 alle 19 escluso il sabato e le domeniche che sono per i soci.
    A differenza di quanto descritto da costa azzurra da noi non c’era nemmeno la possibilita di giocare di più pagando, perchè il maestro guadagnava di più con la vecchietta correndo di meno e poi se alzava il livello di uno gli saltava il gruppo.
    Non sto a raccontare i particolari di questo spettacolare progetto, perchè potrei scrivere un libro, di fatto quelli che non hanno smesso, non sono andati in Spagna a 10 anni, non sono figli di maestri, o di dirigenti federali, capita la solfa decidono di comprendere se hanno davvero le potenzialità o no ed entrano in accademia a 14 anni con una classifica bassa, ma che ha del miracoloso rispetto all’attività svolta.
    Ed ancora parliamo di allargare la base (non tu), a furia di allargare prima o poi verrà fuori una frittata.
    Per cui i migliori under non sono il frutto di una naturale e dura selezione, o della maggiore disponibilità economica di alcuni, no è ancora peggio, sono il frutto di una casualità geografica abbinata alla disponibilità economica.
    Il che non vuol necessariamente dire che non siano bravi.

  128. gomma scrive:

    Bè caro madmax forse a tennis ho giocato e visto un pochino più di te!!!!!
    dato che ci parli sempre di piatti e di renato,chiedi loro che ne pensano di federer dal punto di vista fisico e vedrai che ti rispondono.be forse piatti ti dirà che si muove meglio ljubicic…..si che ridere!!!!!!!
    a si poi mi hai citato due pirla qualunque, michael jordan forse il più grande sportivo di tutti i tempi e bolt.
    scusa ma non allenavi i ciucci?????ma non fare il fenomeno

  129. madmax scrive:

    appunto gomma e continua a parlare solo di tennis, vero sport di massa con atleti ai massmi livelli con cui si può fare una statistica valida…

    e per l’appunto renato in primis diceva proprio ieri sera che federer non è assolutamente un’atleta…

    e secondo te ad uno che guadagna 20 milioni di dollari l’anno è chiedere troppo che sia un atleta eccezionale?? io ho citato jordan e bolt ma qualsiasi atleta che ha vinto una medaglia alle olimpiadi e ma anche la metà dei giocatori di football americano e basket nba fisicamente sono messi meglio di federer… ed è proprio dai ciucci che essendo dei corridori ci si rende conto quanto la preparazione atletica fa tutta la differenza del mondo… tanto per capirci nell’ippica ci hanno provato fallendo, preparatori come il dott. bianchi (il primo preparatore dei keniani) uno stretto collaboratore di ventrone ed il prof. conconi (moser). ad alto livello un preparatore atletico o un veterinario ed anche un alimentarista che lavora per arabi e soci quello che gyl reyes percepisce in un anno lo prende al mese perciò vai tranquillo che su questi temi il tennis non può insegnare nulla a nessuno e non a caso i sopra citati ci avevano provato….. purtroppo però non erano all’altezza…

    laura dai retta… premesso che da un’atleta di vertice ci si aspetta anche che segua una dieta sportiva adeguata ti garantisco che con una preparazione atletica di alto livello gli addominali li avrebbe scolpiti eccome… se abiti nella zona di milano ti do io il nominativo di un preparatore atletico e se i tuoi figli reggono ti assicuro che entrambi li avranno ben scolpiti in breve tempo… mia filglia ha 10 anni e già comincia ad averli….

  130. madmax scrive:

    fulvio a quel link non si trova nulla di rocco…

  131. Diego1 scrive:

    Elettra ti riconfermo che chiunque puo’iscriversi e giocare i tornei Eta o Itf
    addirittura in alcuni ci sono le prequalificazioni per fare giocare veramente tutti (o per fare soldi?). Nei due piu’importanti tornei italiani
    l’Avvenire ed il Bonfiglio il tabellone femminile essendo da 64 giocatrici e’
    addirittura pieno a meta’.
    In alcuni dove non esistono le prequalificazioni e ci sono alcuni o molti Alt
    (alernativi) e’ sufficiente presentarsi a firmare per entrare in tabellone
    perche’ molti iscritti non si presentano.
    Nei tornei di categoria IV,III Open e’ ovvio che chi ha una bassa classifica parte molto indietro anche perche’ un IV categoria che partisse direttamente dalla sezione dei III non credo faccia molti game.
    In generale credo che siano veramente poche le strutture che siano in grado di allenare agonisti e portarli al professionismo,ma siano altrettanto pochi gli agonisti che abbiano le caratteristiche per diventare dei professionisti .

  132. Stefano Grazia scrive:

    1)ATTI…SEI UN FENOMENO!(citazione per gli aficionados della prima ora) Bellissimo il tuo post
    2)FULVIO! WELCOME BACK!
    3)GOMMA! Vabbe’, ma il tuo dissenso,apprezzatissimo anche se non condiviso, devi proprio esprimerlo senza riuscire a non lasciar trapelare il disprezzo per tutti noi? Ma che ti rode, un infanzia infelice? Genitori che a differenza di noi coi nostri pargoli non hanno creduto in te? Genitori che ti hanno portato via i figli per allenarli loro? Su, dai, sorridi: criticaci finche’ vuoi ma sii un po’ piu’ empatico …
    4)MI STATE FACENDO VENIRE L’ANSIA CON I TORNEI ETA, LE QUALIFICAZIONi, GLI ALT etc…Insomma, se un U12 vive tutto l’anno in terra straniera e quindi non ha colassifica quando finalmente arriva sul suolo natio, riesce a giocarli sti c$%^*! di ETA o no? Riesce partendo dalle quallies a battere tutti e volendo se non incontra il Quinzi della sitruazione ad arrivare nei quarti,semi o addirittura a vincerli o no(SCHERZO)?
    C’E’ QUALCUNO CHE MI SA DIRE (GIORGIO GIORGIO???) SE PER ESEMPIO PARTECIPANDO COME ISCRITTO A FEDERAZIONE STRANIERA (in quanto cola’ residente) POSSA ENTRARE DIRETTAMENTE NEL MAIN DRAW? (non e’ per giocare nel main draw, le quallies vanno benissimo, ma e’ per risparmiare sui costi e ottimizzare la schedule e anche acquisire prima la classifica….)

  133. NIPA scrive:

    @ andrew

    Ansioliltico? Non credo, qui ci vuole ben altro (enervit??!?!) soprattutto se si persegue il principio costo/efficacia in quest’attività

    Eppoi, scusate ma tra quello che dice la “speranzosa” Elettra:

    “Per cui i migliori under non sono il frutto di una naturale e dura selezione, o della maggiore disponibilità economica di alcuni, no è ancora peggio, sono il frutto di una casualità geografica abbinata alla disponibilità economica.”,

    e quello che dice il “realista” Diego1:

    “In generale credo che siano veramente poche le strutture che siano in grado di allenare agonisti e portarli al professionismo,ma siano altrettanto pochi gli agonisti che abbiano le caratteristiche per diventare dei professionisti .”,

    ci chiedete se prendiamo “ANSIOLITICI”… no! MADAI!!!

    In mancanza di direzioni certe, come avviene in questo settore, vale la mia idea ovvero che per riuscire ad avere successo bisogna avere tre cose: COMPETENZA (che stò continuando ad acquisire), SALUTE (controllo medico costante) e FORTUNA (ma tanta) con la C maiuscola!

    @Stefano
    Le/gli straniere/i entrano di diritto nel main draw degli ETA!

  134. costa azzurra scrive:

    per stefano grazia

    il sito è :
    http://www.tenniseurope.org
    e se segui le istruzioni e compili l’entry form e ti leggi bene i fact sheet è tutto molto semplice .
    inizialmente puoi essere nelle alternate se non hai ranking europeo , se hai la possibilità di andare lo stesso al torneo firmi “on site” e hai molte probabilità di giocare magari scegli i tabelloni con le quali da 64
    poi a seconda se il torneo è di prima seconda o terza categoria prendi punti ( solo se arrivi nel main draw) certe volte se arrivi agli ultimi turni di quali e perdi puoi sempre rimanere lì un giorno in più e sperare di essere ripescato con lucky loser.
    tutto dipende da quanto denaro hai in tasca per farti la vacanza tennistica…
    anche se poi vinci ed entry nel main draw non c’è quasi mai niente di “pagato” poichè anche nel main draw dei prima categoria hai un piccolissimo rimborso spese solo se sei nelle 10 o 15 teste di serie

    ciao alla prossima

  135. costa azzurra scrive:

    ah dimenticavo una cosa importante

    la nazionalità con la quale ti iscrivi è quella della carta di identità o del passaporto che devi assolutamente avere al momento dell’iscrizione

  136. francesco scrive:

    Saluti a tutti

    1) Stefano
    Grazie per la tua opinione sul sito , ma la cosa che mi aveva colpito e che Federer quando colpisce la palla ha gli occhi sempre che puntano verso terra ( non guarda la palla che impatta il piatto corde della racchetta) , forse per bloccare un attimo la testa durante l’impattto con la palla

    2) Fulvio
    Per i miei gemellini di tre anni sarei interessatissimo al video di piatti , mi puoi indicare con trovarlo

  137. costa azzurra scrive:

    tornei ETA U12 informazioni

    continuando l’argomento …
    quando entri nel sito di tenniseurope clicchi su “junior tennis” e scendi giù a cercare “calender” e clicchi su ad es. u12

    trovi il calendario dove ad es. c’è il torneo di BRESSUIRE in Francia dove il tabellone è da 64 quali e 64 main draw

    il fact sheet lo stampi e l’iscrizione la invii via fax .
    una telefonatina poi la farei per chiedere conferma dell’avvenuta iscrizione e quando scade il termine delle iscrizioni di solito nel sito appare l’entry list
    in base al quale vedendo la posizione di tuo figlio decidi se andare o non .
    la lingua inglese è la benvenuta se sai il francese ancora meglio …

    la zona francese intorno al circolo è quella dei castelli della loira … se riesci a coniugare il tennis e la cultura puoi fare di questo viaggio qualcosa di buono …

    questo torneo poi è proprio a misura di bimbo ci sono (o almeno c’erano) zone con i video giochi e zone predisposte per disegnare dipingere e manipolare … poi ci sono delle crepes golose …. come di solito in francia … non approfittatene troppo però !! e … giudice arbitro di sedia in tutti gli incontri …. grandi… i francesi in questo ci tengono molto …

    per i giovani è molto educativo il modello francese : i tornei in molti casi sono organizzati proprio come quelli “veri” con uno staff di parecchie persone e con la squadra degli arbitri .

    il livello poi è molto alto a livello europeo e i francesi per accedere a questo torneo se non hanno ranking devono fare un torneo di prequalificazione.

    ciao alla prossima

  138. Stefano Grazia scrive:

    Francesco: 1) Stefano,Grazie per la tua opinione sul sito …
    Scusami l’incipiente Alzheimer ma non ricordo: di cosa stavamo parlando?

    Costa Azzurra: GRANDE! Questo e’ il genere di sharing, condivisione, guida michelin del tennis,fratellanza della costa che ci accresce: info utili, utilissime…Come dice Sartori, non diamo tutto per scontato…
    Adesso vado a leggere ma devo capire: avevo la quasi certezza che conta la Federazione per cui giochi …Ma avrai quasi sicuramente ragione tu

  139. alfonso scrive:

    @ Dott. Grazia
    Mi faccia capire, perchè qualcosa mi sfugge! Il signor Madmax offende puntualmente chiunque esprima un parere non in linea con il suo pensiero (Gomma lo definisce macellaio e Commentucci, che di solito, a mio modesto modo di vedere, è molto ponderato ed equilibrato nei giudizi che risultano sempre ben argomentati, lo zittisce dicendo che è solo un impiegato di banca, e lo stesso aveva fatto addirittura con un qualificato addetto ai lavori mi pare tal Baraldo) e lei se la prende con il “povero” Gomma? Capisco che avendo frequentato per lavoro certi ambienti (che c’entra la corsa dei ciucci con gli argomenti che qui si trattano?) non è facile per il signor Madmax rapportarsi sempre in modo corretto con chicchessia, ma per ogni cosa c’e’ un limite! In questo blog siamo tutti appassionati e quelli che scrivono esprimono dei giudizi solo da appassionati più o meno competenti di tennis (compreso il signor Madmax, forse ancora non si è reso conto ddi come stanno le cose, che al contrario avendo la possibilità di parlare giornalmente con gente preparata su argomenti tennistici si atteggia già a gran gurù di tale sport) e bisogna avere un minimo di rispetto sui concetti che ognuno esprime, giusto o sbagliato che sia, condivisibile o no, altrimenti, qualcuno pensa di essersi fatto la “bua” (sì, proprio quella a cui spesso lei fa riferimento) ed abbandonando il blog si rischia di rimanere in più pochi di quelli che siamo! E mi creda se pensa lontanamente di rispondere con il il famoso proverbio “meglio pochi ma buoni”, desista (come “Miseria e nobiltà” insegna)! Diventerebbe poco credibile perché, nel caso specifico, alcune volte, tra i “pochi”, per trovare i “buoni” ci vorrebbe, come si suol dire, il “lanternino”, e spesso, mi creda, non basterebbe! Purtroppo questa è la verità nuda e cruda, e, per averla evidenziata la prego di essere buono nei miei confronti, abbi pietà di me, non infierisca e non mi bastoni, già alla prima volta che scrivo, come fa usualmente con tutti gli altri, escluso chiaramente, il suo amico di merenda, il sig. Madmax (come una volta, mi pare, lei stesso lo ha definito).

  140. costa azzurra scrive:

    la federazione con la quale sei tesserato conta sì , poichè ogni federazione ha a disposizione un numero di iscrizioni che varia dai quattro giocatori in su di solito due femmine e due maschi che hanno insieme all’accompagnatore ( di solito un tecnico federale ) diritto alla “hospitality” e posto ovviamente nel main draw … ma questo è riservato ad un gruppo di giocatori che vengono di volta in volta scelti dalle federazioni nazionali.

    il mio esempio vale per i ” comuni mortali” che vogliono andare … vedere… sbatterci il muso… oppure vincere … perchè no .. e capire il proprio livello .

    poi una volta inserito nel meccanismo ci sono varie “subregole di furbizia” che vengono adottate in modo più o meno proficuo .

    ti spiego : oggi tuo figlio non ha ranking e magari vorresti farlo partecipare a fine anno ai grandi tornei di prima categoria come tarbes o parigi bnp … cominci facendo tornei di terza categoria per racimolare punti … se invece credi nei tuoi mezzi ti cimenti in tornei di seconda o prima dove comunque ottieni molti più punti anche facendo pochi turni in main draw … ed arrivi alla fine dell’anno che sei 120 ? d’europa .. forse insomma dipende dai risultati …. o 50 d’europa … e allora puoi entrare in tabellone … anche nei tornei più importanti iscrivendoti normalmente.

    certo se sei 600 d’europa non entri a tarbes…

    gli aggiornamenti dei punti vengono fatti settimanalmente di giovedì

    e vengono aggiornati con i risultati dei tornei finiti dieci giorni prima circa..

    alla prossima puntata

  141. Archipedro scrive:

    Ecco, Alfonso, adesso preparati alla reprimenda…
    Poi, se sarai fortunato, Andrew ti verrà in soccorso, tentando una traduzione mediata…

  142. costa azzurra scrive:

    sempre a titolo informativo il sistema dei nike è leggermente diverso:

    http://www.nikejuniortour.com

    si entra nel sito e con la bandierina del tuo paese accedi al calendario , regole, tabelloni ecc del circuito nike del tuo paese .

    ovviamente qui il singolo torneo viene organizzato dai circoli nazione per nazione e quindi vigono le regole della federazione locale…

    in Italia ad esempio per partecipare devi avere la tessera FIT in regola e quindi devi essere tesserato per un circolo italiano

    non so come funziona ma so che esiste il tesseramento degli stranieri in Italia ci sono alcuni ragazzi stranieri che hanno tessere italiane FIT ma non so se c’è di mezzo la residenza o doppio passaporto o cos’altro …

    magari se qualcuno sa … potrebbe dirlo sul blog

    e i tabelloni vengono quindi compilati con la classifica nazionale …

    in Italia sul sito della FIT
    http://www.federtennis.it
    nelle regole per la classifica c’è anche una tabella comparativa delle categorie italiane in rapporto al ranking europeo ETA under

    alla prossima

  143. alfonso scrive:

    @ Dott. Grazia
    Prima di essere frainteso su come la penso sul sig. Madmax, volevo evidenziare, cosa che mi sono dimenticato di fare nel mio precedente post, che spesso (leggi anche non sempre) i suoi pensieri, anche quelli di carattere tecnico-agonistico-atletico (inteso come preparazione atletica), anche se talvolta ovvi perchè tali riconosciuti da tutti quelli chi di tennis se ne intendono, risultano correti e ben argomentati. Dopodichè (come il sig. Madmax di solito usa intercalare) spero, come è giusto che sia, di “aver dato a Cesare quello che è di Cesare” (con questa frase, mi sono voluto anch’io, povero mediocre dicitore, atteggiare e darmi un tono, visto che in tutti i suoi post lei stesso, quasi sempre, mi sorprende per la quantità e per la facilità di citazioni che riesce a sciorinare)!

  144. madmax scrive:

    caro alfonso forse lei si è perso qualcosa… ci sono altre sezioni del blog dove effettivamente ognuno esprime il proprio parere ed infatti visto l’inutilità e la pochezza dei contenuti noi ce ne teniamo ben alla larga salvo saltuarie e brevissime incursioni..

    in genitori e figli l’obbiettivo è ben diverso ed è quello di fornire indicazioni tecniche o fornire informazioni attinenti tipo quelle date ad esempio negli ultimi suoi post da costa azzurra riguardo ai vari tornei internazionali ed esperienze…

    è evidente che non tutti possono darle non fosse altro che non tutti hanno la possibilità di confrontarsi giornalmente con persone qualificate… oltretutto le info da dare sono per ora circoscritte all’under 10 al 12/14 poichè questa è la fascia d’età che comprende la maggior parte dei nostri figli… ad esempio anche il nostro maggior esperto essendoci passato prima di noi e cioè fulvio (fognini) attualmente non può essere del tutto di aiuto alla comunità per il semplice motivo che i nostri bimbi non sono ancora (e chissà mai se ci arriveranno) al livello del suo e nelle nostre problematiche c’è passato 10 anni orsono lasso di tempo in cui molte cose sono cambiate…

    tant’è che a parte l’amicizia e lo scambio d’opinioni in oltre un anno che scrivo sul blog non ho ancora appreso una novità o una cosa che già non sapessi e questo nemmeno al raduno di roma dove peraltro ho avuto invece il grande vantaggio di conoscere grandi persone, di uscire con le mie convinzioni ancor più rafforzate oltre alla possiibilità di essere entrato in contatto con due grandi tecnici di levatura internazionale…(ancora un grazie a fulvio)

    detto questo però io lo ero già ed alivello fisico sono messo molto probabilmente anche meglio, ho portato qui i pensieri di uno dei più grandi talent scout del mondo perciò mi piacerebbe sapere cosa verrebbe scritto qui di aiuto per la comunità (sempre in ottica pro) se non scrivessimo io e stefano…. forse che nadal è più forte di federer o che i bambini devono essere lasciati crescere con i loro tempi per poi diventare campioni regionali a 16 anni? e la maggior parte della gente come te infatti non ha mai dato nulla a questo blog ha solo acquisito in silenzio per poi saltare fuori un giorno attaccando chi gli ha detto cose forse troppo scomode … qui hanno scritto gente come baraldo che alla fine dopo aver ammesso di non essersi spiegato bene (o forse aveva detto delle sciocchezze boh chi lo sa), è scappato rendendosi conto che se avesse scritto cose errate non sarebbero passate inosservate… qui hanno scritto anche altri tecnici ma probabilmente accortosi che il tutto sarebbe stato discusso con vavassori ha pensato bene di starsene sulle sue (e qualcuno intelligentemente non è nemmeno intervenuto) poichè quasi tutti sono passati sotto di lui ed anche chi non c’è passato sa benissimo che molte cose le possono raccontare solo a chi non sa…

    per quanto riguarda rob non è stato zittito certo è che qualunque tecnico e/o preparatore fisico avveduto vede che attualmente federer non è un atleta al top della forma senza che questo debba togliere nulla ad uno dei più grandi giocatori di sempre a cui forse l’unica cosa che si può imputargli è quella di essere stato talmente troppo più forte degli altri tanto da non fargli mai nemmeno passare per l’anticamera del cervello che forse un giorno avrebbe dovuto far ricorso ad un grande tecnico e a un grande preparatore atletico…

    lo ripeto un conto è valutare il valore di un atleta o i suoi risultati altro è valutarne il suo prgresso in base alle sue doti. nadal sta continuando a lavorare per cercare di raggiungere i propri limiti federer no e questo è un fatto incontrovertibile… forse da l’anno scorso avrebbe voluto riprendere tale processo e la mononucleosi l’ha impedito vediamo se ora che sta bene ci prova..
    e questo discorso è stato affrontato perchè attinente al nostro percorso e cioè quello che vuol far capire che l’obbiettivo deve essere sempre quello di migliorarsi e di non fermarsi davanti agli eventuali primi insignificanti risultati..

