Macchè Federer-Nadal!
Ora Djokovic aspira al trono

MELBOURNE - Altro che finale Federer – Nadal, peraltro un’ipotesi che trovava pochi riscontri nella storia di questo torneo dove di fronte a tre vittorie di Federer non c’era nemmeno un piazzamento importante del giocatore spagnolo.
Dopo il k.o. inflitto a Nadal dal sosia di Muhammad Ali, il francese Jo Wilfried Tsonga, anche Roger Federer ha perso, addirittura in tre set, un punteggio che non subiva dai quarti di finale del Roland Garros del 2004 quando era stato battuto dal brasiliano Guga Kuerten.
Questa volta il protagonista del colpo è stato il serbo Novak Djokovic, sicuramente il più accreditato degli aspiranti alla successione del campione svizzero. Il quale peraltro non è disposto ad abdicare anche se deve rinviare ogni progetto di Grande Slam.
Come sempre in queste situazioni è difficile capire se il risultato è stato provocato da una prova inferiore alle attese del favorito oppure da una prestazione superlativa dello sfidante. Sono naturalmente valide entrambe le risposte. Federer è stato tradito dal dritto su alcuni punti importanti ma Djokovic è stato splendido per il modo in cui ha sfruttato il servizio per annullare due set-point sul 6 a 5 per Federer.
Federer è stato il primo a prendere un break di vantaggio all’avvio portandosi in testa per 5 a 3 e 0-30, servizio Djokovic nel primo set ma il recupero di Djokovic si è espresso in una serie di cinque games consecutivi che hanno consentito al serbo di chiudere il primo set per 7-5 e di portarsi in vantaggio per 1 a 0 nel secondo set.
Qui si è avuta addirittura l’impressione che Djkovic potesse dilagare perché è andato in teste per 5 a 1. Un paio di sciocchezze del serbo hanno consentito a Federer di recuperare fino al 5 a 3 ma non hanno salvato il set.
Nel terzo è toccato a Djokovic salvare una situazione difficile quando ha rimontato da 0-40 nel secondo game, poi è toccato a Federer annullare quattro palle break prima che il punteggio si mettesse in linea con i turni di servizio.
Solo sul 6 a 5 per Federer, Djokovic ha dovuto affrontare due set point ma lo ha fatto da campione sfruttando il servizio. Nel tie-break Federer è stato in vantaggio per 3 a 1 e per 5 a 4 ma gli ultimi tre punti sono stati per Djokovic.
Il risultato interrompe una striscia di dieci finali consecutive raggiunte da Federer nei tornei del Grande Slam . L’ultima sua sconfitta in semifinale si era verificata in questo torneo tre anni fa contro Marat Safin.
Djokovic è naturalmente favorito nei confronti di Tsonga per la finale ma l’incontro è ugualmente atteso con grande curiosità.
Rino Tommasi
25 Gennaio 2008 alle 14:04
Mettetevi il cuore in pace: per il 13esimo slam di Federer, ce’ tempo….Molto tempo…
25 Gennaio 2008 alle 14:15
Se Tsonga gioca come in semi, Djokovic finisce ko in tre round
25 Gennaio 2008 alle 14:34
LucaGe il tuo prezioso commento apporta alla discussione un riflessione a dir poco insostituibile, bravo, delizia il blog con altri commenti del genere ne hanno tutti tanto bisogno.
25 Gennaio 2008 alle 14:38
Novak Djokovic è un talento cristallino, può aspirare al trono di n°1 certo, ma prima di Federer c’è anche un certo Nadal, e poi adesso in termini di punti deve difendere Miami e la finale ad Indian Wells, si goda il suo giusto successo, magari coronandolo con la vittoria finale, ma smaltisca presto la sbornia chè la stagione è ancora lunga.
25 Gennaio 2008 alle 14:45
Io vorrei che vinca tsonga.
25 Gennaio 2008 alle 14:56
a mio parere federer è in un parabola discendente. un campione fenomenale ma che, con i più forti, non da più l’impressione di dominare (negli slam, gli unici tornei che davvero contano, nello scorso anno ha battuto con agilità solo gonzales ma ha sofferto non poco nadal e dyoko a wimbledon e usopen ed ha perso a parigi). io, lo dico da tempo, non sono neanche così sicuro che sia in grado di battere il record di sampras visto che è comunque più vecchio dei due che gli ostruiscono la strada in due superfici su tre ed è chiaramente meno cinico che in passato: anche oggi, in realtà, aveva la possibilità di far suoi il primo ed il terzo ma ha commesso errori che un tempo non avrebbe fatto (di dritto più che col servizio) ed un break di 9 games a 1 mi sa tanto di addio al trono. Insomma, a mio parere quest’anno lascerà la prima piazza e dovrà sudare le sette proverbiali camice per raggranellare gli slam che gli mancano a superare pistol pete..
peccato, da un lato…amo quando riesco a vedere dal vivo fenomeni che battono record su record ma è la legge dello sport…arriva sempre qualcuno che ti fa le scarpe, prima o poi! In questo caso un tipetto che ha avuto l’ardire di pronosticarsi nuovo numero uno con un paio d’anni d’anticipo. bel coraggio, no?
ciao!
