Australian Open Day 3:
Le ultime magie di Santoro

 
21 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Virtual Tour 2009: day 5, vediamo quanto sei esperto!   

Epica vittoria al quinto del 36enne transalpino. Esce Nalbandian all’ennesimo disastro in carriera. Delude totalmente Bolelli. Avanti con agio Djokovic, Federer e Del Potro. E Baghdatis c’è ancora.

Quel gran genio di McEnroe, molto più bravo in campo che al microfono, disse una volta che “uno come Santoro non farà mai quarti in uno Slam“. Ha avuto ragione fino a tre anni fa, quando il Magicien raggiunse i quarti proprio a Melbourne, tra lo stupore generale.
Fabrice Santoro, francese nato a Tahiti nel dicembre del ‘72, non è sempre stato Mago. A inizio carriera (molto, molto tempo fa) era un pallettaro anonimo. Poi si è messo improvvisamente a giocare a un gioco tutto suo, da quadrumane, dritto e rovescio a due mani e ricami continui. Intortatore sublime, creatore di colpi impensabili (e spesso irregolari, tipo prendere la palla lanciando la racchetta - come sembra aver fatto al primo turno contro depressissimo Juan Carlos Ferrero). Lo ricordo l’anno scorso, a Doha, scherzare Andreas Seppi con una palla corta che dopo aver rimbalzato sul campo dell’altoatesino ritornò nel suo. Seppi, da quel momento, uscì letteralmente dal campo, come se avesse visto qualcosa per lui inconcepibile (e infatti).
A fine 2008 Santoro aveva detto di ritirarsi. Non lo ha fatto, e fino a oggi sembrava una pessima notizia. A Doha aveva fatto un solo game contro Nadal. Stamani si è però avuto conferma che la ragione era dalla sua parte.
Il suo match con Philip Kohlschreiber, tedesco tanto talentuoso quanto agonisticamente stitico, è stata la dimostrazione che la maniera peggiore di vivere il tennis è concepirlo come sport a uso e consumo esclusivo dei primi quattro (come se il resto del mondo non esistesse) e di un nazionalismo che, ancor più in Italia, mette solo malinconia.
Il favorito era Kohli, rovescio a una mano tra i più belli del circuito (nel mio podio viene dopo Gasquet e il fu Youzhny). Qui, un anno fa, Kohlschreiber diede vita a un incontro di debordante bellezza con Roddick, sconfiggendolo al quinto prima di suicidarsi con il sottovalutato finnico Nieminen. Ha vinto invece (o proprio per questo) Santoro, pure sotto due set a uno. Nel quinto set si è condensata la carriera di entrambi. Da una parte il tedesco dalla fronte inutilmente (a volte) spaziosa, sguardo triste da impiegato del catasto e fiera capacità di sbagliare sempre i punti importanti. Dall’altra il Mago, stremato e pieno di tic, crampato quasi come Pescosolido a Maceiò eppur capace di colpi assurdi.
L’istantanea del match è Santoro che, dopo aver vinto, non riesce nemmeno ad alzarsi dalla sedia. Ghiaccio sull’inguine, gambe paralizzate, serbatoio finito. Per una volta non ha indossato le sue magliette per daltonici. Fino alla fine si è aggiustato i calzini e grattato la gamba prima di rispondere, due dei suoi mantra preferiti. A fine incontro non si è inginocchiato a terra perché sapeva che, se lo avesse fatto, probabilmente ci avrebbe lasciato le giunture. E prima del match point si è beccato un warning per aver perso tempo (era andato a bere).
Gli Australian Open regalano spesso epiloghi epici, soltanto un anno fa ci fu una maratona terminata a piena notte tra Hewitt e Baghdatis. Per ora Santoro-Kohli è Il match del torneo.
Già, Baghdatis. E’ tornato, o così sembra, dando segno di sé nel suo torneo preferito. Piegato in quattro set il bad boy Soderling, uno che quando c’è da deludere negli Slam non si tira indietro mai. Ora il cipriota sorridente trova Mardy Fish: fattibile.
E chi ha battuto Fish, stanotte? Ma è ovvio. Il tennista italiano più piacevole, fatti salvi Cipolla e Naso: Simone Bolelli. Delusione totale, ancora una volta. Mai - su, diciamo “quasi mai” - che gli italiani sappiano vincere la prova del nove. Fish non indovinava un torneo da Indian Wells 08 (a parte i quarti un po’ estemporanei a Flushing Meadows), era un incontro equilibrato. E invece lo ha stravinto l’americano in tre set. Coach Pistolesi, sempre prodigo di scusanti e giustificazioni, per una volta ha ammesso la prestazione negativa, aggiungendo poi che Bolelli ha sentito troppo la pressione. Come se gli altri, la pressione, non la sentissero. Ed era solo il secondo turno di uno Slam.
Bolelli ha bei colpi e certo carattere mansueto, ma i suoi difetti - spostamenti, tigna agonistica, risposta - negli anni non sono progrediti di un millimetro. Adesso gli italianisti diranno che va aspettato, che è colpa del caldo, del vento, dei denti del giudizio, di Rino Tommasi, dei disfattisti e dell’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca (avendo 30 anni di disastri alle spalle, sono assai navigati nell’arrampicarsi sugli specchi). E lo stesso Bolelli fa spallucce quando qualcuno osa dubitare della sua entrata imminente nei 20 (auspicabile, sia chiaro).
