Un’idea rivoluzionaria per de Villiers
Altro che round-robin e Masters!
Il campionato del mondo che non c’è
Lo voglio proporre a Ion Tiriac

 
13 Febbraio 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Questo qua sotto era un commento rimasto intrappolato per due volte nei meandri del mio computer per misteriosi motivi. Nel suo sviluppo è diventato più o meno inconsapevolmente un tema da blog, almeno credo, e allora lo sottopongo qui alle vostre osservazioni,pur lasciandolo anche in risposta ad una provocazione di…Noah 83 che commentava il mio articolo sulla “Fuga dei big dalla Coppa Davis”

N.B di UBS: Continuano ad arrivare post sull’argomento-categoria genitori-figli-scuola, sono ormai 40, evidentemente tema molto sentito. Forse è il caso di commentarli, ma Stefano Grazia ha scritto un contro-blog che entrerà nel Guinness dei blog. Vorrei dirvi dategli un’occhiata…ma ce ne vorranno parecchie. Resta iper-consigliabile, però, a chi ha l’abbonamento forfait a Internet. Iol’ho trovato interessante

di UBALDO SCANAGATTA

Accidenti, dove è andato a finire il mio commento. ne avevo scritto uno lunghissimo…e chi se lo ricorda? Alzheimer galoppante! Dicevo che la pensavo diversamente da Noah 83, perchè il fatto che la Davis sia una gara anomala, rispetto al tennis individualista, non significa che non meriti considerazione. Così’ come il fatto che molti tennisti la snobbino non significa che lo facciano avendo delle buone ragioni. Lo fanno perchè a loro conviene. O perchè della Davis se ne fregano.
Ma il fatto che la formula sia discutibile _ e lo è! _ non incide minimamente sulle scelte dei giocatori, secondo me. Anzi. Perchè un Federer, un top-ten, è decisivo, può essere più facilmente decisivo quantomeno _ e quindi avere più visibilità, più ritorni d’immagine e…d’altro _ quando può teoricamente conquistare anche tre punti e vincere un incontro quasi da solo (come accadde a Borg nel 1975, ma anche a Sampras nel ‘96, a Becker in altre occasioni e a tanti altri…).
Se la formula venisse allargata, come io auspicherei almeno per il World Group dove le nazioni più forti dovrebbero essere a mio avviso in grado di (e comunque costrette a) schierare squadre più numerose _ ma Ricci Bitti da quell’orecchio non ci vuol sentire: porta l’esempio dell’Australia che ha un solo top 100, dice che vincerebbero sempre le stesse (ma non accade in tutti gli sport che almeno le favorite siano quasi sempre le stesse?, anche se può capitare che Grecia e Danimarca vincano gli Europei di calcio… Italia, Germania, Francia, Olanda in Europa, Brasile e Argentina fuori sono sempre le più forti! “Riccio” ne fa anche una questione di costi eccessivi…_ il peso di un n.1 che giocasse uno dei sei singolari due set su tre e un doppio (idem) equivarrebbe a quello di un n.6 che facesse la stessa cosa. La presenza o meno di un Federer non potrebbe incidere per più di un terzo dei punti…E forse è proprio questo che teme l’ITF…senza rendersi conto che se però tutti i big non la giocano più, alla fine è peggio, molto peggio.
La formula che suggerisco prevede ogni giorno due singolari e un doppio per tre giorni sulla distanza dei due set su tre.
Non capisco, replicando a Ricci Bitti, perchè in altri sport anche meno popolari del tennis e meno internazionalmente praticati, le nazionali di altre discipline a squadre schierino (fra campo e panchina) 12, 15, 22 giocatori (potendosi evidentemente permettere anche le trasferte per gruppi così’ numerosi senza essere Rockefeller: la nazionale di hockey…) e invece il ricco tennis sia spaventato all’idea di dover affrontare una trasferta con 6,7 giocatori più lo staff al seguito.
E gli altri sport come fanno? E che, i nostri rugbysti, sono tutti assi formidabili? Perdono, nel Sei Nazioni sono quasi sempre candidati al cucchiaio di legno e allora? Vanno lo stesso in giro per l’Europa, anche in Sud Africa, prendono una legnata e si rialzano.
