Peccato, Francesca ha perso.
Un risultato nè deludente nè negativo. Sconfitto anche Bolelli.
La Pennetta vince il torneo di Acapulco

 
29 Febbraio 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

 E’ stata sconfitta dalla Dementieva 5-7,7-5,6-2 e ha accusato i crampi già a metà secondo set. Ha pagato lo sforzo del match vinto con la Henin. Partita bellissima, disputata a un gran ritmo. Doppio 6-4 patito dal bolognese con Stakhovsky. Flavia in semifinale batte 6-4 6-2 la Kanepi. Ed in finale supera la Cornet col punteggio di 6-0 4-6 6-1

Clicca qui per leggere la cronaca della sconfitta subita da Francesca Schiavone contro Elena Dementieva (a cura di Giorgio Spalluto), ma leggete anche la rass.stampa internazionale

Clicca qui per leggere la cronaca della partita tra Bolelli e Stakhovsky a cura di Roberto Commentucci.


La sconfitta della Schiavone a Dubai…

Mi auguro che la sconfitta subita da Francesca Schiavone contro la russa Elena Dementieva nella semfinale del torneo di Dubai non venga considerato un risultato deludente o negativo.
Nel tennis non esiste la proprietà transitiva per cui può capitare di battere, come ha fatto la Schiavone, la prima giocatrice del mondo (la belga Justine Henin) e di perdere il giorno dopo dalla numero 11, l’attuale classifica della Dementieva.
Bisogna ricordare che la nostra giocatrice, che è numero 24 , prima di ottenere contro la Henin il miglior risultato della sua carriera, aveva già battuto altre due giocatrici classificate meglio di lei e cioè la francese Marion Bartoli (n. 9 e finalista l’anno scorso a Wimbledon) e la tedesca Sibille Bammer (n. 20).
Da ricordare inoltre che la Dementieva è stata anche n. 4 nel 2004, la sua stagione migliore nella quale ha raggiunto la finale in due prove del Grande Slam, il Roland Garros e l’Open degli Stati Uniti. La Dementieva ha 26 anni, uno di meno della Schiavone, ma un’esperienza nettamente superiore in quanto dal 2000 (quando è stata anche finalista alle Olimpiadi di Sydney battuta da Venus Williams) è sempre stata tra le prime quindici del mondo.
Ieri la Schiavone ha davvero giocato un’ottima partita. In particolare nel finale del primo set ha probabilmente giocato il suo miglior tennis. Non è stata nemmeno molto fortunata quando nel secondo set, dopo aver recuperato un break di svantaggio ha perso un game delicato e probabilmente decisivo da 30-0.
Perduto il secondo set per 7-5, la Schiavone è crollata nel terzo quando è stata colta dai crampi scontando evidentemente le fatiche accumulate negli incontri precedenti.
Peccato, ma credo che Francesca possa davvero essere soddisfatta di questa settimana. C’è da chiedersi come abbia potuto perdere qualche tempo fa a Napoli due partite che erano largamente alla sua portata ma se riesce a mantenere l’attuale livello di gioco ha davvero la possibilità di realizzare il suo obbiettivo che è quello di entrare per la prima volta in carriera tra le prime dieci del mondo, un traguardo che nessuna italiana ha mai raggiunto da quando (1975) il computer ha fatto il suo ingresso nel tennis femminile.
In definitiva non parlerei di prova del nove mancata dalla Schiavone. Il successo sulla Henin è in cassaforte, lunedì ci sarà il riconoscimento del computer che la porterà qualche posto più avanti.
La prova del nove invece non è riuscita nel torneo di Zagabria a Simone Bolelli che dopo aver battuto il croato Cilic (n. 45) ed il belga Rochus (n. 62) è stato battuto in semifinale dall’ucraino Stakhovsky, che è solo numero 209. E’ molto importante la vittoria su Cilic se si tiene conto che in aprile dovremo giocare in Coppa Davis contro la Vroazia.
In quanto a Stakhovsky , non deve ingannare la sua modesta classifica. Due anni fa lo avevo visto al torneo indoor di Milano e mi aveva fatto un’ottima impressione al punto che mi ero sorpreso che non fosse ancora riuscito a salire in classifica.

Dementieva - Schiavone 5-7 7-5 6-2

A cura di Giorgio Spalluto

Elena Dementeva batte Francesca Schiavone 7-5 5-7 6-2 e si qualifica per l’ennesima finale tutta russa contro Svetlana Kuznetsova. Quella di domani sarà la 13° finale tutta russa nella storia della Wta, la seconda consecutiva dopo quella tra Maria Sharapova e Vera Zvonareva della settimana scorsa a Doha. In 2 occasioni si è avuto un derby russo in una finale di slam ed in una delle 2 occasioni si erano affrontate la Kuznestova e la Dementieva (Us Open 2004).
Ma veniamo alla partita che nel primo set e mezzo ha visto protagonista la Francesca Schiavone del Tier I di Mosca 2005 che più volte abbiamo evocato negli ultimi 3 anni e che in molti pensavano di non poter più rivedere. Anche in quel caso la sua avversaria in semifinale era stata Elena Dementieva, quella volta dominata 6-3 6-1. Molto più equilibrata e più intensa è stata la partita odierna che ha visto Francesca partire molto contratta al servizio, a causa delle scorie, soprattutto psicologiche, del match di ieri. Il break subito a freddo nel primo game non spaventava la nostra che già nel terzo game cominciava a sciorinare i suoi soliti e continui cambi di ritmo che mandavano in confusione la bella Elena; la russa, messa alle strette, palesava tutte le sue insicurezze nel suo secondo turno di battuta in cui commetteva una serie irripetibile di errori. Il quinto game era suggellato da un pregevole back corto di rovescio, alla Federer, sul 30-30, con cui Francesca metteva fine ad uno scambio estenuante in cui aveva sempre dovuto rincorrere. Nel sesto game una Schiavone sempre più centrata, prima conquistava una chance per andare avanti di un break sul 30-40, e poi sprecava tutto non chiudendo una volee alta non impossibile. Questo errore dava il la ad un parziale di 6 punti consecutivi per la bella Elena, che si riportava avanti di un break per la seconda volta nel match (4-3 e servizio per la Dementieva). La Miss Eleganza della Wta riprendeva fiducia, tenendo a 0 il seguente turno di battuta. Sul 5-4, Francesca, tornata a spingere su ogni colpo, recuparava da 30-0 e si procurava una palla break, concretizzata grazie ad un grande scambio in cui la Leonessa, colpo dopo colpo, riusciva a far perdere campo alla Dementieva.
Un dritto liftatissimo, 2 back seguiti da discesa a rete, regalavano a Francesca un set point giocato magistralmente dalla nostra, che chiudeva con un lungolinea di dritto. Ormai i “tommasiani” circoletti rossi si sprecavano………..
Si chiudeva 7-5 un set comandato nel bene e nel male da una Schiavone che alternava momenti di gioco straordianari a pause incomprensibili. L’altro appunto da muovere a Francesca era rappresentato dalla percentuale deficitaria di prime (48%), ovviata da una buona sicurezza sulla seconda palla, testimoniata dal fatto di non aver commesso alcun doppio fallo

