Coppa Davis, è “guerra fredda”.
Blake e Roddick sicuri del successo.
James: “Vorrei giocare l’ultimo singolare”.

 
28 Novembre 2007 Articolo di Luca Labadini
Author mug

Interviste prima della finalissima con la Russia“Il fattore campo sara’ un grande vantaggio per noi” , dichiara Blake, uno dei due singolaristi impegnati nella finale di coppa Davis.
La squadra statunitense, che provera’ a rivincere il titolo dopo dodici anni, incontrera’ la Russia sulla superficie indoor del Memorial Coliseum a Portland dal 30 Novembre al 2 Dicembre.


Andy e James difendono l’orgoglio Yankee contro la Svezia….

“Credo che per me e Andy Roddick sia uno scenario ideale”, dice Blake durante la conferenza stampa. “Ci troviamo molto bene su questa superficie, su cui abbiamo ottenuto alcuni dei nostri migliori risultati. Abbiamo ottime sensazioni, sappiamo che avremo tantissima gente che ci supportera’ e credo che questa situazione mi consentira’ di esprimere il mio miglior tennis” .
Blake, numero 13 del ranking mondiale e Roddick, numero 6, saranno i due singolaristi, mentre gli onnipresenti fratelli Bryan, Bob e Mike, formeranno il doppio.
“Credo che i Bryan potrebbero giocare su… Marte ed essere comunque considerati favoriti. Su qualsiasi superficie si giochi punterei comunque su di loro”, aggiunge Blake.
Secondo il capitano russo Shamil Tarpischev la squadra statunitense sara’ piu’ vulnerabile nei due singolari, ma Blake non ci sta. “Credo l’abbia detto per caricare i suoi giocatori, per dimostrare che crede in loro. La nostra opinione chiaramente e’ diversa. Siamo convinti di aver degli ottimi singolaristi e in generale di avere una squadra molto forte e in grado di vincere questa finale. Il modo in cui Andy ha giocato i suoi match di quest’anno, la grinta che ha saputo tirar fuori negli incontri decisivi, sia in casa che fuori ,ci fa essere sereni e ottimisti ”.
Per Blake sarebbe fantastico avere l’opportunita’ di dare la vittoria alla sua nazione vincendo il quinto e ultimo match. “Se toccasse a me, sarei pronto”, dice James, “voglio che la mia squadra sappia che puo’ contare su di me. Credo di non aver deluso quando c’e’ stato bisogno di me , anche se finora non mi e’ mai capitato di giocare nel quinto e decisivo match. Ad Andy invece e’ successo parecchie volte e credo che nel gestire questa delicata situazione possa essere considerato il miglior tennista americano di sempre ”.
La squadra russa, che ha superato l’Argentina nella finale dello scorso anno a Mosca, sara’ composta dal numero 4 mondiale Nicolay Davidenko, Mikhail Youzhny (19), Igor Andreev (33) e Dmitry Tursunov (34).
Gli americani, in caccia del primo titolo di coppa Davis dopo lavittoria sulla terra rossa di Mosca nel 1995, tornano ad ospitare la finale dopo aver superato la Svizzera a Fort Worth, in Texas nel 1992.
“Fare tre punti. E’questo che conta.” Andy Roddick focalizza l’obiettivo della squadra statunitense in vista della finale di coppa Davis che li vedra’ impegnati contro la Russia a Portland.
“Sarebbe il perfetto coronamento della stagione e se saremo noi ad alzare il trofeo accetterei serenamente anche un’eventuale sconfitta nei miei match di singolare”, aggiunge Andy.
Roddick giunge all’appuntamento con la finale dopo aver raggiunto la semifinale alla Masters Cup a Shanghai, torneo che gli ha consentito di ultimare la preparazione in vista di questo weekend.
L’altro singolarista James Blake e’ invece reduce da una settimana di allenamento svolta nel Connecticut. “Non vedo l’ora, mi sento pronto alla sfida“, dichiara James.
La squadra statunitense, completata dagli sparring partners Donald Young, Mardy Fish e Robby Ginepri, conta moltissimo sull’apporto del pubblico di casa.
“Abbiamo la possibilita’ di ottenere qualcosa di grande, di riportare a casa la coppa dopo 12 anni. E’ un momento delicato per il tennis americano, ci siamo lasciati alle spalle la miglior generazione di giocatori della storia del nostro paese, penso che sara’ difficile per qualsiasi altra nazione tornare a dominare come ha fatto la squadra statunitense in passato” aggiunge orgogliosamente Blake.
I fratelli Bryan puntano a chiudere in bellezza la loro brillante stagione facendo forza sul loro eccellente ruolino di marcia in coppa Davis, 12 vittorie e una sconfitta, e contano di poter dare un contributo importante ai loro compagni. Il capitano russo Tarpishev non ha ancora comunicato chi schierera’ in doppio.“ Chiunque siano i due doppisti russi noi siamo pronti ad affrontarli”, affermano Mike e Bob .
Avendo a disposizione quattro giocatori abili su tutte le superfici e impiegabili sia in singolo che in doppio, Tarpishev si riserva di attendere fino all’ultimo per decidere la composizione della squadra e la scelta dei due singolaristi che scenderanno in campo per primi venerdi’ . Il capitano ha anche smentito una clamorosa indiscrezione dell’ultima ora secondo cui Marat Safin sarebbe stato convocato in extremis. “Questa e’ la nostra migliore squadra possibile, credo che questi ragazzi faranno meglio di Marat ”, dichiara il capitano.
Nonostante la grande fiducia nei propri giocatori, Tarpishev non assegna piu’ del 30-35% di possibilita’ di successo alla squadra russa, ritenendo che il quartetto americano possa avvantaggiarsi della superficie veloce del Memorial Coliseum di Portland. Nel precedente dello scorso anno fu la Russia a prevalere ma sulla terra rossa di Mosca. “ Non partiamo favoriti, ma ci siamo trovati nella stessa situazione l’anno scorso nel primo turno contro il Cile e siamo riusciti a ribaltare il pronostico.”
Il capitano statunitense Patrick McEnroe sembra non rifiutare il ruolo di favorito.
“ Dovremo giocare al massimo ma tenuto conto della superficie e del sostegno del nostro pubblico abbiamo ottime possibilita’ di vincere. In ogni caso sappiamo che sara’ una sfida durissima ” .