Perchè almeno le 16 nazioni più forti del tennis non possono misurarsi su basi più allargate? Ricci Bitti ha paura di rovinare il nome e il fascino della Coppa Davis, ma soprattutto teme di rovinare le sue chances di rielezione alla presidenza dell’ITF prendendo un provvedimento che alle nazioni più piccole e tennisticamente meno evolute non piacerebbe (dice lui).
Secondo me basterebbe, ripeto, che inizialmente la formula allargata riguardasse le 16 nazioni del World Group. E’ più giusto che vinca un “campionatoi del mondo” l’Argentina che ha tanti giocatori fra i primi 100. o una Russia, o una Francia, o una Spagna (e sì, anche l’Italia se ha sette giocatori fra i primi 100, sia pur di retroguardia) che una Croazia o una Slovacchia,che di giocatori ne hanno due o tre, a parer mio.
Le federazioni e ancor più i sindacati tennisti (Atp e Wta) avrebbero tutto l’interesse, secondo me, a far sì che che la formula della Davis venisse allargata ad un numero maggiore di giocatori _ sapete quanti posti di lavoro in più, quanti giocatori che non hanno sponsor li troverebbero? E quanti coach, quanti massaggiatori, preparatori, medici _ ma le top-star invece no.
Ragion per cui, caro Noah ‘83, non è che un Federer, o un top-ten qualsiasi, decide di non giocare la Davis perchè non si sente abbastanza gratificato dalla sua eventuale conquista (o dal superamento del turno), o perchè non gli piace la formula della Davis, ma semplicemente perchè ha altre priorità, altre opportunità di guadagno (ben più ampie).
Dirò di più: mi pare che quel gran rivoluzionario di De Villiers non abbia pensato all’unica seria rivoluzione che avrebbe potuto imbastire. Organizzare un campionato del mondo a squadre, all’inizio sulla base del ranking Atp, magari per 8 squadre di sei giocatori ciascuna in A, e poi di altre 8 in B: basterebbe prendere lo spazio di nove giorni e organizzare nei primi 3 in sede unica i quarti di finale (o al limite anche in quattro sedi diverse solo i quarti), nei secondi 3 le semifinali, negli ultimi tre la finale. il tutto in sede unica ribattezzandolo il torneo, Campionato del Mondo a squadre, una gara che non c’è. Tanto l’ITF ha la Davis…Secondo me De Villiers e soci con un bel piano di marketing troverebbero sponsor a palate…Ora ne parlo con Tiriac e ci metto su un bel brevetto. Vuoi vedere che lui realizza la mia idea?
E poi mentre la Nations Cup di Dusseldorf è una buffonata, un’esibizione che on conta nulla, e mentre la Davis non ha mai potuto distribuire punti Atp perchè non sarebbe stato giusto consentire di accumulare punti ai primi due giocatori e non al terzo o al quarto di un Paese che avesse molti giocatori di vertice (pensiamo alla Spagna), una volta che si facessero giocare in un Campionato del mondo i primi sei giocatori la discriminazione sarebbe molto meno pesante _ avrebbero chance quasi tutti fra i primi 60 del mondo, salvo i giocatori di Paesi non rappresentati che potrebbero comunque guadagnare qualche punto nelle serie inferiori (e poi gli aggiustamenti si possono trovare) e allora ecco che tutti giocherebbero, anche i big, soprattutto se il Campionato del mondo trovasse tanti sponsor di livello e tanti soldi (il che secondo me sarebbe abbastanza scontato).
Ma per concludere, dopo tante divagazioni, e rispondere a Noah ‘83, ribadisco che Federer, Ljubicic, Stepanek e soci, possono fare quel che vogliono, ma non dire che se non giocano la Davis è perchè si stancano. Suvvia, per un paio di settimane all’anno? Saltino piuttosto il torneo di Dubai o del Qatar se non ne fanno una questione di soldi…Parli di prestigio, Noah ‘83, ma che prestigio dà vincere il torneo del Dubai? Tutt’al più ti dà un pozzo di…petrolio.