  145. madmax scrive:

    avevo appena postato e non avevo ancora letto alfonso…

    bah che molte cose siano ovvie non mi risulta perchè qui ma non solo ne abbiamo avuto spesso la conferma… se però non bastasse ci sono 30 anni di risultati del tennis italiano che stanno davanti agli occhi di tutti e che lo dimostrano….

  146. madmax scrive:

    archipedro non c’è nessuna reprimenda…. e nessuna reprimenda c’è più stata nemmeno nei tuoi confronti dal momento che hai spostato il tiro, nel senso che quando dici che il tuo obbiettivo è quella di creare l’uomo o uno sportivo il tuo discorso è completamente condivisibile ed è oltretutto una scelta personale ma dal momento che indichi il tuo percorso come atto a creare un campione di tennis beh consentimi di dissentire.. perciò al buon alfonso ho solo portato dei dati di fatto oggettivi alla sua che si è stata reprimenda nei miei confronti…

    cmq ho letto poi che alla fine mi vengono contestati i modi e non i contenuti perciò il mio obbiettivo l’ho raggiunto e d’altra parte nessuno è perfetto, men che meno lo sono io…

  147. andrew scrive:

    Ecco qua il traduttore ufficiale di G&F. Mi metto al lavoro…

    Allora…posso solo dirvi (brevemente, prima di andare a disinfettare la macchina lercia dopo due settimane di cane scorazzante su tutti i sedili) come io la penso su Madmax, diatribe, ambiente, ecc..

    Pur reo di espressioni talvolta eccessive e non misurate, Madmax ci mette sempre la faccia. L’ho incontrato un paio di volte e non siamo neppure d’accordo sulla via da seguire; tuttavia, devo ancora ringraziarlo per l’opportunità del raduno di Roma (per il quale si è fatto in quattro) e bisogna pure riconoscergli che, seppure a mazzate, dialoga con tutti.

    Io poi tendo a giustificare i comportamenti eccessivi nell’ambiente tennistico italico, in quanto sono parzialmente se non totalmente indotti dalla pochezza e ristrettezza e chiusura dell’ambiente ufficiale. è il solito discorso che prima ti fanno urlare per poterti far sentire e poi subito cercano di zittirti tacciandoti di maleducazione e arroganza e inadeguatezza.

    Invece non mi piacciono, non mi piacquero e non mi piaceranno quelli che intervengono e si lasciano andare con il solito stantio “MA VA Là CHE SEI UN FENOMENO”. Ecco, questo atteggiamento mi disturba assai di più.

    vado va’, che devo provare il nuovo aspiratore per peli di cane…

  148. Stefano Grazia scrive:

    Mah, Alfonso, mi dispiace che tu ed altri vi siate figurati me come un Dittatore di questo Blog quando anch’io,come voi, vengo tranquillamente censurato (spesso a ragione, qualche volta no) e come voi non ho la chiave da moderatore, ma piu’ del 90% di voi scrivo e riscrivo da due anni per tenerlo vivo e tu vuoi che io epidermicamente non mi schieri sempre d’istinto a fianco dell’unico che fa altrettanto? Poi si,certo, quello che hai scritto nel primo post me l’aspettavo e come ragionamento fila: ma come, Mad Max da della merdazza a tutti e tu scastti appena il povero gommista gli da dell’imbonitore di ciucci? Guarda, io in realta’ volevo gia’ intervenire prima quando, pur trovandomi piu’ d’accordo con lui che con Max, aveva chiuso la sua difesa di Federer dicendo che a leggere certe cose non sapeva se ridere o piangere e blahblahblah… Perche’ gia’ m’immaginavo la replica di Max e volevo scrivergli: ma perche’ scatenare il nostro Hulk? Il fatto e’ che Max, nominato da me Mad Max e poi anche Hulk, e’ fatto cosi’ e chi ci legge sa anche due o tre cose: che e’ molto migliorato e che soprattutto e’ duro e puro. Di solito risponde cosi’ solo alle provocazioni. Qualche volta straborda da solo ma alla fine per es anche con baraldo, buzzelli o trophy e aveva trovato un intesa… Certo, mi dite voi, ma lui perdoni tutto e a noi alla prima che diciamo… Guarda, non so, io perdono tutto a tutti, siete voi…cioe’ no, alcuni di voi che di solito intervengono, lanciano la freccia e poi ‘irati ai numi solitari’ se ne vanno… Alla fine poi gli aficionados sembra che se ne siano andati tutti per colpa mia piu’ che di max con cui perfino chloe de lisser oramai si era scoperta a flirtare sotto la finestra… Confesso anche che a parte due o tre (Pibla che ognidove mi accomuna ai ben piu’ meritevoli Commentucci e Fimiani for President) la mia popolarita’ e’ in netto calando se vengo rappresentato come uno che poitrebbe postare un ‘Meglio Soli…’. Quindi chiedo scusa se ho dato questa impressione e ne prendo nota. Nel frattempo continuero’ a difendere a prescindere Mad Max (con cui se siete lettori attenti, comunque non e’ che andiamo d’accordo su tutto, e per fortuna…ma e’ la stima che si e’ venuta a creare che ci permette di ascoltare attentamente quello che uno dice e andare oltre al significato effimero della forma), continuero’ a dire ‘orpo!’ ad Archipedro o a Chloe, continuero’ a credere che non si debba svendere il proprio background culturale (se lo si possiede) solo perche’ l’altro di fronte e’ un Maestro o un Coach perfino rinomato, continuero’ a credere (a differenza di Max) che questo blog mi ha arricchito molto perche’ mi ha dato informazioni e conferme. E’ vero che molte di queste, info e conferme, mi son venute da Max, e’ vero che nel mio piccolo sono convinto di averne date altre ma certamente sono in tanti e citero’ solo gli ultimi acquisti ,Elettra e Costa Azzurra su tutti, ad aver arricchito G&F.
    Certo, il primo impulso era stato di scrivere solo Di Mad Max ce n’e’ uno e tutti gli altri son nessuno e,citando il Marchese del Grillo, io son io e voi non siete un c%$$*!… SCHERZO!!!!!!! No,davvero…era per sdrammatizzare la melensa retorica di cui sopra…
    Ragazzi, se ho peccato vi chiedo scusa… Continuate a scrivere, di tecnica e di aneddotica, e ogni tanto anche a litigare (senza eccedere) che un po’ di pepe fa bene … Su Federe credo che si tratti semplicemente di aggiungere eccezionale…Non e’ un atleta “eccezionale” come ci si aspetterebbe da uno che e’ al top e vuole rimanerci anche se ha incontrato sulla sua strada NadaAnimal… Dove volete che migliori Federer? Sui colpi? Macche’, deve migliorare nella Prep atletica, come fece Agassi: la consapevolezza di essere poi piu’ forte fisicamente gli dara’ il mental necessario …adesso, se non vince in tre o quattro, sa gia’ che al quinto ci perde prima di iniziare…

  149. Stefano Grazia scrive:

    In Soldoni: Alfonso, resta con noi!
    Gomma non lo so, perche’ mi sembra essere intervenuto solo per disprezzare…se mi sbaglio, e’ il benvenuto anche lui (Per es Nikolic per anni ci ha criticati e lo ha fatto con soave leggerezza e ironia mentre noi a volte andavamo giu’ pesante e poi alla fine, quasi chiarito un equivoco di fondo, abbiam finito per trovarci d’accordso se non su tutto su molto e scoprirci,pur senza conoscerci, fratelli. Nikolic, dove sei? Ci leggi ancora? Ci manchi (Non credevo saremmo mai arrivati a dirlo…)

  150. Stefano Grazia scrive:

    Alfonso, non e’ che per caso sei,anche stavolta, Giorgio Giorgio ?

  151. kill bill scrive:

    Costa Azzurra,
    prima di iscriversi ad un torneo giovanile all’estero devi essere in possesso della ”Letter of Endorsement ” della Fit.

    http://www.federtennis.it/upload/public/TOITMODULISTICA/richiesta%20letter%20of%20endorsement.pdf

    Elettra dice :
    ”….. e poi se alzava il livello di uno gli saltava il gruppo”.
    Vero !
    Pagare, rigare diritto e ringraziare ( sono permalosi ! ).

  152. Stefano Grazia scrive:

    Andrew, sei un grande.
    A parte questo (che non e’ poco), qui ai Confini dell’Impero continua l’Esperimento del Personal Coach e per ora va alla grande. Da cLun a Ven ogni mattina mezzora di servizi e poi a sera almeno due ore, due ore e mezzo di tennis dalle 18.30 alle 21. Oggi che e’ mercoledi’ anche prep atletica. Venerdi’ pomeriggio che il giorno dopo non c’e’ scuola almeno 4 ore. sabato quattro ore e mezzo al mattino, un paio d’ore a sera. Domenica due ore al mattino, poi mare e jogging e a sera un set. Ieri sera abbiamo spalmato orari e obietrtivi su tutto il mese e abbiamo dialogato di massimi e minimi sistemi, fantasticando qua e la’.
    Alcuni di Voi diranno: be’, ma e’ quello che diciamo sempre noi, la superiorita’ del Maestro Italiano del c ircolo sotto casa rispetto alle Academies straniere, ma a parte che le cose non stanno veramente cosi’ e questa e’ una FULL IMMERSION, un vivere in simbiosi che mi ricorda piu’ -sia pure solo per un mese-gli esperimenti quinzi-Coach argentino e Miccini-Slump o Carlos Rodriguez-Henin , a parte che il coach scelto e’ un ragazzo giovane voglioso di aggiornarsi e di viaggiare e non un santone che non si schioda dal suo circolo sottocasa, io non sto rinnegando proprio nullas, anzi sto applicando eventualmente la regola dei Signori della Guerra: sfruttare il territorio e far di necessita’ virtu’ e cogliere le occasioni. A parte che ci sono fasi e momenti ed ogni fase richiede metodi diversi.
    Dicevo infatti ad Adriano che io se intervengo sul campo e’ solo per rafforzare il concetto gia’ espresso da lui (mi fa piacere notare che finora ha sempre detto le stesse cose da me ripetute nei mesi passati) e che se ho un problema ne parliamo eventualmente dopo ma solo per capire,essere convinto…Gli dicevo comunque che io anche se avessi lui come coach tutto l’anno, lui o Piatti, comunque lo stesso vorrei andare 2 volte all’anno da Bollettieri o in altre Academies (Bob Brett, Sartori, Vavassori, Bertino etc etc) per andare a vedere cosa fanno, sentire cosa dicono, imparare o semplicemente compararsi … Si,lo so, il discorso che per fare un minestrone buono ci vogliono molti ingredienti ma che a volte se ce sono troppi puo’ diventare una schifezza, me l’hanno detto in tanti, Coach Nigeriani,Americani e Italiani, ma e’ appunto per questo che ci vuole il Genitore Yuri Sharapov-like … Capire i propri limiti ed essere umili e al tempo stesso avere la presunzione di sapere che l’unico davvero a volere il bene del proprio figlio sei tu. Per gli altri,se ti fermi ti infortuni o semplicemente sei bravo ma non abbastanza,e’ semplicemente un: ok, sotto a chi tocca…
    Invece gli allenatori vanno, i figli e i genitori restano.

  153. costa azzurra scrive:

    KILL BILL
    grazie me ne ero dimenticato … ma vale solo per noi italiani .

    comunque noi italiani utilizziamo questo modulo ma i tornei ETA UNDER in europa non lo richiedono … ti chiedono solo la carta d’identità o il passaporto … a loro non importa nemmeno se hai o no la tessera …

    poi ognuno si regola secondo le regole della propria federazione.

    Stefano Grazia deve informarsi tramite la sua federazione io mi ricordo di un ragazzino del sud africa van der merwe o qualcosa di simile e anche un altro …poi comunque canadesi e argentini e di moltre altre nazionalità extra europee che hanno fatto tornei ETA under 12 e 14

    kill bill se sai qualcosa di più grazie

  154. madmax scrive:

    andrew e perchè mai dovresti ringraziarmi.. io l’ho fatto perchè mi faceva piacere, come ho avuto piacere di conoscere tutti anche quelli che come te hanno obbiettivi diversi e che però non hanno paura di confrontarsi… poi certo sono stato felicissimo anche che qualcuno abbia provato a conoscere cosa offriva palazzolo (inteso come accademia) e che si sia fermato ma questo è stato solo un di più che mi ha confermato la bontà dei servizi offerti rispetto al classico circolo.. certo con stefano (e con gabrì di cui sia io che mia moglie apprezziamo moltissimo la sobrietà quella insomma che manca me) il feling è totale (anche se poi come anche da lui scritto c’è qualche divergenza di pensiero su qualche dettaglio cosa che tra l’altro però già più volte si è rivelata alla fine solo un’incompresnsione), ma come in tutte le cose c’è con chi ti trovi meglio e con chi meno questo però nulla toglie al fatto che siamo una comunità nata e cresciuta insieme e dove quindi ognuno deve fare quello che può anche per gli altri che poi autonomamente decideranno se servirsene o meno…

    come ha detto stefano ottimi e utilissimi sono stati gli acquisti di elttra e costa azzurra anche perchè avendo figli più grandi dei nostri qualche info nuova l’hanno portata visto che atti e kill bill anche loro con figli più grandi o hanno girato meno o sono un po’ più schivi e riservati (opto per questa ultima ipotesi)…

    cmq non saranno certo persone come gomma e alfonso a cambiare gli equilibri di questo blog poichè se ci si ferma alle prime difficoltà è ovvio poi che i risultati nazionali rimarranno sempre gli stessi e facendo questi letteralmente schifo sarà bene cambiare abitudini… d’altronde molti non avendone le capacità sono spaventati davanti al rischio che il movimento possa crescere qualitativamente e che quindi poi siano necessarie competenze specifiche che appunto loro non hanno… noi stiamo lottando proprio su questo anche perchè a noi il confronto non spaventa affatto sapendo bene che è l’unico modo per migliorare e noi poveri neofiti è questo che vogliamo continuare a fare nonostante il sorpasso su alcuni è da mo’ che è avvenuto non fosse altro che siamo aperti a tutto, al contrario di loro…

  155. madmax scrive:

    oh bene vedo che su questi temi kill è più stimolato (forse l’età e le problematiche relative)… bene continua che ora anche per noi è arrivato il momento di entrare in quel vortice e nonostante dall’accademia arrivino tutte le info necessarie tutte le varie personali ed in quanto tali a volte differenti esperienze possono servire…

  156. laura scrive:

    credo che si frequenti la stassa accademia e lo stesso preparatore atletico, medico, alimentarista , fisioterapista , massaggiatore,psicologo sportivo ma la pancetta(non grasso)purtroppo c’è .Parlando ,non di certo in polemica con te ,dell’aspetto estetico, lo si confonde alcune volte conl’effettiva funzionalità muscolare ma forse mi sbaglio anch’io e do più significato di quello che hanno ai vari commenti che si fanno qui ogni tanto in leggerezza(non confondo la leggerezza con la superficialità).

  157. laura scrive:

    @elettra
    quanto ti capisco!

  158. madmax scrive:

    no no laura mia figlia non fa preparazione atletica in accademia….

    e per quanto concerne il peso che do ai miei commenti credo di darne il giusto almeno secondo le mie convinzioni… come infatti ho sempre detto fin dall’inizio (quindi quasi due anni fa quando credo tu non ci leggessi ancora) a mio parere una preparazione atletica di altissimo livello mirata al nostro sport e personalizzata sull ‘atleta farà la differenza… questa mia opinione deriva probabilmente dal tipo di professione che ho svolto precedentemente dove costantemente ho avuto modo di constatare che una differente preparazione atletica portava ad essere un discreto atleta in un grandissimo atleta e viceversa… purtroppo la difficoltà più grossa è trovarlo un preparatore atletico di alto livello soprattutto in uno sport dove la cat in questione guadagna pochissimo a parte pochi al mondo… portavo proprio l’esempio del preparatore di mia figlia che per tre quattro volte la settimana nel calcio in serie c guadagna 6.000 euro al mese soldi che il preparatore della nostra accademia percepisce in tre/quattro mesi e quindi per forza di cose non si può pretendere che siano dello stesso valore (eh si perchè non è che quei soldi li danno a tutti). certo il programma fisico dell’accademia è molto buono se lo confrontiamo con gli altri circoli/accademie come il preparatore atletico di federer sarà ottimo se confrontato con quello dei altri tennisti non certo però se paragonato ai vari guru in giro per il mondo e che preparano i vari vincitori olimpici (ed in più manca la specializzazione essendo di non facile comprensione)… a peggiorare le cose da noi poi c’è il problema che i pochissimi buoni preparatori sono anche mal visti in primis dai ragazzi e dai loro genitori visto che sono devastanti (nel senso di molto pesanti nel lavoro che fanno svolgere) perciò i più abbozzano (per non perdere il cliente) dando un colpo al cerchio l’altro alla botte e quello definitivo alle chances di creare un buon giocatore…. spero di essere stato sufficientemente esauriente

  159. kill bill scrive:

    Max,
    più che riservato pigro, ma il fatto è che Te e Stefano ne sapete certo più di me e poco potrei aggiungere al dibattito.
    Credo sia un sentimento che hanno anche altri che frequentano il blog che non intervengono più di tanto ma che seguono con molto interesse.
    Come sai se posso essere utile sono sempre disponibile.

    Costa Azzurra,
    figurati, vedo che sei molto informata e le tue informazioni sono utilissime. Anche nei tornei italiani ci vuole un documento di riconoscimento valido. Lo dico perchè l’anno scorso TE U 14 qualche ragazzino si è presentato solo con la tessera FIT e non lo volevano accettare, parlo dei meno esperti, quelli delle quali ( e relativi genitori in preda al panico ).

  160. Archipedro scrive:

    Madmax, se interverrò ancora in questo blog, dipende dal periodo e dall’umore, lo farò sostenendo le mie ragioni e dichiarando il mio unico obiettivo: insegnare lo sport a mio figlio. Se diventerà un campione del tennis… m’interessa poco. Che diventi un ricco top-qualcosa non m’interessa per nulla: lascio tutti i sogni di ricchezza al padrone di casa. Mi sento sufficientemente in colpa per il benessere che ho già.
    Sicuramente, il piccolo, dovrà fare perfettamente ciò che sceglierà di fare: difficile pensare che non arrivi in alto, partendo ora, con le qualità che ha… E con un padre così “concentrato” ;-)
    Tutto qui. Sono fortunato.

