Ufficiale la squalifica di F. Luzzi.
Out 200 giorni + 50.000$ di multa.
Finora pagano solo i nostri.
Come gli argentini nel doping?
La stampa mondiale ci interroga

 
1 Marzo 2008 Articolo di Giorgio Spalluto
Author mug

Avrebbe scommesso 273 volte su 836 incontri tra il maggio 2004 e l’aprile 2007. Ma possibile che vengano squalificati solo i nostri? Dal Canada, dall’Argentina e dagli Stati Uniti chiedono a Ubaldo per saperne di più. E leggi qui nella rassegna stampa curata da Daniele Flavi l’intervista sulla Gazzetta di Martucci a Luzzi e un articolo di Clerici su Repubblica.

Dopo quasi 6 mesi di odissea giunge a conclusione l’inchiesta, partita nell’agosto del 2007, relativa ai 5 tennisti italiani nell’occhio del ciclone da quando furono rese note le prime indiscrezioni dalla carta stampata francese (Le Journal de Dimanche e l’Equipe). Agli inizi di ottobre i giornali francesi iniziarono a parlare di un giro di tennisti italiani, in possesso di un conto privato su un sito di scommesse. Il tutto emergeva da una corrispondenza tra Gayle Bradshaw, vicepresidente esecutivo Atp, e il raggruppamento dei principali bookmakers europei on line, la ESSA. Le reazioni dei nostri furono molto violente; Luzzi in particolare si scagliò contro il tennista francese Julien Benneteau, colpevole di aver rilasciato alcune dichiarazioni in cui sottintedeva il coinvolgimento dei nostri in alcuni strani giri legati alle scommese.
L’accusa mossa nei confronti di Luzzi è stata quella di aver scommesso 273 volte su 836 incontri tra il maggio 2004 e l’aprile 2007. Delle 273 puntate, una (del valore di 3€) sarebbe relativa alla vittoria di un suo match. L’Atp tiene a precisare che non ci sarebbe alcuna evidenza di un tentativo da parte del nostro tennista di alterare il risultato di questi match.
La pena comminata dall’Anti-Corruption Hearing Officer ammonta a 200 giorni di squalifica ed a una multa di 50.000 dollari. All’aretino viene imputato il mancato rispetto dell’articolo C.1 del Programma Anti-Corruzione dell’Atp 2008, riguardante il divieto di scommettere sul risultato e su qualsiasi altro aspetto di un evento tennistico.
Si chiude così nel peggiore dei modi per Luzzi una settimana che era cominciata con il ritiro sul 67(5) 75 30 contro il ceco Lukas Dlouhy, in un incontro di primo turno del challenger di Cherbourg, vinto lo scorso anno dallo stesso Luzzi.

Ricapitoliamo le squalifiche dei nostri:

- DI MAURO: $60,000 di multa e 9 mesi di squalifica dal 12 novembre
- STARACE: $30,000 e 6 settimane dal 31 dicembre
- BRACCIALI: $20,000 e 3 mesi dal 31 dicembre
- GALIMBERTI: $35,000 e 100 giorni dal 18 febbraio

Ecco il comunicato ufficiale dell’Atp.

Decision in the case of Federico Luzzi

London. – The ATP, governing body of the men’s professional tennis circuit, announced today that Federico Luzzi, Italy has been found to have committed an offence under Article C.1 of the 2008 ATP Tennis Anti Corruption Program, namely wagering on the outcome or any other aspect of an ‘Event’ (tennis matches or competitions).
An ATP investigation, launched in August 2007, found that Mr. Luzzi had wagered 273 times on 836 tennis matches between May 2004 and April 2007. Of these 273 bets, one was a €3 (Euros) bet, placed on himself to win. ATP found no evidence of any attempt by Mr. Luzzi to affect the outcome of any tennis match; this was a conclusion shared by the independent Anti Corruption Hearing Officer, Dr. Peter Bratschi.
The independent Anti-Corruption Hearing Officer confirmed that an offence had been committed under the Tennis Anti Corruption Program and determined that Mr. Luzzi should be suspended from participation on the ATP Tour for a period of 200 days and fined $50,000.
The ATP received the information that triggered these investigations in August 2007 via a Memorandum of Understanding (MOU) signed with the European Sports Security Association (ESSA). That MOU was signed in January 2007.
“The ATP’s Tennis Anti Corruption Program is clear that gambling on tennis matches by ATP players, player associates or staff will not be tolerated,” said Gayle David Bradshaw, ATP’s Executive Vice President, Rules & Competition. “The ATP is committed to ensuring the integrity of our sport and will continue to instigate disciplinary proceedings against anyone found to be breaking our Anti Corruption Program’s rules.’