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11 Commenti a “Un’idea rivoluzionaria per de Villiers
Altro che round-robin e Masters!
Il campionato del mondo che non c’è
Lo voglio proporre a Ion Tiriac”

  1. noah83 scrive:

    ooops…ho risposto sull’altro post….
    ci tenevo però a dirti che la mia non era una provocazione…è solo il mio punto di vista e ci tenevo a fartelo sapere.
    ciao e in bocca al lupo per questo splendido blog diventato ormai per me una tappa quotidiana piacevolissima.

  2. gigi scrive:

    Il fatto è che la Coppa Davis è una tipica anomalia di uno sport già tanto anomalo come il tennis.
    Anomalo è il fatto che la CD sia una manifestazione a squadre dove però vale in pratica il valore di uno ,due giocatori.Il che ,da questo punto di vista ne fa un ibrido tremendo.
    Altra anomalia è costituita dal fatto che chi non vuole non gioca.
    Altra ancora la scelta dei più disparati (e,talvolta,disperati)terreni di gioco;l’incontro in sede unica;la possibilità,ormai invalsa,di sostituire i giocatorii;il peso del doppio che,nella realtà ,è diventato specialità minore.
    I risultati ,poi,si vedono:si cita spesso la finale dell’anno scorso con la Croazia campione,ma,via,non è che l’italdonne sia migliore dei croati,anzi.Comunque ci sono almeno tre o quattro nazioni,a dir poco, più forti della nostra femminile.
    E allora credo che giocare la Davis con almeno 4 giocatori differenti in singolo sia già una buona soluzione.Qui si che si potrebbe adottare il girone all’italiana:si disputerebbero 6 incontri in tre giorni;in più,si dovrebbe giocare sempre un solo doppio.Poi dovrebbero esser consentiti altri due giocatori di riserva,da poter schierare a piacimento,senza bisogno del sostegno del solito,falso,certificato medico.
    Inoltre dovrebbero esser assegnati molti punti ufficiali;il fatto che li possan guadagnare soltanto i più bravi non sarebbe una novità:non è forse così anche nei tornei’ ? Piuttosto assegnerei punti comunque a tutti i convocati,più ovviamente quelli derivanti dai risultati sul campo.
    E poi,last but not least,le federazioni dovrebbero poter imporre la presenza di tutti i convocati,pena squalifiche anche pesanti.
    Perchè,stringi stringi,le situazioni dei giocatori son due:
    quella dei forti,che posson benissimo permettersi di rinunciare a qualche guadagno,a qualche torneo del Qatar,e poi comunque prenderebbero punti ATP;
    quella dei più deboli,che han un’occasione molto rara di esser visti,letti,sentiti dal grande pubblico(per dire:quanti conoscerebbero Galimberti se non giocasse in CD?)

    Insomma:più vantaggi che svantaggi,sempre che ci si convinca che bisogna restaurare la cultura dello sport a scapito di quella del mero guadagno;convincere questi avidi professionisti che il denaro non è tutto,come diciamo noi poveri.

  3. Gianluca Comuniello scrive:

    Caro Ubaldo,
    capisco le ragioni da cui parti… ma stai quindi parlando di inserire un’altra manifestazione in un calendario già ingolfato?
    Certo, Doha, Estoril e tanta altra robetta potrebbe essere tolta: ma credo che sarebbe appunto più salutare proporre prima una sottrazione e poi eventuali addizioni più o meno opportune… anche se sai come la penso sul tennis a squadre.
    Perchè non proporre intanto una razionalizzazione del calendario?
    Gianluca

  4. alessio scrive:

    L’idea di una Davis allargata a piu giocatori è una proposta interessante.Anzi direi più corretta sportivamente; in effetti è giusto che la squadra che nella media ha più giocatori da classifica prevalga su nazioni che ne hanno 1 o 2 di forti.Qui vincerebbe la squadra che ha il movimento tennistico migliore poichè più completo.Tuttavia secondo me se l’obiettivo è coinvolgere i Big non credo che questa sarebbe la soluzione.
    Che motivo avrebbe Federer di partecipare se già adesso che può essere decisivo non partecipa e allargando il numero dei partecipanti il suo contributo sarebbe ancora minore? La Svizzera penso non avrebbe nessuna possibilità di vincere e Federer che già accampa scuse per giocare, credo proprio non giocherebbe per nulla.
    Per me se l’obiettvio è conivolgere i Big le soluzioni sono nel dare punti Atp.Certo chi non gioca è svantaggiato giusto; ma in ogni torneo vi è un draft di qualiifcazione.Magari si potrebbe obbligare le nazioni a far giocare i giocatori con la migliore classifica evitando discrezionalità e favori del ct delle nazionali.Sarebbe in fondo un piccolo master.
    Credo che la soluzione per fare giocare i big sia non tanto nel cambio della formula o del numero di partecipanti ma quando nel dare motivazione o prestigio in se all’evento Coppa Davis.
    Occorre quindi lavorare anche su valore morale di rappresenatare la propria nazione.Ma nel mondo di oggi i soldi contano spesso, non sempre per foruna piu delle bandiere

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Una sola osservazione rapida: quando dico Federer, intendo Stepanek, Ljubicic, insomma uno qualsiasi dei top20 che preferiscono due tornei di nessuna importanza particolare alla Davis che ha ben altro riscontro anche sui media del proprio Paese. Io non vado più a Key Biscayne perchè i miei giornali (ma nemmeno Repubblica, Corsera, Corsport, Tuttosport e forse neanche Gazzetta) non gli darebbero più spazio di una breve. Lo stesso accade negli altri Paesi, o voi vedete gran risalto all’open del Canada etc? Mentre ad un macth di Davis, anche contro il Lussemburgo, ci sono sei-sette testate presenti con l’inviato (radio e tv comprese). Si tratta quindi di occasioni importanti per far parlare i media di tennis, piaccia o non piaccia. e ogni occasione persa…è un peccato. L’idea del campionato del mondo può apparire balzana, ma magari troverebbe riscontro sui media che restano semrpe affascinati quando a giocare non è il singolo ma i rappresentanti di una nazione. E’ chiaro però che il calendario va ristrutturato (solo che lo dicono da sempre e non ci riescono mai a farlo in modo soddisfacente).
    Per esempio: il torneo di Montecarlo quest’anno coincide, nel weekend finale del 21 e del 22 aprile con la fed Cup, con Italia-Cina. Dove andare? Io sono semrpe andato a Montecarlo negli ultimi 30 anni, ma è possibile che ai giornali interessi più Italia-Cina visto che l’Italia è detentrice della fed Cup. poi, mi risulta che l’organizzazione pugliese voglia invitare quaalche rappresentante media…e allora i giornali che vogliono risparmiare manderanno lì i loro inviati e alla fine ci sarà più spazio per la fed Cup che per il torneo di Montecarlo dove magari potrebbero arrivare in finale,,,boh, Robredo e Nalbandian.
    Capite quali sono,a volte, gli strani meccanismi…mediatici?
    Quanto a big: non giocano a meno che a loro non interessi. Per farli interessare mettet in palio 10 milioni di dollari e vedrete se non piombano tutti sul malloppo come dei falchetti…Se poi ci fossero anche punti Atp meglio…

  6. marcos scrive:

    con tutte le precauzioni che riguardano l’innesto di questa proposta nel calendario, appoggio la proposta del campionato del mondo di tennis, da giocare, magari, ogni 2 anni.
    ti chiedi perchè quel gran rivoluzionario di devilliers non ci ha pensato? ma perchè devilliers è un bieco reazionario: tutti i suoi passi sono solo a garanzia dei potenti e contro gli emergenti!

    marcos

  7. Stefano Grazia scrive:

    L’idea del Campionato Del Mondo é ottima MA NON IN CONTRAPPOSIZIONE alla Davis Cuip bensí in sua sostituzione: cioé facciamo un Campionato del Mondo ogni due o 4 anni anni che duri anche 2 settimane e chiamiamolo Davis Cup. E soprattutto mettiamo Andre Agassi come Tennis Commissioner alla Stern nell’NBA e riduciamo il Calendario (bisogna spostare l’Australian Open a Marzo) e eliminiamo i conflitti e separazioni fra ATP ed ITF. Lo so che é Follia e Utopia ma in realtá é solo logica e buon senso. e per l’attuazione ci vuole una Dittatura Illuminata.

