Lo stupefacente recupero di Canas
I dubbi di un…Angelo
L’intervista di Federer

 
12 Marzo 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

N.B. di UBS: Poichè Marcos ha già risposto, con l’abituale sollecitudine e intelligenza, ai dubbi avanzati da Stefano Grazia (e da me) in calce alla notizia del ko di Federer, propongo di continuare a sviluppare l’argomento doping (in qualche modo legato al personaggio Canas) sotto a quel post, anche dopo aver letto questo profilo di Canas fatto dall’amico Angelo.

di ANGELO MANCUSO
Chi aveva affrontato Guillermo Canas dopo il rientro dalla squalifica per doping non aveva dubbi: è più tosto di prima e pure arrabbiato, dicevano i bene informati, ovvero gli avversari sconfitti dall’argentino o chi, tra gli addetti ai lavori, lo aveva visto in azione. Come dargli torto? Canas, numero 8 del ranking nel giugno 2005 prima dello stop forzato, era tornato a metà settembre scorso. Da allora aveva vinto quattro challenger uno dopo l’altro ritornando in pochi mesi nei tennis che conta. Da più parti i suoi rivali avevano anche mugugnato sulle tante wild card che gli organizzatori gli concedevano per entrare in tabellone: troppo facile così, si sussurrava. Scrollarsi di dosso l’etichetta di “dopato” non è semplice. Poi a metà febbraio ecco il successo a Costa de Sauipe, questa volta nel circuito maggiore. “E’ tirato da far paura, lo stop non gli ha fatto certo male…”, aveva commentato uno stupito spagnolo Ferrero, ex number one, dopo il ko in finale nel torneo brasiliano. Per tornare protagonista ci vogliono volontà, determinazione (qualità che a Guillermo non mancano di certo) e anche una bella dose di buona sorte. Canas a Indian Wells aveva perso al secondo turno delle qualificazioni battuto dal tedesco Waske che non è certo un fenomeno. Ci si è messo però di mezzo il forfait di Xavier Malisse: Guillermo è entrato in tabellone come lucky loser. Al primo turno ha concesso appena due giochi al ceco Hajek, quindi ecco Sua Maestà Roger Federer dei record, che non perdeva da 41 match di fila, ovvero da metà agosto 2006. Una formalità a guardare le classifica: l’imbattibile numero uno, vincitore delle ultime tre edizioni del torneo, contro il numero 60. E invece Canas cala l’asso che non ti aspetti: 7-5, 6-2 e super Federer a casa. Addio record di Vilas. “E’ grandioso battere il numero uno, in questo momento mi sento perfetto – ha raccontato Canas dopo il match – è un premio alla mia volontà. Sapevo di potermela giocare ma non speravo in un risultato del genere”. Quel risultato invece è arrivato e, Roger non ce ne vorrà, per il tennis è un bene perché nello sport un po’ di incertezza non guasta mai. A patto che Canas dimostri di essere davvero cambiato. Per anni ho seguito il ciclismo (ne sono ancora un grande appassionato), secondo me uno degli sport più belli e seducenti per le passioni popolari che riesce (anzi riusciva) a muovere. Bello ed emozionante fin quando io e tanti altri come me hanno capito che non scrivevamo più di vicende vere ma virtuali: tutto a causa del doping. Celebrata un’impresa veniva il dubbio: sarà tutto vero o il risultato di qualche alchimia chimica? Non vorrei che ciò si ripetesse con lo sport che più amo, il tennis.
Angelo Mancuso
L’intervista di Federer di cui vi riassumo l’ultima risposta qui (constatando come lui sia assai perplesso…) la potete leggere per intero, cliccando sotto.

