Nalbandian visto da Paola Suarez.
“La sua forza è la fiducia in se stesso”

 
26 Novembre 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Se l’argentino è la “bestia nera” di un supercampione come Federer non è un caso. In lui l’amica e n.1 del doppio, vede accanto al talento e alle capacità tecniche, una personalità e una sicurezza nei propri mezzi che spiegano molte cose. L’aneddoto illuminante di Atene.

Da tempo vi volevo rilanciare quest’intervista a Paola Suarez su Nalbandian che giudico davvero molto interessante. David, il tennista più in forrma di ottobre e novembre, mi è mancato a Shanghai, soprattutto il giorno della finale. Probabilmente non è mancato a Roger, ma poi c’è stato il Masters e sul blog sono uscite le interviste ai primi due tennisti del mondo, Federer e Nadal (se vi fossero sfuggite date un’occhiata…), al padre della Henin. A Shanghai Roger ha detto di Nalbandian: “Perdere da lui quando è in the zone, non mi fa sentire per nulla in colpa…piuttosto sono contento che finalmente anche Rafa abbia incontrato Nalbandian in forma…e si sia potuto rendere conto che brutto pesce sia quando è ispirato…”
Paola Suarez è stata n.1 del mondo di doppio, insieme alla spagnola Virginia Ruano Pascual, ha vinto 44 tornei, fra cui 8 Slam (ma anche 8 otrnei di singolare) e l’argentina che si è ritirata quest’anno, conosce benissimo il suo connazionale David Nalbandian. “David è un uomo che ha una straordinaria fiducia in se stesso. E questa…_ devo chiamarla presunzione? …_ lo ha aiutato incredibilmente lungo tutta la sua carriera. A differenza di…Justine Henin quello che lui ha raggiunto lo ha fatto senza diventare ossessivo riguardo al tennis. E’ un tipo allegro, sereno,estroverso (salvo che con i giornalisti, di solito n.di UBS), sta sempre negli spogliatoi, sorridente, e ti saluta sempre….non lo fanno tutti, nemmeno certi giocatori che hanno raggiunto la metà dei suoi risultati….. Conosce anche i suoi limiti assai bene…quindi sa quando deve aumentare salire di tono e di ritmo quando la sua classifica scende o quando invece è meglio prendersi una pausa”.
Paula Suarez prosegue raccontando un aneddoto significativo: “Quel che gli è successo ai Giochi Olimpici del 2004 è qualcosa che molti di voi faticherebbero a credere, perché non è comune vedere un giocatore che ha così tanta fiducia in se stesso…Soltanto pochi giorni prima del torneo di Atene David aveva un serio e ricorrente problema muscolare all’addome. Non solo temeva di non poter giocare ai Giochi…ma le sue chances di andare al Masters di fine anno si stavano facendo esigue. Lo incontrai e gli dissi: “David, però che sfortuna….”. E lui di rimando: “Sì è un peccato perchè hai una chance di giocare le Olimpiadi solo una volta ogni quattro anni…ma per il Masters non ti preoccupare…”. Io lo guardai incredula e lui: “L’infortunio passerà presto; poi andrò all’US Open, arriverò ai quarti o in semifinale, poi arriverò un paio di volte nei quarti ai tornei della stagione europea indoor, una semifinale da qualche parte…e ce la farò”.
