La vicenda poteva essere
gestita meglio!

 
22 Settembre 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

La mancanza di buon senso non ha permesso di trovare un compromesso. La storia ricorda quella del “Caso Pilic” del ‘73.

Guerra, guerra senza esclusione di colpi fra Federtennis e Simone Bolelli, da ieri sospeso dalla Coppa Davis per tutto il prossimo quadriennio per aver detto di no alla convocazione al match di Coppa Davis con la Lettonia (dal quale aveva chiesto di essere esentato sperando di ottenere lo stesso trattamento di Volandri all’epoca del match con il Lussemburgo: solo che la Fit di Volandri aveva ritenuto di poter fare a meno e di Bolelli no).

“Il Consiglio Federale ha deciso che finché in carica ci saremo noi _ ha detto l’appena rieletto presidente FIT Angelo Bolelli _ Simone Bolelli non giocherà più in Coppa Davis. Siamo fermamente intenzionati a far giocare in Nazionale solo chi crede che la maglia rappresenti un valore da difendere. Gli stessi coach dei giocatori ci hanno chiesto una linea univoca, seria, rigida. Continueremo a far programmi, come è stato fatto finora, soltanto con coloro che si riconoscono nel sistema che abbiamo voluto, a costo di giocare in Coppa Davis con gli Under 12. Gli altri possono tranquillamente seguire Bolelli”.

Quattro anni di sospensione dalla manifestazione che da noi continua ad avere _ quasi misteriosamente _ maggior risalto mediatico perfino in uno spareggio per non retrocedere in C che non i tornei dello Slam. La Rai trasmette solo quella (sul satellite), gli sponsor ne tengono conto, la FIT pretende sopra ogni cosa il rispetto della maglia azzurra, mentre gli atleti professionisti di uno sport individuale come il tennis tendono sempre più a scegliersi liberamente i propri programmi, tant’è che in molti Paesi, vedi quelli di Federer, Nadal, Blake, Safin ma anche di campioni meno famosi (Stepanek, Karanusic) fra federazioni e giocatori si cercano (e si trovano) dei compromessi.

Da noi invece si è andati muro contro muro e ne è venuto fuori un provvedimento durissimo, mai preso prima. Con un po’ più di buon senso da parte di Bolelli in primis e Fit in secundis, la vicenda poteva essere gestita molto meglio. Adesso Bolelli (impegnato nel torneo di Bangkok, Bellucci avversario di primo turno, Berdych, al fianco del quale gioca il doppio, eventualmente al secondo) avrà ancora più motivazioni a far bene _ è l’unico aspetto positivo della vicenda_ e la Fit, al di là delle dichiarazioni ufficiali che dicono il contrario, difficilmente si augurerà che lui faccia troppi progressi, da n.45 del mondo qual è. Altrimenti in futuro verrà accusata di aver fatto harakiri per una questione di principio non universalmente condivisa. “Gli atleti devono essere da esempio ai più giovani, devono essere portatori di valori alti perché lo sport ha anche una funzione sociale. Rispettare la maglia azzurra significa rispettare se stessi, i compagni, coloro che ti hanno aiutato e chi l’ha indossata prima di te, onorando te e il tuo Paese. La Fit non e’ un tram sul quale si sale, si scende e magari si risale a proprio piacimento. Oltretutto, nei tram c’e’ il conducente, ed e’ lui che decide se e a chi riaprire le porte”_ ha detto Binaghi che rinfaccia apertamente a Bolelli i soldi investiti su di lui quando non era forte. A Roma, nel corso della conferenza stampa di Binaghi al Circolo Canottieri, sono state distribuiti fogli con il “conto della spesa Bolelli”, cioè i soldi versati dalla Fit a Bolelli (dal 2000 al 2006 83.745,38 euro, dal 2003 al 2008 i servizi di Pino Carnovale per 5 settimane 5.000 euro, le wild card nel 2003 10.000 dollari, quelle del 2006 in singolare e doppio per 6350 +2945, etcetera). Il clan bolognese (quasi un milione di euro guadagnati) ha replicato duramente “La Fit voleva imporsi come manager e ci aveva sottoposto un contratto in cui si pretendevano percentuali sui guadagni…”.

Mah…Se il tennis italiano avesse conquistato sul campo i titoli che hanno conquistato sui giornali le mille polemiche scoppiate negli anni fra Federtennis e giocatori, il nostro sarebbe uno dei più forti del mondo. Peccato che non sia così.

Il Caso Bolelli, ricorda vagamente il “caso Pilic” che nel ‘73 dette di fatto vita all’Associazione Giocatori, l’ATP, dopo che 79 dei primi 83 giocatori associati all’Atp dettero forfait al torneo di Wimbledon in segno di solidarietà al tennista jugoslavo (era croato, ma la Jugoslavia era un solo Paese) che era stato squalificato dal proprio Paese per aver preferito giocare un torneo anzichè la Davis. La federazione jugoslava chiese a quella internazionale di rifiutare l’iscrizione a Wimbledon di Pilic. La cosa accadde e da lì conseguì il boicottaggio. Dopo di che la FIT squalificò Panatta e Bertolucci per tre mesi. Panatta e Bertolucci erano soci ATP e due giorni prima di Wimbledon aderirono allo sciopero. Così contro la Spagna in Coppa Davis(cui erano stati squalificati Orantes e non ricordo più chi) giocarono Barazzutti e Zugarelli (con Bertolucci che ricordava sempre il divertente aneddoto: “per forza!, Corrado e Tonino per tirchieria non avevano voluto pagare la quota associativa dell’appena nata Atp, e così non aderirono poi allo sciopero e non furono squalificati solo per quello!”).

Barazzutti battè Santana, che era lì lì per smettere di giocare e non aveva aderito neppur lui all’Atp, quindi a differenza di Orantes non era stato squalificato.

Sono passati 35 anni da allora. Ho trovato nella Storia del Tennis di Rino Tommasi questa frase: “La federtennis reagì con un atto d’imperio, l’atteggiamento che il dirigente dilettante professa con maggiore entusiasmo, e squalificò i due giocatori, La Sopagna si comportò allo stesso modo, cosicchè Italia e Spagna si affrontarono a Torino in formazione rimaneggiata…Vinse l’Italia che poi andò a giocare a Praga contro la Cecoslovacchia senza Panatta e senza Bertolucci”.

Insomma, “caso Pilic” e “caso Bolelli”, è proprio il caso di dire nihil novi sub sole.

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119 Commenti a “La vicenda poteva essere
gestita meglio!”

  1. Karlovic 80 scrive:

    Mi sembra di rivivere, fatte le proporzioni, la storia di Karlovic alle ultime Olimpiadi. Ha rifiutato di giocare per la Croazia i Giochi, per un presunto malanno. Forse è ben più grave del caso Bolelli. Poi c’era Berticevic che si scagliò violentemente contro Ivo. Ubaldo conosce meglio di me la storia. Vero per alcuni anni non è stato convocato, ma per altre ragioni.
    Ma mica la Federazione Croata ha squalificato Ivo, o quant’altro.
    Anzi, ieri è stato lui che ha battuto i Brasiliani.
    Forse è eccessiva questa presa di posizione verso Bolelli.

    Tra l’altro Ivo scrisse anche una lettera ad Ubaldo,dicendo che il giornalista Croato Berticevic era consono scrivere contro di lui cose false.

    Ricordi Ubaldo?

  2. Viviana scrive:

    Mi dispiace solo che agli occhi del pubblico, soprattutto di quello che non segue il tennis, Simone Bolelli passerà come un “anti-patriottico”, come uno che non tiene al suo Paese e non gli interessa rappresentarlo. Concordo pienamente con quello che ha scritto.

  3. flexible scrive:

    a me piace la gente di carattere e intransigente.
    Sempre.
    Sono sicuro che se Binaghi fosse presidente della federazione svizzera avrebbe fatto lo stesso anche con federer.
    Mio nonno mi diceva sempre di diffidare di chi fa il grande coi piccoli perchè sono quelli che poi sono piccoli coi grandi…

  4. andros scrive:

    Il presidente Binaghi non si smentisce ancora una volta. Quando usa le parole “finchè in carica ci saremo noi Bolelli non giocherà più in Davis”.

    Parole chiare, esemplificative di una spocchia ed arroganza uniche.

    E bravo presidente, che bel tono degno da dittatore della repubblica delle banane.

    Bravo presidente, costruttivo, diplomatico, esattamente in linea col suo ruolo.

    Bravo presidente, continui così che a giocare a tennis ed investire il nostro tempo gratis (senza alcun contributo di nessun tipo, neanche morale) sui nostri e vostri giovani ci fate passare la voglia.
    Lei lo sa come funziona il tennis di base? quello che vi pompa quattrini con le varie tasse Fit? che fa consumare racchette, palle, abbigliamento, biglietti del Foro. Lei, presidente, lo conosce questo mondo del tennis di base? sembra di no.

    Bravo presidente, qual’è la regola che lei ha seguito e rispettato nella squalifica Bolelli? dov’era scritto? dov’è il precedente (anzi, c’è, Volandri non ha subito squalifiche..!)

    I giocatori sanno (Davis e Fed Cup) che se non si risponde ad una convocazione c’è la squalifica a vita? (pardon, a tempo in funzione della durata della dittatura Binaghi).

    Ma dove siamo? ma dove si è mai vista una cosa del genere?

    Ma si vuole sforzare a quasi 50 anni di cercare di usare un po’ di buon senso? ma cosa ha dentro, presidente? cosa ha? è arrabbiato col mondo ed ha deciso di farla pagare al tennis italiano? Presidente, ci faccia un sorriso. Ogni tanto.

    E, poi, questa vicenda della distribuzione dei fogli con gli investimenti fatti su Bolelli da giovane.
    Ma cosa significa? ma ci mancherebbe che la federazione non investa (tra l’altro cifre risibili) sui giovani promettenti. E’ il minimo che possa fare. Visti, tra l’altro, i balzelli che subiamo noi circoli senza alcun tipo di servizio in cambio. Almeno ci consoliamo se qualche soldo va a talenti come Bolelli. Meno male!

    La vuole un’idea? condizioni gli investimenti sui giovani talenti sopra ad una certa cifra con l’obbligo di rispondere alle convocazioni in nazionale. Ma ci vuole tanto a capire?
    Si faccia venire qualche idea intelligente, presidente.

    Presidente, si vergogni. Ancora una volta ha saputo solo dimostrare la sua assoluta incapacità di leadership, diplomazia, capacità di costruire il futuro.

    Bravo Presidente, continui così. Vedremo i risultati del suo atteggiamento rissoso, negativo, polemico e, prima di tutto, vendicativo.

    Presidente, si prenda una bella vacanza, si rilassi, non faccia nulla. Così, almeno, farà subire meno danni al nostro amato tennis.

    Non posso firmarmi. E non sapete quanto mi dispiace. Si vendicherebbe. Un’altra volta.

  5. ettore scrive:

    La solita vicenda italiana che si concluderà all’italiana con una bella dose di tarallucci e vino. Adesso si scanneranno un pò a carta straccia e poi faranno pace perchè è nell’interesse del giocatore non avere tutti i contro e della federazione avere bolelli nei prossimi impegni considerando che non abbiamo molto di meglio da schierare. Se così finirà come è sensato che sia, dovremo prendere atto ancora di come le regole i processi e le sentenze siano assolutamente transitori e non definitivi. L’unico punto fermo è che siamo nel caos assoluto e lontanissimi da quell’idea di gruppo coeso con il quale si possono ottenere risultati in davis. Questa vicenda è proprio italiana.

  6. giorgio scrive:

    @ Andros
    Penso che se lo desideri ti puoi firmare tranquillamente perchè Binaghi sicuramente non ti legge! Dici che si vendicherebbe (hai forse interessi nel tennis?), ma non ho capito se quel “un’altra volta”, scritto nel tuo post, era riferito al fatto che già in un’altra occasione si era vendicato o volevi significare che ti firmerai “un’altra volta”? Comunque sia, ritengo che se si vogliono fare certe affermazioni con una tale rabbia e con un tale risentimento, come lo hai fatto tu e non solo nel post a cui mi riferisco, si deve avere il coraggio di firmarsi con la consapevolezza di avere le spalle larghe per poterne sopportare le conseguenze. Altrimenti non ha senso! Che soddisfazione hai provato, ti sei solo sfogato e basta!

  7. Avec Double Cordage scrive:

    avevo già scritto un commento in precedenza sul sito ma li non basta mai lo spazio quindi aggiungo delle cose, probabilmente molte vediamo un po’ dove vado a finire con questa gittata

    In riferimento alla conferenza stampa e al comunicato FIT che annuncia la squalifica di Bolelli:
    Sinceramente una farsa del genere non meriterebbe nemmeno di essere commentata.
    Ma tant è… E per sparare una stracavolata cosi bisognava aspettare un 94,94% come candidato unico con poco più del 60% dei pochi aventi diritto al voto, due vittorie in Coppa Davis contro uno con best ranking 240 sulla sua superficie sfavorita e una vittoria sudata in doppio e un giorno per analizzare il tutto? Ma dai, e se per puro caso si finiva i serie C la “sentenza” sarebbe stata la stessa? Siamo al ridicolo, almeno gli è stato lasciato il diritto di toccare una racchetta di tennis in Italia? Se fossi uno degli altri giocatori non giocherei più in Davis fino a che non venga chiesto almeno scusa a Bolelli e agli appassionati di tennis.

    Chi sa cosa avrebbero proclamato se invece per puro caso perdevamo il doppio e finivamo in serie C

    sono sempre stato contrario al tifo che reputo una cosa troppo calcidiotica ma a questo punto faccio una metamorfosi e mi trasformo in ultra tifoso di Bolelli e spero che raggiunga come minimo i top ten, gli do anche la licenza di battere Federer e se può servire alla causa anche Edberg, Becker, Agassi e McEnroe e se la trovo mi compro anche la sciarpa Bolelli

    Ho letto l’articolo di Lea Pericoli e anche se non mi aspetto mai nulla di buono da parte sua, anzi, quel articolo è veramente una letterina da seconda elementare per il contenuto. Come si fa a parlare di minaccia poi? Dopo che Pietrangeli che aveva esternato che non accettare una convocazione è come sputare sull bandiera nazionale Pistolesi gli avrebbe telefonato chiedendoli di fare più attenzione a quel che dice penso nel senso di “cerca di usare le parole con cura … del tipo perché qui c’è di mezzo un ragazzo che sta lavorando duro” al che questo gli chiede “che fai mi minacci? Io dico quello che penso e ciò che mi pare!” Va bene l’età avanzata e l’individualismo ma mi domando se qui sono completamente rimbambiti? E non solo quelli anziani.

    Nel comunicato ufficiale FIT si dice “Innanzitutto mi scuso per la reticenza dei giorni scorsi, ma era un atto dovuto, visto che la squadra era impegnata nella sfida di Coppa Davis con la Lettonia”. Te credo! :) Perché se una cretinata come quella della squalifica in aeternum la sparavano pochi giorni prima della partita rischiavano di dover giocare con Trevisan e Fabbiano, con il rischio che Fabbiano li mandasse pure a quel paese

    Oltre la beffa poi pure l’insulto cosa vorrebbe significare: “Continueremo a tifare per lui: ha qualità tecniche da top ten e speriamo che non paghi i limiti caratteriali, visto che i campioni devono essere prima uomini e poi atleti. Speriamo possa essere l’eccezione che conferma la regola”. Vogliono forse dire che Bolelli non è un uomo come loro, ma solo un ragazzino che sta provando a fare l’atleta? Mi chiedo se questi qua che stanno li a parlare sappiano quanto bisogna lavorare per essere tra i primi 50 invece di navigare con i Juska, Bogdanovic o Scheidweiler

    poi questa di non dargli una wild card per Roma (ma penso che tanto non gli servirà) e proprio una zappata nei piedi, se un italiano vince qualche turno e ne parlano in tv e sui giornali è solo meglio per tutti e anche per loro, e poi quali altre Wild Card dovrebbe ricevere, per i challanger di Napoli e Todi forse?

    completamente assurda poi ma non meno delle altre questa sparata napoleonica riferita all’ATP e al circuito professionistico che delle federazioni alla totalitarista alla conquista dell’impero si fanno un baffo: “d’altrocanto il tennis… i regolamenti del tennis lo consentono… consentono… è questa la grande anomalia del nostro sport che noi naturalmente nelle sedi opportune combattiamo e cerchiamo di riformare in senso contrario” mi viene il dubbio che questi per gli internazionali d’Italia vorrebbero squalificarlo proprio, anche per le qualificazioni, altro che niente wild card

    andando avanti poi, ciò è gli aiuti dell FIT a Bolelli consisterebbero nel avergli aiutato a ricevere il permesso di allenarsi nella palestra dei finanzieri a Roma e di avergli dato una mano con gli avvocati della FIT per uscire da un contratto che non stava comunque in piedi? Ma cos è una barzelletta sui finanzieri tipo quelle sui carabinieri di Berlusconi… e poi giù con tutte le cose che sono state date a Pistolesi, tra una sfilza di incarichi di alto rango tipo capitano ai giochi del mediterraneo c’è anche quella di averlo consigliato (o raccomandato non si capisce bene) ad Italia 1 come telecronista… (chi sa se hanno consigliato anche Fabretti alla RAI non mi sorprenderebbe) viene veramente da chiedersi se la sanzione è per Bolelli o Pistolesi?

    consiglio veramente di ascoltarsi l’intervento intero (meglio sarebbe se vi fate pagare però) è una specie di versione tennistica del contratto con gli Italiani firmato sulla scrivania di cigliegio di Vespa http://multimedia.quotidianonet.ilsole24ore.com/?tipo=media&media=4416 è semplicemente una esibizione in ognipotenza e assoluta mancanza di senso diplomatico, lo ammetto in fatto di diplomazia e disposizione al consenso qui sono peggio ma molto peggio di me, anzi peggio anche di come ero quando ancora andavo all’asilo

    citato testualmente “LA QUESTIONE TECNICA! bello! uno scandalo che non ci sia una competizione mondiale che sia lo specchio fedele del valore dei movimenti tennistici che può esprime l’Italia rispetto alla Lettonia rispetto alla Russia” ma cari miei se c’è la World Team Cup ogni anno e quest anno c’era pure l’Italia con Bolelli e Starace, la verità è che di campionato mondiale del tennis dove giocano i numeri 8 contro i numeri 6 o anche 2 di una nazione non gliene importa a nessuno, senza considerare che i numeri 8 di molte nazioni come anche quelli italinai sono ben oltre la centesima posizione, il tennis non è uno sport di squadre a 11 come il calcio, mi rendo conto che in un paese com l’Italia c’è chi ha difficoltà a capirlo, ma uno sport individuale dove l’unica squadra che ha senso è quella tipo coppa davis formata dai quattro migliori, il tennis si esprime nei valori di vertice e non in quelli medi di un movimento: 6 tristonazzi lavoratori e 4 bravini non valgono un campione, per questo è inutile che continuano a fare classifiche basate sui migliori dieci italiani paragonati ai migliori dieci svizzeri o croati per rallegrarsi il natale, conta solo chi ha le capacità per arriva almeno in semifinale di slam e quindi nei top 10

    va beh di castronerie come questa citata è pieno tutto l’audio e sarebbe troppo citarle tutte

    ne voglio aggiungere una però perché gloriosa, la sparata finale su domanda di Tommasi, in breve vorrebbero cambiare la forma della Coppa Davis! Ma non la formula che fa si che Federer e Murray giochino in serie B e la Corea del Sud in serie A (il metodo più semlice per evitare questo è quello di mettere 32 squadre invece di 16 in “serie A” e cosi se va storta si perde al primo turno - e poi se nello stesso anno nei play off perdi con la Tunisia o l’Irlanda ti meriti veramente di fare un anno fuori dalla prima categoria) bensi vorrebbero cambiare il format dello scontro che in se E’ LA COPPA DAVIS ovvero 4 singolari ed un doppio ed è quello che la rende cosi esaltante quando a giocare sono i migliori (e ci sarebbero molti esempi e probabilmente quest anno se ne aggiungerà uno con la sfida Argentina-Spagna) e fa si che davide possa battere golia, ci vogliono solo talento e attributi e non serve a niente avere 20 pallettari da challenger.
    Insomma questi vorrebbero veramente avere il coraggio di cambiare una storia che ha più di cento anni! Ma un attimo di modestia si può chiedere a queste persone che hanno dato tanto al tennis mondiale specialmente dopo Panatta? Per perdere tranquillamente sempre e ovunque e senza speranze contro la Spagna e battere ridendo e scherzando la Lettonia a furia di Juska-Stoppini e Pavlovs-Luzzi sai che spettacolo! Il modo di disegnare il tabellone delle sfide è stato cambiato varie volte dal challange round alla World Group etc. e sarebbe ora di adattarlo al professionismo, ma anche alla ITF è pieno di dilettanti come alla FIT e poi c’è l’ATP che ha già il suo giro ed avrebbe il monopolio se non ci fossero i tornei dello slam. Un piccolo spiraglio si è aperto l’anno scorso con l’assegnazione di punti anche in Davis quindi prima o poi si arriverà ad una serie A con 32 squadre. Ma cambiare la formula dei 4 singolari più doppio best of five griderebbe vendetta, chi sa cosa hanno in mente poi? Forse 5 singolari con i vari pallettari di ogni paese che si sfidano best of three, magari ci mettono pure 5 singloari femminili con ragazze che una demivole non se la sognano nemmeno e già che ci siamo ci mettiamo pure un fritto misto, chi sa cosa gli frulla per la testa a questi … incredibile, in che mani siamo.. se c’è uno che va sanzionato anzi radiato è proprio questo comitato