    Peraltro con te non vado d’accordo sui “modi”, con Stefano, temo, sui metodi e sulla “sostanza”. Transeat…

  161. Stefano Grazia scrive:

    Bloggers di G&F, io sapro’ qualcosa piu’ di voi sulla Bollettieri e magari su altre realta’ attraverso la mia aneddotica personale vi ho passato informazioni utili per comparare programmazioni e perche’ no?,comportamenti ma come avete potuto ben capire sulla situazione italiana sono assolutamente naif, direi quasi come Alice in Wonderland se non fosse che di Meraviglie ne ho viste poche soprattutto girando per i Circoli di Bologna dove qualche anno fa mia moglie non riusciva nemmeno a ottenere informazioni ne’ a procurarsi appuntamenti coi Maestri per far vedere l’allora bambino di 7 anni: non c’era assolutamente ne’ competenza ne’ interesse al di fuori dei corsi estivi di babysitteraggio dove si fa un’ora e mezzo di tennis e tanta piscina, girotondi, animazioni e magari anche videogiochi. Fui io a lanciare su queste pagine la Crociata contro il Vincolo che mi era subito sembrata un’aberrazione per scoprire poi che anche molti del giro non erano al corrente (ricordo per es la sorpresa di marcos) e fu attraverso il primo impatto e la frequentazione dei Circoli di Bologna che mi convinsi sempre piu’ che un Genitore Appassionato val piu’ alla causa di un Maestro Pierino (detto per generalizzare, non esattamente il Pierino di Nikolic). Attraverso questo Blog sviluppatosi prima come Sfogo e poi come un Mezzo per Informarsi ma soprattutto come un Mezzo per scoprire che non siamo soli, io ho imparato tantissime cose (le ultime per esempio utilissime sui Tornei ETA) e soprattutto mi e’ servito per scoprire che non eravamo davvero soli ad affrontare il periglioso cammino fra lande desolate (l’attenzione FIT a certi problemi) e mari in burrasca (la reazione di certi addetti ai lavori). Avendo a volte torto e molto spesso ragione ci siamo costruiti un piccolo spazio che mi si dice sia spesso letto a volte con insofferenza a volte con divertita attenzione da molti Uomini Illustri dell’Ambiente. Mi farebbe piu’ piacere se ci scrivessero anche ma capisco che molti non hanno tempo, molti hannop gia’ i loro blogs e altri ancora non vogliono correre il rischio di farsi impegolare in risse dialettiche. Ma so per certo che siamo seguiti e non solo con la sufficienza concessa ai poveri di spirito. Siamo perfino apprezzati. Del resto se io fossi un Addetto ai Lavori che si occupa del Settore Giovanile, un Blog che da voce ai Genitori mi interesserebbe visto che e’ con loro che prima o poi dovro’ fare i conti. E cercare di capire colui che ci sta davanti e ci affida il proprio figlio mi sembra davcvero sia il primo mattone su cui costruire.

  162. Stefano Grazia scrive:

    ARCHIPEDRO:Peraltro con te non vado d’accordo sui “modi”, con Stefano, temo, sui metodi e sulla “sostanza”. Transeat…

    Cosi’ batto Mad Max 2-1 nella personalissima classifica di Archipedro. Ora fermo restando stima e rispetto credo reciproci per genitori che si sbattono per i loro figli, non ho pero’ capito (ed e’ colpa mia, ma per me Pedro imane troppo criptico) cosa intendi per Metodi e per Sostanza.
    Cioe’, non ti piace la mia preparazione atletica o non ti piace il fatto che io spenda dei soldi per mandarlo nelle varie Academies?
    E per Sostanza?
    No, davvero, sono curioso e interessato. Definisci metodi e sostanza.
    Secondo me pero’ Mad Max ha centrato perfettamente il punto come mai io ero riuscito a fare quando ha scritto: “nessuna reprimenda c’è più stata nemmeno nei tuoi confronti dal momento che hai spostato il tiro, nel senso che quando dici che il tuo obbiettivo è quella di creare l’uomo o uno sportivo il tuo discorso è completamente condivisibile ed è oltretutto una scelta personale ma dal momento che indichi il tuo percorso come atto a creare un campione di tennis beh consentimi di dissentire..”
    Magari sarai piu’ bravo di me o magari semplicemente avrai piu’ fortuna e tuo figlio sara’ un giorno un adulto piu’ equilibrato, piu’ probo, piu’ onesto e perfino piu’ bello, dentro e fuori, del mio. O magari no. Chi lo sa. Probabilmente sei un uomo migliore di noi che ai tuoi occhi ci siam venduti all’effimero (ma credimi, e’ tutto relativo), pero’ non so perche’ (o forse si) a me ricordi la suorina che qui in Nigeria mi diceva che pregava per me , noto agnostico, perche’ alla morte avessi una bella sorpresa e me ne andassi in Paradiso ed io a lei replicavo: Bene, benissimo, grazie. Ma speriamo che alla vostra morte siate voi a non avberne una brutta. Se c’e’ una cosa di cuyi son sicuro e’ che i nostri figli potrebbero crescere molto diversi caratterialmente da come li avremmo voluti o da come abbiamo cercato di programmarli.
    Ma ti prego, su,approfondisci i termini Modi, Metodo e Sostanza. Anzi “sostanza” con le virgolette. Potrebbe essere una divagazione interessante.

  163. madmax scrive:

    archipedro il problema a mio avviso è un altro… premesso che leggendoti ho ben capito che sei spesso d’accordo con me su metodo e sostanza, non ti capisco quando scrivi che non t’interessa se tuo figlio diventerà o meno un campione di tennis… mi spiego meglio: acclarato (almeno spero) che a me personalmente la tua presenza qui non da nessun fastidio (prima di tutto non sono io a dover decidere chi può scrivere o meno e poi come vedi provo sempre ad intavolare con te un discorso) però mi viene da dire, “ma allora che ci vieni a fare qui, a mettere zizzania?” perchè a me non verrebbe mai in mente di andare su un blog dove si discute di calcio o dove si vuol crescere il maradona del domani… mi viene il dubbio che tu ti voglia solo nascondere e questo sinceramente è un modo di fare che a me non piace per nulla…

  164. Archipedro scrive:

    Caro Stefano, le mie sono “filosofie improduttive”… perché te ne curi? Poi ci tocca pagare il traduttore…

    Rex cogitans e res extensa, dicotomia tra pensiero (metodo astratto) e realtà fisica, materiale (cose nella sostanza). Il pensiero-metodo sono i sogni nel cassetto… qui si vuole avere il top-ten in famiglia: ed ecco la FANTASIA UNICA…
    La materialità, nel paradigma dominante del blog, sono le risorse per rincorrere tali deliri di grandezza, con l’evocato “potere del denaro”, e la domanda ed offerta, leva economica… non so come dire (meglio, lo saprei, ma poi ti risulto criptico…)… Fascino della bella vita.

    Nella mia accezione “metodo e sostanza” sono costruzione, work-in-progress, dal basso verso l’alto, d’una bella e polivalente macchina da sport.
    I miei obiettivi, come “principio primo”, o arché (da non confondersi con ARCHI’…), e “fine ultimo”, non sono necessariamente il DIO TENNIS (io che non sono un padre-padrone…). La sintesi é in divenire, come la meta-conoscenza… ed è utile per chi non è amico di CHI SA… ma vuole esserlo di CHI INVECE PENSA CHE…

    Universi, i nostri, che tra loro proprio non trovano contiguità…

    Madmax, semplicemente sono nuovamente passato da queste parti per ricordare a qualcuno che esistono varie opinioni… probabilmente le persone che potevano cogliere il mio punto di vista se ne sono già andate… quindi forse hai ragione tu… è che la pazienza di Andrei m’affascina…. ;-)

  165. Stefano Grazia scrive:

    Archi: qui si vuole avere il top-ten in famiglia: ed ecco la FANTASIA UNICA…

    Mah, il tuo sprezzo intellettuale a me continua a ricordare la volpe e l’uva: ti condisci la bocca di paroloni per far vedere che hai letto e sei istruito ma, diceva John wayne (le mie citazioni sono queszte, che ci vuoi fare) chi e’ tanto in gamba non sente il bisogno di dimostrarlo… Dici che coloro coi quali ti interessava dialogare questo blog l’hanno gia’ lasciato ma guarda, a parte che mi sembra che Andrew piu’ che aver pazienza si trovi anche lui benissimop con noi, a parte questo,per qualche mese questo blog e’ stato lasciato (oserei dire quasi apposta) nelle tue mani e non mi e’ sembrato che nonostante i tuoi accorati appelli, fiumi di intellettuali e dai nickname rinascimentali,ti abbiano seguito a frotte… Anzi. Non so, non ti capisco: tra l’altro all’inizio scrivevi in un modo, raccontavi di come passavi il tempo con tuo figlio…poi improvvisamente, quasi avessi fatto un corso serale di metafisica, hai cambiato stile, da Pedro ad ArchiPedro, molto piu’ ridondante e pieno di paroloni ad effetto quasi ti seccasse di essere scambiato per un illetterato … Insomma, a me dai sempre l’immagine di uno che ancora sta rimpiangendo la Caduta del Muro di Berlino e che fra Germania Ovest e DDR avresti scelto sempre quest’ultima … Questione di gusti ma non e’ che tutti quelli che stanno dall’altra parte della Cortina di Ferro debbano essere per forza dei buzzurri rozzi ignoranti insensibili e cafoni. Poi diciamoci la verita’ fino a un anno fa scrivevi che tuo figlio sareebbe diventato un grande campione di tennis, poi evidentemente ti sei accorto che fra il dire e il fare c’e’ di mezzo l’allenare e hai calato il tiro … Qui nessuno ha certezze ma se nessuno partisse mai con l’idea di creare un top 10, allora non ce ne sarebbe mai uno e invece ce ne sono 10 ogni anno … Puntare in alto non significa essere sbruffoni, significa semmai essere sognatori. E la cosa piu’ importante perche’ il sogno si realizzi e’ la capacita’ di sognare (e poi la perseveranza nel sogno).
    Tu mi dici che QUEL SOGNO non ti interessa: bravissimo, fai bene, ti stimo uguale e ancor di piu’, ma dimmi perche’ mi devo sentire in colpa? Tra l’altro,ti faccio notare, che io non ambisco certo alla ricchezza visto che come ben sai, e mi sembra ti roda,sto abbastanza bene gia’ cosi’, lavoro all’estero e quello che ho mi basta e avanza. Sicuramente io non ho fatto giocare a tennis mio figlio perche’ diventi ricco. Se avevo queste intenzioni, gli facevo fare,che ne so, il Proctologo che e’ una specialita’ medica fra le piu’ richieste. C’e’ carenza di Proctologi…Ma poi, alla fine della tua vita, cosa vuoi? Guardarti allo specchio e dirti che per tutta la vita non hai fatto altro che guardare buchi di culo?
    I soldi non sono tutto. Meglio giocare a tennis.

  166. nicoxia scrive:

    Per iscriversi ad un torneo eta under 14 ci vuole una clssifica minima di 4/3

  167. nicoxia scrive:

    e di 4/2 per le donne

  168. Stefano Grazia scrive:

    Sempre Archi: Madmax, semplicemente sono nuovamente passato da queste parti per ricordare a qualcuno che esistono varie opinioni…

    Ma scusa, possiamo avere anche noi le nostre? Tu dici la tua, noi diciamo la nostra, gli altri dicon la loro…Non vince nessuno, nessuno possiede il Verbo…Ma ognuno si fa poi la sua idea. Mica devi offenderti se rispetto all’argomento di base qui trattato gli altri utenti sembrano preferire la nostra (mia e di Max), se questa e’ la contrapposizione … Delle due l’una: o vi fate un subblog di dissenzienti su cui andare d’accordo e sparlar male di quegli sporchi materialisti di G&F OPPURE continuate ad esternare qua sopra ma mettendo in conto che a turno qualcuno (piu’ spesso io e Max) dichiari di non essere punto d’accordo.
    Ma sempre con immutata stima e rispetto per il padre. Solo non dare per scontato che tu sia il solo buon padre qui dentro: anche chgi sogna un futuro di campione per il proprio figlio puo’ esserlo (soprattutto se poi quando a 14 aa suo figlio gli dira’ che vuol fare davvero il Proctologo, lo lascera’ libero di seguire la sua vocazione…Mammia mia che brutto esempio che mi son preso… Ma confermo)

  169. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax (post ore 13,56 del 04 febb.)

    Pur essendo onorato che una persona come lei alla fine mi dia del tu (anche se nel suo post inizia con il lei), mi scusi se non riesco a ricambiare la cosa se non altro per un forte rispetto reverenziale che nutro nei riguardi di una persona come lei che, pur affacciatasi nel mondo del tennis solo da poco (mi pare che sua figlia gioca solo da qualche anno e prima lei faceva tutt’altro), come lei stesso afferma, “non ha ancora appreso una novità” neppure da gente del calibro di Sartori e Piatti! Anche se la cosa mi sorprende, sento di doverle fare i complimenti per la sua cultura sportiva a 360°! Comunque, a parte questo, nel mio post, pur ammettendo che spesso lei argomenta “bene” (almeno lo credo io, visto che sono solo supercialmente ferrato in questo campo!) il mio appunto nei suoi confronti era solo sul modo poco “urbano” di trattare le persone che esprimono pareri diversi dal suo. E non sono andato oltre! Lei al contrario ha risposto con tutto un poema epico mettendo in mezzo Federer, Nadal e, come al solito, il povero Vavvassori (ah, come lo vorrei conoscere, se non altro per vedere se è come me lo sono immaginato attraverso le sue parole; a proposito, ma questo signore lo sa che lei è il suo portavoce ufficiale e che spesso parla per bocca sua?). A questo punto, se me lo permette, da competente superficiale del gioco del tennis quale io sono, vorrei sbilanciarmi e dire la mia, senza entrare chiaramente in commmenti tecnici, sul duo Federer-Nadal, sperando, comunque, che mi vorrà perdonare se dirò una fesseria, visto che solo lei lo può giudicare. Fermo restando, che Federer, già dall’anno scorso si trova in una confusione mentale dovuta a varie e note problematiche (periodi senza coach e/o scelte di coach “sbagliati”, pressioni varie non ultima, probabilmente, quella di non sentire dentro di essere ancora il n. 1, che è ancora più dannosa di quella di non esserlo effettivamente nella classifica mondiale, e ….), è evidente e sotto gli occhi di tutti che la vera differenza attuale a favore di Nadal è che quest’ultimo, già forte da sempre fisicamente rispetto a Federer, oggi che ha lavorato parecchio sulla tecnica, migliorando di molto tutti i colpi, riesce ad esprimere un tennis più aggressivo e vincente sotto tutti gli aspetti e fino all’ultima palla da giocare. Con le dovute proporzioni e per certi aspetti, mi ricorda il periodo “anni ‘70” quando Borg era il dominatore incontrastato perché rispetto agli altri riusciva a portare in campo sempre e comunque tutte le doti necessarie per essere il n. 1. E vinceva quasi sempre! Dico quasi sempre, perché il giorno in cui trovava un giocatore tecnicamente più dotato di lui (leggi per esempio Panatta; lo faceva dannare specialmente con le palle corte!) e lasciava negli spogliatoi una delle caratteristiche fisiche e/o mentali che di solito facevano la differenza, andava in serie difficoltà. So di aver detto cose ovvie e banali, ma solo questo posso e mi sento di dire da osservatore esterno. Le altre cose (la testa, la rotazione, le gambe, la spalla che gira o non gira, ……) le lascio dire a gente che ha le dovute competenze per farlo. Dopodichè (me lo ha insegnato lei e appena posso lo uso volentieri!) ben venga anche che altre persone parlino di cose tecniche e si confrontino tra di loro, come avviene in questo blog, anche su questi argomenti, ma tale deve rimanere: solo uno scambio di opinioni. Purtroppo, mio malgrado, al contrario devo constatare sempre di più che in Italia, pur essendo stati da sempre tutti opinionisti, allenatori, e per dirla in una parola sola “tuttologhi”, andiamo sempre peggio perchè oggi ognuno di noi crede di essere il Messia e di predicare il verbo, pur affermando, falsamente, di non avere certezze. E questo, devo ammetterlo con grande scoramento, mi avvilisce, perché credo che l’ignoranza è una “brutta bestia”, se non la più brutta!

    @ Dott. Grazia
    Pur di giustificare il sig. Madmax si sbilancia a dire una inesattezza facilmente riscontrabile. Le faccio il copia-incolla dei post incriminati e potrà notare (ma credo che già lo sappia) che la prima “offesa” (parola un tantino grossa) l’ha fatta il sig. Madmax e successivamente gomma ha risposto.
    Comunque gomma ha detto, in definitiva, una verità anche se di solito la parola ciuccio è usata in senso dispregiativo al posto di cavallo, mentre non sappiamo se gomma effettivamente fa il macellaio, e non ci sarebbe nulla di male, se non fosse stato detto nel senso che il sig. Madmax ha voluto dare al vocabolo. Lo so, ho perso tempo a spiegare una cosa tanto evidente ma oramai l’ho scritta ed è un peccato cancellarla.

    madmax scrive:
    3 Febbraio 2009 alle 11:21
    probabilmente gomma fa il macellaio mentre il buon roberto sappiamo che lavora in banca…

    gomma scrive:
    3 Febbraio 2009 alle 20:27
    ……………
    scusa ma non allenavi i ciucci?????ma non fare il fenomeno

    Per giustificare l’operato del sig. Madmax (se di giustificazione si vuole parlare) sarebbe bastata, al contrario, la frase che lei stesso ha scritto nello stesso post: “scrivo e riscrivo da due anni per tenerlo vivo e tu vuoi che io epidermicamente non mi schieri sempre d’istinto a fianco dell’unico che fa altrettanto?”. Dopodichè le confesso che pur ritenendo, per evidenti motivazioni, la suddetta frase certamente giustificabile se detta da lei, altrettanto non posso fare nella condivisione. In generale, infatti, penso non sia corretto e/o morale (parola grossa) accettare di tutto e permettere di tutto ad una persona amica solo perché si condivide un percorso. La prego non mi fraintenda, ma lei è una persona intelligente e sono sicuro che non lo farà, è chiaro che in questo caso il “peccatuccio” è solo veniale!
    Purtroppo, nel contempo, le devo dare una cocente delusione: non sono Giorgio Giorgio. Le assicuro che se lo fossi stato avrei già risposto all’accorato appello di un padre che chiede delucidazioni sui tornei ETA, visto che sull’argomento nessuno ha ancora dato risposte esaurienti! Purtroppo non è così, e non le posso essere di aiuto!

  170. alfonso scrive:

    Come il dot. Grazia insegna, ho diviso il post perchè era un tantino lungo ed contribuito, nel contempo, ad aumentare il numero dei post arrivati. Come si suol dire “due piccioni con una fava”. Lascatemelo dire: SONO UN GRANDE! Proprio senza pudore!

    @ Sig. Madmax (post ore 17,33 del 04 febbr.)

