Collaborare a un blog:
non è un matrimonio
ma un inizio di un percorso

 
12 Ottobre 2009 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Virtual Tour:  le prime otto partite della seconda fase

I casi (assai diversi) degli ultimi addii, Spalluto e Commentucci, emigrato il primo su Tennis Italiano, il secondo in FIT fra “Supertennis” e incarichi federali. Io ai ragazzi di Ubitennis non sono solo supergrato, ma con molti di loro mi sento davvero una sorta di… papà. Brontolone, certo, ipercritico con chi sbaglia, ma affezionato davvero. Quando mi lasciano senza motivo, perché si sono stufati, ci resto male. Ma se hanno trovato un lavoro invece sono contentissimo per loro. Significa, tal caso, che Ubitennis ha assolto uno dei suoi compiti. Nessun collaboratore qui ha mai avuto un input “politico”. Chi è libero resta e chi non lo è se ne va

Cari amici di Ubitennis e cari amici (ultimamente trascurati…) del blog “Servizi Vincenti”.

Da quando ho aperto questo blog nel novembre 2006, e poi _ visto il successo di Servizi Vincenti che però aveva purtroppo precisi ed evidenti limiti strutturali (l’ultimo pezzo scritto in un blog finisce sempre in cima alla pagina anche se magari il terzultimo è più interessante; inoltre i pezzi si susseguivano con frequenze così incalzanti che era un vero peccato sperdere tante informazioni e commenti senza canalizzarli in modo diverso) _ decisi di dar vita al primo quotidiano di tennis on line, www.ubitennis.com, ho avuto modo di conoscere via web tante, tantissime persone, tanti veri appassionati di tennis. Molti dei quali anche competenti e davvero incredibilmente preparati, ma orfani di un vero spazio che consentisse loro di esprimere quel che sapevano e volevano liberamente, civilmente comunicare. Filofederali, antifederali, agnostici, disinteressati alla res politica, fans di quel giocatore oppure di quell’altro: tutti ammessi, purchè beneducati (anche se fra le maglie di centinaia di migliaia di commenti che ci hanno piacevolmente travolto si è purtroppo infilato ogni tanto anche qualche becero e magari qualche piccolo malintenzionato, così come qualche raffinato esteta che alla fine poteva risultare più arrogante ed offensivo di qualche lettore più sgrammaticato).

Si trattava comunque di un patrimonio di idee legate al tennis fino a ieri assolutamente sprecato.

Fra i tanti appassionati anche tutti quelli che in questo triennio (ma un solo anno e mezzo di sito) hanno cominciato a collaborare prima con Servizi Vincenti e poi con la sua creatura nata per partenogenesi, UbiTennis.

Oggi collaborano a Ubitennis, con diverse collocazioni, una quarantina di amici. Bravi davvero, come 90.000 visitatori unici per 330.000 visite mensili e 1 milione e 300.000 pagine visualizzate, sembrano certificare.

Fra questi il più noto è certamente Rino Tommasi, cui devo tantissimo e di cui ho sempre apprezzato la signorilità, il disinteresse, la straordinaria preparazione professionale. Ma tanti altri amici, certo meno noti, si sono fatti, si stanno facendo un nome. Tant’è che diversi di loro hanno trovato un lavoro, o comunque anche altre collaborazioni (anche pro-tempore, anche in Fit), collocazioni giornalistiche (se non “pseudo-politiche”) grazie a Ubitennis.

Sì, io li chiamo amici, amici del tennis prima di tutto certo, ma anche persone con le quali si cerca _ o si è cercato _ insieme di regalare a chi frequenta Ubitennis un prodotto informativo sempre più organizzato ed esaustivo, sempre migliore ed efficace, sulla base di un rapporto di fiducia e lealtà reciproca fra chi lo dirige e chi vi collabora.

Un rapporto cementato in molti casi dalle “chiavi” di accesso che vengono forniti ai collaboratori più “anziani di servizio” _ e con le necessarie capacità tecnologiche per inserire articoli, impostare titoli e foto, moderare i commenti _ per poter entrare responsabilmente e con grande attenzione nel blog e/o nel sito che _ non va dimenticato! _rappresenta quattro grandi testate nazionali (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Il Sole 24 Ore) dal momento che per esse “copre” il tennis sulla “rete” in modo praticamente esclusivo.

Molti di questi collaboratori (e qui comprendo sia quelli che lo sono stati e ora non lo sono più, dal mio primo “vice” Giovanni di Natale assunto già un anno fa a SuperTennis all’ultimo “vice” Giorgio Spalluto, appena ingaggiato come collaboratore da Il Tennis Italiano che gli ha chiesto un suo impegno “esclusivo”; sia naturalmente quelli che lo sono ancora oggi) sono arrivati a farlo attraverso due vie principali: o perché mi sono piaciuti i loro frequenti commenti e me li sono andati a cercare proponendogli di scrivere con maggiore continuità (affidandogli rubriche o settori di competenza) o perché si sono proposti loro stessi e mi sono parsi in grado di dare un contributo interessante e positivo a Ubitennis.

A tutti coloro che hanno volontariamente cominciato a collaborare con Ubitennis ho sempre detto prima ancora che cominciassero: “Patti chiari amicizia lunga: posso offrirvi visibilità e riconoscibilità, che saranno tanto più ampie quanto più questo sito farà progressi in termini di credibilità giornalistica e di contatti. Cercherò di trasmettervi quello che ho imparato io in 30 anni di professione, nella selezione dei pezzi, dei titoli, nell’impostazione degli articoli per i più inesperti, nell’affrontare le interviste con i giocatori muniti degli strumenti necessari, registratori, video etc, senza avere la pretesa di insegnarvi chissà che. Ma forse qualcosina sì. Inoltre potrò dare spazi interessanti a quanti avranno _ appunto _ cose interessanti da dire e comunicare, in piena libertà d’azione. Cioè senza input… politico-ideologici di sorta. E poi forse _ ma soltanto forse quando gli interlocutori saranno intelligenti e capiranno il grande servizio informativo che offriamo (se anche i nostri commenti fossero scadenti pensate anche soltanto a tutte le interviste, gli audio registrati da tutto il mondo, dagli Slam, dai Masters Series, con i tennisti italiani e non!) _ potrò favorire l’accesso stampa a qualche evento tennistico dal momento che Ubitennis, in quanto testata web, rifornisce con i suoi contenuti (“serve”) quattro distinti quotidiani nazionali e alla fine, diffonde e promuove il tennis consentendo a tutti, anche le altre testate, di fruire dei nostri servizi giornalistici. Prospettive finanziarie immediate a breve termine non le ho per me_ il web non garantisce purtroppo gli introiti della carta stampata, per ora, nel nostro Paese, anche se si registra una controtendenza: le spese, anche per contribuire solo parzialmente e non sempre ad alcune trasferte sono tante _ e quindi non posso davvero garantirle neppure ad altri, con tutta la migliore buona volontà. Se son rose fioriranno, ma bisognerà avere tanta, tanta, tanta pazienza e voglia di fare per costruire il miglior quotidiano on line possibile. Anche l’indipendenza “politica” costa a un sito come Ubitennis: una rivista può anche decidere di ospitare 3-4 pagine di pubblicità a numero acquistate dalla Federtennis (Supertennis, la tv, i centri federali estivi, il trofeo Fit) e magari trovare pure spazio per dedicare 4 pagine ad un profilo del presidente federale. Ubitennis no.

Ubitennis se vuole continuare a prendere posizioni autonome, a ospitare pareri bianchi e neri su qualunque argomento, anche nazionale, sul “caso Bolelli” come sul caso “Seppi”, sul caso “Capri” come su qualunque scelta o decisione tecnica di un capitano d’una squadra nazionale, su una dichiarazione o la programmazione di questo o quel giocatore, di questo o quel coach…, su quel tipo di finanziamenti non potrà mai contarci”.

Sono stato per un ventennio uno dei critici più severi (ma mai preconcetti) del modo di gestire il tennis e la federtennis da parte dell’avvocato Paolo Galgani. Galgani, peraltro simpatico e decisamente spiritoso amico-avversario sui campi da tennis come al tavolo verde (qualche Beppa al CT Firenze, non poker eh!), mi ha fatto talvolta chiedere dalla sua capufficio stampa Beatrice Manzari articoli per la rivista federale. E io li ho fatti. Ma questo non ha mai modificato la mia autonomia di giudizio nei confronti del suo operato. E lui lo sapeva bene. Sospetto che, diversamente da Galgani, l’attuale presidente Binaghi, che mi aveva offerto a suo tempo di occuparmi del libro del Centenario della nascita delle Federtennis (1910-2010) ma ora ben se ne guarda, si sarebbe invece atteso da me un comportamento più…allineato e coperto, lui che ora sembra minacciare querele a Ubitennis per via di alcuni commenti che lui (?) giudicherebbe offensivi. Mi spiace averlo deluso.

Ho scritto a suo tempo, e confermo, che fra i dirigenti di circolo di mia conoscenza, Binaghi era quello che complessivamente aveva più personalità e capacità dirigenziale. Di errori ne ha commessi un subisso, ma mi mancherà sempre la controprova per dire che altri avrebbero fatto meglio. Quelli che conosco io, mi sa di no.

Se però Binaghi pensava di potersi assicurare il mio perenne consenso, su dieci, cento vicende diverse, beh si sbagliava. Ho stampato i miei libri con Luca Mariantoni sulla storia degli Internazionali d’Italia con l’appoggio e senza l’appoggio della Federtennis, ben prima del suo avvento per una dozzina di anni. E la mia indipendenza di giudizio sui singoli episodi di politica federale, prima e durante il suo mandato, non è mai stata minimamente influenzata, né quando quell’appoggio (che si manifestava con l’acquisto di 500 o 1000 copie da distribuire ai giornalisti o ai idirigenti) c’era, né quando invece non c’era. Volevano darlo perchè ritenevano che quella pubblicazione contribuisse a promuovere il torneo e il tennis? Bene. Non lo ritenevano opportuno? Pazienza. Lo facevamo lo stesso, autofinanziandosi.