Q. Give me some thoughts when he was suspended for 15 months, whether he’d ever come back again? Are you kind of surprised he’s been able to do what he’s done?
ROGER FEDERER: Well, you know, I’m really — I don’t know how the whole process of how something like that happens. They always fight for it anyway, everybody that was tested positive, you know. That’s, for me, just not understandable, you know. Everybody who gets caught always says, “I didn’t do anything,” so…
It’s just not right, you know.
It depends on how long the suspension is. In the end, they always cut them short, you know. So I’m definitely not surprised to see him back, you know. I don’t know what he’s done in the off-season, you know, but he’s playing like he was before. I’m not surprised at all. I think he can get back to the very top, you know. For him, what happened, you know, he must feel a bit awkward, but he’s dealing well with it.
We’ll see what’s going to happen this tournament and the rest of the season for him.
THE MODERATOR: Thank you.

http://www.asapsports.com/show_interview.php?id=41701

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14 Commenti a “Lo stupefacente recupero di Canas
I dubbi di un…Angelo
L’intervista di Federer”

  1. vincenzo torzillo scrive:

    come non essere daccordo con te..è perciò che non amo nadal..perchè ho sempre il dubbio….

  2. stefano grazia scrive:

    Su Nadal: non l’amo troppo neanch’io ma metterei la mano sul fuoco che se é dopato, lo é a sua insaputa… Infatti da quando gli é venuto il sospetto, non vince piú un torneo che é uno…SCHERZO! Ma avevamo giá concordato di non fare come nel blog di Bodo dove si é giudicato senza prove…Ma il problema del Doping sportivo é proprio questo: l’unica regola che conta é: FIRST: DON’T GET CAUGHT! Primo, non farti beccare.
    In US ci sono giornalisti stra-sicuri che Lance Armstrong era dopato e ne scrivono continuamente anche su si.com…Io ad uno che sconfigge il cancro, rimonta in bicicletta e vince un Tour de France perdonerei anche il doping, semmai é averne vinti altri sei che mi lascia perplesso..Ma questa é un’altra storia. Il problema di fondo é un altro: e non solo l’affidabilitá dei Tests, ma anche la sicurezza/certezza che quello che normalmente mangiamo, beviamo, prendiamo per un banale mal di testa o raffreddore NON vada a trasformarci in SPORC DRUGHE’…
    A Marcos che scrive:
    canas ha pagato ed ora gioca come sa: un indomabile lottatore rapidissimo.considero le sue vittorie piene, a prescindere dal suo passato.
    se la legge prevedesse la radiazione al primo errore o alla prima colpa, non scriverei così. ma così non prevede.
    puerta è stato preso due volte: tra un pò giocherà.
    o si cambia la legge, o, quando un giocatore è riammesso, lo si giudica solo per i suoi risultati.

    Certo, NON SI DISCUTE…Io avanzavo peró un altro quesito: non é di questa vittoria che mi preoccupo ma della possibilitá che uno sia beccato anche se non si é dopato… Oppure che venga beccato per una superficiale e colossale sciocchezza, sua o di chi lo segue, tipo un medicinale davvero prescritto per un qualche problema medico e poi non denunciato in tempo…Voglio dire: ma é davvero possibile che Canas se si dopava venga beccato perché ha preso un diuretico per un mal di gola?
    L’hanno scagionato…Non sta in cielo né in terra: o si son messi d’accordo per evitare la causa miliardaria o Canas dovrebbe proprio fargliela, la causa, gli hanno fregato un anno e mezzo…
    Che non gliela faccia, mi fa sorgere qualche dubbio…
    E poi, un altra cosa: insomma, uno diventa PRO e non deve doparsi…o non deve PIÚ doparsi? Fino a che é Junior magari si fa di Ormone della Crescita, Nandrolone e tutto il resto, per aumentare il fisico, la massa, la potenza e reggere carichi di lavoro…poi si disintossica per 3-6 mesi, e via, vince 4 tornei di fila…
    Ma vuoi vedere che certe soste di vari mesi di alcuni giocatori/trici per infortunio altro non erano che…
    La cultura del sospetto si elimina o con la liberalizazione (droghiamoci tutti e via, del resto: ognuno si prende i suoi rischi…) oppure con l’estrema chiarezza…Io devo sapere che se mi ammalo posso prendere la tal medicina senza correre alcun rischio

