Foot Fault: Becker, un divino umano

 
2 Gennaio 2010 Articolo di Luigi Ansaloni
Author mug

E dunque Boris Becker. Il talento puro venuto dall’allora Germania Ovest. Lo sciupa femmine. Il cavallo pazzo. Il tennista. L’uomo. Il giocatore di poker. Papà Boris. Figlio prediletto e mai dimenticato dal suo popolo e dalla sua nazione.

Quando giocava contro Stich nel loro paese, il buon Michael scuoteva la testa: mai che l’arena fosse per lui. Nemmeno una volta. E dire che era un bel giocatore Stich. Eccome se lo era. Lo stesso Boris ne sa qualcosa: quel 7-6 6-4 6-4 nella finale di Wimbledon 1991 ancora oggi grida vendetta. Becker era alla sesta finale in sette anni, su quello che lui chiamava “Il suo giardino”, che lo aveva visto trionfare tre volte e che avrebbe salutato a seguito una sconfitta con un altro grande, Pat Rafter (nel 1999). Già nel 1997 contro Sampras, suo giustiziere nella finale di due anni prima, alla fine dell’incontro dei quarti aveva sussurrato nell’orecchio di quello che considerava una specie di suo erede sui campi londinesi che era stanco, che voleva farla finita. Ma poco importava. Per tutti.

Perché vittorie e sconfitte non fanno un giocatore, o almeno non del tutto. Dall’almanacco dei risultati puoi capire sì quanto sia stato grande un giocatore. E’ come il curriculum: dicono cosa hai fatto, ma non dicono chi sei. E certamente non bastano i numeri a far capire, a far ricordare quel gran personaggio che era Boris Becker. E forse il passato, in questo caso, è sbagliato. Perché Bum Bum, che doveva il suo nome alla devastante potenza del suo servizio (calato dopo il 1989 - 1990, ma rimasto sempre efficace), è stato uno sportivo talmente grande da rimanere personaggio anche dopo il suo ritiro tennistico. Tutti lo riconoscono, tutti sanno chi è. Una popolarità andata ben oltre il campo da tennis. La Mercedes per anni lo ha voluto come uomo immagine. I tedeschi lo hanno sempre riverito come una specie di divinità, ma i momenti di scontro ci sono stati. Eccome. Soprattutto per la sua storia con Barbara Feltus, il grande amore di Boris, donna stupenda e intelligente, ma che aveva un “difetto” per qualche suo connazionale: il colore della sua pelle.

Becker non la prese bene, affatto. Il tennista nel 1993 minacciò di lasciare la sua madre patria, stufo di discriminazioni, scortesie e insulti razzisti contro la moglie, spesso perfino rifiutata dai tassisti o invitata a “tornarsene in Africa”. Boris si fece fotografare nudo con Barbara, in una copertina che naturalmente fece il giro del mondo. C’era anche un altro motivo, dicono le malelingue, per quella fuga tanto chiacchierata ma mai in realtà avvenuta, ovvero la spietata Steuerfahndung, la polizia tributaria tedesca. Che lo accusava di aver esportato e intestato a prestanomi in paradisi fiscali miliardi e miliardi di marchi. Per Boris una condanna nel 2002 a due anni di prigione con la condizionale e il versamento di 6,5 milioni di euro al fisco. “Ho sbagliato, pagherò”, disse il tennista. Annunciando poi che avrebbe chiesto un prestito per pagare quel debito.

Nel suo essere personaggio non solo in campo ma fuori ha certamente battuto il suo più grande rivale, Stefan Edberg: 35 scontri tra i due, 25 vittorie per Becker, ma due dolorose sconfitte in finale a Wimbledon (1988 e 1990). Lo svedese era spettacolare in campo, col suo divino serve & volley, ma fuori non brillava di certo per le sue frasi o per il suo carattere. Insomma, più tennista che personaggio. Non è una colpa, è semplicemente carattere. Becker invece in campo ammaliava la gente, era un capo tribù. Alzava una mano e tutti lo ascoltavano, parlava e tutti ne rimanevano affascinati. Proprio per questo il pubblico gli ha perdonato tante sciocchezze nella sua carriera da giocatore. Poteva, doveva vincere di più, indubbiamente. Eppure non è certamente uno che ha vinto poco: 927 match, 49 tornei, 6 slam (3 Wimbledon, 2 Australian Open, 1 US Open), 3 Masters (di cui il secondo, giocato in casa: un trionfo ne giorno del venticinquesimo compleanno, 22 novembre 1992), 9 ai Masters Series e 31 ATP.

Il suo talento tuttavia, il suo immenso talento,gli è costato molte, ma molte vittorie. Ne viene in mente uno, forse quello più eclatante, visto in diretta quando ancora la Rai faceva del tennis in chiaro.

Semifinale Roland Garros 1991, avversario Andre Agassi. Se Becker vince, è numero uno al mondo e va in finale contro Jim Courier. Agassi è anche lui talento straordinario, ma ha 21 anni, è in piena rampa di lancio, aveva perso la finale degli Us Open qualche mese prima contro un altro marziano che si era palesato a New York nel 1990, Pete Sampras. Per Becker, una grandissima occasione,anche se Andre in finale a Parigi ci era arrivato l’anno prima, perdendo incredibilmente contro Gomez. Inizia il match e Galeazzi ha già capito tutto: Boris quella partita non la vincerà mai. Agassi gioca da fondocampo, martellando come un fabbro, e cosa fa Becker? Impone il suo solito, spettacolare, meraviglioso, divino gioco? Nemmeno per idea. Si mette a giocare a fondocampo pure lui, come un arrotino qualsiasi (non che Agassi lo sia, attenzione). Si fa cogliere dalla sindrome del “So fare tutto meglio di te, caro ragazzo mio”. E perde. Miseramente. Addio numero uno del mondo, addio Roland Garros. Becker non vincerà mai un torneo sulla terra rossa. Mai. Nemmeno uno. Pur avendo disputato tre finali a Montecarlo (buttando due match point nella finale con Muster nel 1995) E da Agassi le ha quasi sempre beccate: 9-4 per l’americano negli scontri diretti, ma 3 delle 4 vittorie di Boris sono arrivate quando Andre era ancora troppo acerbo. Dopo, solo successi per il Kid tranne in quell’indimenticabile semifinale di Wimbledon 1995.

In cima al mondo ci era arrivato in Australia, Bum Bum, battendo Lendl in 4 set. Non ci rimarrà per molto, in vetta: non gli interessava particolarmente, sembra quasi.

Anche quella finale di Wimbledon contro Stich grida vendetta. Perché? Forse la sera prima era andato a bagordegiare in giro per Londra, chiuso in bagno con qualche cameriera? Solite leggende metropolitane? Non lo sapremo mai.

In qualche commento dei giorni scorsi leggevo che Becker, dal punto di vista tecnico, era perfetto. Nessuno lo è, anche se il tedesco ci andava vicino: potenza, serve and volley, gran dritto, buon rovescio, classe. Un essere umano nato per giocare a tennis. Uno toccato dal dono. Se ne accorse persino il ministero della pubblica istruzione della Germania Ovest, che pur di far crescere a pane e palline il piccolo genio della racchetta gli concesse una dispensa speciale, consentendogli di abbandonare la scuola dopo il conseguimento dell’equivalente tedesco della licenza media. E il piccolo Mozart della racchetta non deluse: professionista a 16 anni, a 17 aveva già vinto Wimbledon. Nessuno mai come lui. Facendo il bis nel 1986. Mancando il tris nel 1987, quando perse al secondo turno con Peter Doohan. Ma la prese con filosofia: “Lui non riusciva a fare niente di sbagliato, ha giocato come meglio non poteva. Non c’era niente da fare”. Fine.

