Ossi di Seppi. Pensando a Rino Gaetano

 
11 Marzo 2009 Articolo di Administrator
Author mug

Pensieri e parole in libertà di Federico Ferrero, tratto dal suo blog http://federico-ferrero.blogspot.com/ per gentile concessione dell’autore (apprezzato telecronista di Eurosport)

Sabato ho sentito Andreas Seppi parlare in tribuna, a Cagliari. Ho cambiato canale. Ho trovato Rino Gaetano, pensavo fosse un caso.


Chi vive in baracca, chi suda il salario
chi ama l’amore e i sogni di gloria

Da Herr Seppi si impara che quei pezzenti dei giornalisti pur di fare strada quando scrivono è “per fare sempre casino” Anzi, Kasino. Che a Caldaro ancora si servono di accessori antiquati (”I giornalisti la fanno fuori dal vaso”).

chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria

Da una vita i giornali cercano storie. Ma da una vita, nel tennis più che in altri sport, evitano di scrivere di certe cose che davvero rovinerebbero più d’una reputazione. Come quelle capitate a Cagliari, che nessuno ha raccontato ma che tutti i giocatori hanno vissuto.


Chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo
chi gioca coi fili, chi ha fatto l’indiano

Come tutti i giornalisti indiani che si sono lanciati a difendere ogni integrità morale: l’integerrimo Seppi, l’irreprensibile etica del clan, la specchiata anima patriottica e disinteressata dei nostri eroi. Oh, forse Seppi aveva ragione. Forse qualcuno si era davvero inventato tutto per fare Kasino.

Chi ama la zia, chi va a Porta Pia chi trova scontato, chi come ha trovatochi fa il contadino, chi spazza i cortilichi ruba, chi lotta, chi ha fatto la spia

Poi la conferenza-spia. Imbarazzante ma illuminante. Il presidente ostenta tranquillità. Prende fiato tra una frase e l’altra. Eppure qualche parola gli esce in stampatello, di rabbia. I giornalisti non avevano fatto Kasino, anzi. Sapevano un decimo della verità, il presidente l’ha riferita addolcita dei particolari più sgradevoli. Si è rischiato di non giocare proprio. Si è rischiata l’apoteosi delle figure di. Un vero Kasino.

Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca chi ha crisi interiori, chi scava nei cuorichi legge la mano, chi regna sovranochi suda, chi lotta, chi mangia una volta

Seppi è arrivato, si è allenato, zitto fino all’ultimo. Poi si è ammutinato. Ha rifiutato di scendere in campo sciorinando i Dieci Motivi per odiare la federazione. E ha cercato, MoSéppi, di convincere il suo gregge a fare lo stesso, impartendo i comandamenti.

chi gli manca la casa, chi vive da solo
chi prende assai poco, chi gioca col fuoco

Sostiene il presidente: Seppi è stato traviato dal clan ribelle di Bolelli, o è ammattito. Anzi no: è in stato confusionale. Soggetto forse a crisi di panico. Di sicuro, in seria difficoltà mentale.

chi ha torto o ragione, chi è Napoleone

Il presidente Silvio B… pardon, il presidente Angelo Binaghi scorge un possibile “disegno criminoso” ai suoi danni. Seppi aizzato dal nemico (comunista?) per disarcionare il presidente degli italiani, costringendolo alle dimissioni. Non sia mai, cribbio.

chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri
chi reagisce d’istinto, chi ha perso, chi ha vinto

Il presidente giura: c’è voluto tutto il suo buon senso di padre di famiglia per far ragionare il ribelle. Per convincere gli altri a non dargli retta. A farli giocare. Pena una pagliacciata senza precedenti, multa esagerata dell’Itf e retrocessione in serie D.

chi è assicurato, chi è stato multato

Per non aver risposto alla convocazione il presidente applica il massimo edittale: fine pena mai, caso Bolelli. Aver guidato un tentativo di golpe, per ora, non vale niente. Gesto tanto plateale, dice il presidente, da indicare uno stato di seminfermità mentale.

chi mangia una volta, chi vuole l’aumento
chi cambia la barca felice e contento

Niente soldi. Non li ha chiesti Seppi, non li ha chiesti Starace. Non li ha chiesti nessuno. Nessuno è mercenario.

chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta
chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro

Seppi aveva in mano il gagliardetto dell’Italia nella cerimonia di presentazione delle squadre due minuti dopo aver finito di spiegare, a telecamere spente, che per l’Italia non avrebbe giocato.

