Amigos? Tsonga-Nadal: “Nada de eso”
Amici? Macchè! Tsonga non ama Nadal

 
23 Gennaio 2008 Articolo di Sebastian Fest
Author mug

A Wimbledon Nadal non fu molto simpatico. Ci allenammo insieme…ma non teneva conto che dall’altra parte della rete c’ero io” Il buffo incontro tra Rafael Nadal e Maria Sharapova

SEBASTIAN FEST (tambien in Espanol)
(TRADUZIONE DI UBALDO SCANAGATTA- Originale in spagnolo in basso))
Melbourne _ Nel mondo del tennis molte verità si nascondono, molti contrasti si appianano per non rovinare il business. Ma è certo che la semifinale che opporrà Rafael Nadal e Jo-Wilfried Tsonga all’open d’Australia non sarà un match fra amici.
“Siamo diversi, non siamo amici” ha raccontato oggi il sorprendente francese di 22 anni che sta vivendo il miglior torneo della sua vita e che per la prima volta giocherà una semifinale d’uno Slam.
_Che significa essere diversi? – Il francese, n.38 del mondo, ricorda una brutta esperienza dell’anno passato a Wimbledon, quando gli capitò di allenarsi con Nadal, il numero due del mondo.
“Non fu piacevole e lui non fu molto simpatico” spiega a Geraldine sul suo sito ufficiale Tsonga riguardo al suo rapporto con Nadal.
“Lo conoscevo da tempo, ma si comportò in maniera assai fredda, poco amichevole. Non giocava con me…, non teneva conto che dall’altra parte della rete c’era qualcuno. Fu un allenamento senza senso” ha continuato il francese.
“Mi deluse, perché non era un comportamento da campione. In un match è normale essere aggressivo, ma non in un allenamento” ha detto oggi Tsonga che è passato al Tennis indossando una canottiera bianca che lo faceva apparire ancor più un pugile dei pesi massimi.
Non a caso lo chiamano Muhammad Ali. Anche oggi Tsonga, ha risposto con pazienza alla solita domanda sulla sua rassomiglianza con Cassius Clay: “Muhammad Ali è stato un grande sportivo e sono felice che mi paragonino a lui” ha detto prima di entrare in dettaglio sulle sue origini
Tsonga vorrebbe conoscere il Congo e Brazzaville, la città dove nacque suo padre, nazionale di pallamano che poi si recò in Francia a 23 anni per studiare.
“Voglio fare prima possibile un viaggio in Congo, conoscerlo”.
Ignaro dei commenti sulla relazione poco amichevole fra i due giocatori, Nadal si è allenato oggi con grande intensità davanti a decice di ragazzini e giovani che lottavano per un suo autografo.
Serio, concentrato, Nadal non si è fermato un attimo nell’ora e mezzo di allenamento, osservato momento dopo momento dal suo allenatore Toni e dal fisioterapista Rafael Maymo.
Un tale entusiasmo per l’allenamento che…il tram di Maria Sharapova ha dovuto aspettare un minuto in più rispetto all’ingresso previsto su quello stesso campo.
Quando finalmente la russa è entrata Nadal ha assistito a uno spettacolo curioso: invece di sfoderare la racchetta dalla borsa, la Sharapova ha cominciato a lanciarsi un pallone da football americano con il suo allenatore, di qua e di là dalla rete.
“Non puoi farmi questo!2 gridava Maria ogni volta che l’allenatore faceva dei lanci troppo angolati.
Nadal ha seguito la scena fra il divertito e attonito, fino a che ha lasciato il campo ricevendo un sorridente “Bye!” dalla russa, pronta a prendere la racchetta. Lo spagnolo è stato poi sommerso da un nugolo di fan che chiedevano il suo autografo. La maggior parte pretendeva che lui firmasse le palle da tennis, ma qualcuno più adulto gli ha chiesto di firmargli la maglietta. Imperturbabile nadal ha firmato tutti, si è fatto fotografare con tutti quelli che ha potuto. E ha rivelato la chiave per battere Tsonga e raggiungere la prima finale in Australia.
“Ho battuto Tsonga una volta. In tutt i casi devo essere aggressivo, fare in modo che sia sempre sotto pressione”.
Come in un allenamento a Wimbledon, direbbe il francese.