Quando smise di parlarmi così io non sapevo se pensare che fosse diventato matto oppure che stesse scherzando. Non per quello che aveva detto dei risultati che avrebbe potuto fare, perché io sapevo che aveva il talento per farli…, ma per il modo in cui lo disse: sembrava davvero talmente convinto di quello che sarebbe riuscito a fare. La sua fiducia in se stesso, anche in quel momento delicato, era intatta… Lì è quando ho realizzato che David Nalbandian sa come tirare avanti la sua carriera, sa perfettamente che cosa è capace di fare e quando lo vuol fare. Credere così tanto in se stesso ne fa un giocatore più forte, così come la conoscenza dei suoi limiti e delle sue capacità lo rendono più ottimista quando è sul campo…”
_ Ma si qualificò per il Masters o no?
“No, i risultati che aveva pronosticato per sé erano arrivati (raggiunse due quarti e perse due finali) ma quegli infortuni ricorrenti gli impedirono di qualificarsi…”
_ E allora?
“Allora nel 2005 quando Roddick si ritirò dal Masters, Nalbandian non solo riscattò la sua assenza dal Masters dell’anno prima…ma vinse il torneo, battendo Federer 7-6 al quinto in finale”.
Quella era stata l’ultima sconfitta indoor di Federer fino alla finale di Madrid 2007, quando Roger ci ha riperso. E fino a Parigi-Bercy…quando ci ha riperso ancora. Tre vittorie indoor contro il n.1 del mondo nell’arco di due anni. C’è qualcuno altro che può vantare un simile record?
Che ne pensa Paula Suarez? Non sembra molto sorpresa. “David è un tennista molto completo. Il suo rovescio è uno dei migliori del mondo, non lo sbaglia quasi mai. E’ anche uno dei migliori ribattitori al servizio del mondo e tatticamente sa come giocare ogni palla, fino al punto che quando lo vedi giocare …il tennis sembra piuttosto facile. Mi piace guardarlo mentre gioca e credo di avere imparato molto dai suoi match…Lui è stato spesso criticato per una certa pigrizia, per non aver voglia di lavorare abbastanza duramente…o anche (in passato) per non aver formato una squadra attorno a lui che lo aiutasse. Ora non è più così…L’ho visto lavorare duramente all’ultimo US Open, in campo e fuori. Era sempre nel gym con il suo fisio….Chissà, forse adesso ha cominciato a lavorare per diventare il n.1 del mondo…la gente a volte non realizza gli enormi sacrifici che un giocatore deve fare per restare a quel livello. Bisogna dare il 100 per 100 in ogni torneo…ma i tennisti sono anche esseri umani, le nostre menti, i nostri corpi hanno bisogno anche di riposarsi. Tutti abbiamo cominciato da giovanissimi e …ci sono altre cose al d là del tennis che vogliamo conoscere, vivere…come tanti nostri coetanei. Nel caso di David sono stata testimone di come lui porta avanti la sua carriera, di come cerca un equilibrio fra gli obiettivi che vuole raggiungere nello sport e le altre attività che lo rendono anch’esse felice e, in qualche modo, lo “rinfrescano” fino a farlo gioare meglio. Sono scelte personali, sempre assolutamente rispettabili. Uno si potrebbe domandare: “Se David si dedicasse al 100 per 100 al suo sport, ce la farebbe a sopportare un tale stress o magari si brucerebbe più rapidamente?”

