Triste Foro Italico

 
5 Settembre 2008 Articolo di Daniele Flavi
Author mug

Anche nel 2009 gli Internazionali si svolgeranno nella struttura provvisoria che ha ospistato l’edizione di quest’anno. 

Roma – Ci risiamo, è sempre la solita triste storia della burocrazia italiana. S’inizia con i bei proclami in altrettanto belle e sfavillanti sale e si finisce dopo anni con i commissari che nel giro di pochi giorni devono decidere il futuro di opere di fondamentale importanza per lo sport e quindi per la cultura della nostra nazione. Questa volta è toccato al Tennis ed in particolare alla struttura del Foro Italico. Dopo la presentazione del progetto nel 2007 del nuovo impianto che dal 2009 avrebbe dovuto ospitare gli Internazionali d’Italia è di oggi la notizia che anche per il prossimo anno il più importante e prestigioso torneo di Tennis in Italia verrà disputato in una struttura provvisoria. La stessa che nel mese di maggio ha ospitato l’edizione 2008 e che comunque, grazie agli sforzi organizzativi, non ha fatto mancare le comodità e la facilità di utilizzo agli spettatori. La notizia certo era nell’aria già da qualche tempo vista la lentezza con la quale procedevano i lavori. Ma il punto è un altro. Cambiano le amministrazioni, cambiano i dirigenti, ed improvvisamente un progetto che fino a pochi mesi prima andava bene di punto in bianco, con i lavori già iniziati e quindi con i soldi pubblici già spesi (si parla di 6 milioni di euro) non va più bene. Scoppia, ovviamente, la polemica politica ed ogni politico che scende in campo, o meglio sulle agenzie, cerca di portare la ragione dalla sua parte. In tutto ciò chi ci rimette è il semplice appassionato di Tennis che con ansia attende dodici mesi per vedere i propri idoli a pochi metri di distanza, che oramai convive tristemente a braccetto con la lentezza cronica del sistema burocratico italiano. Il rischio grosso per la capitale d’Italia è quello di perdere l’evento tennistico italiano più importante a favore della “capitale economica” Milano che prontamente ha presentato la propria candidatura. Poi ci si sono messi di mezzo anche i mondiali di nuoto di Roma 2009 che non sono riusciti a diventare il traino per l’accelerazione ai lavori degli impianti del Foro Italico che molti speravano. Nel giro di pochi giorni, forse, si saprà con più certezza che fine farà l’area del Foro Italico che da sempre, oramai possiamo dire, rappresenta per gli amanti del tennis il luogo dove s’incrociano le racchette nella dolce atmosfera primaverili che solo Roma sa offrire nel mese di maggio.

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23 Commenti a “Triste Foro Italico”

  1. marcos scrive:

    a milano sorgerebbe l’enorme problema dei campi secondari.

    il forum d’assago, il vigorelli (non so quanto adatto al tennis) ed il palasharp (9000 posti, credo) potrebbero ospitare il campo centrale, con qualche adattamento. bisognerebbe costruire intorno a queste strutture una quindicina di campi, di cui qualcuno con tribune decenti: non mi pare un’impresa di facile gestione.

    poco prima delle elezioni comunali romane, lessi che i frequentatori dei circoli capitolini non erano preoccupati dalla candidatura di alemanno, anzi…
    …questo potrebbe significare che un qualche tentativo di rivedere lo stop potrebbe muoversi. tra i frequentatori di cui sopra, infatti, pare ci siano pezzi da novanta, novantacinque circa.

    le polemiche sull’ampliamento del foro italico vanno di pari passo con quelle del parcheggio del pincio: quando subentra la nuova amministrazione, anche per segnalarsi alla cittadinanza, questa rilegge le scelte della precedente e, spesso, le boccia. è una prerogativa molto italiana, che non si ferma alle amministrazioni decentrate.

    se non si riuscisse a tenere il foro italico nei tornei “mille”, si potrebbe cercare una strada simile a quella percorsa da montecarlo: l’ambiente del foro è irreplicabile. pochi sono i tornei che possono vantare una scenografia simile: naturalmente, bisognerebbe contare qualcosa nella stesura dei calendari, per non essere sopraffatti da qualche “mille” giocato in periodi troppo vicini.