Amigos? Nada de eso: Nadal y Tsonga se juegan un lugar en la final

Por Sebastián Fest (dpa) =

Melbourne, 23 ene (dpa) - En el mundo del tenis muchas verdades se disimulan, muchas aristas se suavizan para no afectar el negocio. Pero algo es cierto de cara a la semifinal que Rafael Nadal y Jo- Wilfried Tsonga disputarán mañana en el Abierto de tenis de Australia: no será un partido de amigos.

“Somos diferentes, no somos amigos”, dijo hoy el sorprendente francés de 22 años, que está viviendo el mejor torneo de su vida, y que por primera vez jugará una semifinal de Grand Slam.

¿A qué se refiere Tsonga con eso de ser “diferentes”? El francés, 38 del ranking mundial, aún recuerda una mala experiencia el año pasado en Wimbledon, cuando compartió un entrenamiento con el número dos del mundo.

“No la pasé muy bien, él no fue muy ‘cool’”, explicó a Geraldine, una fan que le preguntó en su web oficial sobre la relación que mantiene con Nadal.

“Lo conozco desde hace tiempo, pero estuvo muy frío, poco amigable. No estaba jugando conmigo, no tomaba en cuenta que había alguien del otro lado de la red. Fue un entrenamiento sin sentido”, continuó el francés.

“Me desilusionó, porque no fue una actitud de campeón. En un partido es normal ser agresivo, pero no en un entrenamiento”, criticó Tsonga, que se paseó hoy por el torneo vistiendo una camiseta blanca sin mangas sumamente ajustada, destacando su físico propio de un boxeador de los pesos pesado.

No en vano le dicen “Muhammad Alí”. Tsonga respondió hoy con paciencia a la enésima pregunta sobre su parecido con el ex “Cassius Clay”.

“Muhammad Alí fue un gran deportista, así que estoy feliz de que me comparen con él”, dijo, antes de adentrarse en sus orígenes.

Tsonga quiere conocer África, quiere ir a Congo-Brazaville, el país que su padre, integrante de la selección nacional de balonmano, abandonó a los 23 años para estudiar en Francia.

“Quiero viajar lo antes posible a Congo, quiero conocerlo”, aseguró.

Ajeno a los comentarios de Tsonga sobre la no muy buena relación entre ambos, Nadal se entrenó hoy con intensidad y ante decenas de niños y jóvenes que pugnaron por su autógrafo.

Serio, concentrado, Nadal no dio tregua a lo largo de la hora y media de práctica, seguido en todo momento por su tío-entrenador Toni y por su fisioterapeuta, Rafael Maymó.

Tanto entusiasmo tenía por entrenar, que el equipo de la rusa Maria Sharapova debió esperar unos minutos más allá de la hora de ingreso a la pista.

Cuando la rusa finalmente entró, Nadal asistió a un espectáculo curioso: en vez de desenfundar su raqueta, lo que Sharapova hizo fue comenzar a lanzar un balón de fútbol americano con su entrenador, una y otra vez sobre la red.

“¡No puedes hacerme eso!”, gritaba la rusa cada vez que el entrenador la exigía con tiros esquinados.

Nadal seguía la escena entre divertido y asombrado, hasta que abandonó la cancha recibiendo un sonriente “bye” de la rusa, ya dispuesta a entrenar raqueta en mano.

El español se sumergió entonces en un hormiguero de “fans” que pugnaban por su autógrafo. La mayoría le pedía que firmara en pelotas de tenis, pero algún aficionado ya bastante entrado en años le pidió que lo hiciera sobre su camiseta.

Imperturbable, Nadal cumplió con todos los pedidos, se tomó fotos con todo aquel que se lo pidió. Y dejó la clave para derrotar a Tsonga y avanzar por primera vez en su vida a la final de Australia.

“A Tsonga ya le he ganado una vez. En todo caso, sé que tengo que ser agresivo, lograr que nunca se sienta cómodo”. Como en un entrenamiento de Wimbledon, diría el francés.

