Questa Davis è proprio vecchia
Che aspettiamo a cambiarla?

 
11 Novembre 2008 Articolo di Rino Tommasi
Author mug

All’articolo di Rino, originato dalla rinuncia di Nadal, si aggiunge una nota di Ubaldo sulla necessità di riunire quattro o otto squadre per una fase finale che acquisisca lo status di un vero campionato del mondo e non più la manifestazione semiclandestina che è oggi, interessante soltanto per i due paesi che la disputano 

Malgrado l’attualità mi inviti ad occuparmi del Masters, in corso di svolgimento a Shanghai, preferisco dare la precedenza alla notizia che Rafael Nadal ha rinunciato a giocare la finale di Coppa Davuis che la Spagna giocherà a Mar del Plata contro l’Argentina dal 21 al 23 novembre.
La rinuncia di Nadal, infortunato ad un ginocchio, non solo toglie equilibrio e fascino alla finale della Davis ma ripropone il problema della formula di questa competizione.
Il tennis è giustamente orgoglioso della propria popolarità, dopo di che quello che dovrebbe essere il campionato del mondo a squadre può essere vinto o deciso da un solo giocatore.
Nel 1975 la Svezia ha vinto la Davis con Borg, al quale è stata sufficiente in doppio la collaborazione di Bengtsson, numero 106 in classifica. Più recentemente la Croazia ha vinto la Davis con Ljubicic ed Ancic ma nell’edizione successiva Ancic si è ammalto e la Croazia è stata eliminata al primo turno.
Da anni sostengo inutilmente che la Davis deve cambiare formula allargandola a sei giocatori ed a tre doppi in modo che i suoi risultati possano riflettere la consistenza tennistica di un paese. Anche senza Nadal la Spagna potrebbe battere l’Argentina, senza sarà molto difficile.

Nota di UBS: Leggo che la Spagna, orfana anche di Robredo, ha convocato come quarto uomo Granollers. Le chances di vincere la Davis per gli spagnoli sono modestissime. Ma, secondo me c’è un altro aspetto che andrebbe considerato oltre a quelli detti da Rino che, secondo me dovrebbero valere soprattutto per il World Group, cioè per le sedici nazioni più forti che dovrebbero poter allineare squadre più ampie (nel calcio si portano 22 giocatori a un mondiale, in altri sport 12 o 15; possibile che il tennis si debba limitare a 4 con in pratica due soli che giocano) una finale di Coppa Davis non dovrebbe più riguardare soltanto due nazioni. E’ tempo che le cose cambino. Se giocano una finale Croazia e Slovacchia tutto il resto del mondo se ne sbatte, non è coinvolto, i risultati finiscono fra le notizie-flash. Questo non è dignitoso per un campionato del mondo nè per l’ITF. Mi meraviglia che i dirigenti ITF, francesco Ricci Bitti in testa, non lo capiscano. Almeno quattro nazioni, se non otto, riunite in una, due settimane e l’evento diventerebbe un Evento con la E maiuscola e non una manifestazione clandestina

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26 Commenti a “Questa Davis è proprio vecchia
Che aspettiamo a cambiarla?”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    era il primo pezzo del mio blog e anche quello che ha suscitato il maggior numero di commenti, lo ripropongo quindi questo il link

    http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=259685981&blogID=322567917&Mytoken=57087938-0594-4CED-A040C7D4C5EFD4F773929445

    per chi fosse interessato ho appena pubblicato un intervista al nostro Roberto Commentucci

    sono d’accordo con Ubaldo sul numero di giocatori in squadra troppo basso, ogni squadra dovrebbe avere il diritto di portare almeno 6 o 8 giocatori tra i quali scegliere

  2. Gudpis scrive:

    Maestro come spesso accade, quasi sempre, daccordo con te.
    La Davis ormai non è più allo strettissimo ordine del giorno del tennis odierno (a livello top). Ovviamente concordo sulla necessità di riforme (anche se la vedo dura). Detto questo una domanda: quando capiremo in Italia che la Davis conta pochissimo e la serie A niente? Quando la smetteremo di impegnare risorse pubbliche e private su qualcosa che non è più importante come una volta? Quando la smetteremo di guardare al tennis con l’occhio dei pallonari (nel senso di amanti del calcio)?
    Comandassi io avrei un solo obiettivo: italiani protagonisti negli GLI SLAM!

