Grande divario in Coppa Davis.
Abisso fra le forti e le deboli.
Seppi b.Santoro a Bergamo

 
9 Febbraio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

 Davvero piange il cuore che non ci sia l’Italia. E anche che si possa profilare uno spareggio per non retrocedere in C…con l’Olanda (o la Lettonia di Gulbis). Il tennista altoatesino, che ieri ha giocato un grande match, in finale oggi contro Bennetau.

Usa-Francia-Argentina-R.Ceca sono già nei quarti della Coppa Davis. E’ abbastanza anomalo che a quattro squadre su otto del World Group al primo turno siano bastate due giornate per archiviare la pratica, e fra l’altro gli Usa e la Francia in trasferta, in Austria e in Romania, mentre l’Argentina con l’Inghilterra priva di Andy Murray avrebbe vinto ovunque, anche sul ghiaccio scozzese, quindi figurarsi a Buenos Aires, e la Cechia ha dominato il Belgio (il Paese che 8 anni fa ci cacciò all’inferno: Tomas Berdych e Radek Stepanek hanno superato Kristoph Vliegen e Olivier Rochus in cinque set: 67 (2) 76 (6) 75 57 64.). Fra l’altro le squadre già promosse ai quarti sono al momento in cui scrivo solo quattro e non cinque probabilmente solo a causa del fuso orario, perché la Spagna _ sebbene mai straordinaria in doppio _ ha buone possibilità di vincere il doppio sul Perù e conquistare anch’essa il 3-0.
Tutto ciò conferma quanto scrivevo ieri, e cioè che il divario fra le prime della classe e le seconde è tale che fra le seconde avrebbe potuto esserci anche la nostra Italietta senza troppo sfigurare, solo che avesse avuto miglior sorte.
E’ anche vero che questo è un discorso puramente ipotetico che lascia il tempo che trova.
Intanto mentre la Serbia ha ridotto le distanze con la Russia grazie al doppio Djokovic-Zimonjic su Tursunov-Youzhny (63 76 (6) 76 (5), ma è una vittoria di Pirro perché anche un Djokovic ristabilito non potrà procurare 2 punti nell’ultima giornata (gioca contro Davydenko) e sull’eventuale 2 pari Youzhny farà certamente fuori (all’occorrenza) il doppista Zimonjic, i doppisti israeliani nati in Sud America _ Erlich in Argentina e Ram in Uruguay…ma sono più gli ebrei nati all’estero di quelli nati in patria _ hanno conquistato il 2-1 su Aspelin e Lindstedt 6-3,7-6,7-5…e a questo proposito vorrei capire perché Mats Wilander ha messo Bjorkman in singolare, anziché riservarselo per il doppio dove avrebbe probabilmente conquistato un punto… Nessuno è infallibile, l’abile capitano Wilander avrà avuto i suoi motivi: non conoscendoli…a prima vista non lo capisco.

Ci interessa da vicino anche il sorprendente 3-0 della Macedonia sulla Lettonia. L’Italia dall’11 al 13 aprile affronterà la Croazia _ le città in ballottaggio al momento sono Dubrovnik e Fiume (Rjieka) _ e vincendo giocherebbe i play-off promozione in settembre. Molto più probabile, purtroppo, che perdendo si debba invece affrontare uno spareggio per non retrocedere in C contro Olanda (fuori casa e sarebbe tosta) o Macedonia (in casa e sarebbe molto meglio).
Questi i risultati della seconda giornata (e forse, anche senza giocare al Fanta Tennis la cui leadership è nelle salde mani di Gianluca Comuniello, chi vuole potrebbe provare a pronosticare le quattro squadre che giocheranno le semifinali, dal momento che i pronostici per chi approda ai quarti sono scontati anche per i pochi incontri non già decisi: passeranno cioè Russia, Spagna, Germania e Israele (con mezza chance di rimonta per la Svezia…). Forza e coraggio, allora, nel pronosticare le semifinaliste e…perché no, anche le finaliste.
Inciso: a Bergamo Seppi ha dominato uno spento Santoro 6-3,6-2 e Bennetau ha sconfitto Mahut 7-6,6-7,7-5, quindi Seppi ha l’occasione di vincere oggi domenica un challenger che da quel che si è visto sul canale 955 (salvo l’acustica del microfono dell’intervistatore in campo) sembra ottimamente organizzato.