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23 Commenti a “Amigos? Tsonga-Nadal: “Nada de eso”
Amici? Macchè! Tsonga non ama Nadal”

  1. fulvio scrive:

    conozco desde hace tiempo, pero estuvo muy frío, poco amigable. No estaba jugando conmigo, no tomaba en cuenta que había alguien del otro lado de la red. Fue un entrenamiento sin sentido”, continuó el francés.

    posso confermare che quello che dice Tsonga è la verità.ho avuto occasione di assistere al Roma a un allenamento tra lui e un giocatore che conosco Molto bene,e col quale negli anni passati da junior si ci allenava quando si aveva l’occasione,la verità è che pochi si allenano volentieri con Rafa,perchè lui non scambia in allenamento lui tira missili a 200 all’ora,ti incrocia 2 volte e poi ti ‘’sbarella” lungolinea senza neanche avvisarti,insomma si fa gli ”affaracci” suoi ,ne esce cosi una agonia incredibile da parte dello sparring ,che per riconoscenza e per dovere subisce tutto l’allenamento senza mai poter dire veramente quello che pensa.sono sicuro che se dovesse ricapitare una ”offerta” di allenamento,la quale parte sempre da Vittorio Selmi,sicuramente sarebbe rifiutata a priori!!!

  2. Roberto Commentucci scrive:

    Mi sento di dire solo una cosa:

    “Wilfred, bouma ye’!…”

  3. Voortrekker Boer scrive:

    Io ricordo di aver visto un allenamento tra Rafa e Nalbandian a IW nel 2006, lo spagnolo si comportava come scritto sopra tanto che a un certo punto Nalbandian si è stufato e ha iniziato a tirare delle sberle di rovescio di cui Rafa si sarà ampiamente ricordato nei due match di Madrid e Parigi. Io non so se lo faccia apposta o sia una necessità per lui, certo non è una bella immagine.
    Anche Roddick nel suo sito internet si è lasciato scappare una critica simile…a un fan che gli chiedeva con chi preferisse allenarsi rispose “tutti…tranne rafa”

  4. valerio scrive:

    rispondo ad ubaldo su un mio post su nadal..è logico che nadal non sia un incapace soprattutto sulla terra ed è evidente infatti io nn ho mai scritto la parola incapace..ritengo pero che sulle altre superfici l’aiutino del tabellone gli serva..e anche a wimbledon ha trovato djokovic in stampelle perche se avesse trovato djokovic VERO..avrebbe probabilmente perso..poi in finale con federer ha fatto il fenomeno..è un vero peccato pero che abbiano trasformato l’erba di wimbledon rallentandola cosi tanto,altrimenti non so se roger avesse avuto bisogno del quinto set..detto questo ho 18 anni e credo di ragionare piu di marco napo quindi non voglio incaponirmi come fa lui e criticare nadal ha priori (che peraltro penso sia il più grande giocatore di tutti i tempi sulla terra rossa)quindi ti rivolgo le mie scuse…ciao ciao ..buon lavoro dall’Australia e FORZA ROGER!!

  5. Mirko scrive:

    Il commento di Roberto è splendido. :-)

  6. pibla scrive:

    Visto il programma di domani, non capisco davvero perché le due semi maschili non si giochino lo stesso giorno, onestamente ci sono alcune cose nella programmazione degli incontri qua in Australia che non mi piacciono molto, certo non folli come agli US Open, ma anche qui spesso uno scarso rispetto per gli atleti e per i loro tempi di recupero, emblematico, come avevo già scritto, il caso di Kohlschriber, ma anche altre situazioni…

  7. willy scrive:

    Leggo sempre il blog ma non intervengo quasi mai, però questa volta ho trovato talmente assurdo il tutto che non ho potuto resistere dallo scrivere.
    Vi stupite che Nadal in allenamento pensi a tirare bordate incurante di chi ha di fronte? E dove sarebbe il crimine? Uno come lui abituato a dare il 110% in ogni situazione é normale che si comporti così, perché se così non fosse tutta la grinta che riesce a scaricare in campo durante i tornei non sarebbe altro che un atteggiamento artificiale.
    Invece Nadal é così, vero, duro e puro in ogni situazione come quando rilascia interviste con quello sguardo sempre tra il truce e il minaccioso.
    Può non piacere ma é da rispettare e prendere come modello, soprattutto da quei giocatori (vero Fulvio?) che in allenamento si risparmiano non poco per poi arrivare ai tornei ogni anno senza avere fatto un progresso in nessuna fase del gioco.
    Comunque ho visto anch’io allenarsi i campioni molte volte e posso dire senza indugi, pur senza essere un fan sfegatato di Nadal, che il ragazzo é un modello di lavoro e di attitudine positiva e non parlatemi di rispetto e fair play verso gli altri giocatori, quando nel circuito non ce n’é da parte di nessuno da molto tempo ormai e in cose molto più importanti.