  3. Michcant scrive:

    Quale momento migliore per iniziare a scrivere su questo blog se non quella di un evento così sconvolgente come la sconfitta i Fedexpress dopo quasi un anno di vittorie consecutive. E’ vero, questo sport è affascinate proprio per la sua naturale imprevedibiità: i miracoli però stupiscono sempre. Viene da domandarsi che cosa si sia inventato il buon Canias per sbarazzarsi in modo così netto del campione Svizzero. E’ una riflessione complicata: Canias non possiede certo il talento di molti protagontisti del circuito, nè tanto meno può fregiarsi di particolari doti tecniche o fisiche. E’ un regolarista, come molti dei suoi connazionali, a cui comunque và dato il merito di essersi velocemente scrollato di dosso le anticamere dei Challenger, tuffandosi da subito nella mischia del circuito maggiore. Federer invece è apparso piuttosto svogliato,come di solito gli capita durante i match troppo facili, ed ha regalato a Canias il ripristino integrale della sua carriera tennistica su un piatto d’argento. L’argentino ha certamente usufruito di wild card, ma a Costa du Sauipe ha pur dovuto giocare un torneo intero e battere Ferrero, non al top, in finale. Non so francamente se possiamo attribuire tutto al doping. La macchia sul suo curriculum è e resterà indelebile, come del resto rimarrà negli annali il brusco stop di Roger verso uno dei record da leggenda.
    Tuttavia questa sconfitta di Federer lo riporta, almeno per qualche giorno, quaggiù sulla terra, dove lui di solito transita poco, e lo rende forse un po’ più simpatico, perchè un po’meno perfetto.
    Ciao Roger, da domani potrai ricominciare a rincorrere la storia, per ora goditi un pò di riposo; a volte anche i supereroi se lo meritano.

  4. anto scrive:

    Doping, un argomento scomodo, che fa paura a tutti. Non facciamo le verginelle, non nascondiamoci dietro un dito, il doping è tra noi. L’anno scorso ho giocato un torneo per NC, erano le tre del pomeriggio e ci sarà stata una temperatura oscillante tra i trenta e i trentatre gradi. Era luglio e giocavo sulla terra. Il primo set l’ho vinto 6-2 il secondo l’ho perso 7-6 e facevo fatica ha tirare la pallina, in quanto ero già reduce da due partite maratona finite al terzo nei due giorni precedenti. Ad un cambio campo. Vedo il mio avversario che armeggia nella sua borsa e prende una bottiglietta che Dio solo sa cosa c’era dentro. Sta di fatto che questo ricomincia a correre ed io cedo di schianto perdendo 6-2. Ora se anche tra NC si usano sostanze dubbie, ma come si può pensare che dove scorrono fiumi di $, non ci siano giocatori che non si dopino. Io Canas l’ho visto prima della squalifica a Montecarlo, dal vivo, a vederlo da vicino faceva paura, sembrava quasi un culturista, due gambe alla Tomba, diciamo un muscolare, e quando lo hanno beccato non mi sono meravigliato più di tanto. Ma vi ricordate il nostro Filippone Volandri, che si lamentava dopo aver perso da Canas agli Us open, e non riusciva a capire dove l’argentino trovasse tutte quelle energie, e Filippo affermava che lui era per fortuna uno dei giocatori più preparati a livello fisico del circuito. Il doping nel tennis esiste, credo che non ci sia la volontà di combatterlo. Ma le avete viste le sorellone Williams, donne che se mettono le mani addosso ad un uomo lo fanno a pezzi. Non bisogna essere dei super esperti per capire che c’è qualcosa di strano nel tennis.
    Il doping nel tennis è paragonabile all’evasione fiscale in Italia. Ae in Italia l’evasione fiscale la si volesse davvero combattere, beccherebbero tutti, e lo stesso nel tennis. Ma vi ricordate lo scandalo degli integratori forniti ufficialmente dall’atp, che procuravano positività a quei giocatori che ne facevano uso. E dell’accusa non tanto velata di un giocatore appena ritiratosi, che accusava i suoi colleghi di far uso di sostanze illecite……..è inutile fare le verginelle, questa è la vita, questo è lo sport, suvvia signori non facciamo gli ipocriti. D’altronde se facessimo il test ai ns onorevoli, ne uscirebbero delle belle…. (ndr le iene)