    Mi viene da piangere poi a pensare che sicuramente c’erano tutti i migliori giornalisti assieme a Tommasi e dopo una cacofonia di assurdita a valanga del genere molto probabilmente nessuno avrà contradetto, certo quando ti arriva addosso un blob di questa dimensione mastodontica non è nemmeno facile ma era li che bisognava contrastarlo, chi sa forse qualcuno ha fatto delle domande scomode alla inglese, almeno sperarlo si può

    una nota positiva soltanto: ogni tanto si interpellano anche co-acc

    se poi è vero quello che dice il team di Bolelli: “pretendevano di farci da manager e ci chiedevano di firmare un contratto che prevedeva percentuali sui suoi guadagni e che non abbiamo voluto firmare…ne abbiamo conservato la copia.” non c’è più limite in questa federazione, altro che sviolinate del tipo “…e in cambio chiediamo solo di non doparsi e di rispettare la maglia azzurra…” si e difendere il paese dall’assalto dai barbari… ma perchè non si curano i loro circoli e lasciano il tennis agonistico a chi dei circoli sene infischia

    non che sia di alcuna rilevanza, ma mi domando che fine abbiano fatto Baccini e il suo blog?

    un ultima cosa tanto per riflettere, il fine settimana mi guardo il telegiornale e una tipa con accento padano si mette a dire: Federer riporta la nostra nazionale in prima divisione. Era il tg della tv ticinese, loro sono in trecentomila ma possono fregiarsi di una nazionale con quello che molto probabilmente è l’uomo che ha giocato il miglior tennis da 500 anni all’oggi, noi siamo quasi 20 volte tanti e non riusciamo nemmeno ad avere chi rappresenta il movimento tennistico in un modo per lo meno decoroso, figurasi un top ten, però che bei circoli… ma a chi importa di giocare in un circolo invece di su un campo qualsiasi

  8. BB1980 scrive:

    Sinceramente, preferisco gli articoli su chi sia il più forte tennista della storia ed i commenti su Federer, Nadal alle prese coi campioni del passato.
    La conferenza stampa di Binaghi - nientepopodimenoche al circolo Canottieri Roma : very exclusive - non fa che confermare il livello del personaggio. Probabilmente è più adatto al circolo canottiere, oppure alla diga sul lago Mulargia : il target è quello

  9. Avec Double Cordage scrive:

    @giorgio
    chiamalo sfogo a me sembra che andros abbia dato il suo parere, e questo fa parte della democrazia, in una vera democrazia non c’è bisogno di firmarsi per esprimere un parare ma non bisogna nemmeno temerlo anzi e preferibile firmarsi in un ambito veramente democratico, in un ambito semi democratico è perlomeno concesso di esprimere un parere ma è consigliabile non firmarsi per non subire vendette, in un ambito dittatoriale è meglio non dire nulla e applaudire il capo. Caro giorgio tu cosa hai detto nel tuo post, quale parere hai espresso in riguardo al tema trattato? Ancora nulla mi sembra, beh allora di la tua!

    Aggiungo che spero che gli altri giocatori che sono in una situazione simile a quella di Bolelli di fronte ad un affronto talmente sproporzionato (questo si sproporzionato e non le paio di settimane e un migliaio di dollari inflitte dall’ATP per scommesse quando c’è un regolamento che le vieta dal 2001) dimostrino solidarietà a Bolelli e rinuncino di giocare la Coppa Davis e alle Wild Card nei tornei italiani, i nomi tanto li sappiamo basterebbe che i primi 6 giocatori italiani dicessero la loro con onestà e forse questa dittatura d’altri tempo stile comunismo dell’età della pietra abbia una fine, poi sicuro quello che verrà dopo non sarà chi sa che per la carenza di democrazia intrinseca al sistema ma a modi e metodi peggiori di questi è difficile pensare

    dimenticavo:
    Ubaldo nel secondo paragrafo hai scritto “presidente FIT Angelo Bolelli” forse è meglio correggere ;)

  10. wik scrive:

    avete già scritto tutto, concordo 100%
    vergogna
    mi auguro che in qualche modo in seguito a questa squallida vicenda si formi qualcosa di simile all’atp come associazionismo fra le accademie, in maniera da difendersi da questi squali e da impostare un serio movimento tennistico italiano che rappresenti realmente l’Italia.
    Fossi gli altri giocatori non giocherei mai più finchè c’è Binaghi

  11. chloe de lissier scrive:

    siamo un paese nal quale il compromesso, la scarsa sensibilità ai principi etici, il “machiavellismo” esasperato trovano la loro migliore patria. l’intransigenza, la prepotenza, gli “aut - aut” rigidi sono il rovescio della stessa medaglia. la cronaca sociale e politica ce ne mostra ripetuti esempi quotidiani, nelle piccole quanto nelle grandi questioni.
    è avvilente. ma è difficile andare oltre la presa d’atto, perché si tratta di una cultura e di un modo d’essere ormai troppo radicati.
    mi dispiace per i più deboli, anche se in questo caso specifico mi è ostico individuarli.

  12. pedrinho&luvanor scrive:

    Una FIT moderna e dinamica.
    Stiamo ancora a parlare di Pietrangeli e Pericoli.
    Il nostro miglior giovane se ne va a Bangook a farsi un mazzo tanto, ed invece di preoccuparsi di giocare il suo miglior tennis deve difendere il suo coach da due vecchie glorie .

  13. Gudpis scrive:

    @giorgio
    Ho già affrontato questo discorso, ma te lo ripeto: ANONIMATO? SI!
    Si vendicano? Si signore. Interessi da difendere SI e NO. Se x interessi pensi a qualche giro losco di affari legati al tennis… ASSOLUTAMENTE NO!, Se per interessi intendi la legittima difesa del lavoro che hai fatto per passione, volontariamente, insieme ad amici, nell’interesse di grandi e piccini…. SI!
    Non sono ovviamente Madre Teresa, lo faccio non per dovere, ma per piacere!

    Caso Bolelli: dal tono che usa il RE SOLE di Bulgaria secondo me ci crede davvero di avere un gradimento del 94,94%!…
    Dovrebbe leggere un pò questo blog, così si ridimensiona!
    UBALDO LO LANCIAMO O NO ‘STO SONDAGGIONE NEL BLOG sul gradimento nel movimento per il PRESIDENTE… DAI!

  14. Andros scrive:

    Caro Giorgio, caro Avec Double Cordage.

    In particolare scrivo a Giorgio.

    Capisco che dal tuo punto di vista potrebbe sembrare opportuno firmarsi..

    Premetto che sono dirigente di un circolo anche abbastanza importante.

    Purtroppo non posso firmare. Non è nel mio stile ma non posso.

    Ho già subito personalmente e con me il mio circolo delle vendette da parte della Federazione capitanata da Binaghi. Ti prego di credermi. Sono vendicativi ed hanno il potere. Fanno ciò che vogliono.

    Non é tanto una tutela personale ma di chi rappresento.

    Non ho nessun interesse nel tennis se non aiutare i giovani a crescere e faccio un altro mestiere nella vita…per fortuna!!

    Nella mia frase finale mi riferisco al fatto che Binaghi, secondo me, ha dimostrato di vivere di ripicche e vendette.

    Il mio scopo è contribuire a creare una maggiore consapevolezza e senso critico per cercare di migliorare il tennis. Spero, in qualche modo, di riuscirci.
    Non credo che questa dittatura bulgara, questo modo di creare il consenso attraverso la raccolta delle deleghe, questo modo di rapportarsi con i coach e giocatori siano costruttivi per il nostro tennis. Quindi cerco di combattere questi comportamenti. Nel mio piccolo, ovvio.

    Comunque, Giorgio, sono a tua completa disposizione se vorrai approfondire con me il tema anche privatamente (ehi, non è una minaccia!).

    Non rimaniamo zitti!

    Grazie anche a questo blog possiamo far sentire la nostra voce ed esprimere le nostre opinioni. Contribuire a creare più informazione e consapevolezza.

    Il blog della Federazione é censurato. Ovviamente. Non accoglie nessuna valutazione che non sia in linea con le loro opinioni.

    Altro esempio da dittatura bulgara.

    Buon tennis a tutti

  15. Andros scrive:

    Caro Ubaldo,

    credo che l’idea di Gudpis sia da prendere in considerazione.

    Credo che la tua (scusa il tu..) imparzialità ed autorevolezza possa essere ultriormente messa al servizio del tennis.

    Sono a sua disposizione se ritiene che possa in qualche modo anche aiutare.

    Grazie in ogni caso a lei ed al suo staff per darci la possibilità di esprimere pareri diversi su questo blog.

    Il sito della Fit é censurato. Ovviamente. da Baccini in persona.

  16. DARTAGNAN scrive:

    DOMANDA: Nel pezzo di Tommasi uscito ieri su La Gazzetta si pone una domanda sacrosanta: perché in Italia negli ultimi 20 anni non è uscito nemmeno un giocatore come Gulbis?
    Aggiungo: perché l’ultimo titolo dello Slam vinto da un italiano risale al 1976?
    Qualcuno degli addetti ai lavori dovrebbe tentare un abbozzo di risposta realistica, progettuale, e iniziare veramente a lavorare.

    AMARCORD: Nel suo discorso in sede d’assemblea elettiva (Fiuggi ?) all’epoca della sua prima elezione Angelo Binaghi disse rivolgendosi a Rino Tommasi, unico candidato avversario, che ancora aveva i calzini intrisi di terra rossa. Dichiarazione appassionata: lui sarebbe stato un presidente per il tennis. Quello di campo anziché delle poltrone.

    SPERANZA: Mi auguro che Simone Bolelli entri nei primi 10 del mondo, come può, e forse deve, con tutte le sue forze. Se arriverà a vincere gli Internazionali d’Italia chi mai lo premierà stringendogli la mano?

    FAVOLA: La presa di posizione federale mette il buon senso sotto le scarpe. Assomiglia alla scelta dell’asino di Buridano, che uscito dalla stalla di buon mattino, per rientrarvi sul far del tramonto, cominciò a batter testate sulla prima parete che ebbe di fronte fino a tramortirsi, invece di ritrovar l’uscio. Che era ancora aperto dalla parte opposta. Mancò la visione prospettica…

    CONCLUSIONE: Questo spirito vendicativo arcaico della federazione mette il tennis in cattiva luce e ne fa le spese soltanto il tennis. Quello della base, dei minuscoli circoli con 1, 2, 3 campetti, che pagano sassate di tasse federali solo per mantenere l’affiliazione, senza ricevere nemmeno 2 tubi di palle a titolo di riconoscimento. Al di là della retorica sulla maglia azzurra, che nessuno ha mai indossato gratis, la questione Bolelli-Fit poteva essere gestita senza clamorose dichiarazioni da ambo le parti. Senza vendette.

    Perché è questo il messaggio che è arrivato alla gente. Peccato.

  17. Roberto Commentucci scrive:

    Sono molto dispiaciuto, perché (come del resto era prevedibile), si è arrivati allo scenario peggiore.
    Un provvedimento disciplinare durissimo, un deferimento alla procura Federale, Pistolesi che parla di rivolgersi agli avvocati… carte bollate e polemiche a volontà. L’ultima cosa di cui avevamo bisogno.

    Eppure, negli ultimi giorni sembra che, nonostante tutto, qualcosa di positivo, da questa dolorosa vicenda, possa anche venire fuori. Sembrerebbe che a Montecatini sia stata finalmente raggiunta un’intesa fra i tecnici dei team privati (a parte, ovviamente, Pistolesi) e la Federazione, come sembra potersi desumere da questa intervista rilasciata da Umberto Rianna:

    http://multimedia.quotidianonet.ilsole24ore.com/?tipo=media&media=4401

    Insomma, ora che ha ottenuto un nuovo mandato come presidente federale, Binaghi sembra finalmente voler venire incontro alle richieste dei team privati (che erano poi la causa profonda del dissidio Pistolesi-Bolelli-Federazione): gestione della squadra di Davis, gestione del settore tecnico, aiuti ai giovani agonisti.
    E pare che la pace sia finalmente scoppiata con tutti gli altri tecnici e giocatori.

    La mia sensazione è che Pistolesi, pur avendo una certa parte di ragione nella sostanza delle rivendicazioni (che erano condivise dagli altri coach), abbia disastrosamente sbagliato i modi, i tempi, lo stile relazionale e comunicativo, andando ad un deleterio muro contro muro contro una persona poco flessibile come Binaghi, provocandone la prevedibile reazione.

    Insomma, mi sento molto vicino a quello che scrive oggi sulla vicenda Marco Lombardo, in un articolo che che trovate qui:

    http://www.selpress.com/tennis.it/esr_visualizza.asp?chkIm=14

    Ora, speriamo che il tempo porti consiglio, che la serenità di Simone non ne risenta, e che lo strappo, con un minimo di buon senso da entrambe le parti, possa essere ricucito.

  18. andrew scrive:

    ascolta, Gudpis…

    lascia stare…bisogna capire che è finito il tempo del dialogo (c’è mai stato?), degli sforzi per far capire che il movimento deve aprirsi, del perdere tempo a digitare per mostrare la “buona fede”…

    Io l’ho capito definitivamente un paio di anni fa, quando nella mia zona “ad alto tasso federale”, ho compreso che pur di non aprire a chi gioca o vorrebbe giocare veramente, nei consigli di circolo tirano su, come si suol dire, “cani e porci” purché manovrabili, utiliizzabili e scaricabili.

    Fine del discorso.

    O sei allineato alla visione del tennis circolo-centrica e non tennista-centrica O SEI FUORI. Quindi, devi decidere tu a questo punto se ritiene ancora giusto affiliarti o meno, FARE TENNIS all’interno o fuori dalla federazione.

    Dall’interno non si cambia niente né può filtrare alcunché. C’è un esercito di avvocati a difesa di quel triste fortino.

    Ti aspetto nel vaffantennis…

  19. BB 1980 scrive:

    E se chiamassimo Binaghi ” Mulargia Bill” ???

  20. chloe de lissier scrive:

    ho appeno finito di leggere le dichiarazioni di bolelli, in merito a questa vicenda. conoscevo già quelle dei maggiori protagonisti a diverso titolo nella questione.
    la federazione può certo ritenere di escludere dalle convocazioni per un periodo più o meno lungo chi si rifiutasse di partecipare ad un incontro qualsiasi, a prescindere dalle ragioni addotte. ma dovrebbe anzitutto avere un comportamento limpido e specchiato, che non pare abbia invece avuto tanto in questa quanto in altre circostanze (”vicenda volandri”, per esempio); dovrebbe poi astenersi e pretendere altrettanto da tesserati e figure rappresentative (pietrangeli, nella circostanza) dall’esprimere giudizi di valore, ancora di più quando questi sono così grevi da rasentare il ridicolo (”sputare sulla bandiera” et similia) e servono solo ad esacerbare gli animi ulteriormente.
    i giocatori hanno certo come primo diritto quello di salvaguardare la loro carriera e i loro specifici interessi. ma farebbero bene anche loro ad avere un comportamento più onesto: volandri ci ha abituati a giravolte d’ogni genere (rifiuti di convocazione per questioni di denaro, accordi poco chiari con l’allenatore); lo stesso bolelli avrebbe fatto meglio a dichiarare fin da subito le ragioni che lasciavano presupporre a lui e al suo staff di poter esentarsi dalla convocazione senza conseguenze e, a mio parere, sarebbe stato ancora più credibile se non si fosse servito del precedente di volandri, ma avesse manifestato limpidamente le ragioni personali che motivavano la sua scelta, assumendosene le responsabilità pienamente.
    Insomma, mi sembra che tutti, indistintamente, abbiano ciurlato nel manico, tirando acqua al proprio mulino e fregandosene altamente delle ragioni e degli interessi altrui.
    penso però che la mossa più errata l’abbia fatta il presidente della federazione: non si è reso conto che una cautela maggiore avrebbe giovato soprattutto alla federazione. e quindi a lui stesso.

  21. andrew scrive:

    Ma scusa Roberto…

    ma mi pare logico che una federazione di tal fatta adesso passi a BLANDIRE gli altri coach e isolare il “dissidente”…si tratta della solita mossa momentanea di difesa… quello che semmai stupisce (ma non troppo) è che gli altri coach si facciano BLANDIRE per qualche spicciolo sapendo bene che si tratterà di una misura valevole finché stanno buoni e si fanno manovrare, CONFERMANDO CHE NEL TENNIS BASTA RIUSCIRE A DIVIDERE PER FREGARE TUTTI.

    E TUTTI SI FANNO FREGARE PER QUATTRO SPICCIOLI…

  22. Andros scrive:

    Caro Andrew,

    quanto ti capisco. Credo che tu abbia ragine. Anche io provo spesso le tue sensazioni.

    Non vorrei rinunciare però a mantenere alta la voce di chi, come noi, non è d’accordo col sistema bulgaro.

    Non molliamo al punto di non farci neanche più sentire.

    In ultimo, ccos’è il vaffantennis? solo una battuta (sulla scia della contestazione politica di Grillo) o qualcosa di reale?

    Attenzione, dobbiamo mantenere i toni moderati. Non solo perchè è giusto e costruttivo ma anche perchè, altrimenti, perdiamo credibilità e siamo attaccabili.

    Coraggio Andrew, non mollare

  23. Gudpis scrive:

    @Andros
    vivo la tua stessa situazione, ti sono pienamente solidale.
    Speriamo che non ci facciano passare la voglia di impegnarci nello sport più bello che c’è!
    Continuo a riscontrare che ci sono opinionisti ed opinionisti. Ci sono quelli che hanno coraggio e quelli che se la fanno sotto. Sono mesi che diciamo che la Fed. è vendicativa e alcuni tacciono, dandoci ragione… e sì perchè così facendo confermano che anche loro hanno paura delle vendette.
    Penso che di fronte all’art. sul “Vate Rino Tommasi” bassezza incredibile (pubblicata a spese nostre) cui questa Federazione Bulgara Tennis è arrivata, i “Colleghi” di Tommasi si dovevano far sentire un pò di più.

  24. Gudpis scrive:

    @andrew
    Grazie probabilmente hai ragione. Meno impegno… più salute!

  25. andrew scrive:

    Gudpis…non hai capito il vaffantennis….Esso richiede ancora più impegno, anzi un impegno del tipo ma-chi-te-lo-fa-fare…

    Vaffantennis va inteso POLISEMANTICAMENTE e significa, a seconda delle profonde sensibilità personali, “vai a fare tennis”, “vieni a fare tennis” e persino può essere termine insultante per chiunque lo voglia vedere così (e che abbraccio anticipatamente)…

    Vaffantennis al momento siamo io, mio figlio, altri 3-4 ragazzini, il coach certificato vaffantennis (CCV), che bi-trisettimanalmente prendiamo le nostre chiappe e le portiamo su un campo da tennis (pubblico, parrocchiale o parete) e andiamo ‘affantennis.

    Certo, che credibilità vuoi che ci sia in un simil progetto…una buffonata che può solo svilire tutto il tennis…

    Ma vedi, io alla credibilità non credo più…tanto più a quella della FIT…

    Quindi, create un Vaffantennis Team e veniteci a trovare…

  26. Nikolik scrive:

    Ho pochi elementi di fatto, gli unici che a una persona pratica quale sono interessano, ma cercherò di fare tesoro di questi pochi elementi.

    Da questi elementi emerge: c’è una deliberazione del Consiglio federale, quindi quello che è stato preso non è un provvedimento disciplinare, non è una sanzione disciplinare, perchè detti provvedimenti, per competenza, possono essere presi solo dagli Organi di Giustizia Federali competenti.

    Quindi, se non ho capito male, il consiglio federale ha fatto un semplicissimo ragionamento: non ti squalifico (anche perchè, ripeto, il consiglio federale non è un organo di giustizia, non può squalificare nessuno), infatti, se vedete bene, nessuno ha mai parlato di squalifiche, semplicemente ha detto: non ti convoco più in Davis, che è un ragionamento ben diverso. Non convocare un giocatore appartiene alla discrezionalità di una Federazione, ma non è una squalifica.
    Poi il consiglio federale ha semplicemente detto: non ti dò più wild cards, ed anche questa non è una sanzione disciplinare, dare una wild card è una concessione discrezionale anch’essa, le wild cards le dò a chi voglio.
    E così via.

    La questione, quindi, potrà sembrare di poco conto, ma non lo è. Cercare di squalificare Bolelli significherebbe: deferirlo agli organi di giustizia federali, processi, ricorsi, polemiche, avvocati.
    La questione diventerebbe ancor più dilaniante.