    Non finirà mai di sorprendermi! Complimenti! Addirittura la scopro stratega politico. Anche se non ha avuto modo di accorgersene e di prenderne atto nemmeno lei, mi creda sulla parola, incosciamente lo è, ed io mi sono subito accorto della cosa. Rilegga quanto riporto da uno degli ultimi suoi post e se ne renderà conto: “cmq non saranno certo persone come gomma e alfonso a cambiare gli equilibri di questo blog poichè se ci si ferma alle prime difficoltà è ovvio poi che i risultati nazionali rimarranno sempre gli stessi e facendo questi letteralmente schifo sarà bene cambiare abitudini… d’altronde molti non avendone le capacità sono spaventati davanti al rischio che il movimento possa crescere qualitativamente e che quindi poi siano necessarie competenze specifiche che appunto loro non hanno…”. Ha visto che avevo ragione, parla di equilibri, di movimento, di avversari (gomma e alfonso) e addirittura di gente che non hanno le capacità. Mi sembra di sentire le notizie politiche di un qualunque telegiornale! Comunque pur riconoscendogli le doti che prima le ho evidenziato, per rimanere in tema, cerchi di scendere da cavallo e rimanga con i piedi per terra, cercando di migliorare anche in campo politico. Si ricordi che addirittura, proprio in questi giorni, è stata approvata la legge per la quale i partiti politici con meno del 4% non possono presentare candidature europee, e quindi, mi spieghi un pò di quale movimento parla? Non si accorge che molto probabilmente quelle poche persone che secondo lei fanno parte del suo movimento (compreso Elettra e Costa Azzurra, che sicuramente stanno portando con serenità un contributo costruttivo al blog) arrossiscono alle sue parole e che mette continuamente in difficoltà il suo amico dott. Grazia, che nonostante cerchi in ogni modo di salvarla arrampicandosi sugli specchi, lei continua ad entrare a scivolone su tutto e su tutti meritando spesso che gli venga attribuito da subito il cartellino rosso? Ma mi faccia il piacere (Totò docet!)! Non si preoccupi, per quanto mi riguarda non romperò più gli equilibri e né tantomeno altre cose, visto che mi sono reso conto di trovarmi in un blog sbagliato considerando le mie ridotte competenze tennistiche rispetto a luminari come lei (quelle poche cose che sono riuscito a dire in materia risultano talmente ovvie!) ed anche in considerazione del fatto che mi ritrovo a fare il moralista ed il polemico, atteggiamenti che di solito non mi appartengono! Ma mi creda in questo senso lei è molto stimolante e mi diverte un sacco …………….. con lei (aggiunga il vocabolo che più le aggrada!). Ma prima di andare via mi spieghi un’altra cosa circa la seguente sua affermazione: “qui hanno scritto anche altri tecnici ma probabilmente accortosi che il tutto sarebbe stato discusso con vavassori ha pensato bene di starsene sulle sue (e qualcuno intelligentemente non è nemmeno intervenuto) poichè quasi tutti sono passati sotto di lui ed anche chi non c’è passato sa benissimo che molte cose le possono raccontare solo a chi non sa…”. Ma questo Vavvassori (si scrive con una o due V?) quanti anni ha? Sento dire da tutti che è molto bravo, ma me lo sono sempre immaginato giovane, biondo e con gli occhi azzurri, mentre lei affermando che tutti i tecnici italiani hanno lavorato con lui me lo fa intendere anziano e con un grande carisma. Non è che sotto sotto, visto gli insegnamenti che ha dato ai tecnici che ci sono in giro e che sono passati sotto di lui e che hanno fatto danni in giro per l’Italia, gli attribuisce (forse per questo lo cita scrivendo l’iniziale del suo cognome in lettera minuscola; se è così, fa bene!), povero Vav(v)assori, lo sfacelo del nostro tennis negli ultimi 30 anni, quello sfacelo a cui fa riferimento in ogni dove (e devo dire che ha ragione, inteso come sfacelo)? Ma la prego, come fa di solito, apra gli occhi, ancora una volta, a tutti noi poveri mortali e ci dica se, per caso, per lei sto’ Vav(v)assori non sia, alla resa dei conti, uno dei tanti maestri “Pierino con la focaccia” che calcano i nostri campi da tennis? Dopodichè (ancora una volta, come vede!) la saluto e la esento, comunque, dal rispondere a questa mia ultima esternazione perché se non lo ha capito, ma da vero politico (anche se ancora poco navigato quale ha dimostrato di essere) lo avrà sicuramente capito a volo, è stata solo una provocazione tant’è, non le nascondo, che l’unica mia aspirazione nel mondo del tennis rimane quella di conoscere questo famoso Vav(v)assori ed incominciare ad imparare ad amarlo (chiaramente tennisticamente parlando) ed oserei dire addirittura quasi ad idolatrarlo di persona e non solamente attraverso il suo portavoce. Ma poi, in definitiva, si è reso conto che da politico è lei che deve avere un portavoce e non il contrario? Pensi addirittura uno come Berlusconi già c’è l’ha da diversi anni e lei ancora niente! Mi consenta, cerchi di affrettarsi a trovarlo, potrebbe parlare e scrivere lui al suo posto e, non le nascondo che questo potrebbe risultare la salvezza per parecchi di noi (chiaramente escluso per quei tre o quattro amici del suo movimento, che comunque sono e continueranno ad essere delle persone amabilissime, come in fondo lo è lei).

  171. Antonio scrive:

    Salve, mi ritengo un assiduo lettore del blog anche se non da tantissimo. Non sono mai intervenuto nelle discussioni (forse una volta, ma non ho visto il post pubblicato) anche per la mia “inadeguatezza” sia a livello dialettico che squisitamente tecnico. Ma visto che si è, nemmeno tanto implicitamente, fatto riferimento a un maggior coinvolgimento dei tanti lettori “occulti”, che secondo me effettivamente ci sono, ho deciso, ovviamente se mi sarà consentito, di fare qualche considerazione.
    “E’ la tua ultima occasione… pillola azzurra: fine della storia, domani ti sveglierai in camera tua ..omissis… e importunerai la tua compagna… pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio” ( da MatriX). Questo solo per dire che molto spesso nella realtà contemporanea non si ha tempo per la retorica. Stefano ha ragione a prendere le cose sul serio e a provare tutto quanto sia in suo potere per raggiungere “Il” sogno. Purtroppo tutti i tipi di alte aspirazioni, quando dopo strenua lotta non si raggiungono vengono definiti “deliri”, quando si raggiungono invece “sogni realizzati”. Non vedo nessun deprecabile comportamento nell’agnonare per i propri pargoli una “bella vita” e con tanto “vil denaro”. Anche io ho due bambine di 10 e 8 anni che giocano a tennis, ma hailoro con meno possibilità (perlomeno deducendolo dai vostri post) dei vostri figli. E per possibilità mi riferisco non solo al lato economico, ma anche del talento e della realtà ambientale. Io esorto Stefano a continuare nella strada intrapresa perchè quando si agisce nella convinzione, anche opinabile nei metodi, di perseguire un obiettivo che dipersè è finalizzato comunque al benessere dei figli, difficilmente si sbaglia. Se posso sollevare un dubbio nel suo operato, forse estremizzando paradossalemente di più il suo estraniarsi dal convenzionale, è l’eccessiva fiducia che ripone in questa o quella accademy che in molti casi anche se rinomate più di una volta mi hanno dato l’impressione, perlomeno dal di fuori, di essere accozaglie di maestri pierino per straricchi. Quando l’altro giorno portando le mie figlie ai campi per il corso colletivo bisettimanale la più piccola mi ha detto “sai papà ho deciso che da grande farò la tennista” mi è venuto da sorridere e ho pensato a voi……. e poi gli ho chesto il perchè alchè lei mi ha risposto:”perche si gira il mondo e non c’è bisogno di studiare, ma solo di allenarsi e a me piace più giocare che studiare”…….”hai capito la piccola”…… mi sono detto.
    Comunque vi prego di continuare a scrivere assiduamente perchè questo è uno dei blog più interessanti del panorama e per questo vi ringrazio.

  172. madmax scrive:

    eh no caro alfonso, una risposta la merita non fosse altro che per ripagarla del tempo perso… no il buon renato non lo considero certo il maestro pierino anzi (altrimenti non lo lascerei lavorare su mia figlia)… e nella vita mi è spesso capitato di vedere che durante l’insegnamento soprattutto quando si usano metodi nuovi o diversi e magari non condivisi o scomodi essendo stati solo imparati “a memoria” e non profondamente capiti, al primo dubbio difficoltà o ritardo nei risultati (o peggio ancora per errata applicazione perchè cmq più il livello ricercato è alto e più conta il manico) vengono abbandonati o addirittura modificati… perciò la causa dei danni è da ricercarsi a certamente nella fase successiva e quindi in altre persone… dopodichè io non sarò mai (ma non è nemmeno stata mai mia intenzione) un politico poichè sono uno scarsissimo mediatore, ma fortunatamente grazie ai ciucci non ne ho bisogno (al contrario del sistema tennis che deve al contrario sempre dipendere da qualcuno visto che non riesce ad autofinanziarsi). ed entrare in scivolata sul tennis italiano è appunto molto facile e non è nemmeno necessario avere una grossa competenza non esistendo nulla di lontanamente paragonabile ad un’azienda di successo che deve perciò creare profitti (in questo caso risultati) e benesere …. nonostante siano passati solo sei anni dalla mia entrata nel tennis devo dire che comincio a capire come molte persone totalmente a digiuno di sapere specifico tennistico abbiano avuto successo qui dentro… provi ad entrare per la prima volta nell’ippica (e ce ne sono stati tanti mi creda) o in qualsiasi altro settore dove per campare bisogna saper fare qualcosa molto bene, poi mi racconta che fine ha fatto!! vada tranquillo che la sfilza di genitori che hanno portato i propri figli in cima alle classifiche mondiali non la troverà, ma non troverà nemmeno ex fruttaroli o ex fioristi che prendono 42 euro all’ora…

    dopodichè ci lasci pure strafogare nel nostro brodo con le nostre fantasie, non mi sembra che si dia fastidio a nessuno, si figuri poi essendo solo quattro gatti… e come giustamente dice lei sotto il 4% non si va da nessuna parte, peccato però che dove vogliamo andare noi non c’è bisogno di superare alcuna soglia… per finire mi dispiace poi che lei abbia così poca considerazione dele varie persone che frequentano il blog visto che partendo da stefano grazia e arrivando ad elettra e costa azzurra (come ultimi arrivati) credo non avrebbero alcun problema a dirmi che non sono gradito e che esagero anche perchè in un amen mi eclisserei… purtroppo per lei invece, quando tempo fa paventai tale possibilità molte mail e post mi hanno detto esattamente il contrario.. tengo a precisare che ovviamente tale richiesta la accetterei solamente da chi porta qualcosa alla causa del blog e non certo da chi cerca solo di distruggere, non essendo in grado di costruire…

  173. costa azzurra scrive:

    MA STATE TUTTI BENE DI SALUTE ?

    IO HO L’INFLUENZA MA A LEGGERE QUESTI POST MI SEMBRA CHE ANCHE VOI NON STIATE MOLTO BENE … O SBAGLIO ?

    PENSAVO FOSSE UN BLOG PER SCAMBIARSI INFORMAZIONI UTILI SUL TENNIS

    NON SI PUO’ CREARE UN BLOG DIVERSO PER LE DISCUSSIONI E UNO PIU’ TERRA TERRA PER LE INFORMAZIONI UTILI ?

    LO DICO AL MODERATORE SEMMAI UN BLOG TIPO GUIDA TURISTICA DEL TENNISTA E UNO PIU’ INTELLETTUALE …

    NON HO NIENTE IN CONTRARIO PER CARITA’ E’ SOLO CHE NON HO DUE VITE PER LEGGERMI TUTTO

    E NOTIZIE COME QUELLE DELLE ACCADEMIE DI MORATOGLU E BOLLETTIERI MI INTERESSANO E ANCHE ESPERIENZE DI ALTO LIVELLO COME QUELLE DEL PADRE DI FOGNINI ECC. .

    SONO COSE UTILI A CHI E’ IN QUESTO MONDO DEL TENNIS DA QUALCHE ANNO E NON PUO’ CONOSCERE TUTTO E TUTTI.

    AD ESEMPIO PARLIAMO DELLE VARIE ACCADEMIE C’E’ OLTRE A VAVASSORI ANCHE QUELLA DI CAPERCHI A GENOVA E QUELLA DI BOB BRETT SEMPRE IN LIGURIA E QUELLA IN TOSCANA DEL MATCH BALL ED ALTRE SICURAMENTE CHE LAVORANO BENE … PARLIAMO DI QUESTE COSE CHE SONO IMPORTANTI …

    NOI ABBIAMO IMPARATO A NOSTRE SPESE GIRANDO E SBAGLIANDO PER ANNI SE SI FOSSE POTUTO EVITARE FORSE AVREMMO AVUTO DEI RISULTATI MIGLIORI… FORSE O FORSE NO

    AD ES PIATTI ALLENA A MONTECARLO O HA QUALCHE ACCADEMIA IN ITALIA E SARTORI ALLENA A CALDARO SOLO SEPPI O ALLENA ANCHE RAGAZZI GIOVANI …NUOVE LEVE UNDER ….

    GRAZIE
    CIAO

  174. Archipedro scrive:

    Stefano, per concludere… ora che mi ci fai pensare… sono proprio una minoranza… ed anche di bimbi come il mio piccolo ce ne sono pochi in giro. Vorrà dire che ci faremo compagnia. Lui ed io ;-)

  175. Roberto Commentucci scrive:

    Mi ha colpito molto l’ultimo, accorato appello di Costa Azzurra. Credo che effettivamente si, la leggibilità del blog così com’è non sia il massimo, ne abbiamo discusso varie volte in passato, ma non siamo mai riusciti a trovare una soluzione, anche per i limiti tecnici della piattaforma.

    Credo però che si potrebbe fare una cosa per migliorare l’utilità “segnaletica” del blog. Intanto, di accademie ne parlammo a suo tempo, con Stefano che ne fece una accurata recensione di quelle che lui aveva visitato.

    Questo argomento potrebbe essere riproposto ed essere il soggetto di uno dei prossimi articoli, in modo da arricchirne ed aggiornarne il contenuto.

    Su un altro piano, poi, bisognerebbe creare una sorta di vademecum del tipo “consigli pratici”, (tipo quello che Costa Azzurra e altri ci hanno detto sugli ETA) che dovrebbe essere consultabile con una modalità autonoma (un capitolo a parte del blog). In esso dovrebbero essere raccolti tutta una serie di suggerimenti (tra cui links a regolamenti, a tornei, etc.) di utilità pratica e spicciola. Ovviamente, qualcuno dei genitori dovrà farsi carico di curarne l’aggiornamento: quando qualcosa cambia, dovrà avvertirne la redazione, in modo che possiamo aggiornare il testo.

    Aspetto di sapere il parere il parere del Subcomandante Stefano e invito tutti gli amici, nel rispetto delle idee altrui, a remare nella stessa direzione e ad evitare diatribe di natura personale.

    Grazie.

  176. Stefano Grazia scrive:

    Ecco, Alfonso, hai visto: volevi fare l’ironico e invece hai finito per fare il sarcastico (e se mi leggi da qualche tempo suppongo che tu sappia quale sia la differenza fra ironia e sarcasmo) e hai fatto peggiorare l’influenza ad Elettra…Alla quale pero’ rispondo subito: no, non ci sono spazi per due blog diversi e due spazi diversi ,temo, si inaridiribbero, abbiamo visto che e’ meglio tenerli vivi, cercando di attirare nuovi utenti perche’ ogni tanto arrivano i Demagoghi ma ogni tanto arrivate tu ed elettra…E ogni tanto facciamo dei riassunti. Chissa’, prima o poi faremo anche un manuale … A parte questo,su,dai, ogni tanto un bell’Off Topic surrealeducational non ci sta male, serve a delineare i protagonisti…
    UN CONSIGLIO: creater una Cartella BLOG, aprite un WORD DOCUMENT e fate un copia e incolla dei post,poi stampate e leggetevelo a casa, sul treno,al Bar…Aprite un secondo WORDDOCUMENT e fate copia e incolla degli argomenti che preferite: io lo sto facendo sugli ETA.
    ANTONIO, ti ringrazio per la stima e per l’intervento: mi sembra strano non ti sia stato pubblicato un post (a me sembra di ricordare un Antonio) a meno che tu non ci stessi insultando usando parole volgari (come dimostrato da Alfonso puoi invece dissentire…a proposito, Alfie, Gomma e’ stato il primo ad accendere le ostilita’ perche’ a me: “bò certe volte mi viene da ridere o forse da piangere a sentire certi commenti” suona non dico certo offensivo ma un pochino sprezzante si (della serie: ma va la’ che sei un fenomeno! appunto descritto da andrew). QUINDI CONTINUA A SCRIVERCI. Sulle Academies l’ho sempre detto: avete ragione anche voi ma bisogna saper scegliere (Le Academies e,all’interno delle Academies, Uomini e Programmi). E’ uno Strumento e come vedete io utilizzo di tutto, coach locali, coach italiani, saltimbanchi, nani e ballerine, non solo le Academies. Adesso visito un (im)paziente e poi ci risentiamo.

  177. kill bill scrive:

    Ma si dai un pò di tutti contro tutti, come ai vecchi tempi.

    l’ ETA non ha niente a che vedere con il tennis.

  178. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax

    L’ho già evidenziato nell’altro post, sig. Madmax. Lei, e solo lei, riesce a stimolarmi come pochi e mi costringe mio malgrado a rispondergli. E’ possibile che anche alcuni argomenti tanto superficiali, scherzosi e ………….. (come al solito aggiunga lei il vocabolo che più l’aggrada), e, me lo lasci dire con un pò di presunzione, correttamente e comprensibilmente da me riportati, lei li prenda tanto sul serio? E’ chiaro e lampante che scherzavo su Vav(v)assori, e l’ho anche detto! Come era lampante che scherzavo sulle sue doti politiche. Lo so che lei sta bene economicamente, al contrario di quei quattro morti di fame che fanno politica solo per denaro, e che mai si è sognato di entrare in quel mondo! Anche il mio bambino di 8 anni, però, a cui avevo fatto leggere il post, lo ha capito e sa cosa mi ha domandato? “Papà, ma tu hai sempre voglia di scherzare?”. “No, gli ho risposto io Alfonsino junior caro (anche lui si chiama Alfonso, come Alfonso si chiama pure mio padre ma chiaramente senior) questa volta lo faccio a fin di bene per cercare di far ridere finalmente un signore, a cui ci tengo tanto, e che prende tutto sul serio”. Ma purtroppo devo constatare che al contrario le ho arrecato solo un ulteriore “danno” e di questo me ne scuso. Per quanto riguarda l’entrata a gamba tesa anche là non è riuscito a leggere bene il senso, in quanto il solito fallo da cartellino rosso che lei, lo fa puntualmente su chi scrive su questo blog, e non è d’accordo con lei, e non certamente sul tennis italiano (non vedo come potrebbe essere diversamente, ma lei come al solito si attribuisce meriti che certamente non potrebbe mai avere e che non le competono). Basta vedere come puntualmente gente, competente e non, non sta a me giudicare, tecnici ed addetti ai lavori, dopo qualche post, intelligentemente cambiano aria. E mi creda, non, per come dice lei, perchè hanno paura di confrontarsi (con chi poi si dovrebbero confrontare?), ma per altri evidenti motivi che sarebbe facile qui elencare e che ben conoscono quei pochi “sfotunati” (forse è una parola grossa, ma non sono riuscito a trovarne un’altra!) che incappano in questo blog. Lo so, sono stato un tantino cattivo (anche perché non la penso proprio così), ma quando ci vuole ci vuole. Adesso, ve la prendete anche con il povero Archipedro, persona da ammirare sotto tutti gli aspetti (ex-atleta, cultore dello sport puro, genitore attento, come d’altronde lo siete tutti voi, e ……..). Questi atteggiamenti alla fine non pagano, caro sig Madmax. Non pensi che il fatto che quelli che ci sono in questo blog continuamente da due anni sono solo lei e il dott. Grazia sia un fatto positivo, come ci vuol far credere il Subcomandante (anche se in cuor suo sa come stanno veramente le cose), ma al contrario ritengo che è un brutto segnale ed è facile per tutti (spero anche per lei) capire il perché. Come può pretendere, di conseguenza, che il suo amico (e lo ha detto esplicitamente che la difenderà sempre e comunque in ogni occasione. Non s’illuda per convenienza e non certamente per convinzione come pensa lei!) la possa invitare a non scrivere più? Per quanto riguarda, poi, i ciucci ed il mondo dell’ippica è meglio lasciare perdere, potrei dire cose spiacevoli e sul personale, ed evito perché ancora una volta devo ammettere che questi eventuali modi di fare non mi appartengono. Tutto questo discorso e tante parole per consigliarle alla fine di vivere con serenità la splendida avventura che ha intrapreso insieme alla sua bambina, senza vedere dietro l’angolo ogni volta un potenziale nemico, nella certezza che sta facendo per sua figlia tutto quello che un padre vorrebbe e dovrebbe fare (avendo chiaramente le possibilità), e che alla resa dei conti, come giustamente dice sempre lei, il sacrificio, il duro lavoro, la giusta mentalità, un pizzico di fortuna che non guasta mai e la scelta delle persone giuste, che indichino le cose corrette da fare giornalmente ma principalmente in prospettiva futura in base agli obiettivi prefissati, daranno i risultati sperati. Come vede non mi sono mai sognato di non tenere in dovuta considerazione e lasciar strafogare nel proprio brodo chicchessia, nè tantomeno dei genitori come il dott. Grazia, Elettra, Costa Azzurra, ed eventuali altri, perché ritengo che sia giusto ed umano, e lo faccio anch’io per i miei, sognare per i propri pargoli un futuro pieno di soddisfazioni in un qualsiasi campo lavorativo ( Nicholas, non avendo scelto, almeno per adesso di specializzarsi in Proctologia, sappi sin d’adesso, ed il dott. Grazia sarà anche responsabile della cosa, che ha già perso un potenziale cliente, che sarei io. Un altro potrebbe essere eventualmente anche Vav(v)assori? Sulla cosa più importante, sig. Madmax, non mi ha risposto! Ma quanti anni ha sto’ Vav(v)assori?). A parte gli scherzi, finiamola quà e buona fortuna a tutti!