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35 Commenti a “Nalbandian visto da Paola Suarez.
“La sua forza è la fiducia in se stesso””

  1. Francesco da Lugano scrive:

    E se Nalbandian ripetesse le orme del Safin di 3 anni fa? A fine 2004 il russo vinse Madrid e Bercy (in Spagna proprio su Nalbandian), per poi vincere un fragoroso Melbourne, dopo una leggendaria semifinale contro Federer. E non è detto che la storia non possa ripetersi tre anni dopo…

    Questo Roger lo sa. Sono convinto che più dei giovani leoni (Djokovic, Gasquet, Murray, Berdich) e di un Nadal in difficoltà sul veloce, questo taciturno (con i giornalisti) argentino sia lo sfidante “vero” in Australia.

  2. Avec Double Cordage scrive:

    A me Nalbandian ha sempre destato curiosità, dapprima quando ho letto che un argentino era finito in finale a wimbledon ho pensato ad un errore del giornale, inquanto mi veniva difficile credere in un gaucho servizio e volèe, maggiormente con un nome che suonava più armeno che argentino, ad ogni modo ero completamente tagliato fuori dal tennis e avevo altri pensieri.

    Mi rimase però sempre la curiosità di scoprire chi fosse questo che in seguito alla sua vittoria al masters ho scoperto essere veramente argentino, finalmente ad agosto mi suono dinuovo, per puro caso, fatto coinvolgere dal tennis e a madrid l’ho visto per la prima volta giocare, a sentirlo parlare mi è subito sembrato simpatico. Oltre al suo modo di fare, stando un pò sulle sue e non monocorda sul tennis ma con altri interessi, mi colpito anche il suo aspetto, sembra il fratello di un mio amico tedesco che tra l’altro è anche lui uno che gli piace giocare a tennis, dilettante però ben inteso.
    Penso anche io come Franceso da Lugano che Nalbandian sia per Federer l’avversario più temibile che tra l’altro lo ha gia battuto anche negli slam, e quello visto fare da Nalbandian a Madrid e Parigi e per me tra il miglior e più divertente tennis che io abbia mai visto.
    Ecco un episodio di TENIS PRO che magari non tutti hanno visto ancora, con Nalbandian che fa un giro con la macchina da rally con l’asado che aspetta

    http://www.youtube.com/watch?v=Z5oR8WeyJDU&feature=related

  3. chloe de lissier scrive:

    se nalbandian vince l’open d’australia mi faccio monaca.

  4. Enzo Cherici scrive:

    Non so se la Nalba vincerà in Australia, ma sono sicuro che all’uscita dei tabelloni la prima cosa che controllerà Federer sarà la collocazione dell’argentino. Prima ancora di sapere da che parte sia Djoker ;-)

  5. marco.napo scrive:

    la forza di nalbaldian è nella sua sicurezza ,la convinzione di avere talento e di non essere inferiore a nessuno.
    ora se si concentrera sul tennis coem si conviene a un grande professionista vedremo finalmente delle sfide lottate e incerte.
    lo ritengo al momento sul veloce il migliore in assoluto e il favorito dello slam australiano.
    un saludos

  6. Paolo scrive:

    Certo marco.napo, il migliore in assoluto sul veloce perchè ha vinto due Master Series a fine stagione dopo essersi praticamente riposato (o quasi)per 10 mesi? Dai su…

    Vediamo alcune delle tue affermazioni:

    -”la forza di Nalbandian è nella sua sicurezza”. Peccato che anche quando era al top e si è trovato ad essere uno dei favoriti per traguardi importanti, abbia sempre fallito. Un esempio? Open d’Australia 2006, favoritissimo per arrivare in finale e affrontare Federer, perse da Baghdatis in semifinale dopo essere stato avanti se non erro per 2 set a 0. Nalbandian è sempre stato un tennista incompiuto, il suo problema non è solo la concentrazione sul tennis o la voglia di allenarsi, ma anche (se non soprattutto) la sua evidentissima propensione a giocare meno bene di quanto potrebbe nei momenti chiave, o in partite importanti in cui magari è favorito e deve dimostrare sul campo la sua teorica superiorità rispetto all’avversario di turno. E non saranno certo due Master Series vinti giocando così bene a farmi cambiare idea su questo, ci vuole molto di più per uno che ha sempre detto di sentirsi il vero numero 3 (e l’unico in grado di battere i primi due) e che invece per ora ha vinto un totale di 7 tornei in tutta la carriera.

    -”se si concentra sul tennis”. Beh non è colpa mia se solitamente non lo fa, le motivazioni, la voglia di allenarsi e la capacità di concentrarsi su quello che si fa mica arrivano come dono divino, uno lo deve volere e se non lo vuole è solo colpa sua.

    -”lo ritengo al momento sul veloce il migliore in assoluto e il favorito dello slam australiano”. Conoscendoti, temo che pur di fare passare in qualche modo l’idea che Federer non sia poi così forte arriveresti a dire qualsiasi cosa. Per me Nalbandian, conoscendolo, in Australia non va al di là dei quarti. E temo che ci farà ancora una volta incavolare non poco.

    Ah, per inciso: queste cose le dico da grandissimo tifoso di David, che dopo Roger è probabilmente il tennista tecnicamente più completo e quello che preferisco veder giocare. Sarei il primo ad essere contento se in Australia Nalbandian si confermasse sui livelli di fine 2007 e se riuscisse a dare vita a sfide di altissimo livello con i primi 3, ma ho molti dubbi in proposito.