Malgrado un primo servizio tenuto a 0 dalla Schiavone, anche nel secondo set Elena scappava subito avanti di un break imponendo il suo ritmo da fondo con il suo colpo migliore, il dritto. Come nel primo set, nel quarto game del primo set la Dementieva si ricordava delle vecchie abitudini, commettendo 2 doppi falli che concedevano alla Leonessa la prima di ben 5 palle del contro break.
La quinta palla break giungeva dopo il 15° punto del game, che vedeva la Leonessa adagiarsi sul terreno di gioco colpita dai crampi e dal contropiede, fortunatamente fuori della russa, una prima volta salvata dall’occhio di falco nel punto successivo, e poi protagonista di un errore grossolano su una voleè di dritto che regalava alla milanese un game straordinario e, forse, decisivo per le sorti dell’incontro. Purtroppo Francesca pagava subito lo sforzo del break, perdendo a sua volta il servizio (3-2 e servizio per la Dementieva)

A riaprire un set apparentemente compromesso ci pensava la russa che, commettendo qualche errore di troppo, oltre al solito doppio fallo, regalava alla nostra la decima palla break dell’incontro concretizzata dalla Schiavone protagonista di uno straordinario rovescio lungolinea. Neanche il tempo di gioire per l’inaspettata rimonta, che Francesca, esausta e sempre più preda dei crampi, finiva per cedere a sua volta il turno di battuta del 4-4, che comunque era partito molto bene per la nostra avanti 30-0, prima di un parziale di 4 punti consecutivi per la russa che come nel primo set andava a servire per il set sul 5-4. Il decimo gioco, seppure non straordinario dal punto di vista tecnico, mostrava quanto il match fosse diventato una questione di nervi, e come lo stesso si sarebbe deciso a favore della giocatrice che avrebbe sbagliato di meno, gestendo meglio la stanchezza patita nei giorni precedenti. Sul solito servizio insicuro della russa, la Schiavone riprendeva coraggio e iniziativa e, approfittando degli errori di Elena, si portava sul 5-5. La teoria dei break consecutivi non si interrompeva neanche nell’undicesimo game con la nostra che partiva subito male (0-30) e subiva i lungolinea vincenti della Dementieva, per quello che era il settimo break del secondo set (il quarto consecutivo, il dodicesimo del match). Per la terza volta nel match la moscovita andava a servire per il set, e questa volta non si lasciava sfuggire l’occasione sfruttando il secondo set point, dopo aver fallito malamente una controsmorzata di dritto abbastanza semplice, in occasione della prima palla set

Si andava al terzo con la chiara sensazione che la più stanca delle due fosse proprio Francesca, alle prese con un crampo al polpaccio destro. Neanche la statistica veniva incontro alla Leonessa, visto che nei 3 precedenti in cui si era giunti al terzo, a vincere era stata la giocatrice che aveva perso il primo set.
Le sensazioni negative venivano tristemente confermate dai primi game del terzo set, che vedevano una sola giocatrice in campo, la russa, molto più pimpante della nostra che nel secondo game escalamava un “Non ce la faccio più” che faceva da preludio al ricorso al medical time-out, al termine del terzo game (3-0 e servizio Dementieva). Solo l’orgoglio indomito della leonessa consentiva a Francesca di tenere gli ultimi suoi 2 turni di battuta nel quinto game e nel settimo game, contro un avversaria in totale fiducia, che galvanizzata dalle condizioni precarie della nostra, si esibiva in una serie di colpi davvero straordianari da fondo campo che le consentivano di chiudere il terzo set per 6-2.

Rimarranno comunque negli occhi degli appassionati 2 ore di gioco davvero straordinarie che ci consentono di guardare al futuro con grande ottimismo per quello che riguarda la classifica di Francesca, visto che nei prossimi mesi avrà dalla sua il vantaggio di non difendere molti punti. Ah, quanto è lontano oggi il Palavesuvio….

Stakhovsky - Bolelli 6-4 6-4

di Roberto Commentucci

Simone Bolelli non è riuscito a centrare la prima finale della sua carriera a livello Atp. Il bolognese è stato sconfitto nella semifinale di Zagabria con un doppio 64 dall’ucraino Sergey Stakhovsky, classe 1986, n. 209 del mondo, che in questo torneo aveva perso nelle qualificazioni dalla wild card croata Antonio Kavcic ed era entrato in tabellone addirittura come lucky loser in seguito al forfait di Llodra, vincitore la scorsa settimana a Rotterdam. Simone ha evidentemente pagato la tensione per l’occasione propizia, dal momento che aveva sconfitto il suo avversario in entrambi i confronti diretti, giocati a livello challenger.

Va detto che l’ucraino è un giocatore in ascesa, che vale molto più della sua classifica. Molto alto, ma anche piuttosto agile negli spostamenti, Stakhovsky è un giocatore piuttosto classico, un po’ leggero nei fondamentali ma in possesso di un eccellente servizio (notevolissima la seconda palla) e di un buonissimo gioco al volo. Oggi per la verità non ha avuto molte occasioni di mettere in mostra le sue qualità di volleatore, perché Simone, piuttosto contratto, è stato davvero disastroso nella fase difensiva, inconsistente in risposta e impreciso nei passanti, quasi tutti fuori misura. Tanto è vero che in tutto il match il bolognese non è mai riuscito a costruirsi una palla break ed è arrivato una sola volta a 40 sul servizio dell’avversario.