RUSSIA-SERBIA 2-1
(Mosca, Small Sports Arena “Luzhniki”, cemento indoor)
Mikhail Youzhny (RUS) b. Nenad Zimonjic (SER) 26 63 62 64
Nikolay Davydenko (RUS) b. Viktor Troicki (SRB) 61 16 63 16 62
Novak Djokovic/Nenad Zimonjic (SRB) b. Mikhail Youzhny/Dmitry Tursunov (RUS) 63 76 (6) 76 (5)

REPUBBLICA CECA-BELGIO 3-0
(Ostrava, CEZ Arena, sintetico indoor)
Tomas Berdych (CZE) b. Kristof Vliegen (BEL) 63 61 64
Radek Stepanek (CZE) b. Steve Darcis (BEL) 64 76 (4) 76 (5)
Tomas Berdych/Radek Stepanek (CZE) b. Kristoph Vliegen/Olivier Rochus (BEL) 67 (2) 76 (6) 75 57 64

ARGENTINA-GRAN BRETAGNA 3-0
(Buenos Aires, Estadio Parque Roca, terra rossa)
David Nalbandian (ARG) b. Jamie Baker (GBR) 61 63 63
Agustin Calleri (ARG) b. Alex Bogdanovic (GBR) 63 61 61
David Nalbandian/Jorge Acasuso (ARG) b. Jamie Murray/Ross Hutchins (GBR) 62 76 (11) 60

ISRAELE-SVEZIA 2-1
(Ramat Hasharon, Canada Stadium, cemento)
Dudi Sela (ISR) b. Jonas Bjorkman (SWE) 76(8) 63 61
Thomas Johansson (SWE) b. Harel Levy (ISR) 61 61 63
Jonathan Erlich/Andy Ram (ISR) b. Simon Aspelin/Robert Lindstedt (SWE) 63 76 (3) 75

GERMANIA-COREA 2-1
(Braunschweig, Volkswagen Halle, terra rossa indoor)
Phillip Kohlschreiber (GER) b. J.An (S. KOR) 62 62 62
Hyung-Taik Lee (KOR) b. Florian Mayer (GER) 75 63 16 67 (7) 63
Philipp Kohlschreiber/Philipp Petzschener (GER) b. Woong-Sun Jun/Jae-Sung An (KOR) 61 63 63

PERU-SPAGNA 0-2
(Lima, Jockey Club Del Peru, terra rossa)
Nicolas Almagro (ESP) b. Matias Silva (PER) 63 75 60
Tommy Robredo (ESP) b. Ivan Miranda (PER) 62 63 63

ROMANIA-FRANCIA 0-3
(Sibiu, Sala Transilvania, cemento indoor)
Richard Gasquet (FRA) b. Victor Hanescu (ROU) 76(5) 64 75
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Andrei Pavel (ROU) 67 (2) 64 64 64
Arnaud Clement/Michael Llodra (FRA) b. Florin Mergea/Horia Tecau (ROU) 63 64 67 (6) 36 62

AUSTRIA-USA 0-3
(Vienna, Ferry Dusika Hallenstadion, terra rossa indoor)
Andy Roddick (USA) b. Jurgen Melzer (AUT) 64 46 63 67(4) 63
James Blake (USA) b. Stefan Koubek (AUT) 57 75 62 62
Bob Bryan/Mike Bryan (USA) b. Julian Knowle/Jurgen Melzer (AUT) 61 64 62

GRUPPO 1 ZONA EURO-AFRICANA

MACEDONIA-LETTONIA 3-0
(Skopje, Hall Jane Sandanski, terra rossa indoor)
Lazar Magdincev (MKD) b. Ernests Gulbis (LAT) 26 64 62 16 62
Predrag Rusevski (MKD) b. Andis Juska (LAT) 76 (3) 63 75
Lazar Magdincev/Predrag Rusevski (MKD) b. Andis Juska/Deniss Pavlovs (LAT) 61 63 60