A Rino Tommasi ho sempre detto serenamente che come presidente federale non l’avrei visto bene _ né peraltro lui ha mai pensato seriamente di farlo _ e anche che uno come Binaghi ad occuparsi di beghe con gli avvocati, la procura federale, gli altri presidenti federali, i comitati regionali, i consiglieri di federazione, di circolo, di associazioni sportive, era molto ma molto più adatto di lui. No ne avrebbe mai avuto la pazienza, la voglia.

Mi sono dilungato sull’argomento Fit perché in qualche modo riguarda il caso del divorzio da Roberto Commentucci che, come ormai sapete, non collaborerà più con Ubitennis. E’ stata una scelta più mia che sua, seppur francamente dolorosa perché Commentucci ha sempre profuso molto impegno negli articoli che ha scritto per Ubitennis ed infatti è stato per ciò certamente molto apprezzato da me e da buona parte dei lettori, anche quelli che gli rimproveravano una visione eccessivamente buonista nei confronti del tennis italiano, della sua gestione, degli stessi giocatori, a molti dei quali (in particolare Fognini, ma non solo) è sempre stato molto vicino.

Però quando, invitato al talk show televisivo di Supertennis, per l’ennesima volta Roberto non aveva ritenuto di frapporre obiezioni al fatto che Baccini e soci gli impedissero di mettere il “sottopancia grafico” Ubitennis io ritengo che quel tipo di comportamento ai miei occhi apparisse poco leale non tanto e soltanto nei miei confronti, ma ancor più nei confronti della… nostra squadra, del nostro spirito di gruppo. Perché a moderare i commenti che evidentemente indignano la Fit siamo in tanti, lui compreso fino a ieri, e nel complesso più di quanto non faccia io! Mi pareva infatti giusto chiedere a chi in qualche modo _ più partecipe o meno partecipe _ fa parte di una squadra… di giocare lealmente nella squadra e per la squadra, sia essa composta da veri amici oppure da semplici colleghi. Esattamente come io ho difeso, ogni volta che è stato necessario, articoli controversi ed attaccati da chiunque fossero stati scritti ( i suoi compresi). Stesso principio. Spirito di gruppo.
In questi anni _ e Roberto lo sa bene _ non ho mai chiesto a nessun collaboratore di Ubitennis di attaccare chicchessia. Tutti (anche quelli che mi hanno lasciato perchè hanno trovato altre occupazioni…e sia chiaro che io ne sono contentissimo per loro, è anzi proprio quel che speravo che Ubitennis potesse fare per loro) possono testimoniare quanto dico. Per questo non accetto che mi si attribuiscano pregiudizi in malafede nei confronti di chicchessia. Se commetto degli errori (e ne commetto certamente parecchi) questi sono in buona fede. Chi mi conosce e collabora con me, non può fare il Ponzio Pilato se qualcuno (la FIT oggi, domani chissà…) vorrebbe querelarmi per commenti che sono filtrati magari attraverso la moderazione di un collaboratore (anche me stesso…per carità) distratto ma non certo in malafede.
Nessun input “politico” è stato mai suggerito, dato nè tantomeno imposto a nessuno. Nessuna linea filo o antifederale è mai stata programmata.
Riconoscerlo e trasmettere la conoscenza interna di questa filosofia a chi mi accusa di chissà quali nefandezze preconcette non è un obbligo. E’ onestà intellettuale. E da Roberto _ magari sbagliando _ la pretendevo, anche se lui lavora in banca e non è un giornalista. E ciò anche se fin qui da collaboratore è stato assiduo, presente, puntuale, scrupoloso, e si è quindi sempre comportato più che bene. I suoi scritti hanno certo contribuito a far crescere la considerazione di Ubitennis fra gli addetti al lavori, non solo fra “genitori e figli” , rubrica di cui si è occupato a lungo e bene in sostegno a Stefano Grazia, fra i circoli, in seno alle stessa dirigenza federale.
Ma tutti devono sapere e sostenere che Ubitennis svolge un gran lavoro di informazione sul tennis, al contrario di tanti giornali che lo confinano tra le brevi. Di questo vado fiero ed orgoglioso. E mi meraviglia che una federazione che ha fra i suoi compiti istituzionali quello di promuovere questo sport non lo capisca, o non voglia capirlo per partito preso, perché ogni tanto capita di criticarne l’operato. Cavolo, dopo quel che è successo a Cagliari con Seppi e prima con il redento Bolelli, che si pretendeva? L’oscurantismo? Lo spazio dedicato alle beghe federali su Ubitennis è per fortuna sì e no il 5 per cento di quello che viene dedicato al tennis in generale e per solito sugli argomenti federali si leggono interventi di tutte le ideologie “politiche”, magari 3 contro e 2 pro, comunque non certo determinato da me.

Molto diversa dall’uscita di scena di Commentucci è stata quella di Giorgio Spalluto. Nel suo caso la scelta è stata solo sua. Ovviamente mi dispiace molto che un collaboratore serio, in gamba, preparato, intelligente e disponibile come Giorgio abbia deciso di lasciarci, ma non posso farci nulla e lui lo capisco. A lui _ così come a Commentucci e a tutti i collaboratori che dopo un giorno, un mese, oppure due anni non collaborano più con Ubitennis _ non posso che essere molto grato.

Nel caso di Giorgio, anzi, gratissimo. Perché scrivere, e scrivere possibilmente bene, è importante, ma lavorare dietro le quinte, per organizzare anche il lavoro degli altri, è ancora più importante in un sito in cui la buona volontà è tanta, ma l’organizzazione necessità continue messe a punto e anche una gran delicatezza di modi quando si ha a che fare con persone che ti dedicano il loro tempo senza essere retribuiti.

Giorgio ha fatto tutto ciò sempre con grande responsabilità e precisione. Un lavoro oscuro, dalla correzione di un minimo refuso alla preparazione di una scaletta di argomenti, quindi ancora più meritevole dei miei ringraziamenti. Quella di Giorgio è una figura professionale che non sarà semplice sostituire anche per certe competenze (non solo i numeri, i punti, gli avvicendamenti in classifica) che partendo quasi dal niente aveva maturato acquisendo un grande know-how.

Peraltro quanto è or ora accaduto mi conferma, come è già successo a suo tempo con Giovanni di Natale_ altro ottimo vicedirettore che ha trovato lavoro a tempo record dopo un anno scarso di impegno con il blog (ma in FIT) _ che da un momento all’altro e senza alcun preavviso, chiunque, a prescindere dal ruolo, dal peso esercitato, dalla responsabilità avuta, dall’impegno dimostrato, può decidere liberamente di abbandonarci e seguire un’altra strada.
D’altra parte così come io mi sono sempre premurato di non alimentare false illusioni nei miei collaboratori nessuno mi ha mai giurato…fedeltà eterna! Nè l’ho mai pretesa. E ci mancherebbe!
Personalmente sono molto contento di avere offerto ad un numero sempre maggiore di collaboratori, grazie a quella visibilità che gli ha offerto il sito, e certo anche a quell’esperienza che hanno maturato …di trovare sbocchi di carriera più o meno interessanti, collaborazioni in altre pubblicazioni di tennis, in Fit (magari anche per ingaggi provvisori) o perfino per libri come quello appena brillantemente scritto da Gianluca Comuniello “Cinquanta”, edito da Polistampa (reperibile sul sito www.polistampa.com). Anche Commentucci non era conosciuto prima del suo arrivo a Ubitennis. Ricordo quando un collega della Gazzetta mi chiese chi si celasse dietro quello pseudonimo! E’ stato bravo, io per primo mi sono accorto della qualità della sua scrittura, tanti hanno dimostrato di apprezzarlo come me per quello. Proprio lui ha scritto per primo del caso Capri (e magari se ne è pure pentito, visto il polverone che ha sollevato!), proprio lui si è occupato in gran parte delle moderazioni sul blog. E allora da lui, più che da altri, mi aspettavo che se Binaghi, Baccini, avevano qualcosa da ridire sui commenti sgraditi “filtrati” sul blog, dicesse: “Ma se i commenti li moderavo anch’io e non mi sono accorto di nulla di offensivo? Né mi sono mai reso conto di pregiudizi malevoli nelle moderazione degli ALTRI, visto che tutti siamo stati liberissimi di comportarci come meglio ritenevamo?”

Avrei voluto che si comportasse così e non lo ha fatto. Tutto qua. Il resto sono chiacchiere di cortile.

Sono stato chiaro, nella mia esagerata prolissità?
Ubaldo

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78 Commenti a “Collaborare a un blog:
non è un matrimonio
ma un inizio di un percorso”

  1. Gianfranco scrive:

    Solidarietà ad Ubaldo. Dopotutto, molti di noi lettori avevamo capito da tempo, questa spiegazione mi sembra solo una conferma. Quando Scanzi diceva che nel tennis italiano credono 3 persone, e una di questa è Commentucci, un motivo ci doveva pure essere ….

  2. anto scrive:

    @Ubaldo…..ho letto con attenzione il tuo editoriale Ubaldo, e riflettevo sulla tua posizione tenuta nei confronti di Commentucci……….criticavi il fatto che Roberto, invitato all’ennesima trasmissione di super tennis della Fit, non faceva comparire accanto al suo nome, la didascalia di Ubi tennis……..correggimi se sbaglio, ma Roberto non credo che lavorasse in esclusiva per ubi tennis…..infatti i suoi corsivi, erano presenti in rete nei tre-quattro più importanti siti di tennis a livello nazionale,…… cosa avrebbe dovuto fare, oltre a ubi tennis menzionare gli altri siti a cui prestava la sua collaborazione? E’ sicuramente una gravissima perdita la dipartita di Commentucci, si perde in qualità …lascia un vuoto difficile da riempire, d’altronde, Ubaldo non puoi sicuramente pretendere amore eterno, tu usi loro e loro usano te, non c’è un contratto in essere, non c’è nessun vincolo che vi lega…..tranne una invisibile stretta di mano……questa è la vita, questo è il mondo del lavoro, e tutto questo è sicuramente messo in preventivo da parte tua. E vorrei anche spezzare una lancia di favore nei confronti della Fit……..aver preso Commentucci, personaggio che non è mai stato tenero nei loro confronti, mi ha lasciato piacevolmente sorpreso…………non c’è stato nessun veto da parte dell’ufficio stampa della fit alla sua chiamata, e questa è una cosa veramente ottima, che il vento stia cambiando? E poi Ubaldo dovresti vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, chissà che l’avvento di Commentucci, grazie anche alla sua dote innata di comunicatore, non ti possa far riavvicinare alla fit e che tu possa superare una volta per tutte le divergenze avute con gli uomini di comando. Mi auguro che queste parole non ti diano fastidio, questo è il mio pensiero.

