Niente Israele per Volandri
Barazzutti convoca Bolelli
Bracciali farà singolo e doppio?
Caperchi dà l’addio a Naso

 
26 Marzo 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Nota: Praticamente ufficiale il divorzio tra Leo Caperchi e Gianluca Naso. I due ne hanno discusso al Tennis Club Napoli ieri, impossibile proseguire insieme: Fognini ha una programmazione totalmente diversa. Intanto Naso ha perso da Berrer (6-2 4-6 6-2).

Corrado Barazzutti ha sciolto ogni riserva. Volandri, reduce da un infortunio alla spalla e poco adatto al cemento, non andrà in Israele. Nella prossima sfida di Coppa Davis spazio ai giovani, a Simone Bolelli. Confermati Andreas Seppi, Potito Starace e Daniele Bracciali. Questi i quattro convocati per l’attesa sfida di aprile. Gli stessi che da più parti venivano richiesti.
Questi i nomi, ma ancora non c’è certezza sulla formazione. Seppi è un sicuro singolarista. Ed il doppio appare scontato con Starace e Bracciali.
Chi sarà l’altro singolarista?

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18 Commenti a “Niente Israele per Volandri
Barazzutti convoca Bolelli
Bracciali farà singolo e doppio?
Caperchi dà l’addio a Naso”

  1. roberto scrive:

    Sono molto contrariato per le scelte di programmazione di Starace, che evidentemente non vedeva l’ora di perdere da Almagro per poter accettare la wild card riservatagli per l’amato challenger di Napoli, da lui vinto lo scorso anno. Peccato che in questo modo Potito preparerà la Davis allenandosi sulla lenta e umida terra rossa partenopea di questa piovosa primavera italiana, mentre tutti sappiamo che a Tel Aviv si gioca sul cemento. Mi pare che sia l’ennesimo caso dell’inguaribile provincialismo che connota in negativo il nostro piccolo movimento tennistico… Inoltre sulla terra lenta il tennis di Potito (servizio kick) rende poco, e quindi non credo che difenderà i punti dell’anno scorso.
    A questo punto fossi in Barazza farei giocare in singolo Seppi e Bolelli, tenendomi Starace e Bracciali per il doppio o, se del caso, per l’ultima giornata. Almeno così si farebbe fare esperienza ai giovani e si investirebbe sul futuro. Certo se poi vede che in allenamento Bracciali li prende tutti a pallate (come sarebbe in grado di fare se ha la luna buona) allora è un altro discorso…

  2. vincenzo torzillo scrive:

    pochi dubbi..
    giocheranno Bracciali e seppi in singolare e Starace e bolelli in doppio..almenocchè la prima giornata non fnisca sull’1-1 o peggio,in quel caso poto e braccio in doppio..poi la domenica ci si regolerà in base al risultato..poto è andato a napoli visto che non giocherà il singolare..prima di miami era la 3° scelta poi il risultato di Bolelli potrebbe promuoverlo o bocciarlo a seconda dei punti di vista,a solo doppista

  3. anto scrive:

    Ma non avete ancora capito che Barazzutti conta come un due di picche. Se avesse carisma Barazzutti, Starace non avrebbe sicuramente giocato a Napoli, il ct avrebbe puntato i piedi ed il campano avrebbe obbedito come fanno le renne posizionate sul bagagliaio di un Alfa sud, che scuotono la testa in verticale ogni volta che la macchina si ferma. Purtroppo lo schiererà in doppio ed il ns prode ct, sapendo di aver già perso il punto del doppio, lo ha lasciato andare a giocatre sulla sua cara terra rossa umidissima. Per Ubaldo News: come era nell’aria, uno dei giocatori di maggior talento del circuito italiano ed una delle promesse italiche, ossia il Siciliano Naso, ha divorziato dal suo coach di sempre Leo Caperchi, come si suol dire, non c’è niente di più sicuro del nulla!

  4. roberto scrive:

    Sul divorzio Caperchi-Naso: credo che fosse nell’aria, non conosco i motivi, però obiettivamente non è semplice allenare due giocatori di classifica così diversa come Naso (400 e spiccioli) e Fognini (190), con le relative differenze di tornei e programmazione. A me Naso piace abbastanza dal punto di vista tecnico, (buon servizio, dritto pesante, bel rovescio a una mano) però mi pare che in campo non ci metta molta grinta (di temperamento mi pare un buono… anche troppo!!) e inoltre non è granché veloce di piedi… Mentre scrivo sta lottando con Berrer, che è un tedesco tosto (è un set pari) al 1 turno del Challenger di Napoli, dove ha avuto una wild card… Speriamo!!!