  7. Marcello scrive:

    Intanto sul sito dell’Australian Open ci sono già le foto della nuova e più veloce superficie che ha sostituito il decrepito Rebound Ace

  8. leonardo scrive:

    Paolo, attento che per screditare marco.napo rischi di cascare nel ridicolo anche tu. E’ vero che l’argentino spesso ha fallito nei momenti importanti, ma se vinci 7 tornei e tra questi ci sono 2 master series e un masters finale (probabilmente su uno dei migliori federer mai visti!) tutti indoor significa che, appunto, nell’indoor sei uno dei più forti, se non il più forte. Eppoi ha battuto un Roger che a Shangai pareva tutto tranne che a fine stagione. Inoltre ha fatto finale a wimbledon da giovanissimo, finali in altri tornei importanti. Perse in semi all’Australian 2006, ma tutti noi giudicammo baghdatis il nuovo fenomeno (tra l’altro per me somiglia molto alla Nalba, per talento e incostanza). E, quando dice di essere l’unico in grado di battere i primi 2-3 dice semplicemente la verità, ampiamente dimostrata più di una volta, punto. D’altronde se lo dice Fed che quand’è “in the zone” non ce n’è per nessuno, credici… Lui è il migliore, e il fatto che Nalbandian abbia il tennis per batterlo (solo sul tappeto indoor), non fa altro che accrescere la grandezza di questo argentino.

  9. Francesco da Lugano scrive:

    Il post dell’amico Marcello credo cambi parecchie valutazioni sulla griglia di favoriti per Melbourne… lì David potrebbe incontrare più difficoltà, se attaccato. E’ vero che lui è uno che si “appoggia” come nessuno sul gioco dell’avversario, quindi se la palla gliela tiri veloce e diagonale, lui te la rispedisce di contro ancora più forte… però sul veloce qualche difetto decisivo di mobilità dovrebbe accusarlo. Specialmente contro un Federer che attacca, e che non cerca più (come a Madrid e Bercy) il duello rovescio-contro-rovescio, in cui l’argentino accumula una baracca di punti.

  10. Francesco da Lugano scrive:

    Non so come stia fisicamente, come si sta allenando, come vanno le cose in famiglia…. e se il vecchio Lleyton si stia preparando per il gran colpo?

    Se qualcuno del blog è di Adelaide, o un fan di Hewitt, si faccia avanti, attendiamo notizie…

  11. federico scrive:

    A Melbourne le cose potrebbero essere già cambiate nuovamente e Nalbandian perdere nei primi turni. Stesso dicasi per Djokovic che potrebbe essere di nuovo in forma. L’unica certezza è sempre Roger. Speriamo che si svegli gente come Berdych.

  12. Marcello scrive:

    A me dispiace per le ginocchia di Rafa, ma il PlexiCushion Pro è molto simile al DecoTurf…una superficie che a Nadal non sembra andare molto giù.

  13. pibla scrive:

    Io ho la sensazione, ma potrei anche sbagliarmi, che spesso in Australia vengano riconfermati alcuni dati del finire della stagione precedente e che poi invece le carte si rimescolino più in là, con i Master Series sul cemento americano del mese di Marzo, come se l’Australia fosse ancora l’appendice della stagione precedente ed i valori della nuova stagione si vedessero invece da Marzo in poi.
    A questo proposito alcuni piccoli esempi, tipo Safin che sul finire di un anno vinse Madrid e Bercy e poi a Gennaio trionfò in Australia, o sennò l’ottimo fine 2006 di Gonzales che poi è arrivato in finale in Australia ma poi non ha fatto una gran stagione, lo stesso Djoko lo scorso anno è esploso a Marzo, non prima, e poi ha fatto una grande stagione.
    Se così fosse, io la Nalba in Australia, tabellone permettendo, me la giocherei minimo minimo nei quarti, naturalmente mi potrei anche sbagliare, comunque chi vivrà vedrà, certo, cari “compagni di circolo” virtuale, l’attesa è lunga…….

  14. chloe de lissier scrive:

    le tue osservazioni mi sembrano giuste, pibla. ma vedrai che salterà fuori qualche statistico solo per il piacere di contraddire. comunque capisco che per noi appassionati un mese senza tennis è lungo da digerire. consoliamoci con le abbuffate natalizie e in un battibaleno arriverà l’aussie open.

  15. federico scrive:

    Due o tre mesi senza agonismo se sei entrato in forma ti tagliano le gambe.

  16. pibla scrive:

    Speriamo chloe, speriamo, pensa che l’altra sera sono andato a vedermi il magazine di sky per vedere quando comincia il tennis televisivo ed ho scoperto che il 31 Dicembre trasmettono gia Doha dalle 12.45 quindi un giorno di attesa in meno, che ci vuoi fare, ci sono tanti modi di essere fuori di testa, io credo e spero di averne scelto uno abbastanza inoffensivo….