  2. enzo cherici scrive:

    Tutta la mia solidarietà agli organizzatori del torneo di Amburgo. Ci facciamo sempre riconoscere. Una vergogna :-(

  3. simo82 scrive:

    speriamo che lo facciano a Milano il torneo!!!

  4. Asvel scrive:

    C’è qualcuno che è sorpreso dalla notizia? Era evidente che i lavori non sarebbero finiti per l’edizione 2009 ( e probabilmente neanche per quella 2010, eventualità che ci toglierebbe per sempre dal giro dei master series, già molto affollato). Il cambio di giunta al comune di Roma non ha fatto altro che rallentare ulteriormente l’andamento dei lavori, che già proseguivano a velocità ridotta. Ora si parla di cambio di progetto, a lavori già iniziati. Ma non è solo di tennis che si parla. Rischiamo la figuraccia internazionale anche per i mondiali di nuoto, se, come pare, i nuovi impianti di Tor Vergata non verranno conclusi.
    A questo punto mi chiedo se c’è ancora qualcuno convino che restare al Foro Italico sia stata la scelta giusta. Ora è tardi per cambiare, ma se ci fosse stato qualcuno in federazione e nel Coni con il necessario coraggio, si sarebbe compreso come l’impianto romano sia, per quanto splendido, assolutamente anacronistico ed obsoleto, per le esigenze di un grande torneo come quello Romano. Come ho già detto, se i lavori non termineranno nel 2010, si rischia di perdere i tornei di prima fascia, in quanto il Foro Italico non possiede il numero minimo di campi richiesti dalle associazioni dei giocatori.
    La nuova giunta del comune di Roma ha un’idea diversa da quella precedente. Ma perché non si prende la responsabilità di mantenere lgli impegni che si sono presi a livello inetrnazionale, per garantire lo svolgimento di questi importanti eventi sportivi? L’area del Foro Italico va sì salvaguardata dagli abusi, ma non può essere terreno di scontro politico tra vecchia e nuova maggioranza nella giunta comunale.
    Spero, ma ne dubito, che qualcuno prenda la situazione in mano e che si portino a termine i lavori necessari.

  5. Voortrekker Boer scrive:

    Ridicoli…tutti. Federazione, Coni Servizi, Amministrazione comunale, CONI etc…Altro che spostamento a Milano, meriteremmo un declassamento come ad Amburgo.

  6. pibla scrive:

    SOMMA VERGOGNA

  7. marinoc1 scrive:

    Come al solito……….NO COMMENT !!!!!!!!!!!!!!!!
    fACCIO UNA FATICA A LEGGER STE NOTIZIE,MI VIENE UN NODO ALLA GOLA…AHHHHHHHHHHHH….

  8. Veronica scrive:

    Mi vien da pensare che se si fosse trattato di un campo di calcio i lavori sarebbero già andati in porto da tempo. Purtroppo, il tennis italiano è da anni, ormai, carente di figure carismatiche fondamentali (sia in campo tennistico che manageriale) per la rinascita di questo bellissimo sport.
    Roma 2008, non ha fornito, a mio modesto parere, un servizio efficiente. Nel 2009, per quanto mi riguarda, dovendo affrontare i costi del viaggio, del pernottamento e dei biglietti, dopo anni di frequentazione, non rinnoverò la mia fiducia all’organizzazione degli internazionali, scegliendo, al contrario, un altro torneo europeo per godermi più che lo spettacolo l’efficienza e i servizi che il nostro torneo, evidentemente, non è più in grado di offrire.

  9. anto scrive:

    Non c’è niente da fare, siamo sempre i soliti italiani……….

  10. Nikolik scrive:

    Ragazzi, scusatemi, ma non vi capisco tutti quanti.