25 Gennaio 2008 alle 15:21
Vorrei precisare che l’ultima sconfitta di Roger in semifinale negli slam è stata, si nel 2005, ma al Roland Garros da Nadal anzichè da Safin agli AO
Ciao!
25 Gennaio 2008 alle 15:22
come al solito basta una sconfitta per recitare il requiem,povero federer in un attimo viene dimenticato e sostituito .
una cosa che testimonia la fine rapida e consumistica dei miti del nostro tempo , tutto divente usa e getta.
lo stesso avviene per nadal che ad ogni sconfitta lo danno a 21 anni in disfacimento ,in lento declino psico-fisico.
ma nadal è uomo latino ,fatto di luce e calore e vedrete che sulla terra primaverile risorgera e tutti i patemi, doloretti o malanni vari per miracolo spariranno .
un saludos
25 Gennaio 2008 alle 15:22
AXEL
Vedrai che Roger riuscirà adarrivare almeno a 14 slam solo che condivido il tuo discorso che sicuramente e’ meno cinico di 2-3 anni fa. A me lascia molto a desiderare la notevole quantita di palle steccate o scentrate dallo svizzero e soprattutto il suo diritto incrociato se messo sotto pressione comincia a fare un pò cilecca. Condivido la tesi esposta da molti che dovrebe venire di più a rete a prendersi il punto disponendo di una buona volee. In questo caso non vorrei che facesse come Becker che s’intestardiva, negli anni ‘90, a giocare da fondo non avendo la consistenza e la velocità di un Lendl, Sampras etc. Godiamoci tutti questa finale inedita!
25 Gennaio 2008 alle 15:27
Che cappotto ragazzi….vado a memoria,il Sampras “d’oro”(dal 1993 al 1999)un cappotto del genere negli Slam(con appena 14 games raccolti!) non lo ha mai preso!!!(escluso il Roland Garros,e gli US Open 2000 e 2001 quando aveva già un trentina d’anni).Solo a Wimbledon 96,Krajicek gli concesse 15 game.
25 Gennaio 2008 alle 15:31
per la finale Tsonga è più in palla (eufemismo per dire che non la fa vedere a chiunque) ma Djokovic ha una freddezza spaventosa e l’emozione in finale conta.
Comunque se vincesse Tsonga allora Federer a rischio anche sull’Erba a Luglio….
25 Gennaio 2008 alle 15:36
Io ci andrei cauto,sia fossi in voi,sia fossi in Dhokovic,soprattutto.
Se ci si aspetta davvero che vinca 3 slam all’anno fino a 30 anni altro che record di Sampras.. e guarda caso accade sempre nel torno più imprevedibile. E adesso probabilmente sarà annunciato Cahill..
25 Gennaio 2008 alle 15:43
Integro il commento scritto nell’altro post:
Federer oggi doveva essere impeccabile ma non lo è stato, il livello espresso oggi bastava lo scorso anno per vinceer uno Slam, questo livello oggi non basta più, sebbene Djokovic non abbia giocato una partita mostruosa, ma è stato mostruoso nei punti chiave. La partita mi ha ricordato e in parte ha un po avuto l’andamento della finale di NY, a parti invertite. Quel giorno dissi che Nole avrebbe tratto giovamento da quella sconfitta in cui pagò l’inesperienza, e così oggi è stato.
25 Gennaio 2008 alle 16:35
Sampras di cappotti ne ha presi, inutile escludere il Roland Garros quando perdeva da dei carneadi belli e buoni…marco.napo una volta hai detto giusto basta suonare dei requiem….se proprio dovete guardatevi la maratona di 6 feet under su fox life!
25 Gennaio 2008 alle 16:37
P.S. a Sampras andava di lusso quando di slam ne vinceva due all’anno…lui stesso l’ha detto nell’intervista di presentazione del match a Macao.
25 Gennaio 2008 alle 16:37
@Karlovic 80
neanche il federerd’oro vado a memoria aveva mai preso un ‘cappotto’ simile negli slam…escluso oggi…e non: esclusa un intera carriera sul rosso,un wimbledon nel fiore degli anni,e un us open a 29 anni appena compiuti.se perdo a tennis 75 63 76 con set point nel primo e nel terzo,e mi dicono che ho subito un ‘cappotto’,ci rimango male…qualcuno quando federer batte’ nola agli us open(76 76 64) lo scorso anno parlò di cappotto?
