Aus Open Day 1: non
è successo niente!

 
20 Gennaio 2009 Articolo di Andrea Scanzi
Author mug

Solo una testa di serie eliminata. Le piacevoli rinascite di Malisse e Baghdatis (con look del cipriota da rivedere…). Bolelli, con Fish si può fare…ma dovesse andar male, sono già pronte le dichiarazioni del suo staff!

Non è successo niente. Il primo giorno degli Australian Open comincia senza sorprese.
Delle 16 teste di serie impegnate stanotte, il solo a uscire (18-16 al quinto con Gilles Muller, match più lungo degli Australian Open, il precedente era Becker-Camporese del ‘91) è stato Feliciano Lopez (27), il tronista del serve and volley.
Altri stupori minori: fuori i belli ma agonisticamente inutili Philip Petzschner e Bjorn Phau (con due semi-Carneadi, l’argentino Dabul e la wildcard australiana Klein). Juan Carlos Ferrero (tra i più deboli numero 1 nella storia del tennis), irriso in quattro set da Fabrice Santoro, Mago quadrumane francese, che a fine 2008 aveva annunciato il ritiro.
Stupiscono - in parte - anche le vittorie sofferte, in cinque set, di David Ferrer (orrido terricolo ex top ten, finalmente in calo) e Janko Tipsarevic, colto tennista serbo con tanto di tatuaggio di Dostoevskij e feticismo incurabile per i cinque set e i suicidi agonistici.

Le liete novelle sono due rinascite, per quanto parziali. Si è rivisto a buoni livelli il belga Xavier Malisse, uno dei più grandi dissipatori di talento degli ultimi 10 anni: ha battuto Llodra, lo attende Roddick. E’ scivolato attorno alla 200esima posizione (è stato 19 nel 2002, perdendo una semi a Wimbledon per tachicardia), è passato dalle quali e continua a essere insidiosissimo nella gara secca. Improbabile però che sconfgga lo yankee mercoledì notte.
Ancor più piacevole il ritorno di Marcos Baghdatis, che dopo il grande 2006, durante il quale fece finale proprio a Melbourne (fu anche 8 al mondo ad agosto), ha vissuto un lungo calvario di infortuni e disastri assortiti. Ora è a fatica dentro i 100 (95). Stanotte ha battuto il francese Benneteau, che della nobile scuola francese è stato a suo modo bravo a non prendere quasi niente. Per il cipriota, che al suo meglio sa esaltarsi negli Slam e ancor più in Australia, c’è ora un durissimo showdown con il bad boy del circuito, lo svedese fieramente antipatico Robin Soderling (quello che una volta simulò di aggiustarsi le mutande a Wimbledon, irridendo Nadal). Nota di colore: Baghdatis, personaggio meraviglioso, è perennemente incitato da una claque cipriota ebbra di ouzo, che trasforma ogni suo incontro in allegra caciara. Certo con i capelli corti è quasi inguardabile.

Da quella parte di tabellone c’è anche Simone Bolelli, l’unico italiano a vincere il suo match (con il belga Kristof Vliegen, detto “Mozzarelloide” per il carnato da spettro anemico). Bolelli trova ora Mardy Fish, americano, un anno fa in finale a Indian Wells e poi (quasi) il nulla: look da benzinaio mancato, pedalini al posto dei calzini, movenze da bradipo. Fish è la tds numero 23: difficile, non impossibile. Ovviamente, se Bolelli perderà, il suo coach Pistolesi dirà che “Fish ha giocato da top ten e chi non la pensa così è un disfattista criminoso”.

