Coppa Davis: non è
il campionato del mondo

 
18 Novembre 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

Un’occasione unica per l’Argentina, ma _ anche se questo non è il caso _ che un Paese possa vincerla avendo un giocatore e mezzo significa che è anacronistica.

Mandato in archivio il Masters per chiudere la stagione rimane solo la finale di Coppa Davis in programma questo fine settimana a Mar del Plata, dove l’Argentina ospita la Spagna.

La forzata assenza di Rafael Nadal, bloccato da un problema al ginocchio, sottolinea l’inadeguatezza della formula. Come ho detto e scritto molte volte è assurdo che il tennis affidi il suo campionato del mondo a squadre a due soli giocatori. L’obiezione è che una formula più allargata favorirebbe i paesi tennisticamente più forti, ma io credo che il problema si pone quando una formula ristretta consente di vincere anche ad un Paese che ha soltanto due o tre tennisti di valore.

A parte queste considerazioni l’occasione è unica per l’Argentina che non ha mai vinto la Davis: ha perso le finali del 1981 a Cincinnati contro gli Stati Uniti e del 2006 a Mosca contro la Russia. La Spagna invece ha vinto sfruttando il fattore campo nel 2000 a Barcellona contro l’Australia e nel 2004 a Siviglia contro gli Stati Uniti.

L’Argentina ha scelto a suo tempo una superficie rapida per non regalare alla Spagna i due singolari di Nadal, praticamente imbattibile sulla terra. Avessero saputo dell’assenza di Nadal non si sarebbero dannati a cercare a Mar del Plata un impianto al coperto.

Mentre l’Argentina deve solo risolvere il problema del doppio dal momento che i due singolari sono già assegnati a Del Potro ed a Nalbandian, il capitano spagnolo Emilio Sanchez deve scegliere tra il regolarista David Ferrer ed i mancini Fernando Verdasco e Feliciano Lopez, che giocano un tennis più offensivo. Il quarto uomo, Granollers, convocato in extremis, difficilmente sarà utilizzato.

Gli appassionati di tennis si augurano che la finale venga integralmente trasmessa dalla Rai che ha i diritti della Davis ma che in passato si è spesso limitata a mandare in onda delle sintesi.

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11 Commenti a “Coppa Davis: non è
il campionato del mondo”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    con tutto il rispetto ma certo che pure Rino è de coccio ;) la coppa davis non è un campionato del mondo, nel tennis non c’è un campionato del mondo.

    La coppa davis è la coppa davis, e basta ci vuol tanto a capirlo? E’ una manifestazione sportiva unica, non c’è nulla di simile in giro, e c’è solo nel tennis, ha più di cento anni di storia e non c’è altra manifestazione capace di creare quell’atmosfera, proprio perché garantisce ad ogni paese con un giocatore competitivo con i campioni, di poter competere… andrebbe aggiornata solo in questo visto che adesso a differenza del passato sono aumentate le nazioni capaci di competere. Lo si è fatto anche in precedenza, partendo da USA e Gran Bretagna, ci si è allargati a Francia, Australia, Belgio e Austria poi anche Germania e Italia offrendo la possibilità di arrivare in finale, poi si è data la possibilità di conquistarsi entrambi i posti in finale, dall’anno prossimo ci saranno punti ATP, adesso sarebbe arrivato il momento di allargare la world group e di rendere più interessante la finale facendovi partecipare 4 squadre invece di due

    vi immaginate Wimbledon con tabelloni dimezzati? Allargare la partecipazione a chi effettivamente è in grado di battersi con i migliori dieci è una componente importante per la validità tecnica e anche spettacolare di un avvenimento sportivo
    …basta mi sono stufato di ripetere sempre le stesse cose, e sicuramente non sono il solo ;) tanto dubito che Rino vada a leggersi i commenti

    ad ogni modo se dovesse farlo, il format proposto da lui per misurare i movimenti mettendo in campo le terze file andrebbe bene per le olimpiadi come ho scritto dettagliatamente qui in precedenza al seguente link

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2446#comment-88822

    …dubito che la rai trasmetta qualcosa, toccherà cercarsi qualche streaming

  2. Supermad scrive:

    Da una parte Tommasi ha ragione…c’è poi da aggiungere un’altra cosa: a livello mediatico la finale di Davis non interessa a nessuno. A parte le nazioni finaliste, nessuno dà alla finale di Davis un’importanza adeguata: nei giornali compaiono a malapena i flash, nei tg se ne parla controvoglia (e purtroppo la RAI anche quest’anno ci farà vedere solo degli assaggini della finale…lieto di essere smentito).

    Detto questo…vado controcorrente: io sono un tradizionalista, pur riconoscendo che la formula della Davis ha delle incongruenze, non la cambierei. Si gioca così da sempre, da una parte è bello mantenere la tradizione. Già il fatto che l’ATP ha deciso di dare punti ai giocatori che disputano la Davis mi sembra un’ottima novità (almeno i big avranno un incentivo in più per non snobbarla).