  5. Giovanni Di Natale scrive:

    Conosco molto bene Gianluca. L’ho visto crescere e nelle scorse settimane abbiamo parlato spesso di questa “crisi”. La situazione era indubbiamente diventata insostenibile. Per Caperchi e per Naso. La programmazione di Fognini è troppo diversa rispetto a quella di Gianluca. Cosa avrebbe dovuto fare Caperchi?
    Penso abbia fatto la cosa giusta, nonostante io voglia bene a Gianluca. E sono certo che la decisione sia stata presa anche e soprattutto per il suo bene. E’ un giocatore che ha bisogno della presenza del coach ed i risultati di questo inizio 2007 lo testimoniano. Gianluca ha fatto praticamente solo primi turni, unica eccezione Caltanissetta (futures, semifinale).
    Resta il fatto che purtroppo Naso ha perso un ottimo coach. Ora dovrà essere bravo a non perdere la bussola e a scegliere un altro allenatore che possa aiutarlo a fare il salto di qualità. E vi posso dire con certezza che ancora non ha deciso nulla. Così come non è ancora “ufficiale” il divorzio, nonostante il blog di Caperchi lasci pochi dubbi in merito.
    Ne parleranno stasera insieme a Napoli.

  6. Manlio scrive:

    In un precedente commento avevo scritto che qualsiasi coppia Barazzutti decida di schierare, il doppio sarà quasi certamente vinto dagli israeliani, per cui tanto vale puntare sui singolari. Sul veloce i singolaristi più forti sono sicuramente Seppi e Bracciali, che anche se non hanno cominciato bene il 2007, hanno mostrato segni di ripresa.
    Considerando che entrambi hanno difficoltà a giocare bene troppe partite di fila, è meglio risparmiarli in doppio. anche perchè in Israele l’atmosfera sarà assai incandescente e li costringerà a faticare molto per mantenersi concentrati. Non resta che far giocare il doppio a Starace e Bolelli, anche se sono convinto che un’interessante coppia da sperimentare sia Bracciali-Bolelli, molto più di Bracciali-Starace. Bracciali e Bolelli sono più talentuosi rispetto a Starace, e hanno un gioco più offensivo e più adatto al doppio. A proposito di Starace, mi sorprende la sua convocazione, perchè a mio parere Galvani era preferibile per diverse ragioni. Innanzitutto Galvani ha vinto più partite ultimamente e mi sembra più in forma. E’ vero che ha scelto di giocare tornei minori, ma è anche vero che per vincere in Israele servono giocatori affidabili, mentalmente solidi, capaci di giocare bene anche in condizioni scomode, non tanto dei campioni. Ultimamente Starace ha giocato più tornei sul cemento, però a una settimana dalla Coppa Davis è andato a giocare sulla terra rossa di Napoli, inoltre è li che esprime il suo miglior tennis, mentre Galvani è più poliedrico sa esprimere il suo miglior tennis su tutte le superfici, erba inclusa, sicuramente fatica meno ad adeguarsi al cambio di superficie. Infine Galvani mi sembra più solido mentalmente di Starace, perde più raramente contro giocatori di classifica inferiore, ha meno alti e bassi di rendimento e soprattutto è stato capace di battere a Wimbledon Alexander Waske al quinto set (non ricordo bene se 14-12 o 15-13 o altro) comunque dopo diverse ore di lotta, salvando diversi match-point o break-point che avrebbero portato l’avversario a servire per il match, facendolo cedere con i nervi prima di lui. Queste sono doti che Galvani ha forgiato non arrendendosi mai di fronte agli infortuni all’occhio. A causa di questo si è fermato per quasi un anno e proprio nel momento in cui stava per raggiungere i top 100. Ero convinto che la sua carriera fosse finita e invece a 28 anni ha ricominciato daccapo partendo dai futures e ora sta per entrarci a 30 dopo che probabilmente ci sarebbe già riuscito sul finire del 2006 allorchè proprio quando stava giocando bene (superava regolarmente le qualificazioni a ogni torneo atp cui partecipava e aveva cominciato pure a non averne più bisogno), si è dovuto fermare di nuovo per lo stesso problema. In doppio la sua presenza sarebbe stata indiscutibile, ma anche in singolare forse avrebbe potuto giocare al posto del ben più fragile Seppi, anche se tecnicamente e fisicamente molto più dotato. Gli israeliani non sono campioni, ma in Coppa Davis si esaltano (come hanno dimostrato sconfiggendo la Gran Bretagna di Henman) e l’ambiente che troveremo lì sarà molto duro.
    Concludo dicendo che non condivido le critiche a Barazzutti, che, oltre ad averlo ammirato come giocatore molto più di Panatta, sono convinto che sia anche un buon capitano, nonostante qualche suo errore, qualcuno forse anche grave, ma è un serio professionista che dà sempre il meglio di sè in tutto ciò che fa, pertanto merita rispetto da tutti.