Fuori tutti gli altri italiani. Indifendibile Potito Starace, che fuori dalla terra forse non vale i primi 200 al mondo, capace di perdere tre tiebreak su tre contro il 16enne australiano Tomic. Naturalmente eliminato in tre set, ma dignitosamente, Andrea Stoppini, che già aveva fatto molto a qualificarsi: nulla ha potuto contro Novak Djokovic, il situazionista del medical time out, l’Alighiero Noschese del circuito.
Il match clou - ma solo per federeriani e italianisti spinti - era Federer-Seppi. Ha vinto, ovviamente, Federer. E altrettanto ovviamente in tre set: 6-1 7-6 7-5.
Difficile trarne indicazioni, Federer è solito partire negli Slam nascondendosi e provando nuovi schemi. Per un set è stata mattanza, poi Seppi ha fatto match pari - come era accaduto a Montecarlo due anni fa - ma è inciampato nei suoi soliti limiti “italici”. Su tutti, l’incapacità di sfruttare le palle break: 10 fallite su 10, che con il precedente match con Mathieu - 8 sbagliate su 8 - fanno 18 su 18 consecutive. Applausi.
A conferma della atavica braccinite di Seppi, un altro dato: con quello di oggi, Seppi ha perso 13 degli ultimi 14 tiebreak giocati. L’agonismo pugnace di Winnie The Pooh.
Esteticamente è stato il solito match seppiano: orrido. La qualità (parola impegnativa) di Seppi è quella di far giocare male gli avversari. Ne consegue che, per uno spettatore neutrale, lo “spettacolo” del match coincide con un immaginifico pianosequenza di 8 ore di Pino Quartullo.
Seppi è un valido ribattipalle, efficace quando può incasellare l’incontro sui binari catacombali della monotonia, ma totalmente incapace di variare ritmo. Quando va a rete è un macello, quando prova il rovescio in salto (a due mani, ovviamente) si rimpiange Berasategui. Seconda palla deboluccia, dritto che nei momenti chiave muore fatalmente in rete. Carisma non pervenuto, timidezza monacale. Partenza diesel (di solito regala almeno l’80% del primo set), doppi falli quando non deve, propensione a battere (quasi) chiunque (pure Nadal) e perdere da chiunque (pure Munoz de la Nava). Se uno non lo avesse mai visto giocare, se lo immaginrebbe bello e perdente, alla McEnroe. Di fatto è un po’ diverso. Emblema del “mediano che si è fatto tutto da sè”, pur senza grandi doti tecniche (eufemismo) è stato capace di entrare nei 30 e a tutt’oggi (è 34, primo delle non tds) il migliore dell’Italtennis: già in questo dato c’è molto della mestizia trentennale del tennis italiano.
Se un Bracciali avesse avuto la testa di Seppi, sarebbe stato tutta la vita nei 30. Però Seppi non ha il braccio di Bracciali, e neanche di Bolelli, e se non fosse italiano da queste parti non lo seguirebbe nessuno. Nemmeno sotto tortura o minaccia.
Certo, ci sarebbe poi (più che altro) Federer. Come ha giocato? Bah. Già alla vigilia era parso stizzito - come sempre quando non lo beatificano - perché critica e bookmakers avevano osato ritenere Murray vero favorito del torneo. Per un set è stato maestoso, poi è andato in loop. Se il Federer vero è quello di oggi, rischia il calvario con Del Potro nei quarti. Ma forse ha solo giocato a nascondersi. Certo non ha brillato in tenuta fisica (è pure ricomparsa la pancetta), negli spostamenti, nella propensione a cercare sempre il dritto in risposta (neanche fosse Fernando Gonzalez) e nella percentuale di prime.

I momenti migliori sono stati due. Il primo, quando Federer ha chiesto piccatamente la moviola (Hawk Eye), che odia in quanto reiterazione robotica di se stesso. Ovviamente la moviola gli ha dato torto (gli dà sempre torto). Il secondo, quando per fare lo splendido ha allargato le gambe lasciando un dritto di Seppi che sembrava fuori ed è caduto invece sulla linea: tutto il pubblico ha riso della scena, tranne Federer. Offesissimo come solo lui sa essere.
A margine (cit): di solito, quando l’underdog perde, tutto lo stadio tifa per lui. Anche solo per la speranza che il match si allunghi. Stamani, invece, la Rod Laver Arena era tutta e solo per Federer. In questo senso Seppi ha sì, come sostiene il suo coach Sartori, le credenziali del top ten: anche il top ten Nikolay Davydenko (l’unico assente a Melbourne dei primi 32) è uno che non ha mai il tifo a favore. Forse per una congiura, o forse perché il pubblico tennistico, se vuole vedere la classe operaia andare in paradiso, guarda Ken Loach o Elio Petri. Mica Seppi o Davydenko.