  3. Ubaldo Scanagatta scrive:

    c’è un problema sul blog relativamente ai commenti. Ne sono arrivati diversi, e vedo le firme, le mail di provenienza, ma sono tutti vuoti al loro interno. Completamente bianchi. Chi li ha mandati riprovi. Ora intanto verificherò se almeno il mio riesco a inserirlo…Ovviamente ’ste cose accadono sempre quando non trovi più chi ti può aiutare a sistemare le cose… Dato l’argomento sarò particolarmente grato a chi vorrà per una volta firmarsi con il suo vero nome…

  4. BB 1980 scrive:

    Beh, indipendentemente da UBITENNIS, il cambiare rapporto di collaborazione come hanno fatto Commentucci e Spalluto è nella logica delle cose.
    Concordo nel ritenere UBITENNIS veicolo di promozione di questa disciplina sportiva

  5. Avec Double Cordage scrive:

    Ubaldo secondo me la tua reazione sul fatto che Roberto Commentucci si è presentato alla premiazione degli oscar senza menzionare ubitennis è esagerata. Naturalmente io non conosco i retroscena e non so se ci sono ulteriori cose sotto, ma se Roberto d’ora in poi avrà qualche ruolo nella federcircoli e nell’istituto supertennis questo secondo me può solo essere positivo, una chance per migliorare le cose, anche se probabilmente una chance con poche possibilità di riuscita visto che la maggioranza della barca rema contro la sua direzione (campi pubblici in cemento e quant’altro)… buona fortuna comunque! Volendo entrare un po’ più nei dettagli, già supertennis è un canale di nicchia (mica stiamo parlando di tennischannel o eurosport) poi sepossibile la trasmissione “tennis club” è ancora più di nicchia (vedasi l’ultima puntata sui circoli di Roma) quindi praticamente tutti quelli che la guardano sanno che Commentucci non è un giornalista e scrive principalmente su Ubitennis (un po’ come chi lo segue sa che Scanzi scrive sulla Stampa, anche se non di tennis, va beh forse non è proprio la stessa cosa ma va in quella direzione). Se Baccini and company quindi non volevano fare pubblicità a ubitennis (shame on them, se le cose stanno cosi, per essere chiari, inutile spiegare che sono completamente contrario a questo vizio delle querele) allora trovo sbagliato incolpare Roberto di questo, il suo intervento non era allineato e anzi ha proposto cose che nessuno degli altri avrebbe osato promulgare in casa della federcircoli, nel caso specifico questo suo intervento secondo me era più importante che la scritta ubitennis sotto il suo nome.

  6. pibla scrive:

    Bell’articolo di Ubaldo che riassume perfettamente quello che è sempre stato lo spirito del blog prima e del sito poi, spirito che è alla base dell’indiscutibile successo riscosso da Servizi Vincenti e da Ubitennis, considerato dagli addetti ai lavori il miglior sito di tennis, quantomeno in Italia.

    Per quanto riguarda la questione tra lo stesso Ubaldo e Roberto sono ovviamente cose loro e solo loro posso sapere davvero come stanno i fatti; quello che per completezza mi limito ad osservare è che nel suo articolo Ubaldo non ha specificato che è vero che Roberto ha cominciato a scrivere nel suo sito, ma nel giro di breve tempo ha cominciato tutta una serie di collaborazioni che lo rendevano più assimilabile ad un free lance, come lo stesso Ubaldo aveva a suo tempo osservato, che ad un giornalista solo di Ubitennis e perciò a mio avviso era naturale che quando si trovava a Supertennis quelli di Supertennis nei titoli di pancia segnalassero l’appartenenza di Roberto a quella testata, dato che lui tiene una rubrica su quella rivista più o meno dall’inizio dell’anno.

    Cosa a tal proposito avrebbe dovuto pretendere Roberto? Che sotto il suo nome scrivessero collaboratore di Supertennis, Ubitennis, Spaziotennis e quant’altro???
    Suvvia, non scherziamo, in questo caso Roberto non poteva fare altrimenti.

    Ecco, questo a mio avviso andava precisato.

    Per il resto un saluto ed un grosso in bocca al lupo a tutti.

  7. Fabrizio Scalzi scrive:

    Dispiace che un comunicatore come Roberto sia andato via dal sito.Forse il buonismo che lo legava ai tennisti italiani lo ha un pò pagato,ma sono sicuro che con la sua competenza e saggezza riuscirà a far bene il suo prossimo incarico…l’italia con i suoi tifosi non è mai stata molto buona con i giocatori italiani da molti anni.Questo ha creato un allontanamento da questo sport spesso criticato di non aver saputo produrre giocatori di alto livello,per i molteplici motivi che in questi questi anni si sono succeduti.Sopratutto gestionali.Ora il tennis sta riprendendo pian piano quota,sopratutto il movimento femminile.Ci vuole solo buona volontà,non solo dai federali,ma da parte di tutti verso un movimento di giocatori giovani,che cercano di farsi largo nei tornei.Un saluto anche a Giorgio Spalluto che con i suoi articoli è sempre molto puntuale….cerchiamo di parlar bene di tennis..che in Italia purtroppo se ne sentono di tutti i colori…e la colpa non è solo dei giocatori!

  8. aleMI scrive:

    grande Ubaldo, il miglior giornalista sei sicuramente tu e per questo il sito non soffrirà di certo per gli addii da te menzionati…

  9. drin scrive:

    Grazie a Commentucci e Spalluto, mi mancherete.

  10. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Non entro nel merito della discussione..
    Dico soltanto che in questo mondo conta molto più dove scrivi rispetto a cosa scrivi.. è questa è una cosa che non riuscirò mai ad accettare..

  11. salvatore scrive:

    salve,mi chiamo salvatore.innanzitutto complimenti a ubaldo scanagatta e
    ai suoi collaboratori per il blog e il sito(che leggo da molto tempo,anche se è la prima volta che scrivo un commento).volevo solo dire che cercherò di tradurre qualche articolo dal tedesco e dallo spagnolo(anche se non ho molto tempo, cercherò di fare il possibile).
    un saluto a ubaldo e ai suoi collaboratori,di nuovo complimenti
    ciao

  12. Francesco Davila scrive:

    Egregio Scanagatta, leggo questo blog, ma commento di rado perché so che spesso è tempo sprecato. Forse non mi sono molto chiare le presunte mancanze che lei attribuisce a Commentucci. Quello che ho capito è che la Fit non ha gradito certi commenti apparsi qui e che lei ritiene che Commentucci, in quanto moderatore, non si sia assunta la sua parte di responsabilità nel consentire la pubblicazione di commenti eccessivamente polemici verso la federazione.
    Può darsi che sia così, come può non esserlo. Io certo non lo so. Ma di sicuro ho letto spesso articoli molto polemici di Tommasi, di Scanzi e anche suoi. Come mi pareva chiara una certa insofferenza di Commentucci di fronte a questo ripetuto fuoco di fila. Ci mancherebbe altro che lei, Tommasi o Scanzi non aveste il diritto di dire fino in fondo il vostro pensiero. Ma questo andare d’amore e d’accordo con Commentucci non mi pare del tutto vero. Un paio di anni fa mi pare ci sia stato un momento in cui Commentucci aveva, anche se timidamente, accennato a una sua qualche personale difficoltà di fronte alla linea un po’ troppo scandalistica di questo blog. La cosa rientrò in breve, penso soprattutto per l’insicurezza di Commentucci a quel tempo. Debolezza che è andata a mano a mano sparendo, perché Commentucci era di fatto l’articolista più completo nell’argomento tennistico che scrivesse su questo blog.
    Mi pareva perciò inevitabile che le vostre strade si separassero. Qual è allora la presunta colpa di Commentucci? Di aver avuto bisogno del tempo necessario per convincersi che qui non si era mai sentito completamente a suo agio? Suvvia, questo traspariva da ogni riga che scriveva. Ma tutto ciò era molto facile da capire dall’esterno. Mentre chi è coinvolto, chi è dentro impiega più tempo a far emergere la realtà. Ma poi accade, è inevitabile. Infatti Commentucci è andato via. Non sarebbe stato meglio allora tacere di queste presunte mancanze di onestà intellettuale? O forse le sue parole, Scanagatta, sono solo dettate dal risentito dispiacere di aver perso un collaboratore importante? Non lo so. Ma queste discussioni hanno sempre un pessimo retrogusto. Di cui non si giova chi le crea.

  13. andrew scrive:

    vabbè dai, Ubaldo…sarebbe successo lo stesso prima o poi…in un modo o nell’altro Commentucci te l’avrebbero portato via. Non perché gli interessi, sia chiaro, ma semplicemente perché non stia nella tua squadra…

    Invece, è un vero peccato che tu non voglia palesemente e dichiaratamente fare un blog schierato contro le politiche della federazione…Sarebbe stato molto più utile, più seguito e avrebbe mantenuto viva qualche speranza sulla possibilità di smantellare il tennis basato sui circoli, ossia il non-tennis italiano.

    Hai scritto più sopra “…di circoli, di associazioni sportive…”, forse intendendo finalmente che hai ben presente che circoli e associazioni sportive sono due cose diverse. MA È TROPPO POCO.

    Io non posso aspettare altri 30 anni. Questo inverno, io sarò a giocare sui campi pubblici all’aperto nel Nord Italia perché i circoli monopolisti della zona, finita la serie A, lasciano le coperture vuote e inutilizzate essendo i soci dediti allo sci invernale. Per usufruire di un campo coperto a Bassano, devi pagare 500 euro di quota associativa. Ecco il grande segreto di un circolo vincente!!! Fare piazza pulita intorno a sè!

    Eppure ancora ti ostini a domandarti periodicamente “Perché non c’è un giocatore italiano ecc. ecc.” o “Mai una gioia”.