  5. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Un benvenuto a Michcant con una sola obiezione. Quando dice che Canas, cui lui regala una i nel cognome, non ha particolare doti fisiche, non mi trova d’accordo.Pochi corrono più di lui e hanno maggio resistenza. Tant’è che ricordo sempre come Volandri (che con Canas aveva un fatto personale per averlo incontrato mille volte, a Umago come all’US open…) rimanesse incredulo di fronte a certe performances atletiche, del tipo di due o anche tre match di fila oltre le quattro ore senza mai apparire stremato…

  6. gigi scrive:

    La medicina sportiva e,soprattutto, la farmacologia han fatto enormi progressi;come la preparazione fisica,del resto.E questo è uno dei motivi per i quali io son del tutto contrario a propormi paragoni tra i campioni del passato ed i presenti(a parte il fatto che voler definire “il migliore di sempre”è già di per sè assurdo,come voler nominare la donna più bella del mondo),chè ritengo che troppo grande è la differenza “fisica”tra i campioni di oggi e quelli di ieri,favorita anche,non dimentichiamolo,dall’alimentazione. Perchè è un fatto che tutte la varie “integrazioni”fisiche,siano esse lecite o non,non aiutano soltanto a correr di più e stancarsi di meno,ma,in assoluto a giocar meglio;voglio dire che certi colpi di gran classe,molto difficili,sono anche il risultato della gran capacità atletica dei giocatori moderni.Perchè,se ci pensate bene,il tennis è(sarebbe)gioco estremamente facile:infatti i due movimenti fondamentali non presentano difficoltà alcuna ad esser eseguiti:basta ripeterli,anche senza palla,come facevano nelle scuole australiane,migliaia di volte.Il difficile è eseguirli bene,quei colpi,con una palla che arriva a tre metri di distanza ed a 80 o più km/h.Perchè fondamentale,per fare tutto bene,è arrivare sulla palla un secondo prima di doverla colpire,in modo da potersi piazzare comodi .A questo punto,il movimento fondamentalediventa facile come alla scuola.
    Ora non voglio dire che anche Federer …ma insomma ha pur bisogno di grande mobilità e resistenza per realizzare quei suoi colpi difficili;molti dimenticano,mi pare ,che lo svizzero è un gran corridore ed anch’egli un gran recuperatore di palle difficili,quasi come Nadal.
    Insomma:velocità di palla e difficoltà dei colpi del tennis moderno son talmente legati al fisico…i tornei son così numerosi…i soldi cosi…troppi,che…beh,fate voi.
    D’altro canto la confusione che,ad arte,i produttori di farmaci han creato,immettendo sostanze proibite anche nei normali medicinali(e magari queste sostanze non sarebbero neppur necessarie)favorisce l’ambiguità,la possibile supponenza della buona fede,il pastrocchio,insomma.Per cui credo che in tutti gli sport circoli molta roba che,per dirla con gentile eufemismo,mia nonna avrebbe dichiarato esser “porcheria- da-buttar-via”.
    Ma,e qui non me ne vogliano i giornalisti,la cultura della vittoria a tutti i costi,dell’impresa sportiva,dell’esaltazione del super eroe è stata trasmessa con tale intensità alla massa che oggi è diffusa e radicata talmente che,poi,per la gente non so cosa sia più importante:che si rispettino le regole,cioè lo sport,o che non si distrugga il suo campione.
    Vi ricordate Pantani e la storia e dell’ematocrito a Torino,in ospedale?Oggi quel signore non è forse rimasto un eroe dello sport,col sigillo della stampa sportiva?E non è l’unico,s’intende.
    D’altro canto fa comodo anche alle varie Federazioni sportive ed a tutto l’entourage che il proprio sport abbia campioni di cui si parli molto;per cui si chiude un occhio o anche due,salvo attuare azioni dimostrative con personaggi noti ma non fondamentali(vedi Canas o Puerta)o che l’han fatta troppo sporca.Ma magari poi la coda di paglia impedisce di andare fino in fondo..ed arriva la riduzione della squalifica e la restituzione del malloppo.
    Beninteso,queste son soltanto maliziose supposizioni…supportate dalla cattiva fede!