    Tenendo a mente, come al solito, e al di là di chi abbia ragione o no, solo i dati oggettivi, i pochi che abbiamo, penso, quindi, al di là di tutto, che la federazione si stia lasciando aperta una porta con il giocatore ed il suo coach; per il momento, niente squalifiche e dilanianti processi; solo una deliberazione del consiglio federale, che potrà essere revocata da altra di segno opposto; nessuna, per ora, sentenza disciplinare suscettibile di passare in giudicato e di diventare irrevocabile ed immutabile.

    Insomma, dai pochi dati oggettivi che abbiamo in mano, sembra, ripeto sembra, che la Federazione si stia lasciando un margine di trattativa con Bolelli ed il suo coach.

    Spero, veramente, che si mettano d’accordo.

  27. Andros scrive:

    Dittatura bulgara

    Come noto le dittature censurano l’informazione. E la pilotano come credono.

    Bolelli sta per entrare in campo in Thailandia. Non c’è nessun cenno della sua presenza sul sito della Federazione.

    Normalmente ci sono tutte le info dei giocatori italiani impegnati nei tornei Atp e Challenger. Spesso anche Futures.

    Che dite, hanno anche deciso di non citare più Bolelli sul sito ufficiale della dittatura bulgara?

    Un altro esempio, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, del modo di fare arrogante e vendicativo di Binaghi e del suo clan.

    Bravo presidente, continua così. Cosa farai? censurerai Bolelli sempre sul sito Fit?

    Cosa fari Presidente? farai finta che Bolelli non esista più?

  28. Gudpis scrive:

    @andrew
    capito! Bandiera Pirata nel circolo…. Bandane nere in testa, benda sull’occhio accecato, e via in campo affatennis più cattivi che mai !

  29. pedrinho&luvanor scrive:

    A me Binaghi fa un po pena.
    Passa per un giovane Presidente.
    Ma di giovane non ha ne l’aspetto ne la voglia di vivere.
    In guerra con il resto del mondo .
    Mai una battuta.
    Di una tristezza infinita.
    Sembra che cerchi la lite per dimostrare quanto e’ forte.
    Prendersela con Bolelli.
    Un ragazzo che tutta l’Italia vorrebbe avere come figlio.
    Ce lo meritiamo.
    Dobbiamo soffrire e Binaghi e’ la persona giusta per incrementare lo squallore che c’e’ in giro.

  30. Avec Double Cordage scrive:

    @Andros
    attenzione Andros ! ! !
    il VAFFANTENNIS è una creazione di andrew http://www.vaffantennis.it e sta per “Vai A Fare Tennis” …nel senso di vai e prendi la racchetta e un tubo di palle e vai al primo campo che trovi senza stare a fare tessere, iscrizioni etc.

    non c’è nulla di volgare se non il fatto che si offre al volgo ciò è al popolo normale che non p formato solo da notai, avvocati, dottori etc.

    io sono molto d’accordo con andrew in questo, anche se devo ammettere che non faccio parte del vaffantennis, ma forse è solo ancora che non ne faccio parte, si vedrà io ho le mie idee e andrew le sue e probabilmente e meglio se teniamo un po’ di distanza ;) ma approvo senza alcun dubbio il vafantennis!
    e se ci fosse un anima viva qui che potrei convincere ad aderire farei anche io un team vaffantennis in onore di andrew, prima o poi si troverà qualcuno :)

    tu andros però faresti bene a fare attenzione perché se come scrivi sei un dirigente di circolo, il vaffantennis per ora ti è ostile in quanto il tuo circolo fa parte di un esercito invasore occupatore che ostruisce tutto il tennis che si svolge al di fuori dei circoli ormai già da ere remote

    la mia visone (ma è solo una visone e non sono al punto di andrew con il suo vaffantennis e non penso nemmeno che mai ci arriverò) se ti interessa è quella di trasformare la FIT in federazione dei circoli emarginandola dal tennis di base partendo dalla costituzione di una specie di “Associazione dei Tennisti Italiani”, che si metterebbe in diretta concorrenza con la FIT attuale nell’ambito solo del tennis di base però, lasciando alla FIT tutto il resto dai PIA ai circoli (ovviamente) ai tornei fino alla coppa davis

    questa nuova associazione dovrebbe essere strutturata con principi di democrazia di base (tutti possono votare senza interferenze di mandatari ad sempio tramite internet) meritocratica e con una dirigenza professionale stipendiata in base ai risultati e licenziabile, ma ciò che conta e che dovrebbe interessarsi solo di far costruire campi pubblici in cemento o sintetico principalmente in zone rurali, e quindi in quelle zone rurali i campi per i giovani sarebbero gratuiti, e di facilitare l’accesso al tennis ai bambini e ai giovani rendendolo più popolare nel senso del volgo e pubblicizzandone le espressioni di vertice (grande slam) partendo dal livello regionale anche con metodi inconsueti utilizzando ad esempio emittenti regionali per fare ad esempio dei riassunti quotidiani dorante le settimane dello slam indirizzati ad un pubblico giovanile etc… non vado oltre anche perché queste cose le ho già ripetute molte volte (anche troppe ormai) e sono sicuro che ci sono molti che si saranno sicuramente anche già stufati

    ad ogni modo gente come io ed andrew per te istituzionalmente sono dei ribelli anzi direi quasi dei terroristi, stai attento quindi andros :) perché i tuoi capi si potrebbero vendicare con te solo per aver comunicato con il nemico, anche se siamo solo degli innocqui nani a loro confronto, disarmati e con le pezze al sedere

  31. Roberto Commentucci scrive:

    Andros, però adesso non esageriamo con il cieco furore antifederale, o si ottiene l’effetto contrario a quello che si vuole. Ti devo correggere. Simone scenderà in campo domani contro Bellucci, perché il brasiliano, ironia della sorte, ha giocato in Davis contro la Croazia e deve farsi un volo intercontinentale.

    Ecco l’order of play di Bangkok di oggi:

    http://www.atptennis.com/en/common/TrackIt.asp?file=http://www.atptennis.com/1/posting/2008/1720/op.pdf

    Come si vede, Simone ha giocato in doppio, in coppia con Berdych, e i due hanno vinto 63 63 il loro incontro di primo turno.

    Sulla sostanza del tuo post, voglio credere che la linea di comunicazione sulle vicende sportive di Simone a livello Atp resti assolutamente neutrale rispetto a questa brutta storia, o davvero si scadrebbe nel ridicolo.

  32. giorgio scrive:

    @ Gudpis e Andros
    Visto che da quello che scrivete siete ambedue dirigenti di Circolo penso che la sede più adatta per esprimere il vostro disappunto verso la Fit sarebbe stata l’ultima Assemblea, sempre che i vostri presidenti vi avessero voluto delegare. Mi ribadirete che è giusto farlo quì ed in anonimato perchè avete paura di probabili ritorsioni non nei vostri confronti, ma nei confronti del vostro Circolo. Devo ammettere che rispondendomi così ragionate bene, ma mii spiegate che senso ha farlo in un blog dove quelli che scrivono se la suonano e se la cantano senza che l’altra parte lo sappia e senza un contraddittorio? Tu Gudpis dici che coloro che pur pensando male della Fit non esprimono su questo blog il proprio disappunto non hanno coraggio. Perchè secondo te coraggio sarebbe esprimere opinioni in anonimato. Penso proprio di no. Per me coraggio è esprimere i concetti in cui si crede e sopportarne eventuali conseguenze. Gli attributi o si hanno o non si hanno! L’ho sperimentato io stesso sulla mia pelle. Ai tempi di Galgani facevo parte di un Comitato regionale che era allineato alla sua politica. Dopo poco che stavo dentro, mi sono trovato a non condividere parecchi aspetti dell’allora dirigenza federale e mi sono tirato fuori, sbandierando ai quattro venti il mio dissenso. Anche allora, per come dite voi, esistevano le vendette, ma credetemi alcuni valori nella vita valgono di più di ogni altra cosa! Per adesso avete perso il treno ed il prossimo passa tra quattro anni perchè non potete far altro che aspettare una nuova Assemblea, naturalmente quella nazionale (a livello regionale, in tutte le regioni, non succederà niente, anche nelle Marche, non ti illudere, caro Gudpis). Ed alla prossima volta, per cortesia, fatevi venire il coraggio e dite quello che avete da dire, altrimenti ci ritroveremo punto ed a capo!

  33. Andros scrive:

    Caro Roberto,

    rispetto il tuo punto ma questa volta, scusa, non sono d’accordo con te.

    Non é furore, io parlo di un fatto concreto: normalmente sul sito Fit si citano gli italiani impegnati nei tornei internazionali ed oggi, guarda caso!, Bolelli non é citato.

    Pensi che sia casuale?

    ma perchè dovrei tacere?

  34. Nicola L scrive:

    Or ora ascoltato via radio live from Madrid: ITALIA-SLOVACCHIA!!!!! Almeno il sorteggio ci permette di giocare in Italia, certo che la Slovacchia era la prima testa di serie e l’abbiamo presa!!!! La solita fortuna….

  35. Roberto Commentucci scrive:

    Ma no, Andros, certo che non devi tacere, ci mancherebbe.

    Credo però che tu sia incorso in un equivoco. Simone in singolo gioca domani, non oggi, e in genere sul sito Fit ne danno conto poche ore prima rispetto all’inizio dell’incontro.

    In soldoni, se entro stasera, sul tardi, non apparirà la notizia di Simone impegnato contro Bellucci a Bangkok, allora dovremo davvero pensare male. Ma confido che una simile caduta di stile venga evitata.
    O almeno lo spero.

  36. Roberto Commentucci scrive:

    Quindi giocheremo a luglio, in casa, contro la Slovacchia, squadra molto più debole della Lettonia (l’unico tennista di livello che gli è rimasto è Karol Beck, reduce da una squalifica per doping). Hanno poi un discreto doppio, Mertinak-Polasek, ma sulla terra non possiamo perdere.

    Sfideremo, a settembre, una delle perdenti del Gruppo Mondiale.

    Bolelli per battere la Slovacchia non ci serve, mentre sarà probabilmente necessario averlo in squadra a settembre nello spareggio-promozione.

    C’è un anno di tempo per fare la pace. Speriamo che basti.

  37. Avec Double Cordage scrive:

    @Roberto Commentucci
    nel ridicolo ci siamo già (faccina con occhi piangenti) non parlare più di Bolelli sarebbe andare oltre il ridicolo

    ho letto l’articolo sul giornale di Marco Lombardo, tra l’altro il link che hai messo non funziona questo qui dovrebbe funzionare

    http://www.selpress.com/tennis.it/ poi si trova l’articolo nella lista
    Il Giornale Ma 23/09/2008 43 Ma stavolta gli assenti hanno torto

    io non mi trovo d’accordo con quello che ha scritto Lombardo

    più ci penso e mi sembra che si sia voluta attuare una strategia del “divide et impera” da parte della federazione approfittando del fatto che Bolelli vorrebbe farsi una classifica per avere un buon sorteggio al Australian Open e che forse veramente ha dato picche alla federazione per dei contrati di management come dice Pistolesi, questo non lo so, sarebbe da verificare. Ma se Pistolesi dice di averne le copie si potrà tranquillamente verificare e allora quella secondo me sarebbe “la smoking gun”.

    La strategia è abbastanza perfida da poter riuscire (purtroppo) ma il modo in cui è stato proclamata è veramente ridicola e non degna di persone adulte

    ribadisco che gli altri team pur avendo forse dei vantaggi a breve termine farebbero bene a distanziarsi dal operato della federazione perchè a lungo andare sarebbe molto meglio non dover sottomettersi a dei diktat federali in fatto di programmazione tornei, dopo tutto di tennisti bravi da allenare tutto l’est europa è pieno e verrebbero volentieri in italia, anzi sarebbe il caso di dargli anche il passaporto a molti cosi magari ci scappa il top ten, già con Ljubicic e Djokovic ci siamo andati vicini

    se si trovasse il modo per finanziare la cosa secondo me si troverebbero degli atleti eccezzionali anche in africa o senza andre tanto lontano anche in italia cercando tra i figli degli immigrati, dopo tutto Sampras, Agassi, Chang, Tommy Ho, Philippoussis, Nalbandian ad esempio sono tutti figli di immigrati

  38. mikele scrive:

    pazzesca sta storia……bolelli dice di aver parlato con barazzutti……ma che cosa gli ha detto di preciso…?
    non si poteva sapere prima il riscrio che correva…che ci voleva a fare una telefonata!!!!mi sembra assurdo…..se barazzutti gli avesse dato l’ok…tutto apposto…viceversa gli di diceva…e poi era bolelli a decidere in maniera definitiva…..no cosi!!!
    bah

  39. Marco Lombardo scrive:

    A Bolelli ho risposto sul Giornale di oggi e sono d’accordo con Ubaldo: la questione è stata gestita male da tutti. Bolelli non può nascondere che il vero motivo del rifiuto è la polemica sulla spedizione a Pechino, ma è davvero volgare che la Federazione faccia circolare la lista della spesa, visto che è suo compito investire sui tennisti. E’ come se io regalassi dei soldi a un amico e poi mi mettessi a rinfacciarglielo. Insomma, siamo messi proprio male e vista la maggiioranza bulgara con cui è stato eletto Binaghi credo che le cose non miglioreranno, anche se gli altri coach a Montecatini hanno detto di aver visto uno spiraglio nei rapporti con la Fit. Resta comunque un dubbio: se si fosse trattato di un Italia-Lettonia semifinale del World Group, Bolelli avrebbe rifiutato?

  40. anto scrive:

    In questo momento sono convinto che Bolelli e Pistolesi se la stanno ridendo a Bangkok tra un body massage e una visita al mercato galleggiante. Finalmente si sono tolti dalle spalle la scimmia(ndr la fit). Intralciava la loro carriera, miseri guadagni a fronte di alti prize money, e rotture di scatole a non finire. Cinque anni di squalifica? L’italia sara ancora in B e Bolelli sarà top 15, con tre o quattro milioni di soli prize money in più. Barazzutti sarà ingrigito in panchina, si sarà fatto saldare alla sua seggiolina e quando lo dovranno sostituire lo porteranno via con la seggiolina compresa. Ubaldo effettivamente non ha tutti i torti, la faccenda poteva essere gestita diversamente, pugno di ferro ma guanto di velluto, certo Pistolesi con l’ultima sua buotade che lo vede coinvolto, le presunte minaccie a Pietrangeli, non ci fà una gran bella figura, anche se sinceramente non lo vedo a Bangkok telefonare nel cuore della notte per minanciare un signore di 80 anni. credo che abbia cose ben più interessanti ed importanti da fare. Comunque Bolelli e il suo clan alla fine sono forse i veri vincenti di questa querelle, non volevano giocare la davis e per i prossimi cinque anni sono stati accontentati. Oro il bolognese deve solo entrare nei top 15, se così sarà sarà lui il vero vincitore morale nel brccio di ferro con Binaghi, in caso contrario alla fine tanto non cambierà niente.

  41. laura scrive:

    Aderisco al Vaffantennis e sollecito altri a fare altrettanto;quantomeno dimostreremo che il94%e rotti raccolti dalPresidente non corrispondono al reale pensiero della base.Affantennis non posso più purtroppo per gli acciacchi dell’età ,ma ho chilo pratica in famiglia tutti i giorni (per diventare Probabilmente UN BEL NESSUNO) o quasi (non tutte le stagioni della vita permettono una pratica giornaliera!( aquesto punto ci vorrebbe una di quelle faccine gialle contristata ma non sono arrivata ancora nel manuale alla pagina relativa)
    @ Nicolik: alla faccia della porta aperta! a me sembra un bel portone sui denti o se preferisci in faccia!
    Esprimo il mio sdegno per le parole di Pietrangeli durante la telecronaca ,fossi la mamma del ragazzo mi sarei non solo attaccata al telefono(come ha fatto Pistolesi) ma l’avrei anche minacciato ,si minacciato di querela!

  42. andrew scrive:

    grazie dello spot, AVEC…

    tuttavia devo correggerti in alcuni punti, relativamente ai circoli. Vaffantennis significa anche “vai a fare tennis” nei circoli, prenditi pure la tessera. Ossia, se sei pazzo o poco consapevole, in fondo sono affari tuoi.

    Io personalmente invece dei circoli “denuncio” le seguenti caratteristiche poco piacevoli che mi è dato riscontrare nella mia “realtà”:

    1. I circoli non sono associazioni sportive.
    2. I maestri non sono associazioni sportive.
    3. Non ci sono associazioni sportive che operano nel tennis.
    4. Checchè ne dica Nikolik, un circolo non ti fà la tessera agonistica se non ti fai socio del circolo, a meno che tu non vada in un’altra realtà extraregionale, conoscendo.
    5. Farti socio di un circolo, qua significa doverti pagare anche bar, piscina e altro (anche se non sai nuotare o sei astemio o altro). Fanno 600 euro per avere la tessera agonistica.
    6. Per trasferirti da un circolo nel quale sei caduto male, devi ANCHE pagare 100 euro di tassa.
    7. Se hai iscritto tuo figlio a un circolo, non è più tuo (tennisticamente) per 4 anni o addirittura fino a 18. Poi, con i soliti 100 euro (o più per lo svincolo), ti viene restituito. Sai, ci sono i cattivoni in giro…
    8. A seguito dei punti sopra, le persone che gravitano in un circolo provocano ustioni alla pelle a distanza a chiunque impugni una racchetta.
    9. Ogni azione e attività in un circolo è finalizzata al prestigio del circolo e non alla crescita degli atleti, con conseguente spreco di risorse e tempo nel cercare di fare terra bruciata di ogni attività tennistica extra-circolo.
    10. La maggior parte dei soci di un circolo sono lì legati da attività extra-tennistica (il dentista, l’assicuratore, ecc… hanno lì parte dei loro clienti). Il circolo rappresenta inoltre “il loro giardino di casa” dove i loro ragazzi cresceranno e quindi non deve essere sovrappopolato.

    Potrei continuare anche sul lato maestri-circolo ma mi fermo qua…devo lavorare anch’io ogni tanto…

    Ciao ciao

  43. Avec Double Cordage scrive:

    Roberto la partita contro la Slovacchia da quel che ho capito io dovrebbe essere dal 8 al 10 maggio

    quella dovremmo vincerla a meno di una rivoluzione dei team, quasi quasi sarebbe il momento giusto per farla questa rivoluzione, o forse sarebbe meglio aspettare, ?? difficile decidere, certo che se poi si aspetta troppo non serve a nulla ai coach e ai team che saranno sempre ricattabili e in fin dei conti nemmeno a noi appassionati tanto entrare in world group sarà dinuovo ostica, molto probabilmente ci sapetterebbe una squadra tra USA, Serbia, Repubblica Ceca, Chile, con abbordabili solo: Austria o Germania l’unica partita veramente aperta, Israele, Romania e Olanda la più facile a meno che Hase non segui Gulbis
    potrebbe capitare anche la Svizzera perchè giocano negli USA

    @Marco Lombardo
    il punto è che non era una semifinale di coppa davis contro argentina, russia, usa o spagna ma ma una abbordabilissima partita di serie B quasi C contro un Gulbis ventenne e un suo povero connazionale, pratia sbrigabile anche con le nostre terze linie visto che l’unica partita con risultato in forse era il doppio, e il doppio lettone per colpa di Juska o Pavlos era più penoso del nostro

  44. Avec Double Cordage scrive:

    io non sarei sorpreso se la partita contro la Slovacchia si giocasse a Caldaro, cosi è sicuro che non ci sarà nessuna rivoluzione

    come infrastruttura a Caldaro la cosa sarebbe fattibile, nel terreno dove ci sono i campi da tennis c’è un palazzetto delle dimensioni giuste (per hockey ghiaccio, che d’estate viene utilizzato per il beach volley) e quindi si può giocare al coperto che a maggio è probabilmente meglio e la Slovacchia non è un squadra come la Spagna che farebbe fare il pienone ad una struttura grossa

    ma forse c’è qualche grosso circolo da accontentare, lo sapremo abbastanza presto

  45. rael scrive:

    Dunque, a parte la brutta figura di qualcuno, anzi di quasi tutti,….. direi di non stare troppo a preoccuparci:

    ….se il nostro fosse davvero “bono”, e x “bono” intendo roba da primi 10 al mondo (ma a 22 anni già lo si sarebbe dovuto vedere,…oh, poi magari sbaglio….), vedrete che entro poco tempo va a finire tutto a taralucci e vino,….tipico italian-style !!!

    …se invece il nostro confermasse l’attuale valore, senza ulteriori margini di miglioramento (….oddio, un pò pochino x la verità, vabbe’ che non abbiamo tanto di meglio, ma insomma non e’ che si rischia di perdere un Edberg, o un McEnroe,…o un Gulbis va….) allora forse la Davis italiana può perfino fare a meno di lui.

    …credo, Rael.

  46. federico scrive:

    La Slovacchia in casa.. meglio di così non si poteva proprio sperare!