Pronostici sul vincitore finale: Murray (50%), Djokovic (25%), Federer (24%), Nadal (1%). Speranza possibile (e Melbourne ne sarebbe prodiga): difficile a dirsi. Il più caldo sembra Del Potro, che però sorpresa non può definirsi (è 6 al mondo). Nalbandian è il solo che può eliminare Djokovic prima delle semi, ma “El Gordo” è sommamente umorale. Sta molto bene Cilic, un altro che con lo spettacolo ha litigato da piccolo. Ma la vittoria finale è cosa a quattro (anzi, a tre).

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17 Commenti a “Aus Open Day 1: non
è successo niente!”

  1. Nicola L. scrive:

    Sei il migliore!!!! Articolo fantastico, ganiale, d sbellicarsi di risate. Un pò severo con il povero Andreas, che ha perso un set per un Hawk eye fuori del classico pelo di……Ma hai ragione. Possibile che siano semopre i tenisti di altri paesi a fare ottime figure anche contro i top ten, e a noi manco la speranza di un set? Grande, dovresti scrivere più spesso….

  2. haiv scrive:

    Niente odia federer o utto cio che fa!!!e emnomale che a Scanzi piacciono i giocatori di qualità!!Vabbè cmq ognuno ha la sua idea ma non sono per niente d accordo con 1% di nadal come percentuale di vittoria
    A mio parere Rafa con qst campi LENTISSIMI fara qualche sorpresina….a mio parere il favorito è lui(alla faccia dei bookmakers! ma cmq sarei lieto se fossi smentito)
    In Nalbandian non credo per niente…ha molte piu chance Del Potro ma occhio Simon
    Spero sempre in un exploit di Gsquet ma solo perche mi piace sognare

  3. Giuseppe scrive:

    Ciao,

    questo articolo non mi ha fatto ridere affatto.
    Perche’ allora non scendere in campo al posto di Ferrer, “orrido terraiolo”? Si sarebbero potuti usare altri termini un po’ meno forti anche per altri atleti (vedi il “benzinaio” Fish).
    Vabbe’ che l’italiano di suo e’ poco nazionalista, ma un po’ piu’ di riguardo per le parole usate con Seppi non avrebbe fatto male.
    Scusate se parlo francamente, ma quest’articolo e’ roba da rotocalco rosa a tinte bizzarre.
    Ciao, il blog e’ molto bello ed il mio e’ stato solo un giudizio su questo post e non sulla validita’ di chi lo ha scritto.

  4. Voortrekker Boer scrive:

    la solita minestrina scanziana, con le solite apposizioni : “situazionista da medical time-out”, “smutandatore” “look da benzinaio” etc.. Il solito pastone che piace a coloro che credono di irridere i cosiddetti benpensanti ma che in realtà ne sono la più abbietta dimostrazione. Povero Scanzi, il suo voler esser anti-ragionieristico esternando in senso contrario, non fa che confermare la mia opinone, se c’è un omino grigio, robotico, impiegatizio e operaio della penna è proprio lui. Altro che genio e creatività, ogni volta che scrive di tennis Scanzi sembra timbrare l’ennesimo cartellino multimediale. Spero almeno che si faccia pagare bene

  5. Nevenez scrive:

    Niente sparapalle efebico stavolta?