25 Gennaio 2008 alle 16:45
Federer si è presentato a questi open in evidente difetto di preparazione, reduce da un problema di salute, in ogni partita giocata era chiaro che qualcosa nei suoi meccanismi, al solito precisi, non girava a dovere.
Non un probema di braccio, che era quello di sempre, ma un evidente problema di gambe.
Non era, negli spostamenti, leggero come suo solito, arrivava spesso tardi e fuori equilibrio, per cui colpiva spesso male. I suoi colpi non avevano il peso e la penetrazione a cui ci aveva abituati, proprio perchè insufficiente la spinta delle gambe.
La speranza era che, come gli è capitato altre volte, trovasse la forma durante il torneo ma ho avuto l’impressione che di vincere questa partita non ci credesse troppo neppure lui.
Nei primi due set è stato quasi asssente (ciononostante stava per vincere ugualmente il primo a causa di un Djoko titubante). Ci ha provato realmente, con un moto d’ogoglio, solo nel terzo set, dove ha trovato qualche sprazzo dei momenti migliori, ma non è bastato.
25 Gennaio 2008 alle 16:52
Alla vigilia del torneo avevo puntato su Djokovic vincitore e credo che non mi sbaglierò. Piuttosto, non pensavo potesse infilare 18-0 nel computo dei set. Il serbo è, temo, troppo solido per il pur straordinario Tsonga. Volti nuovi che giovano al tennis, anche se quando un re abdica (sia pur temporaneamente) tutti sono (troppo) pronti a scriverne l’epitaffio. E’ presto, sia per lo svizzero che per Nadal, ma non è difficile prevedere una lotta interessante per il vertice della classifica mondiale. Federer ha pochi punti da difendere fino a Parigi, ne ha qualcuno in più Nole, molti invece lo spagnolo. Staremo a vedere.
25 Gennaio 2008 alle 17:13
Questa di federer è una sconfitta che ci sta visto anche il suo stato di forma anche dopo i 5 sets con Tip.
25 Gennaio 2008 alle 17:14
Ben detto Carlo L.
pur giocando male Federer stava per vincere il primo set! nonostante il suo apparente stato di assenza fisica e mentale, stava per essere 1 set a zero contro il serbo. e, si, questo è come vanno le partite di tennis e alla fine conta chi vince. ma deve anche far riflettere che nonostante fosse lontano dalla sua migliore forma Federer è talmente un talento nato ed è ancora talmente forte che può riuscire a vincere anche in condizioni disperate. oggi non c’è riuscito perchè Nole è stato più fresco, più lucido, meno falloso di lui (sicuramente col servizio), e forse, ci ha creduto di più. alla fine anche avere meno pressione fa la sua parte; come dice Nole stesso ‘io non avevo niente da perdere, lui invece si..’. Federer sono quattro anni che è ai vertici, e, secondo me, tutta questa pressione e le aspettazioni che si sono accumulate su di lui stanno avendo i primi effetti veramente negativi.
ecco perchè adesso ci vuole un coach. se non lo capisce da solo spero che qualcuno glielo faccia capire
25 Gennaio 2008 alle 17:21
La partita di oggi offre una quantita’ di spunti di rilfessione enorme. Federer, prima di oggi, da quando e’ numero 1, aveva subito 5 sconfitte nelle prove dello slam (contro 11 vittorie). Va detto, pero’, che quella di oggi e’ forse, per lui, la piu’ preoccupante. Infatti 4 delle 5 sconfitte erano accadute al Roland Garros, sulla terra, superficie sulla quale gioca benissimo, ovviamente, ma non cosi’ bene come sulle altre, per mano dei due piu’ forti giocatori su terra battuta degli ultimi anni. La quinta sconfitta era venuta per mano di Safin, giocatore dal talento illimitato, ma tutt’altro che affidabile. Insomma, dopo nessuna di queste sconfitte si e’ pensato che il trono di Re Roger potesse essere a rischio. Oggi le cose sono un po’ diverse, perche’ Djokovic e’ completo, costante, gioca bene su tutte le superfici e puo’ batterlo. E’ lui il candidato piu’ credibile alla successione. La partita di oggi definisce anche in modo netto le gerarchie tennistiche. Sulla terra e l’erba la situazione era chiara. Tuttavia sul cemento era difficile determinare chi fosse il numero 2. Be’, dopo questo Australian Open, Djokovic scavalca nettamente Nadal.
Un’ultima cosa. Tanta discussione c’e’ stata sul fatto che il tabellone di Nadal fosse piu’ facile di quello di Federer. Centinaia di post sono stati scritti a proposito. Nessuno ha sottolineato, pero’, quanto fossero duri i tabelloni per Djokovic e Tsonga. Il tennis e’ uno sport in cui i valori vengono quasi sempre rispettati. E non c’e’ dubbio che in finale, anche questa volta, siano arrivati i migliori.