    La mia domanda è “Perché non vuoi sporcarti le mani?”, perché non prendi una posizione? Se dopo 30 anni che conosci l’ambiente, ancora non ti decidi a combatterlo…

  14. Nicholas scrive:

    signor Ubaldo io guardo tantissime volte il suo sito perchè secondo me è il migliore in Italia.Vorrei solo chiederle se tramite il suo sito si potrebbe iniziare un percorso da giornalista??Gradirei una Sua risposta grazie

  15. daniele scrive:

    Solo 3 cose:

    1) In bocca al lupo a Spalluto e Commentucci, ho grandissima stima per entrambi. Farete benissimo, ne sono sicuro.

    2) Ubaldo, anche soltanto questo pezzo la dice lunga sulla tua onestà intellettuale. Mi riferisco alle frasi su Binaghi e Tommasi. Sarebbe facile per te fare altri tipi di discorsi, ma resti delle tue idee nonostante tutto.

    3) Considero Ubitennis una risorsa straordinaria per il tennis in Italia. Sia a livello personale, per la possibilità che mi date di seguire il circuito quotidianamente, gratuitamente, e con competenza, ma anche a livello generale.
    Leggo il sito da un anno e mezzo circa, e credo di poter dire di capire ed apprezzare il tennis molto più oggi di un anno e mezzo fa. Grazie agli articoli di tutti.
    Una federazione che non capisce questo, che non cerca la massima collaborazione, che si indispettisce per stupidaggini, e che si pone con ostilità, per me commette un grave errore.
    La targhetta sarà anche una cosa superflua, ma l’articolo tutto di Ubaldo fa capire diverse cose, soprattutto nella parte sulla pubblicazione dei libri.
    Comunque sia, continuate così, sono sicuro che sempre tantissimi ragazzi saranno interessati a darti una mano.

  16. Giuseppe Birocchi scrive:

    Mi dispiace per Roberto Commentucci, che scriveva articoli splendidi.
    Mi dispiace che Roberto non sia stato limpido, ma tutti possiamo sbagliare: l’importante è accettarne serenamente le conseguenze.
    Mi dispiace che quasi tutti coloro che hanno letto l’articolo di Ubaldo l’abbiano frainteso, sia nel senso letterale, sia nelle intenzioni. Più chiaro e più “signore” di così, Ubaldo non poteva essere!
    Ubitennis perde due grandi collaboratori, ma mantiene intatta la sua “anima”. Ed è questo ciò che conta davvero.

  17. Remo Remigi scrive:

    Anto, lo sappiamo tutti che sei vicino ad ambienti federali…ad ogni sconfitta di un italiano accampi scuse, specie se si parla della Pennetta. Come sai che non c’è stato veto da parte dell’Ufficio stampa? lavori lì per caso? E poi cosa c’entra l’ufficio stampa. Per mostrarti la tua malafede, basterebbe vedere quando scrivi che “Commentucci non è mai stato tenero con la Fit”…roba da ridere, veramente…

  18. king of swing scrive:

    @ andrew come spesso capita sono d’accordo con te…ma Scanagatta è un giornalista…non te lo scordare…ogni tanto qualcosa di buono la scrive pure…l’ultimo articolo su Roby Marcora è stato senza dubbio interessante…però a parte Tommasi…che avrà pure dei difetti…ma per lo meno è coerente…le sue critiche hanno sempre un fondo di verità..anche se ripeto magari esagera con gli spottò per i nostri tennisti talvolta…Tommasi si capisce benissimo da che parte sta…tutto il resto credo pensi soprattutto a fare un pò di odiens…magari si creano il personaggio…ma parliamoci chiaro…come il nostro presidente federale…non mi sembra abbiano a cuore il nostro movimento tennistico…per questo Scanagatta e altri non si schierano Andrew…non conviene loro schierarsi…barcamenarsi un pò qua e un pò di là…alla fin fine a loro conviene…ripeto non certo al nostro movimento…

    tra uno Scanzi e un Commentucci preferirò sempre il secondo…perchè è sempre stato piuttosto chiaro da che parte sta Commentucci…e ho capito anche perchè ci sta…in ogni caso si muove per il nostro movimento tennistico…raramente si va d’accordo con Roberto…mentre raramente non sono d’accordo con te..però Commentucci ha scelto…Tommasi pure…altri invece preferiscono barcamenarsi…altri semplicemente sprecano il loro talento…

    @gianfranco guarda che pure io credo nel tennis italiano…ma non sono certo un fan di Binaghi…ovviamente neppure di Scanzi per carità…

    sono invece un fan dei nostri tennisti e dei nostri coach…che avranno pure i loro difetti…ma sono la linfa vitale del nostro movimento…certo anche loro devono cambiare alcune cose…però non hanno sulla coscienza dieci anni fallimentari di gestione federale…

  19. Luigi Ansaloni scrive:

    Non entro nel merito della questione, ma un paio di cose, come facente parte delle redazione di Ubitennis, mi sento di dirle…

    1) Non mi sembra che Roberto si trovasse a disagio nello scrivere, e tantomeno con noi. Si scherzava e si collaborava tutti insieme. Nessuno lo obbligava a scrivere nè tantomeno nessuno gli ha mai imposto cosa scrivere o meno. Dunque, il fatto che Commentucci con noi non si trovasse a suo agio e che “traspariva da ogni parola”, mi sembra un pò assurdo.
    2) Ubaldo Scanagatta non ci usa e non non usiamo lui. Questo è una cattiveria gratuita, Anto, permettimi di dirlo. Io non ho nessun vincolo o contratto con lui nè lui con me, ma sono (e siamo tutti noi) liberissimi di comportarci come ci pare, sempre nel rispetto delle regole e della deontologia. Se poi per te sfruttare è permettermi di scrivere e di lavorare in una vetrina prestigiosa e girare il mondo vedendo tornei di tennis….si, è vero, sono proprio uno sfruttato
    3) Roberto, e anche lui lo sa perchè ci scherzavamo sempre, è tutto fuorchè anti - italiano. E fa bene, è una sua scelta e una sua passione. Ma le cose si devono anche vedere con una certa obiettività, e dire che Commentucci andava contro il tennis italiano su queso blog è pura eresia. E le eresie non si dovrebbero scrivere.

  20. Anakyn scrive:

    Mah… capisco la scelta di spingere Commentucci al “ritiro”, ma non la condivido. Le motivazioni ci possono stare, ma a mio parere non avrebbero dovuto essere considerate sufficienti per una scelta simile, che mi pare dettata più da questioni di principio che da sostanza.

    Che Roberto fosse filo-italiano lo si è sempre capito e lui per primo lo aveva tranquillamente e ripetutamente ammesso.
    Che preferisse la linea “morbida” e della moderazione alla polemica era altrettanto chiaro, e l’ha dimostrato anche sulla propria pelle preferendo più volte invitare alla tranquillità quando sarebbe stato il primo a poter esigere rispetto: parlo ovviamente di singole discussioni sul forum/blog.
    Non conosco lo stato delle relazioni interne ed esterne dello staff di Ubitennis, ma a me pare appunto che ciò che si è rimproverato a Commentucci sia stata appunto la moderazione, sia nei modi di relazionarsi on-line che evidentemente nei comportamenti fuori dalla rete.

    E nel dettaglio:
    - non fare la voce grossa con i federali può essere sintomo di scarso spirito di squadra, come di buona educazione; propendo per la seconda, visto che si può discutere e farsi rispettare anche con toni pacati
    - piegarsi di fronte al rifiuto di ostentare qualcosa che “sponsorizzasse” Ubitennis, può denotare vigliaccheria, o piuttosto consapevolezza che in casa del vicino le regole le fa il vicino. Anche in questo caso, propendo per la seconda ipotesi. Oltretutto, come molti prima di me notavano, mi sembra piuttosto arrogante pretendere da un collaboratore condiviso anche da altri un’appartenenza così esplicitamente ostentata.

    L’impressione è che Roberto sia stato invitato alla porta per aver tenuto un comportamento troppo signorile.
    Fosse così, e se Ubaldo da un lato fosse disposto a rivedere le proprie posizioni a mio parere estremistiche, dall’altro Roberto non sentisse difficoltà a tornare sui suoi passi, perchè non tornare ad una collaborazione che tutti, ma proprio tutti i lettori, apprezzavano? E che molti ammiravano?

    E’ un peccato sia andata, ma sono scelte, e la vita ed Ubitennis andranno avanti in ogni caso.

    E comunque, Commentucci se n’è andato proprio così: da gran signore. Chapeau, con la speranza di rivederlo spesso su queste pagine. In qualunque veste.

  21. Anakyn scrive:

    Vorrei aggiungere, visto che ritengo importante sottolineare ulteriormente questo aspetto, che io, da lettore appassionato e di lunga data di questo blog, lette e considerate le motivazioni per cui si è creduto di rinunciare a Commentucci, giudico SBAGLIATA e DANNOSA questa scelta, e la CRITICO fortemente.
    Sul piano della sostanza, sarebbe costato molto poco continuare a tenere Roberto nella squadra: specialmente dall’ottica di chi legge questo blog, le motivazioni della rottura (per quanto incruenta) mi sembrano abbastanza “tiepide” in rapporto a ciò che offriva la penna, il garbo, la competenza di Commentucci.

    Se non si potrà o non si riuscirà a farlo tornare, peccato.
    Ma ribadisco: da lettore di vecchia data, mi sento di esigere che il direttore del sito ripensi alla scelta svolta e rivaluti l’importanza di ciò che l’ha provocata.
    Altrimenti, temo significhi che più che una Squadra, lui pretenda un Reame.

    Poche altre volte ho maggiormente sperato d’essere smentito.