La realtà è che allo stato attuale il migliore (o “meno peggiore”) in Italia è Andreas Seppi, un onesto mediano volitivo, e che Bolelli non riesce ad essere molto più di un Berdych in diesis minore. Le chiacchiere stanno a zero. Se poi questo basta per fare cortei, auguri e clacson per tutti.
A margine, ricordo che un italiano non raggiunge il terzo turno a Melbourne dal secolo scorso. Accadde grazie al mai troppo lodato Gianluca Pozzi, uno che sapeva sì divertire (bastava che non beccase la sua Nemesi, Wayne Black). Parliamo del 1999, dieci anni fa. Può uguagliarlo stanotte Fabio Fognini, per molti - me incluso - meno bello ma più futuribile di Bolelli: trova Almagro, non in forma e non a suo agio sul veloce.
Provarci è d’obbligo.
Esaurita la didascalica tirata italica, che farà arricciare il naso agli ottimisti e ai militaristi, resta da fare i conti della serva e della spesa. Vincono facile Federer, Djokovic, Del Potro. Tutti in tre set. Un po’ meno facile Roddick, in quattro sul genio pazzo Malisse, che è stato in partita fino al tie del terzo prima di sbracare nell’ultima frazione. Roddick è sempre più esteticamente sconsolante: non sfonda più col dritto, fieramente pallettaro (non sbaglia quasi mai), macchinoso di rovescio, servizio-bomba e poco più. Inguardabile. E’ poi l’unico con la visiera del cappellino che suda di vita propria. Purtroppo al terzo turno lo Yankee troverà lo sfibrato Santoro, quindi ha già assicurata la seconda settimana. Guardando il tabellone, è anzi quasi certo del quarto con Djokovic.
Federer, per la cronaca, ha battuto Korolev, un russo specializzato nel fare sfracelli a rete. Chiamatelo, anche se non volete, stupratore di volèe. Una volta lo accostai all’Est Est Est!!! di Montefiascone e il sindaco della cittadina laziale se la prese. A ripensarci aveva ragione lui. Quel vino è sì un po’ sopravvalutato, ma mai indigeribile quanto Korolev.
Adesso Federer troverà Safin, fin qui insolitamente sicuro. La riedizione della storica semifinale degli Australian Open 2005. Per me Federer ha il 99% di possibilità di vittoria e Safin vivrà il calvario (l’ultimo a Melbourne, pare sia la sua stagione d’addio), ma se sbaglio offro Haderburg Pas Dosé per tutti.
Da segnalare l’ennesimo harakiri di Mathieu, super-choker del circuito, uno che dopo aver perso due Davis e dilapidato milioni di occasioni è stato in grado di farsi rimontare due set da Amer Delic - americano di seconda fascia, ma piacevole - per poi perdere 9-7. Curiosamente Mathieu mostra un valido istinto killer contro un solo giocatore: Seppi.
Vince come da pronostico Cilic, che bello non è, ma con Del Potro potrebbe ambire a quinto incomodo del torneo. Sfortunatamente per loro potrebbero incrociarsi in ottavi, col premio di trovare Federer in quarti.
Tipsarevic continua a essere prevedibilissimo nella sua imprevedibilità. Un anno fa portò a una maratona Federer, Il Re Piccoso. Sembrano passati secoli.
La sorpresa maggiore (uhm) è l’eliminazione di David Nalbandian, gaucho dalle forme notoriamente generose e dalla sudorazione pari a quella di uno Zidane in sauna. E’ stato sconfitto, il Gordo, dalla macchinetta-tiracolpi Yen-Hsun Lu. Sessantuno al mondo (forse dentro i 50 dopo questo torneo), un po’ schematico e da veloce, poco potente ma buoni fondamentali e discreta mano. Troverà adesso Robredo, uno di quegli spagnoli (come Ferrer) che vincono per la gioia esclusiva dei familiari.
Nalbandian era, in via molto teorica, l’unico giocatore in grado di battere Djokovic prima delle semi, ma puntare su lui è quasi sempre puntata persa. Dice da anni di volersi dare al rally: paghiamogli una Subaru con una colletta, su. O anche solo una Nintendo Wii.
Segnalo anche l’uscita in quattro set, contro l’uomo da Slam Gilles Muller, dell’enfant prodige Tomic, vanto australiano dal gran futuro, nonché eversore in primo turno di Starace.
Questione teste di serie. La parte bassa del tabellone si è allineata al terzo turno orfana di 5 tds su 16: mancano in ordine di importanza Nalbandian (10), Soderling (16), Feliciano Lopez (27), Mathieu (29) e Kohlschreiber (32). Sorprese da poco.
Pronostici: ieri ne ho presi 8 su 12, Ferrero 4. Notevole questo passaggio dello scrivano albese su Santoro-Kohli: “Vince Kohli, perchè Taleb è bravo ma io non del tutto pirla“. Forse Taleb è più bravo di quanto pensassimo, Fede.
Ecco le preveggenze sbadate per stanotte:

Haas-Cipolla 1 (temo la mattanza)
Canas-Gonzalez 2
Almagro-Fognini 1 (ma mica ci credo molto)
Beck-Melzer 2 (impronosticabile come lo è Melzer)
Stepanek-Berrer 1
Karlovic-Ancic 2 (mah)
Monfils-Koubek 1 (scappate)
Clement-Verdasco 2 (non facciamo bischerate, Nando)
Gulbis-Andreev 1 (match da vedere)
Sela-Hanescu 1 (match da vedere)
Ljubicic-Tsonga 2 (come stai, Cassius?)

Collegamenti sponsorizzati


19 Commenti a “Australian Open Day 3:
Le ultime magie di Santoro”

  1. giovanni67 scrive:

    le inquadrature finali su Santoro che dopo l’ultimo scambio vittorioso pareva invecchiato di venti anni,ci riconciliano con il tennis che fu,fatto di veroniche alla Panatta,pancette prominenti alla Leconte e righe del campo ristrette la sera precedente da quel pazzo di Nastase….lunghissima vita al Mago. Grande Scanzi, ma è banale dirlo.

  2. Massimo scrive:

    Santoro è un grande, spero continui fino a 40 anni…
    Sono sicuro che se finisce la stagione tar i primi 50 rimanda
    ancora il ritiro….

  3. Skorpion scrive:

    “Haas-Cipolla 1 (temo la mattanza)”
    Cipolla ha un solo difetto: gli manca il fisico di Haas :-)

  4. pibla scrive:

    Al terzo giorno mi permetto di dire che il resoconto quotidiano del torneo di Scanzi è una grande trovata per il blog, davvero super spassoso ed anche interessante.
    Per inciso, non ho la più pallida idea di cosa sia l’Haderburg Pas Dosé ma poco male, tanto a Scanzi non toccherà offrirlo.
    Piccola precisazione, dopo pochissime settimane dall’incontro di Doha Seppi e Santoro si incontrarono di nuovo e Andreas lo prese a pallate, così, giusto per dare a Cesare quel che è di Cesare.
    Consiglio non richiesto agli amanti del tennis, divertitevi con Scanzi ma se le cose vi interessano davvero, leggete ed ascoltate Commentucci……beh, ovviamente oltre ad Ubaldo, ma pare pure superfluo stare a precisarlo!

  5. angelica scrive:

    Chi ama i vini rossi, fa fatica ad apprezzare i bianchi

  6. Plague scrive:

    Bravo Scanzi, un tocco di divertimento alla mia giornata a lezione all’università, proprio come Topolino o Dylan Dog

  7. Paolino scrive:

    Sconsolante la partita di Bolelli.

    Quando è in giornate così gli prende un’ansia di colpire forte, sempre più forte senza lucidità.

    Finora Pistolesi non è riuscito a farlo diventare un giocatore di tennis. E’ rimasto un gran colpitore. Ma il tennis, anche al giorno d’oggi, è qualcosa di più.

  8. Quaiomic scrive:

    Splendido Scanzi!!.
    Strepitoso il killer instint di Mathieu sù Seppi.
    Dopo la debacle di Bolelli contro Fish dopo già essere inciampato con Llodra a Parigi, lo promuoverei rianimatore di salme attaccanti.
    Propongo agli addetti del blog di sospendere l’ intervista pre-gara-slam a Bolelli, solitamente debordanti di presunti miglioramenti tattici e mentali, subito dopo smentiti da prestazioni allarmanti!!.