25 Gennaio 2008 alle 17:37
Al contrario il Sampras “d’oro” prese una stesa memorabile all’AO 1996, quando fu letteralmente disintegrato in 3 set da Philippoussis… ed aveva 24 anni, non 26, ed era al 3° turno, non in semifinale.
25 Gennaio 2008 alle 17:40
Voglio solo dire che oggi incredibilmente sono d’accordo con marco.napo..basta 1 sconfitta e si dimentica tutto quello che ha fatto..ha ragione anche sul fatto del consumismo..post perfetto..incredibile mai avrei pensato di dover dire una cosa del genere..mi sorprendono invece i giornalisti dagli articoli che leggo che parlano di nuova era e 300 altre cose..OK roger quando perde una partita è finito…bravi bravi
25 Gennaio 2008 alle 17:51
Mi sembrano eccessivi i giudizi negativi su Federer. Lo svizzero aveva abituato tutti troppo bene: 10 finali di slam consecutive 10 sono l’eccezione, non la normalità.
In proporzione a mio avviso è stata più significativa come campanello d’allarme la vittoria sudatissima con Tipsarevic, primo segnale di vulnerabilità ad un livello del torneo che ha sempre superato in carrozza.
Oggi, in fondo, come qualcuno ha sottolineato, abbiamo assistito alla replica della finale degli Us Open dello scorso anno a ruoli invertiti, con occasioni questa volta sprecate da Roger e Djoko perfetto nei momenti decisivi. Ma l’equilibrio sostanziale era prevedibile. La sensazione di calo di Federer è legata proprio all’incapacità di fare la differenza nei due o tre punti decisivi che girano tante partite.
Sono stato il primo a caricare di significati il match odierno, prevedendo un possibile “passaggio delle consegne”, ma Roger non è ancora al tramonto, tutt’altro.
Anzi, forse la sconfitta gli servirà a ritrovare stimoli e a cercare il tanto richiesto coach, in fondo basterebbe un vecchio saggio alla Tony Roche che gli dica due paroline al momento giusto, ricordandogli che qualche volta andare a rete col suo talento più che una necessità è un dovere..
Djokovic in prospettiva per me diventerà numero uno: può avvicinarsi a Nadal e allo stesso Federer sulla terra, mentre sul veloce come aveva dimostrato già in America l’anno scorso, è già vicinissimo ai livelli dello svizzero, prevedo duelli affascinanti tra i due nel corso di questa stagione, con lo spagnolo protagonista sull’amato rosso, ma distante dai due per il resto (a parte Wimbledon…)
25 Gennaio 2008 alle 17:56
in linea con Valerio, copio e incollo qui il post che ho scritto sull’articolo di Giorgio Spalluto
Io che ne penso?
caro Giorgio,
spero che il povero Roger non legga i giornali domattina. perchè per uno come lui, che ha dato così tanto al tennis dell’era moderna, sia come giocatore che come persona, vedere tradotti i suoi risultati in una serie di numeretti, proprio in una giornata come questa, deve essere veramente umiliante.
senza togliere niente alla vittoria di Nole Djokovic, come dice Roger ‘ho creato un mostro’….
25 Gennaio 2008 alle 18:04
Ragazzi, ho l’impressione che il fascino del record vi abbagli oltre misura.
Se avete amato Federer, e il tennis, in questi ultimi anni, non potete (non dico non amare ma perlomeno) non ammirare chi oggi lo ha sconfitto.
Che è il prossimo mostro del tennis mondiale.
Per oggi direi che possiamo anche finircela di parlare di Federer, che incontreremo nuovamente, direi, in Inghilterra, senza drammi nè patemi.
Domenica c’è una finale che promette scintille, tra due uomini nuovi (uno nuovissimo). Godetevela. Viva il tennis.
25 Gennaio 2008 alle 18:26
Mi importa tanto/poco della sconfitta di oggi : Federer rimane e rimarrà il giocatore più emozionante della storia, un vero artista…
25 Gennaio 2008 alle 18:34
Io proprio non pensavo che Roger perdesse.
Non è comunque finito… non ha più quella determinazione, e penso siano la fretta e la pressione, le cause della sua mancanza di concretizzazione delle occasioni che sa ancora procurarsi.
Inoltre non c’ è più la reverenza che provavano i suoi avversari quando non perdeva mai.
Adesso che qualche partita la perde tutti ci provano.
Concordo anch’io che 7 5,6 3, 7 6 non sia un cappotto.
Chi vivrà vedrà.
Qualcuno mi sa dire come classifica se Diokovic vince AO che numero diventa?
Grazie
25 Gennaio 2008 alle 19:40
@ Wallace.
Che ci ha fatto vedere di straordinario questo Tsonga?
Servizio quasi alla Karlovic.
Serve & Volley e Volèe quasi alla Edberg.
Stop Volley e demivolèe quasi quanto Mac.
Un anticipo quasi quanto Agassi.
