Italia, arrivederci(?) serie A
In Israele una debacle che fa male
A meta’ luglio si vola in Lussemburgo
Le dichiarazioni di Barazzutti e degli altri

 
7 Aprile 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Pubblicato su La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
TEL AVIV _ L’ItalDavis non andrà in A. Almeno non quest’anno. Semmai proverà ad arrivarci Israele che ce le ha suonate in due sole giornate, 3-0, rendendo inutile la disputa della terza dopo un doppio abbastanza equilibrato in cui l’affiatatissima coppia israeliana nata in Sud America _ l’estroverso e più talentuoso Ram in Uruguay, il più solido e prevedibile Erlich in Argentina _ ha battuto il nostro duo Bracciali-Starace senza però concedergli un set. 6-3,7-6(4),7-6(5) in due ore e 58 minuti. Da una parte un doppio di specialisti _ intercettazioni, scambi di posizione _ dall’altra i nostri, due singolaristi che non giocano quasi mai assieme. Tutto sommato però Bracciali, pur imbottito di antinfiammatori per combattere il dolore alla spalla, è stato all’altezza dei due avversari. Ha perso soltanto 7 punti in 9 turni di battuta (più 4 però…nei due tiebreak, incluso l’avant-matchpoint quando ha commesso un pesantissimo doppio fallo). “Semmai ha risposto meno bene” hanno osservato i due israeliani, fra gli atleti più popolari del Paese dopo la semifinale raggiunta a Wimbledon (Ram ha anche vinto il “misto” a fianco della russa Zvonareva e, vero showman, imperversa su tutte le tv nazionali). Ma Starace, che ha perso due servizi e non ha chiuso volee importanti, ha giocato certo peggio. Quando Erlich ha messo a segno l’ace finale, nel bailamme del surriscaldato Ramat Hasharon (al cui interno si sono consumati anche i piccoli furti arbitrali di ogni Davis) tutti i vincitori si sono gettati in campo per lanciare agli spettatori tutto quanto avevano indosso, magliette, calzini, scarpe e improvvisare una ronda a torso nudo. “Ho vissuto anche giornate peggiori di queste _ ha ricordato un afflitto Barazzutti (“Ieri sanguinavo…oggi sono dissanguato”) _ quando abbiamo perso in Zimbabwe (2003) e lì c’era un Ullyett che non valeva davvero Okun né Sela…(e finimmo in C). E anche l’anno prima, a Reggio Calabria con il 3-0 per la Finlandia…Pietrangeli dice che questo è il nostro livello? Beh, non ci sentiamo umiliati. I ragazzi hanno dato quel che potevano anche se Seppi si è lasciato sfuggire un match che doveva vincere. E dico sfuggire per non dire altro…sul 3-1 e servizio ci voleva più cattiveria! Se giochiamo bene con squadre come Israele possiamo anche vincere, altrimenti perdiamo. Basta un match sbagliato, qualcosa che gira storto, l’infortunio di un giocatore…”. Insomma non è il caso di imbastire processi. Adesso speriamo solo che non giri storto anche quello in Lussemburgo (20- 22 luglio). Perdessimo anche lì non saremmo ancora in C. Dovremmo perdere anche con la Macedonia. Dopo la frittata in Israele ci mancherebbe solo… quel dessert.
I protagonisti dopo il match:
Il capitano israeliano: L’Italia ha perso 3 a 0, ma il match e’ stato molto piu’ equilibrato e incerto di quanto non sia magari apparso. Se Seppi vinceva con Sela poteva cambiare tutto…”.
BARAZZUTTI: “Non abbiamo perso per via del doppio…ma non c’e’ dubbio che il problema del doppio, di cui si parlava gia’ un anno fa, non lo abbiamo risolto. Ne’ e facile risolverlo. Israele ha una coppia di professionisti del doppio, noi dei giocatori che lo fanno quando possono e con chi possono. Prendete Bracciali che vuole giocare prevalentemente sul veloce e Starace che preferisce giocare sulla terra rossa: come si fa a farli giocare piu’spesso insieme? E tante volte e’ un problema di classifiche, uno ce l’ha, l’altro magari no. Uno entra in tabellone, l’altro no. Uno puo’ fare un torneo in singolare e l’altro magari li’ non entra. D’altra parte nemmeno avere due doppisti puri che non giocano il singolare e’ la soluzione ideale.”
BRACCIALI (perfino troppo onesto) “Io mi dedichero’ di piu’al doppio il giorno che divento n.250 in singolare…”
STARACE : Io mi sento piu’ singolarista, e in singolare in Davis non ho mai perso, ho sempre lottato, alla maglia azzurra ci tengo…”