Voi che ne pensate? Sara’ il fattore campo a decidere la gara? Davvero Roddick e’ il giocatore ideale da schierare su un eventuale due pari?

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21 Commenti a “Coppa Davis, è “guerra fredda”.
Blake e Roddick sicuri del successo.
James: “Vorrei giocare l’ultimo singolare”.”

  1. raffaele caterino scrive:

    che orrore di finale….non c’è neanche marat…tristezza, veramente tristezza.

  2. roberto scrive:

    Dispiace anche a me che Safin non ci sia. Ma d’altronde, se non c’è, la colpa è solo ed esclusivamente sua.

  3. francesco ciuchi scrive:

    Che non ci sia Marat è conseguneza logica e giusta dell’ennesima stagione impresentabile…sarebbe stato sbalorditivo il contrario.
    Per quanto riguarda la Coppa Davis USA senza dubbio favoriti….ma in un eventuale situazione di 2a2 mi vengono i brividi per gli statunitensi…Roddick e Blake con la testa che si ritrovano sarebbero magari capaci pure di perdere in casa….voglio dire,la coppia dei singolaristi americani ha qualità tennistiche indiscutibili,ma in quanto a “testa” avrebbero da imparare da chi è davanti a loro in classifica e persino da qualcuno che gli sta dietro…per il resto vedo pressochè zero possibilità di sorprese nel doppio…forse qualcosina puo usicre dai singoli,ma dipenderà molto dai russi….spesso e volentieri indecifrabili…ma se trovano una centratura accettabile problemi ne daranno di certo….tipo Misha ….occhio che se la schiena gli da tregua puo far vedere sorci verdi a tutti….

  4. giorgio spalluto scrive:

    “Davvero Roddick e’ il giocatore ideale da schierare su un eventuale due pari?”

    Probabilmente non lo sapremo mai, visto che Andy, in quanto (quasi sempre) numero 1 della sua squadra, gioca (quasi sempre) il primo match domenicale e non ha mai fronteggiato in carriera la delicata situazione del 2-2. Il suo bilancio nei primi match domenicali, con punteggio non acquisito, è 9-4

    W Jonas BJORKMAN 6-2 7-6(3) 6-4 in SVEZIA 2007
    W Tomas BERDYCH 4-6 6-3 6-2 7-6(4) in REP.CECA 2007
    L Dmitry TURSUNOV 3-6 4-6 7-5 6-3 15-17 in RUSSIA 2006
    W Fernando GONZALEZ 4-6 7-5 6-3 6-2 in USA 2006
    W Razvan SABAU 6-3 6-3 6-2 in USA 2006
    W Olivier ROCHUS 6-7(4) 7-6(4) 7-6(5) 4-6 6-3 in BELGIO 2005
    L Ivan LJUBICIC 6-4 3-6 6-7(11) 7-6(7) 2-6 in USA 2005
    L Carlos MOYA 2-6 6-7(1) 6-7(5) in SPAGNA 2004 (finale)
    W Jonas BJORKMAN 7-6(3) 6-4 6-0 in USA 2004
    W Karol BECK 6-3 6-4 6-4 in SLOVACCHIA 2003
    L Sebastien GROSJEAN 4-6 6-3 3-6 4-6 in FRANCIA 2002
    W Alberto MARTIN 6-2 6-4 6-2 in USA 2002
    W Leander PAES 4-6 6-3 6-2 7-5 in USA 2001

    Solo Ljubicic è riuscito nell’impresa di sconfiggere Andy in casa nel primo match domenicale. Quella partita sancì la prima sconfitta di Roddick in Davis sul suolo americano, dopo un parziale di 13 vittorie a 0. Da allora per il ragazzo del Nebraska, solo un’altra sconfitta contro il vecchio Andrei PAVEL nel primo match del primo turno della scorsa stagione.

