Djokovic, il “serbo di gomma”.
Batte Hewitt con autorità;
che sia lui il vero favorito?

 
21 Gennaio 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Una eventuale semifinale Federer-Djokovic potrebbe decidere l’Open. E intanto se stanotte Nadal supera Nieminen farà meglio di Sampras… pur non essendo mai stato numero uno!

ATTENZIONE: NEL POST LETTERA APERTA AI TENNISTI ITALIANI, C’E’ UN INTERVENTO DIRETTO DI BACCINI IN REPLICA AL CAPO DELLA REDAZIONE DELLO SPORT DEL GIORNALE MARCO LOMBARDO E UN ALTRO INDIRETTO “PEPATISSIMO” IN REPLICA A UBALDO E ANTI-TOMMASI, SEMERARO-AZZOLINI. NON PERDETELO E FATECI SAPERE COSA NE PENSATE!


Australian fans, tonight you’re going to bed early. Yours truly, Djokovic. Australiani, stanotte a letto presto. Firmato, Djokovic

MELBOURNE _ Nemmeno Nicole Kidman ha resistito alla tentazione di confondersi fra i 15.000 spettatori della Rod Laver per assistere allo show di Lleyton Hewitt _ suscitando inevitabili gelosia nell’attricetta di soap-opera Bec Cartwright, alias la signora Hewitt, defraudata di tanti primi piani tv _ ma alla fine il vero spettacolo l’ha dato il serbo (senza più ciuffo da porcospino), Novak Djokovic, n.3 del mondo con dichiarate ambizioni da n.1.
Dopo l’incredibile maratona di 4 ore e mezzo e 5 set con Baghdatis terminati all’alba di venerdì, tutta l’Australia sembrava essersi ravvicinata a Hewitt, campione poco amato (sebbene ora non sia più plagiato dagli insopportabili genitori) perché troppo meno simpatico, troppo meno gentleman degli “old Aussies”, Newcombe, Laver, Rosewall e del più giovane Pat Rafter.
Ma Hewitt non poteva aver recuperato le mille energie spese. Così è stato in partita solo nel primo set, avanti 4-2 con la palla per il doppio break del 5-2. Poi il serbo di gomma (tanto è elastico, quasi snodato quando in spaccata si piega fino a terra a raccattare il rovescio bimane), superato il comprensibile nervosismo iniziale, ha preso a comandare il gioco con una potenza, una velocità e un’autorevolezza tale che chi scrive è tentato di pronosticarlo vincitore del torneo, in barba al favorito Federer.
Dopo lo spavento Tipsarevic, e gli insoliti 5 set dell’altro giorno con il serbo n.2, Roger Express è tornato a vincere in 3 set con Thomas Berdych. Eppure, sebbene Federer debba incontrare nei quarti James Blake che non gli ha mai creato grattacapi _ gli ha ceduto un solo set in 7 incontri! _ ed abbia quindi un piede in semifinale, o si decide ad alzare l’asticella _ come spesso gli è accaduto anche nel corso dei 12 Slam vinti _ oppure rischia di non avvicinarsi qui ai 14 titoli-record di Sampras.
Se il regolarissimo, tenacissimo Ferrer, vittorioso sull’amicone e quasi omonimo Ferrero, non fa lo sgambetto a Djokovic nei quarti, proprio la semifinale Federer-Djokovic potrebbe decidere questo Open, soprattutto se dalla metà bassa del tabellone dovesse uscir fuori come finalista uno Youzhny o uno Tsonga anziché il più attrezzato Nadal. Djokovic fin qui non ha perso un set.
Federer ne avrebbe invece perso un altro ieri, il secondo, con il giovane campione …incompiuto, Thomas Berdych, se questi non avesse letteralmente gettato alle ortiche due setpoints giocati con il braccino del principiante.
Anticipo qui che se Nadal stanotte batterà il finnico Nieminen qualificandosi così per le semifinali contro il vincente di Youzhny-Tsonga, otterrà 5.980 punti Atp, cioè più dei 5972 che furono il massimo dei punti conquistati da Pete Sampras come n.1. Insomma Nadal, da 130 settimane n.2 del mondo, sarebbe addirittura…più numero uno di Sampras, se non si fosse parato sulla sua strada quel fenomeno di Federer.
Avvincenti gli accoppiamenti dei quarti donne: Henin-Sharapova, doppia sfida Williams-Serbia, Serena-Jankovic e Venus-Ivanovic (quest’ultima degna di un concorso di bellezza), Hantuchova-Radwanska. Davvero tutte pernici.