chi è stato multato, chi odia i terroni

Pure Seppi? Nooo.


chi fa il contadino, chi ha fatto la spia
chi è morto d’invidia o di gelosia

Capitan Barazzutti aveva la faccia di quello cui hanno ammazzato il gatto “o anche di più”, dice. Le zuffe negli spogliatoi c’erano anche con Panatta e soci, negli anni in cui si vinceva. Come Lennon e McCartney, che dietro si tiravano le posate, ma in trincea ci andavano insieme e allora tutti li perdonavano, li beatificavano e chissenefrega. Sembra non aver capito fino in fondo che i tempi son cambiati. Che oggi si fanno i soldi, punto, stop. Anche se non ci si chiama Barazzutti ma molto meno.

chi canta Prévert, chi copia Baglioni

E che oggi sono i giornalisti (gli stessi che fanno Kasino, magari) quelli che parlano di “eroi di Davis”, dei “nostri rappresentanti”. Nostri rappresentanti un par di palle, per citare Prévert. O era Baglioni?

chi grida “al ladro!”, chi ha l’antifurto

Quello di Seppi è la Davis. Seppi risponde al presidente che il suo cervello è sanissimo, e che non ha giocato solo perché era infortunato. Seppi nega la zuffa, nega (anzi, “smentisce categoricamente”) l’ammutinamento. Tutte balle del presidente. Ma forse un motivo c’è, per negare.

chi legge la mano, chi vende amuleti
chi scrive poesie, chi tira le reti

Oroscopo: se viene squalificato, Seppi non prenderà più i soldi della serie A perché non potrà giocarla. Seppi non abbandonerà mai l’amore per la Davis, è troppo attaccato ai grandi valori della maglia.

chi mangia patate, chi beve un bicchiere
chi solo ogni tanto, chi tutte le sere

Poi c’è ancora qualcuno che se la prende con quelli giovani, che raccolgono il testimone della vecchia guardia dei giornalisti e si dimenticano di tessere lodi sperticate al Movimento, agli Azzurri, ai Nostri. Almeno una volta vincevano. Un tempo il fotografo di Tennis Italiano ospitava a casa sua Ivan Lendl. Una volta per intervistare Victor Pecci (non Seppi, non Fognini: Pecci) c’era chi si mangiava una bistecca al tavolo con lui, e al dolce magari il finalista di Parigi si scioglieva in lacrime perché la fidanzata l’aveva lasciato. Lo veniva a raccontare a te che, in fondo, eri anche un amico. Oggi c’è il management. Il responsabile della comunicazione. L’addetto stampa. Il sito. C’è la dichiarazione ufficiale, il clan, il gruppo, il media manager. E, per dirla col presidente che talora è pari all’Unto del signore di palazzo Chigi, non ci sono “campioni, ma giocatori che la tirano due volte di là”. Alla salute

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19 Commenti a “Ossi di Seppi. Pensando a Rino Gaetano”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    dire che sono tutti a farla fuori è un esagerazione, che quasi nessuno alzi la ciambella però è proprio vero, nella federcircoli poi ci sono pure quelli che nemmeno alzano il coperchio…

    generalmente qui da noi, manca proprio la cultura di fare la seconda domanda, ci sono anche quelli buoni, sicuro… ma non può essere un caso che uno dei migliori sia Commentucci, venuto dal di fuori

  2. Avec Double Cordage scrive:

    giusto per mettere le cose in chiaro, Seppi ha ragione su tutta la linea, la federazione e chi la rappresenta invece ha torto marcio e ha peggiorato le cose con la conferenza stampa dilettantesca, nella tradizione della casa d’altronde.

    E se lo ha fatto, allora Seppi ha anche avuto ragione di richiedere che sia fatto il possibile per riammettere Bolelli alle partite di Coppa Davis, anche coinvolgendo gli altri giocatori in tale richiesta, sempre che lo abbia fatto, anche a costo di perdere contro la Slovacchia, anche a costo di dimissioni etc. in federazione, anzi questo sarebbe stato solo un bene

  3. Agatone scrive:

    Io in questo kasino (non di Ferrero ma della Davis) non ci ho capito niente

  4. Andros scrive:

    Sembra veramente di essere su “scherzi a parte”.

    Bisogna valutare i fatti concreti e non le chiacchiere.
    Al momento i fatti sono che Binaghi litiga con i giocatori, contribuisce a determinare un clima negativo e, di fatto, ha sfasciato una squadra.