  179. Stefano Grazia scrive:

    Mi gira un po’ la testa ma concordo con KB: ogni tanto un bel Tutti Contro Tutti ci vuole…Fa Audience! SCHERZO…

    Mi scrive INVECE via email un affezionato (e molto saggio) utente che in questo caso preferisce mantenere l’Anonimato e mi ammonisce:
    “Vi (CI) stanno trascinando in inutili polemiche che non portano da
    nessuna parte; per esempio uno come Archipedro non ti darà mai
    soddisfazione.. o le prendiamo così…. Usando un po’ di ironia.. o è
    inutile tentare di (ri)convertirlo…. E in mezzo a tanti Nickname c’è
    sicuramente qualche filofederale che si diverte a sgambettarci… e
    screditarci…”

    Ok, ma se anche fosse? Mi chiedo a volte se non ci sia un po’ di confusione anche sul mio ruolo: io non sono qui per rendere un servizio pubblico, se scrivo e’ anche un po’ per divertirmi…Purtroppo io non sono capace di NON dire agli altri quello che penso (di me e di loro).Ahime’, non e’ un pregio, e’ il piu’ delle volte un difetto. Certo, sembro molto piu’ tollerante di Mad Max che quando parte in quarta lascia il piu’ delle volte sbalorditio anche me ma al tempo stesso trovo che molti di voi vorrebbero solo quello che pare a loro (ricevere informazioni)togliendo a noi anche il divertimento o almeno il gusto di fare amicizia (tanti nemici,tanto onore…il mio cuore vola alto come un falco)… Sto scherzando, ma fino a un certo punto: se qualche polemica di troppo ha fatto fuggire a gambe levate penne illustri come Thomas Yancey, Chloe de Lisser, Giovanni de Roussillon o Jan Matus, a me sinceramente dispiace (ma non mi ritengo granche’ in colpa e anzi, il loro, mi pare uno snobbismo intellettuale perche’ nessuno li ha offesi, semmai gli e’ stato richiesto di farsi capire e di divagare si, ma partendo da un tema), dicevo se li ha fatti fuggire alter belle discussioni secondo me hanno definito I caratteri, dato contorni alle firme, fatto capire chi c’e’ e chi ci fa …
    Capisco il punto di vista di Costa Azzurra e Roberto e puo’ essere che incaponendomi nella sterile polemica con questo e quello io abbia perso di vista l’obiettivo finale, ma onestamente abbiamo fatto 50 posts in due giorni e prima ci eravamo arenati a tre o Quattro e io mi stavo un po’ annoiando…Per me, qui ai Confini dell’Impero, il Blog e’ anche compagnia…Se non scrive nessuno mi tocca ammorbarvi con un’altro resoconto degli allenamenti di Nicky (e in effettii un paio di storie importanti da raccontarvi le ho). Fine prima parte.

  180. Stefano Grazia scrive:

    ROBERTO e ACCORATO APOPELLO DI COTE AZUL:parlo,anzi scrivo a pelle… e mentre scrivo magari cambio idea…honestly, non so. Una cosa potrebbe essere RACCOGLIERE i Riassunti, i Posts per Argomenti (Academies, Tecnica, Prep Atletica, Sponsors,Federazione etc etc), sfrondarli degli orpelli, e infilarli in CARTELLE senza possibilita’ di Commento: una sorta di ARCHIVIO G&F…Questo mi sta bene. Ma il Blog deve essere lasciato cosi’ com’e', altrimenti , almeno secondo me, si perde la voglia di aggregarsi, di stare insieme che per me e’ fondamentale…Sara’ che io scrivo ANCHE (ma non solo) a livello catartico, ma io continuo a credere moltissimo nell’aneddotica e nello ’scambio’ culturale ma anche di opinioni e se necessario perfino d’insulti oh, che volete, son fatto cosi’…non mi tengo dentro neanche la pipi’, sara’ per questo che preferisco Hulk a chloe de lisser e non ho vergogna a dirlo, almeno Hulk non scappa via e ti risponde colpo su colpo)E se questo spazio dovesse dovesse diventare un’arida raccolta dati, be’, il primo a lasciare sarei forse proprio io…Per cui, secondo me: CONTINUARE COSI’ E ANZI SCRIVERE DI PIU’, e ,questo si, magari creare delle Sub Cartelle di Raccolta Dati…Francesco DiGrigoriBene (che scritto cosi’ sembra un discendente degli czar russi) era gia’ impazzito a creare il Nuovo Sito e probabilmente al solo sentire il mio nome gli viene l’Orticaria (e per punirmi non mi ha mai pubblicato l’aviatar) ma l’ideale sarebbe creare un Enorme Folder GENITORI & FIGLI su cui dirottare tutto quanto scritto sotto questa egida, dal primo articolo di Semeraro a questa Season II. Poi sotto cartelle: FEDERAZIONE, TORNEI, PREP ATLETICA, TECNICA (interventi degli Addetti ai Lavori), SPONSORS, ACADEMIES, SCUOLA E SPORT… Ditemi voi se lascio fuori qualcosa…
    Ok, ma chi se ne occupa? Ci sono piu’ di 5000 posts…Io prima o poi lo faro’ ma di lavori al momento ne ho altri due, quello sacro e quello profano, e mi ci vorrebbe una segretaria…anzi,forse due o tre…ognuna si prende cura di un periodo, copia e incolla, scartabella, elimina, ci si scambia email, si suddivide per argomenti e poi ci si confronta…Pero’ mi piacerebbe che io e Max e Roberto avessimo lo Ius Primae Noctis. No, non con le Segretarie ma con quanto viene pubblicato sotto l’egida di G&F.

  181. atti scrive:

    Elettra eccome se hai ragione.. sembriamo tante zitelle inferocite !

    Ricordo a chi non l’ha visto che l’altra sera a Supertennis il dott.Binaghi diceva, numeri alla mano (“da qualsiparte si guardino”), il ns. movimento è già TOPTEN (credo ottavo a livello mondiale facendo la media maschi/femmine)… quindi MAX di cosa ti preoccupi ?….Perbacco siamo messi molto meglio dell’Australia e della Germania, Inghilterra, Svezia…. La Spagna è un caso “anomalo” ma abbiamo già mandato qualche federale a studiarli per “carpigli” i segreti ….Genitori accontentiamoci per Dio…facciamoli crescere come fa, per esempio uno a caso… Archipedro.. che bravo lui riesce a seguire suo figlio con passione, senza pressioni insegnandogli ideali veri ed attuali…e finiamola con questo stucchevole teatrino… abbiate fede speranza.. e un buon portafoglio… il resto c’è già… solo che non riusciamo a coglierlo… perché non siamo mai contenti….Accipicchia…

    Seriamente.. proviamo a scambiarci idee ed informazioni o meglio proviamo a proporci, tutti insieme, alla FIT con qualche piccolo suggerimento utile fin da subito per i ns. ragazzi (in che modo poi vediamo) … O PREFERIAMO star qui a discutere sempre e solo di filosofia … insomma anche noi nel BLOG stiamo facendo quello che “detestiamo” di parte del Tennis italico e cioè …tanto fumo e poco arrosto…
    Potrebbe essere un altro argomento per i prossimi capitoli caro Sub & Doc : MA COSA VOGLIAMO ALLA FINE DALLA FIT ? (ATTUABILE E SOSTENIBILE IN TEMPI BREVI).. si l’abbiamo già detto ma ripetiamolo… ribadiamolo.. sottolineiamolo…

  182. Stefano Grazia scrive:

    E INFINE ARCHI:Vorrà dire che ci faremo compagnia. Lui ed io
    Attenzione: a volte si finisce per non rendersi conto che e’ il proprio piccolo a voler cambiare compagnia (If you love somebody set him free, sto ripetendo da piu’ giorni citando non Aristotele ma Sting)
    Eh,lo so, e’ anche il mio sogno,rimanere per sempre Il Miglior amico Di Mio Figlio ma,col groppo in gola, non mi faccio troppe illusioni: giunge un momento, e giunge sempre piu’ presto rispetto ai tempi passati e comunque di quel che ti aspetti, che tuo figlio lo devi lasciar andare…Attenzione infatti a finire per non accorgersi che e’ proprio lui, tuo figlio, a voler stare con i suoi amici invece che con te e a non avere il coraggio di ferirti dicendotelo. Molti padri non se ne accorgono. E infatti in psicologia si parla dell’avvenuta maturita’ solo con l’uccisione, possibilmente metaforica, del proprio genitore, padre-padrone o meno.No, seriamente: non e’ per continuare il pucci-pucci con Archi, e’ un argomento serio. If you want somebody,set him free. Magari ne parleremo in uno dei prossimi articoli.

    POST SCRIPTUM: hai visto,Gus, come si fa: i tuoi posts alla fine temo li leggano in pochi…una cosa e’ scrivere 10 cartelle di seguito seguendo un filo piu’ o meno logico, ma se devi fare il contropelo a quanto scritto da altri, trovo che sia di piu’ facile lettura spezzettare il Commento in 2 o 3 o anche 4 posts…Ti assicuro che non sono pagato in base ai commenti e che anzi,come tutti, proprio non sono pagato affatto e che quindi quando mi si chiede di fare questo o quello mi viene voglia di replicare come fece Guccini a chi dal pubblico gli urlava a squarciagola di cantare questa o quell’altra canzone, lui che di solito e’ abilissimo nelle scalette e che a differenza di altri le rinnova sempre ad ogni concerto cosi’ che nessuno e’ mai uguale a quello precedente, esasperato rispose a denti stretti: ‘canto quel c*$$% che mi pare’

  183. Stefano Grazia scrive:

    KB: spiegati meglio perche’ forse mi sfugge cio’ che a voi e’ evidente…Cosa intendi con ‘l’ ETA non ha niente a che vedere con il tennis’ visto che da piu’ parti mi si dice che assolutamento gli devo far fare gli ETA mentre io ero tutto contento di farlo crescere lontano dai clamori e ‘mai bere la coppa d’iun fiato ma a piccoli sorsi interrotti’ …

  184. alfonso scrive:

    @ Dott. Grazia
    Mi fa sorridere (non ridere) la legenda metropolitana che ogni volta che qualcuno fa notare delle cose, se pur evidenti ed anche se solo su argomenti spiccioli di comportamento e non necessariamente tecniche, debba per forza farlo per mettere il bastone tra le ruote e/o necessariamente essere un filofederale. Comunque lasciamo perdere la cosa e veniamo al dunque. Ho riscritto solo per far contenta Elettra e per farmi perdonare del fatto di avergli fatto salire la febbre (come lei/tu dice/i, mi scusi per il tu, ma serve per far capire chi l’ha detto) con argomenti a dir poco ………… (anche quà, metta lei il vocabolo che più le aggrada)! Elettra, infatti, chiedeva qualcosa di nuovo sulle Accademie e le voglio anticipare che forse in settimana prossima (adesso non ho tempo e lo stesso sarà per tutto il fine settimana) le darò una notizia bomba, già in mio possesso, sull’argomento, sulla quale, lei ed i suoi amici vi potrete sbizzarrire a prevedere i vari tipi di scenari che si potrebbero creare, a fare congetture e quant’altro. Vedrà, sarà un bel regalo, degno di una persona come lei, quello che le farò (anche se ancora ho qualche perplessità) e le assicuro, conoscendo la notizia, l’argomento farà schizzare il numero di post che arriveranno, con conseguente suo grande orgasmo oftalmico nel vedere la cosa. Faccia il bravo ed aspetti con pazienza! Chi vivrà, vedrà!

  185. andrew scrive:

    ah, ah…bellissimo…arriva sempre e puntualmente qualcuno che scrive come giorgiogiorgio ma non è giorgiogiorgio e che con fine eloquio invita i presenti e madmax in testa a rimettere i piedi per terra…Traduzione: ANDO’ VAI FENOMENO!!!

    Madmax, non mollare!!! Se ancora non l’hai capito, è proprio da persone che resistono alla tentazione di mollare, farsi risucchiare, cedere alla “ragionevolezza” che potrà a mio giudizio venire fuori uno spariglio. Altrimenti, rimarremo sul tavolo da biliardo a tocchettare, a nasconderci l’un l’altro, ma alle 02:00 il bar chiude. Ripeto: bisogna avere il coraggio o l’incoscienza di affrontare la “gogna” già pronta e rifiutare gli zuccherini già predisposti.

    Amici miei, il tennis italiano è un gioco al ribasso! (Sì, proprio come l’allenamento dei tennisti descritto da Elettra e Kill Bill, ossia si tengono indietro i più forti piuttosto che far crescere di più i più deboli…)

    Questo perché, come dico sempre, il tennis italiano è PURA GESTIONE DI CAMPI, ORE DI LEZIONE e SPIRITO DI CLUB.

    Purtroppo, Roberto pensa, e l’ha scritto in altro post, che sia prima necessario guadagnare autorevolezza. Io invece, ti rispondo qua Roberto, sono arcisicuro che nemmeno se sua figlia diventasse la n.1 italiana o mondiale MADMAX godrebbe di alcuna autorevolezza se non decidesse di venderla (l’autorevolezza) o non si decidesse di attribuirgliela per tutt’altri fini….

    La FIT e il CIRCOLO vogliono, esigono, pretendono il potere di dare/togliere autorevolezza.

    Se i circoli fossero associazioni sportive e la FIT fosse una federazione di associazioni sportive, IO QUESTO POTERE SAREI ANCHE DISPOSTO A CONCEDERLO.

  186. Gus scrive:

    Prometto che recupererò, ma devo leggervi bene.

    Ieri mi sono operato al menisco e quindi ho bisogno di un pò di tempo per recuperare.

    Un abbraccio

    Gus.

  187. andrew scrive:

    Atti…

    perché non provi a partire dal basso e fare qualche proposta ai maestri delle tue figlie (in assenza di un’associazione sportiva non esistente nel circolo al quale ti appoggi)?
    Io avevo chiesto di poter organizzare un raduno con catizone e la discussione che ne è nata non è finita benissimo…

    Magari se ci provi tu, la cui diplomazia e simpatia e peso filiale è superiore alla mia, ne nasce qualcosa…Poi semmai ti do l’indirizzo per qualche circolo di ripiego…

    Io nel mio ex-circolo, ero riuscito a interagire con le seguenti iniziative:

    1. Ho organizzato un torneo con gioco ininterrotto a partire dal sabato mattina fino a esaurimento tabellone e che ha riscosso un bel successo. L’avevo fatto perché mi rattristavano i campi vuoti il fine settimana. Tuttavia, non ho ripetuto perché mi cadevano i cosidetti all’idea che potessero partecipare solo i soci e fare il fessacchiotto del club per quattro soci annoiati dopo aver pagato quote da paura non mi andava proprio senza poter aprire all’esterno.

    2. Ho dato la disponibilità al maestro per fare da palleggiatore con gli under14 o u12. Mi ha chiamato una sola volta. Forse non ero all’altezza o forse abbondano di palleggiatori.

    3. Ho organizzato un incontro amichevole tra squadra di serie D1 e gli under 16-18 del circolo. Ragazzi, maestri e genitori contenti, ma la cosa non si è ripetuta e nessuno ha chiesto di ripeterla.

    4. Ho appeso due mie racchette marchiate vaffantennis in un angolo concessomi nel circolo, affinché eventuali ragazzi non-racchettamuniti potessero prenderle e giocare nei campi vuoti…

    5. Ho infine capito che senza abbassare la quota di ingresso nessuna iniziativa avrebbe avuto senso e ho desistito.

    MA VA LA’ FENOMENO!!!

  188. andrew scrive:

    ah dimenticavo…

    mi avevano anche chiesto di fare il segretario del circolo quando il segretario precedente è passato all’altro circolo (e alla carica di presidente regionale FIT) ma poi devo aver imprudentemente palesato le mie idee su quote di ingresso e apertura all’esterno e la cosa, diciamo così, non è decollata…

  189. alfonso scrive:

    @ Sig. Andrew
    Capisco che la problematica del “Circolo/Associazione” la acceca sempre di più e forse il gruppo elettrogeno di cui fa uso non le permette di leggere bene, ma vada a rileggere attentamente il punto incriminato e capirà a che cosa mi riferivo quando citvo la discesa da cavallo! Si accorgerà, forse, che l’invito non era riferito a cercare di far desistere il sig. Madmax dal portare avanti il proprio progetto (per altro condivido in toto la qualità delle scelte che ha fatto per la figlia, ma non certamente tutti i ragionamenti che elargisce a corollario), ma l’invito (addirittura in tono scherzoso) era riferito a ben altro. Se, nonostante ciò, non riesce a capire il senso, me lo faccia sapere, cercherò di spiegarglielo di nuovo e caso mai in modo più comprensibile!

    @ dott. Grazia
    Confermo di non avere tempo e per questo non riporto la notizia sulle Accademie, ma il mitico sig. Andrew merita da subito una mia risposta, altrimenti, visto che ripete sempre le stesse cose e di conseguenza quasi nessuno dialoga con lui, si sarebbe sentito trascurato, e questo, mi creda mi avrebbe dato molto fastidio!

  190. andrew scrive:

    …invece…

    perché nessuno parla mai dell’Accademia di Castellani? Qualcuno ne ha notizie?

    Io ho conosciuto un ragazzo che c’è stato, ma i suoi genitori non erano troppo contenti che condividesse l’appartamento con ragazzi marocchini, non per razzismo, credo, ma perché non era ben chiaro se lui pagasse e loro no…

    Comunque, mi raccontava che anche là c’era l’opportunità di allenarsi con gente di livello tipo Stakoyksy e altri…

    Dal sito, vedo che vi è approdato anche Speronello, un ragazzo diciottenne di qui vicino che prometteva bene da junior…

  191. Nikolik scrive:

    Leggendo qua e là, nel diluvio di parole che state pronunciando, noto un singolare, ma assolutamente corretto, accostamento tra un Maestro di tennis molto famoso e di successo ed il mio Maestro, Pierino.

    Non posso, quindi, fare a meno di intervenire anche io, per dire che tale accostamento è del tutto legittimo, appunto, perché anche Pierino è stato un Grandissimo Maestro.

    Passando dai campi di tennis comunali, giusto ieri, del tutto casualmente, non ho potuto fare a meno di ricordare i Giochi della Gioventù (ma li fanno ancora?) del 1979, pensate un po’.
    Mi ricordo che, in quei luoghi, anche io partecipai, sotto scorta di Pierino, assieme a centinaia di altri ragazzini (bei tempi, per il tennis).
    Così tanti eravamo, che si dovevano giocare tre partite al giorno.
    Vinsi le prime due e, distrutto, persi la terza.
    Eh sì, allora non c’erano i sistemi di preparazione atletica suggeriti da Stefano e Madmax e si perdeva per fatica.

    A sera, alla fine della giornata di gare, Pierino ci portò dal famoso Argante, che possedeva, da decenni, un ignobile e lercio baracchino abusivo, nei pressi dei campi, in cui vendeva bomboloni e ciambelle.
    Da Argante, Pierino, di tasca sua, comprò a noi bambini un bombolone a testa ma, giunto a me, con mio vivo disappunto, vidi che mi aveva assurdamente riservato il più piccolo.
    Chieste spiegazioni dell’operato, ricordo che mi rispose: ” A te il più piccolo, perché due partite le hai vinte; gli altri no”, fenomenale lezione educativa, laddove viene premiato di più chi perde, non chi vince, che non posso certo dimenticare.