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33 Commenti a “Djokovic, il “serbo di gomma”.
Batte Hewitt con autorità;
che sia lui il vero favorito?”

  1. Mario scrive:

    il dato su sampras e nadal è molto curioso e mi fa venire in mente una semplice considerazione: rafa è un fenomeno che ha avuto la “sfortuna” di trovare davanti a sé uno svizzero più fenomeno di lui…
    non ho una lunghissima memoria tennistica, ma non mi ricordo un tale paradosso nella storia recente del tennis.
    qualcuno mi cita degli esempi analoghi?
    grazie in anticipo

  2. Francesco G. Di Bene scrive:

    in effetti djokovic è un vero spauracchio. ma è anche vero che ferrer mi pare più imprevedibile di un blake.

  3. valentina scrive:

    e questo è veramente “triste”…..

  4. Karlovic 80 scrive:

    Secondo me la superficie favorisce Nadal…..Questo Plexicushion mi ha deluso,si diceva che era veloce,invece e lento ed ha un rimbalzo abbastanza basso(mi sembra l’erba battuta di Wimbledon!)favorendo scambi prolungati,grandi recuperi e ampie aperture(vedi Nadal).Questa è stata un ulteriore mazzata per il S&V,e cosi’ facendo si crea un paradosso:15 anni fà erano velocissime,oggi le si rallentano a dismisura.Poi ci si mettono anche le palline che dopo pochi game diventano difficili da “spingere” ed il gioco è fatto.Dopo il tentativo mal riuscito,di far vincere il torneo di Wimbledon a Nadal(erba rallentata al massimo)oggi ci pensano gli organizzatori Aussie a dare una possibilità allo spagnolo(forse ci riuscirà).In generale la migliore rimane il DecoTurf.

  5. luca scrive:

    Info di rilievo quella sui punti di Nadal e Sampras; onore al merito di Federer. Sembrerebbe un’ovvietà, però sottolinea il livello dell’attuale duo di testa.
    Sarebbe un peccato che non si possa assistere alla semi Federer / Djokovic. Insieme esprimono un tennis pulito e lineare a vedersi ( almeno io la penso così ).
    Difficile fare pronostici.

  6. chloe de lissier scrive:

    karlovic 80 ha individuato la vera origine dei cambiamenti così rilevanti che hanno caratterizzato il tennis negli ultimi vent’anni: il cambiamento delle superfici di gioco. fino al 1974, fatta l’ovvia eccezione del roland garros, tutti i tornei dello slam si giocavano sull’erba. l’open di australia si è disputato sui campi erbosi fino al 1988. tre prove su quattro si giocavano su superfici veloci, che favorivano nettamente il gioco d’attacco e i giocatori di talento più che quelli dotati soprattutto atleticamente. in parallelo si è affiancato il rilevante cambiamento apportato alle racchette, che hanno consentito progressi enormi soprattutto ai difensori.
    oggi il solo talento non è più sufficiente. occorre una preparazione atletica impressionante, non solo e non tanto per la durata dei match, ma soprattutto per la grande quantità di scambi con molti colpi pesanti. aggiungo una sensazione personale: non discuto il talento di nadal, ma penso che il suo sponsor principale, la nike, punti molto su di lui. la nike conta in modo enorme nel tennis. ho il sospetto che l’allentamento delle superfici di gioco, wimbledon l’anno scorso e l’aussie open quest’anno, entri nella strategia di creare le condizioni perché la chiara superiorità di nadal sulle superfici lente si concretizzi nel primato in classifica.