E poi ci sono i tuffi. Una specie di “cinese” della rete. Quando la pallina era troppo più in là, quando sembrava non esserci più speranza di prenderla, ecco che Becker si trasformava nel più forte portiere del mondo. Dentro un campo da tennis. Due sport in uno, unione quasi perfetta. Quello più celebre e famoso contro Lendl (aridaje) nella finale di Wimbledon 1986. Serviva per il match, Bum Bum. Battuta, risposta di Ivan, voleè un po’ così di Boris, passante di dritto in corsa di Lendl, tuffo di Becker, il nastro che ferma la pallina che beffarda và dall’altra parte e sembra ingannare il tedesco. Sembra. Disteso per terra, trascinandosi, arriva sulla palla e con un colpetto beffardo la rispedisce al mittente. Uno dei punti più belli e famosi nella storia del tennis. Ed è stato fatto contro tutti i canoni del gioco. Normale, per uno come Bum Bum. E poi un altro, contro Edberg in finale della Davis Cup 1989, vinta dalla Germania trascinata proprio da Becker (stessa cosa nel 1988). E ancora un altro, al Masters 1992 contro un giocatore che lui soffriva maledettamente, Goran Ivanisevic (anche se contro il croato è avanti 10-7 negli scontri diretti).

Rostagno. Il buon Rostagno e l’Us Open 1989. Il nastro di Becker. Tie Break, 6-4 e due match point per l’americano. Che ne butta via uno sul proprio servizio e sull’altro…beh, è storia. Cosa sarebbe il tennis senza il nastro? Come il mondo senza Nutella. Dopo, Boris vinse quel torneo, il suo slam numero quattro. E non aveva nemmeno 21 anni. Nel resto della carriera ne vinse “solamente” altri due. Poteva essere un Federer o un Sampras. E’ stato “semplicemente” un Becker. Meglio così.

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51 Commenti a “Foot Fault: Becker, un divino umano”

  1. Ora pro Boris scrive:

    Sul fatto che Boris abbia vinto meno rispetto a quanto il suo talento gli imponeva, è verissimo, ma il suo meraviglioso tennis era troppo dipendente dalla condizione fisica. Il tedesco era molto pesante, una specie di Tsonga 100 volte più dotato, ma spesso acciaccato ( magari anche per una scarsa disciplina nell’ allenamento).Infatti se oggi facesse il senior Tour Boris sarebbe inguardabile, lento e pesante come mai,perderebbe anche da un Furlan, a differenza di un Edberg o Mac che non penso abbiano messo su un solo etto rispetto a quando erano professionisti.
    Il rovescio era più che buono, stilisticamente non bello, ma efficacissimo.La cavalcata che lo portò a qualificarsi e poi a vincere il Master 1992, dopo lo smacco della prima sconfitta subita da Lendl negli Slam a NY, fu epica.

  2. flexible scrive:

    sui limiti di beker, mi viene in mente una riga di Clerici, che dice che il suo unico limite fossero due piedoni troppi grandi.
    le verità sono forse due:
    1) forse dopo i 25 è diventato un filino pesante per sostenere i grandi ribattitori vedi agassi, e per essere in forma per tutto l’anno.
    2) l’avvento di Sampras gli ha fatto percepire che non era il più il numero 1, cosa che in cuor suo ha sempre pensato.

    personalmente ricordo tante cose ma la finale del master con Sampras ritengo tutt’ora una partita uscita dall’orbita del tennis per entrare direttamente in quella della fantascienza. Mamma mia, uno tirava cannonate e l’altro rispondeva bombe atomiche. Volée da paura e praticamente il campo diventò improvvisamente superfluo. Si giocava solo sulle righe. Solo su quelle (le parenti più vicine al nastro). In quella partita (in germania) Boris sentiva che l’altro era più forte ma ha messo in campo quella che era la sua qualità migliore: l’orgoglio, secondo in questo solo a quello di Connors, altro tipo leonino a 5 stelle. La partita l’ha poi persa ma veramente solo perchè il tedesco era il più forte degli umani e l’altro il primo degli alieni.
    tutto quì.

  3. Ora pro Boris scrive:

    Infatti a fine incontro Becker ammise :” Io meglio di così non so giocare”. Altra finale intensissima, anche se meno importante, fu la F di Bruxelles del febbraio 1992 contro Courier N. 1 del mondo e fresco vincitore a Melbourne, avanti due sets a zero. L’orgoglio teutonico di Becker ferito da “nonno” Mac in Australia un mese prima venne fuori alla grande, rimonta leggendaria. Sampras e Federer sono stati più forti, ma come carisma e presenza sul campo Becker non è secondo a nessuno.

  4. Silver scrive:

    Boris ci ha regalato pagine di tennis indelebili. Un grandissimo. Talmente grande che, malgrado il suo palmares sia inferiore ai vari Federer, Sampras, il suo nome va inserito per potenzialità con i grandissimi. Sapeva fare tutto in modo eccelso. Ed inoltre lo faceva con uno stile unico, con un carisma impareggiabile. Sono convinto che il miglior Becker potesse giocare alla pari con il miglior Federer. Boris uber alles!

  5. Silver scrive:

    Anche a Bercy, sempre nel ‘92, Becker dimostrò a Courier (al miglior Courier) che c’era qualcuno che tirava più forte di lui. E oltre a tirare missili, aveva la mano fatata (”questa mano pò esse piuma e pò esse fero…”).

  6. Luigi Ansaloni scrive:

    Solo per dire che sono totalmente d’accordo con Flexible…la finale del MAsters 1996 contro Sampras rimane la mia partita preferita, pari merito con Federer - Safin 2005, ma secondo me ad Hannover la complessiva qualità tennistica fu superiore a quella di Melbourne. Ah, il nick Ora Pro Boris è in assoluto il più bello che abbia mai letto su queste pagine :)

  7. diegokoala scrive:

    finalmente. lo aspettavo da tempo quest’articolo, ora devo fare il babbo poi mi scatenerò……..

  8. stefano agrati scrive:

    ciao a tutti, ricorderò sempre la prima volta che ho visto giocare boris becker:palalido,primo turno torneo indoor di milano 1985,entra in campo lui e nessuno se lo fila,perchè?pochi istanti dopo entra in campo john mcenroe:standing ovation!quel match(e quel torneo)lo vinse l’americano ma pochi mesi dopo il tedesco vinse un torneino a londra…

  9. Danny scrive:

    Fantastico Boris, degno rappresentante di un’epoca fantastica per il tennis. Un tennis scintillante pieno di campioni allo stesso livello di gioco o quasi, ma con personalità diverse ben deineate. Boris era forse quello a cui il tennis stava più stretto. Personalmente, non era il mio preferito. Tifavo per Lendl (che pur non possedeva il suo gioco spettacolare) e fra i volleatori prediligevo il più classico ed elegante Edberg. Eppure, quanta nostalgia, e la sensazione che, prima dell’avvento del Divin Scimmiotto, potenzialmente era proprio Boris quello con le migliori carte da giocarsi. Forse Boris aspettò troppo a giocarsele tutte e, quando cominciò a fare completamente sul serio, Sampras gli era nettamente superiore e lo dimostrò soprattutto negli scontri diretti (a partire da una terrificante bastonata a Roma del ‘94). Più probabilmente, gli avversari dell’epoca erano così numerosi e competitivi che gente che avrebbe meritato sicuramente più slam (fra tutti Lendl, Becker ed Edberg) si dovette accontentare. Pagherei per tornare ad un periodo del genere.
    Apprezzando molto l’articolo, su una cosa non sono pienamente d’accordo. Non ritengo il Roland Garros del’91 un’occasione sprecata. Agassi in Francia (non dimentichiamo… una vittoria e due finali) era decisamente più competitivo di Boris. Il quale avrebbe trovato in finale Courier che nel biennio tra il ‘91 e ‘93 era quasi imbattibile (eccetto a wimbledon). Le occasioni perse da Becker riguardano più che altro le quattro finali perse a Wimbledon e, volendo, anche il solo titolo (un po’ poco per una superficie che esaltava il S&V di Boris) a Flushing Meadows.

