Gran Gala-Fit: una Pennetta da urlo
Gaffes e Peugeot per le quattro dive e…
Tanti campioni e un fuoriclasse: Amato
La cocente delusione di Angelo Binaghi

 
14 Dicembre 2006 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

pennetta.jpg
foto di Antonio Costantini

Avevo indovinato. Nella serata di festa a Villa Miani in onore delle ragazze vittoriose nella Fed Cup e con 230 convitati, il primo premio Guido Oddo istituito dalla Fit per il giornalista dell’anno è stato assegnato a Gianni Clerici, il quale però non si è presentato, accusando un malanno (diplomatico?) per un premio che forse un po’ lo imbarazzava. Ufficialmente Clerici sarebbe stato dolorante ad una spalla per via di un servizio kick effettuato in allenamento. Così almeno avrebbe dichiarato, sottolineando a più riprese quel servizio kick nella speranza _ o certezza _ che molti degli invitati presenti, a dispetto di una presunta competenza tennistica, avrebbero dovuto chiedersi che cosa mai volesse dire quella parola astrusa.
Infatti i suoi rapporti con lo storico telecronista Rai da poco passato a miglior vita, e da Gianni ribattezzato “Disguido” per via di alcuni suoi celebri equivoci, non erano davvero corrispondenze di amorosi sensi. Né da una parte né dall’altra. Chissà che, nella sua tomba, Guido non si sia rivoltato un paio di volte ieri sera, all’ annuncio del vincitore e poi anche quando Paolo Rossi di Repubblica, chiamato sul palco a ritirare il premio dell’assente, dopo essersi accertato che non fosse presente alcun parente dello scomparso, ha voluto ricordare la celebre papera dei gemelli bulgari di cui troverete traccia anche nel mio blog precedente.
Premesso che, al di là della battutina di benvenuto pronunciata da una caustica Roberta Vinci “Aho, Flavia ma che ti sei messa in testa?!”, la Pennetta, con i capelli tirati su alla Nicole Kidman, scarpette dorate con i tacchi che spuntavano sotto a un vestito elegantissimo e… sinuoso, era di una bellezza sfolgorante, da top-model, davvero mai vista così _ potrete verificare voi stessi su questo sito appena mi arriverà la foto (scattata dal bravissimo Antonio Costantini) che si è generosamente fatta al mio fianco (tanto Carlos Moya non c’era…, difatti ogni volta che ha potuto si è seduta vicina a “Filo” Volandri) _ ed è stata la più bella immagine della serata, credo che interessi a pochi il fatto che la cena non sia stata francamente straordinaria come il posto, sebbene il catering goda di una buona fama _ così mi ha assicurato il capufficio stampa del Coni Massimo Fabbricini _ e pratichi prezzi adeguati a quella fama. Se dico 150 euro pro capite non sbaglio di molto. Sarebbero 34.500 in tutto, più il cachet della cantante Dolcenera (5.000 euro), un tantino a disagio in un ambiente non suo e apparsa sullo stage quando ormai parecchi ospiti se ne erano andati credendo la serata conclusa. Non ho idea invece del cachet del presentatore Caputi, costretto a leggere quasi tutto perché il tennis sull’Isola dei Famosi non l’ha potuto seguire. I maligni sostenevano che fosse stato concordato direttamente dal vecchio manager suo e di Simona Ventura, Lele Mora. Giurerei che Lea Pericoli invece, madrina Fit che indossava per l’occasione una lunga casacca di paillettes rosso fuoco, abbia concesso gratuitamente la sua grazia, il consueto garbo, i consueti accenti commossi. Su conto Fit anche le fiammanti Peugeot (scontate dalla casa francese) per le quattro protagoniste della vittoriosa Fed Cup ed una quinta _ “Ma di