    Insomma, Roddick sul suolo americano vanta un parziale di 17 vittorie e 2 sconfitte. Mica male, no?

    In quanto a Blake e la sua nota stastistica negativa al quinto set (10 sconfitte ed una sola vittoria durante i recenti US Open sul mago Santoro), occorre dire che non si è mai trovato nella situazione di dover fronteggiare un eventuale 2-2. L’unico match, non a punteggio acquisito, giocato da James di domenica, ha visto l’americano cedere in 4 set a LJUBICIC (tanto per cambiare) in Croazia nel 2003.
    Il bilancio di Blake in casa è di 7 vittorie a 2, ma c’è da dire che ben 4 delle 7 vittorie sono state ottenute quando il punteggio era già acquisito.

  5. Stefano scrive:

    Questa è veramente troppo grossa e non riesco nemmeno a commentarla :-)

    “Ad Andy invece e’ successo parecchie volte e credo che nel gestire questa delicata situazione possa essere considerato il miglior tennista americano di sempre”

    Finale che invece trovo interessante, peccato che non ce la faranno mai vedere e ci toccherà cercarcela in streaming, temo…

  6. Il_Gelataio scrive:

    Non credo che nemmeno con Marat sarebbe molto meglio……poi vedremo veramente se è tutto sto orrore. A volte si vedono delle splendide partite anche se gioca “pizzaefichi” Vs “kikazzè”…..

  7. Michele Fimiani scrive:

    Io non sono cosi’ sicuro di un successo statunitense…
    Anzi, se le quote fossero buone scommetterei piu’ volentieri 10 euro sulla Russia!

  8. Enrico86 scrive:

    Intanto pare che RaiSport Satellite almeno venerdì sia intenzionata a regalarci la diretta subito dopo sci alpino e pattinaggio. Questo è quanto emerge da pagina 518 del televideo Rai, purtroppo unica fonte per avere i programmi di RaiSport Satellite e con un solo giorno d’anticipo. Magari Riccardo Bisti ne sa qualcosa di più…

  9. claapo scrive:

    io penso, che gli stati uniti siano favoriti, ma solo ed unicamente per la superfice e il pubblico, perchè a livello di giocatori, mi sembra sinceramente, che le due formazioni si equivalgano.Blake mi sembra un pò esagerato nei complimenti a Roddick.E’ vero non centra nulla, perchè abbiamo a che fare con un marziano quando si fa il nome di Federer, però con Federer Roddick non vede veramente la biglia e quel rovescio è veramente indecente.Non so come la pensiate voi, ma mi sembra, che Roddick sia sensibilmente peggiorato anche con il diritto, non è più devastante come una volta.

  10. anakyn scrive:

    A proposito del diritto di Roddick…
    Mi sono rivisto la finale Wimbledon 2004, dove Andy per l’intero incontro aveva fatto vedere i sorci verdi a Federer (comunque vittorioso): a parte il servizio che in quel match aveva funzionato molto bene (nonostante il n° di aces non altissimo), il diritto di Roddick faceva paura per potenza e solidità. Era davvero efficacissimo, tanto che non sfigurava affatto a confronto con quello di Federer (non in giornata di grazia, comunque).
    Mi pare che negli ultimi anni, invece, Roddick abbia cercato di potenziare i propri punti deboli, insistendo su rovescio e volley, col risultato di vedere il proprio diritto impoverire piano piano.

    A parte questo OT, se qualcuno nel blog sapesse dove/come poter vedere, magari in streaming, la finale di Davis, credo farebbe un grosso favore a tutti :)

  11. marcos scrive:

    se la rai offrirà in diretta la finale fino a risultato acquisito, sarà mia cura (malgrado questo weekend mi si prospetti assai impegnativo) scrivere il giusto commento d’encomio, con tratti trionfalistici!