  3. Gudpis scrive:

    PS: Grande Ubaldo:<>! Grande
    PS2: La DAVIS ogni 4 anni? Con fase finale di 2 settimane? Che ne pensate?
    Oddio NOOO ho ragionato da pallonaro!

  4. Nikolik scrive:

    Sarebbe ampiamente sufficiente che la formula della Coppa Davis rimanesse così come è adesso, con una sola modifica: sempre 4 singolari ed un doppio, com’è adesso, ma con l’obbligo di schierare quattro giocatori diversi nei quattro singolari.

    Sarebbe meglio per tutti: per i giocatori, che giocherebbero solo una partita, e per la giustizia sportiva, perché sarebbe impossibile vincere per delle nazioni che hanno solo un giocatore fortissimo e nulla di più.
    Con l’obbligo di schierare quattro singolaristi diversi, ne guadagnerebbe lo spettacolo e verrebe realmente premiata la nazione migliore, con il movimento migliore.
    L’Italia, ad esempio, sarebbe sicuramente in serie A, con questo regolamento.

  5. Daniel Panajotti scrive:

    Ciao Ubaldo, da poco ho un sito anch’io dove presento il mio progetto. sponsorizzami un pò pubblicando il mio sito. http://www.panajottidaniel.com
    Grazie mille

  6. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Subito accontentato Daniel. Però a questo punto mi devi anche togliere una curiosità. Ti sei separato da Francesca Schiavone? Vedo che sul tuo sito dici coach di Francesca fino a novembre 2008…e proprio stasera ho seguito il primo Talk Tennis del canale Fit diretto da Massimo Caputi, con Karolina Boniek, cui hanno partecipato Binaghi, l’.a.d di BNL Gallia, il presidente del Coni Petrucci, i giornalisti Torromeo e Rossi (del Corriere dello Sport e di Repubblica) più Flavia Pennetta e Filippo Volandri e Nicola Pietrangeli. Ebbene nel corso della trasmissione Flavia Pennetta ha annunciato che Francesca Schiavone si è trasferita anche lei in Spagna alla corte di Gabriel Urpi e ha detto “Lavoreremo insieme, nello stesso team, facendo l’una da stimolo all’altra”.
    Mi spieghi meglo tu? ciao e auguri per i tuoi progetti

  7. Giorgio scrive:

    Credo che la formula proposta da Tommasi vada persino oltre; basterebbe introdurre una piccola innovazione allo schema attuale: l’obbligo di schierare 4 singolaristi diversi. Già questo consentirebbe di premiare la reale “forza tennistica” di un paese. Indubbiamente correremmo il rischio di vedere sempre la stessa finale: Spagna - Francia; Spagna - Argentina; Francia - Argentina. Saluti

  8. Mauro Lanzi scrive:

    Mah, le idee di Rino sono sempre splendide e non c’è dubbio che una manifestazione di 1/2 settimane avrebbe molto più appeal, tutto condivisibile.
    Tuttavia il tennis si regge sui grandi scontri, le grandi rivalità, le partite tra campioni … chi si andrebbe a vedere cipolla-granollers o petchner-calleri?
    E’ vero che ci sono eventi che crescono per la forza della tradizione centenaria e questo purtroppo non sembra il caso della Davis che è diventata abbastanza negletta, pertanto c’è bisogno di innovazione ma penso che occorre comunque tenere la formula dei migliori 2.
    Che ne pensate di un evento misto uomini-donne per stabilire la nazione più forte del pianeta?