  7. stoppardi scrive:

    Sembrerebbe un’ovvietà, però sottolinea il livello dell’attuale duo di testa.
    così dice luca …e concordo…
    però però…
    rovesciamola…se i numeri non mentono come sostengono in parecchi…
    non è che questo dato evidenzia come la concorrenza ai tempi di sampras fosse piu’ numerosa e soprattutto piu’ attrezzata ????
    lasciamo stare roger…
    io pur ammirando e provando simpatia x nadal faccio fatica a considerarlo al momento alla pari con numeri 1 come sampras agassi edberg lendl becker etc etc…
    il tempo gioca dalla sua certo…

    però x i numeri è piu’ numero 1 di sampras…
    i numeri bisogna saperli leggere e non sempre sono da considerare il VERO assoluto

  8. FRANCESCO scrive:

    dopo wimbledon hanno rovinato un altro slam.un terraiolo che arriva in semifinale a melbourne senza cedere un set?ma dai…
    ma perchè i tennisti non si fanno sentire?

  9. stefano grazia scrive:

    Questione di Punti Di Vista!E se invece fosse stato piu’ sfortunato Federer ad incontrare sulla sua strada quel Nadal che gli ha impedito tre volte (battendolo in semi o in finale) un piu’ che probabile Grande Slam per entrare nella Storia?

  10. valentina scrive:

    Io non capisco perchè dite che hanno rovinato un’altro slam? Allora per voi Rafa non deve mai vincere Wimblendon, Us Open e gli Australian Open? Non è che sentite un po troppo la sua presenza?

  11. Voortrekker Boer scrive:

    Chloe io non so se il tuo sospetto possa essere più o meno fondato, il fatto è che gli organizatori dell’Australian Open come identica al Rebound Ace solo con un po’ più di resistenza al calore. Solo che il PelxiCushion ricopre anche i campi di IW dove mia pare il gioco sia nettamente più rapido. Evidentemente gli australiani sono riusciti a rallentarla in qualche modo.

    Se fosse per me i due slam sul cemento andrebbero giocati sulla medesima superficie: il DecoTurf III. Si avrebbe dunque una continuità con la tradizione. Ovvero tre slam veloci e uno lento, come accade da quando il tennis esiste.(Se poi si decidessero a rimettere la “festuca” nel lolium perenne di Wimbledon sarebbe tutto a posto)

  12. minias2006 scrive:

    cara Valentina, è una battaglia persa… Nadal non piace: come dice ovidio: “Barbarus hic ego sum, qui non intellegor ulli” (qui sono un barbaro che non è capito da nessuno) (Tristia…)”. E visto che le cose stanno così, non c’è la minima incertezza, anche nei più autorevoli, nel definire i suoi tabelloni ’spianati’: l’incontro di Federer con Tipsarevic ha dimostrato una volta di più che un outsider di talento - in una partita sulla carta “spianata”- possa mettere in seria difficoltà un campione assoluto, anzi, Il Campione. Ora qualcuno qui, concederà un gentile complimento sulla via del: “ma no…non è così…Nadal è simpatico…il dato fisico, tecnico” - quanto tecnicismo viene usato per godere di un bel colpo!! Racchette, pesantezza della palla, cambi di superfici…come se il tennis passasse per lo più attraverso la spiegazione sapiente del punto -. Tutti esperti nei colpi, pochi negli uomini - e regolarmente sorpresi. E il bello del tennis è nell’agonismo mentale, un agonismo qualitativo, non quantitativo. E la qualità di Nadal è soprattutto mentale, e di coraggio. Se lo sport è una sublimazione della competizione, chi vorreste avere al vostro fianco, Nadal o Edberg (che anch’io, ovviamente, ammiravo)?

  13. Franz scrive:

    Io Edberg.

  14. michele scrive:

    Edberg tutti i giorni feriali e due volte la domenica!

  15. Voortrekker Boer scrive:

    Edberg tutta la vita.

    P.S. penso che Nadal non abbia bisogno di avvocati difensori, parla sul campo.

  16. stoppardi scrive:

    se ci fosse da “battagliare” di certo nadal…sarei sicuro che darebbe il 100% e non potrei avere rimpianti…
    se mi devo divertire edberg

  17. chloe de lissier scrive:

    nadal è un giocatore con una volontà stupefacente. supera lo stesso borg in questo perché lo svedese era pieno di sè mentre nadal conserva una sapiente umiltà unita a una determinazione assoluta. in questo open ho visto molti picchiatori feroci, anche di classe, come djokovic, ma nessuno ha la limpidezza di movimento e la calma di federer. il quale resta l’unico autentico fuoriclasse del circuito. capisco che gli emergenti entusiasmino, ma tsonga mi pare troppo esagitato per poter reggere a lungo. nadal lo ridimensionerà.