  7. maxolds scrive:

    n.b. questo post puo’ andare anche nel successivo argomento sempre su federer la sua caduta e i dubbi sul doping. lo metto qui per seguire gli altri sullo stesso tema.

    esprimo innanzitutto cordoglio per la sconfitta di federer… effettivamente fa rabbia, anche se ci avrei scommesso. tecnicamente canas e’ un giocatore ”caldo”dai colpi solidi e sporchi, ed e’ soprattutto uno che non si lascia ne’ intimorire ne’ mettere sotto. federer al momento mi pare sia sintonizzato sui grandi obiettivi, non allenatissimo, e penso tra l’altro che essendo i due tornei americani sul cemento molto vicini e simili per condizioni, possa toppare anche il prossimo. e ritengo anche che questa sconfitta lasci qualche strascico e dubbio nello svizzero (immaginate un canas sulla sua strada a roma, al roland garros… quasi quasi meglio nadal…)

    cio’ detto, veniamo al doping.
    io non sono tanto buonista e perdonista, soprattutto nello sport.
    e mi spiego.

    - va bene la buonafede gli incidenti di percorso etc, ma… l’innocenza va concretamente difesa, e applicata; e a pensare male si fa peccato ma si deve anche farlo se vuoi mantenerti integro.
    ora, oggidi’ tutti parlano di doping, dai ragazzini in discoteca ai medici al circolo…e uno sportivo, oltretutto di un gruppo -e una nazione- chiacchierata, non ci bada, non ci pensa, non guarda nemmeno la banale indicazione sulla confezione??!!!…. mah-1

    - prendi o ti danno (medici guru e preparatori) cose anche toste, integratori flebo composti… non ti viene nessuna curiosita’, dubbio, scrupolo, non ti stupiscono chili in piu’ corse a razzo inconsuete fratture da stress… ”giochi” e basta?? .. mah-2

    - se, SE, hai preso diciamo dai 15 ai 20 anni roba poco lecita, o pratichi 6 mesi di impasticcamento prima del top della stagione, e poi ti depuri-non solo con tanta pipi’- o smetti, o ti fanno smettere magari di botto… comunque ne hai beneficiato : hai ottenuto risultati, fiducia, fama, hai messo un conto in banca, masse muscolari e adrenalina super. non e’ che sparisce di colpo, scontata la pena, tutto questo popo’ di bonus ottenuto fraudolentamente… (sempre ammesso che..) .. mah-3

    soprattutto
    (mah-4)
    hai sbagliato, paghi, rientri, ok. si’ si’, ma intanto bisogna vedere quanto sconti (restituisci i soldi, cancelli una fase di carriera- ma non e’ una pena molto retroattiva… in molti sport perdi la medaglia e i record, sempre dopo ma almeno quello, nel tennis..? puerta la finale di parigi ormai l’ha giocata…). e comunque : e chi non ha mai sbagliato, non ha barato, non puo’ pentirsi ne’ deve giustificarsi, non ha una seconda possibilita’ etc etc, o che e’ sempre stato onesto o semplicemente attento?? dove se la prende la compressa??….
    inoltre
    parliamoci chiaro e per favore non facciamo gli struzzi ipocriti, ne’ offendiamo laboratori e intelligenze : i test positivi e i tennisti dopati saranno e sono ben di piu’ e piu’ furbi e piu’ consapevoli di quelli che di quando in quando sono scoperti. e NON, viceversa…!
    (scusate: anche pantani era ”dopato” e ”drogato”, era vero. e’ falso che fosse perseguitato e incastrato. dopo di che, lo rispetto pure mi fa pena e soprattutto scattava in salita meglio degli altri -dopati anche loro o no che fossero. questa la onesta realta’, giornalistica, morale , medica.)