  9. Paolo v. scrive:

    Innanzitutto, complimenti vivissimi a Santoro.
    La vicenda del francese mi spinge ad una considerazione:
    non è che, tolti i primi quattro e pochi altri, oggi, il livello medio del circuito maschile sia obiettivamente molto basso?
    Questa considerazione la faccio perchè non mi sembra giusto che si prenda spunto da ogni cosa per denigrare il livello della wta mentre il livello dell’atp la passa sempre liscia. Mi spiego, l’altro giorno ho letto che se la Date (classe 1970) avesse battuto la Kanepi, il tennis femminile avrebbe fatto una figuraccia, allora se permettete, il fatto che il mago (classe 72) sia al terzo turno che figura fa fare al livello medio dell’atp?
    Perchè la Date non può vincere una partita? Io credo che la Date che ha un fisico estremamante “fit”, che non è affatto logora perchè viene da 12 anni di stop (la ruggine ormai l’ha spolverata perchè è rientrata con gradualità da circa 12 mesi) e , soprattutto, che a suo tempo è stata una grandissima (n.4 del mondo quando le giocatrici davanti alei erano Graf, Seles e sabatini, e si lasciava dietro gente che si chiamava Navratilova, Sanchez, martinez, per non parlare di Novotna Capriati MJ Fernandez ecc ecc) dall’altra parte invece, Santorò non è mai stato così forte, eppure a 37 anni è ancora quasi sui suoi livelli massimi.
    Io, fatte queste premesse, penso che sia più sorprendente il risultato di Santoro di quello della Date per cui credo che ci sia da riflettere sul livello medio dei giocatori uomini. Quattro grandissimi, pochi altri molto buoni e poi veramente il deserto.
    Non è un caso che Santoro quando gioca contro Federer o Nadal faccia un game di stima.
    Mi sembra che da parte di qualche amico ci sia troppa accondiscendenza verso il circuito maschile e troppa voglia di criticare le giocatrici.
    A proposito di giocatrici, peraltro, a me piacerebbe che qualche esperto ci spiegasse qualche cosa circa lo sviluppo muscolare di alcune top player, La Safina, per esempio è più muscolosa del fratello, e non esagero (guardate alcune foto scattate mentre colpisce di rovescio), ma anche la Jankovich ha due spalle impressionanti e, mi spiace dirlo, ma anche la mia amata Dementieva ha due bicipiti obiettivamente esagerati.
    Una decina di anni fa nel calcio si imbastì un dibattito ed un processo su dichiarazioni di un allenatore che, parlava di eccessivo sviluppo muscolare di un paio di campioni.
    Il tennis invece squalifica Volandri perchè si spruzza uno split di troppo di un farmaco che era autorizzato ad assumere.
    Va bè, io peraltro sono garantista e sono convinto che sia frutto di duro lavoro e basta anche perchè altrimenti non potrebbero farla franca con i controlli di oggi, detto questo, da un punto di vista estetico, non ne escono benissimo.
    Voi che ne pensate?

  10. luca scrive:

    roddick inguardabile…mi sembra un pò esagerato,perchè dovrebbe tirare forte il diritto,se vince senza…poi sono dell’idea che sia ancora in grado di tirarlo forte,vedrete che se andrà avanti contro un top player rispolvererà il famoso dritto…sia chiaro che non credo vincerà il torne però definire inguardabile roddick non è un parere imparziale.
    saluti e buon tennis(fognini domani perde 99,9%)

  11. Renée scrive:

    Totalmente d’accordo con Paolo v.: oggi, vedendo un servirzio su Eurosport, la schiena della Safina mi ha spaventato. Non è mai stata un fuscello però nel giro di pochi mesi ha messo su i dorsali di Phelbs
    Anche tra i maschietti ci sono “crescite” impressionanti, però
    Per Murray ok, sarà stato il sushi, ma Monfils a Doha mi sembrava ben più grosso dell’anno scorso.
    Quanto a Santoro, ho visto l’incontro e, per quanto eroico, secondo me la partita l’ha persa il suo avversario.