SVIZZERA-POLONIA 3-0
(Kreuzlingen, Bodensee-Arena, cemento indoor)
Stephane Bohli (SUI) b. Dawid Olejniczak (POL) 64 76 (3) 64
Stanislas Wawrinka (SUI) b. Blazej Koniusz (POL) 63 76 (5) 63
Yves Allegro/Michael Lammer (SUI) b. Mariusz Fyrstenberg/Marcin Matkowski (POL) 64 63 26 63

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13 Commenti a “Grande divario in Coppa Davis.
Abisso fra le forti e le deboli.
Seppi b.Santoro a Bergamo”

  1. Karlovic 80 scrive:

    Scanagatta,concordo sul fatto che la Svezia(sbagliando) ha schierato Bjorkman in singolare e non in doppio,il doppio Aspelin-Bjorkman(o anche Aspelin-T Johansson) darebbe filo da torcere ai bravi Israeliani.Strano.Molto strano.
    Io scommetto sulla Repubblica Ceca,è una squadra equilibrata sia in singolare(Berdych e Stepanek)e sia in doppio(i fortissimi Vizner e Dlouhy,anche se oggi non hanno avuto il bisogno di giocare!).

  2. Roberto Commentucci scrive:

    Ubaldo sarà sempre più preoccupato di apprendere che sono recidivo e ho avuto una ricaduta della mia malattia, che ha come effetto collaterale una pulsione irresistibile ad assistere alle gare di doppio dei tornei challenger.
    Dopo la semifinale che Seppi e Bolelli hanno vinto ieri, giocando malissimo e annullando match point, sono stato capace di vedere anche la finale di stasera, nella quale i nostri hanno alzato moltissimo il loro livello di gioco e hanno letteralmente preso a pallate (63 60 lo score finale) la coppia formata dall’americano Cerretani e dal ceko Zelenay (altri due carneadi doppisti da challenger).
    Una settimana da incorniciare per Seppi, a Bergamo, finale (almeno) in singolo e vittoria in doppio.
    Devo dire che nostri stasera, sebbene il livello degli avversari non fosse troppo probante, sembravano quasi una coppia vera.
    Purtroppo al torneo di Marsiglia, che inizia lunedì, dove erano di nuovo iscritti assieme, non sono riusciti a entrare a causa della loro bassa classifica.
    Nel singolare, è stato sorteggiato il tabellone principale. Seppi se la vedrà con Llodra (e sarà il quarto francese consecutivo dopo Ascione, Santoro, e Benneteau domani) mentre Bolelli ha pescato Richard Gasquet, testa di serie n. 2.
    Dall’altra parte del mondo, a Costa do Sauipe, da lunedì saranno in azione i nostri agguerriti terraioli.
    C’è attesa per il rientro di Potito Starace, che ha scontato la squalifica e sfiderà il ceko Minar, da lui già battuto al Roland Garros l’anno scorso. Volandri aspetta un qualificato mentre Fognini se la vedrà con un altro ceko, Jiri Vanek, in un match alla sua portata.
    Nelle qualificazioni, subito fuori Azzaro e Vagnozzi, ha superato il primo dei tre turni il siciliano Aldi.

  3. stefan scrive:

    mah bjork in singolare doveva giocare x forza,altri da schierare non ce n’erano,i 2 doppisti ineleggibili

    al limite poteva giocare pure il doppio con aspelin ma poi han deciso di risparmiarlo,insieme a TJ,sapendo che il doppio israel era cmq durissimo da battere si ma nei 2 singolari di domenica gli svedesi,freschi, sono favoriti in entrambi i matches

    insomma non mi pare che mats abbia sbagliato + di tanto,deve arrangiarsi con quel che passa il convento orfano di soderling(che rientra a marseille)

  4. remo scrive:

    Concordo con Stefan. Bjorkman in singolare non era un’eresia e il doppio israeliano ha appena vinto gli Australian Open e giocava in casa. Vero è che Aspelin (US Open 2007 cn Knowle) e Bjorkman (numerosi slam in carriera) erano competitivi, ma le scelte di Mats erano quasi obbligate.
    Credo pure che la Serbia non sia ancora del tutto fuori dai giochi, visto che Troicki nella prima giornata non ha giocato così male. Se Djokovic batte Davydenko, sul 2-2 tutto è possibile e non è la prima volta che la pressione gioca brutti scherzi a Youzhny (che però è maturato).
    Ottima vittoria della Francia (non era così semplice) e risultati complessivamente in linea con le aspettative. Affermare però che l’Italia maschile non sfigurerebbe in Davis presenta, a mio avviso, due interpretazioni: in senso assoluto, se ogni nazione schierasse i suoi migliori elementi, forse non meriteremmo la serie A (penso alla Svizzera, con Federer e Wawrinka, ad esempio); se invece andiamo a vedere i roster schierati dalle prime 16 in questo primo turno, allora magari l’Italia potrebbe starci. Il Perù, la Corea, la Gran Bretagna, il Belgio e via dicendo non sono granché (ma nemmeno noi lo siamo) ma se schierassero o migliori, forse noi non vinceremmo mai (fuori della terra rossa, dove probabilmente siamo anche da quarti di finale).

  5. daniela scrive:

    Perchè, Ubaldo, dici che Zimonjic affronterebbe Youzhny come quinto eventuale incontro? il doppista aveva sostituito Djokovic la prima giornata, e quindi aveva giocato come numero uno; il numero due, se non rimette Tipsarevic dovrebbe essre Troicki.

  6. Karlovic 80 scrive:

    @ Commentucci.
    Lo Slovacco Zelenay in carriera ha vinto una marea di futures e challenger in doppio,idem l’Americano Cerretani ma erano al primo torneo insieme.
    Comunque a livello challenger sono una buona coppia e credo anche che Io e Scanagatta ben allenati potevamo dargli filo da torcere.
    La vera sorpresa è stata la vittoria contro i forti doppisti e vincitori di molti tornei Atp(non insieme)Kerr e Levinsky,che giocano da anni il doppio ad alti livelli,anche se non erro anche loro erano al primo torneo insieme.

  7. Nikolik scrive:

    Bravo Roberto, mi raccomando, non guarire dalla tua malattia.
    Piuttosto, mi domando, visto che hai finito le schede tecniche dei tennisti azzurri, che cosa aspetti a fare la stessa cosa per le nsotre migliori tenniste.
    Giustizia ed equità impongono una scelta in tal senso. Abbasso il maschilismo.
    Per il resto, ripeto che ha ragione Ubaldo: ormai sono molti anni che la Davis non ritrae fedelmente il reale stato del tennis internazionale. La situazione attuale ci penalizza un po’ troppo, troppo rispetto ai nostri (per carità, indiscutibili) demeriti.

  8. Roberto Commentucci scrive:

    Non c’è dubbio che il nostro movimento, che è composto da 5 top 100 con margini notevoli di crescita, dal momento che i più anziani Volandri e Starace hanno solo 26 anni, sia tecnicamente almeno altrettando valido, e probabilmente superiore, rispetto a nazioni come la Romania, l’Austria, la stessa Gran Bretagna, il Belgio.
    Sulla terra rossa, in particolare, batteremmo quasi sicuramente queste formazioni, disporremmo penso abbastanza agevolmente di Svezia e Israele, ce la giocheremmo alla morte con la Germania e non partiremmo battuti nemmeno con gli USA.
    Abbiamo forti singolaristi.
    Dobbiamo però migliorare tantissimo nella coesione interna (la squadra è abbastanza sfilacciata e non si riconosce gran che nel capitano) e dobbiamo tentare di costruirci un doppio affidabile e affiatato, cosa assai difficile nel tennis attuale.
    Per questo motivo ho assistito con interesse alle prove di Seppi e Bolelli, che credo saranno schierati contro la Croazia sia in singolo, sia in doppio. Nessuno dei due è un doppista naturale, c’è ancora molto da lavorare, ma in prospettiva potrebbero fare bene, anche perché i due possono condividere gran parte della programmazione quindi giocare molto spesso assieme. Ci vorrà tempo, intanto lo giochino il più possibile, e miglioreranno anche come singolaristi.