    e allora vabbe’… che poi ci siano dentro cocaina o testosterone, bistecche o papponi, i canas, nadal, armstrong, i sciatori, mezzofondisti, la maratoneta di new york, la regina del fondo, la velocista usa dalle unghie lunghe…
    allora? a questo punto sono d’accordissimo semmai sulla proposta (avanzata mi pare anche dal Tommasi) di liberalizzare del tutto il doping.
    prospettiva che non mi sembra nemmeno tanto paradossale o provocatoria.
    ognuno cioe’ prenda e rischi tutto quello che vuole, la salute la vita la virilita’: fatti suoi. basta che non bari, che informi il medico che e’ infarcito e di possibili overdose, che non chiami le palle fuori, non picchi e insulti gli avversari come un qualsiasi calciatore,e abbia un buon rovescio anche in recupero impossibile.
    mi sembrerebbe piu’ giusto, piu’ logico pratico e perfino corretto cosi’.

    dal canto mio, al di la’ del caso specifico, io continuero’ tutta la vita a tifare per uno pulito, possibilmente e passabilmente, che sia moralista o puro o ingenuo o unto dal signore e non bisognoso di extra per giunta involontari (e negati anche di fronte all’evidenza), e non mi appassionero’ mai per un cagnaccio squalificato e squalificabile.

    amen

  8. stefano grazia scrive:

    Anto,é risaputo che fra gli amatori il doping corre a fiumi perché non vi sono controlli (fra i cicloturisti specialmente). Il paradosso semmai é proprio questo: che si drogano di piú gli amatori dei pro. O meglio il doping degli amatori é di bassa lega e piú casereccio e pericoloso (un po’ come l’eroina: chio muore in strada e chi come Mick Jagger e Keith Richards arriva a 60 anni perché si é sempre fatto di roba buona acquistata in farmacia…Io non mi drogo, non ho mai nemmeno fumato una sigaretta o una canna(e si che ho vissuto tre anni in Jamaica e per 10 ci sono andato in vacanza), ma sono per la liberalizzazione di tutte le droghe…Da vendere in Farmacia. Del resto se noi elogiamo il vino, é inutile fare gli ipocriti e poi condannare la cannabis o il peyote… Ma per ritornare al doping sportivo, é tutto relativo, bisogna trovare la bomba che non sta ancora nella lista proibita…

  9. stefano grazia scrive:

    D’accordissimo con Gigi e d’accordo con Maxholds la cui partenza di blog mi aveva sviato ma poi é giunto alle nostre stesse conclusioni… Ma stiamo parlando delle stesse cose su tre o quattro blog diversi: non c´’e modo di mettere gli INSERTI d’AUTORE nello stesso Blog (o privarli del commento se l’argomento é lo stesso)?

  10. gigi scrive:

    Beh non mi sembra che voler liberalizzare il doping e poi dire che si apprezzano soltanto gli atleti puliti sia tanto coerente,nel senso che,con la liberalizzazione,gli atleti puliti non potrebbero più esistere.Se li ammiri,perchè vuoi farli sparire?
    Qualcosa di molto buono si può però ancora fare:per esempio controlli più completi,non fermandosi davanti ai rifiuti di un Agassi o delle Williams(guarda caso:uno che era compettivo ai massimi livelli a 34 anni,le altre dal fisico tysoniano che ha fatto la loro fortuna).
    Credo che esista però uno scoglio non trascurabile:superare con ragionevole certezza il dubbio della buona fede.Purtroppo la diffusione di sostanze proibite in medicine lecite,addirittura banali,non aiuta.Poi,vedi caso Canas ,ci son le sostanze non dopanti che coprono le dopanti.Un discreto casotto,insomma,cui si aggiunge la mala fede dei produttori di medicinali.
    Chiedo agli esperti:tecnicamente,c’è una soluzione applicabile?