  17. Paolo scrive:

    Leonardo, ho specificato una cosa in chiusura di post: sono tifosissimo di Nalbandian, e lo ritengo dopo Federer il tennista più completo e più dotato di talento. Talento che viene fuori un po’ dappertutto, visto che David è uno dei pochi tennisti degli ultimi anni ad avere raggiunto almeno la semifinale in tutte le prove dello Slam.

    Solo che la forza effettiva di un tennista la si misura non solo sul suo valore “intrinseco” (magari su una certa superficie), bensì tenendo conto di come si prepara, di come gestisce le partite, della continuità con cui è in grado di esprimersi, di come gioca nei momenti chiave, di come sa imporre la sua superiorità tecnica sul diretto avversario. Vogliamo davvero dire che sotto tutti questi aspetti Nalbandian sia un campione?

    Se il discorso è “sul veloce Nalbandian al suo meglio è uno dei più forti” sono d’accordissimo, ma allora vale anche il “Nalbandian al suo meglio è il numero 2 del mondo”, ma conta poi così tanto quando al suo meglio teorico Nalbandian ci arriva due volte in 3 anni?

    7 tornei vinti in tutta la carriera per un 25enne secondo te sono tanti? Per me sono pochissimi, e sono la dimostrazione di un certo spreco di talento, che poi quel talento sia tanto e che quando gli gira bene sia tale da permettergli di battere anche i migliori, beh non cambia di una virgola (a mio parere) i limiti che David ha fatto vedere di avere fino a questo punto della sua carriera.

    Per me uno con quelle qualità dovrebbe stare a vita tra i primi 5 (e magari tra i primi 3) del mondo, lui è stato numero 3 per qualche mese e poi dove è finito? E senza stare a considerare l’ultimo anno, prendiamo il 2006: dopo la semifinale in Australia e quella al Roland Garros che fine ha fatto? Io lo ricordo perdere presto da avversari spesso sulla carta molto inferiori, gente che un Nalbandian con un po’ più di testa e di condizione dovrebbe battere senza perdere nemmeno un set. Poi certo, ogni tanto arriva la prestazione strepitosa, ma basta davvero ad essere contenti di lui o a ritenerlo “il più forte sul veloce”? Io non credo proprio.

    Peraltro, tu mi parli del Master 2005 dicendo “uno dei migliori Federer mai visti”, ma parliamo dello stesso Master in cui Federer arrivò dopo l’infortunio alla caviglia senza essersi allenato e avendo smesso le stampelle una settimana prima?

    Magari io sono un po’ prevenuto nei confronti di sto ragazzo, e forse lo sono proprio perchè “innamorato” del suo tennis e delle sue qualità tecniche, ma come si faccia ad essere soddisfatti di quello che ha fatto e che fa Nalbandian francamente non riesco proprio a capirlo.

  18. Marco '78 scrive:

    ho conosciuto Nalbandian proprio nell’autunno 2005, essendomi abbonato a Sky poco tempo prima. sono totalmente in sintonia con Paolo, dopo Roger David fu il tennista che + mi piacque, e i successivi mesi di alti e soprattutto bassi mi fecero pensare proprio ad un tennista dagli enormi mezzi ma da una testa non da campione.

    dice Paola Suarez: “Conosce anche i suoi limiti assai bene…quindi sa quando deve aumentare salire di tono e di ritmo quando la sua classifica scende o quando invece è meglio prendersi una pausa”.
    traduco secondo il mio pensiero: mentalmente non riesce a reggere 365 da tennista professinista, ne è conscio, quindi sa quando “rigenerarsi” con una vacanza, un rally, magari spesso con una bella mangiata :).

    peccato.

  19. Avec Double Cordage scrive:

    @Marco ‘78

    “…traduco secondo il mio pensiero: mentalmente non riesce a reggere 365 da tennista professinista, ne è conscio, quindi sa quando “rigenerarsi” con una vacanza, un rally, magari spesso con una bella mangiata :).

    peccato.”