piccola cilindrata, proprio la più piccola” ha assicurato il presidente Binaghi _ è saltata fuori a sorpresa anche per capitan Barazzutti che proprio non se l’aspettava. Sua moglie Barbara, ex seconda categoria di bell’aspetto ha fatto un sorriso largo così. Probabilmente l’utilitaria toccherà a lei. Giusto premio dopo aver assistito a quattro cinque video che si chiudevano immancabilmente con il marito che abbracciava appassionatamente ora la Schiavone, ora la Pennetta, ora la Santangelo, e anche due ragazze alla volta. Tanto che Pietrangeli avrebbe esternato pubblicamente qualche comprensibile rimpianto…”A me è toccato abbracciare invece, ai miei tempi da capitano “soltanto dei mostri”…
Oddio,poteva dirlo meglio quel concetto. Perchè poi, nel dirlo, guardasse fisso proprio Barazzutti non so.
Insomma, per una volta Binaghi, sconfessando la solida reputazione di severissimo controllore del bilancio, poco incline a sprechi e regalie, ha finalmente allungato la corta manina. D’altronde , è anche la prima volta che l’Italia vince la Fed Cup. Quel che ce vo’, ce vo’, dicono qui a Roma.
Tanto più che fra qualche anno nessuno ricorderà più che Kim Clijsters in finale a Charleroi non c’era, come del resto quasi nessuno ricorda, scorrendo gli albi d’oro degli Slam, se era assente qualche big, se il vincitore era stato un tantino fortunato.
Le vittorie restano, comunque siano venute. Gli altri sono dettagli, compreso quello che meriterebbe invece d’essere ricordato e associato alla vittoria decisiva ottenuta da Francesca Schiavone a Nancy su Amelie Mauresmo che era n.1 del mondo.
Sul fronte del gossip notata una bellissima giovane dai capelli neri al fianco dell’immarcescibile Nicola Pietrangeli, i 73 anni meglio portati nel mondo intero. L’ha notata anche _ e come poteva non _ la Divina Lea che, nel farsi ritrarre accanto a un Volandri vestito da Armani, si è lasciata sfuggire la battutina di finta (?) invidia: “Pietrangeli ha sempre vicino bellissime donne giovani… e allora perchè io no?”.
C’erano anche ospiti illustri, dal ministro dello sport Giovanna Melandri che ha esordito con una mezza gaffe _ “Mi fa piacere vedere qui queste ragazze irriconoscibili, bellissime…” ma siamo sicuri che fosse un complimento? _ al ministro degli interni Giuliano Amato che, fra tanti discorsi di premiati e premianti assai poco memorabili, ha dominato per distacco il lotto dei concorrenti, strappando il sorriso più volte. E quando ha ricordato che come presidente ed organizzatore del torneo di Orbetello da 10.000 e 25.000 dollari aveva visto passare, giovanissime, diverse delle campionesse del mondo “ma purtroppo ora non ci si fermano più” _ ha detto allargando sconsolato le braccia _ e quando ha alluso alla “mia perfida soddisfazione provata nel constatare che quest’anno abbiamo battuto due volte la Francia…sì, i nostri cugini, d’altra parte conoscete certo quella frase… parenti serpenti?”
Ricordato che Mara Santangelo e Francesca Schiavone (molto eleganti anche loro, con Francesca che sfoggiava un look insolito, pseudo-intellettuale per via di un gran paio di occhiali di vista) si sono accaparrate le due Peugeot più grosse, le monovolume 807, mentre Roberta e Flavia, più piccole o più ingenue si sono accontentate delle berlinette 307 anch’esse infiocchettate con giganteschi nastri rossi sotto la scalinata della spettacolare villa Miani (un panorama mozzafiato), passo a descrivervi lo svolgimento della serata, senza indugiare sui piatti che non lo meritano.