Quando mette i piedi dentro al campo fa partire un drittone(sopratutto se lo gioca dal centro del campo)quasi come Sampras.
Usa il rovescio d’attacco come il Stich dei tempi migliori.
Ha un equilibrio negli spostamenti e freddezza nei momenti cruciali quasi quanto Borg.
Capacità tattiche quasi quanto Chang.
Elasticità fisica quasi quanto Noah(ma molto più grosso fisicamente)
Considerando che oggi il gioco e molto più veloce di 15-20 anni fà.
Onore a Jo-Wilfried.
Forse per comletezza tecnica siamo di fronte al nuovo Lew Hoad!!!
E noi parliamo della scoppola dell’ex Re Roger.Ma dai…….
W Tsonga e il tennis d’attacco.
25 Gennaio 2008 alle 19:44
piccolo aproffondamento psicologico.
l’ho gia detto, nella immensa perfezione di federer c’è forse solo un ombra manifestatasi di nuovo oggi. Lui è dio, lo sappiamo noi e lo sa lui. Quando incontra un ateo ( o un barbaro),però, o uno che mette piede nell’olimpo, al suo stesso livello cioè, non cresce. Spesso gli basta anche quello per vincere, ma non cresce. Pensateci bene, Quasi che preferisca perdere giocando male piuttosto che accettare l’idea di poter perdere giocando al massimo. Non ho mai visto un campione che messo nell’arena del braccio di ferro o vinci o muori scenda di livello. mai. Lui lo fa sempre, ripeto anche se spesso vince lo stesso. Fino a quando incontra cristiani va tutto bene, appena incontra un barbaro, invece di splendere come un dio, dubita di sè e diventa un umano pauroso seppur dotato di colpi divini. Credo sia questo un aspetto mentale quasi fondante di Federe e quindi difficilmente superabile. Chissà può anche essere che morire un paio di volte lo liberi dal complesso dell’immortalità e lo riavvicini ad una dimensione più divertita. A confermare questa ipotesi, parliamo del gioco di volo. E’ vero è perfetto, ma non va mai a rete a mangiarsi la palla, rischiando magari qualche passante in più, ci va sempre in assetto di supersicurezza, paradossalmente a tsonga un passante non lascia tracce, a roger si, lo colpisce mortalmente, anche se poi vince tre set a zero. Non saprei come dirla meglio rischia di avere sempre la spada di Damocle: o invincibile o terribilmente vulnerabile.
Ps, non me ne voglino però seguendo questa catena argomentativa effettivamente Nole, Marat, Nadal, Nalbaljan, sono i più barbari, però io in questo momento la situazione la vedo così: roger dio, nadal il primo degli uomini e nole un piccolo demonio. Nessuno può cambiare categoria, tranne Roger, che se roger decidesse di diventare un demonietto non ce ne sarebbe davvero per nessuno, da quì all’eternità. Fidatevi.
25 Gennaio 2008 alle 20:04
comunque, sul piano del gioco, Djoko mi è piaciuto di più a New York. Oggi aveva semplicemente un servizio incontenibile.
25 Gennaio 2008 alle 20:46
Volevo complimentarmi di cuore con flexible per l’acuta bellezza del suo post. Tanto poetico quanto penetrante. Bravissimo.
Mi è venuta voglia di fare una chiosa, in chiave mitologica:
Roger è un Narciso, è il più bello di tutti, e lo sa, ma ha il terrore che la polvere e il sangue della lotta possano imbrattargli la bella veste immacolata;
Rafa è un Achille, mai domo, che si esalta nel fragore della pugna;
Djoko è un Ulisse, instancabile tessitore di geometriche trame, con giovanile sicurezza;
e Alì Tsonga è il gigantesco Aiace Telamonio, con la sua esuberante, smodata fisicità e lo stesso cieco, sublime coraggio.
25 Gennaio 2008 alle 21:05
Ma che bello questo post omerico di Roberto Commentucci! Non solo grande analista del gioco, ma anche poetico
Trovo azzeccatissimi tutti e 4 i profili “epici”.
25 Gennaio 2008 alle 21:06
Qua volano discorsi…Tsonga una summa dei campioni? ma se fino a una settimana fa le ha prese pure dal buon Seppi, con tutti sti discorsi gli fate una gufata di quelle che ti stroncano..
Roberto occhio a paragonarlo ad Aiace Telamonio…perchè se non ricordo male si uccise con la spada di Ettrore dopo Ulisse l’ebbe ingannato rubandogli le armi di Achille….
Calma e meditate!