  10. Luigi Ansaloni scrive:

    Danny, io non considero 3 della 4 finali di Wimbledon come occasioni perse da Becker. L’unica che secondo me ha stradivorato è stata quella con Stich, che comunque ripeto, era un signor giocatore. Nel 1988 e 1990 Edberg gli fu superiore. Non di tanto, ma gli fu superiore. Quel tanto che basta. I due secondo me si equipararono in quei tre anni, ma non parlere di occasioni sprecate. Come non parlerei di occasione sprecata la finale del 1995: lì Sampras era nettamente più forte, senza storia. Ho citato la semifinale Rg 1991 per far capire l’assoluta miopia tattica che colpiva Becker in certe occasioni. E secondo me quell’Agassi si poteva ampiamente battere, come dimostrò un accorto Gomez l’anno prima in finale a Parigi. Non era certo ancora l’incredibile Kid che avremmo poi apprezzato negli anni a venire. Io sono sempre stato convinto che se avesse giocato da Becker, quella partita lì la portava a casa. Tranquillamente anche.

  11. francesco scrive:

    Carisma da vendere il buon Boris…
    la puma nella sua manona si trasformava in un fioretto, i suoi tuffi in balletti, le sue grida in atti, le sue sconfitte in tragedie, le sue vittorie in trionfi, le sue dichiarazioni in sentenze, i suoi vincenti in circoletti rossi… mamma mia cosa mancano questi personaggi al mondo del tennis di oggi.
    Tra le sconfitte rimpiante, non includerei la sconfitta con Stich a Wimbledon che in quell’ edizione gioco’ un tennis straordinario.
    Grazie,
    Francesco

  12. mactiz scrive:

    Becker a me non è mai piaciuto:troppo potente per essere anche bello.Il suo tennis era sicuramente molto efficace, ma essendo un fans dell’arte di Mac, non potevo appassionarmi a chi trasmetteva potenza pura. Comunque riconosco che il suo braccio non era solo da boscaiolo, ma le emozioni trasmesse da McEnroe, Sampras e Federer sono state per me di un altro pianeta.

  13. Daniele scrive:

    Ah Boris, il mio idolo, colui che mi ha fatto giocare a tennis. Ho iniziato ad amarlo a Wimbledon: un tedescone serve and volley, potente ma con tocco, che non si arrendeva al passante ma si tuffava sia sull’erba che su superfici piu’ dure (ricordo un tuffo contro Lendl nella finale Master a New York).
    Di tutte le finali e partite che ha giocato, le imprese che mi hanno dato piu’ emozioni, oltre alle vittorie negli slam sono: la 2° Coppa Davis vinta praticamente da solo contro la Svezia (la 1° fu piu’ di squadra con il miracolo di Steeb su Wilander e l’aiuto di Jelen in doppio in Svezia), l’incredibile rimonta a Bruxelles contro Courier in finale.
    Capitolo a parte (secondo me) la grande semifinale contro Agassi vinta, per una volta, con la testa, oltre che con il suo tennis: impallinato di passanti nel primo set, dove attaccava all’arma bianca, decise di palleggiare da fondo per poi attaccare al m,omento giusto, magari con un bel back di rovescio….Tommasi la defini’ “..forse la piu’ bella partita di Becker”…io toglierei quel “forse” :)

  14. BB 1980 scrive:

    La finale del Master 1996 è fantastica per livello di gioco, però sarei prudente nell’elevare Becker come fosse Sampras o Federer.
    Più che la finale del Master, io mi ricordo i quarti - o ottavi - degli AO 1992.
    Ecco, a parer mio lì si vide la differenza fra un giocatore fortissimo - Becker - ed uno che appartiene di diritto alla cupola tennistica, cui Becker non appartiene.
    La finale di Hannover rafforza questo mio convincimento; se anzichè Sampras ci fosse stato McEnroe della finale del Master 1984, il Master 1996 sarebbe finito in tre sets.
    Ivan Lendl potrebbe dare un parere quantomai attendibile

  15. BB 1980 scrive:

    Secondo me aveva un’aria antipatica, da terzo reich; anzi, mi era proprio antipatico.
    Il contemporaneo Edberg giocava anche meglio, più elegante sia come tennista che come persona.
    Si quell’ottavo contro Mac agli AO 92 mi piaque parecchio

  16. Silver scrive:

    Quella di Becker era proprio un’era differente come dice Danny, magica per certi versi. Si è trattato di un periodo di mezzo, da metà degli anni ‘80, dopo McEnroe e prima di Sampras, durante il quale molti nomi potevano vincere ogni Slam. Certo, Lendl in quegli anni fu il dominatore principale e regnò a lungo in cima alla classifica, nonostante ciò nei tornei poteva succedere quasi di tutto e lo spettacolo era garantito. Sono stati anni in cui il tennis è esploso come popolarità. Giocavano e vincevano campioni come Wilander, Leconte, Edberg, Cash, Mecir, fino a Chang e Courier e molti molti altri. Boris scrisse in quei particolari anni pagine di tennis divino, poteva vincere di più, ma era forse nella sua indole giocare a tratti da numero 1, sentirsi sempre il numero 1, pur non dominando costantemente. Carisma infinito, ma non arrogante, rispettato e temuto da tutti. Lendl dominò quegli anni, ma soffrì tantissimo Becker e con lui non dominò.

  17. diegokoala scrive:

    capitolo 1 io e boris
    sono nato nel 1974, da piccolo faccio qualsiasi sport, ma vengo colpito dalla malatti a del rugby, uno sport che ti marchia, che ti rimane dentro. faccio anche un corso di tennis, la cosa più pallosa che abbia mai fatto, ma faccio le volee in tuffo! seguo tutti gli sport e sento parlare di mc, connors che vince wimbly nell’82. un giorno vengo a sapere che uno di 17 anni ha vinti wimbledon! l’anno successivo vedo BORIS CHE FA QUELL’INCREDIBILE PUNTO IN FINAKLE CON LENDL A WIMBLEDON. divento suo tifoso, inizio a seguire qualche partita. il primo torneo che vedo è wimbledon 88, mammia mia come mi piace quel tedesco……..lo lascio sul 1-0 con edberg, la sera accendo la tv e scopro che ha perso…non ci volevo credere, fu la prima delusione che mi dette. poi lo vidi vincere la davis, il masters, ero convinto che se voleva vinceva con tutti. quando perdeva non me ne capacitavo. dall’89 non l’ho più lasciato. l’estate nella mia città si passano le giornate al mare, io per due settimane al posto di fare l’adolescente vado via alle tre del pomeriggio per seguire wimbledon. us open e australian open i notturna, grandi masters e la davis. lo vedo giocare, alcune volte ti faceva strabuzzare gli occhi sembrava ingiocabile, fece due paritite con edberg, una in davis una a stoccolma dove lo fece a pezzi, a stoccolma perse SEI, SEI, punti in tre set sul proprio servizio ( con due doppi falli), altre volte non ti capacitavi di quello che riusciva a fare, anzi a non fare, ha perso con dei giocatori che tutti quelli che appartengono all’olimpo del tennis non ci hanno mai perso. Poi negli anni 90 quando sembrava arrivato il momento di dominare ecco che arriva un tappetto americano che quando lo vede lo incenerisce, lo odiavo. Dopo qualche anno arriva la fine…….fin oa quel giorno pensavo (anche lui lo pensava……….) che se voleva poteva vincere quando gli pareva, poi nel wimbledon 93 persi ogni speranza, da quell’incontro il tennis per me è cambiato. assistevo alle sconfitte con sampras ed ivanisevic con l’amro in bocca, mi davano quel non so che di ingiocabilità che non m facevano piacere più il tennis come prima. un sussulto a fine 95 mi fece tornare la speranza, ma……….nel ‘96 pensavo questo è l’anno buono torniamo li dove siamo di casa krajcek ( si scive cosi?) aveva fatto il m iracolo, ci speravo stava giocando benissimo ed invece quando quel polso si ruppe…….non segui più il tennis come prima.
    da allora ho ricominciato a seguire il tennis assiduamente nel 2006, prima solo sporadiche imprese di korda. mi piace il tennis ma non provo più quello che provavo con boris, ora tifo djokovic e tsongà mi piace del potro, ma insomma quando vedo le partite di quei magici anni ( non c’era mica solo boris…)………..