  18. valerio scrive:

    Stiamo attenti a dire che nadal è arrivato in semifinale per colpa della superficie..CI è arrivato perchè aveva un tabellone da seconda categoria..IO non so come sia possibile avere una fortuna cosi..speriamo che ancora una volta Roger metta le cose a posto..ma se nn sarà lui di certo lo sarà Djokovic!!Nadal NN vincera MAI ne wimbledon ne nessun altro slam che nn sia il roland garros..

    N.di UBS: Ok, stavolta è stato fortunato Nadal. mi sembra che lo fosse stato meno quando ha infilato quella serie di un’ottantina di vittorie consecutive sulla terra, o sbaglio? E meno anche a Wimbledon dove non si arriva due volte di fila in finale (e si sfiora la vittoria con un certo Federer…) se si è un incapace. Altre volte i “nadaliani” fanno notare che è stato fortunato Federer, e magari a vlte hanno ragione come a volte no. Ma non è normale che a un giocatore che gioca 4 Slam all’anno, 16 in quattro anni, 32 in 8 anni, gli capiti ogni tanto un tabelllone che si apre, mentre ad un altro magari si chiude? E che è colpa, o merito loro? Suvvia, che discussioni oziose!
    Sulle tue previsioni…beh, ognuno la pensa come vuole. per me Nadal è un grande campione. E naturalmente lo è anche Federer che è finora più grande perchè così’ dicono i risultati. Che poi Federer abbia un tennis più elegante, più completo è un altro discorso che io mi sento di sposare completamente….ma quel che non sopporto, sia pur lasciando a tutti di esprimersi come meglio credono (e possono) è che ci siano denigratori dell’uno e dell’altro. Fate il tifo per i campioni, se volete sceglietene uno, oppure l’altro, o anche un terzo….ma perchè continuare scioccamente a dare addosso a uno che è n.1 del mondo da 4 anni e passa, oppure a uno che è n.2 del mondo da 130 settimane e ha fatto più punti Atp del miglior Sampras? E Djokovic non è forse un campione, anche se ha solo 20 anni e non ha ancora vinto uno Slam? A me i…denigratori dei campioni mi paiono matti duri, senza distinzioni! E se penso che qualcuno dei deningratori di questo o quello, poi si indigna perchè uno si permette di criticare il n.70,80 o 90 _ perchè magari italiano _ beh, ma che coerenza dimostra? E’ proprio vero che i tifosi spesso ragionano meno degli innamorati…

  19. luca scrive:

    @ Stoppardi
    Le mie erano parole di circostanza; altrimenti qualcuno comincia a contestare le mie convinzioni sulla superiorità - netta - di qualche campione del passato su Federer !!!!
    @ Chloe de lissier
    Borg sarà stato pure pieno di sè, ma a Federer non lo vede nemmeno.
    Immagino il match fra i due; Federer rimane molto a fondocampo : il modo migliore per essere umiliato da IceBorg.
    Fra i due pesa il divario di preparazione atletica - IceBorg fisicamente era un decatleta olimpionico con 35 battiti cardiaci al minuto - e di fondamentali da fondocampo e relativi passanti.
    King Bjorn era una macchina lanciapalle

  20. chloe de lissier scrive:

    @ luca
    per essere un fuoriclasse nel tennis occorrono classe, eleganza e intelligenza. federer ne ha a iosa.
    borg era solo una macchina sparapalle, come hai giustamente affermato.