  47. Fabio P. scrive:

    @Marco Lombardo
    Eh no, Marco, il paragone che fai non calza proprio.
    La Federazione investe sui tennisti, giusto, ma per avere un ritorno .. e la partecipazione alla Davis è tra queste.
    Bolelli ha torto su tutta la linea …
    Bolelli avrà bisogno della Davis, su questo non ci piove.
    Non è un campione.

  48. Gudpis scrive:

    @Giorgio
    ovviamente auspicavo più coraggio rivolgendomi ai giornalisti di professione, quelli che lo fanno per mestiere, che raramente si nascondono dietro pseudonimo, anche se ti ricordo che lo pseudonimo ha fatto da sempre parte del mondo giornalistico.
    Non mi è chiaro il tuo ragionamento: ascolta… sei ben informato su tutto (anche sulla Lombardia, Marche ecc), sai perfettamente come vanno le cose in FIT. Siccome è vero che esiste un ambito di oggettività e un altro di soggettività, e spesso le ragioni che si oppongono per giustificare le proprie preferenze soggettive finiscono per offuscare dentro un uomo la visione delle cose per quelle che sono… allora ti dico: cerca di essere oggettivo! Hai tutti gli strumenti per farlo. Sai perfettamente che TUTTO quello che ho scritto è vero, ma non puoi o non vuoi ammetterlo, magari perchè vedi degli aspetti positivi, magari per dei rapporti di amicizia che hai (ecc.. i motivi possono essere molteplici e tutti giusti). Fare rimostranza in Assemblea? Certo è giusto, ma non cambia lo stato delle cose, che nella mia esperienza e quello che ho raccontato talis et qualis.
    Eppoi questo blog è l’ambito massimo che mi compete… non sono un professionista nel mondo del tennis, non ci vivo, più di così sinceramente non me ne importa di fare rimostranze, nessuno mi può chiedere un impegno maggiore di quello attuale (dormano sonni tranquilli i lorsignori!).
    Ps: quando parlavo di sorprese nei CR ti garantisco che era più una speranza che altro. Non ho nessuna prova di come andranno le cose in quelle regioni e sinceramente il fatto che tu ti sia allarmato ( e credo anche informato!) mi fa contento… significa che col blog un pò di zizzania si riesce a spargere. Mi sento un pò come quello che era atterrato sulla Piazza Rossa: PROVOCATORE!

  49. Emiliano Faeti scrive:

    Secondo me ha ragione Bolelli su tutta la linea.
    In primis, ognuno è libero di scegliersi il manager che vuole e la federazione non deve metterci il becco.
    Seconda cosa, beh è ridicolo che Bolelli venga squalificato 4 anni per non aver risposto alla convocazione con la Lettonia.
    Se si fosse trattato di un match molto più impegnativo sono sicuro che Bolelli avrebbe giocato.
    Sia Bolelli che i federali sapevano benissimo che contro i lettoni avremmo vinto ugualmente. Anche se dobbiamo fare i complimenti a Gulbis, va detto che il tie è finito sono al 5° incontro solo perchè ci siamo complicati la vita noi.
    Bolelli ha giocato (e molto bene) con la Croazia e credo che senza di lui sarà molto ma molto difficile pensare di tornare nel main draw di coppa Davis. Binaghi ha fatto la popò fuori dal vasino con quelle dichiarazioni a sproposito. Ma come si fa a gestire una federazione in maniera così dittatoriale senza un dialogo con i giocatori e vari team?
    In Spagna funziona diversamente e …i risultati si vedono.
    Complimenti a tutti coloro che hanno confermato Binaghi… ma cosa ha la gente al posto del cervello?

  50. Fabio P. scrive:

    Proposta ridicola, semiseria, seria, provocatoria ? vedete voi …
    Eccola.
    Mettiamo mille euro a testa, raccogliamo qualche centinaia di adesioni, investiamo su un paio di ragazzi e su un coach.
    Gestiamo la cosa e dividiamoci i guadagni.
    Nel calcio ci stanno riuscendo (squadramia) con piu’ di 20.000 iscritti.
    I miei mille comunque sono sempre pronti …

  51. Avec Double Cordage scrive:

    ok andrew il messaggio è chiaro e forte ;) anzi pare che mo anche Bolelli sia stato degradato (degradato per come la pensano loro) a vaffantennista

    perchè ho letto nell’articolo di Paolo Rossi su La Repubblica http://www.selpress.com/tennis.it le seguenti frasi “…Bolelli da oggi potrà allenarsi sollo su campi privati, oppure su campi di qualche circolo che non sia sovvenzionato dalla Federtennis…” voglio sperare che si tratti di un fraintendimento del giornalista, a parte che bisognerebbe vedere chi sovvenziona chi perché per quel poco che ci ho capito io di questo baraccone sono i tesserati che tramite dei soldi versati ai circoli sovvenzionano la suddetta federtennis che poi li incanala nei suoi gangli, e guarda un po’ a giudicare dal conto che la FIT avrebbe fatto girare alla conferenza stampa (che si può anche definire scomunica del disertore Bolelli dichiarato praticamente “vogelfrei” visto che i modi sono quelli del medio evo) in 16 anni (considerando che adesso ne ha 22 e che per partire bisogna iniziare a 6 anni) ha speso quasi centomila euro per un talento come Bolelli, ma è roba da ridere dai, considerando che un genitore che ha come figlio uno con il talento di Bolelli sborsa senza grossi problemi la metà di quei soldi all’anno se vuole fare sul serio

  52. BB 1980 scrive:

    @ Gudpis
    Ritengo che la tua idea del sondaggio sul reale indice di gradimento di Binaghi sia del tutto plausibile.
    E’ il presidente delle canottiere; che “quando arrivava Savoia era integerrimo, ritto e vigile sulla diga Mulargia”.
    E magari pensa pure di essere un grande ingegnere

  53. Andros scrive:

    per Roberto (relativamente al mancato avviso sul sito Fit di Bolelli in campo).

    Sorry per il frainteso, attendo nella speranza che abbia ragione tu.

    Vedremo domani.

  54. Andros scrive:

    per Giorgio,

    capisco il tuo punto. Il tuo punto di vista. Scusa ma non lo condivido.

    Andare all’assemblea? a fare cosa? visto che con il sistema delle deleghe ed un solo candidato non ci sarebbe stata nessuna possibilità di intervenire.

    Sei mai stato ad un’assemblea federale? io si. Quella bulgara in un giorno feriale alla fine del mondo per scoraggiare la partecipazione (Fiuggi) dove fu eletto Binaghi per la prima volta con l’appoggio di panattone (nessuno ricorda mai come Binaghi l’ha prima sfruttato e poi cestinato ben sapendo che panatta era a dir poco..scorretto).

    E’ inutile andare. Sono soldi sprecati. preferisco regalare i miei soldi (personali perchè noi dirigenti dilettanti ci muoviamo a nostre spese….) ad uno dei miei giovani per andare a fare le quali in un future.

    Prendo come esempio altri campi. Nelle dittature, ha sempre funzionato andare muro contro muro? quasi mai no. Forse diventi un eroe ma muori subito.

    Prendi anche la carboneria…si muoveva per nobili intenti. Però in segreto.

    E’ questo il clima caro Giorgio. Alle volte guerra di principio per i principi, muro contro muro, non paga.

    Intanto ho la piccola soddisfazione di avr coniato “dittatura bulgara” (almeno credo..).

    Un modo sintetico che comunica in modo chiaro e rende noto a tutti il clima nel quale viviamo.

    un caro saluto

  55. Andros scrive:

    vaffantennis

    ragazzi, grazie per le info.

    Ottima iniziativa. Complimenti.

    Scusate ma la ritengo parallela e non sostitutiva….

  56. pibla scrive:

    Disastro Binaghi su tutta la linea e Federazione coperta di ridicolo.
    Speriamo solo che Bolelli non risenta troppo di tutto questo can can.
    Forza SIMO!!!!!

  57. Gudpis scrive:

    @andros
    io voglio il copyright sulla definizione: RE SOLE di BULGARIA!
    A te le altre soddisfazioni…

  58. Andros scrive:

    Carissimo Gudpis,

    assolutamente si: RE SOLE DI BULGARIA mi sembra prorio sia coniato da te. Complineti, molto carino.

    Noi scherziamo ma vedrai che RE SOLE e DITTATURA BULGARA hanno buone possibilità di “passare” nel gerco comune e dare il loro piccolo contributo a far capire con immediatezza a chi ne sa meno di noi il clima della Federazione. Ops, pardon, della DITTATURA BULGARA e del suo capo RE SOLE

  59. mets74 scrive:

    La durezza del provvedimento mi pare più dovuta al pessimo rapporto tra Fit e Pistolesi che alla gravità del rifiuto di Bolelli. Certo non può passare il principio che si possa rifiutare una convocazione in davis a proprio piacimento, qualunque siano i motivi (a parte quelli fisici). Però questa scomunica a vita mi puzza di vendetta.

  60. BB 1980 scrive:

    @ Gudpis
    No, è meglio Mulargia Bill; esimio rappresentante dell’ingegneria idraulica cagliaritana. Quella della Cassa del Mezzogiorno

  61. chloe de lissier scrive:

    sta diventando una goliardata… mah!

  62. ernesto b. scrive:

    vorrei dire che credo non serva al tennis un top 10 per essere visibile sulle televisioni e farne parlare ancor di più sui giornali,a loro servono solo polemiche ,ed ecco che i midia si fanno in 10 loro pur di alimentare polemiche sterili e inutili.
    del tennis giocato gli scrivani fanno dei trafiletti che per leggerli bisogna essere muniti della lente di ingrandimento!!!
    per loro il ”casino” Bolelli è manna…..

  63. andrew scrive:

    Roberto…tra un po’ dovrai fare anche un articolo sul figlio di Fanucci, che sul sito FIT ora è dato come una delle promesse del tennis internazionale…

    Su Trevisan e Lopez ci hai già informato, adesso tocca a lui…

    Come gioca?

  64. Avec Double Cordage scrive:

    @Fabio P.
    mille euro sono troppi sarebbe come buttarli nel WC (che in questo caso non sta per World Cup) perché non saremmo abbastanza persone a versarli, vedi in pratica la tua proposta è la stessa della mia di fondare un “Associazione dei Tennisti Italiani” ma io invece di mille euro farei fare un offerta annuale a discrezione di chi vuole aderire, ci sarà chi non mette niente, ci sarà chi mette un euro chi ne metti 100 e chi ne mette dieci ma in maggioranza tutti metteranno qualcosa ogni anno e con quei soldi si potrebbero costruire die campetti in cemento nelle periferie e nei paesini sperduti che si possono utilizzare anche d’inverno e vedrai che ci saranno bambini che ci andranno e ci saranno genitori che gli accompagneranno e con della buona volontà si potranno pure organizzare dei raduni con dei maestri, il resto si può propagare tramite interent e reti televisive locali che tanto non hanno uno straccio di programma da trasmettere e secondo me sarebbero ben contente se avessero qualche trasmissione semi seria da mandare in onda

    poi una volta creata la base si può anche pensare di fare una cosa centrata più su dei veri talenti usciti da questa base per aiutarli in un modo più sullo stile di quello che proponi tu, senza ricattarli però di giocare con le squadre del campanile o di che so io, devono giocare con i vari Federe, Nadal, Djokovic e Murray non per difendere la patria, il paese o il campanile altrimenti che senso ha? on avrebbe più senso delle mezze cose che la FIT sta facendo ormai da sempre. Il divario tra i paesi con campioni e quelli senza è che in alcuni paesi hanno smesso di adottare il sistema anni 50 anzi in alcuni paesi tipo Russia e Serbia un sistema del genere non lo hanno mai avuto e in alcuni addirittura non hanno avuto mai nessun sistema e pure il top ten è saltato fuori

    @Andros
    hai capito perfettamente vaffantennis e tutto il resto sono iniziative parallela e non sostitutive ai circoli, si vuole solo creare un clima di sana competizione e concorrenza destituendo il monopolio malsano. per fare un esempio in itlia a raccogliere i soldini per Eros e Vasco c’è solo la SIA che ha il monopolio e quindi fa quel che gli pare e incassa pure soldi sui cd vuoti perché ipoteticamente potrebbe esserci messa della musica e non solo dati o vi siete mai meravigliati perché in ogni servizio dei tg ci sono tre canzonette in sottofondo, negli USA invece ASCAP e BMI e SESAC si fanno concorrenza e le cose sono un minimo più sensate ache se ogni tanto fanno delle cause assurde con i loro avvocati tipo chiedere soldi ai boy scout perché cantano le canzoni delle quali loro hanno i diritti, causa ovviamente respinta ma in Italia chi sa come sarebbero state applicate o interpretate le regole, probabilmente secondo il criterio andreottiano

    una cosa è sicura a Bolelli adeso lo conoscono in tutta italia e non selo scorderanno in fretta, almeno chi gioca a tennis, il suo valore di mercato e la sua tifoseria dovrebbe essere aumentata speriamo riesca a dimenticarsi tutta questa inutile sceneggiata il più presto possibile e fare dei bei risultati, forza Bolelli! …il primo VAFFANTENNISTA nei PRAUS

    @chloe de lissier
    che ci vuoi fare tutta la cosa è solo da ridere …l’ha impostata cosi il re sole di bulgaria (gudpis guarda che io non pago copyright) meglio ridere che piangere comunque, a Bolelli non cambia nulle se non lo fanno giocare più per il geovillage olbia, giochera nella bundesliga dove ha giocato Pistolesi se proprio ha bisogno di soldi, speriamo di no comunque

    @giorgio
    sinceramente è un po’ contro voglia che ti tiro in ballo perché se non si vuole che poi dopo il terzo contraddittorio sbattiate la porta in faccia a tutti (non mi pare proprio il tuo caso ma non si sa mai) bisogna prendervi sempre con i guanti di velluto mentre a voi come dimostra l’esiliazione di Bolelli piace andare giu dritti con il pugno di ferro, altro che cantarsele e suonarsele ;)

    ammetto che c’è anche chi dalla vostra parte contribuisce regolarmente dati concreti e inconfutabili ma sono spesso dati riportati per tirare acqua ai mulini dei circoli per mezzo della federcircoli mascherata federtennis-FIT, non c’è bisogno che metta nomi tanto si è già capito a chi mi riferisco e poi per la tranquillitià di tutti è meglio rimanere impersonali in queste circostanze altrimenti finisce di nuovo che c’è chi si indiavola e sbatte la porta… e gia inizialmente ho scritto che è contro voglia che entro di nuovo in questa spinosa discussione anche perché molti della vostra fazione non hanno certo tutto questo tempo da sprecare con questo blog essendo la loro professione un altra e chiaramente molto più importante di queste palline gialle alle quali gia si offrono come conducenti o condottieri nel loro ristretto tempo libero

    ad ogni modo vedi non solo io ma penso anche molti altri in italia e anche all’estero, considerano questo blog il fulcro degli appassionati di tennis in italia, e poco conta se quelli della federcircoli, il presidentissimo Binaghi, il portavox Baccini (beh lui se è ancora in carica penso che qualche volta lo legga anche lui questo blog …maggiormente che adesso tutti gli articoli del suo blog con 4 commenti ciascuno sono spariti nel oblio del cyberspazio soppiantati da articoli di giornali, se dovessi sbagliarmi e i suoi articoli sono ancora in giro magari c’è qualcuno che da il link diretto) e tutti i lorgransignori commendatori medaglia mauriziana grancapoccioni samaritani del tennis che sacrificano il loro tempo libero e il loro aspramente guadagnato denaro per il bene dei giovani tennisti sul sacro altare della patria trovano che leggere questo blog sia inutile perchè qui si fa solo aria fritta e in 4 gatti ci si dilette a cantarsela e suonarsela, ecco come detto poco conta. Io penso invece che qui si possano esprimere pensieri, valutazioni, opinioni, proposte anche utopiche e ironiche senza problemi di censura e c’è pure chi ti risponde

    E il fatto solo che ci sei tu significa che il contraddittorio c’è, se poi è poco è colpa vostra perché per rispondere non c’è ne bisogno di iscriversi ne di pagare alcuna tassa ne di alcuna tessera, lo si può fare senza problemi da qualsiasi internet cafè del mondo

  65. andrew scrive:

    lascia stare, Roberto…è già sparito tale riferimento…diciamo che me lo sono sognato…

    però, ci seguono assiduamente, non credevo…

  66. Roberto Commentucci scrive:

    Piero Fanucci è un ‘88, l’ho visto giocare (male) al future del CT Eur, qualche mese fa. Alto, buon fisico, discreto servizio, ma sinceramente non mi pare che abbia grandi mezzi.

  67. Andros scrive:

    Roberto, per fortuna hai avuto ragione tu.

    La Fit ha pubblicato sul suo sito le info sul torneo che sta per giocare Bolelli: meno male!

  68. Roberto Commentucci scrive:

    Si Andros, meno male.

    E hanno anche riportato le dichiarazioni sulla vicenda rilasciate da Bolelli per telefono a sky tg 24, che trovate qui su Ubitennis:

    http://ubitennis.quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/09/23/120353-simone_parla_sono_molto_deluso.shtml

  69. Emiliano Faeti scrive:

    Non ho mai visto giocare Pietro Fanucci, non so se si possa considerarlo una promessa. Da quello che so si allena col papà Fabrizio (classe 1956 e numero 309 nel 1982) alla Florence Tennis Academy. Ha 20 anni, come best ranking è arrivato al numero 1251 il 7 Luglio di quest’anno. Ha giocato 54 partite con un bilancio di 30 vinte e 24 perse (56%) giocando prevalentemente a livello Futures e sulla terra battuta dove complessivamente ha un 59% di vittorie. Ha raggiunto al massimo gli ottavi di finale 4 volte a livello Futures su 15 apparizioni nel Main Draw mentre ha superato le qualificazioni 9 volte su 14. Ha avuto una Wild Card al Challenger di Como dove ha perso al primo turno contro Francesco Aldi. Il giocatore col Ranking più alto da lui battuto quest’anno è lo svizzero Yann Marti (numero 832) battuto nel turno di qualificazione del Futures di Aosta.

  70. giorgio scrive:

    @ Gudpis

    Se non si riuscissero a dormire sonni tranquili e se ci dovessimo allarmare per quello che dice sia pur “un provocatore”, come tu ti definisci, ma che per sua stessa ammissione, ha in questo blog l’ambito massimo che gli compete, caro Gupdis, saremmo veramente inguaiati!

    @ Andros
    In una qualunque Assemblea, anche se il candidato Presidente è uno solo, chiunque si sia costituito come delegato ha sempre diritto di parlare. Cosa che ha fatto, nell’ultima Assemblea, Ottolini che ha potuto tranquillamente esporre le proprie idee anche se non in linea con quelle federali. Lo stesso avresti potuto fare tu se fossi stato presente e delegato. Altro discorso è se mi chiedi a cosa sarebbe servito. Ti risponderei a nulla, ma quella, ti torno a ripetere, è la sede giusta per poter esprimere il proprio disappunto, forse non la sola. Per quanto riguarda la parola “bulgara”, scusami se ti tolgo qualche merito circa l’aver coniato tu questa espressione, ma oramai da qualche tempo, almeno dalle mie parti, è un modo comune di dire, usato normalmente per sottolineare certi atteggiamenti non proprio corretti. Se dalle tue parti, al contrario, ancora non era stato usato questo vocabolo, scusami e complimenti per averlo inventato (uso inventato, anche se non va bene, per non ripetere coniato)!

    P.S. Su l’Assemblea di Fiuggi, dove naturalmente ero presente, sono d’accordo con te sul fatto che la scelta del giorno di svolgimento (mi pare il lunedì) poteva essere discutibile, certamente non lo sono quando affermi che Fiuggi è “alla fine del mondo”. Non vorrei sbagliare, ma mi pare che questa cittadina, a meno chè non ci sia un’altra con l’identico nome, si trovi al centro dell’Italia!

  71. Fabrizio Scalzi scrive:

    Questa storia infinita,non troverà mai pace…la davis per un giocatore di tennis non deve essere una priorità!ho sentito dire nei giorni passati che LA DAVIS è l’unico veicolo promozionale per un tennista(ma non tutti ancora hanno il satellite mi pare..)…per fortuna che si gioca solo poche settimane l’anno!!Comunque per la vicenda di Simone,spero che col tempo si possa stemperare il clima,anche se credo che il presidente stalinista Binaghi,non faccia passi indietro.Mi sembra la stessa situazione che si verificò con Furlan, Gaudenzi e co.,ricordo pure nel 1973 quando Niki pilic si rifiutò di giocare per la nazionale jugoslava…ci fù un ammutinamento di tutti i giocatori per il torneo di wimbledon.ed era un regime comunista!in italia pare che nessun giocatore possa fare una sua programmazione individuale ma vada concordata per gli impegni di davis. Se un giocatore decide di fare una sua scelta,per poter progredire in classifica, penso che vada rispettato.Forse Simone è il campione che aspettiamo da anni?sarà il tempo a dircelo…Comunque Forza Bolelli!!!