  22. marcos scrive:

    come già è stato scritto da luigi, vorrei precisare che non mi sono mai sentito usato dall’ubaldo: la mia collaborazione col blog e col sito nasce per caso e per passione. passione che accomuna tutti noi, lettori, tecnici e redattori.

    come succede in ogni avventura, capita che qualche compagno cambi strada: o per incomprensioni, o per seguire altre opportunità, o per stanchezza.

    io credo che il tempo lenirà i fisiologici dissapori che, periodicamente, si manifestano in ogni impresa, in ogni avventura. giovanni, angelica, giorgio e roberto ci hanno salutato per motivi diversi. assenze che si notano e si noteranno, senza dubbio.

    io credo che la creatura di ubaldo, però, continuerà ad accompagnare migliaia di appassionati: il posto di chi se ne va sarà occupato da un altro, all’inizio, magari a fatica.

    verrà il giorno in cui lascerà anche ubaldo, marcos, riccardo, luigi, enzo e tutti gli altri, quelli che organizzano, gestiscono e scrivono ora. ogni volta sarà un saluto, un addio, un arrivederci. ogni volta un piccolo pezzo si staccherà, per essere rapidamente sostituito.

    il blog è a disposizione di tutti coloro che leggono ora, di tutti coloro che scrivono e gestiscono ora. più avanti, il blog sarà a disposizione di altri.

    ringrazio ubaldo per la creazione (grande intuizione) di questo spazio (e del sito), ringrazio i pionieri, tutti coloro che vi hanno scritto, letto e commentato, nobilitandolo.

    la cura dell’archivio ed il recupero di ogni riga scritta qui dentro è, a mio parere, fondamentale: tutti coloro che parteciperanno alla gestione, consultando l’archivio, potranno comprendere lo spirito di ubaldo, dei pionieri e di tutti coloro che si saranno avvicendati negli anni.

    ubaldo l’ha inventato, noi partecipiamo, altri proseguiranno: la partecipazione di giovanni, angelica, giorgio e roberto, assieme a quella di altri che ci hanno salutato, rimane scritta per sempre. per sempre, i pensieri di chi ha partecipato, partecipa e parteciperà, rimarranno scritti: l’archivio di tutti i nostri pensieri svelerà a chi viene dopo l’identità di questo spazio. chi viene dopo, saprà proteggere tale identità per consegnarla intatta ai successori.

    questo blog è partito: a prescindere da tutti noi, finchè ci sarà tennis in giro per il mondo, lo inseguirà.

  23. Il Barba scrive:

    Mah, non capisco.
    Ubaldo fa una colpa a Roberto di non aver precisato di essere un collaboratore di UbiTennis? Ma Commentucci scrive anche su altri lidi (e tra l’altro ha un impiego che nulla ha a che fare con il tennis…), non ha alcun tipo di esclusiva con questo sito, che cosa doveva dire?
    Sarebbe stato molto più comprensibile un semplice “non andavamo più daccordo”, punto.
    Trovo davvero questa spiegazione di Ubaldo poco logica.

  24. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    … è soprattutto in “occasioni” come questa che mi pervade un fortissimo senso di frustrazione … dover leggere interventi di soggetti terzi in merito a situazioni così complesse e delicate, mi conferma, per l’ennesima volta, quanto sia difficile credere in una crescita intellettiva, morale, civile … A rigor di logica, comunque, l’errore di fondo è da imputare ad Ubaldo: perchè scrivere un articolo su metodologie di lavoro e gestione di collaborazioni? A me pare quantomeno singolare che un “Amministratore” decida di spiegare ai propri “Clienti” quali siano le modalità operative adottate dall’ “Azienda” … l’obiettivo principale da perseguire è la realizzazione di un “prodotto” che possa soddisfare al meglio le richieste del “mercato” … il relativo “modus operandi” deve assolutamente rimanere materia riservata, per tutta una serie di motivi, primo tra tutti l’oggettiva necessità di preservare la struttura aziendale da sterili attacchi esterni … CONTINUA

  25. roberto firmani scrive:

    sono un assiduo lettore del blog e sono un istruttore di tennis sia fit che uisp.

    a me sembra che commentucci non sia in cattiva fede e che voglia fare altre seperienze.
    il tono spesso troppo polemico del blog di ubaldo ha dato fastidio a commentucci che spesso è intervenuto per aggiustare le cose.
    però è vero che il solo roberto era esperto intenditore della fit e che molte inesattezze venivano corrette da lui stesso….carte e dati alla mano…ciò forse ha indispettito molti.
    io non credo che la fit lo abbia scippato a ubaldo e non mi risulta che ci sia un contratto pronto per lui.
    in fin dei conti ha già collaborato con la fit sia nelle trasmissioni di supertennis sia con gli internazionali d’italia organizzando un seminario (molto interessante mi dicono anche se con poca partecipazione a causa della cattiva organizzazione) sul tema del “tennis e salute nei bambini”.
    perdere commentucci è stato un peccato e comunque ruoli dirigenziali che contano non ce ne sono in fit…le elezioni ci saranno tra tre anni !
    comunque spero di poterlo leggere da qualche altra parte e spero che lo rimpiazzate con qualcuno di stesso valore ed equilibrio.
    forza ubaldo!

    roberto

  26. TCC'75 scrive:

    Solite vicende tra giornali, giornalisti e giornalai. In Italia ne abbiamo di più importanti di beghe giornalistico-politiche da seguire. Avevete visto, ora Il Fatto e la Repubblica se la prendeno con il Corriere della Sera?

    Essendo Ubitennis il solo mass media (rispetto per il blog di Ferrero e Scanzi, ma sono molto meno seguiti e fanno meno informazione) con un po’ di credibilità, dà fastidio a queli che invece campano con le quote FIT o con l’abbonamento.
    “O lavori per noi o sei uno di loro!”…già me li immagino quelli della banda Bin-Aghen a Commentucci. E cosa ancor peggiore è il cambio di rotta de ‘il Tennis Italiano’. Se tutti noi ci aspettavamo che prima o poi Commentucci sarebbe andato di là, la vicenda Spalluto (rapporto in esclusiva?) è per me più grave.
    Da un po’ il Tennis Italiano (la rivista) ha cambiato strada: interviste doppie dove si sbeffeggiano Tommasi e Clerici, profili del Bin-Aghen giocatore, trionfalismi eccessivi per i non-successi dell’italtennis.

    Sapete cosa c’è? Sto pensandodi disdire l’abbonamento !

  27. laura scrive:

    Sono molto dispiaciuta per l’uscita da questo blog di Roberto Commentucci ,scherzosamente lo avevo invidiato per la possibilità sua (collaborando con la FIT) di poter accedere alle segretissime carte (bilancio) adducendo a questa motivazione(sempre scherzando ) la sua scelta. Ora vengo a sapere la vera(?) motivazione e me ne rammarico maggiormene perchè da quando leggo questo sito mai avevo “annusato”dissapori di tal genere.Da quanto scrivi,Ubaldo mi sembra di capire che ogni opinione abbia in questo blob pari dignità e così è ,per cui non capisco qesto tuo atteggiamento di risentimento verso un collaboratore che si, è filoitaliano ma che lo ha sempre confermato nei suoi commenti più che nei suoi articoli che invece dimostrano uno spirito critico ma costruttivo verso il nostro tennis. Il rimprovero che gli fai, Ubi (se è questo il vero motivo) mi sembra eccessivo e la tua reazione mi sembra ricalchi i comportamenti stigmatizzati da te verso Binaghi e company nei riguardi di questo sito e dei tuoi libri. Insomma mi sembra che tutti quanti abbiamo perso:tu un collaboratore ompetente e capace di entrare nei problemi del nostro tennis in modo costruttivo, noi lettori la possibilità di capire finalmente quali sono i mali che affliggono il nostro sport e la sua dirigenza, la federazione guadagna un collaboratore ma perde la possibilità di intermediazione svolta da Roberto fra te e loro.Spero con tutto il cuore che Robrto non venga inglobato nel meccanismo autoreferenziale della FIT e che resti invece una voce pacata ma autorevole di critica costruttiva.Con questo non posso che fare gli auguri più sinceri a Commentucci ,e a te Ubaldo, l’augurio di trovare l’equilibrio e la serenità per continuare questo progetto insieme ai tuoi validissimi collaboratori.ciao Laura Galmozzi da Bergamo

  28. pedrinho&luvanor scrive:

    L’assenza di Roberto è onta al blog che gli ha
    dato i natali. Le incomprensioni hanno annullato un’opera di
    benefici costanti ed indefessa, che Roberto aveva intrapreso e
    seguita con amore e con zelo, riuscendo ad evitare
    dissidi, a prestare autorevoli consigli,
    con quell’acume d’intelletto e con quella
    pertinacia che ne fecero dell’individuo
    un uomo superiore.
    Noi siamo tutti attoniti e
    perplessi dinanzi all’assenza ed ancora non compresi
    della tremenda sventura, che ci ha privati
    del migliore dei nostri collaboratori.
    Modesto, quanto Signore, irreprensibile
    nel suo modo di agire, lascia un retaggio
    di affetto e di esempio, che sarà
    monito solenne ai lettori. Nulla
    tralasciò, e sempre con soddisfazione,
    per servire la causa di Ubitennis. Addio
    illustre Signore dei tempi antichi, degno
    figliuolo e fratello! … La tua bontà
    d’animo, le tue doti, le tue virtù indimenticabili,
    servano a lenire il profondo
    ed incancellabile dolore dei tuoi desolati
    fans.

  29. pedrinho&luvanor scrive:

    Faccio il serio per un minuto.
    Ubaldo secondo me ti manca manca qualcuno..un amico..un collaboratore…uno insomma che ti dica chiaramente che hai fatto una sciocchezza immane.
    Mi ricordi quel bambino che voleva tirare i rigori sempre lui perchè il pallone era suo.
    Chiama Roberto e fagli fare quello che vuole.
    E’ intelligente. Gli basteranno poche frequentazioni con i federali per capire che sta perdendo solo tempo.

  30. Nicola Lonardi scrive:

    Trovo l’articolo di Ubaldo esaustivo, corretto e giustamente pepato. Anche a me mancheranno Commentucci e Spalluto, e le scelte di tutti vanno rispettate. Così come le opinioni, cosa che purtroppo in questo blog molti si dimenticano di fare….Ma mentre Commentucci, pur collaborando già con la FIT, aveva trovato ospitalità in un sito dove si esercitava un legittimo diritto di crittica verso la FIT stessa, non avviene la situazione reciproca. Come mai Supertennis, che pur si professa come la casa del tennis italiano, non invita ai suoi dibattiti Ubaldo, Rino Tommasi, Gianni Clerici, Scanzi e tutte quelle voci che nobilitano il tennis, proprio perchè fuori dal coro, e quindi libere? Chiedere a Roberto di difendere anche la sua appartenenza alla squadra di Ubitennis, a costo di non accettare, rifiutando di andare in onda, il fatto che non venisse menzionata la sua collaborazione privilegiata con questo sito, mi sembrava proprio quel che ha detto Ubaldo: un atto di lealtà e di onestà intellettuale. In bocca al lupo a Roberto e Giorgio, ma per me Ubaldo ha proprio ragione!!!