  18. federico scrive:

    Becker era il mio giocatore preferito. Lo è ancora.
    Ha votato per il partito ambientalista mentre era in attività.
    Monologhi.
    Spesso durante i match si scaccolava.
    Fisico troppo tendente al bolso per resistere ed essere continuo.
    E’stato meno al Top di Edberg ma per alcuni anni più di lui ha continuato a vincere.
    Per me, più paragonabile ad un Sampras che a quella macchina che è Federer.
    Quante delusioni anche. Una grossa un match perso negli States con Larsson in uno degli ultimi Slam in cui poteva arrivare in fondo.

  19. Danny scrive:

    Luigi, certamente mi sono spiegato male. Occasione persa è un termine effettivamente eccessivo per una sconfitta contro il divino Stefan a Wimbledon. Diciamo che, nella bacheca di Becker, l’unica nota forse un po’ stonata sono i 6 slam, tantissimi per un grande giocatore, ma forse un po’ di meno di quanti ne avrebbe potuti vincere. Discorso che vale però per tutti i campioni di quell’epoca in quanto la competitività era così elevata e gli slam sempre e solo quattro all’anno.
    Per quanto riguarda Roland Garros ‘91, se tu parli di occasione sprecata non aver battuto un imberbe Agassi, ci può stare (ma credo che comunque Agassi avesse già nel ‘91 le armi per poter dominare Boris sul lento). Io pensavo intendessi che Boris avrebbe potuto vincere a Parigi in quell’anno. Fosse andato in finale, Courier avrebbe vinto 99 su 100. Qul Courier sulla terra e sul cemento era nettamente il più forte e solido (soprattutto fisicamente) nel periodo ‘91-’93.
    L’anno in cui andò più vicino a vincerlo resta l’89. Avesse superato Stefan (ma sul lento Stefan era decisamente più forte), penso che Boris (più feroce dello svedese) avrebbe fatto a pezzi Chang.
    A Wimbledon certamente non si può parlare di occasioni perse (del tipo Safin agli A.O. con Johansson). Contro Sampras ovviamente era impensabile. Fu una grande impresa strappargli un set dopo che Boris aveva giocato un Wimbledon fantastico (quella semifinale con Agassi poi…). Contro Stich, forse l’unica… ma bisogna tenere conto che a Wimbledon ‘91 Stich era ingiocabile sul suo servizio. Contro Stefan ovviamente non sono occasioni perse… ma se perdi due finali con uno contro il quale hai un bilancio complessivo di 25 a 10… Forse qualcosa in più avrebbe potuto fare. Ad esempio, nel ‘90, dopo una grande rimonta da due set, si portò in vantaggio di un break nel quinto. Stefan reagì da fenomeno, ma una piccola occasione persa da parte di Boris ci fu.
    In ogni caso, a mio modo di vedere, le grandi occasioni fallite da Boris sono solo agli Us Open. Un solo titolo e, soprattutto prima dei ‘90, eliminazioni sconcertanti: mi ricordo una semi con Mecir (che pure era un ottimo giocatore) e un ottavo perso avanti 2-0 con Gilbert!!!! In entrambi i casi avrebbe trovato Lendl a contendergli il titolo. Ma, negli slam, Ivan il Terribile soffriva Boris.

  20. Ora pro Boris scrive:

    Nel 1991, appena ridiventato N 1 del ranking,a New York riuscì a pedere al 3° t da Haarhuis.Peggio che Sampras contro Yzaga nel ‘94.

  21. FEDERICO scrive:

    AL R.G. ebbe la migliore occasione nell’89 avanti di un break al 5 con edrberg e chang in finale,e quando ti ricapita.
    wimledon 90:avanti di un break nel 5 sempre cn edberg.queste sono occasioni uttate via,quando perdi 3 set a zero significa che nn era giornata.
    anno 1989:2 slam vinti e 1 semefinale.2 tornei + bercy.doveva essere lui il n°1 a fine stagione.
    quanto mi manca quel tennis….

  22. CARLO scrive:

    La prima partita cho ho visto di tennis in televisione è stata la finale di Wimbledon 1985 e mi sono subito innamorato di questo fantastico sport e sopratutto di Boris Becker. Sul campo da tennis aveva una classe immensa, un gioco spettacolare, non potevi mai sapere come sarebbe finita la partita, perchè magari sotto di due set riusciva a vincere con tutti per poi perdere partite che invece avrebbe dovuto dominare. Anch’io direi che la finale del Master 1996 con Sampras è stata una delle più belle e avvincenti partite che abbia mai visto (insieme a molti altri suoi capolavori) e ammetto che dopo il suo ritiro pensavo che nessun altro giocatore mi avrebbe mai entusiasmato come Boris….ma poi ho visto giocare un giovane svizzero in finale a Milano (torneo che Becker ha visto in diverse occasioni) e ho capito che avrei continuato a divertirmi ancora.

  23. Luka scrive:

    E con Boris che è iniziata ma mia “love story” con il tennis, che incredibile mix di classe e potenza, ma anche stile, grande sportività ed umanità. Infatti il commento di BB80 è veramente penoso, mi sta bene che possa stare antipatico, io per esempio non sopportavo Agassi (che rispetto però come grande campione) ma dire mi “ricorda il Terzo Reich” è proprio cattivo gusto e sintomo di ignoranza totale del personaggio, e forse non solo del personaggio… Ricordo anche le 3 final perse a Montecarlo vissute con disperazione incitando il biondo beniamino a catapultarsi a rete ma niente da fare, troppo cocciuto e testardo Boris, ma anche questa sua umana debolezza me lo rendeva irresistibile. Le finali di Wimbeldon contro Stefan sono l’essenza stessa del tennis, almeno secondo la mia personale visione.

  24. diegokoala scrive:

    capitolo 2
    boris e gli slam
    molti dicono che boris poteva vincere di più. la mia parte di tifoso dice di si, quella di osservatore dice che: ha vinto due slam annulando match point ( w 85 us 89) ha vinto w 89 dopo essere stato sotto di un break e al 4 sul 2 set ad 1, ed ha avuto la collaborazione di giove pluvio. ha vinto aus 91 e 96 facendo rimonte e partite soffertissime ( 15-13 al 5 contro camporese). quindi a prima vista potrebbe essergli andata anche bene.
    per contro… w 88 pioggia sull’1-0 in finale (secondo me avrebbe vinto), avnti di un break sia a w90 che rg 89 contro edberg al V, infortunio a w96 ( sampras fuori dal torneo, washington in finale!!!!!!!!!!!). quindi forse 6 slam sono giusti.
    Però la sua carriera mi ha lasciato un pò di amaro in bocca………vedi capitolo 3

  25. diegokoala scrive:

    capitolo 3 quello che poteva essere ma che non è stato

    qui secendiamo nel campo della ipersoggettività!
    boris aveva due grossi difetti: la lentezza, la testa.
    fino la ‘93 anche se era lento, in quel tipo di tennis poteva bastare ma….non aveva la testa.
    boris ha sempre sostenuto di aver vinto troppo presto. secondo me aveva ragione perchè quella vittoria l’ha portato ad avere quei problemi di testa che gli hanno daneggiato la carriera.
    ho sempre pensato che boris doveva avere una carriera alla borg, dai 18 ai 25, cosi ai primi successi del MOSTRO avrebbe fatto come borg con mc, ed agassi sarebbe stato il suo……………panatta! ( insomma ci sono le categorie ma per rendere l’idea di come andrè fosse molto più forte contro becker contro gli altri in quegli anni), anchè perchè io sostengo che i giocatori della generazione successiva sono sempre più forti di quelli della precedente ( infatti se borg avesse continuato avrebbe avuto un record perdente sia con Mc che con Lendl) di solito ( a parte quelli di sampras e federer che infatti hanno contiunuato a vincere).
    Se mc avesse smesso nel ‘85 sarebbe stato considerato più forte di quello che è adesso.
    Per carriera alla Borg intendo 7,8 anni casa e tennis, invece sappiamo tutti che lui aveva anche altre….passioni!
    in quel caso penso che avrebbe vinto almeno 2 wimbledon in più ( ‘87 ed 88) perchè era nettamente il più forte sul veloce, fino a quando non sonio arrivati quelli che tiravano più forte anche di lui ( sampras stich ivanisevic ed altri bombardieri che hanno iniziato a giocare, a differenza di lui ed edberg, sin da piccoli con racchette di nuova generazione). ed avrebbe vinto qualche slam in più anche sul cemento dopo il calo di lendl ( nell’85 86 87 sarebbe stata dura sebbene negli slam abbia vinto sia in aus che a ny contro lendl, ma dopo l’87).
    il rimpianto più grosso è il periodo 89-92, ecco li doveva mettere fieno in cascina, lendl non al massimo, era più forte di Edberg (25-10), non erano al massimo sampras ed agassi, e lui fisicamente stava discretamente bene, e ripeto, quella lentezza era sempre sostenibile, invcece ha perso delle partite incredibili ( wilander 90 harruis ny 91 e Tanti altri)
    ed invece ha avuto una carriera alla………..AGASSI.
    nel ‘95 96 secondo me c’era anche con la testa, infatti è stato più continuo che in gioventù, ma a differenza di agassi ‘99 ‘02, ha trovato due più forti di lui (sampras e agassi).