  21. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    “Nadal non piace”, mah..proviamo ad analizzare le sue partite.
    Le vittorie di Nadal consistono in:
    a) una quarantina di rotazioni e/o accelerazioni che nulla hanno di umano, e che lo rendono uno dei migliori giocatori di tutti i tempi (è vero, è così, c’è poco da fare: e vedrete nei prossimi cinque anni);
    b) una cinquantina di errori non provocati degli avversari;
    c) una cinquantina di errori provocati da pressione, paura del passante, e dalle suddette rotazioni/accelerazioni.
    E’ chiaro che in sè questo gioco è intenso ai limiti dell’incredibile, ma non divertente.
    A meno che di là non ci sia Federer. E’ vero che Federer esalta Nadal, ma è anche vero il contrario: ogni vittoria di Federer (sul veloce sono 5 a 2, anche se qualcuno lo scorda) è più significativa, contro lo spagnolo.
    Era così anche per Borg, nella seconda metà dei settanta. Gioco intensissimo e rotazioni/accelerazioni (con quelle racchette, poi) straordinarie.
    Ma c’è voluto Mac per vedere superpartite, sia a Flushing che a Wimbledon.
    Il discorso Borg-Federer è ridicolo. Analogie tra Borg e Nadal, invece, sono decisamente riscontrabili.
    Solo che Borg arrivò prima di Mac: e Mac (checchè ne dica Luca) lo distrusse psicologicamente e accelerò il suo ritiro, perchè capì che sul veloce non avrebbe vinto mai più, e giocare tutto l’anno per Parigi era una motivazione troppo scarsa.
    Nadal invece, il talento geniale l’ha trovato. C’era già. E trova rabbia e motivazione ogni volta che se lo vede davanti. Perde a Wimbledon, perde al masters, per ora. Ma l’altro è più vecchio…..Il futuro è suo.

  22. luca scrive:

    @ Chloe de lissier
    concordo con quello che hai scritto su Federer, che a parer mio vince gli Australian Open 08. Almeno io tifo per lui.
    Però nel tennis non c’è pareggio; la classe, l’eleganza possono ben poco contro…una macchina sparapalle : il tutto si sarebbe risolto in una punizione.
    E poi, IceBorg era idolatrato come una divinità nordica; le scene di isteria a Wimbledon non si sono mai più ripetute per chicchessia.
    Vediti i filmati relativi alle “tennis legends of Wimbledon” su you tube.
    Bjorn è un’icona

  23. luca scrive:

    @ M.E.W.
    Godiamoci il bellissimo tennis attuale. Peccato non poter vedere Federer / Djokovic in finale.
    Mac non distrusse un bel niente

  24. Carlo.L scrive:

    Bjorn Borg è stato un grande campione e, caro chloe de lissier, affermare che mancasse di classe, elegaza e intelligenza, mi pare quantomeno azzardato. E proprio perchè è stato un grande campione non dubito che, se avesse giocato in questa epoca tennistica, con tutto ciò che ne consegue (metodi di preparazione, atrezzi ecc.), avrebbe eccelso allo stesso modo.
    D’altronde anche dire che Federer verrebbe umiliato da Borg, caro Luca, mi sembra altrettanto azzardato; Borg perdeva spesso anche da Panatta e non mi pare che l’Adriano nazionale, con tutto il rispetto, sia paragonabile allo svizzero.

  25. Sette scrive:

    Secondo me Federer gioca bene soprattutto contro Djokovic. Peccato non vederli in finale.

  26. luca scrive:

    @ M.E.W.
    La classifica ATP a fine 1979 aveva le seguenti prime tre posizioni con la seguente media punti / torneo :
    1 ) Borg 93,56
    2 ) Connors 91,07
    3 ) McEnroe 84,95
    A fine 1980 le prime tre posizioni erano le seguenti :
    1 ) Borg 106,75
    2 ) McEnroe 84,56
    3 ) Connors 72,44
    Mac scavalcò Connors solo perchè la media punti di quest’ultimo crollò ( forse a causa della bellissima moglie Patty ???) ; la sua regredì, sia pur lievemente. IceBorg era ancora più lontano dell’anno precedente.
    I confronti diretti con Borg passarono da 2 / 3 a favore di McEnroe del 1979 a 7 / 4 a favore di Borg nel 1980, che perdette gli Us Open per quei due madornali errori arbitrali sul 3/3 e 3/4 al quinto set. Altrimenti sarebbero stati 8 / 3. Poco, ma sicuro.
    E, poco ma sicuro, avrebbe fatto suo il Grande Slam.
    I filmati, gli articoli relativi a quel match, i successivi incontri fra i due all’indoor di Stoccolma e soprattutto il RR del Master 80 ne sono conferma.
    Alla faccia della distruzione psicologica !!!!
    Borg pensava di lasciare già nel 1980, quando era invincibile.
    McEnroe non c’entra un bel niente col ritiro del 1981; peraltro, le buscò in malo modo da Connors e Lendl nel 1982, finendo terzo nel ranking. Due che raccattavano 2 / 3 games a set da IceBorg. Vedi gli scontri diretti.
    Godiamoci il bellissimo tennis di Federer, Djokovic, Nadal & c

  27. Sette scrive:

    Godiamoci il bellissimo tennis attuale. Peccato non poter vedere Federer / Djokovic in finale.

