Aspettando Gianluca Naso…

 
26 Marzo 2008 Articolo di redazione
Author mug

Il tennista siciliano dopo un opaco inizio di stagione ha vinto a Caltanissetta e si prepara per una grande stagione a livello challenger. Aspettando finalmente la sua esplosione… E intanto centra i quarti al challenger di Barletta.

di Alessandro Nizegorodcew

Servizio devastante, diritto potente, rovescio ad una mano stilisticamente impeccabile. Le caratteristiche del tennista moderno non mancano di certo a Gianluca Naso, ragazzo sicliano classe 1987 da sempre considerato una promessa del tennis nostrano. Naso purtroppo ha sempre evidenziato alcune problematiche negli spostamenti, sia laterali che in avanti, ma negli ultimi mesi anche queste lacune sono state colmate in maniera importante. Cosa manca allora oggi al tennista italiano per entrare nel gotha del tennis? Cerchiamo di scoprirlo a pochi giorni dalla vittoria nel future di Caltanissetta..

Gianluca Naso, dopo alcuni anni alla corte di Leonardo Caperchi, è tornato ad allenarsi vicino casa nel “Sicilia Team” di Fabio Rizzo, insieme ai corregionali Di Mauro, Aldi e Comporto. Caperchi aveva impostato per Naso un gioco non troppo aggressivo ma molto ordinato, mentre Rizzo ha “liberato” i colpi di Gianluca, portandolo ad essere molto offensivo in ogni zona del campo. Dopo un periodo di comprensibile confusione tattica, Naso ha iniziato a giocare molto bene, adottando la “tattica Rizzo” e richiamando alla memoria, nei momenti di bisogno, la “tattica Caperchi”. La finale raggiunta a Genova (superando nell’ordine Ouahab, Gaudio, Ramirez-Hidalgo e Berlocq e perdendo solo con Cipolla), aveva fatto pensare ad una definitiva esplosione di Naso, che invece tarda ad arrivare. L’inizio del 2008 non è stato positivo, ma la spiegazione in questo caso è semplice: la programmazione prevedeva trasferta australiana sul cemento e successivamente trasferta sudamericana sulla terra; purtroppo per Naso il ranking non gli ha permesso di prendere parte a molti dei tornei prestabiliti; pochi i match disputati, nonostante Gianluca ci abbia spesso confidato di essere molto fiducioso sulla stagione: “E’ vero, ho giocato poco, ma sono convinto che la stagione girerà; è dall’inizio dell’anno che il mio tennis è ottimo e aspetto solo il momento della svolta. Adesso è arrivata la vittoria di Caltanissetta e d’ora in poi spero di poter giocare solo challenger.. a cominciare da Barletta.” I maligni potrebbero a questo punto far notare come, nonostante stia giocando molto bene, i risultati e i punti manchino clamorosamente. Probabilmente Naso gioca troppo potente e pulito; come si dice in gergo gioca troppo bene, non sporcando mai il proprio gioco. Potrebbe essere questa la variabile da aggiungere al proprio tennis, sempre molto spettacolare ma forse a volte poco concreto; anche perché a livello fisico Naso è migliorato molto, lavorando tantissimo, durante la preparazione invernale, su esplosività e velocità. Anche a Genova Gianluca aveva dimostrato come si trovi maggiormente a suo agio, rispetto al passato, sulle palle tagliate basse e negli scambi di tocco sotto rete. Per quanto riguarda il tennis invece, Naso ci fa notare come “la parte che abbiamo curato di più è stata il gioco a rete, lavorando molto anche sulla ricerca di maggiore aggressività in campo.”

A Barletta speriamo di ricevere risposte importanti, di gioco e risultati, da un giocatore che, potenzialmente, può regalare molto al tennis italiano…

Nel frattempo Naso ha superato il primo turno a Barletta battendo Mertinak 60 75 e poi ha battuto 64 64 la testa di serie n. 1, l’austriaco Eschauer. Vittoria importante, contro un top 100.

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8 Commenti a “Aspettando Gianluca Naso…”

  1. Karlovic 80 scrive:

    Voglio vederlo in azione Naso.Servizio e dritto potentissimi:è il mio giocatore ideale.Un gioco da cemento,ma Naso gioca molto su terra.
    In un challenger Romano nel 2006 su terra,asfaltò anche il Croato Cilic.

  2. Roberto Commentucci scrive:

    L’ho visto giocare due anni fa, si allenava ancora con Caperchi. La palla esce molto bene dalle corde, ha un ottimo braccio. Il rovescio è il suo colpo naturale, ma di diritto fa più male. Il servizio era già buono, ma ulteriormente migliorabile. A rete era davvero molto improvvisato.
    Oltre agli spostamenti, ilsuo limite mi parve fosse una certa mancanza di cattiveria agonistica e di fiducia in se stesso.
    In questo era parecchio diverso da Fognini, se vogliamo meno dotato di lui sul piano strettamente tecnico, ma molto più veloce, molto più reattivo e resistente e soprattutto molto più “cattivo” agonisticamente.
    Tuttavia Gianluca ha potenza e buona tecnica.
    Credo possa essere il classico azzurro “a lenta maturazione” penso che troverà anche lui la strada per entrare nei primi 100, anche se ci metterà ancora un paio d’anni.