  11. anto scrive:

    Stefano siamo circondati da caccia fumo. Nel vero senso della parola. Basso e Ullrich fermati per presunto doping, e non hanno potuto correre il de France 2006, è notizia di questi giorni che l’inchiesta verrà archiviata. Flachi positivo alla coca e da notizie che trapelano invece dei due anni forse sette mesi, perchè era inconsapevole. Borriello del Milan positivo e come scusa la sua fidanzata brasiliana asserisce che probabilmente durante un rapporto non protetto gli ha trasmesso forse qualcosa. A questo punto Stefano Grazia può potenzialmente diventare Presidente della Repubblica, Ubaldo presidente del consiglio e Vladimir Luxuria Ministro dello sport al posto della Melandri ed io opinionista con Piccinini al posto della Fabiani che tanto di calcio non capisce un……..

  12. Stefano Grazia scrive:

    Su certi rifiuti bisogna anche fare dei distinguo: è vero che il doping più subdolo è quello del periodo di training…steroidi,ormoni crescita, ma anche antinfiammatori legali presi in dosi industriali per potersi rialzare la mattina dopo e continuare l’allenamento… Ma è anche vero che abbiamo letto di giocatori finiti nei guai per le cosiddette droghe sociali…occhio, a leggere le bio di certi famosi campioni tutti anche molto critici nei confronti del doping si viene a scoprire che i vari Borg,Johnny Mac,Becker e Pat Cash di canne e di coca non ne hanno mai rifiutata…Cash dice di essersi preso una gran paura una volta perché non sapeva che gli effetti della coca svanivano dopo 5 giorni e temeva di essere stato beccato al controllo antidoping…Ora, premesso che io non ho mai fumato neanche una sigaretta e pur avendo vissuto in Jamaica non mi sono mai nemmeno fatto una canna, sono di principio per la liberalizzazione di tutte le droghe da vendere in farmacia, trovo però ridicolo e ipocrita condannare chi si fa uno spinello e elogiare quasi i grandi bevitori di birra australiani…Dunque, uno che sia in periodo non competitivo, e che si voglia fare una canna o altro, magari non vede di buon occhio la prospettiva di vedersi bussare alla porta di casa i Controllori Anti Doping…
    Esistono poi le medicine prese dietro autorizzazione: supponiamo che uno abbia l’asma, suppongo che provvisto di regolari referti medici possa chiedere e tranquillamente ottenere, l’autorizzazione a inalare cortisonici…Sicuramente Agassi quando si faceva il cortisone per la sciatica avrà seguito la necessaria procedura… Il fatto è che è una materia talmente farraginosa e ambigua che è per questo che interpreto l’incoerenza di Maxholds come un vorrei poter ammirare gli atleti puliti ma in cuor mio ho il timore che anche quelli più lindi in realtà abbiano la rogna…Mi sembra fosse lo stesso Gigi a sottolineare come in realtà a colpire la palla da fermo siano capaci in tanti maestri con la panza, ma il difficile è colpirla in corsa andando ai mille e in moto perpetuo… Anche Vincenzo non vorrei peccasse d’ingenuità nel pensare che solo quelli che corrono moltissimo,i muscolari, debbano essere sospettati di bombarsi…Sennò alla fine facciamo come con Pantani che siccome era italiano era impossibile per noi che si drogasse, tutti gli altri si, ma lui no…
    Un’altra considerazione: il fatto che gli altri giocatori invece di incazzarsi contro chi avrebbe aggirato le regole per poterli battere, invece lo sostengano moralmente può anche essere visto come una conferma del fatto che siano tutti borderline e quindi anziché rabbia contro chi ripeto aggirava le regole, c’è comprensione, partecipazione, sensibilità perché sanno che si, è capitato a lui, ma poteva benissimo capitare a loro. Insomma, psicologicamente non mi meravigliala “cameraderie” degli altri giocatori.
    Pantani se vogliamo non aveva mica tutti i torti…lui era offeso mortalmente nell’animo perché si chiedeva: si drogano tutti, lo sanno tutti, e allora perché hanno preso solo me?
    Si sentiva tradito lui, non di aver tradito lui la fede degli sportivi e in un certo senso districato e contorto non aveva neanche torto marcio

