Hewitt: “Hrbaty gioca di nuovo
come un top20″

 
20 Gennaio 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour 2009: day 2, vediamo quanto sei esperto! 

A Cagliari non sarà facile anche se il (falso) n.1 Beck non ci sarà. E’ in guerra con i connazionali. I doppisti slovacchi sono fra i primi 40 del mondo. Il tennis olandese desaparecido, quello serbo in auge, quello kazako al mercato.

Nemmeno un tennista olandese nei due tabelloni di singolare. Eppure l’Olanda è nel world group di Coppa Davis. Ecco le ingiustizie della vita.
CAPITOLO SLOVACCO
L’Italia di oggi è certo più forte dell’Olanda eppure rischierà qualcosa a Cagliari contro la Slovacchia del redivivo Hrbaty che a Perth, sia pure in Hopman Cup, cioè una mega esibizione, ha battuto Safin e Blake e qui ieri Isner a dispetto dei 39 aces del gigante americano. Secondo Hewitt “Hrbaty è tornato a giocare come un top 20″, lui che era stato n.13, più forte sul cemento, ma pur sempre semifinalista al Roland Garros e finalista a Montecarlo. 
Tra parentesi a Cagliari il n.1 slovacco in classifica, Karol Beck, non ci sarà. “Io la Davis non la gioco più!”. In realtà sono gli altri che non lo vogliono più, dopo che lui li ha accusati di aver messo sostanze dopanti nel suo bicchiere alla vigilia della finale di Davis fra Slovacchia e Croazia nel dicembre 2005. Lui ufficialmente non giocò perchè infortunato. In realtà l’ITF aveva già comunicato che al suo primo test era risultato positivo al nandrolone (come Korda anni prima…) e gli slovacchi avevano preferito non schierarlo nel timore di vedersi squalificati in un momento successivo. Beck si era difeso in quel modo infantile: “Qualcuno nella squadra non voleva che io giocassi!”
 Lukas Lacko, giocatore di challenger e satelliti, n.325 dovrebbe così essere il n.2 slovacco anche se davanti a lui nel ranking ci sono Kamil Capkovic n.298 e Pavol Cervenak n.301 (qui ha perso al secondo turno delle qualificazioni dal thailandese Udomchoke). Ma, attenzione, gli slovacchi sono forti in doppio: Filip Polasek e Michal Mertinak sono fra i primi 40 nella classifica ATP. E Polasek è stato votato il giocatore di tennis dell’anno, anche se è stata la prima volta che un doppista in Slovacchia ha ricevuto una simile onorificenza.

Capitolo olandese
Il giovane De Bakker non ha mai mantenuto le promesse (è solo n.247), Robin Haase si è fatto male ad un ginocchio, si è operato lo scorso anno a giugno e sembrava una cosa da niente. Invece quando riprese a giocare a settembre, in preparazione per lo spareggio di David di settembre contro la Corea del Sud, vinse un paio di partite in un challenger di preparazione ma il ginocchio divenne grosso come un melone. Fu costretto a rinunciare alla Davis, ma pur perdendo i due singolari con Hyung Taik Lee, De Bakker e Huta Galung (n.176 di origini indonesiane) hanno però battuto il n.2 coreano dopo che con Wessels doppista avevano vinto il doppio.
L’Olanda, che deve giocare contro l’Argentina non sa se potrà disporre nuovamente di Haase, che sembra seriamente messo male ed è intanto sceso a n.124. Fra le donne non va meglio.
Michaela Kraijcek, ex n.30 oggi soltanto n.195, appena ventenne, è anche lei desaparecida. Ha litigato con la famiglia, non parla più con i genitori, e ultimamente neppure con il fratello Richard, il campione di Wimbledon ’96 che pure ha cercato di aiutarla a più riprese. Lei preferisce stare a Praga che in Olanda.
“Lei ha un problema nella testa _ dice Richard _ le dici di andare a sinistra e va a destra. Perché faccia quello che tu le suggerisci devi chiederle l’opposto e allora hai una chance che faccia quel che le dici. Se non recupera quest’anno rischia id perdersi per sempre ed è un peccato perché ha talento…”
Mentre l’Olanda dunque va a scatafascio, nessun giovane si profila fra i maschi e fra le donne invece c’è la giovane Arantxa Rus che lo scorso anno è stata n.1 del mondo junior e campionessa qui in Australia ma attualmente (classe 1990 e alta un metro e 80, mancina) è ancora soltanto n.166.
CAPITOLO SERBO
Vanno decisamente meglio, manco a dirlo, i serbi che nella prima giornata dell’Australian Open hanno festeggiato cinque vittorie in cinque incontri nel primo giorno (e senza contare la…serbo-australiana Dokic). Mai successo prima. Prevedibile che vincessero Jankovic e Ivanovic, e il campione in carica Djokovic con il nostro Stoppini, ma Trojcki e Tipsarevic hanno contribuito al poverissimo. Tipsarevic vince sempre in cinque set. Ieri per la quinta volta in questo torneo e un anno fa aveva perso al quinto con Federer. Insomma se non va al quinto non si diverte.
CAPITOLO KAZAKO
I kazaki, che una volta avevano soltanto la Elena Likhotseva, nata ad Alma Ata _ ma che poi optò per la cittadinanza russa _ invece i giocatori che non hanno li…comprano, almeno fino a che qualcuno non porrà fine a questo indegno mercato. Hanno naturalizzato la “bulgara” Karatantcheva(a cui hanno offerto 50 mila euro l’anno)  _ l’ex dopata che si finse incinta per cercare di scampare alla giusta squalifica, due anni _ poi il russo  che gioca a Bra Golubev e per il tennis Alba, sì il simpaticissimo avversario di Fognini _ hanno giocato un derby ieri  e lui (senti l’audio di Golubev, da sei anni “piemontese” adottivo: parla meglio di un italiano colto, anche se “in Italia non sono mai andato a scuola”) ha commentato: “Ho telefonato al presidente e gli ho chiesto: “ma tu per chi tifi?”.
“Oltre a me (il suo nome Golubev significa Piccione), il Kazakistan ha preso anche Schukin (è il nome di un pesce di fiume) e Kukushkin (il suo nome significa Cucù); a me hanno fatto un buon contratto per 3 anni; ho 21 anni, stesso anno di nascita di Fabio (1987), e dipenderà da me e dai miei risultati farmi confermare”. Negli ultimi cinque anni non è mai più stato in Russia dove ha i genitori e un fratello di 10 anni, ma lo racconta tranquillamente, come se fosse la cosa più normale del mondo”.

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1 Commento a “Hewitt: “Hrbaty gioca di nuovo
come un top20″”

  1. Supermad scrive:

    Embè dove sta il dramma? Invece di scandalizzarci per questo compra-vendi stile Monopoli, dovremmo anche noi italioti allargare i cordoni della borsa, cacciare fuori un po’ di cash ed ingaggiare un tennista di livello. Io ad esempio avrei un’idea: c’è un ragazzo nato a Basilea non ancora trentenne, gioca un tennis quasi perfetto…sarebbe un ottimo investimento per il team azzurro, in singolare garantirebbe due punti inoltre formerebbe una valida coppia nel doppio con Cipolla.

    Forse non lo conoscere, si chiama Roger…basta tramutare il nome in Ruggero ed il gioco è fatto. Oh non scandalizzatevi se poi non canta l’inno di Mameli, d’altronde non lo fa Camoranesi e non lo farebbe nemmeno Amauri…

    (Ovviamente si scherza amiche ed amici…)

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