    PECCATO… CHE NON CENE SONO PIU DI QUESTI QUA

    sono d’accordo con tutto quello che dici ma, sinceramente è proprio un pò più di gente che fà anche altro che solo tennis (e ci stà anche una bella mangiata) che ci vorrebbe per migliorare ancora, meno berasategui e arrese “monocorda” più canè e leconte “genio e sregolatezza” e ci divertiremmo tutti di più anche quelli che giocano, se poi qualcuno di quelli pieni di soldi ogni tanto, non dico facesse, ma almeno dicesse qualcosa di intelligente che esca fuori dal mondo parallelo del tennis non guasterebbe certo, a tratti sembra di stare in una specie di circo da “take that” e “spice girls” con tanto di addominali in bella posa sul bordo della piscina, questo lato del tennis di oggi mi disturba non poco …ma va beh, almeno Nalbandian non è certo uno di quelli

    il fatto è che in italia fino ad ora non avevamo certo da lamentarci a riguardo, i nostri certo avevano anche altri interessi oltre al tennis, e i risultati si sono visti

    bisognerebbe che i maestri di tennis di tutto l’universo scartassero i pallettari gia nella culla, li mandassero a fare i terzini, ma è un sogno illusorio :) …perchè su di loro ci campano

  20. Marco '78 scrive:

    @ADC

    lungi da me concepire i tennisti solo come automi tutti campo e casa, casa e campo…ma non capisco a che pro tu auspichi un maggior numero di tennisti, diciamo, meno professionali. vuoi giocatori + estroversi in campo e svaccati nelle inerviste? o forse preferisci che Federer e Nadal si “applichino” di meno, così da favorire la concorrenza ad alto livello e quindi il divertimento?

  21. Avec Double Cordage scrive:

    @Marco ‘78
    non è che abbia una particolare rilevanza cosa io preferisca tanto la realtà va accettata come è, diciamo che era uno sfogo :P ad ogni modo un po’ di tutto quello che hai scritto mi andrebbe bene + un paio di tennisti “filosofi” (lo sò è chiedere troppo, infatti non sto pensando a un marx o nietzsche con la racchetta mi accontenterei gia di un commentucci) con un pò di attivismo tipo quello che kuerten ha forse un pò. ad ogni modo il pensiero di base era che senza pallettari il tennis sarebbe più divertente ma sinceramente la sfida dei pallettari palestrati lo ha reso qualitativamente migliore, bisogna ammetterlo

  22. roberto scrive:

    ADC, me ne hanno dette di tutti i colori in vita mia, che non so tirare il dritto, che non ho voglia di studiare, che ho la “sindrome di Peter Pan”, ma del filosofo non mi ha dato mai nessuno!

  23. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Marco ‘78 e Roberto siete la stessa persona? Mi par di capire leggendo che Roberto dice qui: nessuno mi ha mai dato del filosofo, e non c’è nessun intervento di Roberto. Sopra ADC dice a Marco’78 …tennista-filosofo o giù di lì…
    Non voglio fare lo Sherlock Holmes ma…sbaglio o ho visto giusto?

  24. Avec Double Cordage scrive:

    @Ubaldo Scanagatta
    inside joke ;), alla domanda di Marco ‘78 che mi chiedeva cosa diamine desiderassi dalla vita, ho citato commentucci come esempio di tennista filosofo, ma era in vena scherzosa, commentucci = roberto i.e. roberto commentucci, ad ogni modo roberto scrive degli interessantissimi post e articoli, non penso che roberto e Marco ‘78 siano la stessa persona, anzi sicuaramente non lo sono :) roberto si è semplicemente sentito chiamato in causa. BTW roberto salutami il tuo amico Nikolik ho letto un paio di bellisismi post alla advocatus diaboli o bastian contrario chechesia scritti da lui nel thread di “genitori e figli” ma ci è o ci fa? :) o si allena…

  25. anakyn scrive:

    Nemmeno io voglio atteggiarmi da investigatore privato, però credo che basterebbe confrontare gli IP raccolti nel database del blog in funzione del nick o dell’e-mail di provenienza del messaggio scritto (sempre che raccolga dati del genere!), per capire se si tratta della stessa persona o meno, con un margine di errore molto ridotto.
    Anzi, per garantire che una stessa persona adoperi sempre lo stesso nick, evitando clonaggi (beninteso: non sto dicendo che Marco ‘78 e Roberto siano per forza cloni, è un discorso generale), a livello di amministrazione si potrebbe implementare un sistema di tracciamento e controllo IP. Son cose che si fanno, solitamente però a livello manuale (senza cioè lasciare che il sistema se la sbrighi da solo) in Forum dove si conferisce una certa importanza all’identità degli iscritti.