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28 Commenti a “Ufficiale la squalifica di F. Luzzi.
Out 200 giorni + 50.000$ di multa.
Finora pagano solo i nostri.
Come gli argentini nel doping?
La stampa mondiale ci interroga”

  1. Carretero scrive:

    Le squalifiche dei nostri sono tutte abbastanza equilibrate, tranne quella del povero Di Mauro (che paga il fatto di esser stato giudicato per primo). E’ strano che siano stati colpiti solo i nostri, ma proprio non riesco a vedere i motivi di un disegno ATP contro l’Italia.
    Purtroppo beccare i nostri è stato molto facile (avendo abbinato ingenuità a scarsa professionalità), molto più dura sarà trovare prove concrete che qualcuno si sia venduto un match. Quando girano tanti soldi, in genere si prendono tutte le cautele necessarie per non farsi prendere con le mani nella marmellata.

    Non capisco come mai sia qua che su altri organi d’informazione si dica che Luzzi “avrebbe” scommesso su sè stesso. Il comunicato ATP non mi pare lasci dubbi a riguardo.

  2. stefano grazia scrive:

    ma si può procedere in questo modo, per ordine di nazionalità, per ordine alfabetico, per ordine di altezza,di età, di giocatori con la barba e senza,etc etc ? Voglio dire,ce ne sono di altre nazionalità o davvero abbiamo fatto la figura dei ladri di polli? D’ora in poi nello stereotipo dell’italiano (basso,scuro,coi baffi e suona il mandolino) si aggiunga anche: l’unico che si fa beccare con le mani nel sacco a scommettere ove non si può…e per la cifra di 3 EURO!!!!
    Su,Ricci Bitti: ci dica che prima o poi squalificheranno un lussemburghese,un colombiano, un norvegese, un uzbeko, un nigeriano, un britannico,un ostrogoto …
    Ciò detto i capisaldi di un mondo civile rimangono:
    coscienza civile (sapere quello che si può e quello che non si può fare)
    sanzione
    certezza della pena
    Ma la cosa sta diventando davvero esilarante: se continuano a squalificare solo italiani nessuno ci crederà nemmeno più…

  3. anto scrive:

    Praticamente a 28 anni l’aretino Luzzi chiude la sua carriera nel mondo professionistico del tennis. Luzzi non mi sembra tipo da ripartire dal mondo dei futures, lo vedo meglio a fare il tronista dalla de Filippi.

  4. Avec Double Cordage scrive:

    se questo andazzo è partito nel 2004 mi domando se multeranno anche quelli che hanno scommesso ma si sono già ritirati, non stò pensando a nessuno in particolare, e dubito che questo sia nelle intenzioni e tanto meno negli interessi ATP, ma qualche mandolinista baffuto riuscirebbero sicuramente a scovarlo se mai ci fosse bisognio di dimostrare che si può anche punire in modo retroattivo … giusto per spargere un po’ di timore, chi sa se a disneyland pensano secondo questi schemi

  5. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Non ricomincerà mai dai futures, questo è sicuro. Lo avessero squalificato per 2 mesi, forse 3, sarebbe stato diverso.. ma 200 giorni è davvero tanto per pensare di tornare..

  6. daniela scrive:

    E’ triste che un tennista abbia così scarsa autostima da puntare solo 3 euro su se stesso:). Ma che fine ha fatto l’inchiesta Davydenko?

  7. roberto p. scrive:

    e se fossero proprio stati solo gli italiani?
    la finiremmo di dire “per ora pagano solo gli italiani” ?
    quale potrebbe essere il disegno diabolico? portarci via il Master di Roma?
    o magari portarci via la Federazione? o magari Binaghi o Tommasi? o retroattivamente qualcun altro? o la Gioconda ( visto che il delatore pare essere stato un francese) ?
    Disneyland o non Disneyland se hanno scommesso ( ovviamente con lo stesso professionalissimo criterio ) anche altri, allora anche altri verranno puniti, suvvia.
    Epperbacco!

