La palla furba e gli anatemi di Lombardi
Telecronisti Sky subito “brillanti”.
Prime pagelle da Miami

 
31 Marzo 2008 Articolo di Marcos
Author mug

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“Io non lascio un match sul 4 pari al terzo, anche se sull’altro campo gioca Federer”

Tommasi/Lombardi – Murray/Ancic

“Il tabellone a 96 sfavorisce le teste di serie: incontrano un tennista che ha già sperimentato le condizioni del campo e quelle ambientali. Chi ha già giocato un turno, è avvantaggiato rispetto a chi ancora non ha giocato nel torneo. Capita spesso che la testa di serie perda nel primo suo incontro”. Un’ecatombe, Rino, questa volta. Poi, assegna il giudizio più bello: “Ancic è una delle persone più educate del circuito: i genitori, in questo senso, sono molto importanti”. Lombardi, giustamente, integra: “Merito anche alla quantità di libri letti”. Mario, nel frattempo, brecca ancora: “5 a 2 pesante per il croato, nel primo set”, Rino si sofferma a spiegare cosa significhi “pesante”. Non è più necessario: anche Wikipedia riporta il termine coniato dal vecchio cronista!

I ricordi sono sempre il suo forte, per chi li apprezza: “Nel 1972, la Romania giocava in casa la sua prima finale di Davis. Volendo fare bella figura, disegnò le divise dei giudici di linea…solo che furono prodotte di una taglia sola. Il giudice arbitro Morea, un gigante di unmetroenovanta, chiese ad un giudice di linea piccolino di entrare in campo, per mostrare il segno di una palla: questi non riusciva a tirare fuori la mano dalla giacca, per quanto era lunga! Fu un momento veramente spassosissimo!”. Sì, per noi…ma non per il giudice di linea! Roberto ne inventa una nuova: “Palla furba di Ancic”. Dopo la palla corta, il pallonetto, lo slice, il kick, il top, il back e la stecca, da oggi, c’è anche la palla furba. Dicesi “palla furba” di attacco a rete, preparato da palla corta in diagonale. Chiude col dritto, Ancic: 62.

“Qualche leziosità di troppo da parte di Murray: continua a fare palle corte sul cemento e non porta a casa un punto”. Roberto sottolinea una certa mancanza tattica. Rino profitta di un aggiornamento dagli altri campi, per complimentarsi con Gulbis: “Ne sentiremo parlare molto, ripeto”. Continua con una nuova teoria: “Ha più senso il doppio femminile di quello maschile: almeno quello lo giocano le migliori!”. Lombardi, il federale: “E’ importante che Schiavone e Pennetta giochino qualche doppio insieme, in vista dell’Ucraina”. Sull’uno pari del secondo set, lo stesso evidenzia buoni progressi di Ancic negli spostamenti. All’ennesima palla corta perdente dello scozzese, Rino azzarda: “S’è un po’ troppo innamorato della palla corta…”. Roberto sbotta: “S’è innamorato di se stesso, questo…ma basta con questa palla corta!!”. E continua: “Certo…un break adesso cambierebbe l’inerzia della partita: e il break c’è! Vien fuori lo spirito degli scozzesi: lo spirito di William Wallace. 3 a 1”. Il tecnico si diletta anche in letture storiche: Sir William Wallace fu un audace patriota scozzese, impegnatissimo a combattere per l’indipendenza della sua terra contro gli inglesi. E’ un fiume in piena: “Ha giocato molto meglio Murray…più che un calo di Ancic. Anche il linguaggio del corpo mostra che ci crede di più, ora”. “Sei a rete…cosa fai: appoggi? Sei a rete e chiudi, no?”, 4 a 2. Tommasi si riprende un po’ di spazio: “Mi chiedono di salutare Carlotta di dieci anni, prima di mandarla a letto: salutiamola, sennò questa va a finire che fa l’una! E, magari, domani c’è pure scuola. Buonanotte Carlotta!”. Ma quale scuola, Rino…domani è domenica anche per Carlotta! “62, 26, eh? Più pari di così!”, il più esperto, divertito, chiude il secondo set.

Cala la notte su Miami: la regia inquadra scuri grattacieli. “Consigliano di non fermarsi ai semafori, fin dalla zona dell’aeroporto”. Un posto tranquillo. Riparte Lombardi: “Fa miracoli, Murray…ma Ancic presidia bene la rete: 2 pari”. Nel game successivo, Rino chiude: “Ancic non arriva al pallonetto scozzese: 3 a 2”. Roberto, però, riapre: “L’altezza nel tennis non serve solo al servizio: con le impugnature di adesso, più aperte, se sei alto, praticamente giochi solo smash”. Una mail chiede a Lombardi chi siano le cinque più belle tenniste: “Ivanovic, Mauresmo, Kirilenko, Bondarenko…Vakulenko…”. “Va bè…lasciamo perdere: tu sei un depravato!”. “Grande soluzione di Murray: accelerazione di dritto impressionante…guarda qui!”, Tommasi s’esalta al lungolinea in corsa, tirato a duecentoallora sulla riga. Mario paga il conto e subisce il break: 4 a 2 Murray e servizio. Andy s’appresta a chiudere l’incontro e partorisce consecutivamente un doppiofallo, una stecca di dritto, una palla corta in rete, un po’ di luce ed un altro doppiofallo: “Questo sciagurato ha perso il servizio!”, Lombardi non si capacita. 4 a 3. Il regista zooma sui tifosi e inquadra una gentilissima donzella: “E’ un vero peccato che il regista non indugi maggiormente sugli spalti!”. Inutile che vi scriva chi ha detto l’ultima.