  8. marino scrive:

    molto divertente la chiosa di gigi dulla restaurazione della cultura dello sport :-) ha ragione, solo i campioni possono rovesciare questo trend.
    in merito al posto di ubaldo, come corollario alla sua idea, moltissimi anni fa (temo fosse l’88 o l’89) scrissi a rino tommasi c/o la redazione di matchball per proprorgli un sistema di classifica (all’epoca non esisteva nemmeno il best14) che considerasse una specie di coefficiente di nazionalità derivabile da calcoli nemmeno troppo complicati. scopo di questo sistema di classifica era incoraggiare i più forti a giocare la CD (o gare a squadre) e soprattutto spingere affinché si sviluppassero dei movimenti a seguito magari di casi isolati: ad es. se un tennista fosse il numero uno del mondo e fosse norvegese, pagherebbe in termini di punteggio se la sua nazione non provvedesse a dar seguito a far emergere altri giocatori. non ebbi mai risposta, forse tommasi mi considerò semplicemente pazzo. ma capisco che vent’anni fa la situazione era un po’ diversa. invece adesso con de villiers…

  9. Fabio F. scrive:

    Ubaldo,sono contro di te stavolta (amichevolmente,si intenda).
    Perchè? perchè il fascino della davis sta anche nella cornice di pubblico,nelle sue scadenze ,nella ritualità dei quattro turni.
    Un Campionato Mondiale come lo intendi tu porterebbe Federer e Nadal,certo, ma vale rinunciare alle emozioni che ogni anno,anche senza la punta di diamante del tennis attuale, questa manifestazione regala a Milioni di sostenitori,appassionati,telespettatori?
    Anche io spesso ho pensato ad una davis annuale in sede unica, con due-tre settimane dedicate solo a lei, ma poi mi scopro tradizionalista. Da che è stato abolito il Challenge Round, e l’assurda divisione a Zone, oltre a quelle follie per cui una squadra poteva vincerla giocando sempre in casa (Do you remember l’ Australia nel 1983?) ,la formula attuale resta per me la migliore.

  10. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Il campionato del mondo, ogni due anni ok, non esclude la disputa della Davis nelle rituali quattro settimane. Semplicemente sarebbe un’altra cosa…e per questo potrebbe interessare nuovi sponsor, nuovi investitori, una città che cercasse posto al sole (mediatico)

  11. gigi scrive:

    Io penso invece che ,se vogliamo proprio sperimentare il girone all’italiana nel tennis,si potrebbe organizzare un campionato del mondo ma individuale.
    I primi 96 giocatori disponibili del ranking(oppure.per es.,72 più 24 usciti da un torneo di qualificazione con lo stesso meccanismo del main tournament,facendo qualificare i primi due di ogni girone su 96 complessivamente).I 96 si affrontano in 12 gironi di 8 giocatori l’uno;i gironi si svolgerebbero in 12 sedi diverse e sulla stessa superficie,che vien cambiata l’anno dopo.Si inizia di domenica,si riposa il giovedi e si finisce domenica.
    Si qualificano i primi due di ogni girone i quali,in un’altra settimana,si affrontano in 4 gironi di 6 giocatori ognuno.I primi quattro vanno in semifinale che,con le finale,posson esser giocate nella stessa sede e settimana di uno dei 4 gironi.
    Ovviamente,nello stesso anno ,non si cambia mai la superficie.
    Superfici da usarsi:cemento,terra,sintetico,ma quest’ultimo in rapporto 1:2 con le altre due.
    Chissà se non verrebbe fuori che la tanto decantata eliminazione diretta non è poi l’unica soluzione per il tennis!

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