  8. stefano grazia scrive:

    Grande Roberto ma grande anche Valerio (tutti quelli che riconoscono i propri torti e si scusano sono grandi)… Su Nadal: il guaio e’ che noi spesso consideriamo uno simpatico per l’immagine che uno offre ai media e al pubblico MA SPESSO QUELLA E’ SOLO LA FACCIATA,L’IMMAGINE, appunto,costruita a tavolino…Poi negli spogliatoi e in casa bestemmie,pianti,insulti,scuse tipo ho la bua al pancino, l’avversario ha avuto solo fortuna, etc etc etc Per assurdo a volte forse si dovrebbe apprezzare di piu’ chi essendo STRONZO rimane tale anche davanti alle telecamere… Cio’ detto, e premesso che non necessariamente mi riferivo a Rafa (di cui pero’ ricordo il battibecco con Berdych), l’intensita’ di Rafa anche in allenamento e’ forse la chiave anche delle sue vittorie e della sua capacita’ di concentrazione: del resto anche chi si allenava con Connors diceva che erano solo 45′ ma i 45′ piu’ lunghi della loro vita. Solo che invece di lamentarsi ringraziavano per l’esperienza e per il good workout.

  9. daniela 51 scrive:

    Roberto sei splendido e non fai che confermare ciò che io ho sempre detto!!!
    Io forse sono troppo severa:mio figlio ha giocato a 15 anni in un torneo di quarta contro un avversario più grande e più forte e quando dopo una partita lottatissima ha vinto, ha ricevuto i complimenti per il suo comportamento corretto.
    Mi ha però fatto sentire un verme quando ha detto ” mia mamma non vuole neanche che dica vamos”
    Io penso sia bene esultare dopo un bel punto,ma non all’errore dell’avversario.
    Anche il comportamento conta!

  10. Ros scrive:

    Bè,Nadal il tennis lo vive così,di lotta,è la sua croce e la sua delizia.
    A me personalmente non piace questo tipo di tennis,questo modo di viverlo,però se a lui è utile è giusto che lo faccia.
    Certo,magari in allenamento contro un ragazzino eviterei di fare troppo il gradasso,così come con Nalbandian -che si dev’essere infuriato non poco,visto il 6-0 a Parigi,ahah- o Tsonga,o chiunque altro.
    Non ricordo mai però che Nadal abbia mai detto qualcosa per polemizzare o offendere nessuno,soprattutto contro Federer,anche a mò di provocazione. Ma forse non può permetterselo,o magari ha troppa stima.

  11. marco.napo scrive:

    insomma sono stanco di dover fare il difensore d’ufficio di nadal è possibile che su questo blog non ci siano tifosi o semplicemente ammiratori del grande nadal?
    ma anche se fossi l’unico ,ma non credo , sono pronto a difendere senza problemi il number 2 del mondo , senza timori o ruffianerie verso la redazione e verso il curatore del blog.
    se volete cantarvela e suonarvela da soli ditelo…………..
    l’eta conta poco ,io sono un padre di famiglia e non credo che si possa quantificare dalla passione la maturita di una persona,sicuramente non credo che a priori ci sia qualcuno migliore di me o che possegga la verita e il vebo ultimo.
    capisco che sul forum siano tutti gentleman,professori,laureati,e premi nobel oltre che budda illuminati faro atto di penitenza e contrizione.
    andro in pellegrinaggio e berro l’acqua della conoscenza e della bella scrittura.
    tanta salute e benessere a tutti………..