25 Gennaio 2008 alle 21:19
Cmq alla fine..questa sconfitta potrebbe far bene a roger..ogni tanto una bella legnata fa bene(scusate la ripetizione)
25 Gennaio 2008 alle 21:32
mi sembra un pò prematuro dare per finito un campionissimo come Roger.vedrete che ai prossimi appuntamenti ritornerà più forte e determinato di prima!credo che la finale sarà del giocatore serbo,che davo già vincente prima del torneo,il giovane djokovic è l’avversario ideale dello svizzero in futuro,più completo e preparato atleticamente di nadal,che sembra patire,forse una cattiva preparazione di carico invernale,che lo ha visto inciampare in due finali con nalbandian e youzhny abbastanza nettamente…ma…se Pete decidesse di allenare Roger?cosa ne pensate?ciao a tutti…BUON BLOG!
25 Gennaio 2008 alle 21:36
@ Roberto Commentucci e Flexible
Cantami o Diva del Pelide Achille l’ira funesta che infinite addusse lutti agli achei….
àndra mòi ènnepe Moùsa ( non ho i caratteri greci sulla tastiera )
Mah, io di invincibile ne ho visto giocare solo uno.
Quello sì da poema omerico; no, meglio : era la reincarnazione del Dio Thor; o forse l’erede di Eric il Rosso
25 Gennaio 2008 alle 22:09
Off topic
Piccolo contrattempo per Nadal: Da viaggiatrice in classe turistica l’ho trovato divertente
Per la serie piove sul bagnato
da repubblica
Melbourne, 12:52
TENNIS, NADAL ELIMINATO IN AEREO: NIENTE POSTO IN PRIMA CLASSE
Rafael Nadal, numero 2 della classifica Atp, è stato costretto a viaggiare in classe turistica per tornare in Spagna dopo l’eliminazione nella semifinale degli Australian Open. Il tennista di Mallorca è atterrato a Singapore, proveniente da Melbourne, e ha dovuto fare i conti con l’overbooking. Niente posto in prima classe e solo un semplice sedile tra i comuni mortali fino a Barcellona.
25 Gennaio 2008 alle 23:05
Caro amico boero, sono d’accordo con te.
Aiace Telamonio non brillava per ingegno, e infatti credo che domenica Ulisse ne disporrà abbastanza agevolmente.
Ma in questo tennis dei nostri tempi, bello e spettacolare, senza dubbio, ma che assomiglia a volte ad un frenetico ping pong, il francese mi ha fatto schizzare in piedi dal divano, le braccia al cielo, esultante, come da tanto non mi succedeva.
E anche se sono abbastanza sicuro che contro The Djoker farà la fine della 7a Light Brigade, che tanto tempo fa, in una angusta valle della Crimea, andò ad immolarsi sulle bocche degli obici russi, quel modo di giocare mi ha commosso, e credo che domenica mattina, mentre i passanti del Djoker sibileranno come le pallottole, mi ritorneranno in mente gli immortali versi di Tennyson, estremo omaggio ad una sublime follia:
“Ferrea valanga ardente, impavida coorte,
sfidano i seicento la valle della morte…”
E così sia.
25 Gennaio 2008 alle 23:08
@ Luca.
La reincarnazione del Dio Thor sarebbe il vichingo Nils Ove Bengtson?
Questo gigante(195 cm x 93 kg)le suonò anche ad un 18enne di nome Borg al torneo di Tuscon in Arizona.Credo sia lui l’erede di Eric il Rosso o sbaglio.
25 Gennaio 2008 alle 23:19
…caspita quante sorprese… Un giorno mi alzo e vedo Nadal asfaltatissimo 3-0, il giorno dopo mi vedo asfaltato Federer sempre 3-0 ma un po’ più combattuto… Tifo Federer però sono contento della sua sconfitta, torna un po’ sulla terra Roger e soprattutto torna a giocare come una volta!!! Oggi ha meritato di perdere, nulla da dire, soprattutto perchè ha avuto occasione di chiudere il primo set e non l’ha fatto, di riaprire il match nel terzo set non trasformando palle break: dunque complimenti a Nole, tanto maturato nell’ultimo anno che merita almeno il secondo posto, sicuramente col tempo anche il primo. A Ruggero (nome italianizzato, lo fa molto più umano) questa sconfitta ci voleva, giocherà sicuramente meglio e senza più tanta pressione!!! Tra l’altro Ruggero non ha tanti punti da difendere grazie all’exploit di Canas l’anno scorso nei due master americani, dunque la sua prima posizione può reggere ancora un po’… Per i record c’è tempo e quello dei master non lo fallirà, anche se il dominio non è più così netto…
Forza Roger, reagisci e dimostra a tutti quanto vali!!!! Per la finale spero nell’exploit di Tsonga, davvero un bel sogno il suo, partire numero 38 del mondo e vincere l’Australian… Il gioco ce l’ha per battere Djokovic, dunque spero che il sogno si concluda con una vittoria sofferta… In bocca al lupo dunque e speriamo che vinca il migliore, Nole ha tutti i mezzi e la stessa “fame” di Jo Wilfred, dunque sarà una bella partita.