  72. Mauro M. scrive:

    Mi sembra che il tennis italiano si stia avviando allegramente verso l’autodistruzione e, tutto sommato, con quello che si è visto e sentito in questi giorni, credo che non sia poi un gran male…

    Ho assistito, una volta tanto dalle tribune e non in TV, allo spareggio di Coppa Davis e devo dire che di posiitivo c’è solo il risultato, ossia la permanenza nel I gruppo della zona euroafricana.

    Per cominciare, non è accettabile sentir dire a Fognini, dopo la partita che ha fatto e in tono autoassolutorio, che ha “solo” ventun anni, quando due suoi coetanei sono rispettivamente numero 3 e 4 del mondo.

    Non è poi neppure acconcio cullarsi troppo sull’ipotetico futuro di Bolelli, quando l’attuale numero 1 del mondo è di un anno più giovane di lui e ha già vinto 4 Slam: a 23 anni, o sei già “esploso”, oppure basta.

    È infine a dir poco sconcertante la (presunta) ingenuità di Barazzutti che ha voluto convocare Bolelli senza apparentemente rendersi conto che così, al di là di tutto, creava un “caso” nocivo a tutto il movimento.

    A Montecatini ho annusato il poco gradevole odore del “mondo” del tennis italiano, che si azzuffa inutilmente su Bolelli e si specchia fedelmente in quel “delirio” che è stata la telecronaca dell’incolpevole Fabretti.

  73. Avec Double Cordage scrive:

    Seppi ha dato il suo parere

    http://www.gazzetta.it/ultimora/agrnews.jsp?id=%7B4BEEE90D-51C1-47B2-8F5A-B39335BB1A66%7D&cat=home&sezione=TENNIS

    MILANO - “Mi sembra una squalifica abbastanza pesante, e’ un giocatore molto giovane che in futuro puo’ servire moltissimo in Coppa Davis”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport 24 Andreas Seppi commentando la decisione della Federazione Italiana di Tennis di escludere dalla nazionale Simone Bolelli a tempo indeterminato dopo il no dell’azzurro alla convocazione per la sfida contro la Lettonia. “Anche quest’anno Simone ha fatto un bel salto di qualita’, anche sulle superfici veloci”, ha aggiunto Seppi. “Questa squalifica penalizza abbastanza anche noi giocatori italiani, giochiamo per risalire in serie A e diventa molto piu’ dura se ci tolgono un giocatore giovane come lui”. (Agr)

    Mi sembra che si possa dire che Andreas vorrebbe dare sostegno morale a Simone, non solo perché lo vorrebbe aver in suaqdra per provare a raggiungere la world group di Coppa Davis (e senza di Bolelli fuori casa sul veloce è molto difficile a meno di un netto salto di qualità di Fognini) ma anche perché penso che Seppi e Bolelli sono davvero buoni amici

    Penso però che Seppi difficilmente potrà andare oltre certe dichiarazioni non troppo conflittuali perché altrimenti la Coppa Davis a Caldaro se la possono scordare

  74. smeraldo scrive:

    l’imbecillità della fit non ha confini, bolelli queste partite sulla terra a meno di infortuni non le doveva giocare, i giocatori lo sanno benissimo sei mesi prima quando c’è il sorteggio che in presenza di integrità fisica e discreta fiorma, sulla terra ci sono giocatori più idonei a giocare certi match rispetto ad altri adatti ad esempio al veloce!?!?e’ evidente che quì tra questi attori fit e il clan bolognese c’è ruggine, ma si chiedessero peò del perche da decenni non abbiamo un top ten, se federer era italiano ste pagliacciate non sarebbero accadute. Bolelli ha messo le mani avanti, io non vorrei essere sulla terra meglio di me e lo sapete ci sono seppi e starace….volandri non è al meglio e cmq c’è la lettonia e fognini è disponibile……… Se si fosse giocato in francia sul veloce per es. e volandri o starace avessero fatto analoghe richieste, come sarebbe finità??
    ma noi siamo dei geni giochiamo in israele con mezzi terraioli e sfidiamo nadal in casa sulla terra, invece l’argentina che sono ca..oni vogliono sfidare la spagna sul veloce e sono fessi…………….ci vuole aria nuova ancora pietrangeli e sta gente con le racchette di legno c’è in giro….

  75. Viviana scrive:

    Volevo dire ad andrew che non tutti i circoli sono come li ha descritti lui…e che non è vero che nel tennis non operano delle Associazioni Sportive…non se che circoli frenquenti tu (forse sono quelli con nomi altisonanti) magari guardati un po’ meglio in giro perchè ci sono realtà che non conosci e che si occupano di tennis per tutti e a tutti i livelli (specialmente quelli più bassi) con serietà, professionalità e modestia. E che puntualmente la Fit non calcola assolutamente anzi cerca di affossare!

  76. Giovanni da Roussillon scrive:

    “… La Fit non e’ un tram sul quale si sale, si scende e magari si risale a proprio piacimento. Oltretutto, nei tram c’e’ il conducente, ed e’ lui che decide se e a chi riaprire le porte…”.
    Il paragone non è proprio azzeccato, sa di comico. Alla mia longitudine, quell’indulgere ad oltranza sulla distinzione mi fa dubitare, vista la sigla, se per caso non sia allora un treno. Magari a giustificare ritardi, gestione scadente dei casi eccezionali, e quant’altro; la chiusura delle porte sarebbe automatica.
    Una vicenda drammatica, da non potersi più attaccare al tram.

    Ma ognuno è ben libero di assumere un incarico professionale o di rifiutarlo, se riteniene ad esempio non consona la mercede. Perché non un professionista del tennis? La negazione di quel diritto è interessante per un certo verso: d’improvviso scompare la stupendezza liberale tanto vantata.

  77. Ubaldo Scanagatta scrive:

    Ragazzi, vi prego di non complicarmi la vita. Qui leggo troppi commenti che se fossi stato presente avrei censurato. Insultare, dileggiare qualcuno, chiunque esso sia, dirigente, giocatore, telecronista, giornalista - oltretutto coprendosi con l’anonimato _ è da vigliacchi. Chi lo fa non ha la mia stima. Specie se lo fa con insistenza pervicace, sperando di passare tra le maglie dei moderatori-censori. Vi prego di piantarla. Non lo dico soltanto per proteggere le vittime dei vostri strali, ma proprio per proteggere l’integrità anche morale di questo blog, di questo sito. Se i commenti sono intelligenti, anche ironici ma non a senso unico, mi sta bene, altrimenti vi approfittate indegnamente dello spazio che vi offro per ragioni politiche che bisognerebbe avere il coraggio di esprimere in tutt’altra maniera. Offendere il prossimo che non può difendersi è da mediocri. E’ inutile che io qui indichi quegli interventi (per fortuna una minoranza) che non mi sono piaciuti, che trovo volgari e squallidi. Chi li ha fatti l’ha capito benissimo. Certi indirizzi IP adesso li ho presenti e li terrò d’occhio. Continuando, anche se so che c’è sempree chi può iscriversi con altri nomi, fate del male a tutti quelli che collaborano alla riuscita del blog con serietà ed impegno. Se non avete rispetto per me, abbiatelo almeno per loro, per tanti ragazzi come voi che sacrificano gran parte del loro tempo per fare di questo sito e blog una cosa seria ed attendibile, autonoma ed indipendente. Quindi criticate chi volete, ma fatelo come se aveste di fronte, in faccia a voi e a viso aperto, il vostro interlocutore e sempre con l’educazione e la civiltà che vorreste insegnare ai vostri figli. Ringrazio tutti coloro che capiranno quest’appello e si comporteranno di conseguenza. Un conto sono le critiche motivate e circostanziate (sempre meglio quelle firmate) un conto sono le offese gratuite.

  78. Gudpis scrive:

    @Ubaldo
    hai ragione… troppa veemenza… chissà per colpa di chi? Attaccano pure te! Attento che sei sulla lista nera ormai!

    @Giorgio
    Beh… ho detto che il tuo interesse per una mia “pataccata” mi ha fatto sentire un pò provocatore. Dire che mi sono definito un provocatore è un pò troppo. Sinceramente il mio intervento sopra voleva essere conciliante e solo nell’ultima parte ironico. Vedo che non hai colto la cosa, e che soprattutto non hai proprio voglio di discutere alcunchè (non vedo nel tuo post appunti sul merito delle cose che dico. Tanto lo sai che sono vere. no?).
    Ripeto il concetto: nelle Marche nessuno sta preparando niente, la situazione è da un pò che si è pacificata (grazie al buon senso dei ragazzi che prima erano stati commissariati e che adesso lavorano con l’avv. Brunetti), non certo grazie a Roma.
    Io conscio dei miei limiti (di tempo ecc.) ti dico che non spingerò mai i miei appunti contro la Fit oltre il discutere in questo blog. Tu invece che sei tanto più elevato di me. Cosa farai? Ti candiderai contro il Berlusca alla presidenza del Consiglio?
    TRISTEZZA!!!

  79. Agatone scrive:

    So che non conta nulla ma io sulla questione Bolelli avrei fatto così:

    Dopo aver ricevuto la sua richiesta di non essere convocato avrei comunicato a tutti i giocatori della squadra la situazione e deciso che in questo caso, come era successo in passato (vedi Volandri) il giocatore che chiede di non essere convocato non sarebbe stato in effetti convocato ma che a partire dall’inizio del 2009 queste autoesclusione non sarebbero più state consentite a meno che a inizio anno un giocatore non decidesse di non partecipare per tutto l’anno (cosa improbabile in Italia visto che la Davis dà visibilità ai giocatori).
    Mi sembra che per esempio negli USA facciano così.

    Questo modo avrebbe messo la federazione mi sembra dalla parte della ragione in modo totale e i tennisti davanti alle proprie scelte.
    Non mi sembrava un comportamento impossibile, bastava aver buon senso e realismo

  80. stefano grazia scrive:

    A me sembra che molti, incluso Roberto, ragionini in termini di interesse personale (e cioe’ di tifoso): speriamo che fra un anno Bolelli sia un top 10 e che quindi la FIT lo perdoni e blahblahblah…quando in realta’ tutto questo non dovrebbe nemmeno succedere: in tutte le federazioni ci sono giocatori che rinunciano alla convocazione per “questo, questo e quest’altro motivo” come direbbe Guzzanti…da Agassi ,Sampras, Malisse,Murray a Safin fino a Federer, il Giocatore Piu’ Corretto, Bello, Onesto, aristocratico,Elegante Che Ci Sia … Non mi risulta siano stati puniti: criticati magari, ma non puniti… Ogni giocatore, numero Uno o numero 400 dovrebbe avere il sacrosanto diritto di decidere se giocare o no: dipende anche dalla sua coscienza…La Federazione ti ha aiutato? Hai un debito di ricxonoscenza? Ti paga bene? Lo Sponsor pretende che tu giochi? Puoi giocare per i piu’ svariati motivi ma lasciamo fuori l’amor di patria,per favore, e apriamo i nostri occhi ad altri orizzonti (ve lo dice uno che tifo’ Brazil contro l’Italia nel 70 e nel 92 e Italia contro Brazil nel 90…Nel 70 e nel 82 il Brasile era la squadra piu’ bella e piu’ forte (Puoi tifare contro Pele’ Tostao Rivellino o contro Zico Falcao e Socrates? Nel 90 tifavo Sacchi e Baggio… Cosi’ come tifavo l’Olanda di Neskens e Cruyiff e la Francia di Platini,Giresse e Tigana… Io tifo l’atleta ANCHE se e’ italiano e NON perche’ e’ italiano… Facessero tutti cosi’, forse saremmo tutti un po’ piu’ obiettivi) Detto questo, della Davis Cup ai Giocatori non gliene puo’ fregar di meno A MENO CHE non siano dei mediocri o dei giovani in ascesa o dei vecchi in discesa e in cerca di una visibilita’ perduta… Ma aveva ragione anche il tanto vituperato Mad Max quando diceva che Bolelli avrebbe dovuto restituire tutti i soldi eventualmente ricevuti se voleva davvero essere libero da ogni impegno d’onore… COMUNQUE, e se finisse cosi’: puniscono Bolelli, lui ricorre all’ATP e al prossimo Master di Roma tutti i Top 100 non si presentano …

  81. Andros scrive:

    Riservata att. Scanagatta e Commentucci

    Gentili signori,

    non credo, ma mi dispiace se avessi contribuito alla squallidezza degli interventi di ieri sul caso Bolelli.

    E’ comunque possibile che alle volte io esageri.

    Non trovo sul blog un mio invito costruttivo di ieri sera.

    Credo correttisssimo un vostro filtro. Non ho nessun problema a riconoscere gli errori e rispettare le vostre regole. Lo spazio é messo a disposizione da voi e le regole le dettate voi.
    Nessun risentimento se interventi troppo forti non venissero pubblicati. Massimo rispetto.

    Mi dispiacerebbe però se fossi censurato a priori a prescindere dal contenuto del singolo intervento.

    Vorrei promuovere, se crederete opportuno, un documento nel quale si chiede alla Fit di regolare con norme di buon senso il discorso convocazioni in nazionale.

    Non credo infatti che si possa prendere un provvedimento su Bolelli quando nello stesso caso Volandri era stato trattato in modo diverso.

    Una sorta di “decalogo”, di norme di buon senso che la Fit potrebbe diffondere agli atleti.

    Buon lavoro

  82. giorgio scrive:

    @ Gudpis
    Quando e se lo riterrò opportuno mi candiderò “contro il Berlusca” come l’ho già fatto, te lo ribadisco, ai tempi di Galgani, anche se senza risultati. Ma credimi, in ogni azione i risultati che si otterranno sono sicuramente determinanti ma non sono l’unica motivazione che deve far decidere se intraprendere l’azione stessa. Essere se stessi e sentirsi a posto con la propria coscienza, invece, sono valori imprescindibili e sensazioni che non hanno prezzo. Comunque sia, sicuramente non lo farei attraverso un blog e con un nick-name fasullo! Per quanto riguarda la parola PROVOCATORE (l’hai scritta pure in tutto maiuscolo) te la sei cucita addosso tu stesso ed io l’ho solo riportata, anche se non credo che tu lo sia. Per quanto riguarda le domande che mi hai fatto ti ho sempre puntualmente risposto, e ti ripeto per l’ennesima volta la cosa, spiegandoti che sul commissariamento della Lombardia so come si sono svolte le cose per quello che ha detto Binaghi in Assemblea, mentre per quello delle Marche non ne sapevo niente e ti ho addirittura invitato ad informarti da Brunetti (se vuoi lo chiamo e ti faccio contattare, così può darsi che finalmente ti darai pace!).

  83. Roberto Commentucci scrive:

    Andros, ricordo perfettamente il tuo commento scomparso, era un invito a Gudpis a formulare congiuntamente alla FIT proposte concrete e costruttive, se non sbaglio, e ad abbassare i toni della polemica.

    L’ho approvato personalmente ieri sera tardi, non conteneva nulla di censurabile, mi pare strano che lo abbia censurato Ubaldo. Penso ci sia stato qualche problema con il database, oppure qualcuno di noi lo ha cancellato per errore.

    Mi spiace, comunque quello che scrivevi era perfettamente condivisibile, e ti invito, se hai pazienza, a scriverlo di nuovo. Un saluto.

  84. Andros scrive:

    Mi scuso con Scanagatta e tutto lo staff SE alle volte ho usato toni ed una forma esagerati nei confronti della Fit.

    Ribadisco comunque i concetti da me espressi nei confronti della Federazione della quale non condivido assolutamente il comportamento di fondo e nello specifico del caso Bolelli.

    Chiedo a me stesso per primo ed a tutti di provare ad essere più costruttivi.

    Vorrei lavorare con tutti voi, e con l’aiuto e il coordinamento di Commentucci, per chiedere alla Fit di redigere un documento per una sorta di regolamentazione delle convocazioni in nazionale.

    Una sorta di “decalogo” del buon comportamento.

    Aldilà delle polemiche e dei retroscena più o meno noti della vicenda Bolelli, la cosa da evitare per il futuro per la fit, secondo me, é adottare provvedimenti specifici senza delle regole base.

    Chiamiamolo “decalogo del buon senso” o come volete voi.

    La Fit potrebbe scrivere e diffondere delle regole base di buon senso. Provare a tracciare un punto di riferimento anche perchè gli atleti sappiano, per esempio, a cosa incorrono se non rispondono ad una convocazione. Oppure come comportarsi per prevenirne una senza subire sanzioni.

    Possiamo fare delle proposte di regole del buon senso, degli esempi. Però, nella sostanza, vorrei invitare la Fit a farlo. E’ giusto che le regole le faccia lei.

    Vorrei anche proporre alla Fit, sempre sull’esperienza del caso Bolelli, di trovare un modo per impegnare gli atleti ai quali si sono dati finanziamenti di un certo rilievo.

    Per esempio, condizionare un finanziamento ad un under 16/18 oltre la cifra X, con l’impegno a rispondere alle eventuali convocazioni future in davis/fed cup.

    Ovviamente é meno semplice di quanto non si pensi ma credo sia un modo per far crescer il nostro contributo e provare a fare qualcosa di concreto.

    che dite?

  85. Gudpis scrive:

    @giorgio
    scusa il tono che ho usato. Ti assicuro che anche se a volte non condivido del tutto le tue posizioni (altre volte si), apprezzo il tuo stile e le tue riflessioni. Insomma sei uno di quelli che leggo sempre (ti confesso che salto i post di alcuni) e non ho problemi a dirti combattere le battaglie mettendosi in gioco sono cose che tu hai fatto e di cui ti lodo.
    E che tante volte uno fa dei calcoli e per quanto generoso sia, finisce col dare la priorità ad altre cose della sua vita. Tutto qua. Il mio Nick? Guarda che mi sono esposto, nell’ambiente c’è già chi mi ha riconosciuto… e mi hanno già pure punito (forse anche per questo… ) non ti posso dire in che modo altrimenti getterei la maschera del tutto! Non sono solo un critico patologico, te lo giuro… Ho provato pure a collaborare con il blog fit. Ho scritto riguardo il costo abnorme dei tornei, sulle difficoltà che incontrano i circoli ad organizzare i tornei con la nuova formula a causa del loro protarsi per quasi due settimane, delle difficoltà che hanno gli atleti ad organizzarsi in quanto non si sa più quando si gioca, della mancanza di sponsorizzazioni che allevierebbero la quota FIT dal prezzo torneo. Voglio collaborare, non voglio sempre polemizzare. Vorrei che si instaurasse un rapporto virtuoso di reciproca collaborazione. Vorrei che un circolo che paga migliaia di euro almeno riceva qualche visita, qualche servizio dai CR.
    Forse hai ragione tu, questo blog è diventato per me una valvola di sfogo.

    Bolelli Bellucci 63 63 si potrebbe commentare che le polemiche alla fine non sempre fanno male!

  86. giorgio scrive:

    In un articolo pubblicato su UBITENNIS vengono riportate alcune dichiarazioni di Pistolesi circa la volontà da parte della FIT di mettere i bastoni tra le ruote e di mettere sotto contratto Bolelli e successivamente, proprio ieri sera, è stato aggiunto un comunicato della stessa FIT che, attraverso una lettera riportata in allegato, sconfessava Pistolesi. Nella lettera indirizzata da Bolelli al Consiglio Federale, ed a cui si fa riferimento nel comunicato FIT, si legge che lo stesso Bolelli, dopo aver spiegato che nel mese di luglio 2005 aveva firmato un contratto che lo legava, per tre anni e potenzialmente per sei, ad una società a cui affidava la gestione della propria immagine e l’organizzazione della sua attività agonistica, non avendo, dopo quattro mesi, avuto alcun benefico da questo tipo di contratto, ed avendo sentito il parere di due avvocati che gli avevano assicurato che esisteva la possibilità di poter sciogliere anticipatamente il contratto stesso, così continuava: “E’ mia ferma intenzione sciogliermi dal contratto e di affidare la gestione della mia immagine commerciale e della mia attività agonistica alla FIT, come in seguito della mia spiacevole esperienza, penso dovrebbe fare ogni tennista italiano. Chiedo pertanto che anche in considerazione della premessa di affidare alla FIT la gestione della mia immagine commerciale e della mia attività agonistica, l’autorevole Comitato Federale voglia manlevarmi dalle spese legali che eventualmente sarà necessario sostenere per risolvere bonariamente il contratto, in caso contrario, per attivare la procedura arbitrale prevista nell’art. 9 del contratto medesimo. Con deferenza Simone Bolelli”. Non è mia intenzione entrare nel merito di tutta la vicenda, ma quello che mi sorprende di più in questa lettera è che sia addirittura lo stesso Bolelli ad invitare gli altri giocatori italiani a firmare un contratto con la FIT, mentre Pistolesi che fa? Si inventa, e lo dichiara, che è stata la FIT a cercare di diventare manager de suol suo giocatore e cercare di fargli firmare un contratto. Credo che questa volta, l’amico Claudio, abbia toppato alla grande! Fin da piccolo mi hanno insegnato che in generale le bugie non si dicono, ma cercare di far passare per verità alcune facilmente sgamabili e contestabili con prove certe è veramente, a voler dir poco, imperdonabile!!!!!!