Alla mia domanda se Bracciali avrebbe potuto giocare anche in singolare BARAZZUTTI ha risposto: “L’ho visto battere Mirnyi a Miami anche se non poteva alzare nemmeno il braccio. Oggi l’abbiamo riempito di antinfiammatori perche’ non avevamo alternative e perche’ lui ha accettato di rischiare…Poteva anche succedere che smettesse di gicoare all’improvviso. Non era il caso di correre lo stesso rischio anche in singolare…Mi spiace ovviamente aver perso, ma Seppi aveva giocato l’ultimo mese alla grande, l’avevo visto a Sunrise in finale, a Miami passare le qualificazioni e il primo turno, in allenamento giocava bene anche qui…la Davis si sa talvolta fa brutti scherzi, ma francamente non era prevedibile che potesse perdere un match cosi’, dopo aver gia’ superato lo choc di due set mal giocati all’inizio…E Bolelli anche era in forma…se Okun ha giocato un grande match c’e’ poco da fare. Il suo atteggiamento? Ci sono giocatori che come ero io, o com’e’ Luzzi, esteriorizzano molto di piu le loro emozioni e altri che sembrano provare meno emozioni ma invece non e’ cosi’ . Io ho visto Bolelli lottare e recuperare partite compromesse anche se aveva l’aria di uno quasi indifferente…non bisogna farsi ingannarsi dall’apparenza. Israele e’ una buona squadra, e noi lo siamo pure senza avere dei fenomeni…certo una sconfitta in Davis e’ piu’pesante che non in un torneo perche’ coinvolge piu’persone, tutto un gruppo, gli altri giocatori, i dirigenti, i coach, voi media…Io sapevo che non sarebbe stato facile, queste non sono partite che sono vinte in partenza, noi abbiamo giocatori compresi fra l’ottantesima posizione in su…non il n.20 o 30
BRACCIALI “E dopo i 100 e’ piu’ una questione di continuita’ di rendimento che di potenziale. Ci sono giocatori che possono avere dei picchi alti, come gli israeliani, che possono essere molto pericolosi in quel dato giorno, quando tutto gira per il loro verso…Non abbiamo comunque certo una squadra in grado di poter vincere una Coppa Davis”
BARAZZUTTI: “Con la squadra attuale pero’ non siamo nemmeno cosi’ scarsi…certo se si infortuna Bracciali, Volandri non e’ a posto, abbiamo qualche problema in piu’…io mi aspetto anche di allargare il gruppo Davis ad altri ragazzi, a Fognini…a chiunque sia pronto. Pero’ il tennis italiano non e’ la Coppa Davis: abbiamo sei-sette ragazze fra le prime 50 del mondo, siamo insomma una delle primissime nazioni del mondo…e anche fra gli uomini ne abbiamo cinque-sei, mi pare, fra i primi 100.”
UBALDO:”Spiace davvero anche a me quanto accaduto in Israele, perche’ i buoni risultati in Davis hanno spesso in passato mascherato i cattivi risultati negli Slam, nei tornei che contano, e ora invece questo da un bel pezzo non accade piu’. Non mi pare sia il caso di gettare la croce addosso a Barazzutti come vorrebbero ora …tutti coloro che si sono abituati alle mode del calcio. Una squadra perde, si caccia l’allenatore. Quasi tutti i capipagina dei nostri giornali hanno chiesto agli inviati qui in Israele, proprio sull’onda del calcio e dei comportamenti abituali di qell’ambiente, un processo al tennis, alla crisi del tennis italiano.
Secondo me la sconfitta in Israele duole perche’ ci fa perdere una buona opportunita’ per tornare in A (non era sicuro, ma possibile…) e toglie ancora spazio alla promozione di uno sport che a livello giovanile ha ripreso a tirare alla grande, a giudicare dagli iscritti sempre in aumento delle scuole tennis. Ma di questa sconfitta non e’il caso di farne un dramma. E’ molto piu’ drammatico, a parer mio. l’esito di uno Slam in cui tutti gli italiani escono di scena fra il primo e il secondo turno, soprattutto quando il fenomeno si ripete.
Adesso…buona Pasqua a tutti, di cuore, a quanti seguono con passione e affetto questo blog e in particolare ai piu’ stretti colaboratori che contribuiscono fattivamente a tenerlo in vita, da Giovanni Di Natale a Angelo Mancuso, da Riccardo Bisti a Marcos, da Gianluca Comuniello a Fabio Ferremi, e naturalmente a chiunque lo legga (e lo promuova presso gli amici).