Dal canto suo, Simone ha servito benino, ma è stato meno incisivo dei giorni precedenti con la prima palla e soprattutto ha sofferto moltissimo il back di rovescio con cui il suo avversario lo teneva a bada degli scambi. In entrambi i break che ha subito, infatti, il bolognese, non riuscendo a sfondare, ha finito per esagerare nel cercare l’accelerazione vincente, incorrendo in un numero eccessivo di errori. Solo dopo aver fatto la… frittata, indietro di un set e di un break, Bolelli ha iniziato a gestire meglio gli scambi, avendo l’accortezza di giocare alcune palle profonde e cariche di top spin prima di esplodere l’accelerazione vincente da posizione favorevole. Ma ormai era tardi.

Come detto Simone nel primo set ha raccolto pochissimo in risposta, contro l’ottimo servizio dell’ucraino, che ha tenuto una percentuale altissima di prime palle in campo, mentre è stato spesso in difficoltà nei suoi turni di battuta. Dopo aver annullato con qualche rischio due palle break già nel 5o game, sul 4 pari ha commesso due brutti errori di diritto e ha finito per perdere il turno di battuta e il set. Anche nel secondo parziale Simone andava subito in difficoltà, trovandosi 0 - 40 nel game di apertura. Il bolognese annullava le prime due palle break, ma capitolava alla terza, con l’ennesimo errore di diritto. Da lì in poi, il punteggio seguiva i servizi fino alla conclusione, con un Bolelli sempre più frustrato e sempre più incapace di impensierire l’avversario sui suoi turni di battuta. Stakhovsky metteva in campo meno prime palle, ma difendeva benissimo la seconda, con Simone costantemente indeciso se tentare di aggredire o aspettare due metri più indietro. Purtroppo, ovunque si posizionasse, la palla di là non ritornava quasi mai. E così èsfumata anche la possibilità di ottenere un special exempt per il torneo di Dubai. Peccato.

La cosa che rattrista, è che Bolelli pur continuando a scalare la classifica, continua a non progredire per nulla nei suoi storici punti deboli, (risposta al servizio e spostamenti) sui quali evidentemente il suo staff non riesce ad intervenire.

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38 Commenti a “Peccato, Francesca ha perso.
Un risultato nè deludente nè negativo. Sconfitto anche Bolelli.
La Pennetta vince il torneo di Acapulco”

  1. Ubaldo Scanagatta scrive:

    L’importante è che Francesca si sia dimostrata, anche nell’occasione in cui ha perso, altamente competitiva. Questa sconfitta non incrinerà la sua fiducia, ma semmai la convincerà a lavorare ancora più duramente per raggiungere una condizione che le consenta di reggere ad un doppio sforzo in 24 ore, come quello di batere la Henin e di doversi riipetere con una Dementieva. E’ evidente che le condizioni di freschezza erano diverse fra Francesca e Elena. Negli Slam si gioca quasi semrpe a giorni alternati, quindi lì anche Francesca, che ha un tennis molto dispendioso mancando di un colpo winner decisivo (tipo il dritto della Dementieva), avrà il tempo di recuperare. purtroppo lei le partite deve sudarsele tutte.

  2. Marco Lombardo scrive:

    Mi permetto di essere d’accordo con Rino: il risultato della Schiavone non può essere considerato deludente, anzi. E’ arrivato insomma il momento in cui deve fare il definitivo salto di qualità: quello mentale è assolutamente visibile (contro la Dementieva è crollata solo per stanchezza), ci vuole - come dice Ubaldo - una maggiore qualità dal punto di vista fisico in vista dei tornei che contano. Degli altri promuovo Pennetta e Bolelli, aspetto riscontri da Starace. Non mi convince invece Volandri, rifugiatosi nell’amata terra battuta: perdere da Acasuso (settimana scorsa) e da Almagro ci sta, ma non vedo (mi sbaglierò, per carità) progressi decisivi.

  3. angelica scrive:

    Li’ fuori, forse, c’erano due delle piu’ grandi combattenti del tennis femminile di oggi.
    E’ stata una partita altamente fisica. Con scambi durissimi.
    Non credo proprio che Schiavone abbia fallito la prova del 9.
    E’ stata bravissima finche ha retto fisicamente
    Alla fine del secondo set la stanchezza anche dei match precendenti si e’ fatta sentire. Per entrambe. Ma Elena sembra essere leggeremente migliore come atleta.

    Malgrado gli cambi durissimi, ci sono stati dei gran bei gesti di sportivita:
    Elena che si scusa per un lob, non colpito bene che ha messo fuori tempo la Schiavone. Francesca che applaude un gran punto della russa (bello e importante) E la russa che fa lo stesso su un altro fantastico scambio della Schiavone

    Chapeau ad entrambe.

    Fino ad ora e’ stato un torneo durissimo per tutte le giocatrici. Molti match oltre le due ore. Con gran belle partice come i 2 quarti di finale e le 2 semifinali e anche l’ottovo fra la Henin e la Sbrotnik.
    (fino ad or e’ forse il piu’ bel torneo dell’anno)
    Nella prima semifinale anche la Kuznetsova ha impiegato 2 ore e 42 minuti per battere la Jankovic
    Spero che in finale la Dementieva non accusi tutta la fatica degli ultimi 2 match perche vorrei vedere un bella finale.
    Pero’ favorita resta, con o senza stanchezza, la Kuznetsova.

    In ogni caso, brava Francesca

  4. leonardo scrive:

    La Dementieva se non fa troppi falli può ritornare tra le 5, l’ho vista veramente bene. Francesca è una lottatrice incredibile ma se si mette a remare è inferiore alla Dementieva. Per me è stata solo una questione di servizio. Con la Henin ha funzionato, oggi no. Ma resta la grandissima prestazione

  5. Colin scrive:

    D’Accordo anche io con Rino!Brava Francesca,Bellissimo Torneo giocato..Però su una cosa non sono d’accordo,forse,con la gran parte di voi!Secondo me(e spero di venir smentito dai fatti)non diventerà mai stabilmente una Top 10!Per 2 motivi fondamentalmente:1)Come già detto da voi,non ha un Colpo Decisivo,ed ha certi livelli bisogna avercelo2)Non è ancora sufficientemente continua!Sul 2° Aspetto potrà sicuramente migliorare..Ma sul Primo credo che ormai non è che possa migliorarsi + di tanto!Cmq Spero tanto di sbagliarmi!BRAVA FRANCESCA!