  7. ivan802 scrive:

    Sulla base dei risultati nn può che essere una lotta a tre per due posti…Bolelli-Seppi-Starace…Braccio per il doppio

  8. Stefano Grazia scrive:

    Onestamente, dal mio piccolo osservatorio ai confini dell’impero (risiedo in questo momento in Africa subequatoriale) rimango ogni volta sorpreso dall’ardore con cui dissertate di Davis Cup…come se a qualcuno,oltre agli addetti ai lavori (e non a tutti.probabilmente, da quel che mi scrivete su Tommasi) gliene potesse fregar di meno… Io mi sto guardando sul DSTV Gasquet-Canas e sicuramente sarò mandato a quel paese e tacciato di snobbismo, ma devo confessare che dell’incontro di Coppa Davis Israele-Italia tutto sommato non me ne può fregar di meno…Sarà che son cittadino del mondo (e giù con le pernacchie), ma credo che a questi incontri nemmeno di “primo gruppo” gli state dando troppa importanza (certo, capisco la valenza di veicolo trainante del fattore Davis Cup, ma con la formula attuale non credo che nemmeno una vittoria finale italiana avrebbe chissà quali risultati…diverso il discorso se la Formula prevedesse una sorta di World Cup tipo calcio o rugby (o almeno tipo Ryder Cup) ogni 2 o 4 anni…Sic stantibus rebus, l’incontro Italia-Israele credo interessi solo chi lo gioca, parenti,amici e quelli che ci campano scrivendone… Come spettatore e lettore italiano, per dirla in altre parole, cioè come Utente del Prodotto Tennis, avrei preferito che il Direttore del Mio Giornale mandasse Ubaldo a Miami piuttosto che in Israele, per intenderci…Credo che anche questo significhi sprovincializzare il tennis italiano… Ma sono sicuro che mi convincerete con solidi argomenti che ho torto marcio.

  9. vincenzo torzillo scrive:

    ivan viene a sparare stupiadate anche quì in casa scanagatta….la sua popolarità si estende………incredibile

  10. anto scrive:

    Ma come fai Ivan ad affermare che Bracciali dovrebbe essere solo schierato in doppio? Se non fai giocare Bracciali singolarista in queste partite con questa superficie quando lo schieri? Secondo me il secondo singolarista potrebbe essere Bolelli, anche se cil cuor di leone del ns ct, schiererà Seppi.

  11. roberto scrive:

    Caro Stefano, da lontano i contorni si distinguono meglio e i fenomeni risultano più comprensibili… E quindi forse hai ragione, è solo un incontro di primo gruppo di Davis, il tennis è uno sport internazionale, queste beghe domestiche sono da provinciali, etc. etc..
    Tuttavia a noi, immersi in questo ambito nazionale, in questo paese del quale osserviamo ogni giorno i difetti, ma che comunque amiamo teneramente (all in all it is my country…) la Davis non può che apparire come una speranza di riscatto e come uno strumento di emancipazione del nostro movimento, che mediaticamente è caduto nel dimenticatoio.
    Ti descrivo brevemente il contesto: in tv il tennis in chiaro è praticamente scomparso, e anche il servizio di sky è meno completo rispetto a quanto originariamente promesso da Murdoch; sui quotidiani italiani, anche quelli sportivi, lo spazio dedicato al tennis (solo i risultati, rarissimamente qualche riga di commento) non supera in media le 3-4 righe nei flash di agenzia, spesso con un ritardo di 36-48 ore rispetto alla conclusione delle partite (Ubaldo sulla Nazione è un’eccezione..). Il tennis come sport di massa, come era vissuto alla fine degli anni ‘70 e negli anni ‘80 non esiste più. Nei circoli di tennis l’età media dei soci continua salire (specchio del paese…) mentre le scuole di agonistica sono molto meno frequentate di 20 anni fa e hanno passato, 3-4 anni or sono, un momento ancora peggiore…
    I ragazzini che si avvicinano al tennis sono tornati ad essere, come negli anni ‘60, una sparuta minoranza…
    E in questa situazione post-atomica, tu, dal tuo dorato isolamento in africa sub-equatoriale, mi vieni a dire che anche se vincessimo la Davis non cambierebbe nulla per il nostro movimento?
    No, Stefano, la Davis conta poco per i paesi che mettono sempre i giocatori nelle finali degli Slam, che la hanno già vinta tante volte come gli Stati Uniti, ma non per noi…
    Per noi un ritorno nel world group vorrebbe dire un ritorno ad una visibilità mediatica vera, necessaria premessa per un allargamento della base del movimento verso le giovani generazioni.
    Abbiamo in comune (credo) la passione per il rugby. Lo sai che da quando l’Italia è stata ammessa nel club del 5 nazioni (ora 6) i tesserati della federazione italiana rugby solo aumentati di quasi il 50%?
    Lo sai che ora è sorto il problema dello stadio per il rugby, perché le richieste di biglietti per le partite dell’Italia erano pari a 4 volte la disponibilità dello stadio Flaminio?
    Pensa, invece, che io ricordo un quarto di finale Volandri-Federer, a Roma, nel momento più buio del nostro tennis (credo nel 2003) con meno di 5.000 spettatori e lo stadio mezzo vuoto!!!
    Altro che se non cambierebbe nulla!

  12. stefano grazia scrive:

    Roberto, vorrei prima di tutto rassicurarti: in realtá da un lato il mio lato raziocinante concorda perfettamente con te e devo anche confessare che in parte quanto tu hai esposto con nitida precisione avrei poturo rispondermelo forse da solo (ma con minore eleganza); dall’altro istintivamente ed epidermicamente invece mi continua a venire una sorta d’insofferenza, la stessa che non mi fa partecipare agli entusiasmi da carosello in piazza per i mondiali di calcio, per esempio…É uno snobbismo stronzo, lo so, e un po’ il gusto del bastian contrario che mi fa in una discussione fra italiani all’estero, per esempio, cercare contro ogni logica di far capire il punto di vista di chi ha giustificato, per esempio sui giornali americani, la testata di Zinedin Zidane, pur sapendo che é ingiustificabile,,,cioé, io per primo dico che é stato un coglione perché ha fatto rimanere in 10 la sua squadra, qualunque cosa gli possano aver detto, e chissá quante gliene habnno dette in carriera, ma cerco di spiegare che é davvero una societá malata quella che ti porta a dar ragione a uno che ti insulta …Allora secondo me ha ragione quello che aveva scritto in un blog americano che Zidane non ha giustificazioni: cosa avrebbe fatto un suo pari, Michael Jordan, all’avversario che gli ffendeva la Mamma, la Sorella e la Moglie? Gli vrebbe girato intorno, fatto 40 punti e al fischio finale, dato un buffetto sulla guancia: nice game, see you later…
    Mi sto spettacolarmente perdendo solo per rassicurarti: il mio post era un post “epidermico”, non di provocazione, ma per il gusto di sollecitare una risposta “cerebrale” come la tua… Volevo anche rassicurarti sul fatto che anch’io so essere tifoso passionale (in riferimento alla querelle su Galeazzi) solo che lo sposo sempre all’idea (cioé un Galeazzi che mi facesse il Galeazzi su Agassi magari lo avrei amato…o forse chi sa, mi avrebbe stomacato…Da giovane ho tifato anch’io come tutti per Panatta e quindi il Bisteccone allora mi andava benissimo…Poi con la maturitá ho conosciuto i 4 moschettieri di Tele+ e ho fatto le mie scelte…UN ULTIMISSIMA COSA: sul Rugby hai ragione ma la cosa un po’ mi amareggia invece di farmi felice… Possibile che noi si dipenda davvero da una o due vittorie in Coppa Davis? O forse non credi che sia il 6 Nazioni o la World Cup, cioé la Competizione stessa, la sua Formula, ad essere vincente oltre il Destino Cinico e Baro della Nostra Equipe di Turno?
    In altre parole: credo che indipendentemente dai risultati dell’talia, la World Cup di Rugby se trasmessa verrá vista da parecchia gente anche in Italia…Se la Davis Cup avesse un’altra formula (tipo WC appunto ogni 4 anni o come la Ryder Cup ogni 2 anni) e si disputasse nello spazio di 15-21 gg magari addirittura coi Round Robin cari a DeVilliers(AAAAGH!!!! vabbé, ma in una competizione a squadre forse si potrebbe…) e poi Quarti, Semifinali e Finale in Mondovisione, chissá…
    Io comunque una cosa la farei: proibirei di fumare dentro i Circoli (come si fa da Bollettieri,appunto) e soprattutto PROIBIREI DI TRASMETTERE ALTRO SPORT CHE NON SIA IL TENNIS almeno dentro i Circoli di Tennis dove mi é toccato litigare per vedermi una finale di Wimbledon femminile (capirai, su un altro canale c’era Repubblica eca-Corea del Sud, faccio per dire…) Le stesse cose le dicevo sul SUB BLOG di R.Bisti sulle Televisioni…
    Cioé, che uno sport bellissimo come Tennis debba sfondare in un paese solo perché il Popolo Bue ne decreta il successo in virtú dei successi di campanile é tutto sommato triste… Tutto qui. Ma la tua analisi é corretta e nel mio intimo condivisa. Mi rimane comunque difficile lo stesso appassionarmi alle gesta di Storace e Bracciali (che secondo me baratterebbero comunque ben volentieri una vittoria a Schenectady con la vittoria in Israele. O un terzo turno a un Master) e continueró a punzecchiarvi di tanto in tanto ma voi…mandatemi pure tranquillamente a cagare! (in bolognese, fra amici, non é considerata un’offesa…)