“Io non lascio un match sul 4 pari al terzo, anche se sull’altro campo gioca Federer”, Tommasi spiega perché le immagini non passano sul numero uno al mondo, che sta giocando contro Monfils, sul centrale. La spiegazione non basta: fino al termine dell’incontro, Rino rintuzzerà le accuse che gli provengono via mail. Molti appassionati ritengono che, quando gioca Roger, Sky debba trasmetterlo, interrompendo la trasmissione del match, che, magari, si sta seguendo da un paio d’ore; altri, come me, preferiscono vedere prima la fine dell’incontro iniziato (sempre che sia di un certo spessore) e, poi, eventualmente, passare a vederne un altro. La scelta di Tommasi viene premiata: il nono gioco, infatti, è acceso da uno spettacolare corpo a corpo, vinto da Murray, dopo una volée in tuffo del rivale, da un attacco di dritto in controtempo, chiuso a rete con volée rovescia e da un paio di ace: 5 a 4 per lo scozzese. Mentre Rino continua ad aggiornare il risultato dal campo centrale, i due finiscono al tie break decisivo.

Andy lo inizia malissimo, giocando con troppa fretta e ribadendo l’inefficacia della sua palla corta sul cemento: 4 a 1 Ancic e servizio, che, nel punto successivo, colpisce male col dritto, indirizzando la pallina sugli spalti. Lombardi s’inserisce: “Mario ha una lunga storia di partite perse per un soffio…”. Un dritto lungolinea sulla riga consegna allo scozzese il terzo punto: ha, così, recuperato i due minibreak. “Stavolta la palla corta funziona…4 pari!”, e continua Roberto: “Non ci credo! 5 a 4 Murray!”, Ancic stecca un altro dritto e, questa volta, spedisce la palla all’aeroporto, destinazione Katmandou. “Black out totale. Incredibile! 5 punti di fila per Murray!”. Tommasi precisa: “Due match point!!”. Mario raccoglie le sue ultime risorse, si presenta a rete e conquista il punto: 65, altro match point per Andy, che si appresta a servire. “Non ci credo, non ci credo!!! Doppio fallo sul match point: 6 pari!”, Roberto non sta nella pelle e i due si sfidano ancora in un corpo a corpo ravvicinato: il croato si porta sul 76 e servizio, ma sbaglia il dritto successivo. 7 pari. Non finisce più: immagino i fan di Federer, che vengono a sapere da Rino che Sky trasmetterà l’intero incontro di Roger al termine del tie break, in leggera differita, con il risultato già noto perché costantemente aggiornato da Tommasi. Lombardi decide di porre termine alla disputa e lancia l’anatema: “Non vogliono vincere”. Dopo non più di 50 secondi, Mario alzerà le braccia al cielo, vedendo uscire il dritto dell’avversario: “E’ fuori il dritto di Andy Murray. Mario Ancic si aggiudica l’incontro: 62 26 76”. Rino chiosa con nomi e cognomi ed i due tennisti, dopo un intensissimo terzo set, si salutano con ammirevole sportività.

Tommasi: 7
Lombardi: 7
Murray: 5
Ancic: 8

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4 Commenti a “La palla furba e gli anatemi di Lombardi
Telecronisti Sky subito “brillanti”.
Prime pagelle da Miami”

  1. federico scrive:

    Concordo: meglio seguire la fine del match tra Murray e Ancic ( non se si fosse trattato di un match molto meno interessante)…
    Ma una cosa non mi va giù: partita equilbratissima tra due ottimi giocatori, decisa da un paio di “situazioni”… com’è che ad Ancic va un 8 e ad Andy un 5… Non è che se uno è antipatico bisogna dargli l’insufficienza!!! Ancic 7,5 Murray 6,5!!!!!!!!
    Grande Rino, anche se a volte sembra perdere colpi.

  2. federico scrive:

    Simone Bolelli è un set pari con Davydenko… match con un unico break.
    Sta giocando bene l’italiano ma ha perso una grande occasione, avanti di un set ha avuto la chance di andare 65 e servizio nel secondo…poi si è un pò smarrito.. speriamo bene comunque.
    Come sempre, se dobbiamo cercare una pecca, fa pochissimi punti contro la prima dell’avversario.
    Forza BOLELLI!!!!!!!!

  3. federico scrive:

    Come prevedibile, mi duole aggiungere che il Nostro è crollato al terzo:61 per l’unica formica che sa scommettere!
    Peccato, comunque bravo al bolognese. Chissà perchè non riesce a migliorare i suoi difetti ( prontezza in risposta e agilità)…

  4. marcos scrive:

    mi piace moltissimo il gioco di murray e non mi è antipatico!

    se recuperi, nel tie decisivo, dall’14 al 64 e commetti il doppiofallo sul match point, però, prendi l’insufficienza, anche se hai giocato bene buona parte dell’incontro…a meno che tu non sia alle prime armi! in questo caso, sei più giustificabile.

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