    Passando di là, ho visto che dei quattro campi da tennis che c’erano, ne rimane uno, due son diventati campi da calcetto e uno da pallacanestro, sport sicuramente più divertenti e coinvolgenti del tennis, senza dubbio.
    Peraltro, il custode, mio amico, mi ha assicurato che l’unico campo rimasto è quasi sempre deserto, per mancanza di richieste, circostanza che dovrebbe far riflettere voi ipercritici.

    Di Argante, sapevo già che non c’era più: una decina di anni fa avevo letto sul giornale il suo nome tra i Cavalieri di Vittorio Veneto e tra quelli che, giornalmente, passano all’aldilà.

  192. andrew scrive:

    sig. alfonso…non me ne volere, ma sinceramente ho letto di corsa i tuoi interventi, il cui tono, a me indisponente, mi è stato sufficiente per convincermi della necessità di supportare Madmax…

    ti dirò anche che, senza cattiveria, non me ne frega niente di qualsiasi cosa tu possa dire o fare o proporre o delle novità in arrivo…è ormai tutto FUORI TEMPO MASSIMO, quindi, in base alle regole dello SPORT, privo di qualsiasi valore o influenza sul risultato.

    saluti…

  193. madmax scrive:

    più scrive e davvero alfonso assomiglia sempre più a giorgio giorgio…

    e di tutto quelllo che scrive sinceramente l’unica cosa che veramente mi disturba è che secondo lui qui tutti diciamo sciocchezze (io su tutto e tutti stefano perchè mi da ragione andrew per essere contro i circoli etc etc) mentre lui invece è il depositario della verità… sembra quasi di assistere alle casualità giornaliere di affari tuoi!! e che caso… senza che sia necessario essere un genio e considerando solo la legge dei grandi numeri ho paura caro giorgio alfonso che sia lei a sbagliarsi dopodichè non sarà d’accordo con tutto il corollario ma io lo espongo solamente e non pretendo che gli altri concordino anche se poi come avrà notato nonostante tutto più di uno invece lo fa… ovviamente tutti pazzi sconsiderati… e questo viene evidenziato anche quando parlando delle mie (secondo lei) entrate a gamba tesa ci spiega perchè quasi subito gli pseudo tecnici se ne vanno.. scusi ma lei che ne sa? e perchè mai lei dovrebbe saperlo e noi no? continui pure a pensarla come vuole mentre io (ma con me decine di persone marchiate fit come tanto a piace a lei) continuerò a pensare che si sbaglia o che le fa comodo sbagliarsi (chissà poi come mai secondo lei avrei azzeccato le scelte tecniche ma su tutto il resto invece non ne azzecco una). per finire caro alfonso continuerò ad aspettarla a palazzolo e questo sin dai tempi del nostro caro amico giorgio purtroppo però ho idea che aspetterò invano perchè un conto è scrivere da un pc altro parlare a quattr’occhi o in presenza chi anche lei stima e che non potrebbe contraddire…

    per quanto riguarda il resto ormai come stanno le cose è chiaro a tutti perciò ovviamente nessuno chi fino ad ora si è fatto il mazzo e che ha in mente di raggiungere mete prestigiose può certo pensare di mollare e cosa preferiscano gli altri sinceramente visto che oltretutto pago poco mi importa…

  194. madmax scrive:

    nikolik sul fatto che quell’unico campo rimane deserto non siamo certo noi a doverci domandare il perchè. una voltà non sei stato proprio tu a dirci che una federazione si deve occupare solo della propaganda? nn so prova a rivolgerti ad alfonso giorgio, forse lui è più informato..

    la storia di pierino è carina forse però il bombolone più grosso non era un premio ma solo un modo per tirare su di morale chi aveva perso subito.. certamente però pierino era molto simpatico perchè io dopo due vittorie corro subito a lavorare essendo anche un po’ più duro del solito, non fosse mai si dovesse sentire appagata!!! povera piccola che papà che si ritrova..

  195. madmax scrive:

    sulle accademie speriamo che sia qualcosa inerente alle varie proposte suggerite qui sul blog, proproste che ovviamente erano già state pensate con parecchi anni di anticipo dalla nostra federazione e questo ci tengo a sottolinearlo, delle volte si pensasse che noi si voglia in qualche modo rivendicarne qualche merito…

    normalmente però i nodi prima o poi vengono al pettine ed io sono già seduto sulla riva del fiume…

  196. madmax scrive:

    tornando alle cose che ci interessano (e qui sono d’accordo con cote d’azul anche se poi qualche fuori onda serve per non rischiare di rabbonirsi troppo e su tantissime cose andrew c’ha azzeccato in pieno)…

    per quanto riguarda piatti può essere più preciso fulvio cmq lui allena a montecarlo anche se poi organizza vari raduni per i ragazzi (progetto tennis) in giro per l’italia ed il prox se non sbaglio si svolgerà il week end del 14/15 febbraio a san marino..

    per quanto riguarda sartori aveva scritto un po’ di tempo fa qualcuno che c’è stato nei mesi estivi e se non ricordo male ha un gruppo di ragazzini promettenti tra cui sua figlia e le sorelle meliss…

    stefano a proprosito degli eta visto che a grandi linee in accademia mi hanno illustrato la bozza del programma di mia figlia avevo proprio in mente di partire con una sorta di guida michelin riportando qualità dei partecipanti organizzazione e strutture alberghiere, ristoranti etc… la prima trasferta certa è maglie 2° settimana di aprile) ma probabilmente ci sarà una tappa precedente da decidere tra lituania e portogallo… per quanto riguarda l’opinione di kill può benissimo essere, in accademia ho ascoltato pareri diversi e probabilmente dipende molto da torneo a torneo… cmq a mio avviso tutto fa esperienza non fosse altro che incontri avversari sempre diversi… meno magari a maglie e lecce dove paolisso responsabile nazionale u 12 mi diceva che sono tornei a partecipazione con grossa percentuale italiana ma che cmq è meglio fare perchè danno modo ai tecnici fit di indirizzare gli accessi diretti agli altri tornei (porto san giorgio trieste verona) dove è più difficile entrare e cmq soprattutto per i ragazzi al primo anno di categoria incontrare i migliori di un anno più vecchi è già impresa non da poco considerando che dall’under 12 i più forti si rischia nei vari nike di non trovarli più…

  197. Pinot scrive:

    Costa azzurra.
    cominciamo a vedere i costi del tennis
    scuola di tennis 200 /250 euro al mese ( in otto : prendi la palla una volta ogni dieci minuti quindi l’ora e mezza equivale a mezz’oretta scarsa)
    scuola tennis 500 euro al mese : cominci a vedere la palla ed avere un po’ di rapporto con campo racchetta … e speriamo che sia compresa anche la preparazione atletica …
    ora settimanale da solo con maestro ?? non la fai per curare la tecnica in modo più personalizzato ?? 50 /100 a settimana

    Ma trasferitevi al sud…Sono fortunato (?) ma al circolo sottocasa per dieci mesi pago circa 330 euro (compreso tessera FIT) …per dieci mesi. Il pargolo (2000) ci va due volte a settimana per due ore a turno ed in campo ci sono maestro palleggiatore e tre o quattro bambini. Una lezione settimanale con il Maestro per 10 euro (dieci) per un’ora. Ho riferito in altro post come è stato organizzato il gruppo degli agonisti e come ci si arrangia con gli sponsor, quelli bassi. Bassa offerta bassi costi? Ma…
    Consuntivo personale 2008, circa 1000 euro.
    Con questi costi i campi di calcio sono pieni e quelli di tennis vuoti.

  198. marcos scrive:

    delicatissimo è il cambio di racchetta, quando si passa dalla junior alla senior. non dipende solo dalla forza e dalla tecnica del bimbo, ma anche dalla sua altezza. uno potrebbe essere un torello, in grado di giocare con una prestige da 340 incordata, ma essere alto un metro e trenta, con evidenti difficoltà d’equilibrio nel gestire i colpi ed i movimenti.

    io penso che quando il bimbo è in grado di esprimere il suo miglior gioco anche con la senior, allora è il momento di cambiare. non serve una settimana, per capirlo: bastano un paio di giorni al tennis. molto indicativo è il comportamento al servizio ed a rete: si nota con evidenza se il bimbo è pronto per il cambio.

    mi pare che molti cambino racchetta intorno ai dieci anni, dieci anni e mezzo, al primo anno di under12, quasi in automatico. alcuni anticipano, nell’ultimo anno di under10, anche se non possono usarla nei tornei. io non ne farei una questione d’età, ma di facilità ad adeguarsi rapidamente al nuovo strumento, tenuto conto di tecnica, forza e altezza.

    se è il momento giusto per il cambio, sarà subito evidente che la racchetta senior offrirà maggior spinta ai fondamentali. io rimango dell’idea che sia più corretto lasciare una qualche libertà, riguardo all’impugnatura. se c’è un momento giusto per iniziare a cambiarla (dritto), però, è proprio immediatamente dopo il cambio. il bimbo riuscirà a considerare più naturale la nuova impugnatura, quasi come questa fosse una necessità dettata dal nuovo strumento.

    a mio parere, quindi, il cambio della racchetta può coincidere con il cambio da una eastern ad una semiwestern.

  199. Pinot scrive:

    135 cm. per 30 Kg.
    Babolat junior Roddick 145, va bene?

  200. alfonso scrive:

    @ Sig. Madmax
    Ma come si può fare, caro sig. Madmax? Mi arrendo! Lei è mai contento! Le ho evidenziato che sta facendo tutto bene e che non sono d’accordo solo su alcune sue affermazioni e/o sui modi con cui si rapporta con gli altri, e lei continua a dire che parlo solo male, coinvolgendo (questa volta, devo ammettere, intelligentemente, anche l’inerme dott. Grazia di cui penso di non aver detto nulla di negativo, come di Elettra e di Costa Azzurra, anzi). Mi faccia un segnale su che cosa e come vuole che scriva per farla felice ed io obbedirò! Sono pronto a tutto! A proposito, non era lei che in questo blog diceva, scritto tutto a lettere maiuscolo per rafforzarne il concetto, che avrebbe voluto mai avere a che fare con la Fit, che la Fit la doveva lasciare stare e che addirittura per far giocare in futuro sua figlia, quando sarebbe diventata top 10, la dovranno solo pagare? Adesso sento parlare di raduni, di Paolisso, responsabile U 12 della Fit “che mi ha detto ……”, ma mi faccia il piacere (ancora Totò) e si decida, non predichi bene e razzoli male (non so se, con questa frase di uso comune, ho espresso il concetto!). Comunque sia, ancora una volta, con il suo atteggiamento mi conferma che pur non avendo ambizioni politiche è lo stesso in possesso delle doti principali e caratteristiche che contraddistinguono un politico: affermare in un breve lasso di tempo, con disinvoltura, tutto ed il contrario di tutto secondo la convenienza del momento! Ci pensi, il suo futuro potrebbe essere a fianco di Berlusconi o Veltroni o addirittura per quello che dimostra, cambiando continuamente opinione, a fianco contemporaneamente sia di Berlusconi che di Veltroni, con compago di merenda il mitico Mastella (famoso “scambiatore” di partiti) . Ancora una volta, i miei più sinceri complimenti per la trasmissione!

  201. marcos scrive:

    se può valere il mio giudizio, pinot, mi pare la scelta giusta. io preferisco le head, ma è una questione ideologica!

  202. madmax scrive:

    no no caro giorgio (ormai direi proprio che alfonso non serve più..) le cose non stanno esattamente così…

    o meglio il punto è che a differenza di lei e di cosa pensa lei delle persone che qui hanno evidenziato le varie problematiche derivate da una non corretta gestione federale noi non abbiamo nessuna preclusione e nessun preconcetto verso nessuno, noi valutiamo di volta in volta… mia figlia era oltre un anno che non giocava aveva bisogno di ritrovare le migliori e di giocarci qualche punto, in cambio non mi è stato chiesto nulla ed io ho accettato volentieri.. perciò se le chiamate continuassero ad arrivare sarei sempre pronto ad ascoltare e finchè le proposte non creeranno problemi e difficoltà allo sviluppo del progetto perchè non dovrei rispondere (oltretutto alla fit mia figlia è costata 50 euro ed io per accompagnarla ne ho spesi 350 perciò anche se ne avessi dovuti spendere 400 ci sarei andato lo stesso ma nel suo interesse e non chissà quali vantaggi o per fare un favore a qualcuno). questi oltretutto sono stati i consigli di tutto il team (coach e manager) perciò… quindi la palla ora passa agli altri nel senso che se rispondere alle convocazioni significa dover fare cose a nostro giudizio deleterie per mia figlia si declinerà l’invito altrimenti perchè no… io poi lascio sempre uno spiraglio nel senso che a me non piace decidere a priori e per sentito dire… certo è che da come mi hanno spiegato chi collabora al progetto dire che le chances sono ridotte al lumicino è puro eufemismo ma nella vita non si sa mai…

    n.b. e nessuno potrà mai dire che sono stato consigliato male visto che il manager di mia figlia è stato inserito nel vostro albo personale ad honorem…

  203. Stefano Grazia scrive:

    NIKOLIC: “A te il più piccolo, perché due partite le hai vinte; gli altri no”, fenomenale lezione educativa, laddove viene premiato di più chi perde, non chi vince, che non posso certo dimenticare.

    Si, grande Educatore, il Maestro Pierino e infatti abbiamo sempre sostenuto,io almeno, che figure cosi’ ci debbano essere per creare ottime persone in stile mens sana in corpore sano … e i futuri giocatori di club. Infatti se tu sei stato l’unico ad aver vinto uno straccio di partita e gli altri no, come Maestro non doveva valere poi sto granche’… DAI CHE SCHERZO!!!

    Giorgionso, su, adesso basta, ti stai squalificando da solo, eri meglio come giorgio giorgio … il tuo primo intervento a difesa di gomma ci poteva stare, gli ultimi 3-4 sono deliri autocompiaciuti e un pochino imbarazzanti … Ma cos’e', sei cosi’ addicted che non puoi fare a meno di scriverci? O sei pagato (a pacche sulle spalle) per screditare la nostra piccola comunita’? Ma siamo cosi’ pericolosi? Diamo cosai’ tanto fastidio? Io non ci credevo, ero convinto che fossimo 4 gatti e non ci degnasse di uno sguardo letteralmente nessuno ma certi tuoi interventi mi fanno pensare che mi sbagliavo …Non vedo altrimenti perche’ uno come te , Alforgio (ma anche ammettiamolo pure che tu sia un alfonso o un giorgio giorgio qualunque e ben distinto), debba perdere tutto questo tempo solo per prenderci in giro (?) … La differenza fra te e noi, almeno io la vedo cosi’, e’ che noi scriviamo qui sopra perche’ ci piace stare fra di noi e discutere e magari criticarci ma sempre consapevoli di far parte della stessa comunita[’ e di avere lo stesso obiettivo,le stesse affinita’ eelettive…Tu perche’ scrivi qua sopra, Giorgionso? Su, spiegacelo. se come Giorgio Giorgio hai qualcosa da dire, dilla. Critica. Puntualizza. Ma leggere dei posts cosi’ mi procura un sottile disagio, non ne capisco il senso e l’utilita’ : non ti piaciamo? Non leggerci, tanto…non contiamo nulla!
    Cosi’ sembra invece che ti abbiano dato l’incarico di non perderti una riga di quel che si scrive in questo pericoloso covo di carbonari… E qui si che bisognerebbe scomodare Toto’. Su, non darci l’impressione di essere piu’ di quello che siamo che poi qualcuno di noi si monta la testa.

  204. madmax scrive:

    si vero pinot condivido ciò che ha detto marcos.. la head extreme elite (ma forse quest’anno ha cambiato nome) da 255 grammi è molto buona perchè facile da maneggiare per un bambino ed è molto simile ad una vera racchetta.. mia figlia è stata indecisa fino all’ultimo tra la head e la pro kennex con cui però riesce a spingere molto di più forse però avendo misure diverse da tuo figlio 1.52cm x 33kg…

    ecco ho controllato ed ora si chiama extreme junior pro

  205. Nikolik scrive:

    Con il felice ingresso di Alfonso, che saluto con sincerità per il contributo al dibattito, vedo che stiamo parlando di nuovo di Federazione.

    Però, Madmax, direi che con gli ultimi interventi dei tuoi colleghi Genitori le cose sono, ora, molto chiare.
    E proprio tu e Stefano, che state vivendo giornalmente l’esperienza di cercare di creare un campione di tennis, con tutte le diffidenze che vi state creando proprio da parte dei vostri colleghi Genitori, dovreste concordare in pieno con quanto sto per dire, e di seguito dico, perché, ora, le cose sono proprio chiare, come detto.

    Max, Stefano, non vedete che proprio i vostri stessi colleghi Genitori non fanno che criticare i vostri metodi, le vostre teorie, le vostre scelte, in ordine alla creazione di un campione?
    In linea di massima, diciamo una verità: pur rispettandovi umanamente, pur essendovi amici, non c’è praticamente un Genitore, qua in questo blog, che è d’accordo con le vostre metodologie.
    E sapete perché? Perché i Genitori italiani, in modo del tutto legittimo, vogliono sentirsi dire cose rassicuranti e cioé: un ragazzino può iniziare a fare seriamente tennis a 16 anni, senza abbandonare la scuola vera prima; non deve abbandonare la famiglia prima dei 16 anni, non è necessario; non deve allenarsi 6 ore al giorno; non deve abbandonare i suoi amichetti di ogni giorno; ecc. ecc.
    Questo vogliono sentirsi dire.
    Intendiamoci, hanno ragione: io sono come loro, io non vorrò nella maniera più assoluta che mio figlio faccia sport agonistico.

    Ecco, stando così le cose (e, ripeto, le cose stanno così, perchè, come vedete, nessuno è disposto a fare le vostre scelte), è chiaro che tu, Madmax, e Stefano state sbagliando bersaglio.
    Non vedete che i vostri colleghi Genitori cercano solo alibi? E’ colpa della Federazione, è colpa dei soldi…Madmax, Stefano, parlando sempre di quanto è inefficace la FIT, di quanti soldi ci vogliono, non vi rendete conto che state fornendo ai vostri colleghi solo degli alibi, delle scuse?
    Delle scuse per non crederci sul serio, delle scuse per non fare certe scelte, che sono molto dolorose e scomode.

    Perché, Madmax e Stefano, non lo diciamo una volta per tutte? Per diventare campioni bisogna fare i sacrifici vostri. Che c’entra la Federazione, che c’entrano i soldi?

    Ecco, io non ho bisogno di scuse: io non voglio assolutamente che mio figlio diventi campione di nulla, voglio che cresca con me, che vada a scuola, che abbia una vita normale. Non c’entra nulla la FIT e non c’entrano nulla i soldi.
    E’ la stessa cosa che volete voi, Genitori, nemmeno voi volete, giustamente, che diventi un campione, perché è impossibile che ci diventi allenandolo con sistemi artigianali e familiari fino a 16 anni, come intendete fare.
    Non date la colpa alla FIT o ai soldi, siete voi che non volete che diventi un campione, e vi devo dire una cosa: avete assolutamente ragione, io sono d’accordo con voi, state facendo la scelta giusta.

  206. kill bill scrive:

    No mi avete frainteso , mi riferivo al nome, i tornei si chiamano TE ( Tennis Europe ) non ETA che si occupa dei Paesi Baschi.

    Allora, per chi ne ha la possibilita, consiglio a tutti di andare a fare i tornei TE U 12 in Italia, poco importa della partecipazione straniera.
    Chiaramente vedete voi il livello del Vs. figlio. Se perde 60 60 al primo turno dei campionati regionali …., io ho aspettato il secondo anno perchè al primo non era all’altezza.
    A differenza dei tornei di 4° cat. o i regionali dove arrivi giochi e te ne vai, non vedi altri bambini se non il tuo avversario, li vivi l’atmosfera di torneo.
    Il rischio è come sempre se perdi al 1° turno delle quali, ma questo è il tennis.
    Maglie e Lecce sono decentrati rispetto all’Europa e quindi è normale che ci siano meno stranieri ma sono 2 bellissimi tornei.
    A Lecce mi ha raccontato il figlio che dormivano in una specie di villaggio vacanze con tanto di animazione, ping pong, piscina ( per i genitori naturalmente ) ha fatto amicizie, si è molto divertito e complice forse l’atmosfera ha giocato al suo meglio.