  9. TCC'75 scrive:

    Ha ragione Gudpis: la Davis non conta più niente.
    Allora come mai i nostri fenomeni da baraccone federali ci spiattellano sempre davanti la vittoria in Fed Cup delle ragazze?
    La Davis non conta per quelli che possono permettersi di puntare a vincere uno Slam o un MS (cioè quasi tutti i paesi del mondo, tranne noi), ma per gli altri si mette in rilevo che “in Davis sono competitivi”. Non per essere ingeneroso nei confronti dei nostri giocatori, ma da quanti anni sentiamo dire che l’Equador, in Davis, è squadra tosta da battere? Stessa cosa si dice dell’Italia: se li prendi in terra, in casa, sono duri da battere.
    Poi andiamo a vedere che Nicolas Lapentti è 90 del mondo e suo fratello Giovanni è oltre la posizione 200.
    Vediamo inoltre che quelli duri da battere in Davis, anche negli anni in cui questo era vero, cioè ai tempi di Furlan, Gaudenzi, Camporese, Sangiunetti e tutti gli altri, hannoraggiunto questi risultati:
    migliori classifiche raggiunte: 18 e 19 del Ranking Atp;
    numero di tornei vinti: 2 di media per tutti quanti;
    miglior risultato negli Slam: un paio di quarti di finale in 15 anni.
    Bene, ma non benissimo!
    La “proposta Tommasi” sgombrerebbe il campo da equivoci, da vittorie dovute al forfait di questo o quello e soprattutto darebbe alla Davis una dimensione diversa. Non più la squadra (due giocatori o un sigolarista eccellente e un forte doppista) più forte del momento, ma la Nazione con il miglior movimento tennistico. Certo drisulterebbe scomdo per chi approfitta dell’inforunio di Kim Clijsters e del ritiro, nel doppio decisivo di Henin, per proclamarsi eroe per un giorno e posare in tutti i manifesti propagandistici insieme alle “campionesse del mondo”.

    Ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è “puramente casuale”.

  10. wik scrive:

    Si formula vecchia e sepolta da tempo immemorabile, passarella maldigerita un po’ da tutti se non nelle fasi finali, quando ci si arriva, perché mal si inserisce nella programmazione dei giocatori, nei tornei dove ci son i soldi di mezzo.
    Il tennis é sport individuale di grande diffusione, cosí com’é fatta la Davis non rappresenta una scuola tennistica nel suo complesso, e avrebbe un senso solo se lo fosse.
    Qualunque formula esprima le capacitá reali di una scuola nazionale andrebbe bene, e la formula che a mio avviso lo é realmente é : “fermiamo tutto per un mesetto ogni due anni e scontriamoci fra nazioni con un numero di incontri e giocatori che rendano bene l’idea di scuola tennistica nazionale”, una sorta di campionato del mondo tipo calcio. Lo só che questo striderebbe con una serie infinita di interessi e che é difficilmente attuabile, ma cosí com’é la Davis non ha piú senso, non mi interessa piú e per quello che mi riguarda la potrebbero anche chiudere.

  11. stefano grazia scrive:

    Anch’io ho avuto notizia da un informatore segreto che Panajotti non segue piu’ la Schiavone e che, fra le sue allieve, c’e’ una bambina del 99, Nicole Pafundi, seguita anche,come preparatore atletico,dal Prof Buzzelli…
    Quanto alla DAVIS, dalla nascita del Blog io continuo a sostenere che dovrebbe cambiare Format : ogni 4 anni come World Cup di calcio o rugby o aol max ogni due come la Ryder Cup, con girone finale a 8 o 16 squadre a cui accedono di diritto le prime del ranking (piu’-se proprio vogliamo- due che emergono dalle qualificazioni che durano due o quattro anni fra i paesi del terzo e quarto mondo tennistico cosi’ da non togliere l’unica ragione di vita tennistica a questi paesi)

