Binaghi precisa a Pechino . . .

 
11 Agosto 2008 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Ho parlato con Binaghi, che aveva appena chiesto all’Ansa di correggere il discorso imperniato sui fondi. “Non è un problema di fondi _ mi ha detto _ ma semplicemente di tempi. E’ vero che ci è stato bloccato il progetto originariamente previsto per il nuovo centrale. La nuova giunta lo ha considerato troppo invasivo, troppo alto…e ci ha chiesto di rivederlo. A questo punto noi dobbiamo segnalare al comune di Roma che a seguito del nuovo corso giurisprudenziale che consente all’ATP di declassificare un torneo da Masters Series _ come è accaduto per Amburgo _ se non ci mettono in condizione di ospitare un torneo all’altezza, corriamo il forte rischio di vederci dequalificare il torneo…e allora, anche per dare una smossa ai tempi, abbiamo segnalato la nostra esigenza di arrivare ad una soluzione certa in tempi rapidi facendo al tempo stesso presente che se anzichè un campo centrale da 10.000 posti ci trovassimo costretti a giocare in uno da 6.000, beh i rischi di declassamento sarebbe ro concreti”..

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3 Commenti a “Binaghi precisa a Pechino . . .”

  1. Voortrekker Boer scrive:

    E tutti che mi davate del menagramo qualche mese fa quando dicevo che il torneo di Roma per infrastrutture e molto altro rischiava grosso. Ora l’ipotesi mi pare più che concreta, e mi rivolgo anche a Commentucci che dava per certa la fine dei lavori in tempo. Ricordiamo poi che scontrarsi giuridcamente a livello internazionale con gli italiani è assai più facile che farlo con i germanici i quali pur avendo tirato fuori fior di denaro e di avvocati non hanno concluso un bel niente…

  2. BB 1980 scrive:

    Ma non è che gli Internazionali d’Italia rischiano il declassamento a torneo condominiale a causa della presenza di Binaghi ?????
    Scherzo, of course

  3. Emiliano Faeti scrive:

    D’accordissimo con Voortrekker Boer ,anche io in tempi non sospetti, proponevo un impianto nuovo in quella che era stata definita una “squallida periferia”. Almeno lì un povero cristo avrebbe la possibilità di arrivarci senza crepare nel traffico cittadino e troverebbe parcheggio.
    In Italia la burocrazia ti uccide… pensare di avere i tempi che ci sono voluti costruzione di Flushing Meadow (8 mesi partendo da zero) è un utopia. Se co teniamo il nostro vecchio Foro Italico (quest’anno più fatiscente che mai), vedremo il nostro torneo sprofondare.

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