  8. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ricevo email da tutto il mondo, dal canadese Tom Tebbutt dal Globe Mail del Canada “Your Betting Boys. I may have to write something about all the Italians who have been fined and suspended for betting on tennis…Do you have any explanation for this? Also, what is the general reaction in Italy?
    e Jorge Viale “Quería pedirte un favore. Serías capaz de escribir una breve opinión para publicar en mio blog (www.fuebuena.com.ar) sobre por qué sólo caen tenistas italianos en el asunto de las apuestas? Básicamente te pediría que respondas per qué sólo pasa con italianos y que compares con el caso de los argentinos y el doping (si tiene relación o no la tiene). ”
    In pratica Jorge vuole sapere se pensiamo che ci sia una relazione fra il fatto che per le scommesse trovano solo gli italiani e per il doping solo gli argentini…
    L’argomento mi pare interessante…vogliamo svilupparlo anche qui? Nel frattempo anche bob Larson del sito http://www.tennisnews.com mi ha chiesto se posso fargli un pezzo al riguardo. Il problema non è tanto che tutti me lo chiedono come favore ma che non so dove trovare il tempo e non voglio essere maleducato con degli amici…ma lo farò in nome del blog visto che in cambio lo citeranno! Meno male che ho la mia “squadra” a prendersi cura del blog in cui oggi è scoppiata l’ennesima querelle Baccini-Tommasi

    Un consiglio: Guardate sempre la rassegna stampa internazionale. In questi giorni ci sono state storie assolutamente da leggere. L’altezza media dlele tenniste, dalla più alta (l’uzbeka Amanmuradova) alla pià bassa (Nuria Llagostera Vives), al m.77 di media…(che fa capire quante siano state brave la Hingis e le Henin a reggere l’urto…), i commenti alla vittoria della Schiavone sulla Henin della stampa straniera, i problemi con la legge del presidente della federazione francese Christian Bimes,…so che spesso non si ha tempo, ma sapeste quante cose vi perdete!

  9. federico scrive:

    L’argomento è interessante. Ma non sono in grado di dare risposte.
    Anzi, scusandomi, vorrei fare una domanda. Stamattina stavo leggendo la Repubblica (una bella paginona sul tennis…. anzi sulle sommesse nel tennis!)… e mi è sorto un dubbio in relazione all’ episodio durante il match della Schiavone, di cui peraltro avete già detto, e mi domando… come si può sfruttare il fatto di vedere un punto 1-2 secondi prima di chi non è sul campo?
    Sono a conoscenza del fatto che si possa scommettere anche durante la partita, ma si può puntare anche sui singoli punti? E le agenzie di scommesse come punto di riferimento sui risultati cosa usano? Cioè non sanno tutti i risultati in tempo veramente “reale”?
    Non mi è chiaro come questi signori potessero sfruttare la cosa.

  10. federico scrive:

    Circa Davydenko l’inchiesta è ancora in corso… Deve essere una cosa di un’altra portata rispetto agli illeciti dei nostri…

  11. bob scrive:

    e’ impossibile che solo gli italiani abbiano scomemsso…si parlava di dozzine sotto investigazione…l’ ATP dovrebbe precisare almeno se altri tennisti sono sospettati…

  12. Stefano scrive:

    Insomma, mica male, siamo riusciti a completare il pokerissimo degli squalificati, fantastico.

  13. pibla scrive:

    Senza stare a farla tanto lunga, per i contorni che sono emersi di questa vicenda (uno aveva legato dieci partite ed ha sbagliato solo la sua in cui si dava vincente, un altro aveva scommesso 3 Euro (!!!!!!!) su di una sua vittoria, gli altri per quanto se ne sa non avevano scommesso su di sé, probabilmente quasi tutti non lo sapevano nemmeno che per loro era proibito scommettere sul tennis) bastava ed avanzava una pena pecuniaria e nei casi più gravi qualche sett. di squalifica.STOP.
    Risolta in questo modo la faccenda diventa una tragica buffonata in cui i giudici finiscono per fare una figura molto, ma molto peggiore dei giudicati, perché una volta stabiliti gli illeciti le sanzioni bisogna anche saperle irrogare con un minimo di discernimento…..
    In quanto al fatto che capiti solo agli italiani:
    1-E’ un’ulteriore dimostrazione di buona fede perché i nostri non si nascondevano ma usavano i loro nomi per scommettere;
    2-Sono convinto che verranno fuori altri nomi non italiani;
    3-E’ un dato di fatto che tra i nostri giovani è molto di moda scommettere sugli eventi sportivi, all’estero non so, da noi usa molto, capirai che colpa!!!

  14. federico scrive:

    IGNORANTIA LEGIS NON EXCUSAT

  15. pibla scrive:

    NON EXSCUSAT, ma attenua caro Federico, eccome se attenua, la mancata o non piena consapevolezza di commettere un reato va ad influire in maniera sensibilissima e decisiva sulla sanzione da irrogare (basti solo pensare all’enorme differenza di pena che c’è tra un omicidio volontario ed un omicidio colposo), solo all’ATP non lo sanno, anzi LO IGNORANO!!!