    Questi sono i FATTI CONCRETI.

    Aggiungo che NON squalifica Seppi solo per tenersi stretta la poltrona. Una vicenda molto italiana.

    Infatti, Binaghi, se fosse coerente come dice, ma non lo é, dovrebbe dare le DIMISSIONI sulla base dei fatti e risultati concreti.

    Non ha nessuna capacità i relazione e di gestione ed un Presidente NON può non averne.

    Binaghi: DIMETTITI!

  5. andrew scrive:

    Signori miei…

    Là fuori ci sono 10, 100, 1000 Binaghi pronti a prenderne il posto e fare le stesse identiche mosse con pochissimi aggiustamenti per non cambiare le cose….

    Ma deve scendere Dio a dirvelo per capirlo?

    Non è che bisogna fare piazza pulita di questi dirigenti….BISOGNA AIUTARLI A RITROVARE IL SENSO DELLA LORO ESISTENZA, CON GENTILEZZA MA CON FERMEZZA…

    La federazione è, come tutti sanno, una federazione di circoli e non di associazioni sportive e nella grande maggioranza NON SANNO PIù PERCHè SI SONO COSTITUITI, o meglio, lo sanno ma non è per crescere degli atleti e per diffondere il tennis.

    Lo schema prioritario della maggior parte dei circoli è:
    SODDISFAZIONE DEI SOCI CON GIUSTO NUMERO CAMPI PER SOCIO —> PRESTIGIO DEL CLUB PER APPAGAMENTO SOCI E DIRIGENTI E ADDESCAMENTO ADEPTI-CLIENTI —> SAT GIOVANILI COME “FIORE ALL’OCCHIELLO” —> SERIE “A” COME ALTRO “FIORE ALL’OCCHIELLO”

    Lo stesso schema vale per la FIT, che dei circoli è l’espressione e l’emanazione.

    CI VUOLE UN’ASSEMBLEA COSTITUENTE CON RAPPRESENTANTI DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE REALI CHE OPERANO NEL TENNI, DEGLI OPERATORI DEL TENNIS, DEGLI ATLETI E DEI CIRCOLI PER AFFRONTARE LA RIFORMA VERA DEL TENNIS:

    LA SEPARAZIONE TRA FEDERCIRCOLI E FIT (FEDERAZIONE DI ASSOCIAZIONI SPORTIVE)

  6. marcos scrive:

    la conferenza stampa di binaghi è stato uno straordinario assist per l’eventuale ricorso slovacco. seppi, stopper d’eccezione, è entrato a tempo con la sua smentita, per evitare una squalifica, a mio parere, quasi certa. ora le sue parole saranno confrontate con quelle del presidente: se sono vere quelle di binaghi, il certificato medico non avrebbe avuto ragion d’essere. se sono vere quelle di seppi, l’incredibile autogol rischiato in conferenza stampa da binaghi non può che portare, a mio parere, alle dimissioni. non si può consentire ad un presidente di mettere a rischio la squadra nazionale, sbugiardando il medico ed un proprio atleta, ammettendo implicitamente d’aver schierato potito in maniera anche involontariamente pelosa, nel primo incontro con hrbaty.

    anche se fino all’ultimo il capitano non sapeva se seppi avrebbe giocato e, quindi, anche se il cambio di formazione è avvenuto in perfetta buona fede (e, cioè, se seppi ha detto di non giocare solo dopo il sorteggio), è veramente irresponsabile affermare pubblicamente che seppi non è sceso in campo per motivi diversi da quelli sottoscritti sul certificato medico. se il presidente non capisce queste cose, accetti qualche consiglio dal suo entourage. se l’entourage ha le stesse difficoltà di comprendonio, petrucci intervenga…al più presto, però: la mania di mettere in piazza discussioni da spogliatoio rischia, infatti, di mettere in seria difficoltà l’intera squadra, l’intero movimento.

    io non so se la slovacchia tenterà il ricorso: credo che, alla luce delle affermazioni del presidente, ne avrebbe tutto il diritto. io spero proprio di no, per evitare ai giocatori ulteriori fastidi, per evitare che, invece che al tennis, debbano pensare a come rispondere alle domande. la smentita di seppi, in quest’ottica, dovrebbe mettere al riparo dal ricorso. ora mi aspetto silenzio: se binaghi risponde al giocatore, mettendo in dubbio la sua smentita, conferma che proprio intende segnare nella propria porta, senza più portiere, ormai.