gruppo_ita.jpg
foto di Antonio Costantini

Come veniva consumata una portata, antipasti, primi, etcetera, veniva proiettato un video con il protagonista di un qualche successo Atp o Wta (Bracciali a Casablanca, Volandri a Palermo, Mara Santangelo a Bangalore) che si concludeva con i vincitori immortalati mentre gustavano l’ebbrezza del successo, immediatamente seguito dall’applauso dei 230. Erano dirigenti di tutti i tipi, consiglieri Fit, presidenti di comitati regionali da tutt’Italia, organi tecnici, rappresentanti di Coni servizi e BNL, Scognamiglio in testa…. Io, fatta eccezione per il tavolo di Piatti, Furlan, Parra, Carnevale, quello di Sanguinetti in casual Armani e Starace con il ciuffo da circasso, quello dei due manager Atp Vittorio Selmi e Giorgio di Palermo, di una Romina Oprandi in nero e dimagrita ma con qualche piercing in più (almeno m’è parso…oppure non li avevo mai contati tutti) e quelli di alcuni giornalisti, fra cui il neo-direttore Rai De Luca, il vicedirettore di La 7 De Vincenzi, i colleghi Mancuso, Lanari, Sardella, Torromeo, Betti, Galeazzi junior nelle vesti di intervistatore per La Sette, Doriana Laraia con capello sbarazzino, Angioni e figlia, Danilo Di Tommaso e telefonino incessante, etcetera; assenti, e non casualmente, diversi giornalisti noti ma sgraditi al…Potere,… insomma conoscevo poche persone e non ne riconoscevo molte altre.
Seguiva poi la chiamata sul palco, la premiazione ricordo effettuata ora dal presidente Coni Petrucci, ora dal vicepresidente Agabio (ginnastica), ora dal direttore generale della Coni Servizi Ernesto Albanese (vero sosia di Spalletti, l’allenatore della Roma), ora da Pagnozzi e da altri notabili che, alle tre di notte mentre scrivo ‘sto blog’ francamente non ricordo più. Ho notato che non c’era Sergio Palmieri.
Belle le immagini finali della vittoria di Charleroi, l’inno d’Italia cantato a squarciagola dalle ragazze, applausi a volontà, e i momenti salienti degli scontri decisivi con colonne sonore di sottofondo inequivocabili, “Simply the best”, fino allo scontatissimo ma sempre coinvolgente “We are the Champions”.
Non avrebbe stonato, in quel contesto, la presenza di Silvia Farina. Voglio sperare che non si siano dimenticati di invitare la neo-mamma (che proprio mamma è stata per anni nei confronti di tutte le premiate). Ma a quest’ora non posso verificare. Semmai lo farò più tardi.
E adesso, accennato al libro che Lea Pericoli scriverà per Rizzoli “C’era una volta il tennis, vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli” che verrà presentato durante i prossimi Internazionali d’Italia e anche ad un libro rievocativo sul successo in Fed Cup scritto da Francesca Paoletti, concludo il reportage da Villa Miani con una brutta, bruttissima notizia.
Purtroppo l’atteso, l’attesissimo scontro del Foro Italico, quello presentato ieri come “La Battaglia dei Sessi de’ noantri”, con il doppio formato dal presidente Angelo Binaghi e Pietro Pennisi contro Vinci-Schiavone, è saltato. Colpa della Vinci, apparentemente, in partenza imprevista già oggi. Sembrava che Mara Santangelo potesse sostituirla (“E per noi sarebbe stato peggio _ avrebbe commentato Binaghi _ Mara gioca un doppio tradizionale,a rete, serve meglio e vollea alla grande”) ma poi anche Francesca doveva ripartire. “Cinquemila euro in massaggi, fisioterapie alla spalla, diete (è dimagrito 5 kg in due mesi di furiosi allenamenti) buttati via. Le avevo sfidate a Charleroi ‘Vi batterò con un consigliere’, e sono scappate. Se non raccoglieranno la sfida nemmeno a Roma durante gli Internazionali…” e lì Binaghi non ha voluto anticipare la sua tremenda vendetta, mentre le ragazze dispensavano autografi a destra e manca e la “Schiavo” a un certo punto non reggeva più lo sforzo delle sue scarpe con 10 cm di tacchi, e a punta, e si toglieva la sinistra, sedendosi affranta dopo essersi esibita in coro con le altre ragazze accanto a DolceNera nell’interpretazione urlata a squarciagola di “Sei bellissimaaaa”.
Insomma, stamattina niente Foro, niente sfida etero. Solo confronti gay. Poco interessato mi riposerò allora dalle fatiche del gala e del blog. Per recuperare e partecipare stasera dagli studi romani di via Panama ad un programma calcistico, “Area di Rigore” condotto da Gianfranco de Laurentiis, alle 21 su Odeon, e cui dovrebbero intervenire fra gli altri Giancarlo “Picchio” De Sisti, romano de Roma ma con un passato “viola” che non si dimentica (come giocatore e come allenatore d’uno scudetto sfumato all’ultima giornata), Maurizio Biscardi e altri che proprio non ricordo…Vedete, sono cotto come un copertone!, direbbe Roberto Lombardi (c’era anche lui, l’avevo dimenticato…). Perdonate strafalcioni e imprecisioni (nonchè rime involontarie) Al prossimo blog.

Collegamenti sponsorizzati


6 Commenti a “Gran Gala-Fit: una Pennetta da urlo
Gaffes e Peugeot per le quattro dive e…
Tanti campioni e un fuoriclasse: Amato
La cocente delusione di Angelo Binaghi”

  1. flinders scrive:

    Accidenti quanto è bella la Pennetta con i capelli alla Kidman!!!!
    Ma qualche altra foto di Flavia la pubblicherai???
    Veramente deliziosa.

  2. marcos scrive:

    gran cronista, questo ubaldo notturno!
    amabile racconto di una serata a cui ogni appassionato avrebbe voluto partecipare e che ogni tuo lettore ha potuto, comunque, apprezzare, divorando le tue righe.
    tra tante cose belle, due brutte: l’assenza si sergio palmieri e di silvia farina.

    buona mamma sarà silvia, molto buona: auguri!

    grazie ubaldo,

    marcos

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Silvia era stata invitata ma doveva allattare l’erede. Me l’ha confermato il marito, Francesco Elia. Quante alle foto l’amico ed eccellente fotografo Antonio Costantini ne ha fatte diverse. Ma mi ha già fatto una cortesia ad inviarmi quelle che avete visto.

  4. Nicola scrive:

    Flavia Pennetta nettamente n° 1 in quanto a bellezza!..

  5. anto scrive:

    Chissà che il prossimo anno alla festa fit 2007, la tua immagine sia accostata ad un giocatore italiano arrivato nei top 15. Si effettivamente è una cosa improponibile, sarebbe come dire che il tennis è tornato in chiaro e Tommasi è diventato il nuovo presidente fit……

  6. Giovanni Di Natale scrive:

    Bellezze a parte… il fatto positivo è che il Tennis italiano si è ricordato di “esistere”. Fare una festa dello sport è comunque un momento di confronto. Soprattutto se si analizzano anche gli aspetti negativi della stagione. Non ero presente, ma immagino che a Villa Miani si sia discusso soltanto di Fed Cup e delle gioie “individuali”. Per il futuro spero che si abbia il coraggio di affrontare pubblicamente anche eventuali “problemi”. Il tennis italiano è di tutti.

Scrivi un commento