  16. Andrea Nizzero scrive:

    Provando a salire sulla cima della collina, io vedo questo: sollevata la bufera Davydenko, tutti sono a caccia di capri espiatori, ATP in testa. Il primo ad essere scelto è, ovviamente, lo stesso Davydenko. Ma ben presto ci si rende conto che per arrivare a delle prove, con cui costruire una solida accusa, la pista è difficile; forse troppo, forse solo quel che basta a scoraggiare un’indagine che porterebbe a conclusioni probabilmente scomode per tutti.
    A quel punto, la cosa più ovvia (e conveniente) da fare è puntare ai cosiddetti “pesci piccoli”, nomi semi-sconosciuti al grande pubblico, su cui scaricare qualche tonnellata di responsabilità. Giocatori che nella loro (colpevole) ingenuità abbiano lasciato tracce non solo visibili, ma persino palesi. Se magari sono di un’unica nazionalità, meglio ancora.
    L’ATP cosa può chiedere di meglio? Da al mondo l’impressione di aver “agito”, di aver preso dei provvedimenti. Al tempo stesso, la scarsa importanza dei condannati nel panorama internazionale permette anche di mantenere relativamente intatta l’immagine del Tennis. Inoltre, il fatto che tutti siano di un’unica nazionalità fa credere che il problema sia circoscritto in un unico Paese, patria di malcostumi. Per l’ATP, è un’ulteriore e insperata opportunità di scaricare le responsabilità. “Il problema non è nostro, è loro”.
    Questo quadro, oltre ad essere una mia (e non condivisibile) ricostruzione, è ovviamente quanto di più distante dal concetto di egalitè. Ma quanto di più vicino, a mio avviso, al concetto di “the way things go”. Come si poteva sperare che l’ATP si facesse sfuggire un’occasione del genere?

  17. Avec Double Cordage scrive:

    io la penso come Andrea Nizzero ha descritto nel suo post (1 Marzo 2008 alle 17:42 ) aggiungerei che siccome in italia il tennis nei media non selo fila nessuno, e ancor meno i giocatori italiani specie se si aggirano intorno alla posizione 150 e oltre, il nostro paese era perfetto per essere scelto come posto dove far sgonfiare la notizia, dopo il quarto o quinto sanzionato una notizia non va più molto oltre i media specializzata

    certo pare una motivazione assurda ma mi sembra altrettanto assurdo credere che il caso abbia voluto che i primi 5 siano tutti dello stesso paese

    probabilmente le raigioni sono varie e non una sola, ma dubito che non ci sia dietro null’altro che il caso

  18. Voortrekker Boer scrive:

    Ignorantia legis non excusat; dura lex, sed lex etc…
    I nostri hanno fatto una figura barbina comunque, anche se avessero scommesso 50 centisimi perdendoli. L’ATP sta adottando la tattica : colpirne uno (o forse quattro) per educarne cento. Certo non la miglior tattica possibile, ma convenendo con Andrea Nizzero in questo campo il costruire una solida accusa fornire prove certe e altro è difficile. Non esiste nel tennis un organo sovranazionale potente come la FIFA nel calcio, l’ITF è da parecchio tempo ha perso potere e influenza riducendosi a un baraccone di cui un italiano è pure presidente (il che la dice molto lunga) e non ha nè i mezzi nè la capacità di condurre le indagini con rigore.
    La figura barbina resta, ha comunque dato una mazzata a due giocatori quasi finiti (anche se non mi pare abbiano mai iniziato qualcosa) come Di Mauro e Luzzi, a uno in bilico come Bracciali e al più danneggiabile Starace

  19. stefano grazia scrive:

    no,pibla, per me ha ragione federico:a parte che se non sai che non puoi scommettere sul tuo sport “ti propri un ignurant” direbbero a Bologna, ma di quelli grossi…COMUNQUE io non discuto: gli italiani ANDAVANO PUNITI MA l’ATP dovrebbe far sapere se ce ne sono di altre nazionalità e in questo caso PERCHE’ hanno scelto di procedere per nazioni…boh, a me sembra veramente gestita molto male…
    Bello però l’accostamento: italiani scommettitori, argentini dopati …

  20. anto scrive:

    Ora per luzzi arriva la parte più difficile della sua carriera. Cosa fare? Andare in pensione è troppo giovane, fare l’impiegato di banca è difficile, non assumono nemmeno ragionieri con 10 anni di esperienza, fare il maestro da tennis nei villaggi turistici, pessima idea, l’ho fatto un anno e dopo un mese ho rassegnato le dimissioni, 12 ore sul campo da tennis, poi dovevo aiutare i costumisti per preparare gli spettacoli e dormire 4 ore a notte, per prendere 600.000 lire più il vitto………ho subito mollato. Ora Federico ha sulle spalle 10 anni di professionismo, grandi soldi non credo che gli ha fatti, non ha ottenuto grandi risultati se non per un lasso di tempo brevissimo. Ora molti penseranno che sono cattivo a scrivere questo, ma lo voglio scrivere per far capire ai molti ragazzi che leggono questo blog che il tennis non è una favola a lieto fine, e incidenti di percorso come questi ti possono spezzare la spina dorsale. Ragazi dovete prepararvi ad affontare la vita e se non avete una buona base anche culturale, contraccolpi come questi è difficile assorbirli. Mi piacerebbe sapere cosa pensate di questo……ossequiosamente Anto

  21. maturità scrive:

    i nostri hanno dimostrato una superficialità allarmante e perfavore nn parliamo di complotti, una brutta figura! Niente scuse! Non mi consolo se ci finiscono in mezzo anche altri o se incastrano qualche big, la frittata è fatta.

    ciao

    valentina

  22. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Io credo sia molto molto difficile che prosegua…mai dire mai però..

  23. Ubaldo Scanagatta scrive:

    A Tom Tebbutt ho risposto così (ma ora non ce la faccio a tradurre in italiano…e la citazione latina l’avevo fatta prima che , curiosamente, Federico la facesse qui sopra: Ignorantia…etc; trasmissione di pensiero? Ho invece ripreso il buffo esempio di Stefano Grazia sullo stereotipo dell’italiano):
    Dear Tom
    Until few months ago Italians thougth they were particularly clever, expecially in finding all possible ways to break the rules (either when they thougth the rules were fair and fairly imposed, or even more when they were not).
    _ That behaviour has an historical reason: Italians have been long time dominated by foreign countries, Austrians, French, Spanyards, Normans, Borbons…and had to learn to survive and sometime even cheat those governments who wanted to get services and money from their subordinates._
    Going back to cleverness …our tennis-players proved that concept wrong. Latins (ancient Romans) were saying “Ignorantia legis non excusat” (You are not excused if you say you do not know the laws) and our players were not only quite stupid but also very ignorant.
    For sure they were not the only ones to bet in the tennis circuit. I have seen personally quite a few foreign players opening the doors of a betting shop and I do not believe they were all looking for a toilette.
    It is true that is in the nature of the Italians to play….Play for the pleasure of playing, more than for the desire to become rich while betting….And betting is a game, when you do not invest millions and not even thousand dollars to become rich but _ as Bracciali apparently did _ you bet 50 times 5 dollars in each bet. Which guarantees that you will lose.
    They were ignorant (ignoring the laws…) they didn’t think it was wrong, they had friends and colleagues who were doing it freely, they didn’t try to hide what they (wrongly…) thought it was permitted.
    If not they would have not bet on their own credit cards.
    While even they would know and understand that lose on purpose a match would have instead clearly been against the law _ so they would have taken precautions in case they had planned to do it (I hope they haven’t done it…but who may know it?) _ they thought that betting on matches played by somebody else thousand miles away would have not cause any consequences.
    Only the Italians were so naive? Well, at the end of last year I was told that investigations and allegation were concerning at least 20-25 players.
    Personally I had suggested to Etienne de Villiers (through Graeme Agars) to not come out denouncing one player at the time…because the continous dripping would have harmed the image of tennis. For which reasons, for examples, Luzzi is condemned quite few days after Galimberti when they were listened together _ the same weekend in Florida _ by a Swiss judge who had come over the Atlantic expressly to talk with them…it is a mistery to me.
    You are asking about the reaction in Italy: well, at first everyone was shocked, than… we got used to it. Di Mauro was excessively sanctioned (he had the bad luck to be the first), now ATP is calibrating more the sanctions with more balance.
    Galimberti and Luzzi had the same lawyer (Ciro Pellegrino, paid by the Italian Federation who knows why… they went together to Jacksonville in Florida the 28 of January) and tried to react to the accusations being aggressive _ while the previous three Italian betters had accepted a compromise _ saying that the law that protects the privacy had been broken and they would have sued the Atp: their bets, as a matter of fact, were older than the agreement signed by ESSA and ATP, WTA, ITF at the beginning of last year, the year 2007, so the sanction in their opinion shouldn’t have been retroactive.
    Not too convincing, in my opinion…That’s why, may be, they have been sanctioned.
    Galimberti had bet 14 times on himself winning _ once he had guessed right 9 bets out of 10 but he was wrong predicting that he would have beaten Koubek _ Luzzi only once (3 euros…) and averagely bet around 40 euros (273 times for a total 836 matches) alltogether around 10.000 dollars.
    Luzzi says that he doesn’t see anything wrong about betting “I bet much more on poker-on line…”.
    Now Italians look like..chicken-thieves in the world of tennis. And our stereotyped look will be…being short, dark hair and skin, moustaches, playing the mandolin or eating a pizza, plus betting 3 euros with his credit card!
    We are only waiting for the Atp able to find guilty also a player from Luxembourg, Colombia, Norway, Uzbekistan, Nigeria …so that we will not be any more the only ones standing on a podium expressly broadened to 5 winners
    …(who were actually almost always losing when they were betting…congratulations for the expertise!)
    It woud be nice to have a certainty of the punishment when you break the law, but you cannot…complain for an imperfect law when you are the most imperfect!
    Funny one comment I received on my blog: a girl saying: “Luzzi deserves to be punished…a player that bets only 3 euros on his win shows that he has no confidence at all on himself.” So it was right that Atp sanctioned him!
    Every one here thinks that doping is much more dangerous than betting. And also that the real problem is matchfixing and corruption…The great difference is that in these last “dirty-affairs” everyone who is involved knows that he shouldn’t be. So is more careful, for sure he doesn’t do anything with his credit card under the sunlight. So to find legal proof for a serious offence is much more difficult than for a unserious one. To the idea of an Atp conspiracy against the Italians I honestly do not believe, as I did not believe to an anti-Argentinian Atp plot when so many Argentinian players were founded positive at the doping test.
    Even than I was, if ever, surprised that other players of other Nationality had not been caught…You know, in Italy we say something like…common-evil half happiness!