  12. claapo scrive:

    beh diciamo la verità non è servito a molto l’impegno per migliorare il rovescio.A grandi livelli questo rovescio non fa male assolutamente.Ho visto qualche partita in cui cercava molto il rovescio in back, ma può essere efficace con i rincalzi, ma con i numeri uno ci vogliono altre armi.Non parlo di numero uno in assoluto, perchè ci troviamo di fronte a Star trek, ma anche i primi 8 giocatori del mondo, fanno un sol boccone del rovescio in back dello Yankee.Si vede, che sono un pò tifoso del marziano Svizzero?:-))

  13. Francesco da Lugano scrive:

    “Ad Andy invece e’ successo parecchie volte e credo che nel gestire questa delicata situazione (del 5 set, nda) possa essere considerato il miglior tennista americano di sempre”

    Lo so, Stefano mi ha preceduto, però la frase di Blake è troppo…. non riesco nemmeno a trovare l’aggettivo adatto, fate voi… Proposta: possiamo fare una classifica delle dichiarazioni più comiche/esilaranti/allucinanti dell’anno, questa penso si assicurerebbe il podio, come minimo… E’ però strana la cosa, pensavo che agli occhi degli eredi (?!?) Blake/Roddick, l’immenso Pete avesse maggiore considerazione, soprattutto nella capacità di mantenere la freddezza in un quinto set…. Però poi il buon James si rifà: “Abbiamo la possibilita’ di ottenere qualcosa di grande, di riportare a casa la coppa dopo 12 anni. E’ un momento delicato per il tennis americano, ci siamo lasciati alle spalle la miglior generazione di giocatori della storia del nostro paese, penso che sara’ difficile per qualsiasi altra nazione tornare a dominare come ha fatto la squadra statunitense in passato”.

    @ claapo
    Da quando leggo questo blog mi una volta di più di quanta popolarità goda Roger al di fuori dei confini elvetici.
    “Gruezi im Federer wunderland”, caro claapo…

  14. Marcello scrive:

    Roddick ha perso molta potenza nel suo dritto, che sull’erba di Wimbledon (quando era ancora veloce) diventava quasi imprendibile. Ha iniziato anche a lavorarlo un po’ troppo…quando dava meno spin era più efficace.

    Il rovescio purtroppo è viziato da un movimento “baseball” che sembra non riuscire ad eliminare.

  15. claapo scrive:

    @ francesco
    basta guardare gli iscritti al sito ufficiale del Re Svizzero (149405) ed è chiaro, che questo talento è amato indubbiamente molto anche al di fuori della Svizzera.Questa popolarità, però secondo me, la deve sicuramente a quella mano fatata, ma anche alla sua disponibilità e gentilezza con tutti.Cosa, che lo contraddistingue in meglio rispetto a Pistle Pete, che era sì corretto in campo, ma un vero musone nelle interviste e con i fans.
    Roger è un vero esempio di come deve essere un numero uno.
    @Napo
    Ora Napo sono pronto a ricevere i tuoi commenti no problem :-))

  16. anto scrive:

    Super Bisti, sai qualcosa a proposito della diretta di rai sat? Ciao grazie

  17. marco.napo scrive:

    il problema di roddik è che sembra l’eterno INCOMPIUTO non si capisce se debba migliorare il gioco di rete se abbia voglia di potenziare i colpi da fondo insomma a parte il servizio è un punto interrogativo .
    i giocatori di oggi sono condannati all’omologazione ,tutti uguali tutti costretti a vincere in tutti i tornei e su tutte le superfici quasi quasi rimpiango i grandi specialisti mine vaganti del circuito.
    tornando al post se gli usa perdono in casa prendo i voti e mi ritiro in un monastero tibetano.
    un saludos

  18. Daniele Bartolini scrive:

    Non solo nel dritto, ma anche nel servizio ha perso potenza! Come si può spiegare?

  19. raffaele caterino scrive:

    assolutamente d’accordo con anakyn…
    il problema di roddick è che è un pessimo tennista con tanta buona volontà…è già da apprezzare tanto per quello che è riuscito a fare; se poi a un certo punto abbia deciso di migliorare a 360° il suo gioco col risultato di indebolire il suo unico colpo bè, fa parte dei rischi di un giocatore mediocre sempre sul filo di lana per fare buoni risultati…….

  20. Francesco da Lugano scrive:

    …eppure agli albori in America vedevano in Roddick come la naturale continuazione del dominio tennistico a stelle e strisce….

    @ Marcello
    Da Oscar la tua definizione del rovescio di Andy:)

  21. roberto scrive:

    Mi permetto una piccola notazione tecnica sul rovescio di Roddick. Il difetto a mio avviso non deriva dall’impostazione “baseball” (un approccio al colpo simile lo aveva anche Courier, che aveva un ottimo rovescio), ma dal fatto che Andy non riesce a fare un movimento completamente continuo: poco prima dell’impatto della palla c’è una piccola oscillazione dei polsi, con una oscillazione prima in basso e poi in alto della testa della racchetta, che rallenta la dinamica del movimento e limita il trasferimento di peso sul colpo. Il movimento di rovescio di Courier, invece, pur essendo quasi altrettanto “strappato”, era molto più continuo ed efficace.

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