  26. cancellotti scrive:

    mi ricordo quando perse quella sciagurata partita con muster. Dopo dei mp sciupati al quarto perse 6-0 al quinto…il fatto è che muster da due giorni aveva 39 di febbre!!Il giorno dopo Becker non la mandò a dire e affermò che il suo avversario aveva preso qualcosa che lo aveva aiutato…mai sospetti furono più fondati direi…

  27. Giacomo scrive:

    @Flexible. Grazie infinite per aver rispolverato la finale del Master ‘96 Sampras Becker, mi sto riguardando gli highlights su youtube e… incredibile!!!
    Se vi interessano è diviso in due parti: http://www.youtube.com/watch?v=QQGhshum4_g e poi http://www.youtube.com/watch?v=fyzZb1BpW8A&NR=1

  28. Danny scrive:

    Penso, comunque, che il giudizio sui pochi slam (non dimentichiamo che vinse anche qualche bel master e sempre in finale contro campionissimi!) sia influenzato dall’impareggiabile exploit a wimbledon a 17 anni. Ovvio che ci si sarebbe aspettati uno in grado di dominare sul veloce e sull’intermedio per un decennio. Non fu così. Boris si godette la vita, non fece come Borg (e come dargli torto?). C’è da dire che non fu mai un dominatore ma, seppure con delle discrete pause a secco di slam (se non ricordo male biennio 87-88 e 90, e addirittura il periodo 92-95) non così frequenti fra i coetanei di pari livello (che al massimo restarono un anno senza vincere), rimase fra i migliori per più tempo degli altri. A metà anni ‘90, quando purtroppo era arrivato un certo Pete a togliergli lo scettro di re del veloce, fece uno sforzo lodevolissimo per competere con i migliori. Sarà una mia impressione, ma il Becker del biennio 95-96 non era mai stato così asciutto, tonico e concentrato. Giocò un wimbledon 95 eroico (addirittura dando lezioni di tennis a Sampras nel primo set per poi cedere nettamente), vinse gli A.O. quando non era più tra i favoriti da un pezzo. Giocò bellissime finali dei masters. Si ruppe un polso a wimbledon 96 con Sampras già eliminato e dalla parte buona del tabellone (non sarebbe partito battuto in finale con Kraijceek). Dal ‘97 in poi più nulla da ricordare.
    Vero che il periodo di maggior secca furono i primi anni 90, lì qualche slam l’avrebbe potuto mettere in cascina, ma temo che, in quel periodo, il tennis non fosse all’apice dei suoi pensieri. Piuttosto, resto convinto che abbia preso relativamente poco dagli anni ‘80 quando avrebbe potuto essere veramente il migliore. Nell’88, a Wimbledon, Edberg era più fresco (tabellone più agevole), non sbagliò nulla e Boris ebbe poco da rimproverarsi. Nel’90 invece, dopo una splendida rimonta, ebbe la partita in pugno con un break nel quinto. Nell’87 perse subito da uno sconosciuto.
    Ma è giusto così, i 6 slam di Becker hanno un peso specifico notevole considerato il periodo di grande competitività. Non perse mai finali facili (sebbene fosse spesso favorito), piuttosto si può discutere su qualche precoce eliminazione, ma è probabile che abbia inciso la giovanissima età e la voglia di non spendersi completamente in pochi anni. Giusto così.

  29. cris72 scrive:

    volevo fare i complimenti a diegokoala per l’obiettività della sue esposizione pur essendo un tifoso di becker. non e’ facile trovare persone equilibrate quando si parteggia per qualcuno. mi ha fatto piacere per una volta leggere di quello che un tennista non ha vinto per poco ma al tempo stesso ha segnalato quello che lo stesso tennista ha vinto seppur di poco.
    Io che ero un tifoso di lendl (ma mi piacevano anche tutti i campioni dell’epoca tra cui anche becker ovviamente) ricordo bene quella semifinale di wimbledon con lendl quando boris era sotto di un set e di un break nel 4°. Se non fosse caduta l’acqua e’ molto piu’ probabile che il grande ivan vincesse quella partita e poi in finale avrebbe trovato edberg che non era ancora il “vero” edberg. Invece quando tornarono in campo becker servi’ in modo prodigioso, non facendo praticametne toccare palla a ivan sul proprio servizio. Il break era solo questione di tempo, viste anche la scarsa attitudine di lendl all’erba del tempo di wimbledon. In ogni caso quello fu verametne un gran periodo per il tennis con 4-5 giocatori in grado di vincere lo slam a prescindere dalla classifica. Ce ne fosse stato anche solo 1 di meno, giocatori che hanno vinto dai 6 agli 8 slam, ne avrebbero potuti vincere tranquillamente 9-11

  30. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    @ Cancellotti: shhh, che se ti sente qualcuno dice che sei parziale e diffamatorio…ci sono anche tifosi di Muster (!!!) che girano qua intorno, simpatici quasi quanto il loro beniamino…..lasciamo stare.
    Di Boris, che dire? L’eterno rivale del mio preferito, il vero punto di riferimento sull’erba, giusto giustiziere (giusto giustiziere!! ma che sto scrivendo?) di chi sull’erba non sapeva giocare così bene, nonostante allenamenti e grandi miglioramenti (Lendl); non efficace e presuntuoso sulla terra; e un pochino deludente, in fin dei conti, sul cemento, dove davvero mi aspettavo che vincesse molto di più, e con continuità, anzichè a sprazzi. Però, che sprazzi…….ce ne fossero, oggi, di sprazzi così.

  31. Silver scrive:

    Oltre che sull’erba, stabilì il proprio feudo anche nei palazzetti dei tornei indoor: ne vinse una trentina, record. In quell’ambiente asettico prendeva ancora maggiore vigore; qualcuno diceva che la presenza di Becker sul campo era tale che sembrava fosse alto 3 metri. E il suo bilancio in Davis? credo abbia perso 3-4 volte su più di 40.

  32. diegokoala scrive:

    ha pagato anche il fatto che sampras ,oltre ad essere più forte di lui, dava il meglio di se negli stessi periodi e superfici di boris ( wimbledon, masters, indor, ecc…) se avesse trovato un altro della cerchia di sampras, che so borg, magari avrebbe avuto qualche strada più libera ( sul cemento ed indor di sicuro, a wimbledon minimo pari secondo me, sulla terra no contest ko tecnico..capace avrebbe giocato da fondo anche con lui)

  33. lorenzo scrive:

    @ diegokoala: i numeri, certo, danno una netta supremazia di Becker vs Edberg, come però avete ricordato negli slam le cose andarono diversamente. Edberg dimostrò più volte (alla faccia di Galeazzi..) un carattere per molti inaspettato e ribaltò situazioni molto intricate. Quindi le sconfitte a wb e rg non credo proprio si possano ricondurre a eventi meteo o tabelloni più o meno agevoli.
    Detto questo Becker rimane un grandissimo, il suo bilancio in davis ineguagliabile o quasi.. ebbe inoltre la capacità di rimanere sulla breccia per oltre un decennio cosa non da poco.
    Come giocatore e come persona non era certo il mio preferito, ma la cosa forse va ondotta al fatto che in quel periodo eravamo “viziati”: c’era l’imbarazzo della scelta, campioni per tutti i gusti e tutte le superfici.
    Anche per questo forse Becker fu ingiustamente additato da molti presunti esperti come giocatore di pura potenza grazie ai suoi due colpi più importanti, servizio e dritto. Ok non aveva certo la classe e l’eleganza di Stefan ma il suo tocco a rete aveva comunque pochi rivali!
    E se tra le più belle partite di sempre il suo nome compare spesso (vincitore o perdente che fosse) un motivo ci sarà….

