Lo svizzero in cammello e lo scozzese
in motorino. Storia di un sorteggio nato male
Roger, per ora, non rischia il n°1

 
3 Marzo 2008 Articolo di Gianluca Comuniello
Author mug

Primo assunto: a Dubai Roger Federer si sente a casa. Una casa sembra che ce l’abbia davvero, nel ricco divertimentificio arabo. Secondo assunto: quando Federer dichiara di essersi preparato bene, di essere in un posto dove riesce a prepararsi al meglio, uno tendenzialmente gli crede. Terzo assunto: Roger Federer deve cercare, in questo marzo sul duro, di accumulare punti per poi vivere tranquillo sulla terra mentre Nadal corre da una parte all’altra d’Europa per difendere i circa 64 tornei che ha vinto lo scorso anno sul rosso.
Dati gli assunti, la conseguenza logica sarebbe: Roger Federer vince Dubai. Eh, facile a dirsi. Poi ci sono i tabelloni che sconvolgono tutto. Il sito dell’atp stamani titolava: Roger Federer to face brutal opener. Il brutal opener era lo scozzese Andy Murray, probabilmente il più in forma di tutti in questo momento (ha vinto due tornei in questo scorcio iniziale di 2008). E aveva battuto Federer nel loro ultimo confronto, identica superficie, nel 2006 a Cincinnati. Quindi mi immaginavo un sacro smoccolare svizzero mentre si preparava alla partita. Che nasce complicata, come da pronostico. I due si danno botte da orbi e si portano al tie-break dove lo scozzese va avanti cinque a due. Federer ha la faccia da Australia, il che non è granché. Il problema è che anche i movimenti sembrano quelli. Risale 5 a 4, poi deve affrontare un set point. Annullato. E’ il suo turno di issarsi a set point. Trasformato: 8 a 6 e primo set in cascina. Si potrebbe pensare: ecco, ora Murray si squaglia. Li conoscete gli scozzesi? Squagliarsi loro? Per favore.
Murray continua a picchiare come un fabbro. Uno spettacolo. Colpi da fuori dal campo a tutto braccio sulle righe, lo svizzero costretto a giocare di contro balzo anche le poche volte che comanda il gioco. Prima della partita su Dubai Sports trasmettevano un documentario sui cammelli da corsa. Federer sembra usare uno di quelli, mentre Murray sembra in groppa ad un più promettente scooter 125. Corre, corre il guaglione. A metà secondo set, alla prima palla break concessa dallo svizzero riesce a strappare il servizio al numero uno. Gli accade sempre più spesso a Federer, di perdere il servizio alla prima occasione concessa. Murray va cinque a due, poi cinque a tre, poi tiene il servizio senza particolari patemi. Uno a uno. Nel terzo set Federer sembra ribellarsi al destino di farsi prendere a schiaffi da questi new generation. Aumenta la frequenza dei suoi attacchi (già insolitamente alta) ma deve far miracoli per fare il punto. La partita, a tratti diventa molto bella. Nel quinto game c’è il crac. Tre palle break. Federer serve una prima lunga(la percentuale di prime è finita sotto i tacchi dopo il tiebreak del primo). La seconda viene chiamata fuori. Lui chiede il falco. Figurarsi. Lo fa per ripicca, come sempre. No. Stavolta ha ragione. Sarebbe già sufficiente per un titolo a nove colonne (“Federer batte il falco dopo lungo subire”). Ma c’è il fatto che nel punto ripetuto Murray fa comunque il break e se ne va. Tiene con disarmante facilità i servizi che servono per portare a casa il match(servizi sovente sopra i 210 orari) e chiude con un game a zero. Ha giocato talmente bene che non ha nemmeno voglia di festeggiare la vittoria. Dà, la mano a Federer. Lo rincuora quasi. Lo svizzero torna alla sua panchina ancora con quella faccia un po’ così, all’australiana.
Conclusioni da trarre dopo questa che a prima vista sembra una grossa sorpresa (ma che, secondo me, come risultato ci sta)? Federer ha provato, visto che lo scozzese da fondo gli rimandava sempre tutto con gli interessi, ad attaccare di più. E questo è un dato positivo. Che Murray lo abbia comunque bastonato è fatto che, speriamo non lo faccia desistere da questo approccio più offensivo. Che rimane l’unico possibile per contrastare i nuovi fenomeni. Federer ha palesato ancora qualche problemino di movimenti sul lato destro. La cosa gli succede quando è ancora troppo carico, e l’aver giocato questa sola partita nelle ultime settimane è sicuramente un’attenuante. Però ora è nella condizione di dover fare quello che nel basket americano è chiamato statement game. Cioè vincere un torneo in maniera inequivocabile, batttendo un paio dei giovani. Altrimenti lo aspetta una primavera complicata. La classifica, per il momento, traballa ma regge: Nadal, anche vincesse il torneo non riuscirebbe a superarlo, anche se vicino così… come lui nessuno mai. Poi ad Indian Wells e nelle primavera sulla terra Nadal dovrà difendere di tutto, mentre Federer lo scorso anno a marzo ha avuto il virus Canas, quindi ha tutto da guadagnare da tabelloni più protetti di quello di Dubai (numero 1 contro numero 11 al primo turno!). Ma è la sensazione che tutti ora hanno di poterlo battere a rendere complicata la sua vita.
Quanto a Murray… beh, è stato fantastico. Un servizio francamente molto migliorato e molto pesante e colpi di rimbalzo straordinari, uniti ad una grande fiducia. Il più hot sicuramente nelle prossime cinque settimane. Djokovic e Nadal sono avvertiti.