    Attualmente in Italia i due migliori specialisti del doppio sono probabilmente Daniele Bracciali (che sta tentando un difficile recupero da una operazione alla spalla) e Flavio Cipolla, giocatore leggero, ma dotato di buonissimo talento, che ha vinto numerosi tornei challenger. La sua classifica in singolare e la sua programmazione, basata sui challenger, gli hanno finora impedito di giocare tornei di doppio di valore assoluto, e quindi la sua esperienza ad alti livelli è ancora limitata. Ma i recenti progressi compiuti dal romano nel fondamentale del servizio, suo principale punto debole, potrebbero presto cambiare la situazione.
    Staremo a vedere.

  9. Roberto Commentucci scrive:

    Riporto di seguito il comunicato stampa ufficiale del torneo di Bergamo sulla giornata di ieri, redatto dall’ottimo Riccardo Bisti.

    “L’azzurro Seppi gioca una partita spettacolare e domina Fabrice Santoro, e domenica andrà a caccia della prima vittoria in un torneo challenger. In finale troverà Julien Benneteau, giustiziere di Mahut.

    Maestoso. Spettacolare. Straordinario. Sono questi i primi aggettivi che vengono in mente pensando alla prestazione di Andreas Seppi nella semifinale del trofeo “Baci & Abbracci” di Bergamo (125.000$, Play-It). Contro Fabrice Santoro, campione in carica e prima testa di serie del torneo, l’altoatesino ha probabilmente giocato una delle migliori partite in carriera. Alla vigilia del match le sensazioni erano positive. Troppo fresco il ricordo del precedente di Doha, in cui vinse Santoro in tre set, per non farne tesoro “Ma lì era il primo match dell’anno, e qui sono stato aiutato anche dalla superficie”. Andreas è sceso in campo con un disegno tattico ben preciso, e lo ha messo in atto sin dal primo game. La miniera d’oro per l’azzurro è stato il dritto incrociato. “L’idea era quella di giocare aggressivo e di prendere la rete il prima possibile” ha detto l’azzurro dopo il match “Inoltre ho cercato molto gli angoli, in particolare con il dritto, per aprirmi il campo”. Molto attento, l’azzurro non si è mai fatto mettere in difficoltà dai tagli di Santoro, e lo ha aggredito dalla parte del dritto, costringendolo in più occasioni a staccare la mano sinistra. La partenza è stata fulminante: break al secondo gioco e Seppi subito sul 3-0. L’azzurro è stato perfetto in ogni zona del campo: autoritario con il servizio, chirurgico con il rovescio e miglioratissimo con il dritto, il colpo che in questi mesi sta facendo la differenza nel suo gioco. La risposta al servizio, se possibile, è ancora migliorata. Sono ancora impresse nella memoria degli oltre 2500 presenti alcune risposte sulle stringhe del francese, sfondato senza avere l’opportunità di fare le sue “solite” magie. Il primo set si è chiuso con il punteggio di 6-3, ma il risultato avrebbe potuto essere ancora più netto. Nei primi giochi del secondo set, se possibile, Seppi ha giocato ancora meglio, volando sul 3-0 con doppio break. Lì ha avuto un brevissimo passaggio a vuoto, cedendo il servizio per l’unica volta nella partita e consentendo al francese di avvicinarsi sul 3-2. Ma è stato un momento, e Seppi ha continuato a martellare. “La partita l’ho sempre avuta in mano io, e sono stato bravo a tenere il servizio nel sesto game del secondo set. Lì avrei rischiato di subire due break consecutivi, invece si è risolto tutto per il meglio”. Alla fine è giusto far parlare le statistiche: l’azzurro ha infilato 35 colpi vincenti, che in 17 giochi di partita significa due winners a game. Roba da top ten, e non crediamo di esagerare.
    Al termine del match, il PalaNorda gremito in ogni ordine di posti ha tributato una lunga ovazione a Fabrice Santoro, che in questi due anni è diventato un vero e proprio beniamino del pubblico bergamasco. Il transalpino ha anche ricevuto un premio alla carriera, mostrando sincera riconoscenza nei confronti del pubblico. “Qui a Bergamo ho giocato nove partite, ed ogni incontro è stato qualcosa di speciale. Fino ad ora ho sempre vinto, ma oggi contro Andreas non c’era nulla da fare. Mi sarebbe piaciuto giocare la finale, ma penso che il pubblico non possa proprio lamentarsi, visto che c’è Andreas”. E mentre il pubblico stava ancora applaudendo, Santoro si è ripreso il microfono per augurare, in italiano, “In bocca al lupo” a Seppi per la finale di domani.
    In finale l’azzurro troverà Julien Benneteau, che ha impiegato 38 game ed oltre tre ore di gioco per venire a capo di Nicolas Mahut, in una partita bella, tesa e combattuta. Il numero 59 del mondo avrebbe potuto chiudere in due set, essendosi trovato avanti 7-6 4-2, ma è stato risucchiato dall’orgoglio di Mahut, che ha annullato due matchpoint nel tie-break del secondo, vinto 11 punti a 9. Nel terzo, Mahut ha annullato altri due palle match sul 4-5, ma ha poi dovuto cedere al dodicesimo gioco. Il match si è chiuso con una bella scena, in cui entrambi i giocatori hanno regalato un polsino ad una bambina che durante il match era stata colpita da una pallata involontaria di Benneteau. La finale è in programma a partire dalle 16.30: è il secondo scontro diretto tra Seppi e Benneteau: l’unico precedente si è giocato alle qualificazioni di Madrid nel 2006, e vinse il francese con il punteggio di 6-4 7-5.
    Andreas Seppi e Simone Bolelli hanno vinto il torneo di doppio al challenger di Bergamo, battendo la coppia composta dallo slovacco Igor Zelenay e l’americano James Cerretani con il punteggio di 6-3 6-0.
    Gli azzurri si aggiudicano così un primo premio di 6.600 euro.”