    Per concludere…non vedo come l’Argentina possa perdere quest’anno. Sono dell’idea che ce l’avrebbe fatta anche se ci fosse stato Nadal…figuriamoci senza.

  3. Mark scrive:

    Con tutto il rispetto per Tommasi, basta! Non gli va bene nulla: il doppio, la formula del master, la formula della Coppa Davis, il tennis italiano. Durante le sue telecronache, noi telespettatori siamo costretti a sentire ripetere ogni volta le stesse cose, come se dovesse essere di assoluto interesse il suo parere critico su questo o quell’aspetto del tennis. E ciò spesso a scapito della cronaca del match. Perchè Elena Pero, Massimo Marianella e molti altri giornalisti, pur essendo esperti e conoscitori della materia, non si lasciano trasportare perennemente da opinioni personali? Perchè hanno molto più rispetto per i telespettatori.

  4. Jacopo scrive:

    Ha ragione Tommasi. Anzi, mi spingerei oltre azzardando un torneo a squadre di una o due settimane, giocato ogni anno su una superficie uguale scelta dal vincitore. Questo potrebbe rilanciarne l’interesse di cui, va detto, è resposabile al 90% chi detiene i diritti televisivi. Spero che la FIT, con il suo canale monotematico Supertennis, li acquisti presto. Rai sport, oltre che regalarci sintesi striminzite, sta consegnando l’insalatiera al robivecchi (chi acquistò a suo tempo l’esclusiva per poi non trasmetterla è un incompetente). In Olanda ad esempio la trasmettono integralmente sul canale in chiaro terrestre. Quasi quasi mi faccio un weekend a Rotterdham… Salute e tennis.

  5. Paolino scrive:

    A me la coppa davis non piace per nulla e la abolirei in toto. Per fortuna, il tennis è uno sport che non presuppone il tifo campanilistico e la coppa davis, secondo me, va contro questo principio (di solito si è portati a sostenere un giocatore indipendentemente dalla sua nazionalità… sarà che un campione italiano non lo abbiamo da molti anni, però, oggi, io sostengo murray e la jankovic anche se giocano contro bolelli o la pennetta… così come anni fa preferivo edberg e la seles a chiunque altro). E poi vedere stadi del tennis trasformati in arene psudo-calcistiche (vi ricordate l’atteggiamento di maradona verso starace?) mi fa venire la nausea: questo succede nella coppa davis… abolitela!!

  6. stefan scrive:

    Mark scrive:
    19 Novembre 2008 alle 12:25

    ben detto

  7. intrepidshot scrive:

    Rino sono d’accordo con te!
    Quando una cosa è vecchia va cambiata e bisogna avere il coraggio di dirle queste cose!!
    Solo che mi piacerebbe sapere qual’è la tua davis ideale, come sarebbe, coma la organizzeresti per renderlo davvero un campionato a squadre interessante, di valore e di alto livello?

  8. Filippo scrive:

    Rino è uno dei più grandi esperti di tennis esistenti; tutte le sue critiche riguardo alla formula del master, sul doppio, sulla Davis e sul tennis italiane sono sacrosante. E’ inutile dire che i tesserati raddoppiano, che il Master Series di Roma vende di più perchè nella classifica maschile non abbiamo un giocatore da QF negli Slam o da primi 15 del mondo. Il master? Nel tennis se si perde si va a casa. Grande Rino!

  9. Jacopo scrive:

    Alla vigilia della finale di Coppa Davis avevo lanciato un appello di sensibilizzazione su questo blog, indirizzandolo contemporaneamente anche a Rino Tommasi e al magazine diretto da Adriano Panatta Matchpoint. Temevo, come molti appassionati, che la Rai trasmettesse, data la distanza e il fuso orario (-3h) solo una sintesi dell’incontro di Coppa Davis Argentina Spagna. Felice di essere stato smentito, dal momento che Rai Sport Satellite ha coperto egregiamente l’evento, regalandoci tre giorni di diretta senza interruzioni. Magari si poteva allungare di qualche minuto il collegamento: ci saremo visti anche la premiazione. Comunque bravi. La Davis c’è. Ed è una manifestazione meravigliosa. Imperdibile. Vince la Spagna, ammirevole squadra di campioni anche senza Nadal. Vince contro un pronostico che favoriva gli argentini di un buon 80%.

  10. TCC'75 scrive:

    Giustissimo quello che dice Tommasi.

    Riformare la Davis e renderla un vero campionato del mondo per misurare e confrontare i movimenti tennistici nazionali migliori.

    Complimenti alla Spagna e a Emilio Sanchez

  11. ENRICO scrive:

    Guarda che su SuperTennis ti stanno infangando alla grande, sembra che vogliano prendersi una rivincita per gli anni in cui sei stato l’unica voce del tennis in Italia

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