Intanto mi godrò alle 3.30 notturne la finale femminile, che oltre a quella tennistica c’è quella visiva: una più bella dell’altra, ma soprattutto una più brava dell’altra!!! Vedo favorita la Sharapova, ma la Ivanovic non è da prendere sottogamba… In bocca anche loro.
Buon tennis a tutti!!!
25 Gennaio 2008 alle 23:31
nadal in classe economica??? mah, non dubito della notizia, ma sicuramente è strano.
io povero mortale viaggiatore in economica so per certo che se hai una carte di credito più luccicante della media e una certa familiarità con le compagnie aeree (magari “amiche” proprio dell’istituto di credito della tua carta) ti fanno viaggiare pure sui petali di rose… che nadal non abbia insistito per motivi “economici”? strano davvero, considerando che da singapore a barcellona non sono esattamente due ore di volo
25 Gennaio 2008 alle 23:44
flexibile, ma sei uno psicologo? mi è piaciuta la tua analisi, forse un pò romantica e buonista, ma a me è piaciuta! trovo, come in molti altri commenti postati in questo blog, una parte di vera verità. certo, Roger, che personalità complessa…ma se è davvero un dio, se si sente davvero un dio, per lui è molto difficile cambiare, come se il suo destino fosse segnato! meno male che viviamo nel ventunesimo secolo invece che ai tempi dei Greci (o dei Romani): forse c’è ancora speranza. o meglio, la speranza è l’ultima a morire.
un saluto
26 Gennaio 2008 alle 01:24
@Karlovic
Eric era un conquistatore.
In tal senso,mi sembra più erede l’altro Svedese; quello con la fascetta sui capelli che masticava Vivident !!!!
26 Gennaio 2008 alle 01:54
@karlovic80
i tre set a zero subiti da sampras contro philippousis sempre all’AO nel 1996 sono una sconfitta forse paragonabile a quella di federer…anke se pete perse al terzo turno,roger in semifinale…
26 Gennaio 2008 alle 02:19
Mi sono divertito a leggere i vostri commenti, epici e non. Non succede sempre,ma succede per fortuna abbastanza spesso, come ho scritto anche in calce all’ultimo post dove parecchi di voi hanno scritto cose interessanti e vi ringrazio. Anche alcuni che scrivevano qualche stupidaggine di troppo _ non faccio nomi _ stanno decisamente migliorando. Non voglio fare il maestrino, non arrivo a dire che questo blog è…sportivamente educativo _ chi si loda si imbroda…_ però in rapporto a tanti altri blog o siti sportivi piuttosto beceri, trovo che qui siamo messi piuttosto bene. Sarà perchè …ogni scarafone è bello a mamma sua, come dicono i napoletani? Se così fosse mi scoprirei per la prima volta…mamma! Ecco ho appena abbassato il livello degli interventi…ritiratelo su voi!
26 Gennaio 2008 alle 11:10
@men.gol
ma non è che Tsonga e Djokovic proseguano la loro carriera post tennis …all’ANAS ?
26 Gennaio 2008 alle 23:30
Credo sia azzeccato interpretare il futuro tennistico di Federer alla luce della sua (delicatissima) psicologia, ponendo l’approccio mentale verso la partita e verso l’avversario in cima agli aspetti da considerare.
Già nei due anni appena trascorsi si è visto come un antagonista aggressivo e senza timore reverenziale sappia letteralmente sottometterlo sul piano mentale: se Nadal è riuscito a costruire un record positivo contro lo svizzero non è certo per motivi tecnici, ed a mio parere nemmeno atletici.
Ora arriva pure Djokovic, che in quanto a “sfrontatezza” non è da meno, ed in più rispetto allo spagnolo manifesta un gap tecnico decisamente più ridotto nei confronti di Federer, di cui non ha la perfezione del gesto, ma in quanto ad efficacia siamo lì… specialmente con quel passante bimane, che sarà esteticamente meno pregevole del “gesto bianco” dello svizzero, ma in compenso pare assai più solido e penetrante. Ed oltretutto, ora che il serbo ha mostrato al mondo come sia possibile lasciare Federer a digiuno di set sulla distanza dei 5, Roger non può più sentirsi tranquillo nemmeno sul cemento, dopo che su rosso ed erba aveva già ripetutamente tremato.
Insomma, per una psiche come quella dello svizzero è durissima superare questo momento; al di là delle parole sempre lucide rilasciate durante le interviste, credo che emotivamente Federer stia vivendo con estremo disagio questo continuo intaccare la sua Nobiltà, questi tentativi sempre più insistenti di farlo precipitare dall’Olimpo, per riprendere una metafora qui già usata.