  13. maxolds scrive:

    in diversi hanno capito nel senso giusto la mia presunta ”incoerenza”- cioe’ che ammiro i puri ma capirei-non approverei ma ”accetterei”- i francamente dopati…
    gli e’ che non viviamo in un mondo ideale ma nel migliore o meno peggio possibile…e allora mi appassiono allo stesso modo per grandi artisti o meravigliosi operai ma non metterei la mano sul fuoco per nessuno.
    la liberalizzazione sarebbe un fatto, la pulizia un obiettivo. poi su metodi e mezzi si puo’ discutere, ma tappezzando di leggi e controlli piu’ efficaci, non barcamenandosi su accuse per lo piu’ a livello pettegolezzo.

    intanto distinguo tra droga e doping… anche se in fondo anche coca o sex o rockroll aiutano in un qualche modo la prestazione (e rovinano la salute, non dimentichiamolo mai che questo e’ il primo problema del doping).
    pantani prese di aceto e me ne dispiace non sapete quanto per lui, oltretutto sono d’origine romagnola… cio’ non toglie che non disse mai si sono dopato pero’ lo fanno tutti, ma ”non e’ vero, l’analisi non e’ mia mi vogliono rovinare” e invece lo amavano tutti davvero malgrado AVESSE SBAGLIATO, questa la tragedia e la ”colpa” del pirata come sportivo NON leale.

    poi… ad esempio ammiravo anquetil, forse il ciclista stilisticamente piu’ bello e puro… eppure ogni anno si rifaceva il sangue con trasfusioni pulite per depurarsi dalla robaccia …e coppi - e merckx… e …tanti altri nomi e sport che non ne faccio altri-oops per i gia’ fatti-… capisco che se sdoganiamo la maldicenza, facciamo il gioco al massacro o semplicemente aumentiamo i controlli, troveremmo altro che rogna nei piu’ puliti.

    e pero’… se io perdo il torneo sociale o indian wells perche’ il mio avversario diciamo si dopa sono cretino o derubato? il punto e’ questo, l’arte e la giustizia del possibile. soprattutto nello sport.

    ti droghi, ti fai? almeno dillo, lo so, dopodiche’ o vai a casa squalificato per regola oppure giochi ma almeno fammi vedere il segno giusto e non fumare dalle orecchie quando vai a riprendermi la smorzata…

  14. stefano grazia scrive:

    ti droghi, ti fai? almeno dillo, lo so, dopodiche’ o vai a casa squalificato per regola oppure
    oppure decido anch’io se drogarmi o no…In fondo c’é anche chi dice che chi non si dopa é un coniglio, che ci vuol coraggio, che bisogna sapersi spingere fino al limite, che é una dimostrazione di dedizione (suppongo che alcuni vengano convinti cosí)
    Forse bisognerebbe fare cosí: tu decidi se drogarti o no, e poi vai sul campo con la maglietta dello sponsor ma con su scritto anche dopato…magari giochi contro un altro dopato con maglietta o magari giochi contro uno che non si dopa…se perdi, oltre ai fischi c’é l’imbarazzo…se perde il non dopato, ha gli applausi di consolazione (e dentro di lui, come dice Max, si sentirá derubato o un cretino?)

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