  6. salvatore milanese scrive:

    caro mio…tu capisci poco di tennis…viva commentucci tutta la vita…

  7. Lorenzo65 scrive:

    D’accordo con Haiv con il pronostico: controvoglia (mia) voto per Nadal vincitore.
    Federer non mi sembra al massimo, spero di sbagliarmi.
    Il giornalista autore di questo articolo ha uno stile e un ‘graffio’ particolari e provocatori: piace o non piace, senza mezze misure, e credo che lui ci giochi anche un po’ su questo

  8. Renée scrive:

    Deve essere stato un tormento per Scanzi guardare Federer vs Seppi!
    Ne è venuto fuori un post più contraddittorio che mai: Federer, con l’arroganza della classe innata, è deprecabile
    Seppi, operaio senza classe, è deprecabile
    Non è che il celebre auore del post detesta il campione svizzero per la medesima motivazione che - secondo lui - genera l’antipatia di Federer per hawkeye: vi vede la proiezione dei propri difetti? Se mi posso permettere, infatti, i giudizi di Scanzi sul numero 1 d’Italia tradiscono un certo snobismo.
    In ogni caso, volevo solo per segnalare un’imprecisione: nella semifinale di Roma 2007 Nadal vs Davydenko, partita giocata meravigliosamente dal russo - solito “emblema” dell’operaio senza fascino - il pubblico del Foro, nonostante dall’altra parte della rete ci fosse l’idolo spagnolo.
    non certo al top ten dei pubblici sportivi, era tutto per l’underdog, e ne scandiva il nome con tale enfasi che Irina in tribuna si è commossa. Ricordo anche un pubblico romano esaltato per la “bruttina” Sanchez Vicario contro l’adorata bellissima Sabatini… eppure non c’era nazionalismo a giustificare.
    Mi piace pensare che le persone sono meno prevedibili nei gusti di quanto non si pensi.

  9. pibla scrive:

    Concordo con Scanzi in riferimento alla non perfetta condizione atletica di Federer e la pancetta purtroppo c’è, altro che storie.
    Mi spiace tanto, ma se si vogliono vincere tornei dello Slam dopo i ventisette anni la condizione fisica deve essere perfetta, sennò son dolori ed il braccio non basta.
    p.s. attenzione a Del Potro.

  10. franz scrive:

    quella su winnie the pooh mi ha tolto il fiato per le risate!
    sui pronostici finali concordo con haiv…secondo me il vero favorito è Nadal..

  11. anto scrive:

    Sei semplicemente amazing come dicono gli americani!

  12. Supermad scrive:

    Grande Scanzi, come sempre.

    Su Seppi hai ragione nel dire che non è un cuor di leone, ma forse hai calcato troppo la mano: la partita di ieri ha dimostrato che Roger è di quattro categorie superiore all’italiano, primo set a parte Andreas è comunque riuscito a stargli dietro.

    Si potrebbe poi chiacchierare per ore su tane cose (Federer non al 100% che prova i suoi schemi, Seppi che tatticamente non fa mai nulla di nuovo, Seppi che nei momenti chiave si scava la fossa da solo, Seppi che perde da carneadi impronunciabili)…Circoscrivendo il fatto, io ieri ho visto un buon Seppi. Non eccelso, non convincente, ma buono. Che se nel sorteggio fosse stato più fortunato avrebbe di certo superato un paio di turni. Per il tennis italiano non è il massimo ma accontentiamoci…

  13. Quaiomic scrive:

    Grandioso Scanzi!!!
    Articolo geniale.
    Si spera in apparizioni Scanziane più frequenti ed alla scomparsa dei commenti di Voortrekker Boer.
    Grazie a tutti.

  14. Voortrekker Boer scrive:

    Arrivano puntuali gli squadristi di Scanzi dotati di manganelli virtuale…ci mancano solo i cori “noi capiamo solo quello…w il manganello”..e avanti così

  15. Diego scrive:

    Concordo con Quaiomic!

  16. stefano grazia scrive:

    ma perche’ vi scaldate tanto? Scanzi non fa il Tommasi (o il Commentucci e non e’ un paragone irriverente) ma fa il Michele Serra, lo Stefano Benni … e’ un’altra cosa,e’ il classico amico che spara cazzate al Bar Sport, ma che vi frega? Ridete alle battute e lasciate scorrere… non e’ mica un commento tecnico!

  17. Paolo scrive:

    […l’Alighiero Noschese del circuito….]
    Questa è veramente bellissima, non riesco a smettere di ridere!!
    Sempre divertenti i tuoi articoli, complimenti!

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