    In OFF TOPIC segnalo che dopo Davide Della Tommasina a Caltanissetta un altro junior azzurro, il napoletano Enrico Fioravante, anche lui classe ‘90, è riuscito a conquistare il suo primo punto Atp nel future di Monterotondo, alle porte di Roma.
    Enrico ha sconfitto per 16 63 64 l’estone Jurgen Zopp.
    Fioravante la settimana scorsa nel torneo giovanile di Firenze si era arreso solo dopo una lunga lotta nei quarti di finale all’olandese Spong, poi vincitore del torneo.

  3. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Migliorato molto anche sotto rete.. sia nel tocco che nelle volè..

  4. Stefano scrive:

    Se Bolelli può essere considerato un Camporese in tono minore, allora possiamo sostenere che Naso sia un Bolelli in tono minore :-)
    Se ne ricava che Gianluca non potrà certo ambire a grossi risultati nella carriera professionistica.
    Chi realmente aspetta Naso a risultati di rilievo temo che farà la fine di Giovanni Drogo nel deserto dei Tartari.

  5. Lucabigon scrive:

    Naso a Barletta deve battere il ferro finchè è caldo e riuscire a passare almeno un altro turno. Spero abbia presto un ranking tale da poter entrare direttamente nei main draw dei Challenger.

  6. anto scrive:

    L’ho visto giocare diverse volte dal vivo. Tecnicamente è come descritto nell’articolo, tallone d’achille sono sicuramente gli spostamenti, poco rapido , poco reattivo, e secondo me a sofferto oltre misura il dualismo con fabio Fognini. probabilmente si è sempre sentito il brutto anatroccolo sotto le ali del suo coach storico Caperchi. ho sempre avuto l’impressione che Naso fosse un bambinone poco propenso ad assumersi le proprie responsabilità. L’ho visto giocare in alcuni futures e perdere contro avversari mediocri, credo che sia un problema mentale, quando giochi con un avversario più debole lo devi distruggere e non subire il suo gioco. Se avesse la testa di un Cipolla, probabilmente sarebbe già nei 100, ma questo non è possible.

  7. fulvio scrive:

    forse la prsona che può spiegare meglio Naso sono : caperchi….io.Giallo ha visuto 5 anni da noi qui a armaditaggia,venendo via da trapani all’età di 15 anni.ragazzo solare e intelligentissimo ha patito l’approcio ai pro molto più di fabio.penso che il più grosso problema di giallo sia come già detto la mobilità,ricordo 2 3 anni fa quando il prof carnovali veniva a arma per fargli fare la preparazione atletica,lho visto addiritura fare gli scatti con un piccolo paracadute aperto dietro la schiena ,insomma hanno fatto di tutto,ottendo piccoli risultati.giallo è alto 193cm x 90kg,quindi un ficico…speciale,difficile da …carburare.i colpi non si discutono ,ottimo servizio,ottimo dritto (troppo spagnoleggiante,a mio avviso) e buon rovescio a una mano,quindi tutte carte in regola per arrivare in alto.ma oltre ai colpi penso che ci voglia altro,cioè una forza mentale che vada al di là di tutto,e questa forza mentale ancora gli manca.gli ho visto perdere una miriade di match sul 3 a 3 al 3° set ,quando invece di andare a spingere ,ritirava la mano e cominciava a remare.ecco il suo tallone d’achille,ha paura di vincere il più delle volte.e a quelli che dicono che oggi ha stravolto il suo modo di giocare,dico che forse nn lo avevano visto prima,per me tutto rimane uguale,a parte forse la ricerca dell’accorciare al massimo lo scambio,ma per favore non parlatemi del suo gioco a rete,se mi leggesse scoppierebbe a ridere anche lui.oggi forse anche lui è più libero in..testa e nn sente più la responsabilità e la pressione di qualche anno fa ,dove vincere sembrava la parola d’ordine e quando isi perdeva era una tragedia da consumarsi in…allenamento.paragoni con fabio non ne faccio,dico solo che con un pò di pazienza e un allenamento mirato presto vedremo anche lui nel tennis che conta,sono sicuro che arriverà o almeno lo spero vivamente.

  8. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Ciao Fulvio: io infatti ho detto che è migliorato a rete, non che è diventato un fenomeno.. cos’ come nei pressi della rete e sulle palle basse è migliorato. Per quanto riguarda il cambiamento di gioco, come ho scritto è stato solo un approccio mentale diverso, per il quale riesce a cercare primo il ptuno, liberando maggiormanete i propri colpi; unisce questa nuova mentalità all’ordine tattico che gli aveva dato Leo.. intanto ha appena battuto Eschauer 64 64 a Barletta ed è una grande vittoria per un livello challenger..

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