    Beninteso, non è che se non andate avete buttato al vento la carriera del figlio. Comunque i migliori italiani sono li salvo, a volte, i primi 2 se sono facenti parte categoria ” fenomeni” e fanno già gli U 14.

    Tabelloni e qualifiche.
    In base a gli iscritti stranieri che entrano in tabellone direttamente ( credo almeno 2 per nazione ) , i posti rimanenti vengono assegnati a i migliori , segnalati dalla FIT che tramite i suoi responsabili ha in mano la sistuazione da i macroarea o altri raduni e tornei.
    Per tutti gli altri ci sono le qualifiche, quindi non disperate se non siete in tabellone perchè avete comunque un’opportunità.
    Non pretendete che le scelte siano assolute, se non conoscono il livello di Vs. figlio non se lo possono inventare.
    In rari casi , se ci fosse una partecipazione enorme, ci possono essere delle limitazioni nelle quali ma un ragazzino ”medio” trova di solito sempre posto.

    Se siete in quali vi pagate tutto.
    Se siete in tabellone il ragazzo/a è spesato di vitto e alloggio.

    Se siete in quali appena perdete potete andare.
    Se siete in tabellone potete ( dovete ) fare anche il doppio.

    I responsabili Fit ( Paolisso e Dell’Edera ? se sono ancora loro ) sono persone disponibili , gentili, competenti e anche molto pazienti con i genitori , non abusatene però. Sono presenti e sempre a disposizione.
    Se i figli sono o entrano in tabellone stanno in albergo tutti insieme.

    Per l’iscrizione dovete mandare il seguente modulo :

    http://web.mclink.it/MM5269/entryforms/09_iscrizioni_u12.pdf

    dopodichè su :

    http://www.federtennis.it/upload/public/TORNEOGIOVANILEITFTE/09_giovanili.htm

    potete vedere i giorni prima se Vs. figlio è in tabellone, in quali o fuori.

    NB. ESSENDO IO UN GENITORE E COME TALE INCOMPETENTE PRENDETE QUESTE MIE COME UNA SEGNALAZIONE E NON COME ORO COLATO.
    SONO COMUNQUE INFORMAZIONI DA ME VISSUTE 2 ANNI FA.

    ANZI SE HO DETTO DELLE SCIOCCHEZZE CENSURATEMI.

    se avete da chiedere fatevi sotto.

  207. Stefano Grazia scrive:

    Ne avevamo parlato nella Stagione precedente: il cambio dipende anche dalle capacita’ tecniche. Pur essendo allora molto piccolino, da Bollettieri a Pasqua cominciarono a dire che poteva gia’ cominciare a cambiar racchetta e quindi nell’Estate 2007tramite il mitico negozio di Punto sport a Bologna (l’unico negozio ESCLUSIVAMENTE di Tennis della citta’-provate a immaginare il pozzo di soldi che ci abbiamo lasciato fin da quando decidemmo di abbandonare il wsurf e darci al tennis…) cominciammo a fare le prove e alla fine dell’estate, poco prima di rientrare in angola dove allora vivevamo,passo’ dalla Babolat Jr (che cambiava ogni anno col modello piu’ lungo e pesante) alla Head Extreme dopo lungo ballottaggio con i prodotti equivalenti di Babolat, Wilson, Yonex …Tutte ottime racchette con cui si trovava bene ma alla fine la scelta fu ristretta a Babolat ed Extreme: non sapendo scegliere io consigliavo Babolat perche’ in pratica passava da una Babolat all’altra e quindi c’era,secondo me, una continuita’. Poi, mi sembra mentre eravamo da Bertino a Marlengo, la sua scelta si concretizzo’ saulla head. In realta’ lui stava provando la Extreme Pro che era piu’ pesante ma a Punto Sport e anche il Maestro Zavoli ci consigliarono di rimanere sulla Extreme che era piu’ leggera. Ne comprammo tre e subito dopo ci arrivo’,tramite Zavoli, la proposta pacchetto Head. Quindi adesso ne ha 5, figuriamoci. Quest’anno abbiamo scelto di passare alla Extreme Pro piu’ pesante ma ci comincera’ a giocare quest’estate, forse a fine anno, dopo i grandi (?) tornei.

  208. costa azzurra scrive:

    PASSAGGIO DA RACCHETTA JUNIOR A RACCHETTA NORMALE:

    bisogna fare attenzione ad una cosa : con la racchetta junior il bimbo esegue il colpo tecnicamente corretto perchè la leggerezza della racchetta non glielo impedisce e il colpo ha apertura e finale corretti .

    quando si passa alla racchetta normale il peso di questa può per certi versi impedire al bimbo di eseguire tutto il gesto tecnico e la pallina però andrà lo stesso di là dalla rete anche senza grande fatica … attenzione questo non deve succedere … il bambino deve eseguire sempre lo stesso gesto tecnico se nel cambio perde il gesto e non ce ne accorgiamo perchè comunque la palla va di là poi a lungo andare non va bene…

    quindi occhio !! guardare bene e curare con molta calma e attenzione il cambio della racchetta … è un momento molto importante…e non va fatto prima del tempo …

  209. nicoxia scrive:

    Chi è piu utile al blog,il burbero arrogante Max(non lo hanno letto all’inizio)o chi con astio lo critica non sconfessando quello che dice ma per come lo dice.Tutti quelli che hanno scritto nel blog sono stati utili,ma molti che hanno poi mollato scrivevano per incantare,io preferisco quelli che liberano per confondere,perchè non mollano mai.

  210. costa azzurra scrive:

    TORNEI ETA E FEDERAZIONE ITALIANA

    il mondo dei tornei ETA è come l’italia in miniatura … c’è un po’ tutto quello che sarà il mondo del tennis dei grandi …

    ci sono i tornei nazionali in cui ti confronti con i tuoi connazionali, i tornei all’estero dove farsi le ossa e i punti, e i tornei diciamo ” del grande slam” che per ogni categoria sono ad esempio tarbes u12 e paris bnp per u14 ecc.
    e le regole .. il sign in … e un po’ tutto l’andamento del torneo ricalca quello che saranno i tornei atp e wta del futuro

    in tutti questi tornei i tecnici federali ( di ogni nazione) girano e guardano osservano il comportamento e decidono in base alle loro idee ed esperienze chi parteciperà a quello che possiamo chiamare la “davis” o la “fed cup” dei piccoli

    quindi il torneo ETA serve per entrare a far parte di un mondo di altri bambini tennisti professionisti… e qui è importante capire se tuo figlio vuole e ama davvero questa vita …

    le pressioni psicologiche alle quali è sottoposto in questi tornei il piccolo professionista sono molte … la rivalità, il tentativo di dimostrare che si vale di più, la voglia di essere scelto per partecipare ad una competizione a squadre nazionale…sono tutte pressioni alle quali davrà abituarsi perchè saranno le pressioni del tennista professionista

    se il piccolo tennista ama questo sport amerà anche queste pressioni e intendiamoci non riderà ma molte volte lo vedremo piangere per una sconfitta …amaramente…

    allora noi genitori abbiamo il compito di scegliere il miglior insegnante poichè lui possa migliorare i suoi colpi e preparare il suo fisico ad affrontare partite e partite sempre più difficili …

    dobbiamo ascoltare quello che ci dice e capire se lui vuole davvero questa vita e sarà lui a dirci se il maestro che ha va bene o no perchè quando non riuscirà a fare un colpo da una certa posizione lo chiederà al suo maestro e se il suo maestro non sarà capace di aiutarlo bisognerà andare da un altro maestro …

  211. nicoxia scrive:

    Max puoi nel dettaglio dire cosa non è stato fatto al circolo,che poi hai fatto in accademia e chi ha cambiato circolo può elencare i difetti del primo e i pregi del secondo o terzo Alfonso se vuoi rispondere anche tu sarai utilissimo.

  212. Diego1 scrive:

    Questo scambio di cortesie tra Alfonso e Mad Max mi sembra non porti da
    nessuna parte.
    E’quasi ovvio che i maestri nelle scuole tennis seguano in generale la mediocrita’ dei ragazzini(anche perche’ la stragrande maggioranza di loro
    non solo non riesce a buttare dall’altra parte la pallina ma addirittura si ci inciampa sopra),e questo e’ dovuto in larga parte alle insufficenti capacita’
    motorie che i nostri bimbi non riescono ad acquisire nelle scuole materne,
    nelle scuole elementari o nella famiglia.
    Di conseguenza i pochi ragazzi o ragazze che sono in possesso di queste qualita’ in poco tempo si ergono dagli altri e sono obbligati , se vogliono
    migliorarsi cercare un circolo con un piu’ alto livello agonistico dove
    possono allenarsi con ragazzi di pari livello, fare tornei,gare a squadre ecc.
    Questo credo sia il percorso sportivo che debbano seguire i ragazzi con
    medie e buone capacita’,impegno che ben si addice agli obblighi scolastici.
    Tutto questo per ribadire ancora una volta che la scelta estrema di dedicarsi
    completamente al tennis,con tutte le conseguenze che ne derivano, lasciare la scuola , la famiglia gli amici investire tempo e denaro , deve farla solamente chi ha capacita’ e voglia enormi.

  213. Gus scrive:

    Non tanto ideologica, ma di sensazioni. Io ad sesempio non mi trovo con le head e trovo che le Wilson siano eccezionali. Ho iniziato con Head, poi passato a Babolat ora non mi separerei da una Wilson se non in presenza di un vero attrezzo rivoluzionario.

    Ho provato Pro Kennex ma mi sono trovato maluccio. Insomma occorre provare e riprovare.

    Di solito l’istinto e un paio di ore di allenamento non sbagliano.

    Gus.

  214. Gus scrive:

    Sono molto importanti anche le corde. Io credo che i ragazzini dovrebbero evitare monofilamenti anche molto famosi come le Luxilon e tutto sommato anche le ibride.

    Buoni multifilamento si trovano anche a prezzi ragionevoli, se non in Italia, sui siti stranieri.

    Gus.

  215. kill bill scrive:

    NikoliK, stavo in pensiero ( ma quando hai letto che c’era un tutti contro tutti non hai saputo resistere ! )
    ancora con questa storia che a tennis non gioca nessuno ! Rinnovati !

    Grande il maestro Pierino : ti ha tirato il pacco ! Quello grosso se l’è mangiato lui !

    A me un campo costa €. 14,00 l’ora sotto il pallone e vista la stagione…, l’estate al mare 16,00 .
    In Toscana, dove abiti anche tu, non a St. Moritz.

  216. kill bill scrive:

    Diego1 dice :
    ”……e questo e’ dovuto in larga parte alle insufficenti capacita’
    motorie che i nostri bimbi non riescono ad acquisire nelle scuole materne,
    nelle scuole elementari o nella famiglia.”

    Diego hai ragione e infatti i genitori portano i figli a fare dello sport in associazioni sportive dove si suppone vengano istruiti e queste capacità
    sviluppate.

    Io ti posso assicurare che dopo 4 anni di SAT ( tennis + preparazione atletica !? ) i ragazzi quando corrono appoggiano male i piedi e li strusciano per terra. Inciampano.
    Non sanno correre. Non ne hanno idea.

  217. madmax scrive:

    nikolik sono completamente d’accordo con te e l’ho scritto più volte.. ed infatti il mio lasciare la porta aperta alla fit deriva proprio da questo nel senso voglio capire se il suo impegno è direttamente proporzionale all’impegno di un atleta e della sua famiglia (oltre ovviamente al livello di gioco) o è standard per tutti… dare un piccolo contributo a tanti non ha mai portato da nessuna parte in nessun settore perciò se la quantità e/o qualità degli aiuti dipendesse dal fatto di non credere sufficientemente nei ragazzi mi troverebbe completamente d’accordo altrimenti a mio avviso sarebbe tutto sbagliato (ma purtroppo le info trapelate e riportate qui anche da fulvio riguardo a quinzi lasciano poco spazio alla fantasia).

    ma le colpe della fit sono proprio riguardo a questa problematica… d’altronde non si può pretendere che tutti abbiano sin da subito le idee chiare e molte persone prima di fare passi importanti vorrebbero capire in realtà le chances che potrebbero eventualmente avere… ecco allora che un indirizzo certo su come e cosa fare e su dove andare a trovare chi lo fa nel modo corretto farebbe in modo che un genitore possa decidere con qualcosa di certo in mano senza rischiare che dopo alcuni anni ci sia qualcuno che gli dica che con le basi che ha, il proprio figlio non può andare da nessuna parte… dopodichè come si fa a sostenere che è una questione di soldi?? già ora per fare quello che facciamo noi più della metà non potrebbe sostenerlo anche perchè se poi non si ha nemmeno il tempo che abbiamo e inventiamo noi devi trovare qualcuno che lo fa per te… questo aumenta i costi e se una persona è libera e disponibile o ti costa un patrimonio o è molto scarso….

    grazie kill, direi che a spanne è tutto corretto almeno per quello che mi hanno spiegato e se non ho capito male..

  218. Elettra scrive:

    Per chiarire la nostra posizione vi allego la lettera che ci ha mandato mia figlia e ci ha convinto ad iscriverla in accademia, nonostante i 15 anni.
    VOLEVO SOLO GIOCARE A TENNIS…
    Avevo cinque anni quando vidi papà giocare a tennis. Non è un professionista, ma gioca molto bene e soprattutto ha un grande amore per questo sport.
    Tutti capivano, da come guardavo l’oggetto giallo e sferico, che provavo una sincera ammirazione per quello sport, e lo capì soprattutto mio padre.
    Siccome ero fisicamente molto piccola, fino a dieci anni non feci più di due lezioni, ma quando finalmente mi si presentò l’occasione, nella mia città, di iniziare a giocare non mi tirai indietro.
    Passò circa un anno e mezzo, fino a quando mi resi conto che quel circolo e quel maestro non facevano per me. Mi hanno messo in squadra e facevo la riserva, e appena arrivò una ragazza nuova, anche se con classifica inferiore alla mia, mi tolsero dalla squadra, loro avevano il fisico, dicevano.
    In quel periodo ero solo una 4.4, e giocavo da un anno e mezzo.
    I miei genitori sapevano che così non sarei arrivata da nessuna parte, e dato che il mio sogno era quello di raggiungere il professionismo, mi aiutarono ad uscire da quella situazione.
    Lasciai quella scuola e presi ad allenarmi con papà per circa tre mesi, finché non trovammo un’altra scuola di tennis a 35 km da casa nostra.
    Il provino fu un successo. Con il maestro eravamo rimasti d’accordo che mi avrebbe seguito e allenato come una vera professionista. Ero felicissima.
    Fu così per circa metà anno. L’idillio non durò molto, non mi trovavo bene con il nuovo allenatore, perché io sono timida e la voglia di dimostrare l’impegno mi agitava e mandava in ansia, e lui confondeva il mio disagio con la supponenza, la superbia, ed allora non faceva altro che criticarmi dicendomi che non avevo talento, che facevo pena, sbattendomi fuori dal campo ogni volta che chiedevo qualcosa che per lui andava in contrasto coi suoi metodi d’insegnamento.
    Dissi tutto ai miei genitori, che mi dissero che il suo comportamento era dovuto al fatto che doveva spronarmi a fare meglio. Purtroppo però, non tutti in questi casi tirano fuori l’orgoglio, e io ne sono la prova vivente. Mi deprimevo ogni giorno di più, finché venne fuori che tutto quello che il maestro diceva non era per spronarmi, ma pensava davvero che non avessi talento e la scommessa che aveva fatto su di me era che si poteva diventare forti anche senza avere talento. Io volevo solo giocare a tennis, come piaceva a me, non usavo il tennis per vincere, amavo questo sport e volevo che qualcuno me lo insegnasse, cosa ci avrei fatto era affar mio. Non è mai stata una questione di soldi, i miei genitori non si sono tirati mai indietro, mio padre però, che conosce questo sport, non era disposto a farseli rubare.
    La mia compagna di allenamento non mi faceva giocare, perché per lei era un disonore giocare con me che ero solo una 4.3 e lei una 3.4.
    Nessuno però si accorse di nulla, e tra le altre cose, per comodità, all’inizio dell’anno scolastico mi ero trasferita in quella città anche come liceo. Mi alzavo ogni mattina alle cinque per andare a giocare, tornando la sera alle otto e studiando fino alle undici. Ero disposta a fare qualsiasi cosa pur di riuscire a realizzare il mio sogno.
    La voglia di riuscire e il fatto di non poter dire, a nessuno che mi capisse, tutto quello che pensavo della situazione, mi portarono ad ogni torneo con un agitazione incontrollabile. Di conseguenza venivo punita dal mio maestro, con paroloni sul perché giocavo a tennis e non cambiavo sport e saltando ore di allenamento.
    Scrissi una lettera ad un’accademia in Francia per un provino. Ovviamente non mi aspettavo risultati. Ma questo mi faceva sentire meglio.
    Un giorno arrivò la risposta, mi aspettavano a Giugno!
    Questo mi fece tornare la voglia di fare ogni cosa e con la massima attenzione.
    Credevo di nuovo in me stessa, forse anche più di prima!
    Non dissi niente al maestro, tranne che mio nonno mi aveva regalato questa opportunità ed era inutile sprecarla.
    In accademia scoprì di avere più risorse fisiche e mentali di quanto potessi immaginare. Non volevo sprecare nemmeno un secondo, e chiedevo sempre di giocare di più.
    Nella valutazione: “….E’ un piacere allenarla, è sempre attenta, è felice di toccare la palla, e le piace combattere e costruire ogni punto non solo per vincere…”
    Mi dissero che se volevo arrivare al professionismo io potevo, ma dovevo cambiare coach, e che se tutti avessero avuto la mia passione, il tennis sarebbe uno sport di maggiore qualità.
    Tornai a casa. Passò un altro mese e le cose nel mio tennis peggioravano. Il clima nell’allenamento era sempre più difficile da sopportare, e mi allenavano poco e male.
    Lo dissi ai miei genitori, che d’accordo con me decisero di dire al mio allenatore che volevo smettere di giocare. Non avrei più frequentato quella scuola.
    Adesso mi allena papà, di cui mi fido più di chiunque altro e sono certa che finalmente imparerò e giocherò come mi piace. Io volevo solo giocare a tennis, e questa opportunità mi sembra straordinaria, nonostante tutto sono ormai un terza categoria ed ho solo 14 anni, se tanto mi dà tanto sentirete parlare di me. Grazie papà, grazie mamma, comunque andrà sono finalmente una bambina felice.

  219. madmax scrive:

    nicoxia, non c’è proprio paragone… tanto per cominciare se non avessi preso a parte il preparatore atletico atletica non l’avrebbe fatta (ora invece da quando sono andato via la fanno come anche il livello generale degli allenamenti è salitovisto altrimenti non sarei rimasto un caso isolato ad andarmene), dopodichè le ore non potevano essere le stesse per via della sat e/o agonistica, il sabato pomeriggio la domenica e le feste il maestro non sempre c’era (quasi mai) il disocrso tenico tattico era praticamente nullo e cos’ via… in realtà c’era solo la possibilità di giocare un po’ di più per chi lo voleva ma un ragazzo avrebbe potuto raggiungere il livello dove le proprie capacità, i propri difetti ed il proprio tipo di adeguamento alle difficoltà lo avrebbe portato senza cioè quelle correzioni che in alcuni casi sono fondamentali… non parliamo poi della difficoltà spesso si trovare compagni di allenamento e avversari adeguati unico metodo per poter proseguire nel processo di miglioramento.. in accademia poi tu puoi alllenarti come e quando vuoi non c’è problema di orari o campi occupati dalle 8.30 alle 20.30 (e fino alle 22.30 se vuoi lezioni pvt a parte) da luned’ al venerdì il sabata dalle 8.30 alle 19 e la domenica fino alle 12.30 sempre e cmq con la possibiltà di richiedere il maestro anche nelle ore di chiusura..

    gus certamente ognuno si trova bene con una racchetta diversa però spesso dipende dall’età qualità fisico etc… tanto per dirti in accademia (ma anche al vecchio circolo) sono moltissimi i ragazzini o le ragazze che giocano con la head extreme oppure come ti dicevo quasi tutti gli under 12 della squadra che partecipano per bergamo alla coppa delle province usano la pro kennex k 15 (quindi non un modello diverso per ognuno)… questo per dire che le caratteristiche sono diversissime da modello a modello (mia figlia ha provato la head instict e me l’ha tirata dietro dopo tre palleggi) perciò credo che spesso a simile fisico e capacità va bene una racchetta con simili caratteristiche, almeon questa è stata lòa mia esperienza..