  13. roberto scrive:

    Caro Stefano, che dire? Il popolo, ahimé, è bue, non c’è nulla da fare. Purtroppo l’educazione alla cultura sportiva (quella vera, che non consiste nell’analizzare ogni mattina sul corriere dello sport le voci sulla campagna acquisti di una squadra di calcio) in questo paese brilla da sempre per la sua assenza…
    Sul format della Davis forse non hai tutti i torti. Credo però che fermare il circo, sia pure ogni 4 anni, per un mese per fare il campionato del mondo a squadre tipo calcio non sia possibile, Si potrebbe invece cambiare la formula. Si è detto tante volte che, così com’è non riflette realmente il vero livello tecnico di un movimento tennistico. Una formula con 4 singoli e due doppi, sulla distanza dei 2 set su 3 sarebbe più significativa (anche se vincerebbero sempre Spagna e Francia, credo…).
    Quanto all’appassionarsi alle imprese dei nostri Starace e Bracciali, che certo non sono grandi campioni, credo che dal tuo angolo di mondo non si percepisca appieno l’enorme fatica che si fa qui a produrre giocatori di livello, per il milione di motivi di cui si è discusso a lungo (anche nel blog genitori-figli-scuola). E quindi, quando si vede un Bolelli giocare per la prima volta alla pari con gente che vale i primi 20 la cosa viene sentita come un evento eccezionale, c’è poco da fare… Volevo, infine, ringraziarti per la segnalazione del libro su Connors e ringraziare anche Ubaldo e la Rafterova (ma che fa, gioca “read and volley?”…) per l’interessante rubrica.

  14. aserix scrive:

    ma ora con chi si allena naso?

  15. dillo scrive:

    ha un nuovo coach?

  16. Giovanni Di Natale scrive:

    Al momento è senza coach. L’ho sentito ieri sera al telefono. Sta valutando cosa fare, ma in ogni caso non deciderà prima di una decina di giorni. Dunque bisogna attendere. Fino ad allora Gianluca continuerà a giocare insieme al gruppo di Alessio Di Mauro, che è seguito a Catania da Fabio Rizzo.

  17. dillo scrive:

    oggi intanto ha perso nuovamente

  18. dillo scrive:

    ma dopo monza che torneo ha in programma?

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