    Quella dell’ipotesi di Milano è una provocazione e basta, peraltro evidentissima (mi meraviglia che ci siate cascati tutti), al fine di sollevare il problema e mettere un po’ di pressione agli organi politici (mi pare di capire che il problema maggiore sia ora rappresentato dal Comune di Roma), pressione anche mediatica e giornalistica.
    Insomma, un pretesto perchè se ne parli un po’…in maniera tale che, così, i politici comptenti a risolvere il proiblema si sveglino un po.’
    Ipotesi milanese, ovviamente, del tutto irreale.

    Tranquilli, come al solito, anche se in ritardo, i lavori verranno fatti.

    Ma non capisco questo allarmismo: non c’è una possibilità, non c’è una probabilità su cento, non solo che il torneo venga spostato da Roma, ma nemmeno che venga declassato o annullato.
    I calendari internazionali sono fatti e annunciati per i prossimi anni, i contratti firmati, non c’è nessun pericolo.

    Si andrà avanti con le tribune provvisorie, e allora? L’anno scorso le tribune provvisorie erano fantastiche!

    Ma, insomma, cos’è questo stupore? Romani, ricordatevi quanto ci avete messo per costruire l’Auditorium! E ora dite vergogna per lo stadio del tennis? Ma, oh, ragazzi, ma in che paese vivete? Siete venuti oggi da Marte???

    Insomma, allarmismo montato ad arte, per sollevare il problema e basta, nessuna possibilità di annullamento del torneo, di spostamento, di declassamento, nessuna.

    Ci siete cascati alla grande, ragazzi, non c’è nulla di vero!

  11. Gudpis scrive:

    Come al solito (non sono un suo lecchino!) aveva raagione il “vate Rino” Tommasi…. Sbaglio o è anni che predica di trasferire il torneo dal Foro Italico? Per carità mi piange il cuore, la struttuta, il posto, la storia sono MAGNIFICI, ma non c’è spazio e modo di fare strutture in quella sede da 5^ torneo del mondo. Spesso il progresso ci chiede dolorose scelte, e menti illuminate (come quella di Tommasi) percepiscono il divenire delle cose prima delle altre. Nella F1 hanno modificato circuiti storici, nel calcio abbattuto stadi storici (Wembley), negli States abbatteranno il Madison Square Garden…
    Per carità solo per la totale integrità del Foro Italico (ci mancherebbe!), ma il comune di Roma, su suggerimento della Fit, avrebbe fatto meglio ad individuare una nuova grande area, o faremmo bene ad abituarci all’idea che l’Italtennis dovrà fare a meno pure del Master Series!

  12. andrew scrive:

    esatto…tutti tranquilli!

    e in ogni caso c’è sempre il beach tennis…o lo squash, il ping-pong, il badminton…insomma basta con questa negatività, non piangiamoci sempre addosso…

    a proposito, qualcuno sa come si aprono le procedure di commissariamento della FIT?

  13. Avec Double Cordage scrive:

    sono della stessa opinione di Gudpis qui sopra, il torneo di Roma dovrebbe essere spostato dal foro italico in una zona alla periferia di Roma che consenta ampliamenti anche in futuro, magari anche più vicina al mare, certo spostare il torneo in un altra città non aiuterebbe a mantenere lo status di master series o mille per il futuro, quindi il torneo deve rimanere nei dintorni di Roma ma avrà bisogno di una struttura non dico superiore a quelle di Indian Wells (che si può considerare il master series di Los Angeles) o Miami ma almeno non troppo inferiori, specialmente se ne Miccini ne Quinzi riusciranno ad entrare stabilmente nei top 10 nel prossimo decennio. Anzi se tale struttura no verrà creata la più presto c’è una buona probabilità che il torneo di Roma venga declassato qualche anno prima della rinascita del tennis in Italia, che potrebbe solo avvenire con un Valentino o Tomba del tennis, anzi sinceramente basterebbero successi molto inferiori ai due se il campione avrà il loro carisma, purtroppo non c’è nessuna certezza che qualcuno riesca a conseguire i risultati necessari alla salvezza, solo la speranza… è invece quasi certo che tra 5 anni il torneo di Roma sarà forzatamente ridotto al livello del Kitzbühel di quest anno a meno di talenti precoci