    Probably Tom you wanted something more serious…but nothing seems to be very serious in this world and Italians, of course, maek no exception.

    —– Original Message —–
    From: tom tebbutt
    To: Ubaldo Scanagatta
    Sent: Saturday, March 01, 2008 1:37 AM
    Subject: your betting boys

    Dear U

    I may have to write something about all the Italians who have been fined and suspended for betting on tennis.
    Do you have any explanation for this?
    Also, what is the general reaction in Italy?

    Best wishes from snowy Canada,

    Tom

  24. marino41 scrive:

    E’ impossibile che solo 5 italiani scommettino,vedremo chi saranno i prossimi,anche perche’ di italiani son rimasto pochini…

  25. Andrea Nizzero scrive:

    Sperando di fare cosa utile, ho tradotto la replica di Ubaldo a Tom Tebbutt.

    ————–

    Caro Tom
    fino a qualche mese fa gli italiani pensavano di essere particolarmente furbi, specialmente nel trovare tutti i modi possibili per infrangere le regole (sia quando pensavano che le regole fossero eque e giustamente imposte, persino di più quando non lo erano).
    _ Questo comportamento ha una ragione storica: gli italiani furono dominati a lungo da nazioni straniere, Austriaci, Francesi, Spagnoli, Normanni, Borboni… e hanno dovuto imparare a sopravvivere e qualche volta persino imbrogliare quei governi che volevano servigi e soldi dai loro sudditi._
    Tornando alla furbizia… i nostri tennisti hanno dimostrato il contrario. Gli antichi romani dicevano “ignorantia legis non excusat” e i nostri giocatori non sono stati solo parecchio stupidi, bensì anche molto ignoranti.
    Di sicuro non sono stati gli unici a scommettere nel circuito. Ho visto personalmente alcuni giocatori stranieri aprire le porte delle agenzie di scommesse e non credo che stessero tutti cercando il bagno.
    E’ vero che il giocare è nella natura degli italiani… Giocare per il piacere del gioco, più che per il desiderio di arricchirsi scommettendo… E lo scommettere è un gioco, quando non investi milioni, e neppure migliaia, di dollari per diventare ricco ma _ come Bracciali sembra abbia fatto _ scommetti 50 volte, 5 dollari a puntata. Cosa che garantisce che perderai.
    Sono stati ignoranti (ignorando le leggi), non pensavano fosse sbagliato, avevano amici e colleghi che lo facevano liberamente, non hanno cercato di nascondere ciò che loro (erroneamente) pensavano fosse permesso.
    Altrimenti non avrebbero scommesso sulle loro stesse carte di credito.
    Mentre persino loro sapevano e capivano che perdere appositamente un match sarebbe stato chiaramente contro la legge _ e quindi avrebbero preso delle precauzioni nel caso avessero stabilito di farlo (spero non lo abbiano fatto.. ma chi può saperlo?) _ pensavano che scommettere su match giocati da altri giocatori distanti migliaia di chilometri non avrebbe causato alcuna conseguenza. Solo gli italiani sono stati così ingenui? Bè, alla fine dello scorso anno mi fu detto che le indagini e i fascicoli rigurdavano almeno 20-25 giocatori.
    Personalmente ho suggerito a Etienne De Villiers (tramite Graeme Agars) di non venire fuori denunciando un nome alla volta… perchè il continuo sgocciolio avrebbe danneggiato l’immagine del tennis. Per quale ragione, ad esempio, Luzzi è stato condannato pochi giorni dopo Galimberti, quando furono ascoltati insieme _ lo stesso weekend in Florida _ da un giudice svizzero, che aveva sorvolato l’Atlantico appositamente per parlare con loro… per me è un mistero.