Collegamenti sponsorizzati


14 Commenti a “Italia, arrivederci(?) serie A
In Israele una debacle che fa male
A meta’ luglio si vola in Lussemburgo
Le dichiarazioni di Barazzutti e degli altri”

  1. Filippo scrive:

    Barazzutti fa pure lo spiritoso…mi dispiace per i ragazzi che cmq non possono esser di meglio visto l’ambiente tennisticamente marcio in cui sono cresciuti…io questa batosta la considero ben più dura della sconfitta con lo Zimbabwe,anche quella volta non c’erano attenuanti, ma qui si è andati in Israele con lo spirito e la faccia dei primi della classe, di gente a cui sta stretta la serie B, che pensa e dice: se nel World Group ci sono la Bielorussia e l’Austria possiamo starci bennisimo anche noi,che per le telecronache RAI siamo e rimaniamo i migliori, i maestri che vanno ad insegnare un po’ di tennis ai poveri Israeliani,i fighetti che si vantano di finali (perse) nei Challenger e delle due quasi-vittorie contro Roddick del povero Bracciali, ha ragione Clerici quando dice che il tennis italiano non merita di esser visto da lui, e dopo questa prova anche dalle migliaia di telespettatori che pur fiduciosi hanno seguito questa schifezza di tennis, summa di tutto ciò che c’è di sbagliato,corrotto e marcio nella nostra federazione, nelle nostre tanto celebrate accademie, nei nostri maestri, nei giullari adulatori e nel loro modo di concepire il tennis…para che ci sia stato uno scollamento tra Italia e resto dl mondo…vediamo il tennis come quello dei fine anni 70, è ora di dare una sveglia oppure cadremo in un bratro buio e profondo, nel quale oggi meritiamo ampiamente di sprofondare.

  2. Stefano Grazia scrive:

    So che mi sto facendo odiare da una parte del popolo blog (avete comunque notato come quando si tratta di scrivere su Italia e Italiani compaiono tutta una serie di nomi nuovi che invece se ne fregano completamente di tutti gli altri temi, secondo me più profondi e interessanti (e ci metto anche il dibattito sulle Donne in Shorts anzichè col gonnellino)ma dopo aver scritto un post in uno dei precedenti, vorrei ribadire che sono deluso dal clima di caccia alle streghe che si vorrebbe instaurare…Ma davvero credete che se avessero giocato Sanguinetti o Starace le cose sarebbero andate diversamente? O non è forse che come coi pronostici, la formazione non la sbaglia mai quello che non la deve fare? Si può stare a discutere per mesi ma ripeto, che doveva fare Barazzutti? Convocare Federer e Nadal? Il nostro livello è questo (abbiamo perso dal Lussemburgo e dalla Finlandia come ricordava Barazzutti solo 3,4 anni fa, diosantissimo!) e se è vero quel che mi stanno dicendo da Bollettieri, che ci vogliono 10 anni per fare un giocatore, allora bisognerà aspettare ancora un po’ e vedere se l’annata dei Miccini prima e dei quinzi poi è quella buona… Barazzutti non deve dare le dimissioni per questa sconfitta, lo dicono tutti che il Capitano di Davis Cup conta come il due di briscola: se lo facesse dimostrerebbe sensibilità e senso dell’onore ma a mio avviso potrebbe aspettare la sfida di Fed Cup con la Cina perchè non vorrei fare il menagramo, ma se le cinesi schierano le migliori, il risultato a nostro favore non è certo scontato (Na Li e il Doppio possono portare a casa tranquillamente tre punti). Si può stare a fare chiacchere da bar come qualunque volgarissimo tifoso di calcio ma alla fin fine in un sub blog precedente quando si dibatteva su chi far giocare in pratica tutti hanno scritto di tutto…così alla fine è fin troppo facile, si finisce sempre per aver ragione…che Bolelli potesse farsela sotto per l’emozione poteva starci ma ha 20 anni , dovrebbe essere il nostro futuro, se non lo fai giocare contro Israele quando lo fai giocare? E poi magari è stato Bracciali a chiedere di non giocare (Vai avanti tu, Simo, che a me scappa da ridere…)

  3. anto scrive:

    Buona Pasqua a te Ubaldo, alla tua famiglia, a tutti i tuoi collaboratori, ed a tutti gli appassionati di questo Forum. Carissimo Ubaldo, mi dispiace ma dissento dalla tua difesa al ct Barazzutti. Ultimamente ha sbagliato tanto, giocare contro la Spagna di Nadal sulla terra rossa di Torre del Greco, schierare cuor di leone Seppi, non difendere abbastanza Volandri, snobbare il confronto Israele- Lux , preferendo i lauti compensi della sette per commentare il ch di Bergamo. E’ come se Lippi, ai tempi della nazionale, avesse preferito commentare una partita di c, Lucchese-Sassuolo, piuttosto che andare a vedere una partita di una nazionale concorrente all’Italia nel girone del campionato del mondo. Credo che Binaghi, se vuole difendere la sua credibilità, debba invitare Barazzutti a rassegnare le proprie dimissioni, conferendogli un incarico soft, per fargli digerire l’amara pillola. Barazzutti è stato un ottimo giocatore, ma per quanto riguarda la direzione tecnica, lascia molto a desiderare. E’ soppranominato soldatino ed a giusta ragione, non ha una grande personalità, dialettica con i giocatori abbastanza limitata, non è simpaticissimo, non mi sembra che i mass media pendano dalle sue labbra, insomma non è una figura accattivante alla Lippi. Ed il tennis in questo momento ha bisogna di visibilità, di una cassa di risonanza che la Davis può dare. Certo che se poi perdiamo con il Lux e spareggiamo con la Macedonia, nazione della quale non sò nemmeno la capitale, allora siamo fritti. Come dice Stefano Grazia sarebbe da processare le scelte sbagliate degli ultimi 30 anni dei vertici fit, ma ormai è inutile guardarsi indietro. Già con lo Zimbawe Barazzutti non è stato cacciato, cosa vogliamo aspettare che l’Italia sia alla frutta opss alla Macedonia…….

  4. Nicola scrive:

    In fondo Barazzutti ha fatto le sue scelte nn certo in modo masochistico!..Xciò se ha schierato Bracciali oggi e nn ieri c sarà stato un motivo valido!..Anche Daniele avrà appoggiato la scelta del capitano xchè sapeva d potersi ritirare da un momento all’ altro facendo xdere alla squadra un punto importante quasi senza giocarlo!..Xsonalmente avrei schierato Starace al posto d Seppi ma anche in qst caso la scelta d mandare in campo Andreas nasce dal fatto che Poto si era allenato poco e male sul cemento dopo + d una settimana d terra e che invece Seppi aveva giocato abbastanza bene negli USA su campi uguali a quelli d Tel Aviv!..Quindi giustifico Barazzutti xchè la sue colpe sn molto relative!..Piuttosto dobbiamo ammettere che una squadra cm Israele sul cemento c batte!..Abbiamo troppi problemi soprattutto dovuti alla mancanza d una coppia d doppisti e alla scarsa adattabilità dei nostri alle superfici rapide!..Se Corrado si dimette cambia poco e niente (o in positivo o in negativo)!..
    Ora pensiamo al Lussemburgo d Muller e speriamo bene!..
    Buona Pasqua!..

  5. Giampiero scrive:

    Vincere o perdere questa partita di davis non cambia nulla della situazione del nostro tennis. Nel 78 perdemmo una partita assurda contro l’ungheria ma poi negli anni successivi abbiamo fatto altre due finali. Anche per quanto riguarda il capitano non giocatore, cambiandolo non cambierebbe nulla se coloro che vanno in campo sono quelli che sono. Quando avevamo i giocatori forti che in panchina ci stesse Pietrangeli o Crotta non cambiava nulla. Pensavo: ho l’età per aver visto due volte l’Italia del calcio diventare campione del mondo e avere un pallone d’oro del livellio di Roby Baggio, ho visto Pantani vincere il tour (aparte il seguito purtroppo), ci siamo tolti soddisfazioni nel basket, nella pallavolo, nell’atletica ecc., ce la farò a rivedere un italiano capace di vincere uno slam e un master series ? (la coppa davis poi viene da sola).

  6. nicolas scrive:

    Barazzutti, vai in pensione, hai fatto il tuo tempo. Lascia il posto ai giovani tecnici che hanno voglia di fare e costano molto ma molto meno.