  31. chloe de lissier scrive:

    il ragionamento di enzo è ineccepibile: logica ed etica devono coincidere, altrimenti le tesi esplicitate sono false. non ha senso dire al pubblico che commentucci ha fatto qualcosa che non piaceva al dominus: questo sminuisce tutti, a cominciare dal padrone del vapore. non è etico perché pretende di stabilire una superiorità morale di scanagatta rispetto a commentucci fondata soltanto su una opzione di scelta fideistica.
    come “cliente” del blog, per usare l’espressione di enzo, ritengo che il lavoro di commentucci fosse di altissima qualità e penso che tentare di svilire il pregio della persona sia un atto disdicevole, perché appare come una vendetta.

  32. anto scrive:

    Leggendo i vari commenti, Commentucci batte Ubaldo 10 a 2…………questa volta Ubaldo esci sconfitto da questa querelle……..che ingrati che siamo………….

  33. mister ghibli scrive:

    La realtà è che Commentucci ha acquisito la “notorietà” grazie a Servizi Vincenti (e poi Ubitennis): senza la vetrina offertagli da Scanagatta col cappero che avrebbe poi collaborato “anche con altri siti di tennis” e infine Supertennis. Se quindi doveva esserci un debito di riconoscenza (morale? visto che di contrattuale non c’era nulla) non poteva che essere nei confronti di questo blog e relativo sito associato: date le premesse, il silenzio di Commentucci nella “vicenda sottopancia” (per non scontentare i papaveri federali, motivo che spiega facilmente “l’insofferenza per il fuoco di fila” di Ubaldo e Tommasi… rischiavano di rovinargli il terreno che si stava preparando con tanta cura) non può che apparire stridente… senza contare che, alla sua prima apparizione su Supertennis, il nostro si presentò come il gestore di Servizi Vincenti, sparata che mi auguro abbia poi ritrattato con Scanagatta, con tanto di scuse. Ma forse è stata l’emozione…
    Da allora Commentucci ha proseguito a tenere il piede in due (tre? quattro?) scarpe, continuando ad avvalersi della vetrina Ubitennis ma sempre con due (tre?) occhi di riguardo per gli italiani e la federazione, cui riservava “critiche” (?) all’acqua di rose, per usare un eufemismo. Quando poi arrivava qualche critica a lui, voilà! “io sono un semplice appassionato, non un giornalista”… ma quando su Supertennis lo presentavano come tale (giornalista, non appassionato) andava tutto bene, nemmeno mezza parola di rettifica. Ma forse era ancora l’emozione…
    Giunti al passo d’addio, Commentucci parla di “decisione sofferta ma inevitabile”, lasciando intendere un suo ragionevole e poderato passo indietro per evitare “conflitti d’interesse”. Altra mistificazione: NON è stata una sua scelta, è Scanagatta che, accortosi della situazione, lo ha messo alla porta. Giustamente.

    Concludo il papiro dicendo che trovo alquanto irriguardoso verso gli altri collaboratori parlare di un disagio di Commentucci “di fronte alla linea un po’ troppo scandalistica di questo blog”. Il sito ha molti altri validi redattori, capaci di spaziare dalla cronaca all’approfondimento, che meriterebbero maggiore rispetto.

  34. Giovanni da Roussillon scrive:

    Se non sbaglio, Commentucci, dal quale credo avere appreso moltissimo (senza tuttavia troppo ammirarne talvolta l’inclinazione, a tratti tendente al papalino papalino) relativamente ai miei limiti notori, collabora[va?] coi siti già menzionati da altri, ma anche con tennisteen.it, portale di tutto rispetto.
    Certo, perdere la sua penna qui può spiacere. Se proseguisse nello scrivere, anche altrove, quale sarebbe l’inconveniente obiettivo? Io intendo continuare a leggerlo. Non avrei dunque che fare ‘clic’ su un altro indirizzo. Il vantaggio dell’internet è anche poter seguire chiunque da qualunque luogo, quale che sia la sua residenza.
    Se invece suo desiderio è, come lui stesso ci comunica, fare altro che scrivere e far capire il tennis, gli faccio gli auguri vivi di buona riuscita.
    Lo ringrazio in ogni caso.

  35. Nicola RF scrive:

    @Ubaldo, @Roberto
    Ho letto d’un fiato tutto il lunghissimo articolo di Ubaldo. Che dire? Non mi aspettavo un chiarimento così netto, ma poi si sa qual’è la DOCG di Scanagatta e da quelli parti ne hanno pochi di peli sulla lingua!
    Non voglio prendere posizione tra i due, perchè li stimo molto entrambi e forse perchè non c’è bisogno di prendere posizione. Dico solo che sono più vicino alle posizioni di Ubaldo, ma credo che sia stata più elegante l’uscita di Commentucci. Le vicende giornalistiche appassionano sempre: con la parola si possono dire velocemente tante di quelle cose, che una questione può essere affrontata velocemente; viceversa la cosa bella dello scrivere è che sulle questioni ci si torna, ritorna e poi ritorna ancora, con la possibilità di derimerla o di portarla all’infinito. Questo è il bello. Mi sarebbe troppo piaciuto essere un giornalista per non fare gli auguri a due (Spalluto e Commentucci) che sono usciti dall’hobby e sono entrati in questo magnifico lavoro. Mi scuso con Roberto se a volte sono stato un pò puntiglioso con lui e gli auguro di diventare quell’elemento di calma e saggezza che tanto, davvero tanto manca al governo del tennis. Lui ha dimostrato di avere bene presente la necessità assoluta di trovare una via conciliatoria tra le componenti in guerra del nostro movimento. Io sostenevo che era impossibile con in campo i combattenti di oggi auspicando un cambiamento generale di comando a favore di gente nuova o anche vecchia ma di buon senso. Il fatto che lui ritenesse possibile oggi e durante l’amministrazione Binaghi una conciliazione, beh questo rende perfettamente razionale e comprensibile il suo nuovo percorso. Ora sta a lui dimostrare che aveva ragione con i fatti. Vado oltre: Roberto (sò che ci leggi!) mi permetto di consigliarti di adoperarti affinchè la paventata denuncia ad Ubitennis venga abortita. Sarebbe un primo grande risultato ed eviteremmo di incendiare ancor di più la situazione e sarebbe un punto a tuo favore nel senso che tu avevi ragione ed io torto.
    In bocca al lupo
    Nicola

  36. Giovanni da Roussillon scrive:

    Mi permetto far notare a Mister Ghibli che, nel mondo libero, le scarpe possono essere cambiate più volte - a piacimento - dall’individuo che ne fruisce. Il prestigio della scarpa è di molto meno importante delle qualità personali di chi la porta, pur ammettendo che il tipo di calzatura può offrirci qualche informazione in più sul conto del calzante. Altrimenti detto: se dovessimo piegarci a una sola alternativa lungo l’esistenza, basterebbe una ‘monomarca’ in materiale durevole per farci deambulare nella massima monotonia. Non penso che Commentucci abbia mai redatto un pezzo per Ubitennis con la mano destra mentre la sinistra stilava un articolo per una altra parrocchia.
    ________________
    E’ fin buffo scoprirsi parteggiare per una persona ammirata e criticata a fasi alterne. Non vorrei essere scambiato per il parente di una persona ’scomparsa’, dapprima amata poi un po’ meno, infine magnificata ad oltranza, una volta andatesene. Desidero invero riconoscere i meriti di Roberto. Numerosi a mio avviso, e inconfutabili.

  37. Abc scrive:

    Era inevitabile che Roberto andasse in FIT.In ogni suo articolo si leggeva sempre difese ai giocatori Italiani(e ci vuol coraggio) e applausi alla federazione(ancora più coraggio ci vuole).
    E la FIT proprio uno così cercava,esaltatore delle rarissime vittorie e che non critichi il loro operato.
    Dispiace perchè i suoi scritti erano interessanti,anche se a volte un po lunghi e dispersivi,oltre che dimostrativi della sua grande informazione.
    Detto questo per me ha ragione Ubaldo ma spero che Roberto scriva in questa discussione così da sentire 2 campane.

  38. Sancho Panza scrive:

    Caro Ubi, ma non sarà mica perche tu non li paghi che tutti questi se ne vanno? Ovvia inizia a scucire qualche tallero e qualcuno ti rimarrà più a lungo!

    E’ ovvio che si scherza; io continuerò a frequentare il tuo sito, il migliore che ci sia in termini di qualità e quantità d’informazioni. Per il resto a 60 anni lo sai anche tu come gira il mondo: acquisti visibilità con Ubitennis e speri che qualcuno ti veda e ti si apra qualche opportunità. La FIT e Tennis Italiano lo sono. Spero, comunque che non vada a finire come già succede altrove, nel mondo dell’editoria dove due “eserviti” si fronteggiano. Insomma il Commentucci e lo Spalluto (che gradiremmo sentire) potrebbero continuare a collaborare con UBitennis (o non gli è possibile nel senso che glielo vietano i nuovi datori di lavoro?).
    Ciao Ubaldo e grazie.

  39. mister ghibli scrive:

    Mi permetto di far notare a Giovanni da Roussillon che il mio intervento era decisamente incentrato sulle qualità personali dell’indossatore, volendo rimanere in tema calzaturiero.
    Faccio altresì notare di non aver mai parlato di presunte “esclusive” o monomarche monotone da sottoscrivere vitanaturaldurante: massima libertà di cambiare fornitore, per carità. Di nuovo, è il modo in cui eventualmente lo si cambia a fare la differenza. E, pur nella massima libertà di ognuno di trarre le conclusioni che meglio crede, alla luce dei fatti la presente modalità non mi pare degna di stima. Altrettanto inconfutabilmente.

  40. Giovanni da Roussillon scrive:

    Soprattutto, Mister Ghibli, massima libertà di portare più tipi di scarpe quando meglio si crede, fino a disfarsene eventualmente e pure quando responsabilmente meglio si ritiene.
    I fatti e la loro luce: sono discordanti a seconda della fonte, ergo disponiamo dei soli trascorsi precedenti tangibili, ovvero degli scritti apparsi a sua firma. Chi mai può attestare la data dalla quale Roberto Commentucci ha iniziato a preparare il piano di “fuga”? E’ stato colpito da licenziamento? Quali sono le migliori vetrine sulle quali scrive[va] Roberto? Chi ha tratto o trae maggior beneficio dalle sue analisi?
    Ognuno dovrebbe meritare rispetto. Anche Commentucci, giacché i fatti del divorzio appaiono meno chiari dei suoi articoli, spesso d’interesse e squisitamente didattici, pubblicati in più aree del web. Al buio dei fatti, possiamo soltanto trarre che il divorzio è consumato. Nulla più.