  12. Voortrekker Boer scrive:

    Ros hai presente quando Nalbandian fa la faccia stupita? Per chi assisteva quel siparietto è stato abbastanza divertente. Era il giorno prima dell’inizio del torneo sulle quattro e mezzo di pomeriggio, Rafa arriva sul grandstand già sudato e saltellante manco dovesse incontrare Federer in finale, parte subito a 1000 con streching e salto della corda, Nalbandian arriva 10 min dopo con tutta l’aria di chi ha appena fatto un sonnellino pomeridiano dopo pranzo. Fin da subito lo spagnolo non scherza, sevizi in slice,piatti e kick piovono a grandine, poi drittoni in top-spin con rimbalzi mirabolanti, e il povero David che corre qua e là con la faccia stravolta dalla stupore misto a incavolatura galoppanete….allora si piazza ben dentro il campo e inizia a pennellare quei rovesci ultra-angolati che sa solo lui e Rafa si calma un pochino senza diminuire il volume delle grida preorgasmiche che caratterizzano il suo gioco…alla fine della sessione la Nalba lo guarda un pochino in cagnesco come per dire “statti calmo altrimenti ti regolo io”..

    Un messaggio a qualche pro italiano se ci legge: non allenatevi con Nadal rischiate di stancarvi inutilmente!!!!

  13. Gianluca Fg scrive:

    Sapete che non sono un tipo polemico, e nemmeno questa volta voglio esserlo…a parte che non si parlava di apprezzamenti nei confronti di questo o quell’altro giocatore…detto questo…a mio parere, Tsonga ha voluto mettere un pò di carne al fuoco per domani, e ha fatto bene!! almeno la partita sarà avvincente, ci sarà lotta ed è quello che noi appassionati vogliamo del resto…per quanto riguarda l’iimagine di una persona e quella che, invece, è nella realtà…beh, ho sentito e letto tante dichiarazioni di tennisti che negli spogliatoi definiscono Nadal come un tipo molto umile e si congratulano con lui ad ogni vittoria, questo dovrebbe, in teroia, far capire che tipo è…poi Fabbiano e Piludu si sono allenati con lui: avete sentito lamentele??? io no…se dovessimo sconvolgerci per un ”vamos” di Rafa, allora parimenti dovremmo sconvolgerci per gli ”allèè” della Henin, per i ”come on” di Masha, di Roger e di tanti altri…

  14. fulvio scrive:

    non si sta criticando per come si allena, si sta facendo capire che è quasi impossibile allenarsici assieme tale è la sua foga che mette in allenamento, nessuna polemica da parte mia,anzi…come vorrei che chi so io si allenasse con la stessa intensità e rabbia.ci mancherebbe anche che i Fabiano e Pileddu si lamentassero ,saremmo alla…frutta!

  15. marco.napo scrive:

    censured another?
    but i hope in better, perhaps in english
    da buon napoletano prendo tutto con filosofia
    saluto tutti gli amici del blog e vamos a tutti

  16. pibla scrive:

    Ho visto Nadal allenarsi più di una volta e non sono un suo tifoso, ma lui in allenamento è un esempio ed un modello per tutti, io credo che ci sia solo da imparare, dopodiché capisco chi dice che non sia semplice allenarcisi insieme ed infatti lui fa bene a munirsi di giovani e volenterosi sparring per i quali è già un onore palleggiare con Rafa e con cui lui può fare quello che gli pare. Nada màs

  17. Anakyn scrive:

    Si può mettere un bel banner nella homepage di questo blog con l’avviso “prego astenersi troll di professione?”
    La qualità delle discussioni, pur già alta, ne guadagnerebbe ulteriormente.

    Probabilmente è inusuale mettere il 100% dell’energia anche in allenamento, ma considerato ciò che si può percepire dell’atteggiamento sportivo di Nadal, credo faccia parte della sua sincerità agonistica, per così dire.
    Se un “collega” lo considera un ritmo troppo elevato (e quindi pericoloso per eventuali infortuni, suppongo), semplicemente non si allena con lui, e fine.
    Posso immaginare che ogni 10 Nalbandian irritati da tale super-ritmo, ci sia invece almeno 1 giocatore che lo apprezza, e farebbe la fila per partecipare ad un allenamento del genere.