  7. TCC'75 scrive:

    @ Anrew: hai ragione da vendere. Va ‘disarticolato’ il sistema dei circoli, i quali si fondano esattamente sullo schema di priorità che hai definito tu.

    Per quanto riguarda il ragionamento di Ferreo, devo dire che mi sono fatto due opinioni distinte.
    La prima riguarda la verità, o meglio le verità, giornalistiche e la realtà dei fatti. In un ambiente come il nostro (il tennis) è dura tenere un segreto e quello che stava succedendo a Cagliari era forse noto a tutti i giornalisti presenti. Allora perchè non diffondere i dettagli? Non spiegare dove siano i contrasti?
    Questo mi porta ad una seconda conclusione: questo accanirsi sempre contro lo sportivo professionista da parte di chi neanche è un vero giornalista è decisamente fuoriluogo. Già glielo scrissi sul forum a Ferrero: speriamo che la categoria dei giornalisti venga abolita, che l’albo sia cancellato. E questo vale soprattutto per i cd. giornalisti sportivi.
    Ma cosa dovrei dire io di gente come Scanzi, Ferrero, Galeazzi ecc. che sono pagati per raccontare una partita di tennis? Almeno Seppi e Bolelli sono capaci di stare in campo con Nadal e Federer. Ma un cronista perchè dovrebbe essere pagato?

  8. andrew scrive:

    basta poco (basta poco?)…

    le associazioni sportive non devono essere contemporaneamente proprietarie dei campi di gioco bensì usufruttuarie per le proprie attività e più associazioni sportive della FIT devono poter aver accesso a uno stesso circolo della FEderCircoli (ossia di quei circoli che accettano di farci parte)…

    Non capisco perché ci si ostina a tenere in vita un sistema che da decenni HA DIMOSTRATO DI NON FUNZIONARE PER IL TENNIS COME SPORT…

  9. marcos scrive:

    i giornalisti sono irrinunciabile presidio democratico: senza cronaca, un paese brancola nel buio, s’affida al più forte e spera di non incontrarlo mai da vicino.

    detto questo, che vale per tutti i settori, pure quello sportivo, ci sono giornalisti bravi, giornalisti scarsi, giornalisti indipendenti e giornalisti subordinati ai capricci dell’editore.

  10. Fabrizio Scalzi scrive:

    Sono senza parole, per la conferenza stampa di ieri.Andreas è un bravo ragazzo,non credo ci sia stato nessun complotto.Binaghi dica la verità…e basta

  11. Nicola RF scrive:

    @Andrew
    mille volte ho parlato in questo blog della necessità di divedere le strutture periferiche in base agli obiettivi che si propongono.
    Questa è la colpa più grave che mi ha fatto sostenere sempre che non c’era discontinuità tra Binaghi e quelli che lo hanno preceduto. Nessuno ha mai fatto niente per questo! E dire che i problemi partono in gran parte da lì!

  12. Nicola RF scrive:

    Ps. la vicenda Seppi non è più tra gli argomenti del sito Fit. Che dite…. c’è qualche cosa che si deve ancora sapere…
    Ubaldo dove sei finito…. hai lo scooppone? Dai facci sapere!
    Anche perchè io non è che ci ho capito tanto! Mi piacerebbe sapere la vera natura del contendere. Perchè per quello che si sà Binaghi ha parlato di 10 richieste di Seppi e ne ha citate solo due (apparentemente futili) mentre Seppi ha parlato solo del problema Bolelli.
    Qual’è la vera natura del contendere? Immagino qualcosa…. ma ci piacerebbe sapere di più da fonti giornalistiche!
    Saluti

  13. Avec Double Cordage scrive:

    Andrew, hai perfettamente ragione, beh è da quando commentiamo il blog che lo diciamo

    e poi è chiarissimo che senza una sana concorrenza non si creano stimoli per adattarsi ai tempi e migliorarsi, in qualsiasi campo, il monopolio specie se privato è sempre una cattiva soluzione tranne per i beni di prima necessità (a patto che sia pubblico) come aria, acqua, energia, sanità, educazione, sicurezza sociale e civile e in parte anche infrastrutture (con un controllo da pare pubblico e non autoreferenziale)… ma lo sappiamo questo riduce il campo di gioco ai furbetti che tendenzialmente sono quelli con più soldi e quindi più potenti

  14. pibla scrive:

    Grande Marcos.

    Idea e contenuto della conferenza stampa del Presidente allucinanti.

    Smentita di Seppi sacrosanta ed è pure poco.