  34. Avec Double Cordage scrive:

    bel pezzo! il foot foault migliore fino adesso. anche io ho iniziato a seguire il tenni quando ero ancora in fasce grazie alla vittoria a wimbledon di quel “ragazzino” di 17 anni che si tuffava e con la stessa mano sparava cannonate e ricami stop volley. dovetti perderder la rachetta di plastica e tirare contro la parte dietro casa, sull’erba chiaramente ;) da allora il morbo del tennis non mi ha più lasciato anche se sono riuscito ad astenermi nel periodo che va in circa dal 1996 al 2006 direi che dal 85 al 92 ero beckeriano ad oltranza solo a quel pazzo di ivanisevic e a leconte e noah era permesso batterlo, poi sono diventato un moderato Agassiano poi a partire dal 96 ho seguito solo marginalmente, ho ripreso pineo interesse solo nel 2007 con Federer e vedendo GQ per colpa di un incidente stradale che mi lasciò appiedato. Purtroppo mi sono perso gran parte dell prodezza di Federer e questo mi dispiace, anche se mi ricordo di aver visto per caso la partita tra sampras e federer, mi ricordo anche di aver visto la finale di Nadal contro Puerta nel mio periodo extra tennistico, anche la semi Davydenko Puerta la ricodrdo e mi non vedendo una partita da anni ma parve un tennis a ritmi assurdi rispetto a quello che micordavo dei primi anni novanta, specialmente la finale tra Nadal e Puerta mi fece venire die dubbi

    sono perfettamente d’accordo con diegokoala sul fatto che ogni generazione è più forte di quella precedente, non perchè siano piò talentuosi ma semplicemente perché sono allenati meglio ed hanno iniziato da piccoli con materiale migliore.

    ho sempre sostenuto anche io quello che ha scritto diegokoala sul fatto che becker ha inizato con la racchetta di legno mentre federer ha giocato da subito con una racchetta moderna, anche Agassi e Sampras hanno giocato per poco con attrezzi di legno, ma solo per pochissimo.

    per questo ritengo che McEnroe sia da mettere sullo stesso piano di Federer e Sampras anche se ha vinto di meno e se lo avessimo messo in una macchina del tempo nel 1984 e fatto scendere nel 1998 contro Samapras o adesso contro Federer la palla non l’avrebbe manco vista. Può sembrare una contraddizione. Mac è uno dei più forti perché con una gioco tutto suo ma all’antica è riuscito a battersi (anche se con pochi risultati di punta ma ha pur sempre fatto delle semi a Wimbledon e NY) con i migliori giovani impostati su attrezzi moderni già a partire dai 12 anni o prima, tipo Ivanisevic, Agassi etc.

    Becker non è al livello dei Federer, Sampras e McEnroe, ma sta subito dietro con Agassi, Edberg poi dopo venfgono i Lendl etc. …per Nadal è ancora troppo presto dirlo,lavora cosi tanto che tecnicamente può ancora migliorare anche perché da destro gioca con la sinistra don scordiamolo, potrebbe anche inserirsi tra Federer e Sampras, non penso che potrà mai essere considerato un tennista più forte di Federer anche se sulla terra battuta lo è e lo ha battuto anche su erba e cemento. Erano capolavori di Nadal, ma sul rapido il più delle volte perdererbbe con Federer come dimostra il fatto che nella maggior parte dei casi a sfidare federer in finale sul veloce ci è arrivato un altro. Se non penso che Nadal potrà mai essere considerato superiore a Roger (anche se gli haed to head dicono altro, ma sono bugiardi in questo per via del fatto che Nadla spesos ha perso prima di arrivare in finale dove lo aspettava Federer) non escludo che i due potranno essere messi alla pari più o meno come adesso lo sono Federer e Sampras, Mc Enroe è un altra storia. Becker era più forte da giovanissimo perchè più leggero e quindi mobile. dopo 22 o 23 anni era diventato troppo pesante, forse con un allenamento mirato più alla mobilità che alla potenza avrebbe potuto giocarsela anche con quelli della generazione dopo come fù capace di fare McEnroe grazie al suo straordinario tocco, braccio e talento in generale

  35. diegokoala scrive:

    pensavo e speravo che l’ “‘argomento becker avesse più commenti boh, peccato
    cap 4
    gli avversari
    che avversari! in ordine di “incidenza”: edberg lendl wilander sampras agassi i vecchi connors e mcenroe, fra i grandissimi, come
    contorno direi almeno ivanisevic courier stich krajcek, penso che a nessuno sia andata peggio, forse a lendl,

    analizziamo la rivalità con questi grandi campioni e perchè dico che non è stato fortunato
    edberg: confronti diretti 25-10, eppure…3-1 slam e finale master
    persa, quindi si potrebbe dire che, o ha buttato via degli slam perchè con quel record era lecito attendersi un 3-1 invece di un 1-3, oppure che non le poteva mica vincere tutte. secondo me la verità sta nel mezzo, boris in virtù di quel record si sentiva più forte di edberg e quando perdeva oppyre si trovava in difficoltà perdeva la testa, difatti le partite combattute le ha quasi sempre perse, mentre gli ha dato delle sonore batoste. secondo me se edberg vinceva il secondo set del w 89 ( tre set point sul proprio servizio) non so come andava a finire, forse come a w 88 e masters 89

    lendl
    beh lendl oltre ad affrontare quasi tutti gli avversari di becker ha affrontato anche mc connors e borg.
    io però ritengo peggiori gli avversari del fine becker che del primo lendl. borg “solo” un rg, Mc e connors meno forti di Sampras Agassi, e poi gli avversari di seconda fascia dei prim i anni ‘90 erano fortissimi, cosa che non accaceva nei primi anni ‘80.
    lendl era fortissimo, ma becker l’ha battuto in 3 finali slam ed in una semifinale, molti scontri diretti lendl li ha vinto con il becker bambino e con il becker pasciuto primi anni 90. nel mezzo ha vinto più becker, credo che però non si siano mai incontrati al massimo, forse masters 88 vinto da becker per…un nastro. penso che se fossero stat coetanei becker nei confronti diretti avrebbe primeggiato, lendl sarebbe stato avanti in classifica. si sono incontrati poco sul rosso, fortunatamente………..

    wilander
    non una grande rivalità, si sono incontrati poco e quasi mai in occasioni importanti, anzi wilander l’ha battuto sonoramente sul rosso al rg, difatti rg 89 fuori wilander, fuori lendl, non c’era agassi…….che occasione buttata via….

    mc e connors
    connors troppo vecchio per essere obiettivi, edberg ci perdeva spesso, ma non è un facile giudicare questa rivalità, con mc quasi la stessa cosa, anche se il mc che ha trovato becker era più vicino al miglior mc di qiuanto lo fosse stao connors, chissà che spettacolo sarebbe venuto fuori fra queste tre grandi personalità

    ivanisevic courier stich krajcek
    la nuova generazione; ivanisevic ha avuto la sfortuna di trovare sampras, probabilemnte con il declino di becker sarebbe toccato a lui trionafare ripetutamente a wimbledon ed un paio di vittorie in più gli avrebbero camibato la testa e di consequenza la carriera, avversario durissimo dal quale ero terrorizzato quasi come con sampras ed agassi. Krajcek era fortissimo se in giornata, difatti 2 su 3 con quei battitori era un po’ un terno al lotto nei tornei indorr.
    Stich gli ha tolto wimbledon, molti dicono che boris ha buttato wimbledon nel ‘91, io invece stimo moltissimo stich che come preatazioni di punta aveva pochi eguali, ha battuto un grande sampras in finale al ,masters. Ho più rimpianti per w88 e 90 che per il 91, quello stich ha battuto un edberg più forte di quello del 88 89 90

    sampras

    cosa dire? Becker è stato sfortunato ad averlo come avversario, ma è stato fortunato a non essere suo coetaneo, altrimenti sarebbe stata dura, durissima. Negli anni del sampras d’oro ( w 93 w 97), ha lasciato quasi nulla, escluso il rolando che non avrebbe vinto in ogni caso, 1 australian a becker uno ad agassi, 1 wimbledon a krajecek che boris avrebbe forse vinto senza quel maledetto infortunio, e un us open ad agassi. Poco molto poco, solo il roland garros ma come detto prima…
    se boris avesse vinto il masters ‘96 forse avrebbe fatto un altra buona annata, secondo me li ha capito che ormai non c’era più niente da fare. Alcuni dicono che a fine anni 80 primi 90 c’erano molti giocatori che si sono levati degli slam, non lo so…provate a chiedere a becker cosa avrebbe preferito fra un tabellone con wilander ai quarti, edberg in semi e lendl in finale, o quarti con pioline, semi con woddbridge e finake con sampras…