  6. Karlovic 80 scrive:

    Gran bel torneo di Bolelli,dopo aver battuto Cilic e ed il nano Rochus,non doveva perdere dall’Ucraino.Per la sfida di Davis con Simone in campo tutto può succedere.L’Ucraino nel 1° turno ha battuto uno spento e sfortunato Karlovic(Ivo era in vantaggio di un set e di un break).
    Il gigante Croato è in dubbio per il torneo di Dubai.
    E per gli amanti del S&V a Memphis si sfidano Guccione e Stepanek.

  7. Avec Double Cordage scrive:

    Rino Sybille Bammer non è tedesca ma austriaca

  8. anto scrive:

    Signor Rino, dica la verità, questo continuo essere attaccato dalla fit nella figura del sig. Baccini la lusinga o no? Se la fit ha nella sua persona uno dei suoi bersagli preferiti ci deve essere qualcosa di serio, lei sicuramente se lo continuerà a chiederselo…….ci vuole dire qualcosa di questa telenovelas infinita…….Grazie Ps probabilmente un memorial Tommasi la fit in Italia mai lo organizzerà! Ps 2 Lunga vita a rino!

  9. Nikolik scrive:

    Non solo ha ragione Tommasi, ma anche Ubaldo quando afferma che la differenza è stata fatta dalle condizioni di freschezza, che erano completamente diverse fra Francesca e Elena.
    Francesca ha proprio avuto un evidentissimo tracollo fisico, era più forte lei della Dementieva, ha evidentemente perso per stanchezza.
    Alla fine si trascinava.
    L’ho vista perdere per paura, l’ho vista perdere per aver giocato male, l’ho vista perdere perché l’avversaria era più forte, ma mai per stanchezza e, comunque, mai con un tracollo così vistoso.
    Siccome, ragionevolmente, non si può dubitare della serietà dei suoi allenamenti, vista la sua grande professionalità, ho avuto questa impressione: si affretti entro quest’anno ad entrare tra le prime 10.
    Per me, ce la farà.

  10. Andrea Caraibi scrive:

    Un’altra notizia secondo me positiva è che Potito Starace sia iscritto al torneo di Las Vegas, si vede che quest’anno ha voglia di giocare e migliorare anche su superfici diverse dalla terra, a dimostrazione della sua migliore attitudine rispetto a Volandri. Tra l’altro ha avuto anche un buon sorteggio e al primo turno affronta Berlocq un altro terraiolo, speriamo riesca a giocare qualche partita e a trovare una buona condizione in vista dei 2 master series americani.

  11. roberto scrive:

    LA CLASSIFFICA DI SIMONE NON MIGLIORA CASUALMENTE , il giocatore è in crescita continua da anni , è obbiettivo riconodscerlo, vogliamo ricordare che ci sono giocatori italiani con classifica migliore di Simone ma che non hanno assolutamente vinto come lui….ed allora cosa dovremmo dire ……..Ho seguito in situ il torneo e la partita finale di Simone a Zagabria, Simone è un giocatore mlto concreto e penso che una analisi obbiettiva debba tenere conto di un andamento piu lungo nello sapazio temporale, non mi stupisce che abbia fatto classifica, Simone , e per chi lo ha seguito può sicuramente confermarlo, ha fatto classifica perchè negli ultimi 20 mesi è cresciuto tantissimo, anche nei problemi che gli vengono additati, il cambiamento è assolutamente positivo ed ancora in crescita. Lo staf è di assoluto livello e si rende conto sicuramente dei punti sui quali si deve continuare a lavorare e lo sta facendo….. ed i risultati lo dimostrano.

  12. Fabrizio scrive:

    Scusa Roberto, dici “vogliamo ricordare che ci sono giocatori italiani con classifica migliore di Simone (Bolelli) ma che non hanno assolutamente vinto come lui”: chi?

  13. angelica scrive:

    nikolik sono abbastanza d’accordo su quanto dici. E sopratutto sul tracollo fisico della Schiavone, anche se l’italiana a livello fisico è molto ben preparata.
    Ma questo tracolo e’ dovuto sia dal match duro con la Henin sia dal match durissimo della Semifinale (e anche la Dementieva aveva avuto un match tosto contro la Ivanovic)
    Francesca piu’ forte della Dementieva? A livello tecnico forse si (nel senso che Francesca sa giocare piu’ colpi e ha piu’ variazioni) ma la parte atletica e’ uno dei ‘colpi’ della russa. Non e’ un caso che abbia una percentuale di vittorie al terzo set molto alta. Se una partita arriva alle 2 ore le possibilità della russa di vincere aumentano molto. La sua potenza nel colpire e la sua velocità negli spostamenti diminuisce (se diminuisce) di pochissimo rispetto alle altre giocatrici. E il secondo set e’ finito oltre le due ore.
    La Schiavone nelle top 10? Impossibile no, difficile molto. Anche perche’ serve sopratutto costanza nei risultati.

  14. Mark scrive:

    Che tristezza sti italiani. Prima illudono…fanno meravigliare…poi deludono nel momento decisivo. Capitolo a parte però per la Schiavone: ha disputato un ottimo torneo, si capiva già dal doppio giocato contro Mauresmo-Kuznetsova lunedì che sarebbe stata una buona settimana, perchè era in palla. Ieri però la stanchezza fisica l’ha condannata alla sconfitta, un peccato. Bisogna ricordare che ha sconfitto una buona Henin.
    Bolelli invece vogliamo ancora considerarlo la speranza del tennis italiano? Ha perso in due set dal n.209 del mondo, uno sconosciuto. E’ in partite come queste che si dimostra il valore di un giocatore: era a un passo dalla finale e si fa battere da questo?
    Ma un giocatore davvero di talento e continuo nei risultati riusciremo mai a trovarlo nella nostra epoca??!

  15. jules scrive:

    non e’ assolutamente un risultato delundente.e perche’ ha perso la dementieva e per come ha perso.la dementieva e’ una signora giocatrice che solo un servizio ancora piu fragile del suo animo le hanno impedito di vincere i due slam in cui e’ arrivata in finale.era la favorita,secondo me.e al meglio,ha sempre fatto soffrire le top players.
    quindi chapeau a francesca.davvero un grande risultato!