    Qualcuno fermi Binaghi, a meno che non si fermi da solo.

    Il modo folle in cui è stato gestito il caso Bolelli sta ritornando indietro come un boomerang verso Binaghi e Barazza, direi che è il minimo.

    Il disagio è dell’intera squadra, speriamo rimangano uniti e si facciano sentire.

    Dio salvi questa povera italietta del tennis, o anche no…

  15. Dedemar scrive:

    @ TTC’75. fammi capire. tu leggi gli articoli dei giornalisti e poi vai sul loro blog a dire che sono inutili e che non devono essere pagati? mi sfugge il ragionamento, mi sa. ma che senso ha?
    se non ti piace cosa dice un giornalista, non leggerlo. ma che significa che non dovrebbero esistere? se a te non piace leggere di tennis, non comprare le riviste di tennis. non sfogliare i giornali, e il gioco è fatto. se non ti piace sentire commenti, toglili col telecomando. ma che il giornalista debba fare il contapunti e basta è una tua idea, che per fortuna è largamente minoritaria! poi dice bene marcos: ci sono quelli bravi, quelli no, quelli liberi e quelli schiavi. ma la tua soluzione, eliminarli, che senso ha? ci dirai tu cosa capita e provvederai tu a farcileggere i tuoi pareri e i tuoi testi? mah.

  16. Avec Double Cordage scrive:

    raggzi leggetevi questa cosa che ho trovato su tenniscapri . com

    certo è unfonte anonima, ma a quanto pare il webmaster del sito sa di chi si tratta e parrebbe essere affidiabile se ha sentito la chiamata di persona

    ecco qua:

    Diritto e Rovescio di Arthur Ash

    LO SQUILIBRATO

    Non fatemi dire chi è lo squilibrato………..

    Parliamo di Tennis.

    Coppa Davis a Cagliari, l’Italia incontra la Slovacchia e vince 4 a 1.

    Bene, tutto bene, ma…..come dicono dalle mie parti “sono finiti a pesci in faccia”.

    Da una parte Anghelino e corte dall’altra Seppi e furtivamente e furbescamente il resto della squadra italiana di Davis.

    Fonti ben informate mi hanno comunicato che Anghelino abbia minacciato negli spogliatoi di Cagliari, Seppi con queste parole:

    “ farai la stessa fine di Bolelli e fin quando io sarò presidente tu non metterai mai più piede su un campo di tennis in Italia”

    “ti distruggo e distruggo tutti quelli che avranno il coraggio di schierarsi contro di me”

    Hai capito Anghelino?

    Che peperino questo bischero…………..

    Ma cosa ha detto o cosa ha chiesto il povero Seppi ad Anghelino e a tutta la corte dei miracoli?

    Sembra che il buon Seppi abbia chiesto ad Anghelino, a nome di tutta la squadra, di regolarizzare una volta per tutte, le vecchie pendenze, con tutti i giocatori che compongono la squadra Davis.

    Trattasi di rimborsi per spese viaggi che i giocatori hanno anticipato tempo addietro di tasca propria, per trasferirsi nelle sedi di gioco e disputare incontri di Coppa Davis.

    Sembra che il buon Seppi abbia chiesto ad Anghelino, a nome di tutta la squadra, di finirla di criticare ed attaccare, sempre, i giocatori che compongono la squadra di Coppa Davis.

    Sembra che il buon Seppi abbia chiesto ad Anghelino, a nome di tutta la squadra, di riconsiderare il problema Bolelli, punito per una leggerezza con troppa severità dalla stessa federazione.

    In verità il buon Anghelino aveva intenzione di squalificare anche Seppi dopo Bolelli per quanto accaduto a Cagliari.

    Anghelino, al termine degli incontri di Davis a Cagliari, aveva annunciato urbi et orbi un’imminente conferenza stampa a Roma per “parlare della Davis”

    Ma cosa realmente Anghelino aveva intenzione di dire e poi di fare durante la conferenza?

    Le intenzioni di questo bischero, erano quelle di ripetere la sceneggiata già vissuta con la squalifica di Bolelli.

    Anghelino voleva squalificare Seppi come Bolelli.

    Cosa gli ha fatto cambiare idea?

    Una telefonata dall’alto.

    Una telefonata dall’alto, “dei cieli” ha bloccato questa ennesima cazzata di Anghelino.

    Guarda caso, zio Arthur era proprio nel momento giusto e nel posto giusto, quando è partita la telefonata “dal cielo” ad Anghelino.