  12. francesco scrive:

    Sei singoli e tre doppi…ho appena sentito Tommasi confermare (all’ interno dello studio di Sky dove tra l’ altro hanno annunciato il ritiro di Roddick che sara’ sostiutito da Stepanek) quanto ha scritto nel blog e cioe’ che la formula obsoleta della Davis (la stessa da quando nacque nel ‘900)dovrebbe essere rinnovata introducendo sei singolari e tre doppi. Mentre concordo nell’ allargare la fase finale a piu’ squadre in modo da dare all’ evento maggiore richiamo (e’ vero che se giocassero la Slovacchia e la Croazia l’ evento finirebbe nei titoli di coda di un qualsiasi TG) mi riesce difficile pensare che ci siano sufficienti nazioni in grado di fare scendere in campo cosi’ tanti giocatori. Il che, e’ vero che garantirebbe la vittoria alla Nazione che tennisticamente parlando lo meriterebbe di piu’ (anche se quest’ anno Argentina e Spagna rappresentano a livello mondiale il massimo che una Nazione possa esprimere), ma e’ anche vero che il tennis rimane uno sport individuale e che se oggi i grandi snobbano la manifestazione credo che senza alcuna speranza di vincerla, non la prenderebbero neppure in considerazione.
    Purtroppo, nel tennis, il concetto patriottistico di giocare per il proprio Paese non esiste.
    Se esiste, esiste in quelle nazioni piccole, povere, dove la Davis rimane l’ unica vetrina internazionale a disposizione e che grazie alle vittorie degli idoli locali, da lustro a una Federzione di un Paese che per andare avanti fa o ha fatto miracoli (vedi Croazia).
    Detto questo, sono convinto che serva una riforma che apporti maggior interesse da parte di chi la gioca e di che la segue.
    Atp e Itf dovrebbero mettersi d’ accordo per snellire il calendario in modo da dare spazio e importanza alla Davis al pari di un Masters o di un grande Slam ma questo, ahime’, mi sembra ancora piu’ difficile.
    Grazie per l’ attenzione, Francesco

  13. Avec Double Cordage scrive:

    sono d’accordo con Francesco, quella dei 6 singolari e 3 doppi (magari giocati solo al meglio dei 3 set invece di best of five) è un vecchio cavallo di battaglia di Tommasi, ma è un idea sbagliata perché contiene u errore di fondo, ovvero che sia più importante la vittoria del movimento tennistico più forte che lo spettacolo. La coppa davis non è una manifestazione che premia il movimento tennistico, è semplicentemente una competizione a squadra e la squadra è composta dai migliori di ciascun paese, è una competizione basata sul vertice non sulla vastità di un movimento.

    Per premiare un movimento tennistico sarebbe giusto creare una nuova competizione (ad esempio i giochi olimpici, creando una formula che incroci la hopman cup con l’ ATP world team cup di duesseldorf, ne avevo già scritto in un commento qualche mese fa descrivendo una formula fattibile, questo il link http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2409#comment-84835 25 Settembre 2008 alle 19:51) invece di sacrificarne una con la tradizione della coppa davis, che invece andrebbe aggiornata nella spettacolarità.

  14. wik scrive:

    @avec
    questa volta dissento, al centro bisogna sempre mettere lo sport e le sue espressioni, non lo spettacolo, lo spettacolo viene da se se lo sport viene proclamato re, che poi altro non è che la carica talento-agonista che ognuno ci mette per vincere.
    Mettere spettacolo al primo posto significa avere fuochi di paglia, risultati a breve termine che poi irrimediabilmente si perdono nella mancanza di spirito sportivo. Ed è lo spirito dello sportivo che lo eleva come attività e attira il pubblico.
    Nazionale se deve esistere in uno sport individuale significa competizione di scuole differenti di tennis, e deve dare possibilità di vincere a chi l’ha migliore.