    il mercato italiano non è certo trascurabile come quello austriaco, e c’è fame da 30 anni, quindi con il personaggio giusto è molto probabile che avvenga un boom (se i capi del ATP lo sanno è questa la chance più realistica che il torneo di Roma non venga declassato) simile a quello spagnolo o quello tedesco seguito a Boris Becker a metà anni ottanta, il boom tedesco è stato mal gestito sia da parte federale (stessa struttura di circoli elitari e niente campi pubblici per introdurre i giovani alla pratica) che televisivo (troppo tennis di scarsa qualità trasmesso in chiaro soprattutto da eurosport, che ha soffocato quello di qualità per altro trasmesso a pagamento sul finire del boom) si potrebbe imparare molto da come è stata mal gestita la situazione tedesca, e sinceramente non riesco capire la miopia dell’ATP che si è lasciata sfuggire un mercato tanto ricco e grande che ora come ora sta probabilmente sotto la metà del suo potenziale.

    Forse il motivo sta nel fatto che l’ATP non ha come interesse principale la crescita del movimento e mercato tennistico nel futuro ma la massimizzazione del guadagno attraverso i tornei nel presente, d’altronde l’ATP non è la ITF

  14. tommy scrive:

    @ Andrew
    E’ molto semplice e non c’è nemmeno bisogno di avviare la procedura per ottenere il commissariamento della FIT! Basta solo che tu faccia sapere al CONI che sei disponibile, essendo presidente del vaffantennis, a ricoprire la carica di commissario! Al limite, se ciò non dovesse bastare, giocati pure il mio nome! Comunque sia, laciami esprimere una considerazione personale! Quante fesserie riusciamo a scrivere (me compreso)!

  15. andrew scrive:

    @ tommy… ottima idea! Carta bollata o carta semplice?

    …le prime misure:

    1) Creazione della FICT (Federazione Italiana Circoli) che si occupi del coordinamento dei circoli italiani e di eventuali competizioni a squadre tra essi.
    2) FIT diventa una Federazione di Associazioni Sportive, con possibilità per più associazioni di operare in uno stesso circolo. Abolizione dei campionati a squadre in seno alla FIT. Ripristino dei campionati italiani individuali e introduzione di tornei 3 set su 5.
    3) Istituzione presso il CONI di un organo di controllo sull’andamento dei rapporti FICT - FIT.
    4) Introduzione di campi in carta vetrata per il beach tennis.

    è così semplice…

  16. tommy scrive:

    @ Andrew
    Ti sei dimenticato un’altra cosa, ma la aggiungo io. L’istituzione di una scuola di tennis per ottenere la qualifica di Maestro di Vaffantennis certificato (hai sempre parlato di questa nuova qualifica, e poi quando puoi coronare il sogno te ne dimentichi? Mi sorprendi, non è da te!). Direttore, chiaramente e senza ombra di dubbio, sarà nominato, ad honorem ed all’unanimità, quello che attualmente allena tuo figlio, anche perchè, credo, da quello che tu dici, sia l’unico in Italia ad essere in possesso di tale qualifica. Visto che il gioco ti piace e ti eccita continuiamo a dire fesserie, anche se le tue, per il modo come le dici, non sembrano proprio tali. Comunque sia, l’importante è essere convinti di quello che si dice! Contento tu, ………….

  17. tommy scrive:

    @ Andrew
    Dimanticavo di dirti (forse ti sarà sfuggito, ma cerca di non dimostrare queste lacune altrimenti addio nomina) che i campionati italiani individuali di ogni categoria si sono sempre svolti (solo quelli di prima categoria in qualche anno non sono stati giocati) e si stanno svolgendo anche quest’anno e proprio in questo periodo! Il tutto solo per la precisione, e non per voler sminuire e svilire il tuo splendido progetto che, con la tua prossima nomina a Commissario della FIT, finalmente potrà essere attuato, e di questo tutti noi appassionati e tutto il movimento tennistico ti dobbiamo essere grati, . In bocca al lupo, ma, ti prego, non ti fermare quì perchè sentiamo la necessità ed abbiamo bisogno, oserei dire come il pane, di idee rivoluzionarie come le tue (uso il plurale maiestatis, ma parlo solo a mio nome personale, anche se spero che molti altri siano d’accordo) !!!!!!!!! Come avrai capito sono un tuo fan sfegatato, e sappi che lo continuerò ad essere per sempre!!!! E’ vero sono un opportunista e la mia speranza nascosta (a questo punto non più nascosta) è che da Commissario mi vorrai affidare qualche incarico. Rimango in trepidante attesa di un tuo cenno, caro Commissario (già ti voglio chiamare così, perchè per me già lo sei).

  18. andrew scrive:

    @ Tommy, tu mi lusinghi troppo!

    Visto che ti trovo aperto e disponibile alla discussione, ti dirò che sono anche per la liberalizzazione della “licenza di insegnare” e riserverei gli esami ai pochi posti di tecnico nazionale, dove dovrebbero trovare posto le persone che svolgono già da anni attività di coaching internazionale.

    Infine, ciliegina sulla torta, RILASCIO DELLA TESSERA FIT AGONISTICA DA PARTE DELLA FIT SENZA PASSAGGIO MEDIATO DAI CIRCOLI, A OGNI SINGOLO RICHIEDENTE IN POSSESSO DI CERTIFICATO MEDICO VALEVOLE.

    grazie e continua a incoraggiarmi!!

  19. Avec Double Cordage scrive:

    andrew ma perché invece non lasciamo le cose come stanno ovvero la FIT al suo posto di federazione di circoli tennistici e fondiamo un associazione dei tennisti italiani (ATI se cosi si vuole), apriamo le porte per iscriversi a chiunque e come quota mettiamo un offerta a discrezione di chi vuole iscriversi dai zero euro in su

    ci dedichiamo a costruire campi pubblici nelle periferie, sintetici o in cemento praticabili gratuitamente tutto l’anno e con affianco un bel muro per i palleggi

    organizziamo raduni con corsi quick start gratuiti e tornei peri giovani in categorie basate invece che sull’età sulla statura e campi proporzionate ad essa, compresa l’altezza della rete in modo che i bambini imparino a giocare a tennis e non solo ad arrotare e pallettare

    vediamo di preparare dei resoconti giornalieri durante i tornei del grande slam con riassunti dei momenti salienti dei 4 match migliori del giorno precedente corredati con humor da servizi e interviste ai giocatori che presentino anche il loro lato umano e quello extra campo stile “tenis pro” (cercare su google - tenis pro kuerten) da offrire a varie emittenti private in giro per l’tialia vedendo di fare trasmettere le puntate durante le due settimane dei tornei del grande slam possibilmente verso le 3 o le 4 di pomeriggio quando sulle tv in chiaro c’è solo spazzatura cosi magari qualche ragazzino si appassiona alle gesta di Nadal, Djokovic o Murray, prende la racchetta di legno dalla cantina e in bici va su uno dei campi pubblici, che ancora non esistono ma che noi anno dopo anno costruiremo in numero sempre maggiore

    insomma pubblicizziamo e popolarizziamo il tennis come ATI con gruppi locali liberamente organizzati ( Maestri Anarchici Liberi Associati Tennisi Italiani ovvero M.A.L.A.T.I. :) di tennis ovviamente) e dediti solamente a questi tre punti lasciando i circoli elitaristici e pseudo elitaristici tranquillamente in mano alla FIT con tutto l’agonismo, la scuola maestri, il foro italico, la coppa davis etc.

    noi invece diamoci da fare per allargare la base di praticanti e appassionati

  20. tommy scrive:

    @ Andrew
    Se fossi Commissario io (ma sono contento lo stesso perchè lo farai tu, anche se per me già lo sei) le tessere le abolirei completamente. L’iscrizione ai tornei si dovrebbe poter fare senza tessera e senza pagare la quota d’iscrizione. Anzi a tutti gli iscritti, persino agli n.c., gli si dovrebbe corrispondere un congruo corrispettivo economico per la partecipazione. Ti dirò di più. A questo punto non serve più nemmeno il certificato di idoneità fisica alla pratica agonistica (visto che serviva solo a tutelare i presidenti di Circolo, ma non essendoci più i Circoli a che serve?) ognuno gioca sotto la propria responsabilità e se poi gli viene un accidenti poco importa. Andando oltre a quello che hai in mente, abolirei anche gli esami per diventare tecnico di tennis (liberalizzerei completamente tutto l’insegnamento del tennis), tanto in Italia siamo tutti opinionisti e tecnici in ogni sport anche non possedendo alcuna competenza specifica in nessuno di essi. Da quello che leggo tu sei già il tecnico di tuo figlio (anche se c’è anche un insegnante del Vaffantennis che lo segue), ma fino a ieri eri ancora abusivo, mentre da oggi, da Commissario ti puoi autoconferire, a tutti gli effetti, la qualifica di TECNICO DI TENNIS. Complimenti. Certo che in un giorno, grazie anche a me, ne hai fatta di strada! E poi si dice che in Italia non si può fare carriera! Basta avere gli attributi giusti ed anche questa diceria può essere sfatata! E tu ne sei un esempio lampante!

  21. DARTAGNAN scrive:

    …o ROMA o morte…

  22. andrew scrive:

    @ AVC

    non hai che da contattarmi direttamente o nel sub-blog o sul mio sito…Io già sono un tennista itinerante per i vari campi pubblici e parrocchiali e insieme al CCV (Coach Certificato Vaffantennis) stiamo introducendo alla stessa pratica, sia mio figlio che altri ragazzini e adulti che si stanno radunando intorno a noi.
    TU FORSE ANCORA NON HAI IDEA DI QUANTA GENTE I CIRCOLI RIESCANO A ESPELLERE, TENERE LONTANO O FAR SMETTERE DI GIOCARE! ORMAI QUELLI CHE HANNO VOGLIA DI FARE TENNIS SONO TUTTI FUORI!!

    @ Tommy

    Più che “insegnante” o “Maestro (o Rabbi)”, il CCV è un ALLENATORE in base alla convinzione che il tennis vada “tirato fuori” e allenato nel soggetto. Inutile cucirgli/le addosso uno scafandro.

    Comunque, ti vedo ormai convinto e allineato al vaffantennis…

  23. Avec Double Cordage scrive:

    caro andrew sooner or later our roads will corss, trust me :)

    per ora ho altre cose a cui pensare, di qualcosa bisogna pur campare e non ho certo intenzione di campare di tennis

    ad ogni modo bisogna creare una massa critica per poi come dicono li merigani, that will have its own momentum, o se preferisci, keep the momentum going

    per ora siamo quattro gatti, bisognerà unirsi, because divided we’ll fall ;)

    ma unirsi non secondo gli schemi antiquati precedenti la rivoluzione informatica, federazioni con funzionari etc.

    i tempi sono cambiati, ora c’è la possibilità di operare con molta più democrazia diretta, con molta burocrazia in meno, i parrucconi sono completamente inutili oggigiorno. teoreticamente quattro gatti, se fossero in gamba potrebbero far partire questa cosa in un attimo se veramente volessero, ma bisogna unirsi, essere aperti, darsi da fare per coinvolgere il più persone possibile e per fare tutto questo bisogna per primo stabilire delle regole chiare e semplici e (cosa importantissima) poche, ma basilari

    ora vado sul tuo sito ad informarmi meglio e vedo di contattarti e vediamo un po’ se posso essere utile alla vostra causa, tieni in mente io non ho figli (e ci vorranno ancora anni prima che ci pensi, insomma far from it) sono autodidatta, non sono mai stato socio di nessun circolo, ho sempre e solo giocato su campi pubblici o universitari all’estero, con chi capitava, quindi in regola con dei tristonazzi peggio di me, motivo per il quale ho smesso e sono ormai anni che non gioco più

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