    Chiamata sul cellulare di Anghelino.

    Cielo: segreteria del……………., presidente Anghelino buongiorno, le passo il……………………….

    Anghelino: si……..

    Cielo: sono ………………cosa succede?

    Anghelino: buongiorno signor……………, mi scusi in che senso?

    Cielo: ho appena letto le agenzie di stampa di quanto accaduto a Cagliari……………….

    Anghelino: nulla signor ………………….assolutamente nulla, solo montature dei giornalisti…….

    Cielo: guardi che non voglio altre polemiche sul tennis………..ne abbiamo già abbastanza nel paese

    Anghelino: le assicuro signor…………..che non c’è nessuna polemica

    Cielo: bene sono contento per lei …………buongiorno………

    Anghelino: buongiorno signor…………………

    Ecco perché Anghelino ha cambiato idea anzi ecco il motivo per cui ad Anghelino gli hanno fatto cambiare idea………..

    Anghelino stai attento, ascolta zio Arthur stai esagerando………………

    Non sfidare l’impossibile.

    A Roma stai sui coglioni a tutti………………e mal sopportano dopo 8 anni di disastri ancora la tua figura a capo della federazione, come mal sopportano la figura del tuo santo protettore “san petrucci”.

    Per tornare in serie A la nostra squadra di Davis necessita di tranquillità e molta fiducia.

    Tu non dai tranquillità e non dai per nulla fiducia.

    Serve Bolelli per tornare in A.

    Il malcontento nella squadra di Davis è palpabile.

    Il povero Barazzutti è incolpevole, ma è anche un uomo inutile…………..

    Non serve alla squadra perché Corrado è un tuo servo e nulla può contro il tuo volere.

    Ai nostri ragazzi servono i loro coach, unici artefici del loro successo.

    I Rianna, i Sartori, i Pistolesi devono essere sempre convocati quando l’Italia gioca in Davis, con i loro giocatori.

    Servono i coach eccome se servono.

    E finiamola una buona volta a criticare i giocatori della Davis che da mercenari chiedono compensi per giocare partite in Coppa Davis!

    ‘E finito il tempo in cui Pietrangeli per una partita di Coppa Davis veniva ricompensato con 7000 lire al giorno e l’onere di pagare il lavaggio della biancheria.

    Nel calcio i giocatori vengono pagati quando giocano in nazionale, così anche in altre discipline sportive.

    Pagate almeno i rimborsi a questi ragazzi e cercate di tutelarli perché sono un bene prezioso per l’intera Italia.

    A proposito di Pietrangeli e di Lea Pericoli.

    Basta ragazzi, per favore……………

    Vi abbiamo amato, vi abbiamo apprezzato, vi abbiamo lodato e santificato, ora basta!

    Abbiate il coraggio di mettervi da parte e finitela di leccare Anghelino in continuazione.

    Anghelino è bello.

    Anghelino è bravo.

    Anghelino è il migliore.

    Siete disgustosi, ed i vostri articoli, le vostre ingerenze nel mondo del tennis anni 2000 sono intollerabili!!

    Siete a libro paga di Anghelino, e tutti lo sanno.

    Siete sempre a frescarvi in questo inutile canale di super tennis e tutti lo sanno.

    Siete sempre in tutte le manifestazioni dove da ospiti siete serviti e riveriti.

    Siete sempre a presentare vostri libri o curare i vostri c…….in tutte le manifestazioni…….

    B A S T A !

    Una parola infine per la cara amica Lea Pericoli.

    Cara Lea, guarda che l’unico che deve chiedere scusa è Anghelino non Bolelli.

    Ma all’Italia intera e non solo a Bolelli, per tutte le cazzate che continua a fare!

  17. NicolaRF scrive:

    Avec credo cvhe hai detto molte cose…. e tutto assume un certo …filo logico!
    Non è certo questa una testimonianza che può essere assunta a verità. Occorrono altre prove. Ma non mi stupirei venisse confermata!

  18. NicolaRF scrive:

    @Dedemar
    credo che TCC si riferisse a quei giornalisti, che credono che sparando sulla croce rossa e sproloquiando con frasi ad effetto credono di essere bravi e ancor più di fare carriera. Gente insomma … lontana da Rino, Ubaldo e Roberto…

  19. Marcelus Edberg Wallace scrive:

    Arrivo molto tardi, e solidarizzo come al solito con Andrew, del quale su questo tema condivido ogni singola parola.

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