    Tu mi chiedi delle reazioni in Italia: bè, all’inizio tutti furono shockati, poi… ci siamo abituati. Di Mauro è stato sanzionato eccessivamente (ha avuto la sfortuna di essere il primo), adesso l’ATP sta calibrando le sanzioni con più equità.
    Galimberti e Luzzi avevano lo stesso avvocato (Ciro Pellegrino, pagato dalla Federazione Italiana che sa perchè… sono volati assieme a Jacksonville in Florida il 28 di gennaio) e ha cercato di reagire con aggressività alle accuse _ mentre i precedenti tre scommettitori italiani avevano accettato un patteggiamento _ dicendo che la legge che protegge la privacy è stata infranta e che avrebbero citato l’ATP: le loro scommesse, dato di fatto, erano precedenti all’accordo firmato dalla ESSA e ATP, WTA, ITF all’inizio dello scorso anno, 2007, quindi la sanzione secondo loro non avrebbe dovuto essere retroattiva.
    Non troppo convincente, secondo me… Forse è per questo che sono stati puniti.
    Galimberti ha scommesso 14 volte su se stesso vincente _ una volta ha indovinato 9 scommesse su 10 ma ha sbagliato nel pronosticare che lui avrebbe battuto Koubek _ Luzzi solo una volta (3 euro) e in media scommesse attorno i 40 euro (273 volte per un totale di 836 match), alla fine circa 10.000 dollari.
    Luzzi dice che non vede nulla di sbagliato nello scommettere: “Scommetto molto di più sul poker on-line”.
    Adesso gli italiani sembrano… ladri di polli, nel mondo del tennis. E il nostro stereotipo sarà… bassi, pelle e capelli scuri, baffi, suonando il mandolino o mangiando pizza, e in più scommettendo 3 euro con la propria carta di credito!
    Stiamo solo aspettando che l’ATP sia in grado di trovare colpevole anche un giocatore dal Lussemburgo, Colombia, Norvegia, Uzbekistan, Nigeria… in modo da non essere più gli unici su un podio appositamente esteso a 5 vincitori.
    …(che in realtà perdevano quasi sempre scommettendo… congratulazioni per l’esperienza!)
    Sarebbe bello avere una certezza della pena quando infrangi la legge, ma non puoi… lamentarti di una legge imperfetta quando sei tu il più imperfetto!
    Un commento divertente che ho ricevuto sul mio blog: una ragazza dice: “Luzzi merita di essere punito… un giocatore che punta solo 3 euro su se stesso dimostra di non avere nessuna fiducia su se stesso.” Quindi l’ATP ha fatto bene a sanzionarlo!
    Qui tutti pensano che il doping sia molto più pericoloso dello scommettere. E anche che il vero problema è la corruzione e le partite combinate… La grandissima differenza è che in questi “sporchi affari” tutti i coinvolti sanno che non dovrebbero. Così si sta più attenti, di sicuro non si fa nulla sotto il sole con la propria carta di credito. Quindi trovare prove legali per un reato serio è molto più difficile che per uno minore. Onestamente non credo all’idea di una cospirazione dell’ATP contro gli italiani, come non credevo a un disegno ATP anti-argentino quando così tanti giocatori argentini furono trovati positivi al test anti doping.
    Anche allora ero sorpreso che non fossero stati presi altri giocatori di altre nazionalità… Sai, in italia diciamo qualcosa come… Mal comune mezzo gaudio!
    Probabilmente Tom avresti voluto qualcosa di più serio… ma niente sembra essere molto serio in questo mondo e gli italiani, ovviamente, non fanno eccezione.