  16. john john scrive:

    bolelli è il miglior giocatore di tennis italiano in quanto a tecnica e completezza dei colpi: chiunque ne capisca appena un po’ non potrà che convenirne; mi sembra anche un buon ragazzo e al foro italico ho conosciuto anche la sua appassionata famiglia, composta da ottime persone; non c’è una ragione al mondo perchè uno come lui non limi i suoi punti deboli: una certa mancata reattività fisica negli spostamenti e una disattenzione nelle fasi topiche dei match; credo che quest’ultimo punto possa essere superando giocando e rigiocando e dunque facendo esperienza; per il primo occorre un lavoro specifico e penso che pistolesi lo stia facendo; in ogni caso, fossi la Fit, non perderei tempo a dare tutto l’appoggio possibile al nostro più completo talento tennistico degli ultimi anni; infatti tutti gli altri hanno dei punti molto forti ma anche altri molto deboli e a questo punto non recuperabili vedi il rovescio di starace, il servizio di volandri etc. sarebbe anche interessante conoscere dallo stesso bolelli cosa pensa di tutto ciò, come si vede, come sta lavorando

  17. Enzo Cherici scrive:

    Sono d’accordo con Rino, non bisogna essere delusi per la sconfitta della Schiavone perché ha giocato un grandissimo torneo, ed ha perso giocando una grande partita contro un’avversaria degnissima.
    Tantissimi complimenti quindi alla Schiavone, ma non mi sembra questa l’occasione adatta per tirare in ballo la stanchezza o cose del genere. La sua avversaria anche venive da un match durissimo contro la Ivanovic e anche con meno ore di riposo visto che aveva giocato dopo la Schiavone. Bisogna semplicemente dire che la Dementieva è fisicamente eccezionale e, in più, questa settimana ha giocato come nei suoi momenti migliori. Vale la pensa di ricordare che Francesca non ha perso contro pizza e fichi, ma contro una giocatrice che ha alle spalle due finali di slam, che è stata 4 del mondo e che è da non so quanto tempo tra le prime 15. Speriamo solo che Francesca sia più continua, sappiamo tutti che ha i colpi per battere chiunque, ma bisogna che lo faccia con più continuità se ambisce ad entrare nelle 10. Io continuo a rimanere scettico, ma srò ben felice se venissi smentito :-)

  18. federico scrive:

    Comunque questo è la differenza che c’è tra la Schiavone e una come la Kutnetzsova, che , a mio parere, non ha colpi, talento e neppure tenuta fisica da top five ma che è sempre tra le prime della classifica Wta…dare continuità ai risultati quando è il momento.
    Ha giocato bene Francesca..ma doveva vincere…non è per farle una colpa..magari bastava un pelo di fortuna in più.
    Anche Bolelli…non doveva perdere contro questo serve and volèer… bravino però.
    Ultima annotazione critica… i fan di Volandri dicono che Filippo sul rosso vale i top ten… ma allora com’è che ha perso 3-4 partite di fila con Almagro che è un buon giocatore ma che top ten non è mai stato e che non mi pare abbia mai vinto un Master Series sul rosso o raggiunto grandi traguardi a Parigi?

  19. angelica scrive:

    La Dementieva batte in finale la Kutnetzsova 46 63 62 Altre due ore di match, altro match in cui recupero da un set sotto.
    Non che ce ne fosse bisogno ma la vittoria di Elena dimostra che Francesca ha comunque fatto una grandissima partita.

    Penso che visto la qualità dei tanti match conclusasi in piu’ di due ore, be’ fino ad ora Dubai e’ stato il miglior torneo dell’anno.

  20. Ubaldo Scanagatta scrive:

    E la Dementieva non ha solo un bel fisico. Ha un gran fisico. Sarà la scoperta dell’acqua calda, ma dopo averla vista quasi stremata ieri con la Schiavone pensavo non recuperasse oggi. Invece ha rimontato anche la Kuznetsova, dal canto suo sempre dissoluta…L’osservazione di Federico su Almagro e Volandri mi ha…colpito.

  21. leonardo scrive:

    A parziale discolpa di Filo, Almagro ha appena vinto il torneo superando Nalbandian, che si trova senz’altro meglio su indoor ed erba (semplicemente perchè deve correre di meno, ma vabbè, se ci mettiamo a parlare della voglia di allenarsi di questo argentino dallo smisurato talento finiamo la prossima settimana), ma che anche sulla terra non fa troppo schifo…

  22. Giorgio Spalluto scrive:

    Secondo titolo stagionale per Flavia PENNETTA (60 46 61 alla giovane francese Alize Cornet) che ad Acapulco si aggiudica il sesto torneo Wta in carriera. Partita con i favori del pronostico (testa di serie numero 1 in un torneo dalla qualità non eccelsa), nella settimana del suo compleanno l’azzurra si è regalata la soddifazione di portare a casa 2 titoli in 3 settimane.
    Le uniche azzurre, prima di lei ad aggiudicarsi 2 tornei nella stessa stagione, erano state Sandra CECCHINI per 3 volte (Taranto, Rio de Janeiro nel 1984; Bastad, Little Rock nel 1987; Strasburgo, Nizza nel 1988), Raffaella REGGI con i successi di Lugano, San Juan del 1986, Rita GRANDE nel 2001 con le vittorie a Hobart e Bratislava.
    Con questo successo la Pennetta supera i 5 titoli vinti dalla Reggi in carriera. Davanti a lei c’è solo Sandra Cecchini, con i suoi 12 titoli

  23. marino41 scrive:

    Al mitico Giorgio Spalluto chiederei come le italiane e italiani guadagnano in classifica ATP e WTA dopo i brillanti risultati di questa settimana.
    Noto tra l’altro che sia Filo che Starace hanno perso con i finalisti del torneo,e Bolelli e Schiavone con i vincitori degli stessi.
    Meno male che la Pennetta ha vinto..