  12. Skorpion scrive:

    @@Paolo v.@@ Forse la verità è che Santorò è davvero forte e che oggi come qualche anno fa le variazioni di gioco danno fastidio, spezzano il ritmo, non danno punti di riferimento e bisogna letteralmente inventare, palla su palla, i colpi, giocare cioè interpretando piuttosto che applicando pedissequamente un “modulo” o degli schemi. Santorò è all’epilogo della sua carriera ma non è solo per fortuna degli amanti del bel gioco :-)

  13. anto scrive:

    Santoro, un’icona del tennis contemporaneo……..mentre ascoltavo l’audio di Ubaldo con Pistolesi………..riflettevo su Bolelli……..sono sempre più convinto che la scelta del coach romano sia stata una sciagurata decisione……………mi piacerebbe vederlo con Piatti……..se ha portato Ljubici al terzo posto….non vedo perchè non potrebbe far entrare il bolognese nei top 15……………ah dimenticavo Scanzi godibilissimo come sempre.

  14. luca scrive:

    mi sa che le hai azzecate tutte…

  15. Agatone scrive:

    Uno dei topos di Scanzi è ‘padre edipico’. E’ un’idea divertente. Chi sono i padri edipici dei top ten. Qualcuno l’ho trovato, altri no

    nadal - borg
    federer - sampras
    Djokovic - lendl
    murray - mecir (?) ma murray è più forte
    davidenko - qualche svedese di seconda fascia epigono di Borg
    roddick - ?
    Del potro - Clerc (?)
    Blake - Ashe

    Qualcuno ha qualche altro paragone?

  16. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Paolo v.
    Il tennis femminile, nel 2008, non è riuscito ad esprimere una qualunque novità rispetto al tennis delle Williams, che sono lì da un decennio e continuano imperterrite a vincere, se stanno bene. La sua evoluzione, ritirata Henin e rotta Mauresmo, è impalpabile.
    Che ti devo dire? Vista (e salutata) Venus oggi, speriamo nel 2009.
    Al confronto, anche il solo Tsonga è una ventata di nuovo talento e freschezza. I primi quattro sono fortissimi. Monfils non è affatto male. Simon è un novello Wilander del 2000. Le vecchie glorie passano turni, ma mica tanti……
    Insomma, le partite più interessanti del 2008 femminile quali sono state? Faccio fatica a ricordarle. Di qua, invece, a parte la (discussa, ma abbastanza memorabile, direi..) finale di Wimbledon, ci sono state la semifinale US Open tra Murray e Nadal, la semifinale di Madrid Murray-Federer, la finale Djokovic-Tsonga a Melbourne, l’intero torneo di Tsonga a Bercy….
    Djokovic, Tsonga e Murray sono nuovi. E molto buoni.
    E di là? Jankovic? Boh…..

  17. pibla scrive:

    Grande Agatone.

    Tsonga-Noah.

    Tra i nostri direi Camporese-Bolelli.

  18. Paolo v. scrive:

    @ MEW, Hai nominato tra i nuovi oltre a Tsonga, Djokovic e Murray (che fanno parte dei magnifici 4). Io ho solo detto che a parter i primi 4 e pochi altri oggi il tennis atp per mè ha un livello basso (rispetto al passato) e lo dimostra il fatto che di solito i big non perdono manco per sbaglio nei primi turni. Questo vuole dire due cose:
    a) che i big sono molto forti, e questo è indubbio.
    b) che dietro, esclusi pochi altri, c’è il deserto.
    Questo squilibrio è dannoso per l’interesse dei primi turni, e mi fa venire in mente gli anni ottanta allorquando la stessa cosa si verificava nel settore wta perchè c’erano delle fenomenali campionesse (Graf, Seles Sabatini Navratilova, Sanchez, ecc) e dietro il vuoto, per cui il grande Rino tommasi aveva provocatoriamente avanzato l’idea di occuparsi del tennis femminile solo dai quarti “tanto prima non succede mai nessuna sorpresa”.
    Detto questo, ha me il tennis femminile non dispiace e lo seguo anche più del maschile, de gustibus.
    Oggi le prime 5 non sono fenomenali ma in compenso c’è grande equilibrio ed il livello medio è decisamente salito.
    Match fantastici in gonnella del 2008? subito:
    Finale wimbledon,
    Finale us open
    Schiavone Henin e Schiavone dementieva a Dubai (quest’ultima per le emozioni oltre che per il gioco)
    La pennetta che ha dato 61 61 alla petrova giocando il match perfetto.
    e tutte le sfide tra flavia e venus.
    Un altra splendida partita che ricordo è stata la semi di Linz tra Ivanovic e Aga Radwanska. ecc ecc

  19. Agatone scrive:

    Giusto. per continuare con i francesi:

    gasquet - leconte
    simon - forget

Scrivi un commento