  220. andrew scrive:

    Concordo con Costa Azzurra: avevo infatti scritto prima di Natale un post sull’argomento…

    La soluzione per Alessandro, ca. 150 x 36 kg, è una racchetta “di transizione”, ossia una junior che lo costringa comunque a spingere e che risulti maneggevole e allo stesso tempo con un peso che si avvicina alle grandi.

    Head Radical Flexpoint junior. Costo: 50 euro o meno. Peso: 270 g. Lunghezza: 26

  221. madmax scrive:

    le corde usate da mia figlia sono le babolat xcel power costano un po’ ma è il sintetico che più si avvicina al budello ed oltre al fatto di non essere troppo dure per una bambina da non sottovalutare è che di quelle provate sono quelle con cui si è trova meglio.. costo della matassa 270 euro (scontate del 30%) per 19 incordature + 5 euro ad incordatura.. costo 19 euro a incordatura

  222. mirmidone scrive:

    @ kill bill

    approfitto della disponibilità a condividere la tua esperienza….

    Sempre parlando di tornei under 12, se ti iscrivi all’estero (e non fai parte dei due atleti del “team Italia” - quindi ci vai per conto tuo), ti ritrovi a fare le qualificazioni oppure viene sempre messo nel “main draw” ?

    Tutto il discorso è guidato da un puro ragionamento utilitaristico per capire se sia possibile prenotare viaggio aereo (low cost), hotel, ecc. con congruo anticipo (e con date esatte - tipo : sei sicuramente nel main draw, quindi organizzi per arrivare la domenica per il “sign in” e non il venerdì precedente… ) per poter risparmiare un pò di soldi.

    Grazie per la risposta

    Mirmidone

  223. costa azzurra scrive:

    KB
    sì ho sbagliato chiamandoli alla vecchia maniera ETA oggi si chiamano TE
    hai ragione se informiamo facciamolo al meglio…

    x NICOXIA
    il circolo è una cosa e l’accademia è un’altra come già spiegava DIEGO1 penso ..

    se fai il maestro in un circolo e dopo la settimana gratuita inizio settembre si iscrivono 80 bambini (che devi prendere anche degli aiutanti per riuscire a gestirli tutti ).. cerchi di fare dei gruppi … da quattro ? quattro bravini il lunedì il mercoledì e il venerdì e poi via via gli altri … la mamma di tizio ti dice che il mercoledì ha il corso di cucito dalle suore il venerdì fa karate e il lunedì lo accompagnano i nonni perchè la mamma è al corso di joga ….
    e quindi non verrà tutti i lunedi…. ecc. ecc.. per accontentarli tutti devi creare dei corsi che somigliano più a un parcheggio dopo scuola che a una vera e propria scuola di tennis
    va benissimo … lo dico sempre meglio un’ora nei campi da tennis a raccogliere palline che un’ora davanti alla tele.

    ma qui non ci sono i tennisti professionisti di domani … a meno che il maestro veda un talento straordinario …e convinca i suoi genitori a intraprendere la strada del tennista … ma ce lo vedi un maestro che rinuncia a 80 iscritti , ore serali con gli over che pagano cash , e ore mattutine con avvenenti mogliettine che vogliono restare in forma ??
    per andare in giro per il mondo con un bimbetto che domani gli gira e si mette a fare il motocross……..

    ora invece parliamo dell’accademia :

    tutti quelli che si iscrivono in un’accademia hanno come minimo alle spalle dei genitori appassionati di tennis e che quantomeno sanno distinguere un figlio negato e uno portato

    tutti si allenano con l’obiettivo di diventare qualcosa … terza seconda prima cat …

    tutti si iscrivono ai tornei, vanno tornano con le loro esperienze, fanno sacrifici, studiano quando possono .. ecc

    in questo clima chi vuole diventare un professionista può cominciare a crescere e può se seguito bene anche capire presto se è questa la vita che vorrà fare per molti anni…

    come in tutte le cose ad esempio puoi suonare il pianoforte a casa e prendere lezioni private e ti divertirai a suonare il pianoforte nelle ore libere, ma se vuoi diventare un pianista devi andare al conservatorio e poi … ecc…

  224. costa azzurra scrive:

    PINOT
    sei davvero fortunato !! pensa che tempo fa in un periodo di “sconsolamento e disperazione” stavo cercando un circolo anche un campo solo un “mignolo” che fosse un campo per allenare i miei figli e sono andato anche al comitato provinciale e mi hanno guardato come se fossi matto …
    l’ho detto qualche settimana fa
    25 euro d’inverno e 18 d’estate l’ora minima che riesco a pagare io adulto con due ragazzini
    questo è ingiusto e una volta volevano farmi pagare di più perchè era come se un doppio occupasse il campo …
    dimmi poi se non ti chiedi se è uno sport solo per ricchi …

    per papà Fognini .. quanto hai speso per tuo figlio anno per anno dall’under 12 in poi ??

  225. costa azzurra scrive:

    ELETTRA
    bellissima la lettera di tua figlia … purtroppo fa emergere il vero problema italiano …ci sono tanti circoli … tanti maestri …tanti anche sedicenti maestri che lo fanno senza una vera qualifica ….che non sono dei professionisti ….che non si aggiornano …che non migliorano …perchè a loro va bene così … e se un genitore capisce che il proprio figlio è portato per il tennis ed è appassionato e vuoi dargli la possibilità ti prendono anche in giro … ti danno del matto … o del montato … ne ho passate …. sapeste …di colloqui con questi … ne ho avuti molti …

    poi ho fatto da solo come avete fatto voi ma non è facile e manca il confronto in allenamento perchè il papà va bene per fare il cesto tecnico anche ma fino a che punto può fare da sparing ? fino a che il figlio è un quarta o un terza ma poi diventa impossibile… ed allora l’accademia è un punto importante dove ci si confronta e si migliora e si lavora di più e più volentieri…con tanti giovani che hanno la stessa passione…

    solo che il più delle volte non è sotto casa …

  226. tilden scrive:

    Complimenti a madmax perché anch’io (veterano) gioco con pro kennex Ki 15(personalizzata con un po’ di piombo nel manico ed in testa), corde head fibergel power 17 a 27 kg, si spinge e si controlla che é una bellezza, ed é l’unica racchetta chealla fine non fa sentire al braccio la fatica di due ore di tennis

  227. Stefano Grazia scrive:

    Grande lettera di Clitennestra, sto ancora piangendo…!

  228. kill bill scrive:

    Mirmidone,
    all’ estero U 12 non ci sono mai andato e non vorrei fornirti informazioni sbagliate.
    qua c’è il regolamento :

    http://www.tenniseurope.org/downloads/juniors/Rules/2008/08-12-Rules.pdf

    Io credo che devi iscriverti passando dalla FIT. Se non fai parte della rappresentativa ufficiale credo che non ti accettino.

    Tant’è che il regolamento Europeo non prevede qualificazioni se non per i giocatori della nazione organizzatrice.
    ( a Trieste 2007 i Francesi erano 4 in tabellone e altri 3/4 le hanno fatte ma deve essere stata un eccezione perchè comunque erano li tutti con la loro federazione.)

    Però mi sembra di ricordare di tornei ( Austria Kufstein ? ) dove la partecipazione è molto ampia , accettano tutti perchè fanno tabelloni consistenti, ma non so come funziona.
    Dato che U 12 non da classifiche TE credo molto dipenda dal tipo di torneo e da gli organizzatori.

    Mi spiace ma di più non so.

  229. costa azzurra scrive:

    KB NON E’ VERO

    MIRMIDONE … CI SI PUO’ ISCRIVERE DIRETTAMENTE . CHIEDI ALLA FEDERAZIONE IL NULLA OSTA PER I TORNEI ALL’ESTERO BASTA AVERE LA TESSERA FIT IN REGOLA …
    POI SCARICA IL MODULO E COMPILALO CON I DATI DI TUO FIGLIO E LO MANDI VIA FAX ENTRO IL TERMINE DI ISCRIZIONI AL TORNEO NEL FACT SHEET DEL TORNEO TROVI TUTTO ANCHE GLI HOTEL VICINI AL CIRCOLO

    POI IL GIORNO DOPO LA CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI VAI A VEDERE L’ENTRY LIST
    SE TUO FIGLIO NON HA CLASSIFICA SARA’ DI SICURO NELLE ALTERNATE E CIOE’ SE QUALCUNO SI RITIRA E TU SEI LI’ PER IL SIGN IN PUOI ENTRARE E GIOCARE NELLE QUALI

    PER IL TABELLONE CI VUOLE RANKING T.E. GIA’ ACQUISITO O FARE PARTE DEL GRUPPO DELLA FEDERAZIONE.

    COMUNQUE IN BOCCA AL LUPO E SE IL BIMBO MERITA ANDATE A GIOCARE E BUON DIVERTIMENTO ….

  230. Mauro scrive:

    Max e chi altro vuole rispondere, dell’ibrido cosa ne pensi? per esempio pro hurricane sulle verticali e xcel sulle orizzontali?

  231. Pinot scrive:

    Costa azzurra.
    Si, da questo punto di vista sono fortunato. Non solo i costi sono assolutamente moderati, naturalmente tutto è soggettivo, ma come socio del circolo posso utilizzare il campo, coperto ed illuminato, con mio figlio nei giorni festivi, per un’ora, gratuitamente. Nel circolo sottocasa, la sat e il progetto per gli agonisti, hanno la precedenza sulle esigenze dei soci. Infatti, se ne perdono.

    Cambio di racchetta. Da circa un mese ha sostituito la 140 con la 145, vedo però che ha difficoltà con la battuta che prima non aveva. Penso che sia dovuto ai 2,5 cm in più, dato che con la precedente era ben abituato.

    Intanto, fatta la tessera agonistica è stato lanciato nell’agone. Superato il primo turno del torneo provinciale ed il secondo delle qualificazioni del torneo regionale under 10. Comincia a giocare con bimbi di un anno più grande e comincia a divertirsi. Dopo due anni di minitennis, finalmente il mare magnum del campo intero. Immagino come gli pare lontana, ed alta, la rete. Lo vedo felice e determinato, sofferente e concentrato. Una gioia. Le prime vittorie, le prime sconfitte. Cresce, crescerà. Oggi, dopo l’allenamento, mi ha detto che nel prossimo torneo si impegnerà al massimo. Non l’ho trovato strano. Si impegna sempre al massimo.

    Tornando ai costi, bisogna dire che il “servizio”, cioè la prestazione, non è perfetta. Ho lamentato in altra occasione la carenza dal punto di vista della preparazione atletica, ma fa calcio due volte la settimana ed integriamo con circuito casalingo e palestra del circolo, sotto la mia supervisione e in accordo col Maestro.
    Vorrei portarlo per una verifica da Salvatore Bozzelli e per uno stage estivo in una qualche accademia per una “messa a punto”, come dice Stefano G. Per ciò chiedo numi e consigli.
    In uno dei primi post chiedevo e mi chiedevo se per fare il salto di qualità bisognasse spostarsi al nord-est, nord-ovest, all’ovest-ovest. Spostarsi no, amo troppo il sole del Sud per il quale abbandonai BO nel ‘83 (corso G-N, collega Grazia) ma qualche puntata sì.

  232. dino scrive:

    trovo molto interessante le notizie e i commenti sui tornei TE.
    tra l’altro a roma al torneo rodeo u14 del circolo due ponti della settimana passata, ho ascoltato il presidente del lazio tropiano affermare che aveva molti dubbi sull’attività TE che sta diventando una moda tipo “circo barnum” (proprio così ha detto !) che serve a molti maestri per far vedere che i loro ragazzi stanno facendo attività di vertice illudendoli perchè in realtà non sono all’altezza tecnica e spendono solo soldi inutili.
    La discussione era animata ma devo dire che avrei dato ragione al presidente perchè aveva(secondo me) argomenti convinecenti ed esempi reali.
    Ricordo che sosteneva come il vero “collo di bottiglia” (parole sue) sia l’entrata nei punti atp e quindi i tornei TE sovrastimano molti ragazzi italiani.
    Portava l’esempio della Santangelo e di Nadal che hanno fatto poca o niente attività TE.
    inoltre sosteneva che c’è anche l’altra strada dei tornei open o altro per poter arrivare…
    insomma una discussione animata ma interessante; alcuni maestri dissentivano ma a me è sembrato che difendevano il loro …portafoglio !
    Ho sentito dire anche che nel sito del comitato lazio avrebbe ospitato un dibattito su questi tornei TE ma non ho trovato niente.

    io vengo da napoli e ho un figlio di 12 anni.

    che faccio ? che consigliate ?

    TE è o non è un circo barnum ?

    dino

  233. Pinot scrive:

    chiedo lumi…

  234. Roberto Commentucci scrive:

    Questa settimana ho scritto sul portale Ubitennis un pezzo di cronaca sulla settimana azzurra, davvero negativa, con nessun italiano oltre il secondo turno nei tornei Atp. Ne sono seguiti vari commenti pessimistici sul nostro tennis. Mi piace qui riportare quello del tecnico Roberto Brogin, stimato coach italiano:

    Roberto Brogin:
    Invece di imprecare sui nostri giocatori e le loro sconfitte,mi piacerebbe conoscere le vostre idee su come risanare il tennis Italiano. Senza disfattismo ma con idee concrete precise e ambiziose.Immaginate di essere il Presidente della F.I.T per i prossimi 4/8 anni. Sarebbe interessante sapere la vostra opinione. Personalmente partirei come stanno facendo molte Federazioni alla caccia di TALENTI.Proprio oggi leggevo che la LTA federazione inglese sta investendo molte energie sulla scoperta dei talenti a partire dall’eta’ di 5/6 anni sull’aspetto altetico per passare ai 7/8 anni tennis/fitness vision. La Federazione Australiana ha investito per i prossimi 5 anni 13 milioni di dollari nel settore tecnico eta’ confondute.La Federazione Americana USTA stesso discorso di quella Inglese sulla ricerca dei talenti. Addiritura in forma privata il padre di una giocatrice top 20 sta creando in Polonia un centro per la ricerca talenti. Perche noi non dovremmo riuscirci? Buon Tennis a tutti….. Roberto

    A me pare che Brogin abbia ragione.

    Vi informo, intanto, che si sta avviando concretamente l’organizzazione di quella conferenza su “Tennis e salute dei bambini”, iniziativa promozionale che avevamo proposto nel nostro documento “suggerimenti alla FIT per migliorare il tennis Italiano”.

    Ricordate?

    L’idea, di fondo è quella riportata da Brogin: dissipare le paure delle mamme italiche sul tennis che farebbe male ai bambini e portare i migliori talenti fisici, già a 4-5 anni, sui campi da tennis, anziché solo e sempre nelle piscine e nelle scuole calcio.

    La conferenza si dovrebbe tenere durante gli Internazionali d’Italia, per averela massima risonanza mediatica, e sarebbe organizzata di concerto con il settore tecnico della FIT, l’Associazione Italiana Medici Pediatri e con il patrocinio dell’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport del Coni.

    Infine, pare (ma non ne sono sicuro) che in FIT sia stata avviata una riflessione volta ad abolire dall’anno prossimo il vincolo di primo tesseramento per gli agonisti under 14 e all’organizzazione sperimentale di alcuni tornei (non rodeo, con punteggio normale) dal venerdì alla domenica. Lentamente, ma qualcosa si muove.

  235. madmax scrive:

    elettra veramente la lettera ed il raconto mi hanno scioccato e non so che dire… anzi una cosa da dire ce l’ho e cioè che quel maestro è molto fortunato ad essere ancora in vita…. ma non è che per caso voi prima foste all’ambrosiano? e comunque prima o poi voglio conoscervi..

    eros anche a me mauro (pezzi) mi ha detto che in molti tornei all’estero non ci sono problemi e ad esempio in croazia il direttore del torneo è il padre di nikolas….

    mauro non lo so, a me hanno spiegato che per una bambina di 10 anni è meglio con corde non troppo rigide e le pro hurricane lo sono… io sono partito dal budello ma mi hanno consigliato di usare le xcel perchè a quasi parità di qualità avrei risparmiato parecchio (infatti prima spendevo 45 euro ad incordatura e non per il miglior budello) a fronte oltretutto di una maggiore durata… quando poi alessia ha provato questa soluzione mi ha subito detto di trovarsi addirirttura meglio e perciò… ah sono tirate a 23/22 kg..

  236. madmax scrive:

    roberto certamente loro l’avevano già in mente da parecchi anni, come no… cmq meglio tardi che mai…

    sul discorso brogin e sul perchè noi non dovremmo riuscirci?

    elementare watson perchè in italia non si comincia fin dai 5/6 anni a curare l’aspetto atletico, proseguendo poi con il non curare come si dovrebbe l’aspetto tecnico, è sufficiente come motivazione? e qui cmq abbiamo scritto molto su cosa si dovrebbe fare purtroppo però la base di partenza dovrebbe essere un programma condiviso da pordenone a messina e già su questo primo punto ci areniamo…. in questi casi poi servirebbe una federazione auterovole e non autoritara ma per far questo occorrerebbe in primis che alla testa del settore tecnico ci fossero persone di acclarato valore unanimamente riconosciuto e non quattro portaborse tennisticamente sconosciuti… (e che soprattutto poi possano decidere autonomamente).. è evidente che queste persone di riferimento dovrebbero fare solo questo lavoro e non nel frattempo allenare dei giocatori perciò il loro compenso per forza di cose dovrà essere elevato ed è appunto per questo motivo che i pochi denari che sono presenti nelle casse federali non dovrebbero essere sperperati come nel caso di super tennis, visto che attualmente sono altre le priorità… ma come dico sempre spesso la causa è la non corretta valutazione del problema da cui nasce conseguentemente l’errato metodo di cura e andando avanti di questo passo si continuerà a curare il cancro con l’aspirina.. un esempio? ora stanno spingendo con i centri estivi… praticamente è come darsi una martellata sui gioielli di famiglia per far dispetto alla propria moglie… i ragazzi ed i genitori ora hanno bisogno solo di programmi di alto livello, createli e la gente arriverà senza stare a guardare i 100 euro in più o in meno dopodichè vedrete che sarà molto più semplice decidere su chi puntare senza rischio di sbagliare..

    la fit ha la fortuna che in giro ci sono una miriade di maestri scadenti perciò sarebbe facile far convergere i ragazzi nei centri federali ma se in quei centri si lavora come vicino a casa perchè mai uno dovrebbe spostarsi?

    rispondendo a dino invece voglio dire una cosa.. premesso che non ho partecipato ancora con mia figlia ad un torneo TE (questo accadrà tra poco ma in accademia le info che arrivano sono moltissime) posso dirti che come in tutte le cose la verità sta sempre nel mezzo e se certamente questi tornei da soli non formano un campione certo è che non fanno nemmeno che uno non lo diventi ed essendo tornei all’estero spesso in nazioni un po’ meno accoglienti della nostra e tornei dove si incontrano avversri mai incontrati prima, certamente si riveleranno una grande esperienza soprattutto se ci andranno soli con il coach.. evidente poi che non sarà necessario farli tutti cmq almeno due o tre oltre a quelli che si svolgono in italia faranno solo che bene…