    Come scritto ieri, a caldo, e come conferma l’attento Riccardo, a mio avviso è stata la partita migliore della carriera di Seppi fino a questo momento.

  10. Nikolik scrive:

    Concordo, come al solito, sull’analisi di Roberto, in specie sul metodo, cioè guardando alla classifica, che ha il pregio di essere oggettiva e di tenere in considerazione i risultati di un anno intero.
    Per essere rappresentativa dei veri movimenti nazionali, la Coppa Davis dovrebbe essere semplicemente giocata, obbligatoriamente, da 4 singolaristi diversi.
    Tutto il resto potrebbe rimanere così com’è, senza nessuna rivoluzione.
    Obbligando a schierare 4 singolaristi diversi, si premierebbero i movimenti nazionali migliori e non chi ha un solo giocatore fortissimo e poi il vuoto.
    Oltretutto, tutto sarebbe più divertente e stimolante e anche il campo di partecipazione sarebbe più completo, perchè il campionissimo potrebbe arrivare, giocare la sua partita ed andarsene subito via, senza stare per forza 3 giorni lì.
    Se si giocasse con 4 singolaristi diversi, staremmo sicuramente in serie A per i prossimi 30 anni filati.

  11. stefan scrive:

    “è stata la partita migliore della carriera di Seppi fino a questo momento”

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    Scanzi salterà di gioia…in girotondo con Cazzaniga

  12. federico scrive:

    Secondo me la finale è veramente importante..vincere un torneo darebbe ad Andreas un pò di carica per la stagione primaverile…
    Credo che sia nelle sue corde battere Benneteau che è sicuramente meno “imprevedibile” di Santoro.. A parte le solite originalità… Forza Seppi!!!!!!!
    Per qualche anno prima di preoccuparci della Davis dovremmo migliorare a livello individuale…che poi la Davis si sa vale quel che vale.

  13. stefan scrive:

    djokovic avanti un brk al terzo lo perde e finisce in ospedale esausto,ha dato tutto x la bandiera

    onore al combattente

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