  15. guido scrive:

    Quattro singolari ed un doppio ma con i singolari disputati
    da quattro giocatori diversi.

    Inoltre finale disputata in campo neutro prefissato ed allargata a quattro nazioni: una specie di Final Four del tennis.

  16. Avec Double Cordage scrive:

    certo wik hai ragione, ma quel che intedevo è che la competizione deve essere di vertice, ovvero tra i migliori di ogni paese (ed è questa la formula della coppa davis deve essere solo aggiornata ai tempi in questo spirito non in quello di premiare il miglior movimento tennistico) e non tra i vari granollers & company, in quel senso intendo spettacolo, non certo nel senso di fenomeno da baraccone tipo americanata anche se una piccola dose di americanatismo è tollerabile se fatta con gusto moderazione e toungue in cheek

  17. stefano grazia scrive:

    Stessa formula (4 singolari e un doppio, Num 1 contro Num 2 e invertiti) ma in 15-21 gg di competizione ogni 4 anni, magari con primo girone Round robin….
    Altrimenti, megagalattico: Davis Cup e Fed Cup fusi insieme e ci si mette anche il Doppio Misto! (Et voila’: Billie Jean King e il suo Team Tennis!)

  18. stefano grazia scrive:

    Scherzavo, eh, con il Team Tennis…Ma la sacralita’ del rugby non e’ stata inficiata, come temevano i parrucconi della Rugby Union, dalla World Cup, ANZI…allo stesso modo per mantenere la sacralita’ della Davis sara’ meglio che tutto cambi, lo diceva anche il Gattopardo…

  19. Avec Double Cordage scrive:

    stefano tu è le tue americanate ;) non mi hai poi mai risposto alla domanda che ti avevo fatto nel commento del quale avevo dato il link nel precedente intervento, visto che insisiti cosi tanto con la tua idea di trasformare la coppa davis in una world cup ogni 4 anni ne faccio un riassunto, tralasciando le altre cose delle quali si parlava:

    Visto che il torneo olimpico si svolge solo ogni 4 anni, ci sarebbero sicuramente molti modi originali (un format tipo Hopman Cup ad esempio) dove si possa misurare il vertice di un intero movimento tennistico, sarebbe una cosa nuova, certo richiederebbe minimo due settimane del calendario ma per il singolo atleta probabilmente non sarebbe impegnativo come un torneo major, perché lo si giocherebbe primo “best of three sets” e poi visto che sarebbe una competizione a squadre non ci sarebbe bisogno di giocare in ogni sfida, i migliori potrebbero risparmiarsi per le fasi finali e cosi avrebbero pure tempo di godersi l’atmosfera olimpica andando a vedere il nuoto, la boxe o l’atletica nei giorni di riposo

    si potrebbero fare squadre con 3 singolari maschili tre singolari femminili e un doppio maschile (lasciamo via il doppio misto e il doppio femminile che tanto non interessa nessuno veder uno spettacolo di terza categoria e hanno pure validità sportiva relativamente molto bassa) tutto al meglio dei tre set con tie break in ogni set

    certo sarebbe un peccato per il torneo di doppio che quest anno con la vittoria di Federer-Wawrinka aveva finalmente dato una piccola boccata d’aria ad una disciplina affascinante come il doppio lasciata moribonda per strada per molti anni dai dirigenti ITF e ATP

    e con Nadal vincitore del singolare anche il troneo olimpico ha un futuro ora che si ricevono anche i punti di un master series

    e poi trovo più affascinante l’idea di un vinictore olimpico che questa cosa americana del collezionare medaglie per la nazione e il suo medagliere che si addice tanto agli sport di squadra, in origine nell’antica Grecia i vincitori olimpici erano singoli atleti, proprio come nel tennis che sintetizza tutte le discipline dell’antichità (corsa, lancio e lotta) in un unico sport con l’aggiunta della strategia e tattica degli scacchi ma a ritmi supersonici, cosa c’è di meglio, il calcio forse?