  24. angelica scrive:

    E brava Flavia ! Saràstato pure un torneo di qualità non eccelsa, vero, però lo devi pur sempre vincere. E lei e’ stata brava e si è fatta anche una bella vacana, visto dove hanno giocato :D )

    Curioso che la Pennetta e La Dementieva hanno vinto nella stessa settimana, proprio come era gia’ successo ad ottobre (la russa a Mosca e Flavia a Bangkok)
    Non giocheranno piu’ il doppio insieme ma sono ancora una “coppia” vincente. :D

  25. Giorgio Spalluto scrive:

    Allora marino41, partiamo dalle donne, che ci hanno dato le maggiori soddisfazioni:

    22 SCHIAVONE (+2)
    30 PENNETTA (=)
    35 KNAPP (=)
    (tallonata da vicino da “Giunone” DAVENPORT, che col successo a Memphis sale a quota 36)
    44 GARBIN (-3)
    51 SANTANGELO (-3)
    71 ERRANI (-13)
    112 CAMERIN (-18)

    Da segnalare il tracollo di Robertina Vinci che, non difendendo i punti del titolo di Bogotà conquistato lo scorso anno, e dell’ottimo quarto di finale ottenuto al Tier I di Tokyo, esce dalle prime 200 posizioni (218). Tra le prime 200 fa il suo ingresso Corinna Dentoni, impegnata nelle qualificazioni del torneo di Bangalore, che per adesso si assesta alla 197° posizione

    Tra gli uomini, ecco le posizioni dei nostri Top 100.

    32 STARACE (+4)
    39 SEPPI (=)
    43 VOLANDRI (-2)
    53 BOLELLI (+13)
    75 FOGNINI (-3)

  26. Enzo Cherici scrive:

    Per tornare un attimo sull’osservazione di Federico, vale la pensa di notare che Volandri non le prnede regolarmente solo da Almagro, ma anche da…Acasuso!!!
    Il che è, a mio avviso, ancora più grave.

  27. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Complimenti a Giorgio Spalluto per tutte le sue preziose info. I tornei vinti da Flavia non sono di primissima qualità, ma come sottolineava Angelica bisogna pur vincerli. personalmente mi esaltano di più le tre vittorie di Francesca, Bartoli, Bammer e Henin (e perfino la sconfitta dopo una gran battaglia con la Dementieva) che non le vittoria su Kanepi e Cornet (per quanto quest’ultima abbia un avvenire…). Per questo, a costo di fare arrabbiare anch’io Baccini, ho sempre sostenuto _ concordando con Tommasi _ che non era tanto il caso di entusiasmarsi per il torneo vinto da Francesca a BadGastein (anche se era il primo…) mentre invece mi era piaciuto tantissimo il torno di Mosca della stessa Francesca quando aveva messo in fila (e dominandole) nella Kremlin Cup tre giocatrici del valore di Mauresmo, Kuznetsova e Dementieva…Ciò anche se fra qualche anno, quando Francesca e Flavia saranno mamme e io defunto, i record parleranno di Flavia vittoriosa in un numero record di tornei (già oggi più della Reggi…che ne ha vinti meno della Cecchini ma è stata più forte; ecco l’esempio…) e invece Francesca che gioca solo quelli “grandi” relegata fra le tenniste che hanno vinto poco…I record, insomma, sono importanti, ma vanno saputi interpretare, e invece quando i giornali li riportano li offrono in pasto senza commento ai lettori che così finiscono per tirare conclusioni improprie.
    Una nota finale: credo che solo Angelica al mondo avrebbe potuto accorgersi al volo che Pennetta e Dementieva, abituali partner di doppio, hanno vinto insieme questo weekend e quello di Mosca e Bangkok. Non c’è nulla da fare…Angelica è forte, fortissima. Siete sicuri di meritarvela?

  28. karl scrive:

    Pennetta ha avuto momenti di ottimo tennis, aggressivo e vincente che avrebbe funzionato sulla terra con quasi tutte anche se forti. Se si tira un dritto o un rovedcio bimane imprendibile sarebbe imprendibile anche se trovi la Henin dall’altra parte. La Kanepi ha ad esempio giocato molto bene, è potente ma ha perso nettamente con Flavia. Se traspone i momenti di bel gioco anche in tornei più importanti la Pennetta è competitiva almeno se non più della Schiavone molto meno tagliente da fondo anche se spettacolare a rete.

  29. Giorgio Spalluto scrive:

    La misura della differenza tra la carriera di Francesca e quella di Flavia sta tutta nelle loro vittorie contro una Top 10.

    Per adesso Schiavone batte Pennetta 16-3

    SCHIAVONE:

    1) N.Tauziat [10] - Moscow, 2001
    2) A.Mauresmo [3] - Warsaw, 2004
    3) A.Sugiyama [10] - Los Angeles, 2004
    4) S.Williams [4] - Rome, 2005
    5) A.Mauresmo [4] - Moscow, 2005
    6) E.Dementieva [8] - Moscow, 2005
    7) N.Petrova [9] - Zurich, 2005
    8 S.Kuznetsova [10] - Amelia Island, 2006
    9) A.Mauresmo [1] - Fed Cup, 2006
    10) P.Schnyder [9] - Luxembourg, 2006
    11) A.Mauresmo [6] - Fed Cup, 2007
    12) E.Dementieva [10] - Zurich, 2007
    13) S.Kuznetsova [2] - Zurich, 2007
    14) M.Bartoli [10] - Sydney, 2008
    15) M.Bartoli [9] - Dubai, 2008
    16) J.Henin [1] - Dubai, 2008

    PENNETTA:

    1) N.Petrova [6] - Rome, 2004
    2) J.Henin [5] - Filderstadt, 2005
    3) V.Williams [8] - Bangkok, 2007

  30. paolo v. scrive:

    Ubaldo, non trovo giusto che si sminuisca così quello sche sta facendo Flavia pennetta. Credo che non sia il caso di stabilire se sia piu diffile fare semi a Dubai o vincere Acapulco, sono due grandi risultati entrambi.
    La mia idea è che vincere un torneo da favorita sia sempre molto difficile, proprio per i risvolti psicologici che comporta. Se Ubaldo guarda i tornei giocati da Francesca si accorge che ha spesso giocato molti tier 4, per esempio l’anno scorso ha giocato Estoril, Barcellona e Bad Gastein più alcuni tier 3, e la stessa cosa negli anni precedenti, eppure non solo ne ha vinto solo uno ma ha sempre raccolto eliminazioni premature. Non è vero, quindi che Francesca gioca solo i tornei grandi, la verità è che dà il meglio di se quando gioca i tornei grandi, secondo me perche appunto non ha nulla da perdere.
    Voglio dire che giocare da favorita non significa avere la strada spianata. Si “rischia”di più a giocare da favorita che non a sfidare la henin senza avere nulla da perdere.
    Si è scritto che Flavia ha vinto molti tornei ma piccoli, a parte che lei ha vinto sei tier 3, che non sono i più piccoli, perchè ci sono anche i tier 4 che lei stranamente non ha mai vinto, ma non mi risulta che ci sia mai stata un italiana che ha vinto un,dico un, torneo di livello più alto di questi. Qualcuna ha forse vinto uno slam oppure un tier 1 o un tier due? A me non risulta.vorrei ricordare che, per esempio ieri, ha battuto la Cornet che ha solo 18 anni ma per me vale gia le prime 30 del mondo ed è una predestinata (ha sei mesi meno della nostra promettentissima Dentoni per esempio) e che l’ottobre scorso ha vinto a Bangkok battendo Peer Dell’acqua e Venus, che lottava per andare al masters, in più in quel torneo la prima testa di serie era la n3 del mondo Jancovic.
    Detto questo complimenti a Francesca perchè in questo torneo ha giocato alla grandissima ma se permettete, altrettanti elogi a Flavia Pennetta, per mio conto professionista esemplare. Mi da un poco l’impressione però che si tenti sempre di sminuirla e questo lo trovo ingiusto, anche perchè io che la seguo da anni con tanta partecipazione, ebbene si lo riconosco, ne sono un grande tifoso ricordo che ha ragginto come best ranking il n.16 ma nell’anno in cui ha avuto due infortuni che le hanno fatto perdere mezza stagione, in particolare l’infortunio alla caviglia ad indian wells quando era appunto n16 le ha impedito di giocare per 6 settimane e con i punti che avrebbe potuto fare nei ricchissimi tornei primaverili forse sarebbe entrata nelle prime 10. E dopo qualche mese quando aveva ripreso a giocare benissimo è venuto il grave infortunio al polso. Dove sarebbe arrivata senza quegli infortuni?
    Loro due sono indiscutibilmente, oggi, le italiane piu forti con caratteristiche differenti, sicuramente piu adatta al cemento francesca, piu terraiola, ma anche erbivora flavia.

  31. paolo v. scrive:

    Sono pienamente in accordo con Karl.
    Datemi pure del pazzo ma mi sono visto tutti i cinque match di Flavia ad Acapulco.
    Premetto subito che fa benissimo a giocare tutti gli anni lì perchè è considerata come la star del torneo. Pensate che ha giocato 5 incontri tutti sul centrale e spesso il suo, era l’unico match femminile sul centrale.
    Ieri quando ha ricevuto il trofeo è stata accolta da una ovazione del pubblico che poi lei ha ulteriormente conquistato parlando al microfono in un perfetto spagnolo e concludendo urlando “Ovviamente ci rivediamo qui l’anno prossimo” Insomma, facendo le dovute proporzioni Acapulco sta a Flavia come il Foro italico stava a Gabriela Sabatini.
    Secondo me ha giocato benissimo tutti gli incontri, in particolare il primo turno e gli ultimi due (unico piccolissimo appunto qualche passaggio a vuoto di un paio di games in ogni incontro, di solito nel primo set, in finale invece, nel secondo set)
    Ha servito sempre benissimo con percentuali di prime palle mai sotto al 70 per cento facendo complessivamente 13 aces e 3 doppi falli.
    Ha palesato una splendida condizione atletica con recuperi strepitosi, ha giocato palle corte precisissime, ma la cosa che più mi ha colpito è che non ha mai sbagliato una palla quando si trovava a colpirla di rimbalzo ampiamente dentro il campo. Per fare un esempio con l’anno scorso, nel suo periodo forse peggiore, a Roma contro la Garbin, chi vide il match si ricorderà che perse soprattutto perchè faceva caterve di errori su palle apparentemente facili da chiudere avendo i piedi ampiamente dentro il campo, oppure sbagliava facili smash.
    Inoltre la sua arma principale rimane lo splendido rovescio potente e preciso ed ha giocato anche molto bene quando si trattava di toccare di fino a rete. Insomma mi ha entusiasmato e credo che, se manterrà questa condizione almeno per tutta la stagione sul rosso, si divertirà e ci farà divertire anche nei tornei maggiori.
    Ci deve solo credere, lei deve convincersi che giocando così può veramente battere quasi chiunque soprattutto sulla terra.
    C’è da pregare che venga preservata dagli infortuni, perchè sotto questo aspetto lei è più fragile di altre (per esempio di Francesca che è d’acciaio)ed infine mi permetto di affermare che, forse, paradossalmente, la cosa che l’ha fatta sicuramente soffrire tantissimo umanamente, cioè il tradimento e la conseguente rottura con Moyà, dal punto di vista professionale è stato provvidenziale perchè le ha tolto un implicita distrazione ed inoltre, è stata la molla che le ha ridato la voglia di reagire e di dedicarsi al 110 per cento al tennis. prima, anche senza volerlo, finiva per essere avvinta da altri pensieri, altri disegni e doveva lottare per trattenere l’uomo che amava e che si rendeva conto stava perdendo.
    P.S. ASPETTO CON IMPAZIENZA L’INTERVISTA CHE SICURAMENTE UBALDO LE FARA’ PER FESTEGGIARE I DUE TRIONFI SUDAMERICANI.

  32. Sette scrive:

    mi associo ai complimenti alle ragazze italiane: che bella reazione dopo la fed cup!
    detto questo, non sono affatto d’accordo con chi spara su bolelli per la sconfitta con stakhovsky: è vero che l’ucraino era solo n°209, ma tennisticamente vale molto molto di più e l’ha dimostrato durante tutta la settimana (ha battuto anche karlovic, tipsarevic e ljubicic in finale, mica pizz’e fichi). peraltro, come ha scritto tommasi, qualcuno forse si ricorderà di quando battè ancic a milano qualche anno fa, in un match bellissimo… tennista forse un po’ leggerino ma completo e spettacolare.
    concordo invece con chi dubita che volandri sulla terra valga i top 10: un top 10 tornei come acapulco o sauipe li vincerebbe a mani basse, o quasi, mentre lui in anni ed anni di carriera ha portato a casa giusto 2 trofei minori. qualcosa vorrà pur dire.