  7. Vieri Peroncini scrive:

    Come volevasi dimostrare, purtroppo. Per ottenere risultati sportivi è necessario o essere dei campioni, in senso assoluto; oppure trovare dentro di sé delle doti di forza d’animo, di saldezza di nervi, di orgoglio individuale e patriottico, di volontà di sacrificio. E, al di là di Bracciali, all’Italia di oggi sono mancati l’una e l’altra dote. Forse, addirittura più che il risultato ha addolorato la mancanza di quel carattere sul quale l’Italia sportiva, e non solo del tennis, in passato ha fondato tante belle imprese: pare quasi che Nadal quando ha detto che ai nostri manca una vera voglia di vincere sia stato un profeta di sventura, ma forse più semplicemente ad un campione vero balza agli occhi questa intrinseca debolezza di carattere. Certo è che da qualsiasi punto la si voglia vedere i nostri sono campioncini dai piedi di argilla.

  8. mauro scrive:

    Ma avete letto le dichiarazioni di BINAGHI? Praticamente ha detto che gli israeliani hanno fatto cose impossibili e disumane, che la sconfitta è solo un MOMENTANEO STOP nella rinascita del nostro tennis e che (gemma finale) la formula 2 singolari ed un doppio è penalizzante per una nazione come nostra che ha un sacco di ottimi giocatori ma manca di un campione che fa da sprone. Vi prego fermatelo.

  9. gianna rafterova scrive:

    La mia opinione su questo tristissimo risultato è che ogni giudizio sui nostri tennisti lascia il tempo che trova, se non viene inquadrato in un aspetto molto piu’ ampio e legato alla tipica indole italiana che, chissa’ perche’, emerge in tutta la sua negatività, sportivamente parlando, solo nello sport del tennis. Infatti, se prendiamo Magnini, Rosolino, la Cagnotto per il nuoto, tanto per fare un esempio attuale, senza menzionare i nostri grandi del passato (un nome su tutti:Chechi), difficilmente riscontriamo in loro e nel loro percorso faticoso ma di impegno costante e, quindi, di successo, l’ inerzia, la scarsa voglia di allenarsi metodicamente, la mancanza assoluta di presa di coscienza della necessità di un adeguato atteggiamento mentale da conquistare con sacrificio mediante corsi adeguati, che caratterizzano purtroppo i nostri tennisti di oggi. Non potete non essere d’accordo con me che i Gianluca Pozzi, grande maestro di comportamento e di maturita’ nel suo porsi in tutto il mondo al livello dei grandi, per queste due doti, oltreche’ per il suo tennis, un VERO, ANOMALO, NON-MAMMONE italico, non ne esistono proprio piu’.

  10. Marco Lombardo scrive:

    Buona Pasqua a tutti, anche se in ritardo (ammetto: ero in vacanza). Quanto a Barazzutti: questa volta non ha colpe, ha schierato la formazione migliore. Semmai bisognerebbe rivisitare questi anni da ct e capire se il suo lavoro è stato all’altezza dal punto di vista delle motivazioni. Il tennis è uno sport singolo, per farlo diventare di squadra bisogna che ci sia qualcuno bravo a tirar fuori il meglio dai giocatori nel momento giusto. Con le ragazze Barazzutti ha fatto un buon lavoro, con i maschi - secondo me - no. Forse sarebbe il caso di far provare a qualcun’altro.

  11. Filippo scrive:

    Il nuoto,la ginnastica e il basket pur non avendo dietro federazioni eccelse, non hanno dietro quel tessuto di politiche, fatto di odi,ricatti,menzogne,premi e raccomandazioni che impregna il tennis…
    Nel basket pur non avendo una scuola come quella slava o americana, giovani talenti li riusciamo a trovare,così come nel nuoto con Magnini…ma ce lo un Volandri che fa come Belinelli,giovane talento baskettaro, che si alzava tutte le mattine alle 6 per fare sessioni da 100 e passa tiri, ce lo vedete allenarsi su un campo la mattina presto…è questa la mentalità attuale del tennis, i Nadal e i Federer non nascono per caso.

  12. Iacopo Masi scrive:

    Non mi meraviglia più di tanto, anche se il risultato è veramente imbarazzante. La cosa che mi fa veramente infuriare è leggere le dichiarazioni del Presidente FIT, che parla di nuovi stimoli per la squadra italiana. Mi domando dove siano (gli stimoli). Potevamo vincere? Se continueremo a giudicare “davvero sfortunati” i sorteggi in cui capitano i nostri azzurri nei tornei (vedi articolo della Federtennis sull’ATP di Valencia), beh, giusto rimanere in B, o magari più giù.