    l’idea di Wertheim di estrapolare una classifica a squadre dai 4 tornei olimpici (singolare e doppio maschile, singolare e doppio femminile) e distribuire medaglie alle nazioni con più punti non mi piace per niente, la definirei un americanata degna del più profondo mid west o bible belt, NAH!

    certo non si possono avere entrambe le cose, bisogna scegliere tra una competizione a squadre da un lato o un troneo di doppio a valori alti più un singolare per entrare nella storia, io quasi lascerei le cose come stanno anche se una competizione stile Hop Man cup alle olimpiadi avrebbe un fascino particolare

    beh ora che ci penso un metodo di fare coincidere le due cose ci sarebbe!

    svolgere nella prima settimana i tornei di singolare e doppio con gruppo di partecipanti ristretto ai migliori, quasi come un masters di fine anno(ovviamente senza la indecente formula del round robin, gli orribili gironi calcistici) partendo ad esempio dai quarti di finale con i primi 16 della classifica mondiale, mancherebbero le wild card del Honduras e del Togo e i vari Vanek e Schuettler della situazione, ma sarebbe un torneo veramente tosto dove vince sicuramente uno dei migliori in giro. Stessa cosa per il doppio con 16 squadre e una per nazione ci dovrebbero essere praticamente tutti i migliori, certo quest anno erano 32 squadre che io trovo un numero più giusto per una competizione che abbia l’intersse di rappresentare un movimento mondiale ed in fin dei conti è solo un turno in più, meglio 32 doppi quindi e i top 16 in singolare senza wild card. E dopo, nelle seguenti due settimane olimpiche, la manifestazione a squadre, l’inverso non funzionerebbe perché i migliori conserverebbero le loro energie per i tornei di singolare

    sarebbero 3 settimane del calendario ATP però solo una avrebbe il posto di un master series con solo challanger e futures in quella settimana nel calendario, nelle seguenti due settimane chi vuole puo andare a giocare il New Haven, Washington o Sopot di turno altri invece che preferiscono godersi le olimpiadi possono rimanere nel villaggio olimpico e giocare un partita ogni 2 giorni

  20. Daniel Panajotti scrive:

    Cioa Ubaldo, ciò che hanno annunciato è vero e gli auguro il meglio per il futuro. La mia decisione di non andare avanti era da un pò di tempo nella mia testa, è questa estate io ed il mio preparatore abbiamo preso la decisione di fermarci. Io comunque avevo oferto a Francesca una collaborazione a settimane, senza grandi impegni da parte mia, che giustamente lei ha rifiutato.
    Voglio dedicare energie a nuovi progetti, sopratutto con i giovani, già che se vogliamo avere un campione, bisogna lavorare alla base.
    Grazie, se vuoi sapere più cose, chiedimi.
    Ciao

  21. angelica scrive:

    la davis, come i campionati di calcio, interessa moltissimo se la tua nazione gioca, altimenti puo’ interessare solo se giocano due campioni. Credo che se ci fosse una finale Spagna - Svizzera la trasmetterebbe anche la Rai.

    Ho letto tante formule porposte, il che significa che pochissimi seguono la FedCup, visto che per questa competinzione la formula e’ cambiata varie volte:
    - una settimana con tutte le nazionali stile torneo
    - le prime 4 che uscivano fuori dalle ‘eliminatorie’ che si sfidavano in sede unica.
    etc etc
    alla fine sono tornati alla formula stile Davis.
    Motivo principale? Mah chissà, forse perchè il clima che si respira quando si gioca in ‘casa’ non si riesce a replicare con le altre formule.
    E mi trovo completamente d’acordo con wik quando dice

    “al centro bisogna sempre mettere lo sport”