  87. marcos scrive:

    con una decisione plateale e senza precedenti, supportato dal consiglio, a mio parere, binaghi ha voluto punirne uno, per educarne quattro o cinque, i nostri migliori, quelli buoni per giocare la davis.

    è per me evidente che la richiesta di essere esentato, formulata da simone al capitano (alla presenza di palmieri, da quel che s’è capito), fa circa il pari con quella che fece a suo tempo volandri. averlo convocato ugualmente, malgrado il precedente, significa averlo trattato in maniera diversa. ipotizzo che il presidente si sia comportato così per questioni più personali che tecniche (in questo senso, si ha l’impressione che mansioni che spetterebbero al capitano vengano, in realtà, svolte dal presidente, come, per altro, anche nella scelta dei campi su cui giocare gli incontri interni). a me sembra, dunque, che binaghi abbia voluto personalizzare la vicenda: in altre parole, io penso (magari mi sbaglio, naturalmente) che se la richiesta di essere esentato da questo turno di davis fosse stata formulata da potito, con bolelli disponibile, il presidente l’avrebbe accolta.
    questo, a mio parere, è il punto dolente: se una persona che ha grandi poteri prende le sue decisioni per questioni personali, in base a simpatia ed antipatia, per esempio, non trattando allo stesso modo le persone a lui, in qualche modo, subordinate, rischia di decidere non mosso da criteri equanimi e razionali, bensì da ciò che l’istinto suggerisce.

    nella conferenza stampa al cannottieri, è venuto fuori tutto l’istinto di binaghi: ordina al capitano (scavalcandolo nelle sue funzioni) di non convocare più bolelli, finchè sarà lui al comando; chiarisce ai nostri migliori ed al capitano stesso (che, qualche ora prima, aveva espresso il desiderio che bolelli rientrasse in davis, magari aiutato dai compagni) che, se del caso e se non tutti d’accordo con lui, porterà qualche under12 a giocare la davis; comunica che le wild card per i tornei nazionali non saranno più assegnate al giocatore e che, per cinque anni, lo stesso non potrà giocare per alcun circolo nazionale la gara a squadre (serie A); incarica il procuratore federale ravaglia di preparare l’istrutturia per deferire il giocatore: attendo giudizio, eventuali ricorsi e giudizio definitivo.

    anche qui, io scorgo ragioni personali, nel merito e nel metodo. non ci fossero state, binaghi non solo avrebbe accolto la richiesta di simone di non giocare a montecatini, ma anche, nell’eventualità che la coerenza gli imponesse di convocarlo ugualmente (a seguito di un discorso da lui fatto ai giocatori sull’importanza di rispondere alle convocazioni), si sarebbe limitato a deferirlo alla corte preposta.

    le vicende a corollario (la messa in pubblico dei quattrini prestati a simone, gli interventi salivastri di pietrangeli, la messa in pubblico, da parte di lea pericoli, di una telefonata tra pietrangeli e pistolesi, avente come oggetto, appunto, la saliva, le precisazioni di questo e di quello ed il botta e risposta delle ultime ore) segnano questa storia come una delle più squallide che io ricordi da quando seguo il tennis italiano.

    siccome non tutti i mali vengono per suocere, nutro un paio di speranze:

    i nostri migliori, bolelli compreso, sfruttino questa occasione per cementificare il gruppo, dal quale possiamo aspettarci buone cose, solo se unito. eventuali tentativi terzi di dividerlo siano respinti, anche con garbo, se dovesse servire.

    si scriva uno statuto definitivo che regoli il rapporto tra giocatori, capitano e davis: alcune questioni rimangono insolute da anni. diritti e doveri, non solo dei giocatori, ma anche del capitano e del presidente, siano discussi, valutati ed assunti. la concertazione è d’obbligo: sennò, si rischia di tornare daccapo in occasione della sfida contro la slovacchia o in quella successiva. è inutile imporre regole non condivise: “o si fa così, o addio” non potrà più funzionare. quando, infatti, il consiglio federale può incidere sui guadagni di un giocatore e sulla sua carriera in patria, tutti i giocatori si allertano. siccome considero quella degli under12 in davis una boutade poco praticabile, non vorrei che, tra un paio d’anni, fossimo costretti a prendere in considerazione l’ipotesi di presentarci allo spareggio di serie D con ciccio, pupi, nino e bambi.

    auguro a tutti i nostri tennisti di stupirci con risultati eclatanti nei prossimi tornei: potremo, così, più rapidamente dimenticarci delle pesantissime cadute di stile e dei brutti sentimenti vissuti in questi giorni.

  88. BB 1980 scrive:

    Personalmente ritengo che Binaghi dovrebbe scrivere - anche saltuariamente - sul blog, così da poter controbattere di persona agli appunti a lui mossi ed evitare commenti che - tra l’altro - non portano beneficio all’immagine sua e di questo blog.
    Ne godrebbe la conserazione che gli altri hanno di lui

  89. Ubaldo Scanagatta scrive:

    BB 1980 onestamente credo che non possa farlo. Perchè al blog mio sì e a quello degli altri no? Solo perchè è forse più seguito o autorevole (135.000 visite questo mese!)? Beh sarebbe come se desse quasi semrpe interviste a Repubblica e non al Corriere della Sera. Ha semmai un uff.stampa che di tanto in tanto potrebbe farlo, forse. Ma preferirebbe farlo sul proprio sito istituzionale per non farsi accusare di partigianeria…. Voi, anche tu, aiutatemi a non far diventare questo blog una cosa poca seria, come sarebbe se gli stessi autori sparassero ogni volta sugli stessi personaggi…a prescindere, come diceva Totò.

  90. Fabio P. scrive:

    Alcuni, non ricordo chi, scrivono di un documento su ci vengano elencate le regole da seguire etc etc.
    Questo documento gia’ esiste.
    Un “protocollo” (così lo ha chiamato Binaghi) che verte su due punti: il rispetto della maglia azzurra e la garanzia di non far uso di doping.
    Bolelli non ha firmato questo “protocollo”, che e’ stato costituito 4 anni fa.

  91. pibla scrive:

    Bhè, però Ubaldo consentimi, questa volta non si è sparato a prescindere sugli stessi personaggi, perché la scelta di Bolelli era tecnicamente ineccepibile (non saremmo forse tutti contenti di ritrovarci a gennaio Simone tra le 32 tds in Australia, con i primi due turni agevoli e quindi la concreta possibilità di trovare almeno un italiano ancora in corsa alla fine della prima sett.??? perché questo è quello a cui mira Simone per il finale di stagione ed il prezzo era quello di saltare un incontro di Davis non insormontabile ed in cui i suoi compagni potevano fare altrettanto bene, se non meglio, di lui), al limite si può discutere sulle modalità con cui è stata avanzata la richiesta (comunque con largo anticipo e comunicandola a l capitan Barazzutti ed a Palmieri), al contrario la presa di posizione della Federazione è parsa ai più una picca, dato che da un punto di vista tecnico Bolelli non era indispensabile per questo incontro; oltre al fatto che in tutte le Federazioni del mondo si cerca di concordare i programmi con i giocatori, cercando di agevolarli il più possibile nella loro programmazione e ciò perché gli eventuali buoni risultati portano vantaggi a tutto il movimento tennistico del paese, e non si capisce perché non lo si possa fare anche qui da noi, anzi, adesso lo si capisce….

  92. Andros scrive:

    Mi sento vicino a Gudpis.

    In particolare quando parla delle vendette, delle partecipazioni ai blog della Fit (censurano tutto ciò che non è perfettamente in linea colloro pensiero), ed in particolare sul fatto che, nonostante i tantissimi soldi che raccogliamo dalla base e che diamo a Fedrazione/Comitati non abbiamo nessun servizio in cambio. Dico nessuno.
    Le uniche cose che fanno sono i sorteggi delle gare a squadre e gestire il calendario dei tornei. Peraltro spesso male e con sovrapposizioni evitabili di date.

    Vorrei proporre e chiedere ai comitati di essere più vicini alla base (alla Fit il compito di strategie ed azioni più strategiche e di alto livello). La base che garantisce soldi di tasse varie alla Fit, consumi di materiali da tennis e biglietti del Foro Italico.

    Solo per citarvi un esempio, sto organizzando, per incentivare l’iscrizione alla scuola tennis, una manifestazione tennis in piazza con il coinvolgimento delle scuole. Il comitato? assente.

    Credo che i Comitati non dovrebbero investire molto, ad esempio, per promuovere iniziative di questo tipo. Qualche transenna, qualche campo di mini tennis, racchettine e palle depressurizzate. Non mi sembra difficile.

    Chiedo a qualche dirigente di Comitato se legge: perchè non promuovete iniziative del genere? mettere a disposizione dei circoli dei “kit” per manifestazioni di promozione.

  93. Gudpis scrive:

    ok Andros
    stiamo scivolando un pò off topic, ma Ubaldo consentendo, ti seguo nel ragionamento.
    Sono dell’idea che siamo totalmente distanti da quelle che sono le vicende del tennis agonistico e “di vertice”, ma contemporaneamente siamo la base del movimento. Attenzione non dico che questa sia una situazione positiva, perchè credo che nei circoli si annidino la maggior parte dei difetti che provocano la sterilità del nostro movimento. Questo perchè la bese non comunica col vertice. Questa mancata comunicazione resiede nell’immobilismo dei CR. Il Presidente farebbe bene ad usare il pugno di ferro con i Cr, perchè effettivamente sono attualmente meno dinamici dell’organizzazione centrale. Dovrebbe farlo sulla base dei risultati prodotti. Possiamo migliorare solo se comunichiamo! Sono sicuro che il Presidente non è a conoscenza di quanto costano i tornei under. Si arriva anche a 20 euro e si supera tale soglia se un under partecipa ad un torneo per adulti. Piccolo esempio di come perdiamo i ragazzi, magari inconsapevolmente. Dobbiamo cambiare tutti atteggiamento, ma in primis il vertice, in modo tale che potremmo cambiare anche noi e ci devono daare una mano a far sì che i circoli non restino delle oasi dedicate all’oretta di doppio del socio sessantenne che magari si arrabbia quando gli togliamo le ore per fare scuola tennis!

  94. Avec Double Cordage scrive:

    il commento di pibla datato:

    pibla scrive:
    24 Settembre 2008 alle 14:20

    è semplicemente da incorniciare! dice tutto in quattro righe senza se e senza ma, la verità pura e semplice, se mai ne è esisteta una

    perfetto!

  95. pibla scrive:

    Troppo buono caro Avec, troppo buono….
    Comunque io ci credo davvero a queste cose e proprio per questo, da autentico appassionato quale sono, mi fanno star male perché vedere una Federazione che non agevola le leggittime ambizioni e la programmazione dei suoi migliori giocatori (ovviamente in modo che non rechino troppo nocumento alla Federazione medesima, ma, come detto, non era questo il caso) a me fa star male.
    Un saluto.

  96. Avec Double Cordage scrive:

    @stefano grazia
    in una cosa hai torto, ai giocatori di vertice interessa e come la Coppa Davis, ma gli interessa vincerla e non giocare i play off in Polonia o Perù quando c’è chi può tranquillamente sostituirli.

    sono quelli scarsi che se ne infischiano della coppa davis perché non hanno nessuna possibilità di arrivare al secondo turno, e preferiscono giocare un challenger in costa azzurra o un ATP da 300.000 dollari in polonia

    poi hai ragione che ci sono anche le categorie dei “mediocri o dei giovani in ascesa o dei vecchi in discesa e in cerca di una visibilita’ perduta…” che hanno interesse a esibirsi in davis per qualche settimana all’anno, ma non sono loro che riempiono una corrida a Madrid con 25 mila persone per tre giorni, quelli sono i migliori tipo i Nadal

    e questo ha un preciso perché! che sarebbe: al pubblico, e quindi ai media interessano solo i risultati di vertice, ciò è vittorie e finali, (e solo nei 4 grandi tornei, molto ma proprio molto meno nei tornei medi e non frega a nessuno se non una stretta minoranza dei tornei minori=quelli di ogni settimana dei quali si pavoneggia normalmente la FIT, in ultimo praticamente zero interesse pubblico e mediatico per la fed cup)

    tuttavia c’è da evidenziare una differenza tra una competizione come un torneo del grande slam dove si gioca una partita dopo l’altra e per avere una chance di arrivare in fondo devi giocare anche il primo turno e una competizione come la coppa davis dove non devi farlo perché i giocatori sono intercambiabili
    l’analogia è che anche nei tornei del grande slam ai giocatori di vertice non importa nulla di giocare i primi due tre turni, è che lo devono fare, ma a loro interessa solo vincere, al limite se non sono in condizioni ottimali si accontentano della finale.

    e nella coppa davis è la stessa cosa, ai giocatori interessa solo vincerla, è quindi sbagliato contorce la realtà obbligando un giocatore contro il suo interesse professionale a giocare dei spareggi dove non è indispensabile e può essere sostituito, per lo stesso motivo è sbagliato formare un team tipo campionato di calcio ad inizio stagione che poi non può essere più cambiato, sarebbe imporre delle regole appartenenti ad altre competizioni ad una che ha già le sue di regole: ogni uno si rende disponibile quando necessario e se il suo aiuto non è indispensabile viene lasciato in pace.

    Un po’ come il patto che dovrebbe esserci tra i cittadini di uno stato e i soldati che ne difendono la libertà: i soldati si espongono a dei rischi chiedendo però di non essere buttati nella mischia per interessi che non siano quelli della libertà dei cittadini… troppo spesso questo accordo non viene rispettato dai rappresentati dei cittadini che sarebbero i politici, che si fanno convincere dalle multinazionali a offrire mano d’opera che non protesta e non vine pagata dalle multinazionali… un po’ come succede sempre, un po’ come succede in Iraq

    tornando al tennis, per migliorare la copa davis bisognerebbe solo dare la possibilità a tutte le squadre competitive di poter battersi per la vittoria finale in ogni edizione del torneo, come succede in ogni torneo ad esempio in quelli del grande salm (esempio: se Ivanisevic nel 2001 avesse dovuto giocare nella qualificazione probabilmente non avrebbe vinto, invece usando il buon senso gli hanno dato una WC ed ha vinto)

    quindi bisogna fare due cose:

    1. il seeding deve essere una cosa basata sui valori attuali nel momento del sorteggio non su quelli degli anni addietro, perché primi turni come Spagna-Serbia e USA-Svizzera son insensati e vanno evitati, il modo per evitare questo è molto semplice, facendo la media della classifica ATP dei primi 4 giocatori di ogni paese (ovviamente se ci sono dei casi tipo Lendl che non voleva giocare per la Cecoslovacchia perché voleva diventare americano è chiaro che non va contato, per contare anche il valore del doppio basta considerare anche le classifiche del doppio, esempio USA: se Roddick e numero 6, Blake 8, Bob Bryan 1, Mike Bryan 1 in totale fa 16 diviso 4 giocatori fa 4 significa che sarebbero testa di serie numero 2 - esempio Svizzera: Federer è numero 2, Wawrinka 9 nel doppio per la squadra al top giocano loro due quindi il totale è 2+10+2+10=24 diviso 4 fa 6 quindi potrebbero essere testa di serie numero 3 ma più semplicemte basta sommare le posizioni dei quattro giocatori e più bassa è la somma meglio è, la classifica del singolare varrebbe anche per il doppio come avviene già nei tornei ATP mentre quella del doppio ovviamente vale solo per massimo due posti, i doppisti)

    2. per rendere un torneo avvincente ed interessante per il pubblico ci deve essere un compromesso tra “competizione con larga partecipazione” e “competizione a massima qualità”, attualmente con una world group di 16 squadre e con almeno 6 squadre competitive escluse dal competere per la vittoria sostituite da squadre come la Corea del sud che non hanno nessuna possibilità di un vittoria finale questo equilibrio tra “partecipazione larga” e “qualità di vertice” non è garantita ed è questo che crea i problemi, altrimenti sarebbe spettacolare almeno quanto i tornei del grande slam

    soluzione: come nei tornei del grande slam. Cosa succede nei tornei del grande slam?
    risposta: partecipano in molti, anche gli scarsi. Ma gli scarsi escono al primo turno!

    quindi basta ampliare la partecipazione da 16 a 32 squadre e creare un seeding che rispecchi valori in campo non le tradizioni, le dimensioni dei movimenti, il fascino delle terre natie e altre sciocchezze

    è abbastanza semplice!

    le prime 16 squadre testa di serie sarebbero le seguenti
    con tra parentesi il ranking dei giocatori, i numeri prima della nazione sono la somma dei ranking

    12 ESP (1+5+1+5)
    20 USA (8+10+1+1)
    22 SUI (2+9+2+9)
    40 ARG (7+13+7+13)
    50 RUS (6+19+6+19)
    53 SRB (3+43+3+4)
    58 FRA (12+17+12+17)
    72 CRO (14+22+14+22)
    95 CZE (27+29+27+12)
    108 GER (24+32+24+28)
    135 SWE (34+77+10+14)
    146 ITA (28+45+28+45)
    198 AUS (60+81+26+31)
    198 BRA (69+79+23+27)
    204 GBR (4+163+4+33)
    219 AUT (41+127+15+36)

    l’Italia quindi sarebbe dodicesima, invece senza Bolelli perché squalificato saremmo al quindicesimo posto
    ma comunque tra le 16 teste di serie
    200 ITA (28+72+28+72)
    quindi al primo turno dovremmo affrontare una tra le seguenti che verrebbero sorteggiate

    236 CHI (11+107+11+107)
    282 BEL (59+82+59+82)
    294 ISR (92+190+6+6)
    323 SAF (118+170+13+22)
    386 ROU (67+157+67+95)
    411 NED (98+180+98+35)
    433 POL (189+212+16+16)
    430 JAP (85+130+85+130)
    487 IND (224+244+8+11)
    510 COL (116+139+116+139)
    528 ECU (66+198+66+198)
    530 SVK (196+241+41+52)
    544 CAN (145+251+3+145)
    562 PER (108+218+18+218)
    700 TPE (70+280+70+280)
    803 LAT (50+395+50+308)

    da notare che la Corea non è tra le prime 32 squadre mentre invece l’anno scorso ha giocato persino in World Group bisogna ammettere però che la classifica di Lee è calata parecchio nelle ultime settimane, giocherebbe nel girone per i play off che comprenderebbe più o meno KOR, URU, FIN, UZB, MAR, MEX, POR, BLR, THA, CYP, MKD, GEO, BAH, LUX, PAK, ZIM, MON, IRE, TUN, EGY, NOR, CHN, NZE, PAR, HON etc. insomma sarebbe proprio un impresa per una squadra tipo l’italia o la germania perdere i play off e farsi un anno nella serie inferiore e comunque anche dovesse succedere il purgatorio non durerebbe più di un anno mentre noi siamo ormai tagliati fuori dalla lotta per le partite che contano gia da quasi 10 anni

    è curioso confrontare la classifica delle 32 squadre in base a punti ATP con la classifica della coppa davis che vine fatta invece in base alle vittorie in coppa davis riferite ai passati 4 anni e che viene utilizzata per determinare le teste di sere motivo per cui escono primi turni tipo USA-SUI e ESP-SRB, l’talia li è al posto 28 (altro che squadra da serie A) dietro a Thailandia, Corea, Perù, Giappone, Bielorussia e Slovacchia (certo a forza di giocare un anno si e uno no con Spagna e Lussemburgo che risultati si dovrebbero ottenere, con gli uni si perde e con gli altri si vince senza la possibilità di poter organizzare nemmeno un a sfida capace di offrire spettacolo se in campo mandano pompieri e panettieri) in compagnia di Uzbekistan, Colombia e Macedonia stile repubblica delle banane… la Svizzera con due top ten e vincitori della medaglia d’oro olimpica è tredicesima la Serbia con un top ten e un top player come Tipsarevic più uno dei migliori doppisti dodicesima più o meno alla pari con la Romania, insomma è una classifica completamente strampalata, mi vien quasi da pensare che la mia e reale mentre quella ITF è virtuale invece è l’inverso

    ecco dunque la classifica ufficiale ITF
    1 RUS
    2 USA
    3 ARG
    4 ESP
    5 CRO
    6 SWE
    7 GER
    8 FRA
    9 AUS
    10 SVK
    11 CZE
    12 SRB
    13 SUI
    14 ROU
    15 CHI
    16 ISR
    17 BEL
    18 AUT
    19 NED
    20 KOR
    21 BRA
    22 PER
    23 IND
    24 GBR
    25 BLR
    26 JAP
    27 THA
    28 ITA
    29 COL
    30 CAN
    31 UZB
    32 MKD

    ad ogni modo utilizzando una World Group seria a 32 squadre per il primo turno uscirebbe una cosa del genere per il sorteggio dell’anno prossimo (tra parentesi le teste di serie)

    (1)ESP
    TPE

    ISR
    BRA

    SWE
    NED

    ECU
    (6)SRB

    (8)CRO
    IND

    JAP
    CZE

    AUS
    ROU

    SVK
    (4)ARG
    ——
    (3)SUI
    PER

    ITA
    SAF

    AUT
    CHI

    CAN
    (5)RUS

    (7)FRA
    COL

    POL
    GER

    GBR
    BEL

    LAT
    (2)USA

    ovviamente qualcuno si domanderà come è possibilie intromettere un turno di coppa davis in più nel calendario ATP? é semplice il turno in più non c’è!
    Basta fare giocare le semifinali e la finale in sede unica in una settimana di dicembre come un torneo cambiando sede ogni anno e i tre turni precedenti non alterano minimamente il calendario ATP, cosi se abbiamo fortuna Ricci Bitti riesce a fare un finale di Coppa Davis anche al forum a Milano… in più sarebbe anche più equilibrata la competizione finale e sarebbe comunuq ancora possibile avere una finale in casa
    e con sfide tipo Svizzera - Perù e Spagna - Taiwan Federer e Nadal e tutti gli altri possono prendersi tranquillamente un settimana di riposo e far giocare le seconde file, sempre che non ci siano diktat federali

    la finale cosi si potrebbe giocare un po’ dappertutto in giro per il mondo e sarebbe sempre un spettacolo perché nella settimana finale ci sarebbero quasi sempre un bel numero di top ten essendoci 4 suqdre, e in un altro spirito molto più collegiale come si è visto in spagna con Nadal che festeggiava con i suoi colleghi Lopez e Verdasco e Del Potro che tifava per Nalbandian

    magari con Bolelli in squadra cosi riusciremmo pure noi ad arrivarci ad una finale a 4, dopo tutto basta vincere 3 sfide di fila per arrivare alla sttimana finale, la prima sfida sarebbe persino abbordabile e le altre due pur essendo toste ma avendo fortuna e potendo giocarle in casa può succedere di tutto …quello si che sarebbe un bene per il tennis italiano, se ci si trovasse in esposizione mondiale in una finale con Nadal, Federer, Djokovic la trasmetterebbe persino la rai in chiaro …sperando di non prendere scoppole

  97. anto scrive:

    Stranamente in questa querelle c’è un silenzio assordante……..quello di Baccini………..chissà come mai………

  98. andros scrive:

    anto, il Baccini proprio non mi manca. spero neanche a te…

  99. giorgio scrive:

    @ Anto e Andros
    Baccini in questa querelle è stato in silenzio, ma ieri sera ha tirato fuori dal cilindro, e l’ha allegata al comunicato della FIT, la lettera che Bolelli aveva inviato, nel 2005, al Consiglio Federale per chiedere di essere messo sotto contratto dalla FIT stessa, visto che la società che doveva gestire la sua immagine e l’attività professionale aveva toppato. E non come, al contrario, afferma Pistolesi che l’iniziativa era partita dalla FIT. Come potete vedere questa volta Baccini non ha tuonato, ma ha portato prove concrete per smentire le bugie dette da Pistolesi. Purtroppo sono l’unico, dai commenti che leggo ad aver letto la sopracitata lettera, a cui, comunque e purtroppo, è stato dato poco risalto (volutamente? spero, e credo di no!). Se non mi credete andate sul sito della FIT!