    Perdonate il tremendo OT, i miei sono solo consigli.

  26. pibla scrive:

    No, direi che non sono la stessa persona, molto più semplicemente Roberto, che di cognome fa Commentucci, era stato chiamato in causa da Avec che aveva detto che non pretendeva tennisti-filosofi, ma gli sarebbe bastato anche un Commentucci (inteso come Roberto) che evidentemente nei suoi interventi appare molto riflessivo; no, direi proprio che non sono la stessa persona, anche se a Roberto gli sarebbe garbato essere del ‘78, eh Robè?!

  27. pibla scrive:

    ….sapete però cosa si potrebbe scoprire in tema di false identità???
    Si potrebbe scoprire che Chloe è la moglie o una parente stretta di Yancey o, ancora più sconvolgente, che Chloe è Yancey travestito da donna!!!! Sai lo scandalo ed il colpo di scena, degno di un film Brian De palma o di Dario Argento!!……sì, si va bene lo so, è tardi, è ora di andare a cena, basta farneticare….
    Buona serata a tutti

  28. Stefano Grazia scrive:

    l’importante sarebbe sapere quando il roberto di turno è roberto alias roberto commentucci perchè così uno lo va sempre a leggere…
    Poi magari marco ‘78 è suo figlio e a volte ci si impasticca con lo stesso computer dimenticando di cambiare il nome…ma il nostro roberto non mi sembra che usi il +, di solito scrive più…oppure sono un marco e un roberto padre e figlio di altra provenienza

  29. roberto scrive:

    No Ubaldo, non so chi sia Marco ‘78. Io sono sempre e solo Roberto Commentucci. Mi ha chiamato in causa Avec DC il quale, rispondendo a Marco ‘78, si augurava di avere un tennista un po’ filosofo, dicendo che non dovrebbe essere un marxo un nietsche,ma che lui si accontenterebbe anche di un commentucci,probabilmente riferendosi ad alcuni miei post con qualche velleità intellettuale (ovviamente nulla a che vedere con la qualità di Yancey)… Vero Avec DC? A proposito, Ubaldo, riprenditi, mi raccomando!

  30. roberto scrive:

    Anzitutto grazie a pibla, ad Avec DC e a Stefano per la stima, che ricambio.
    Ad Avec DC: si, Nikolik anche secondo me deve essere una specie di principe del foro che usa il blog come palestra. La stessa ipotesi era stata formulata da Stefano Grazia, proprio nel topic genitori e figli…
    Però a me, se riesco a non arrabbiarmi mentre lo leggo, Nikolik mi fa morire dal ridere, ed è uno molto stimolante. Diciamo che mi allena l’autocontrollo…

  31. chloe de lissier scrive:

    grazie, pibla. che bel complimento. speriamo che qualcun altro pensi come te.

  32. Avec Double Cordage scrive:

    si roberto, proprio cosi, mi piace come scrivi, sobrio riflessivo ma non senza humor, anche marcos è bravo ma commnetucci mi suonava meglio ;) avevo mandato un commento subito dopo la domanda di ubaldo per chiarire la cosa, ma evidentemente ci sono stati dei ritardi nella publicazione, scusate il trambusto e auguri di pronta guarigione ad Ubaldo

    BTW quando ti sei ripreso magari cambia anche il poll ;)

  33. Marco '78 scrive:

    voto a Ubaldo come investigatore: 3! :P

    cmq, ho spesso condiviso i post di Roberto, quindi, se d’ora in poi dovesse capitarmi di esprimere apprezzamenti in tal senso, che nessuno interpreti la cosa maliziosamente, mi raccomando! :D

  34. pibla scrive:

    Ciao Chloe!! Ovviamente, come avevi già capito e non avevo dubbi in proposito, avevo fatto un’associazione basata sulla simpatia e sulla stima, sia per te che per Yancey!

  35. chloe de lissier scrive:

    grazie ancora, pibla. sei un simpatico gentiluomo.

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