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12 Commenti a “Lo svizzero in cammello e lo scozzese
in motorino. Storia di un sorteggio nato male
Roger, per ora, non rischia il n°1”

  1. valerio scrive:

    Perfetto..

  2. Michele Fimiani scrive:

    Per ovvie ragioni di ordine, onde evitare dispersione i commenti alla sconfitta di Federer lasciateli al POST PRECEDENTE dove la “discussione” è già ampiamente iniziata.

  3. Voortrekker Boer scrive:

    Bell’articolo.

  4. marco.napo scrive:

    bene vedo che finalmente si comincia a fare qualche critica al dio vivente.
    questo ovviamente perche comincia a perdere qualche colpo altrimenti……
    tutti a genuflettersi.
    comunque avevo previsto un sorpasso di nadal in classifica e penso che ormai ci stia tutto.
    naturalmente murray sta maturando vediamo come si comporta contro i veri regolaristi per non dire fighter.
    un saludos

  5. pibla scrive:

    Grandissimo Gianluca, splendido articolo!!!
    Ottima la sottolineatura del finale di partita, l’avevo notato anch’io.
    Murray non ha volutamente esultato prima della stretta di mano finale, il che secondo me stava a significare due cose, da un lato il profondo rispetto che ha nei confronti dello svizzero per cui non gli andava di esultargli platealmente in faccia, dall’altro l’enorme autostima e convinzione che lo scozzese ha nei proopri mezzi, per cui avendo giocato come sa la vittoria è solo la logica conseguenza, comunque mi è piaciuto molto come atteggiamento, ci piace moltissimo Andy….eh, come si cresce con le sconfitte, nella sua testa sono passati un paio di annetti di maturazione dopo la sconfitta al primo turno degli AusOpen con Tsonga….
    p.s. certo che, come ho già scritto anche sotto l’articolo di Scanzi, la fitta al costato che mi arriva nel momento stesso in cui Roger perde è lancinante, brevissima ma lancinante…

  6. esteban scrive:

    S.V. smette di quotare l’intervento di marco.napo contro Roger, la Snai aveva smesso di quotare la vittoria dell’Inter in campionato due settimane fa. Purtroppo il suddetto napo non la smette mai di… scassare.

  7. Ubaldo Scanagatta scrive:

    per favore commentate sul post precedente per evitare dispersione di commenti. Ve l’aveva già raccomandato michele.

  8. Anakyn scrive:

    In effetti i commenti di questo tenore, specialmente quando ripetuti senza senso apparente su due topic attaccati, hanno un sapore provocatorio.

    Federer aveva incontrato già l’anno scorso due passaggi a vuoto consecutivi proprio in questo periodo, e oltretutto contro un giocatore (Canas) di livello probabilmente inferiore rispetto a Murray e sicuramente a Djokovic, e poi è tornato a vincere con impressionante regolarità: nonostante questo ogni volta il timore è che lo svizzero non si riprenda più.
    Il fatto è che gli anni passano anche per lui, e forse le motivazioni calano: mi viene da pensare che si programmi la stagione in funzione degli Slam (gli unici record che gli rimangono da battere sono quello di Sampras e il Roland Garros), ma il problema è che se non tieni un alto ritmo di gioco, nel tennis contemporaneo vieni travolto da atleti tecnicamente inferiori ma fisicamente più tonici.

    Nel prossimo torneo si capirà l’entità dell’eventuale “crisi”: due passi falsi possono capitare e gli sono già capitati diverse volte, tre mai.

  9. Anakyn scrive:

    Acc… leggo solo ora i consigli a postare nell’altro topic: se potete spostate direttamente il mio commento da questo all’altro, grazie ;)

  10. FRANCESCO scrive:

    ho visto il match di nadal e ancora una volta ha mostrato limiti tecnico-tattici…anche lui mi sembra in calo…le tante sconfitte(anche nette)degli ultimi mesi ne sono la conferma.se non erro lo spagnolo non vince un torneo da luglio a stoccarda…un pò tanto no?non credo meriti la prima posizione…

  11. marco.napo scrive:

    nadal merita merita ,è il prossimo numero uno ………..
    mi dispiace tanto per voi :))

  12. marco.napo scrive:

    no caro io leggo tutto anche le stupidaggini degli altri .
    naturalmente nadal dovra difendere i suoi 6000 punticinii nell’arco dell’anno cosiccome il nostro beneamato federer.
    pero ci sono alcune differenze:
    federer è a fine carriera ,guarda solo ai numeri per non dire ai record.
    io dico anche ai soldini .
    nadal a parte guai fisici ha tutta la voglia e l’intenzione di portare a compimento anni di sacrifici ovvero diventare a mio avviso giustamente number one che vi piaccia o meno.
    un saludos

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