  100. Avec Double Cordage scrive:

    caro giorgio, l’abbiamo letta la lettera del povero Bolelli. Io personalmente non ho commentato il fatto perché di cose tristi e assurde da commentare c’ene sono state già abbastanza, e mi ero anche lasciato andare parecchio tentando di mantenere un tono si aspro ma nei limiti del civile, avevo voglia di prendere una pausa e poi sta anche iniziando a farmi pena questa dirigenza.

    Ma visto che chiedi cosi direttamente ti dico quel che penso. Rendere pubblica un lettera del genere per tirare acqua al proprio mulino la ritengo una cosa decisamente squallida, specialmente visto che si tratta di un ente monopolista parastatale che si sta avvilendo contro una persona privata, c’è di più questo ente ha tra le sue funzioni e ragioni d’essere il compito di aiutare l’atlta che sta attaccando gratuitamente, viene pagata e sovvenzionata invece per dargli aiuti e consigli, come una padre dovrebbe aiutare un figlio (e se il figlio sbaglia le cose dovrebbero risolversi in un dialogo privato e non lavando i panni sporchi in pubblico tirando in ballo avvocati etc.) come aggravante particolare si da pure il caso che l’accusato è pure uno dei tre giovani nei quali coloro che finanziano l’ente pongono le maggiori speranze per il futuro. Speranze che prevalentemente non sono quelle di tornare in serie A di Coppa Davis che sarebbe invece un effetto logioco che seguirebbe il raggiungimento di queste speranze tanto attese invanamente da 30 anni, ovvero di vedere con una certa regolarità arrivare in semifinale di un torneo del grande slam o in finale di master series dei ragazzi italiani… e adesso questo ragazzo viene punito in pubblico con metodi allo stesso tempo infantili e autolesionisti, proprio perché ha professionalmente tenuto parola alle sue scelte prioritarie che sono poi proprio quelle che i vari “atleti” a cavallo tra gli anni 80 e 90 hanno prevalentemente tralasciato, ovvero programmarsi in modo tale da dare il meglio di se nei 4 tornei del grande slam.

    Se veramente è uscita dal cilindro del portavoce della Federcircoli non so più cosa dire per usare un eufemismo, ma lui avrebbe fatto molto meglio a rimanere nell’ombra

    e tu avresti fatto meglio a non smascherarlo, sempre che sia stato veramente lui a buttare benzina sul fuoco

    non aggiungo cosa penso che dovrebbe fare questa dirigenza perché tanto lo già detto mille volte, anzi lo dico concentrato in una parola: dimettersi

    detto questo vediamo di fare i bravi e tornare a calmare le acque che tanto non si dimette nessuno, siamo in Italia

    visto che tanto la stragrande maggioranza è con Simone e continuerà a dire la sua e adifenderlo da attacchi e conigli tirati fuori da cilindri, io proverò a lasciar stare, almeno per un po’… almeno ci proverò

  101. Giovanni da Roussillon scrive:

    I propositi tenuti da Double Cordage, circa la necessità di cambiamento di formula per dare migliore destino alla Coppa Davis, sono a mio parere interessanti, costruttivi. Mi permetto aggiungere un’osservazione al riguardo dei diversi criteri con cui si stabiliscono in generale le classifiche nel tennis.
    Trovo la questione di una certa importanza, perché spesso si accettano come oro colato certi numeri, che forse oro colato non sono. Certo, il fatto che la Davis si disputi tra squadre, influenza non poco anche il criterio di scelta del tipo di ranking da applicarle. Volgo nondimeno l’attenzione alla realtà: il metodo in vigore (l’ATP rulebook lo definisce “matematico”) non muove abbastanza dallo scopo perseguito, ovvero stabilire la gerarchia dei valori attuali delle forze in campo, che significa misurare la forza relativa dei giocatori rispetto agli avversari, e non attribuire a questi ultimi punti in funzione dei tornei e dei turni in cui le loro partite hanno luogo. Ammetto che ogni regola, per quanto “matematica” sia, può essere falsata dai parametri adottati, fatalmente necessari (nella fattispecie i punti a seconda del tipo di torneo e del turno). Ma è sensato che la vittoria del giocatore X su Djokovic al primo turno di Umago sia meno premiata di una vittoria, sempre di X, ai quarti di un Grand Slam ai danni di un Y numero 38 della classifica? Io non penso. Per questa ragione, ritengo che il modo di misurare le forze debba il più possibile convergere sui risultati conseguiti, ma considerare contro chi.
    Senza dilungarmi troppo in dettagli, posso dire al proposito che sto sperimentando dall’ultimo US Open un metodo preso a prestito dagli scacchi, messo a punto dal professor Elo diverse decine di anni fa, fondato su premesse analoghe a quelle appena esposte: il ranking ottenuto diverge di molto rispetto all’ufficiale secondo ATP. Due casi eclatanti ad esempio: Gilles Muller, che ha sconfitto ultimamente tennisti come Haas, Almagro e Davydenko, occupa oggi il rango “Elo” 26 (68 ATP); Kei Nishikori, fresco “esecutore”, fra gli altri, di Monaco e Ferrer, occupa il 40 (85 ATP). Inoltre, sempre Nishikori, grazie alle sue vittorie all’US Open ha conquistato 531 punti Elo, mentre ad esempio Stanislav Wawrinka, a parità di numero di partite con avversari tuttavia di calibro inferiore e lui stesso più quotato di Nishikori, soltanto 38; l’ATP ha elargito 150 punti ranking ad entrambi.
    Invito a riflettere se le regole attuali del gioco, che fintantoché vigenti sono naturalmente da rispettare, non meritino revisioni, una delle quali nel senso proposto. Benché in fondo il mio desiderio di assistere a (di leggere di) begli incontri prevale sul gusto di speculazione intorno alla gerarchia dei contendenti, probabilmente mai rispecchiante del tutto la situazione effettiva.

  102. andrew scrive:

    Avec…siamo sulla stessa lunghezza d’onda…

    la tua risposta a Giorgio è anche la mia…

  103. Gudpis scrive:

    Bisogna capire che noi dell’ambiente magari a maggioranza (e non so sicuro che sia proprio maggioranza) siamo solidali con Simone Bolelli. Al di fuori non è così! L’azione mediatica è a 360° e ieri non mio amico non tenniofilo mi chiede: “cos’è successo hanno beccato Bolelli positivo? Ok lui non è una volpe… ma al di fuori del nostro ambiente il coro è unanime: traditore!
    Bon ton? Hanno preso una decisione, giusta o sbagliata che sia: allora cosa a cosa serve questa rincorsa al comunicato stampa. Che vadino avanti e voltino pagina dall’affaire Bolelli.

  104. Andros scrive:

    Mi riferisco alla lettera Bolelli e Baccini.

    Non ho mai pensato che in questa vicenda Bolelli/Pistolesi non abbiano anche loro fatto errori.

    Ritengo però che una Federazione degna di questo nome, ed i suoi rappresentatnti Binaghi e Baccini tra i principali, debbano assumere toni e modi meno vendicativi e più costruttivi e concilianti.

    Anche se possono aver, ed hanno, ragione sulla lettera, dipende l’uso che se ne fa.

    Secondo me, in questo caso, hanno sbagliato ancora.

    Perlomeno sono coerenti: nell’arroganza e nella vendicatività.

  105. stefano grazia scrive:

    ADC, Giovanni…Sul Format della Davis Cup mesi addietro, forse addirittura l’anno scorso, avevo provato a dibattere sulla necessita’ di cambiare la Formula optando per un World Cup di calcio/rugby format, ogni 4 anni (o due, come la Ryder Cup), in sede unica, con 16 squadre, della durata di 15-21 gg… Allora si che, come e’ successo per il rugby, si accrescerebbe l’interesse per una competizione tennistica a squadre…Si potrebbe poi stabilire che dieci posizioni vengono acquisite in base al ranking dei giocatori, le altre sei in base a qualifiche, questo perche’ molti lamentano che la Davis Cup e’ l’unica forma di visibilita’ per nazioni del terzo mondo etc etc Insomma, si puo’ studiare e perfezionare ma SECONDO ME l’unica salvezza per il Tennis Moderno e’ lo’istituzione di un Commissioner alla Davoid Stern dell’NBA per ATP e WTA, la modifica dei Calendari con la suddivisione in stagioni (Hartd Court, Rosso, Erba, Indoor) e la MODIFICA della Formula della Davis Cup (e della Fed Cup) in un format a SEDE UNICA sul tipo della WC di Rugby/Soccer/etc Volendo,si potrebbe fondere la Davis Cup con le Olimpiadi e giocarla solo ogni 4 anni all’interno dei Giochi Olimpici… Su,eleggetemi al posto di DeVillers e vi sconvolgero’ il mondo…
    No, scherzi a parte: vedrei bene come Sport Commissioner Andre Agassi…

  106. marcos scrive:

    l’usanza di pubblicare lettere private, seppur inviate ad un rappresentante di un ente pubblico, non mi piace proprio. è un’usanza che la federazione non riesce ad abbandonare.

    certamente, chi conta fole non ha la mia approvazione.

  107. Avec Double Cordage scrive:

    su un commissioner Agassi mi trovi pienamente d’accordo Stefano, anche John McEnroe sarebbe un ottimo candiadato comunque, e lui si era anche già candidato per tale ipotetico incarico

    non è una cosa cosi campata per aria, dopo tutto un commissioner non è altro che un presidente professionista invece che dilettante ma con poteri quasi dittatoriali, teoreticamente a vita ma in pratica è licenziabile, quindi si tratta di un incarico su base meritocratica, io però sono per i term limits quindi 3 mandati di 3 anni ciascuno dovrebbero bastare dal mio punto di vista, poi ci vuole aria fresca. Bisogna vedere chi lo elegge! cosa ne pensi di abbinare un voto ad ogni biglietto di un torneo del gande sam, solo quelli comprati e non uno ricevuto da corporate sponsor come omaggio, forse per internazionalizzare ulteriormente la base elettorale (ma gia agli US Open e Wimbledon è pieno di italiani e gente da tutto il mondo) si potrebbero far valere anche i biglietti dei master series

    c’è una cosa però che non quadra e che molti americani che richiedono il commisioner per il tennis non vedono, il tennis a differenza di basket NBA, hockey NHL e baseball non è un americanata ben si uno sport globale dove gli USA hanno si ancora un grosso potere e un grande mercato ma non più la maggioranza come ancora 20 anni fa. Ormai gli USA nel tennis hanno un mercato forse anche inferiore a quello europeo e presto si aggiungerà anche quello cinese che gli sovrasterà

    il tennis quindi non necessariamente può funzionare come le loro world league americantamadeincansasidi… in più loro i commisioner gli hanno per sport a squadre di club privati mentre il tennis è uno sport individuale, dove non ci sono, e speriamo non ci saranno mai più, club privati come quelle pagliacciate del worldteam tennis con connors

    quanto riguarda il trasformare la coppa Davis in un volgare campionato mondiale ogni 4 anni, NO WAY! li Stefano ti fai trascinare troppo dalle tue radici nel rugby, lasciatelo dire con affetto. La fase finale in sede unica con 4 squadre mi va benissimo, ma i preliminari a che pro se sono più interesanti cosi come sono adesso con partite fuori casa con tutti contro e in casa con qull’incredibile atmosfera spagnola abbinata l fari play del tennis che non c’è in nessun altro sport? Cos è qusta insaziabile voglia di omogenizzare tutto subordinandosi alla divinità mammona? Devono essere i tentacoli delle multinazionali usa e gettacervello che ci tastano ed iniettano la loro malsana linfa tramite news corp e l’impero murdochensis…

    La Coppa Davis ha una tradizione di oltre 100 anni, è un successo che dura da un secolo, solo ultimamente sta soffrendo perché gestita da dei vecchi dilettanti che non riescono a stare con i tempi e la crescita e globalizzazione del tennis, ma non penso che ci sia mai stato un tennista che abbia rifiutato di giocare una finale di coppa davis, come non ci è mai stato calciatore che non volesse giocare la finale del campionato mondiale, magari nei primi turni come nel calcio c’è chi ha altri interessi e vuole risparmiarsi per altre cose o per dopo ma quando si tratta di giocare la partita per la vittoria non ci sono più scuse

    caro Stefano il tennis non ha bisogno di un campionato del mondo, non lo ha mai avuto perché il tennis ogni anno ne ha 6 di campionati del mondo, Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open, Masters, Davis Cup

    cambiare questa tradizione togliendo uno di questi 6 eventi annuali sarebbe un sacrilegio, e fondere la Coppa Davis con le Olimpiadi altrettanto, so che è un idea molto cara a John Wertheim, ma non si può sacrificare quella che per i primi 70 anni del tennis era la competizione più importante di questo sport assieme a Wimbledon e US Open solo per pompare le olimpiadi

    si pensi ad un modo per rendere interessante il torneo olimpico piuttosto!
    Visto che il torneo olimpico si svolge solo ogni 4 anni, ci sarebbero sicuramente molti modi originali, un format tipo Hopman Cup ad esempio dove si possa misurare il vertice di un intero movimento tennistico, sarebbe una cosa nuova, certo richiederebbe minimo due settimane del calendario ma per il singolo atleta probabilmente non sarebbe impegnativo come un torneo major, perché lo si giocherebbe primo “best of three sets” e poi visto che sarebbe una competizione a squadre non ci sarebbe bisogno di giocare in ogni sfida, i migliori potrebbero risparmiarsi per le fasi finali e cosi avrebbero pure tempo di godersi l’atmosfera olimpica andando a vedere il nuoto, la boxe o l’atletica nei giorni di riposo

    si potrebbero fare squadre con 3 singolari maschili tre singolari femminili e un doppio maschile tutto al meglio dei tre set con tie break in ogni set

    certo sarebbe un peccato per il torneo di doppio che quest anno con la vittoria di Federer-Wawrinka aveva finalmente dato una piccola boccata d’aria ad una disciplina affascinante come il doppio lasciata moribonda per strada per molti anni dai dirigenti ITF e ATP

    e con Nadal vincitore del singolare anche il troneo olimpico ha un futuro ora che si ricevono anche i punti di un master series

    e poi trovo più affascinante l’idea di un vinictore olimpico che questa cosa americana del collezionare medaglie per la nazione e il suo medagliere che si addice tanto agli sport di squadra, in origine nell’antica Grecia i vincitori olimpici erano singoli atleti, proprio come nel tennis che sintetizza tutte le discipline dell’antichità (corsa, lancio e lotta) in un unico sport con l’aggiunta della strategia e tattica degli scacchi ma a ritmi supersonici, cosa c’è di meglio, il calcio forse?

    l’idea di Wertheim di estrapolare una classifica a squadre dai 4 tornei olimpici (singolare e doppio maschile, singolare e doppio femminile) e distribuire medaglie alle nazioni con più punti non mi piace per niente, la definirei un americanata degna del più profondo mid west o bible belt, NAH!

    certo non si possono avere entrambe le cose, bisogna scegliere tra una competizione a squadre da un lato o un troneo di doppio a valori alti più un singolare per entrare nella storia, io quasi lascerei le cose come stanno anche se una competizione stile Hop Man cup alle olimpiadi avrebbe un fascino particolare

    beh ora che ci penso un metodo di fare coincidere le due cose ci sarebbe!

    svolgere nella prima settimana i tornei di singolare e doppio con gruppo di partecipanti ristretto ai migliori, quasi come un masters di fine anno(ovviamente senza la indecente formula del round robin, gli orribili gironi calcistici) partendo ad esempio dai quarti di finale con i primi 16 della classifica mondiale, mancherebbero le wild card del Honduras e del Togo e i vari Vanek e Schuettler della situazione, ma sarebbe un torneo veramente tosto dove vince sicuramente uno dei migliori in giro. Stessa cosa per il doppio con 16 squadre e una per nazione ci dovrebbero essere praticamente tutti i migliori, certo quest anno erano 32 squadre che io trovo un numero più giusto per una competizione che abbia l’intersse di rappresentare un movimento mondiale ed in fin dei conti è solo un turno in più, meglio 32 doppi quindi e i top 16 in singolare senza wild card. E dopo, nelle seguenti due settimane olimpiche, la manifestazione a squadre, l’inverso non funzionerebbe perché i migliori conserverebbero le loro energie per i tornei di singolare

    sarebbero 3 settimane del calendario ATP però solo una avrebbe il posto di un master series con solo challanger e futures in quella settimana nel calendario, nelle seguenti due settimane chi vuole puo andare a giocare il New Haven, Washington o Sopot di turno altri invece che preferiscono godersi le olimpiadi possono rimanere nel villaggio olimpico e giocare un partita ogni 2 giorni

    cosa ne pensi Stefano?

    mi sa che è la soluzione ideale, ma forse è solo una delle mie idee utopiche

    @Giovanni da Roussillon
    si anche io troverei giusto dare dei bonus a chi batte uno dei primi 15 o primi 25 bonus ovviamente proporzionati al valore del torneo (batter il numero 1 a wimbledon è chiaramnete un altra cosa che batterlo al Estoril) e alla posizione in classifica dello scalpo, è chiaro che batere il numero 1 deve valere minimo 10 volte di più che battere il numero 25 impresa che è ormai alla portata dei primi 150, mi sa che questo bonus a scalpo c’era anche nei anni 90 poi lo avrano tolto in seguito ai vari primi turni persi da Kafelnikof e Agassi cotro i Borroni della situazione, non lo so, forse c’entrano anche le scommesse ma non penso, bisognerebbe studiarsela bene per vedere i var pro e contra
    Interssante tuttavia la tua classifica “Elo”

    intanto il bistrattato Bolelli oggi ha perso 5:7 1:6 dal suo collega di doppio a Bangkok Berdych, tutta colpa dei mammutones
    …scherzo! meglio mettere le cose in chiaro ;)

  108. anto scrive:

    @ Andros. Nemmeno a me, però strano che lui non dica niente……

  109. giorgio scrive:

    @ Avec
    Hai ragione in linea generale che non è corretto pubblicare un certo tipo di corrispondenza, a maggior ragione se si tratta di un ente istituzionale. Ma, forse, nel caso specifico, ti sfugge una cosa importante. La lettera incriminata è stata pubblicata in allegato al comunicato stampa in risposta alle bugie gravi dette in un’intervsta da Pistolesi, e tale lettera era un documento necessario per dimostrare, con dati di fatto e concreti, che quello che gli veniva controbattuto era la verità. Chi avrebbe creduto al contenuto del comunicato senza la prova della lettera? Si sarebbe detto, “la solita FIT che spara a zero sul povero Pistolesi”.