  18. andrew scrive:

    sinceramente sono perplesso…

    …credevo che due giocatori quando fissano un allenamento si mettessero preventivamente d’accordo sul tipo di allenamento da effettuare…

    qui sembra che entrino due giocatori in campo e senza parlarsi ognuno faccia quello che vuole…

    strano…

  19. Ros scrive:

    La faccia stupita della Nalba è un capolavoro espressionista.
    Lo immagino in bonza andare ad allenarsi,trovarsi questo esaltatissimo giovine numero 2 in allenamento e iniziare a picchiare duro mentre stava digerendo. Veramente una scena grottesca,dev’essere stata.
    Ma sono anche due modi di vedere il tennis e la vita completamente opposti,Nadal nons arebbe lì se non avesse questa eccessiva e talvolta inopportuna “garra”.

  20. marco.napo scrive:

    extra post ,per tutti:

    anakin, anakin (skywalker?) hai fatto un corso accelerato da jedi ,mi vuoi sfidare a duello ?
    guarda che bannare è comunque vergognoso e prepotente spece se non si offendono gli altri .
    la conosci la massima di VOLTAIRE non condivido la tua idea , ma darei la vita perchè tu la possa esprimere ?
    ecco detto questo un cosiddetto troll puo essere anche utile, perche andando controcorrente smaschera le mistificazioni o le mancanze di quello che sono le opinioni o morali che vanno per la maggiore ,ovvero un controllo sull’informazione e su quello che viene passato per verità dall’amministratore del blog e dai suoi moderatori(in generale).
    infine ti faccio notare che da buon troll seguo tutti i commenti e ti assicuro che quelli cosiddetti alti (dante,dannunzio..?) sono pochini e certo non sono i tuoi.
    finisco ricordando che nessuno è costretto a leggermi, ma che comunque anche bannandomi(sei proprio un cattivone) potrei scrivere sotto altro nik name.
    un saluto senza rancore.

    p.s. questa polemica sul modo di allenarsi di nadal è deplorevole,mortificante.
    insomma bisogna trovare a tutti i cost il pelo nell’uovo di un giovane campione.
    avercela tutta quella energia e voglia di giocare,ma gia sento le sirene dire è tutto dovuto al nandrolone :)

  21. Anakyn scrive:

    Bene marco.napo, vedo che sei consapevole di qual è il modo più corretto di definire la tua interazione su questo forum: il termine “troll” non ti sta evidentemente stretto.
    Esistono tanti modi di offendere: solo i meno intelligenti adoperano l’insulto, gli altri preferiscono dondolare con le parole sul filo della provocazione.

    Premesso che condivido con te il principio per cui il ban (da parte dell’amministratore, s’intende) riflette quasi sempre un atteggiamento di prepotenza ed abuso di potere (virtuale), ribadisco il consiglio del bannerino di cui sopra: non di censura “dall’alto” si tratterebbe infatti, bensì di censura preventiva, o autocensura, da parte dell’eventuale troll, nella piena coscienza e maturità di quest’ultimo. C’è una differenza di sostanza, che dubito ti sfugga.

    Aggiungo che ritengo abbastanza ridicola questa maschera di “battaglia alla ipocrisia”, manifestata da un utente che per il 90% dei propri post spara a zero col mitra spianato, e chiude quasi costantemente con un augurio diffuso di pace e serenità.
    Francamente credo che il buon Voltaire avesse in mente altrt tipt di contesti.

  22. Paolo Z. scrive:

    Che bello vedere vincere sto ragazzo di colore….annichilito anche nadal!!!

  23. Voortrekker Boer scrive:

    Chissà se mentre prendeva pallate a destra e a manca Nadal si sarà ricordato di quell’allenamento a Wimbledon, Tsonga se lo ricordava di sicuro e secondo me il suo entourage non ha fatto altro che ricordarglielo per questi due giorni.
    Aveva il fuoco nel viso.

    Nadal purtroppo non migliora sul veloce, il gioco è sempre monocorde e alla lunga paga, quando c’è da servir bene piazza addirittura poche prime, la semifinale l’ha raggiunta un po’ per il rotto della cuffia. Urge un cambiamento drastico, le ginocchia fasciate a 21 anni non sono certo un buon auspicio.

    Marco Napo…incommentabile.

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