Si è scritto che le principali lacune di Federer sarebbero tattiche: credo sia vero, ma che dietro ci siano motivazioni psicologiche, e che sia dunque su queste che lui dovrebbe prioritariamente lavorare. Sempre che sia possibile, cosa di cui francamente dubito: più che una terapia psicologica, servirebbe qualche “scatto emotivo” naturale, di quelli che capitano un paio di volte nella vita e te la cambiano… anche una sconfitta come quella che ha appena subito può coincidere con uno shock del genere.
Forse dovrebbe lui per primo percepire sè stesso come un tennista non più “inviolabile”: sostituire parte dell’aura divina con un approccio da playground potrebbe costargli l’ammirazione di qualche purista, ma d’altra parte regalargli quei traguardi non ancora raggiunti e che ora come ora sembrano allontanarsi.
27 Gennaio 2008 alle 00:43
Mia e mail del 19 Gennaio 2008 alle 19:01 :
“Continuo a ritenere Federer un grandissimo campione, ma….forse è fuori della portata degli attuali rivali.
Ho rivisto Sampras / Agassi Us Open 2001; a me sembra che il livello tennistico di Federer sia inferiore. E non sto tornando tanto indietro nel tempo alla ricerca dell’Highlander Vikingo.
Il giorno che salta fuori uno veramente tosto, Federer viene ridimensionato di brutto.
Chi emerge fra gli juniores ?”
Federer è stato ridimensionato. Di brutto. E senza aspettare un junior. Mi sono sbagliato.
Non avrà giocato al suo meglio, ma descriverlo come colui che ha oscurato i più grandi giocatori del passato è ridicolo.
Divinità, Olimpo….grande campione; non va oltre
27 Gennaio 2008 alle 04:06
Ogni pretesto è buono per rifugiarsi nel passato, vedo… vabbeh, evidentemente viaggiare alla media di 3 slam all’anno per 4 anni consecutivi non è abbastanza per smarcarsi dalle antiche glorie sepolte.
27 Gennaio 2008 alle 18:33
caro luca,
molto sinceramente, a me sembra che sia stato tu ad andare un pò oltre…ti consiglio di riflettere un pochino, a testa sgombra, sui risultati raggiunti da Roger Federer in questi ultimi 3-4 anni. e poi, forse, ne possiamo riparlare…e questo senza nulla togliere all’impresa odierna di Nole Djokovic, al bel tennis e alla (spero) futura carriera di Tsonga, a tutti gli ottimi jumiores che hanno ancora da venire etc.. e chi più ne ha più ne metta. ma diamo a Cesare quel che è di Cesare, perfavore…
27 Gennaio 2008 alle 19:50
@ Margherita
Cosiccome mi sono sembrati ridicoli i de profundis per Federer che mi è capitato di leggere nel blog, proprio alla luce di quello che ha fatto in questi ultimi anni, mi è sempre sembrato sbagliato dipingerlo come colui che ha oscurato i giocatori del passato più o meno recente.
Adesso Federer avrà modo di far risaltare ancor di più le sue capacità, essendo ancora giovane e forse potendo ancora migliorare, ed avendo l’opportunità di misurarsi con una concorrenza più numerosa.
Quanto a Tsonga, spero sinceramente che questo risulutato lo galvanizzi.
Mi sembra abbia il potenziale per annientare chiunque.
Posso sbagliarmi, ma con la superficie dello scorso anno, il match avrebbe preso un’altra piega.
27 Gennaio 2008 alle 21:51
va bene Luca, vediamo che succederà nei prossimi mesi.
ma lascia che ti chieda una cosa: secondo te i vari Hewitt, Roddick, Safin, Agassi, Nadal, per non parlare di Nalbandian, Baghdatis, Berdych, Murray, Blake etc. etc. rappresentano e hanno rappresentato una concorrenza così scarsa e poco numerosa?
28 Gennaio 2008 alle 14:31
@ Margherita
Leggo solo adesso la Tua domanda; secondo me no. Sono giocatori molto forti.
Se si dovesse dare un peso specifico agli avversari di Federer, Sampras, Agassi, Lendl, McEnroe, Borg, Connors ( in ordine cronologico ) - così da agevolare la valutazione delle loro vittorie ed il loro peso specifico - potrebbe essere utile verificarne i risultati ottenuti nei tornei del grande slam e MS.
Probabilmente fra questi sette giocatori dell’era open c’è il più forte tennista della storia, che - al massimo della condizione - avrebbe battuto gli altri candidati nelle medesime condizioni di forma.
Prova a fare il nome Tu !!!!!!
29 Gennaio 2008 alle 12:30
Berdych, Murray, Blake + gasquet …perdona margherita
ma forse devono finalmente iniziare a dimostrare qualcosa…
o resteranno eterni incompiuti
tsonga in barba a tutti ha realizzato l’impresa di una finale in uno slam…
e non era mai stato tra “i giovani promettenti”…
oltre ai colpi ed al talento concorrono tanti altri fattori…testa, esaltazione sportiva, cattiveria agonistica…fame!!!