  110. Emiliano Faeti scrive:

    D’accordissimo con Stefano Grazia riguardo l’istituzione di un Commissioner e la revisione dei calendari suddividendo le stagioni per varie superfici di gioco. Non mi trovo d’accordo sulla vicenda Davis Cup, personalmente manterrei la formula attuale a discapito di quella che prevede la sede unica. Magari si può cambiare la formula del tie aumentando singolari e doppi per garantire la squadre più forti.

  111. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro Avec Double Cordage.
    Mi fa piacere che tu abbia dimostrato qualche interesse per il metodo di ELO: la sua originalità sta nel modo in cui si perviene ad una iterazione ingegnosa.
    Ad ogni partita, i punti attibuiti dipendono dal confronto tra l’esito effettivo del match e le rispettive probabilità di vittoria di ciascun giocatore (punteggio atteso), queste ultime a loro volta funzione dello stesso ranking ELO ad inizio torneo. Inoltre i punti addizionali assegnati al vincente, corrispondono a quelli sottratti allo sconfitto.

    Se vuoi approfondire il tema, troverai anche su Wikipedia una descrizione abbastanza esaustiva del metodo.

    Cordialmente

    _______________
    PS/ La tua idea di assegnare un premio a chi batte i migliori è implicita, giacché se ad esempio un giocatore di forza ELO 500 incontrasse Nadal e lo battesse, la sua probabilità di vittoria essendo nulla, conquisterebbe il massimo dei punti in palio, mentre Nadal ne perderebbe altrettanti. Se invece, come è più che probabile, perdesse, il suo Ranking ELO non cambierebbe, e nemmeno quello di Nadal. In altre parole, quando Federer, Nadal o Djokovic si battono con altri, attualmente giocherebbero unicamente a difesa del loro ELO. Addirittura il distacco tra Federer e Djokovic all’US Open era (è rimasto) in quel momento tale, che nell’incontro diretto in semifinale il primo ha racimolato - ed il secondo perso - solo 32 punti (se il risultato fosse stato a favore di Djokovic, allora Federer avrebbe perso 218 punti, e Djokovic vinto altrettanti).
    Altro esempio: oggi Djokovic ha battuto Soderling: data la distanza tra i due, il loro ELO postmatch è rimasto immutato.

    Dall’US Open 2008, come scritto, ho valutato l’ELO di ogni giocatore partecipante a tornei successivi ATP ma anche di Davis Cup (World Group, semifinali), che ATP, erroneamente secondo me, non tiene in considerazione nel calcolo del Ranking, mostrando una stravaganza un po’ irragionevole ulteriore. Ti elenco per informazione la classifica ELO dei primi 30 derivante, status oggi, ante semifinali di Pechino e Bangkok. A me pare più rispecchiante la realtà delle forze in campo:
    1 6450 NADAL Rafael
    2 5962 FEDERER Roger
    3 5073 DJOKOVIC Novak
    4 2739 MURRAY Andy
    5 2419 FERRER David
    6 2311 DAVYDENKO Nikolay
    7 1979 RODDICK Andy
    8 1848 DEL POTRO Juan Martin
    9 1771 NALBANDIAN David
    10 1688 WAWRINKA Stanislas
    11 1570 SIMON Gilles
    12 1544 BLAKE James
    13 1484 FISH Mardy
    14 1399 ROBREDO Tommy
    15 1380 GONZALEZ Fernando
    16 1376 TSONGA Jo-Wilfried
    17 1297 ANDREEV Igor
    18 1275 CILIC Marin
    19 1258 MONFILS Gael
    20 1243 KARLOVIC Ivo
    21 1206 TURSUNOV Dmitry
    22 1202 MOYA Carlos
    23 1190 YOUZHNY Mikhail
    24 1163 BERDYCH Tomas
    25 1161 VERDASCO Fernando
    26 1153 SELA Dudi
    27 1138 MULLER Gilles
    28 1131 STEPANEK Radek
    29 1128 SCHUETTLER Rainer
    30 1112 GASQUET Richard

    Note:
    - I due parametri adottati arbitrariamente hanno valore 999 e 250; quest’ultimo rappresenta il massimo dei punti in palio in un match, conseguibile solo se il punteggio atteso del vincitore è nullo.

    - Dall’inizio dell’introduzione del metodo, fintantoché un giocatore non partecipa alla competizione, il suo Ranking ELO provvisorio è designato dal Ranking corrente ATP, in carenza di meglio. Quest’ultimo è pure l’ELO iniziale (Ro) assunto in occasione della sua prima partita inserita nel sistema a far conto dall’US Open 2008.
    - Per un confronto con il ranking ATP odierno, ti rimando al buon sito tennisteen.it

  112. Roberto Commentucci scrive:

    Carissimo Giovanni, apprezzo moltissimo il tuo sforzo e il tuo ingegno. Però, lasciamelo dire, se con la tua classifica Dudi Sela è n. 26 del mondo, allora forse qualcosa nel tuo sistema (la cui impostazione concettuale peraltro mi sento di condividere) va aggiustato. In amicizia.

  113. chloe de lissier scrive:

    l’ingegno e l’intelligenza di giovanni sono indiscutibili. pur tuttavia, nella circostanza, debbo dire che il metodo da lui propugnato non mi sembra migliore di quello in uso. anzi, mi pare assai arbitrario.
    in qualsiasi sport, dal calcio al basket, le classifiche vengono stilate attribuendo un valore convenuto e stabile ai risultati che si ottengono. anche al bologna può capitare di battere il milan e poi di perdere tutte le successive partite. anche a volandri succede di sconfiggere federer per poi cadere nel nulla.
    secondo questo metodo di elo si finirebbe per attribuire un valore sproporzionato ad eventi che invece accadono in maniera del tutto fortuita, per circostanze spesso irripetibili. insomma, si andrebbe a premiare soprattutto il caso fortunato. che è proprio quello che nello spirito dello sport tennistico si è sempre cercato di evitare, stabilendo regole che traggono ragione proprio dal tentativo di premiare il merito e l’effettivo valore complessivo. che non può mai essere dato da un singolo evento.

  114. Giovanni da Roussillon scrive:

    Caro Roberto Commentucci
    Il tuo apprezzamento mi rincuora, poiché quasi nessuno finora reagisce, non fosse che all’idea per cui niente ha ragione di essere immutabile (proposizione del resto che raccoglie l’eccezione in se stessa). Vorrei ricordarti che ho ben precisato, in coda alla lista, che i parametri adottati sono del tutto arbitrari, di conseguenza necessitano dei dovuti correttivi. Nondimeno l’algoritmo applicato è reattivo ai cambiamenti di situazione. Nel caso di Sela ha appena estromesso in serie Ferrer e Robredo; il fatto che in due partite abbia acquisito 476 punti, è anche dovuto al metodo attuale di ATP: le sue vittime sono “troppo” ben quotate, e dall’US Open ho dato inizio all’esperimento servendomi dei ranking ATP quale punto di avvio.
    Mi propongo ora di studiare i correttivi, ma necessito ancora di più dati, al momento non abbastanza rappresentativi.
    Con molta cordialità.

  115. Giovanni da Roussillon scrive:

    Cara Chloe
    Mi capita di provare una certa amarezza quando (non accade spesso, per fortuna) le mie idee non convergono con le tue, data la mia ammirazione per il particolare acume con il quale sviluppi e esponi le tue opinioni, quasi sempre argomentate convincentemente.
    Il preambolo per affermare con rispetto che
    - se un criterio è convenzionalmente assunto dai più (magari anche da tutti) non mi pare condizione necessaria per accettarlo ad occhi chiusi in un’applicazione oltretutto atipica;
    - il metodo proposto non assegna valori sproporzionati. Vediamo perché.
    Elo si propone di misurare le forze di due contendenti in un momento dato. Prendiamo ad esempio, l’evento da te citato, in cui Federer incontra Volandri a Roma nel 2007. Siccome prima di allora il metodo non fu mai applicato, non abbiamo altra scelta che assumere il Ranking ATP dei 2 quale Elo antematch (Ro), il quale avrebbe sicuramente fruttato a Volandri il massimo dei punti conseguibili (tenuto conto dell’enorme divario tra i due ranking, la probabilità di vittoria di Volandri era allora nulla), ovvero 250, un valore che ho ben precisato essere stato scelto da me arbitrariamente, al quale potrò apportare la mutazione in senso correttivo quando la quantità di dati recenti osservati me lo permetterà. Torniamo a Volandri. Se battendo Federer ottiene 250 punti, il suo nuovo ELO sarà così cresciuto, che alla partita successiva, dovendoselo mettere interamente in gioco, in caso di sconfitta con un minore, sarebbe riadattato in modo assai più consistente verso il basso che se il suo ELO iniziale fosse inferiore. Il livellamento è assai rapido nei casi di vittoria fortuita, molto più rapido di quanto possa sembrare.
    Il caso recente del ritenuto modesto Sela, oggi persino finalista a Pechino e ormai già diciassettesimo della “mia” classifica (64 ATP), mi permetterà di provare la bontà del metodo entro fine stagione.
    Allora direi che, assodato che noi cerchiamo il No. 1 attuale (diverso dal primo di un campionato ad esempio di calcio, ove i punti in palio ad ogni partita sono fissi, 0, 1, 3, e non arbitrariamente dipendenti dai turni di un certo tipo di torneo tennistico), ovvero del più forte in un momento dato, l’Elo eccelle concettualmente il best18 dell’ATP.
    Semmai, a proposito dei parametri, va risolta una difficoltà a mio avviso non insormontabile. Il professor Elo fu incaricato di elaborare un’insieme di formule capaci di misurare la forza intellettiva, segnatamente nelle partite di scacchi, dei contendenti. A differenza del tennis, il suo universo è selezionato per categorie (grandi maestri, maestri, ecc.), l’accesso alle quali è molto difficile per chi milita nelle inferiori, e prevede il conseguimento di risultati d’idoneità, designati norme. Potè dunque “muoversi” all’interno di limiti che per ora non sono stati pensati nel nostro sport, ove tra l’altro la potenza fisica acquisibile con relativa rapidità influenza non poco la formazione del risultato. Il parametro K (come detto il massimo aggiustamento possibile) è negli scacchi diverso a seconda della categoria di torneo. E’ proprio necessario trovare dei correttivi al “mio” nascente caro Elo, e sarei molto felice se qualcuno partecipasse a questo tentativo di ricerca complessa.
    Con un caro saluto.

    ___________________
    PS/ A suo tempo avevo esposto le formule del sistema Elo sul forum di Ros. Non lo posso fare qui per ragioni di grafica. Chissà, forse qualcuno potrà in qualche modo inserirle qui (penso anche ad un signore stimatissimo molto attivo in codesto blog, rispondente al nome di Michele Fimiani, nel contempo probabilmente divenuto matematico a tutto tondo).

  116. nicola farina scrive:

    Sono molto affascinato da questa discussione sull’elo, che, in generale e’ un metodo assai preciso di misurare l’abilita’ in giochi “testa-a-testa”. Tuttavia, non penso che sia molto adatto al tennis. Questo perche’ le partite di tennis non sono tutte uguali. Un conto e’ giocare il torneo condominiale, un altro e’ uno slam. Chiaramente, se un giocatore batte un tennista di vertice in un torneo minore dove il campione si e’ recato magari solo per prendere l’ingaggio, e’ ben diverso che battere il campione al roland garros. Prendiamo, per esempio, le sorelle Williams. Avrebbero un elo disastroso, per il semplice motivo che perdono tantissimi match. Purtroppo l’elo non puo’ distinguere l’importanza degli eventi e questo, a mio avviso, lo rende inapplicabile al tennis. Forse si potrebbe restringere ai soli slam, o fare classifiche multiple, con solo slam, slam+masters, tutti i risultati. Ma non penso sia attuabile.

  117. Giovanni da Roussillon scrive:

    Chiedo scusa per l’invasione di spazio che origino. Depongo qui i ranghi ad oggi, ante finali di Pechino e Bangkok 2008. Riprenderò il discorso in concreto a novembre, dopo la Masters Cup.
    (prima colonna rango elo, seconda ELO, in parentesi i punti elo conquistati/persi in settimana, a destra del giocatore i rispettivi ATP)
    1. 6450 () Nadal 1. 7000
    2. 5962 () Federer 2. 5930
    3. 5073 (0) Djokovic 3. 4960
    4. 2739 () Murray A4. 3040
    5. 2419 (-248)Ferrer 5. 2490
    6. 2311 () Davyde. 6. 2400
    7. 1985 (24) Roddick 8. 1905
    8. 1848 () Del Potro12. 1518
    9. 1771 () Nalband 7. 1975
    10. 1688 () Wawrink 9. 1670
    11. 1570 () Simon G 16. 1390
    12. 1544 () Blake 10. 1650
    13. 1489 (229)Tsonga 18. 1370
    14. 1484 () Fish M 23. 1170
    15. 1399 (-162)Robre. 17. 1390
    16. 1380 (-223)Gonzal.11. 1645
    17. 1309 (752)Sela 64. 626
    18. 1297 () Andreev 20. 1260
    19. 1275 () Cilic M 22. 1180
    20. 1243 () Karlovic 14. 1475
    21. 1206 () Tursunov32. 1008
    22. 1202 () Moya 49. 770
    23. 1190 () Youzhny 21. 1190
    24. 1163 (142)Berdych 27. 1065
    25. 1161 (-157)Verdas15. 1440
    26. 1145 (-30)Monfils 26. 1108
    27. 1138 () Muller G 67. 611
    28. 1131 () Stepanek29. 1046
    29. 1112 (-148)Gasqu.13. 1480
    30. 1090 () Seppi 28. 1060
    31. 1089 (58) Melzer 36. 894
    32. 1040 () Lopez F 39. 875
    33. 1030 () Ancic 30. 1030
    34. 1018 () Kiefer 25. 1120
    35. 1004 (229)Ferrero 46. 815
    36. 984 () Acasuso 47. 803
    37. 975 () Llodra 37. 890
    38. 972 (192)Schüttler35. 939
    39. 955 () Almagro 19. 1305
    40. 945 () Nishikori85. 527
    41. 935 (163)Soderling34. 965
    42. 921 () Kohlschr.31. 1015
    43. 920 () Haas 58. 690
    44. 886 (-167)Querrey 38. 876
    45. 886 () Serra 56. 703
    46. 869 (526)Phau B 117.394
    47. 848 (2) Troicki V 65. 626
    48. 835 () Baghdat. 42. 835
    49. 827 () Mathieu 24. 1125
    50. 820 (-178) Niemin. 33. 975

    Aggiungo un’ultima replica pacata e semipolemica a Nicola Farina: la forza di un giocatore può dipendere dal prestigio conferito dal campo sul quale gioca? Vogliamo misurare tale forza il più obiettivamente, oppure tenere conto degli scopi economici che animano i contendenti e gli organizzatori di competizioni?

  118. nicola farina scrive:

    Si’, la forza di un giocatore dipende dal prestigio conferitogli dal campo. Nel tennis e’ cosi’.

    Innanzitutto definiamo di cosa stiamo parlando. La filosofia dell’Elo e’ la seguente. Ogni giocatore possiede un livello di abilita’ quantificabile. Di fatto, pero’, egli non gioca sempre e comunque allo stesso livello. Ad esempio, se un atleta ha “abilita’” 2000, giochera’ alcuni match da 1900 o altri da 2100. Insomma, dal punto di vista matematico, la prestazione sportiva puo’ essere modellizzata come una variabile casuale, il cui valor medio rappresenta la sua abilita’. Ed il punteggio Elo ha come scopo stimare tale valor medio. Questo sistema funziona benissimo, ad esempio, negli scacchi. Dati i punteggi Elo di due sfidanti, uno potrebbe avere una bella e molto precisa stima delle chances di vittoria di ciascuno. Tutto bene fino qui. Idea francamente geniale. Perche’ non applicarlo a tutti i giochi, e anche al tennis?

    Il problema principale e’ che l’Elo pensa alla prestazione sportiva solo in base ai partecipanti ed escludendo ogni altra informazione. In un gioco come il tennis, pero’, accanto ai nomi degli attori bisogna necessariamente aggiungere qualche altra cosa, se noi vogliamo un giocattolo che serva a qualcosa. Prendiamo il caso di Federer (ma tale esempio si applica a quasi tutti i grandi campioni). Supponiamo che debba sfidare il giocatore X. Conosco gli elo di entrambi e posso stimare le “odds” di vittoria di Federer e avversario. Questo se io non conoscessi null’altro, nemmeno dove i due giocano! Perche’ e’ talmente evidente che il livello di Federer nei tornei dello slam (dove dal 2004 ad oggi ha perso solo contro Kuerten, Nadal, Safin e Djokovic) e’ mostruosamente superiore al suo livello medio. Alcuni giocatori hanno possibilita’ di battere Roger in un torneo minore, ma non sui grandi palcosenici. Sul perche’ questo accada, ognuno puo’ portare le sue idee (per te sono perlopiu’ interessi economici; per me contano anche tradizione e prestigio), ma che accada non v’e’ dubbio. Una vittoria non vale una vittoria nel tennis. Gli ultimi due tornei vinti da Sampras sono stati un Wimbledon e uno USopen. Nessuno che conosce un minimo di tennis potrebbe affermare che se Sampras avesse battuto gli stessi giocatori che ha battuto per vincere quei due tornei, in altre circostanze, sarebbe stato lo stesso. Per l’elo, pero’, non avrebbe fatto differenza. Un sistema di valutazione che reputi uguale battere Sampras, o Federer, a Wimbledon o a Doha, puo’ funzionare benissimo per altri sport. Ma non per il tennis.

  119. Giovanni da Roussillon scrive:

    Ringrazio Nicola Farina per avere descritto i principii su cui fonda l’ELO.
    Purtroppo gli argomenti da lui portati a dimostrazione dell’inapplicabilità del metodo in questione non mi convincono fin qui a mutare il punto di vista.
    Un criterio di valutazione che si vuole obiettivo non può tenere conto delle motivazioni del “valutato”, ancor meno delle convinzioni degli spettatori. Per una volta, e visto lo scopo, convengo anzi che il risultato dei matchs è il solo qui a far peso.
    Sono perfettamente cosciente che tradizione, prestigio, premi pecuiniari (fonte del reddito del professionista) giochino un ruolo importante sul piano dello stimolo. Ma ciò è irrilevante se intendiamo misurare la forza obiettiva del tennista e dello scacchista in un momento dato.
    A me pare inoltre che, contro un avversario qualsivoglia, quando si vince si vinca e quando si perde si perda, con ugual merito, rispettivamente demerito, a prescindere dal turno nel quale il fatto avviene. In tal senso l’Elo è più rispettoso di quest’ultima proposizione di quanto lo sia il metodo vigente oggi, che tenta di salvarsi un po’ maldestramente pasticciando con le teste di serie.

    Di transenna faccio notare, per riprendere l’esempio citato dall’interlocutore, che Federer, dal 2004, su 131 partite giocate in tornei del Grand Slam ne vince 123 (quasi il 94%). Complessivamente nello stesso periodo gioca 406 partite, vincendone 370 (poco più del 91%). Non mi sembra che lo scarto dei ratio sia così consistente e mostruoso da farci differenziare la sua forza in funzione del prestigio di Wimbledon rispetto ai tornei minori. Wimbledon interessa noi osservatori, gli atleti stessi (per il compenso mirato e quant’altro), ma l’erba di quel sito magnifico non saprebbe infondere più forza reale in Roger Federer di quanto possano le zolle di Halle. L’evenutalità di essere battuto a Wimbledon come su qualsiasi altro campo è evocata del resto dallo stesso Roger in più di un’occasione.
    Sempre di transenna direi che se è vero che “nessuno che conosce un minimo di tennis potrebbe affermare che se Sampras avesse battuto gli stessi giocatori che ha battuto per vincere” i suoi ultimi Wimbledon e US Open, “in altre circostanze, sarebbe stato lo stesso”, è altrettanto vero che difficilmente qualcuno potrebbe provare inconfutabilmente detto assunto. E quand’anche fosse provato, potrebbe dirci che Sampras soffre (avrebbe sofferto) di una certa debolezza nel carburare in tempi brevi, o per i premi più consistenti, o altro ancora, e non che l’occasione di confronto offertagli “in altre circostanze” fosse viziata o di minor valenza agonistica.

    L’augurio vivo è che nel mondo tennis si arrivi davvero ad “aggiungere qualcosa”. Anche al modo di stilare classifiche, nelle quali emozioni, credenze e interessi diversi rispettabili lascino maggiore spazio a trasparenza ed obbiettività.

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