  41. Francesco Davila scrive:

    Non c’è nulla di irriguardoso verso la redazione di questo blog nell’affermare che “Commentucci aveva, anche se timidamente, accennato a una sua qualche personale difficoltà di fronte alla linea un po’ troppo scandalistica di questo blog”. Perché è esattamente quello che è accaduto. In un commento nell’articolo di Ubaldo Scanagatta del 6 novembre 2007, intitolato “Wta: e il coach al cambio campo? Quando lo fa la…badante. Sorprese a Madrid, brutte voci qui”, Roberto Commentucci aveva scritto testualmente:

    roberto scrive:
    7 Novembre 2007 alle 00:07
    “A me questo blog è piaciuto molto. Ha colmato un vuoto. Qui ho trovato il modo di leggere e parlare di tennis a 360 gradi: di tecnica, di tattica, di colpi, di personaggi, di risultati, di giovani speranze, di vecchi campioni e di grandi allenatori. Mi sono divertito, ho condiviso idee, emozioni, speranze, gioie e delusioni. E ho anche imparato tanto.
    In questi giorni, il blog mi sta piacendo meno.
    E devo dire, con un certo dispiacere, che comincio a dare un po’ ragione a Thomas Yancey, che a un certo punto ha notato nel blog una linea editoriale un po’ tendente al sensazionalismo a tutti i costi, tipica del cattivo giornalismo.
    Insomma Ubaldo, ti faccio un appello:
    io mi sono sonoramente stufato di leggere post e argomenti sulle miserie umane (doping, scommesse, corruzione, mafia russa, cocaina, persino omicidi perpetrati da immigrati rumeni vicino alle stazioni del treno, a cui magari seguono post di razzisti del nord-est che impartiscono lezioni di politica e di morale dall’alto della loro presunta superiorità economica, non certo civile…). No, così non va.
    Mi sono stufato. Il tennis nella mia vita è un momento di evasione.
    Voglio tornare a leggere e a scrivere di tennis giocato, anche se andiamo verso la fine della stagione, e mi rendo conto che gli argomenti tecnici iniziano a diminuire”.

    I fatti hanno una loro genesi, spesso molto lunga. La diversità di concezioni e di comportamenti fra Commentucci e Scanagatta si è iniziata a manifestare già due anni fa, come si vede. Ora che sia stato il primo ad andarsene o il secondo a mandarlo via, per il lettore ha poca importanza. Chi legge si forma un’idea. La mia è che Roberto Commentucci è stato in questo blog una voce competente e credibile, coerente con una visione seria dell’informazione giornalistica. Il resto, per usare a proposito un’affermazione dello stesso Scanagatta, sono chiacchiere da cortile.

  42. zio tony scrive:

    Un caro saluto a Spalluto e a Roberto Commentucci, confido che vengano a trovarci ancora, anche come semplici blogger!
    p.s. offtopic: ma quell’enzo lì sopra che ha lasciato il messaggio a metà è proprio il mandr.. il guardiano? … altro che dottor Jekyll e mr Hyde :-O

  43. Alessandro Nizegorodcew scrive:

    Speravo la questione si risolvesse in breve tempo, ma probabilmente non è così e mi trovo quasi costretto ad intervenire, visto quanto si sta dicendo di Roberto Commentucci, prima di tutto ottima persona oltre che grande conoscitore di tennis..

    Mettendo i puntini sulle “i” faccio notare che Commentucci, prima di scrivere (non in esclusiva) per Ubitennis, scriveva già per il mio sito Spazio Tennis e anche per il sito Tennisteen di Alessandro Bianchi ed era già piuttosto conosciuto in questo ambiente.. non è “Nato” qui…

    Mi sembra un obbligo, a questo punto della discussione, fare chiarezza su questo aspetto..

  44. Andrea scrive:

    Leggo sempre con molto interesse i vostri articoli e Commentucci mi e’ sempre sembrato avesse una buona penna.

    Lungi da me fare i conti in tasca a Ubaldo ma mi pare sia nella ragionevolezza`delle cose il fatto che alcuni collaboratori (non retribuiti mi pare) una volta acquisita una certa visibilita’ vadano a collaborare (magari retribuiti) in altre testate.

    Ho sempre pensato che questo sito, immagino con un numero di accessi molto alto, potesse garantirsi la collaborazione pagata di un buon numero di giornalisti, reporters e buoni “semi-professionisti”.

    My two cents… Immagino sia difficile trovare sponsorizzazioni e gente disposta a metterci i soldi ma non considerate che questi finanziamenti possano limitare la vostra liberta di espressione. Parfrasando Montanelli: Tu sei il proprietario, io sono il padrone almeno fino a che rimango direttore!

    Un saluto caro, Andrea.

  45. Giovanni da Roussillon scrive:

    I puntini sulle “i” messi da Nizegorodcew sono utili di molto a chi intende trarre conclusioni “alla luce dei fatti” e costituiscono un apporto del quale lo ringrazio.

  46. anto scrive:

    Confermo quello che afferma Alessandro Nizegorodcew , infatti è leggibile sul sito di spazio tennis, un interessante reportage di Commentucci sull’itf Frascati 10000$.

  47. Agatone scrive:

    Sono un lettore, a volte commentatore, da parecchio tempo e mi spiace che Commentucci non ci sia più. Soprattutto per i suoi articoli sui vari giocatori, le sue diquisizioni tecnico-tattiche, molto approfondite. Spero che qualcuno di altrettanto competente possa prendere il suo posto nel sito riguardo a questo. Io sono interessato agli approfondimenti, questo mi piace del blog e spero che non diminuisca la qualità.
    Non entro nel merito della ragione o del torto

  48. Francesco Rossi scrive:

    Nelle fasi di stanca del torneo di Shanghai mi sono letto questo articolo ed i relativi commenti. Io non conosco l’organizzazione del blog, ma se ho ben capito chi scrive qui dentro lo fa volontariamente senza percepire compenso. A questo punto trovo paradossale la delusione di Scanagatta, che vorrebbe che i suoi collaboratori restino a lavorare con lui, magari rifiutando occasioni più remunerative del blog.
    Spesso ci si è lamentati del fatto che la Fit non pubblica i suoi bilanci, dando adito a sospetti sulla gestione economica federale. E’ altresì vero che neanche Scanagatta pubblica i bilanci del suo blog, e pertanto non sappiamo con certezza chi qui dentro percepisce introiti e chi no.
    Non mi risulta che Commentucci sia una scoperta di Scanagatta, come testimoniato anche da Nizegorodcew. Sappiamo benissimo che la Fit non avrebbe mai concesso nei suoi programmi (a volte ci si dimentica che i programmi di Supertennis sono programmi federali e dunque parziali) di presentare Commentucci come giornalista di Ubitennis.
    A mio parere Commentucci ha avuto tutte le ragioni del Mondo per andare via e scegliere l’occasione a lui più gradita. Anzi. Io ho sempre percepito Ubitennis come un sito libero, non politicizzato, senza una vera e propria linea editoriale. Ed ho sempre criticato il blog quando, negli articoli di Commentucci, il blog lasciava il suo spirito superpartes per schierarsi apertamente con la Fit e con i tennisti italiani. Tutto il casino generato dalla vicenda Capri è nato per un irriverente e fuori dalla realtà pezzo di Commentucci.
    Inoltre Commentucci ha sempre avuto, in questo blog, un atteggiamento che non capivo come potesse essere accettato da Scanagatta. Quando un articolo era vero, ben strutturato e condivisibile, Commentucci era un giornalista e se ne prendeva i meriti. Quando un articolo (e a mio parere spesso è capitato) era inesatto, parziale e criticato, Commentucci era un economista.
    La mia sintesi della vicenda è che da questa separazione ci guadagnano sia Commentucci, che secondo me trova in Federazione il posto ideale per lui, e Scanagatta, che magari avrà un collaboratore in meno e tanta obiettività in più.

    Chiudo dicendo agli altri utenti, che probabilmente mi criticheranno per i miei pensieri, che spero che almeno sia apprezzata la mia volontà di dire quello che penso. E il mio parere non vuole essere una critica gratuita al padrone di casa, ma spero serva al padrone di casa per riflettere su quello che pensano i lettori a cui si rivolge.

  49. Ahi ahi scrive:

    Commentucci manda avanti i suoi amici a parlare, ma lui sta zitto. Come Anto, avvocato difensore delle cause perse, grande amico di Fognini: lo segue nei tornei. E indovinate dove lavora Commentucci? Nel sito di Fognini…obiettività mon amour vero?

  50. luca scrive:

    volevo fare i complimenti al sig.Commentucci per la sua nuova avventura e ringraziarlo per i numerosi e interessanti articoli scritti.
    ringrazio poi il sig.Nizegorodcew per l’ottima intervista a Pistolesi sul suo sito.

  51. mister ghibli scrive:

    E’ sul “responsabilmente” che non mi trova d’accordo, caro Giovanni. Ma non importa, come ho già detto non intendo certo farle cambiare idea: non elargisco dogmi o lezioni di vita ma semplici opinioni. Faccio umilmente notare comunque, a parità di cambio di scarpe, la grande differenza tra le reazioni riservate a Commentucci e Spalluto. Chissà perché, mi viene spontaneo chiedermi.
    Ma al di là che piacciano o meno i suoi scritti (questione di gusti), molto tangibili mi sembrano le incoerenze citate in precedenza, dalla “dimenticanza” (ovvero distorsione dei fatti) sul “licenziamento” (già) a quella, in diretta televisiva, su chi fosse il reale gestore di Servizi Vincenti. O la singolare commutatività tra “appassionato” e “giornalista” a seconda dell’occasione, oltre ad una certa tendenza a parlare “velato” per non prendere posizioni troppo nette o scomode (in proposito ricordo un’accesa discussione con Daniele Azzolini proprio in questa sede). O ancora l’allegro cerchiobottismo sulle delicate questioni federali: tutti dati facilmente verificabili per chi abbia la pazienza di andare a cercare. Può essere semmai opinabile quale sia la vetrina migliore, anche se numeri alla mano mi sono fatto un’idea piuttosto precisa in merito.
    Poi, ripeto, ognuno può tranquillamente apprezzare Commentucci a prescindere da tutto e continuare ad interrogarsi su chi tragga maggior beneficio dalle sue analisi: non sono questioni che m’interessino. Da parte mia però mi riservo la facoltà di portare rispetto solo a chi ritengo meritevole di riceverlo. That’s all.