  28. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Avrai ragione tu, Luca, ma non credo proprio.
    Che l’arrivo di Supermac abbia accelerato la voglia di ritiro di Borg non l’ho certo detto solo io.
    In più, Mac ‘84 non vedeva Borg manco nel retrovisore.
    Comunque, analogie tra Borg e Nadal ce ne sono, eccome.
    Solo che Nadal ha la “voglia di superare” chi c’era prima di lui.
    Ho le mie videocassette anni ‘80, la seconda metà dei quali mi ha entusiasmato. Ma mi piace il tennis in generale, e la sua evoluzione. E quindi Agassi, e poi Sampras, e oggi i tre super.
    Il pingpong a seicento all’ora di Djokovic con Ferrer, stanotte, è stato allucinante. Non meno delle superrotazioni di Nadal. E di Borg.

  29. luca scrive:

    @ M.E.W.
    Peccato che la finale la possano giocare solo due tennisti; avere Federer, Djokovic, Nadal in finale non sarebbe stato niente male.
    Potrebbero dare una wild card a Nalbadian e convertire il singolo in doppio !!!

  30. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Luca
    Sei comunque un simpaticone, specie considerando che conosco la tua carta degli Obiettivi (distruggere le Armate Svizzere, come forse avrai già letto).
    Oltretutto, io scrivo per puro bastiancontrarismo, in quanto ho tifato Borg tutta la mia preadolescenza/adolescenza, contro Mac!
    Poi mi sono redento all’oggettivismo tennistico e al BigMac.
    Comunque nel ‘78, in piena era Borghiana, ricorso un vago 64 62 62 di Jimbo a Flushing, altro che tre games a set!
    Posso concedere che Borg ‘80 e Mac ‘84 non erano niente male, e che la finale di Wimbledon ‘80 è la più bella partita che abbia mai visto.
    Con simpatia.

  31. luca scrive:

    @ M.E.W.
    Grazie sinceramente Marcelus.
    Da qualche tempo evito di intossicare i frequentatori del blog con i miei interventi borghiani.
    Dunque mi sono modernizzato, convertendomi al Federismo; però, se c’è da difendere l’Orso, non mi tiro indietro !!!
    La finale degli Us Open 78 - giocata da IceBorg con la mano incerottata causa vesciche - venne disputata la domenica in cui perse la vita il povero Ronnie Peterson, svedese come l’Orso.
    Peterson morì di embolia all’ospedale di Monza, e pare che la causa non fu l’incidente in sè e per sè, nè le fiamme.
    E’ tempo di guardare avanti, dunque W Federer !!!!!

  32. chloe de lissier scrive:

    luca, la tua monomaniacalità ti rende in qualche modo simpatico. mi rendo conto che borg deve aver rappresentato e ancora riveste un ruolo importantissimo per la tua realtà emotiva. comprendo anche che non ha senso e non è neanche giusto attaccare le tue necessità. ma non pensi che sarebbe altrettanto giusto ed utile da parte tua smettere di attaccare federer fingendoti suo ammiratore quando è chiaro che lo detesti profondamente? comportandoti come fai provochi in quelli che stimano federer lo stesso disappunto che provi tu quando toccano il tuo borg. rileggi questo tuo ultimo post. ti renderai conto (ma lo sai) che ci prendi in giro.

  33. luca scrive:

    @ chloe de lissier
    Se fosse come dici tu, farei tifo per Djokovic, prossimo avversario di Federer, o per Nadal.
    Di Federer apprezzo la grandissima capacità di mantenere la posizione, senza cedimenti. A differenza proprio di Borg, ritiratosi a soli 25 anni.
    Sinceramente, Borg era l’eroe dell’infanzia lieta, però non mi impedisce di guardare ed ammirare i nuovi campioni.

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