    Cordialità. Jacopo Masi

  13. roberto scrive:

    Sono rimasto malissimo per l’esito dell’incontro e ho evitato di scrivere post a caldo perché non credo che sarei stato in grado di fornire un contributo lucido al dibattito. Faccio alcune considerazioni.
    1- il livello attuale della nostra squadra non è abbastanza elevato da colmare gli svantaggi connessi con lo giocare in trasferta contro una squadra di medio livello ma molto compatta.
    2- Gli israeliani secondo me hanno preparato il match meglio di noi, studiando molto bene le caratteristiche dei nostri giocatori (perfetto dal punto di vista tattico Sela contro Seppi), mentre noi abbiamo solo cercato di impoprre la nostra superiore potenza. Anche la scelta delle palle è stata perfetta per: mettere in difficoltà Seppi sul dritto contro il back corto e senza peso (ma che cavolo fa Sartori? Sono 3 anni che Andreas sbaglia sempre gli stessi dritti…); e per spuntare l’arma migliore di Starace (il sevizio kick), al punto che io non credo che Potito (per giunta a corto di preparazione sul cemento) avrebbe fatto molto meglio.
    3- siamo stati anche sfortunati: col senno di poi, le condizioni di gioco erano quelle ideali per Bracciali, che purtroppo continua, dall’inizio dell’anno, ad avere problemi alla spalla.
    4- Starace in doppio ha risposto benino, ma si è dimostrato troppo lento nel seguire il servizio e deficitario nella prima volee, mentre Bracciali ha giocato sempre bene, tranne che nel momento topico del tie-break del terzo set,( ma il match ormai era già andato).
    5- Seppi ha evidenziato in modo clamoroso, in una situazione di stress (fallo di piede sulla 2^ sul primo quindici…) tutti i suoi limiti di personalità e tenuta mentale, oltre che tecnici. Credo che il suo match sia la prestazione più al di sotto delle aspettative.
    6- Bolelli è per me il meno colpevole di tutti: Okun si è dimostrato un avversario molto temibile in Davis (lo avevamo un po’ tutti sottovalutato e lui aveva battuto Murray sull’erba…) e una sconfitta lottata all’esordio, in trasferta, ci può stare. Dopo il risultato di Miami però, mi aspettavo da Simone maggiori progressi nella risposta, nella mobilità e in generale nella gestione della fase difensiva, mentre c’è ancora molto da lavorare.
    7- Rimprovero 2 cose a Barazza: una scarsa voglia di documentarsi bene sulle caratteristiche degli avversari (doveva andare in Lussemburgo, anche perché non è che Sela e Okun li vede giocare tutti i giorni in televisione); una insufficiente capacità di lettura tattica del match durante gli incontri, in particolare la partita di Seppi: ha continuato a sperare che Andreas salisse di livello fino a sovrastare nella potenza l’avversario, senza essere in grado di suggerire alcuna contromisura alle variazioni di ritmo dell’israeliano (in questo non aiutato dal limitato repertorio tecnico dell’altoatesino…). Ad esempio, la sua indole (di Barazza) pallettara gli ha impedito di suggerire ad Andreas di buttarsi a rete con maggiore frequenza, anche dietro al servizio, invece di stare lì passivo a farsi incartare dal giochino dell’israeliano. Mi aspettavo, poi, che riuscisse ad infondere più coraggio ad Andreas, segno di scarso carisma e di poco ascendente sui giocatori.

    E questa, forse, è la lacuna più grave del nostro ct.

    In conclusione, possiamo anche chiedere la testa di Barazza, ma i problemi del movimento vengono da molto, molto più lontano: per vincere a Tel Aviv, ci sarebbero voluti giocatori di più elevato spessore, tutto qua.
    Saluti.

  14. marcos scrive:

    sono riuscito a vedere solo il match di seppi: complimenti a sela che ha sempre messo sotto pressione il nostro, comprendendo fino in fondo il suo disagio mentale.
    l’insicurezza di andreas s’è schiantata mille volte in rete, sulla palla molle a metà campo di dudi. era sufficiente un minimo di lucidità (instancabile barazza negli incitamenti, ma, se si ferma a questi, allora si accomodi in tribuna), per attaccare con dritto piatto e profondo (pure lento) sul dritto di sela, in risposta ai rovescini molli: si sarebbe portato a casa l’incontro.

    il resto del commento si ferma all’amarezza del mio sguardo fisso sul televideo di un vecchio televisore: israele italia 3 a 0.

    che gilles muller non si riprenda ora!

Scrivi un commento