    Agassi

    becker ha un record vincente con tutti meno che con sampras e agassi, difatti io ero sicuro della vittoria quasi sempre, tranne che con questi due, in particolare agassi mi faceva venire la depressione, anche quando non era al massimo con boris faceva faville, fra l’altro non mi stava neanche simpatico, poi in vecchiaia l’ho rivalutato. Anche lui ha avuto la sfortuna sampras, ma si è rifatto nel periodo 99-2003 trovando pochi avversari, secondo me anche boris avrebbe fatto un percorsio simile non avesse trovato questi due Campionnissimi

  36. Francesco scrive:

    Credo che la superiorità di Agassi nei confronti di Becker sia fuori discussione. Anche nella semi di Parigi 91 non è che Becker non volosse andare a rete, era che la grande pressione da fondo e i passanti di Agassi che gli impedivano di farlo, come poi si è visto chiaramente a Wimbledon l’anno dopo con Becker regolarmente infilato sull’erba, figuriamoci sulla terra. Nella semi di Wimbledon 95 invece Boris ha giocato in modo più intelligente chiamando diverse volte Agassi a rete che dal secondo set in poi ha fatto a rete grandi disastri. Certo, probabilmente avanti 62 41 con 2 break forse Agassi ha avuto un calo di concentrazione che a quei livelli non puoi permetterti, avrà pensato di aver già vinto e all’avversario che avrebbe incontrato in finale.

  37. Giovanni Mandis scrive:

    “Becker non è al livello dei Federer, Sampras e McEnroe, ma sta subito dietro con Agassi, Edberg poi dopo venfgono i Lendl etc.”

    Avec Double Cordage ciò che dici (Lendl “dopo” Becker-Edberg-Agassi) è impossibile perchè Lendl viaggia saldamente nelle stesso gruppo con Federer & Co…

    diegokoala, Lendl (6 marzo 1960) è 7 anni e 8 mesi più vecchio di Becker (22 novembre 1967) e questo è stato senz’altro un vantaggio per il tedesco (e.g. austalian open 91 finale lendl quasi 31enne reduce dalla vittoriosa semi al 5o set in rimonta contro Edberg vs un Becker 23enne). negli scontri diretti non dimenticherei 2 finali consecutive al masters vinte 3 set a 0 dal ceco.. alla fine il bilancio negli scontri diretti è pari (ci sarebbe una 11a vittoria per Lendl per ritiro, ma non la contiamo), però ivan ha 8 slam+5 masters, contro 6 slam e 3 masters del tedesco, Lendl ha anche vinto il doppio dei titoli atp e vanta più successi del tedesco su tutte le superfici trannel’erba. si sono incontrati poco sul rosso fortunatamente per il tedesco…

  38. diegokoala scrive:

    giovanni mandis io ti rispondo il 15\1\10 vediamo quando potrai vedere la mia risposta………………
    io non ho detto che becker è stato più forte di lendl. forse ERA più forte ma non lo E’ stato.
    per quanto riguarda il fattore età non lo so se ha inciso più di tanto, o forse non cosi come avrebbe potuto, mi spiego meglio…in situazioni normali, come ho spiegato alcuni post fa, il più giovane perde all’inizio e vince a fine carriera del più vecchio. però in questa rivalità non è stato proprio cosi-
    becker è stato il giovane tennista più forte di sempre ( con Borg, forse)
    e quindi è stato competitivo fin da subito ed ha iniziato a vincere con buona regolarità, a volte anche a “casa lendl” ( us 89 masters 88), dopo pochi anni. Invece quando per anagrafe avrebbe dovuto staccare lendl ha perso diversi scontri diretti negli anni 92 e 93, a testimoniare anche come fosse pessimo in quei due anni becker.
    sulla terra ha sicuramente ragione tù.
    comunque io ho ammiratto lendl, e sono convinto che in una situazione simile a quella di federer come avversari e superfici avrebbe vinto quasi quanto lui, pur non essendo forte come lui, anzi nella medesima situazione avrebbe vinto più di tutti eccetto federer.
    Però non mi faceva paura come agassi e sampras, e se avesse avuto lendl, anche il miglior lendl, al posto di quei due avrebbe vinto diverse cosette in più.
    per rispondere a francesco…. agassi è in vantaggio con becker 9-4 quindi c’è poco da comentare sulla sua superirità nei confronti diretti, quando non era ancora chiaro il valore di agassi non me ne facevo una ragione di quelle sconfitte. complessivamente non so chi era più forte, forse Agassi che ha però avuto qualche fortuna a fine carriera e se avesse perso, come poteva benissimo accadere, con medvedev sarebbe finito li.
    In compenso ha avuto la grana Sampras, comunque è stato un grande…..e come becker ha buttato via parecchio…..

  39. PEPPE scrive:

    SE CONSIDERIAMO BECKER NELL ETà COMPRESA TRA I 17 E I 22 ANNI E STATO PIù FORTE DI FEDERER E DI SAMPRAS I QUALI HANNO VINTO MENO ALL INIZIO DI CARRIERA PER POI ARRIVARE ALL APICE SUI 24 25 ANNI… BECKER NEL 92 93 A 25 26 ERA SEMPRE FUORI FORMA E PERDEVA MATCH INCREDIBILI.. MI PARE CHE ALLA FINE DEL 93 è PERSINO USCITO DAI TOP TEN.. POI DOPO SI è RIPRESO E NEL 95 96 è TORNATO A GIOCARE AI SUOI LIVELLI. SE GIUDICHIAMO UN TENNISTA DAI SUCCESSI ALLORA BECKER è INFERIORE A SAPRAS E A FEDERE SE INVECE CONSIDERIAMO LO SPESSORE TECNICO PENSO CHE BUM BUM SIA ALLA PARI CON QUESTI 2 GIOCATORI.. PENSO CHE L ABBIA ROVINATO UN PO VINCERE SUBITO COSI GIOVANE , FORSE HA SENTITO TROPPO LA PRESSIONE.