    —– Original Message —–
    From: tom tebbutt
    To: Ubaldo Scanagatta
    Sent: Saturday, March 01, 2008 1:37 AM
    Subject: your betting boys

    Caro U

    E’ possibile che io debba scrivere qualcosa a proposito di tutti gli italiani che sono stati sanzionati e sospesi per aver scommesso sul tennis.
    Hai delle spiegazioni per questo?
    Inoltre, qual è la reazione generale in Italia?

    I migliori saluti dal nevoso Canada
    Tom

  26. Avec Double Cordage scrive:

    Ubaldo, vorrei far notare una cosa che sfugge ai più, prendendo spunto dalla tua frase nella posta per Tom Tebbutt

    “…Every one here thinks that doping is much more dangerous than betting. And also that the real problem is matchfixing and corruption…”

    il punto è che molti, come anche qualche giocatore, dicono di non vederci nulla di male nelle scommesse e che si tratta di un ingenuità semmai, direi invece che è un infrazione che va ben oltre l’ingenuità, perché se si accetta che i diretti interessati (giocatori, allenatori, fisioterapisti, funzionari) possano scommettere legalmente sullo sport nel quale sono coinvolti si crea la base per il passo successivo: che sono le scommesse clandestine e il match-fixing

    trovo quindi che non si può parlare di punizioni draconiane inflitte, anzi a mio avviso è anche andata bene, prendendo in considerazione la cosa che ho cercato spiegare prima. I 5 “betting boys” nostrani sono invece stati sfortunati ad essere stati beccati come primi e fino ad ora unici, e ammetto che le sanzioni vanno oltre uno scapaccione, ma non le trovo esagerate nel contesto che altrimenti con sanzioni “hobby-light” avrebbe come conseguenze lo spalancare porte e finestre a match-fixing & co

    questa cosa per le concause e conseguenze possibili non è ne più ne meno grave del doping
    un altra cosa (che io spero e credo che non sia cosi in questo caso, ma se faccio appello alla mia “criminal mind” magari non troppo evoluta, il sospetto non posso escluderlo, pur sicuramente ammettendo l’innocenza fino a prova contraria) da considerare, in quanto non riesco a credere che uno non possa pensare di non agire al difuori delle regole scommettendo sulle proprie partite e di suoi conoscenti, è che delle piccole puntatine ogni tanto qua e la a nome proprio facilmente rintracciabili e identificabili possano servire come pagella di ingenuità per coprire cose più gravose, insomma il classico finto tonto che si becca una scoppola, e fa pure la figura di quello castigato troppo severamente, mentre sotto sotto l’ha fatta franca con il grosso del bottino nascosto nel bosco …che nessuno troverà mai perché nessuno mai andrà a cercarlo

  27. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ringrazio Andrea Nizzero per la traduzione a beneficio di chi non parla inglese. Lo rinhrazio molto soprattutto perchè non avevo osato chiederlo a nessuno. In una mail ai collaboratori avevo preavvertito che mentre la frase “ignorantia legis non excusat” era anche farina del mio sacco, invece avevo approfittato di un paio di spunti di Stefano (ed altri…) per inserirli.Quel che dice nmel finale avec double cordage mi pare frutto di callcoli un po’ troppo machiavellici.

  28. Emiliano Faeti scrive:

    Sono d’accordissimo sul fatto che la legge non ammette ignoranza ma non mi sembra che i nostri giocatori si siano arricchiti con le scommesse anzi… alcuni di loro erano dei veri e propri disastri nel fare pronostici. Secondo il mio personalissimo parere, una multa (anche salata) sarebbe stata più che sufficiente, si è venuto colpire per dare un segnale forte all’ambiente ma se c’è del marcio secondo me non lo troveranno mai perchè quelli che si vendono le partite sono bravi a non farsi beccare con le mani nella marmellata. Riguardo Luzzi, spezzo una lancia in suo favore, è vero che non è più un ragazzino e che forse il treno giusto è già passato ma ricordo che nel 2004 dopo l’infortunio alla spalla e il conseguente lungo stop, ripartì con umiltà andando a giocare i Futures in nord america e costruendosi di nuovo una classifica decente.
    Secondo me altri 3 o 4 anni buoni li ha ancora, spero che non molli.

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