  22. Karl scrive:

    Comunque l’Italia al femminile avrebbe comunque prevalso sul Belgio con una formula allargata. Spesso paesi come il Belgio hanno infatti un paio di campioni o campionesse e poi il vuoto. E l’Italia al maschile prevarrebbe sulla Svizzera. La Fed cup ha premiato il movimento globale migliore (se non altro per ragioni demografiche e dimensionali) tra Belgio e Italia. Tutto questo per dire che nel tennis avere il piacere di una vittoria di movimento tennistico complessivo è solo un contentino se si hanno tanti bravini ma nessun campione. L’acqua globalmente è tiepida ma in cima è gelido.Ecco perchè contano gli Slam.

  23. Gus scrive:

    Personalmente condivido l’idea di un campionato a squadre ogni 4 anni. Il tempo che intercorre tra un campionato e l’altro accresce il suo valore e allo stesso tempo consente pianificazione e programmazione.

    16 squadre, 4 singolari e 2 doppi, lo preferisco perchè si uniscono valori e spettacolo.

    L’accesso si decide in funzione di un sistema che si basi sul ranking individuale e di doppio.

    Gus.

  24. daniela scrive:

    Scusate, ma a me sia l’articolo di Tommasi sia i vostri commenti ricordano la polemica sulla scuola elementare in Italia, una delle migliori al mondo secondo i dati OCSE, e che pure la Gelmini vuole cambiare.
    Che cos’ha che non va la coppa Davis? solamente che le televisioni come sky o eurosport non la seguono e i telespettatori di quelle tv non si rendono conto dell’entusiasmo e del pubblico con cui essa è seguita.
    Ma avete visto la finale femminile WTa a Doha, deserta nel deserto? vedete i tornei atp fino alle semifinali? poco pubblico, anche certi masters series, se si eccettua quelli europei, Montecarlo e Roma.
    Ma la Davis è fin dal primo turno gremita, di gente che segue entusiasta, rumorosa, ma calda, per cui il clima è totalmente diverso, parlo del World group, naturalmente. In cui al limite non importa neppure che ci siano Federer o Nadal, perchè la formula è talmente vincente, talmente funzionante, che una finale come Boetsch-Kulti nel 1996 iè passata alla storia, per non parlare di Mathieu-Youzhny, di Escudè- Arthurs…e ne potrei citare molte, di partite che anche negli slam non si andrebbero a vedere o sarebbero confinate in campi secondari, e che invece in Davis sono “seguite”, vissute e sofferte da 27000 spettatori, come erano per la finale in Spagna, o da Flinders Park gremito come nella finale di Melbourne.
    Lunga vita alla Davis, così com’è, allora. La si renda visibile, e non la si criticherà più.

  25. Avec Double Cordage scrive:

    brava Daniela, sono pienamente d’accordo, ma vallo a raccontare a Stefano e Gus, quelli sò de coccio ;)

    l’unica cosa della quale la coppa davis avrebbe bisogno è una finale che coinvolga più paesi, e 4 al posto di 2 secondo me già basterebbero… di importante oltre a questo ci sarebbe solo che la world group coinvolga più squadre, appunto 32 in modo che paesi con una certa tradizione tennistica e quindi un certo seguito di pubblico appassionto non vengano buttate fuori sempre al primo turno, o peggio confinate nell’inferno della serie B per decenni, cosa negativa per il tennis globale specie se si tratta di nazioni popolose, con 50 o 60 milioni di abitanti come lo sono l’italia e la gran bretagna

    queste due cose appunto per renderla più visibile, più facilmente, mi sembra però che nei piani alti stiano già capendo il potenziale della coppa davis visto che dall’anno prossimo ci saranno punti ATP anche per la coppa davis

  26. Andros scrive:

    Per cortesia,

    qualcuno sa dirmi se qualche TV progarmma la finale? diretta o differita?

    Grazie in anticipo

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