  40. lorenzo scrive:

    @diegokoala: quando scrivi che:
    “becker è stato il giovane tennista più forte di sempre ( con Borg, forse)”
    sicuramente dimentichi che anche un certo Wilander qualcosina da giovane ha vinto

  41. diegokoala scrive:

    non lo so, wilander ha vinto due rolando ( che non è wimbledon), e due austrslian 83 ed 84 che non sono certo gli australian di ora a 21 anni

    becker 3 wimbledon e 1 us open, senti loro se avrebbero fatto a cambio

  42. lorenzo scrive:

    ciao hai ragione gli australian allora forse non erano quelli attuali ma cmq un torneo più che valido… non sono ferratissimo ma ad esempio wilander batté sull’erba mcenroe in semifinale (e quello era un supermac) un anno ed anche lendl in finale (non ricordo se lo stesso anno)…
    il buon becker nel 85 a wimbledon mayotte, leconte, jarryd e curren, nel 86 mecir e leconte prima di lendl quindi tutto sommato fu abbastanza fortunato a piazzare quella doppietta a wimbledon visto che non incontrò nessun avversario degno di nota in due anni…

    bada che non scrivo da “tifoso” e cmq ritengo che il meglio, per assurdo, becker non lo abbia certo dato da giovanissimo, tuttaltro…. anzi va ricordato per quello che fece anche a fine carriera quando riuscì a tornare a livelli altissimi

  43. diegokoala scrive:

    è difficile dire qual’è stato il miglior becker. quello di fine carriera era più “uomo”. difficilmente perdeva partite incredibili, tecnicamente era quasi perfetto, era un pò meno cocciuto e credo si allenasse molto di più. Per contro non aveva più la sfrontatezza e sicurezza della gioventù, era sicuramante più lento in un tennis che richiedeva più velocità ed aveva raggiunto i massimi livelli di competitività forse mai più raggiunti, mi spiego meglio…era un periodo in cui sin poteva primeggiare essendo un fortissimo terraiolo ( musters brugera), si poteva essere un bpmbardiere ( ivanisevic, martin il primo scud philipppousis,ed altri), si poteva essere serve and volley ( rafter) e si poteva essere il nuovo che avanza, cioè attaccanti dal fondo.
    inoltre c’erano due fra i più forti di ogni tempo al loro massimo livello, che come ho scritto alcuni post addietro erano quanto di peggio potesse capitare ad un becker.
    negli anni successivi il livello del tennsi ed il modo di giocarlo è andato peggiorando, con la sola eccezzione di federer.
    l’ultimo agassi ha avuto una resurrezzione simile all’ultimo becker, ma non ha trovato lo stesso panorama…..quindi io penso che se boris avesse avuto la stessa situazione avrebbe vinto parecchio in quegli anni e sarebbe stato competitivo almeno unj paio di anni in più, invece penso che dopo il masters 96 si sia demoralizzato tantissimo…..

  44. PEPPE scrive:

    anche secondo me becker si è demoralizzato tantissimo dopo hannover 96, infatti da li è ricominciata la parabola discendente questa volta definitiva, dopo quella patita dopo wimbledon 91 e durata fino all inizio del 94.. il 96 di becker è stato un anno dove ha dimostrato tutta la sua forza , secondo me, ha vinto il master 95, poi ha vinto in australia, è arrivato a wimbledon in forma smagliante e tutti sanno come è finita e io dico che quel wimbledon l avrebbe vinto, la finale del master 96 l ha giocata alla pari con sampras.. poi più nulla.. ad hannover contro becker avrebbe perso chiunque anche federer..

  45. PEPPE scrive:

    becker io lo considero più forte di federer e di tutti questi bambi dell era moderna che non mi dicono niente..becker è più forte di federer da un punto di vista tecnico solo che era carente fisicamente, nel senso che era troppo lento.. doveva dimagrire e lavorare sulla velocità con le gambe. il fatto che federer abbia vinto di piu non significa nulla, è solo un fatto di pensare solo a giocare a tennis, di allenarsi molto mangiare bene e alle 10 a letto.. becker dopo i 21 anni per reggere la pressione e combattere lo stress ha incominciato ad assumere sonniferi e a bere wiscky.. e poi il tennis non era al primo posto dei suoi pensieri.. se nella finale di wimbledon 89 ci fosse stato federer, bum bum avrebbe stra vinto..

  46. diegokoala scrive:

    ma………peppe anche secondo me boris era fortissimo, ma con i se ed i ma ….federer ha avuto molti fattori che lo hanno aiutato ( per almeno 3 anni un solo avversario e solo su una superfice, gioco tutto uguale, superfici molto simili, avversari con poca personalità meno di lui che secondo me non ne ha tantissima, possibiltà vista la carenza di avversari di acquistare fiducia ni propri mezzi) ma ha avuto una conntinuit incredibile. io credo che sarebbe stato numero uno al mondo a lungo in molte epoche, e l’unico dei ennsti di oggi che si sarebbe adattato a quasi tutti i tipi di gioco. Penso che avrebbe sofferto i giocatori di personalità, e non so che ripercussioni avrebbero avuto sconfitte come quelle con nadal se ci fossero stati un paio di giocatori in più…….però, purtropo non si puo dire che becker era più forte,

  47. PEPPE scrive:

    diegokoala a me becker mi ha davvero emozionato per il suo modo di interpretare il tennis e per le sue risurrezioni improvvise quando tutti lo davano per spacciato.. vedi contro jim courier in finale al master 92.. e il becker del biennio 95 96… federer fa un gioco tutto uguale, fatto di massettate da fondo diritto, rovescio, dritto rovescio.. dai le finali di wimbledon fanno schifo per il gioco che si vede, ho visto su youtube le finali di federer e mi fanno cagare.. ma io mi chiedo perche non fa mai un attacco in beck e piazza la vole.. e dai roger varia il gioco basta sei fisso cravato a fondo campo.. capisci diegokoala, io non misuro il valore in base alle vittorie…

  48. fabio scrive:

    io penso che al di la delle vittorie…becker e’ 1 di quelli che nella storia del tennis non si dimentichera’ mai…….non ho mai piu’ rivisto quelle partite tra lui e edberg a wb,neanche da gente come federer o sampras,prima il tennis era 1 altra cosa!!!! quelle partite emozionanti erano uniche e inoltre bisogna dire che era anche un grande personaggio,come forse nella storia sono stati solo mecnroe e agassi…dire che qst non e’ vero vuol dire non conoscere il tennis!!poi se si parla solo dal punto di vista tecnico il piu’ grande della storia e’ stato un certo laever…..addirittura ho sentito dire che tecnicamente edberg era superiore a becker….ahhahahhhahahha mi faccio una grossa e grassa risata!!!!

  49. Blualberto scrive:

    Anche io considero Becker un giocatore fortissimo, capace di battere chiunque e in quella partita di essere considerato il più forte in assoluto.
    Malgrado tifassi lendl, non mi sono mai illuso che Ivan fosse meglio di Boris, tranne che sulla terra ,per via della “pesantezza negli spostamenti del tedesco e del fatto che la sua palla veniva rallentata.
    Ma vi immaginate Becker contro Federer o Nadal, specie Indoor. Questi.
    sono più veloci, ma se ha il pallino in mano il tedesco…..
    Grande battitore, serve and volley, colpi pesanti da fondo e nessuna paura.Secondo me è stato più forte di Wilander che pure ha vinto 7 Slam.

  50. Blualberto scrive:

    Ha ragione PEppe !!!
    iL NUMERO DELLE VITTORIE non basta per giudicare un giocatore, guardate Emerson !! 12 vittorie e non lo rammenta mai nessuno.
    Concordo pienamente anche sul fatto che FEDERER sì proprio lui ..il più forte giocatore di tutti i tempi in confronto a Becker o Edberg o Sampras è veramente noioso !!
    Tutti vincenti di dritto da fondo, ogni tanto rovesci, tutte bordate da fondo…inside- out etc etc qualche smash, poche volèè anche sull’Erba…ma via , sicuramente batterebbe Becker 6- 3 6- 3 con questo tipo di gioco moderno , più redditizio in cui è stato eliminato il dispendioso e rischioso serve&volley, quando si è a rete è come la carica di cavalleria contro l’artiglieria , oggi è tutto un duello di artiglierie…come una battaglia navale in cui si manovra per offrire al nemico il punto meno debole e piazzarsi per sparare con i propri cannoni più potenti.
    Certo alla fine mi rendo conto che la pensavano così, su Connors e Borg, anche i sostenitori, allora, di Laver,Newcombe e Rosewall.

  51. Blualberto1966 scrive:

    Becker sull’erba è stato più forte di Borg, che ha vinto 5 finali consecutive, ma il tedesco ha perso 4 finali con giocatori più forti sicuramente di Tanner o Nastase e Connors aveva un gioco inefficace contro lo svedese, mancandogli il servizio.
    Borg e Becker hanno giocato un set negli anni ‘90 a MonteCarlo in allenamento…e sulla terra sembra che lo svedese mantenesse intatta la sua superiorità, specie negli spostamenti , non a caso Boris contro Wilander ha rimediato 0-6 nei set sul rosso, tentando inutilmente di prenderlo a pallate su una superfice che è “La fortezza,quasi, inespugnabile”, dei difensori.

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