  33. paolo v. scrive:

    Volandri sulla terra è uno dei più competitivi, non credo tra i primi 10 ma sicuramente tra i primi 15, il fatto che non ha vinto conferma semplicemente che vincere è sempre difficile e che tornei come acapulco dove giocano gente come Nalbandian Canas Almagro ecc è tutt’altro che semplice. In fondo Volandri ha perso si presto ma contro colui che poi avrebbe vinto il torneo e Starace ha perso nei quarti da Nalbandian.
    Relativamente al tabellone femminile, nella touree americana di 3 settimane da Vina del mar ad Acapulco passando per Bogotà hanno un poco deluso sia Camerin che soprattutto Errani, a conferma che è molto piu difficile battere la llagostera che non perdere con onore da una come la Davemport (mi riferisco in particolare alla Errani e agli elogi sperticati che le avevamo fatto dopo la sconfitta dal sapore dolcissimo contro giunone a melbourne).
    Solito discorso sul giocare avendo molto da perdere o non avendo nulla da perdere.

  34. Roberto Commentucci scrive:

    Caro paolo v., sono molto d’accordo con te sul confronto Pennetta Schiavone e sulla disamina psicologica. Sono anche d’accordo sul fatto che non è mai facile vincere da favoriti e che non si devono sminuire i meriti di Flavia, che anch’io ho visto in streaming giocare molto bene in questa torunee sudamericana (è davvero miglioratissima, rispetto agli esordi, soprattutto nella capacità di lettura tattica dei match).
    Tuttavia, i limiti di questa programmazione terracentrica a mio avviso sono altri. Innanzitutto, la dispendiosa tournee sudamericana viene regolarmente “pagata” da Flavia con risultati quasi sempre modesti nei due tier one americani sul cemento in calendario a marzo (indian wells e key biscaine).
    Ma soprattutto, giocando a livelli meno alti, si migliora di meno il proprio gioco.
    Lo Schiavone gioca peggio quando è sfavorita, questo è vero. Però, a differenza di Flavia, ha quasi sempre scelto i tornei più duri, e non a caso rispetto alla brindisina è avanti 16 a 3 nelle vittorie contro le top ten.
    Questo le ha permesso di migliorare il suo gioco in misura maggiore rispetto a quanto non sia migliorata Flavia in questi anni. Pensa ad esempio alla 2a palla di servizio: la Leonessa, regolarmente sotto pressione contro le più forti, è stata costretta, a migliorarla. Flavia, che contro le più forti ci gioca più di rado, è progredita meno.
    E lo stesso esempio vale per tutti gli altri settori del gioco.
    Ciò non toglie che la brindisina sia un’atleta di cui andare orgogliosi.
    Ma il tifo, pur sacrosanto, non dovrebbe impedire di esprimere opinioni con razionalità e indipendenza di giudizio.
    Un saluto, ti anticipo che presto sul blog apparirà una scheda-profilo tecnico dedicata a Flavia.

  35. Enzo Cherici scrive:

    Straquoto Roberto Commentucci: nessuno vuol togliere valore alle vittorie di Flavia. Ma credo che non vadano nemmeno esaltate oltre il valore che hanno. Continuo inoltre a pensare che la sua sia una programmazione miope. Ho visto in streaming quarti e semifinali di Acapulco e devo dire che la sue avversarie erano francamente inguardabili. Secondo me queste vittorie rischiano di essere vittorie di Pirro, che pagherà duramente quando si confronterà con un altro livello di tennis, quello vero.

  36. paolo v. scrive:

    ti ringrazio Roberto sia per le belle parole e sia per la scheda che ci hai anticipato verra pubblicata.
    Son d’accordo quando dici che giocare più tornei grandi è segno in qualche modo, di maggior consapevolezza dei propri mezzi. di maggior ambizione che è un elemento positivo quando si arriva alle soglie dell’olimpo. l’impressione che da flavia è che non creda fino in fondo che può vincere anche tornei molto grandi (eppure l’aver a sorpresa vinto contro peer e venus a bangkok dovrebbe averle fatto capire che cio sarebbe nelle sue capacità). Francesca, invece si sente in grado di battere chiunque e lo dichiara ai quattro venti fino a farla sembrare persino un po troppo spavalda questa convinzione di essere all’altezza delle più forti lei l’ha sempre avuta, mi ricordo una sua intervista durante un edizione degli internozianali d’Italia di alcuni anni fa quando sembrava quasi utopia pensare così in grande visto che era solo alle prime armi. Questa convinzione ad essere una giocatrice di vertice forse ancora manca a Flavia.
    Penso invece, ne sono convinto che faccia benissimo a giocare ad Acapulco perche tra l’altro la terra l’aiuta a preservarla meglio dagli infortuni rispetto al duro mentre mi auguro che quest’anno ad aprile salti Estoril che in quel periodo non avrebbe molto senso molto meglio i tornei sulla terra verde americana. In sintesi tra terra e cemento sempre meglio la terra per lei,quindi a febbraio giusta la tournee in sudamerica rispetto a ricchi tornei sul duro arabi. Ma ad aprile e maggio, potendo scegliere tra grandi tornei su terra e piccoli tornei su terra, ovviamente meglio i primi.
    Infine sinceramente spero che tu ti sbagli sul discorso che pagherebbe lo sforzo di Acapulco nei successivi grandi appuntamenti di I.W: e Miami certo potrebbe succedere come potrebbe pagare il cambio di superfice rispetto a chi ha sempre giocato sul duro ma è lo scotto da pagare se si vuole limitare i rischi di infortuni soprattutto se si è un poco fragili nelle caviglie come lei.

  37. Sette scrive:

    ciò conferma quanto sostengo: i top 10 da terra, quelli veri, come nalbandian e almagro, in questi tornei arrivano quasi sempre in fondo ed è rarissimo che perdano da tennisti inferiori. volandri invece, oltre a buscarle regolarmente da loro, le becca anche dagli acasuso e dai patience. ciò non toglie che sia competitivo, forse (e dico forse) da primi 20 sul rosso, ma in fondo gli stessi risultati (tolto l’exploit isolato di roma) li ottiene anche starace, e pure con maggiore continuità: perché di lui non si dice mai che vale i top 10 terraioli?

  38. roberto scrive:

    Ciao Fabrizio, in relazione ai giocatori con miglior classifica di Bolelli che hanno una miglior classifica, ma che non hanno vinto come lui, mi riferisco ad Andreas Seppi, primo titolo in carriera ques’anno a bergamo, preciso che Seppi è un giocatore che stimo tantissimo ed apprezzo per la sua serietà sportiva ed umana, anzi sono sicuro che Seppi migliorerà ancora la sua classifica, ultimamente ha lavorato molto sul servizio ed i risultati si vedono gia.

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