  52. pibla scrive:

    Beh, che Commentucci lavori nel sito di Fognini è una baggianata bella e buona, al massimo ci potrà aver gentilmente scritto un pezzo su richiesta, ma che ci lavori è proprio un’invenzione…

  53. anto scrive:

    @ahi ahi …sei più falso di un biglietto da tre $……ed è tutto dire……..

  54. TCC'75 scrive:

    Nella richesta di collaborazione in esclusiva io ci vedo tanta voglia di serrare le fila e di iniziare a separare i giornalisti buoni da quelli cattivi.

    Commentucci non si rivede in una linea editoriale scandalistica? Bisogna parlare di risultati? Bene, ma se aumentano i collaboratori è chiaro che non possono scrivere tutti la cronaca dei tornei settimanali e dei risultati degli italiani.
    Se si parla di tennis a 360 gradi, ci sta la notizia delle nozze di Bolelli, della sfilata della Pennetta o del presunto ammutinamento di Seppi a Cagliari.
    Il bollettino lo sentiamo tutti i giorni su Super Tennis.

  55. Ahi ahi scrive:

    Anto, non sei amico di Fognini? A me risulta di sì, e la mia fonte difficilmente sbaglia. Cosa ho detto di male poi per accusarmi di essere falso? Non sei amico di Commentucci? I tuoi interventi sono del tutto disinteressati? Se è così, ho forse sbagliato perona… Pibla, Commentucci fino a a un mese e mezzo fa era segnato tra gli autori come direttore della comunicazione con tanto di foto nei credits del sito http://www.fabiofognini.it (o com, non ricordo). Tutto qui.

  56. anto scrive:

    @ahi ahi…..Commentucci non lavora nel sito di fognini………che squallido individuo che sei……come il tuo nomignolo…..

  57. Enzo (IL GUARDIANO DEI FORUM) scrive:

    CONTINUA …
    in qualità di “Clienti”, noi non possiamo far altro che giudicare, in base ai nostri paramentri, la qualità del prodotto (e dei servizi erogati) e il rispetto delle “regole del gioco” … la mia opinione, per esempio, è che UBITENNIS sia il miglior portale di Tennis perchè “parla” di tennis a 360°, approfondendo aspetti tecnici e umani dei vari protagonisti, e concedendo a noi appassionati la possibilità di confrontarci al riguardo; altra mia opinione è che Commentucci fosse un ottimo collaboratore, per cui mi è dispiaciuto abbia deciso di “abbandonare la nave” … detto questo, non posso e non voglio discutere le cause e le motivazioni di un simile avvenimento: non posso perchè trattasi di “questione interna”, della quale non mi è possibile (e mai lo sarà) conoscere ogni singolo risvolto; non voglio perchè la mia “intelligenza” mi consente di definire in maniera quasi perfetta i paramentri (di cui sopra) in base ai quali esprimere giudizi, e, nel caso in questione, quello relativo alla “conoscenza” non soddisfa le condizioni minime richieste!
    Queste le ragioni che mi inducono a “censurare” le esternazioni di Ubaldo! A mio avviso, avrebbe dovuto limitarsi a “salutare” la “dipartita” del buon Commentucci, continuando tranquillamente per la propria strada.

  58. Ahi ahi scrive:

    Anto, ah no?…

    http://209.85.129.132/search?q=cache:dXLOCF0dU4gJ:www.fabiofognini.it/Default.aspx%3Fpageid%3Dpage147+roberto+commentucci+fognini&cd=9&hl=it&ct=clnk&gl=it

    Questo risale al mese di agosto. Dopo la cosa arrivà alle orecchie di Ubaldo Scanagatta che disse a Commentucci di far togliere la foto che vedete nel link e l’appellativo text editor (?). E anche se fosse una collaborazione esterna o altro, questo la dice lunga.

    A proposito, Anto: complimenti a Fognini per la partita con Djokovic…per un pò non la vinceva

  59. marco forti scrive:

    ahi ahi, hai la mia solidarieta`.
    Quanto ad anto e pibla, sarebbe opportuno che i loro interventi portassero un segnale del tipo: attenzione, potrebbe essere una menzogna deliberata, non accidentale!!

  60. GRIGO scrive:

    Sono il gestore del sito di Fognini, e sento il bisogno di ristabilire la verità di fronte a quello che sta diventando a tutti gli effetti un linciaccio morale tanto ingiusto quanto immeritato. Chiedemmo a Roberto Commentucci, che avevamo apprezzato sul sito tennisteen, di scrivere un articolo per il sito di Fabio, al tempo del suo lancio, oltre 2 anni fa. Fabio accettò e noi offrimmo a Roberto di inserirlo fra i contributors del sito. Alll’epoca la sua collaborazione con Ubaldo non era neppure iniziata o forse era agli inizi. Roberto accettò, prendendo la cosa come un innocente gioco.
    In tutto roberto ha scritto 2 articoli per il sito di Fabio, in modo del tutto gratuito e disinteressato. Nel frattempo, nessuno si era più curato della foto, finchè roberto tempo fa ci chiese di toglierla perchè Scanagatta gli aveva detto che non la poteva tenere, per deontologia professionale.

    Ora la mia domanda è: del fatto che fu Ubaldo a chiedere a roberto di togliere la foto, non possono che essere al corrente pochissime persone.Posto che roberto ha fatto ciò che ha fatto per sola passione, e senza alcun secondo fine, chi è questo Ahi Ahi che scrive cose di cui dovremmo essere al corrente solo io, Ubaldo e Roberto? O Ubaldo stesso, o un membro della Redazione. E questo secondo me è davvero riprovevole.

    Tra l’altro Roberto si è sempre comportato in maniera molto leale, e non ha mai lesinato critiche a Fabio, al punto che al Foro Italico, in conferenza stampa, ha avuto anche un diverbio con Fabio stesso dopo la partita persa con Simon
    Questo solo per fare chiarezza sullo spessore morale degli interesssati.
    Tutto qua. Grazie

  61. pibla scrive:

    Caro Marco Forti,

    io di interventi in questi anni ne ho fatti parecchi, sin dalla nascita di questo blog, e, non essendo mai stato amico di nessuno non ho mai parteggiato per nessuno, come per nessuno parteggio ora e mi sembrava di aver scritto chiaro e tondo che le questioni tra Roberto ed Ubaldo erano cose loro, che solo loro potevano sapere esattamente come stavano, quindi non ho chiaro cosa tu mi imputi.

    In quanto a Roberto ti dico che non lavora per il sito di Fognini anche se occasionalmente vi può aver scritto degli articoli, ma se anche vi avesse lavorato non capisco davvero cosa cambierebbe in questa faccenda e quindi il tuo intervento nei miei confronti continuo onestamente a non capirlo.

    Cordialmente.

  62. Ahi ahi scrive:

    Grigo,
    Il sito di cui tu sei il gestore, http://www.fabiofognini.it, è un sito non di informazione, non di cronaca, non prettamente giornalistico ma è paragonabile a un qualcosa simile a un fan club. E’ dedicato a un giocatore, Fognini appunto, di cui voi siete amici, conoscenti, dipendenti o non so cosa. Quindi, se di cronaca e di informazione si parla, queste sono quasi interamente dedicate al vostro amico, idolo, datore di lavoro o non so cosa. Fin qui niente da dire, per carità: Fognini è un giocatore che a me personalmente piace tantissimo, e se dovessi indicare un azzurro futuribile per sfondare quella benedetta top 20 che manca da tanto tempo, sicuramente direi lui. Mi spiace anzi per la battuta che ho fatto per la partita con Djokovic, ma essere chiamato squallido o qualcosa del genere non mi piace.

    Detto questo, il ragionamento era il seguente: Roberto Commentucci, non di rado, scriveva in questo sito, che io leggo da molto tempo ( a proposito, non sono nè redattore nè altro, il fatto della foto mi è stato riferito da qualcuno che conosco…amici di amici, si potrebbe dire) sugli italiani. Anche in questo caso niente di male, per carità. Però vedi Grigo, il fatto che un giornalista (o quello che è) era messo come text editor in un sito, fatto bene tra l’altro, dedicato a un giocatore oggetto molte volte dei suoi articoli in altri lidi…bhè, secondo me non è esattamente il massimo della trasparenza e dell’obiettività. Tu dici che ha scritto solo due articoli: benissimo, però ci lavorava. E se non consideri una cosa gratuita un lavoro, allora ci collaborava. E quella foto sta lì a testimoniarlo. E siccome il sito è dedicato a un singolo giocatore, sono sicuro che per far parte dello staff (perchè tu lo hai messo come facente parte dello staff) commentucci era ed è in ottimi rapporti con tale giocatore. Il che, ai miei occhi, e sono sicuro non solo ai miei, lo fa perdere di obiettività. Posso avere una opinione personale? Penso di si. Non sto accusando nessuno ne tantomeno sto chiamando nessuno ridicolo, squallido o altro. Ognuno ha i sui amici o protetti. Tutto qui.

    Nessuno è cieco, molte volte Commentucci è stato considerato come un filo italiano spinto all’inverosimile. Scanzi, per esempio, diceva sempre che in Italia solo 3 persone, FIT a parte, credono nella buona salute del tennis italiano: Fabbretti, Ardelloni e Commentucci. Ora, Anto in uno dei suoi precedenti post ha scritto robe del tipo “Roberto ha sempre attaccato la federazione…”. Ah si? Quando? Dove?

    Commentucci è in Fit (penso, non lo so, ma mi è parso di capire così) perchè si è allineato con il loro stile. Certo, è un buonissima penna e io stesso leggevo i suoi articoli perchè sono competenti, precisi e puntuali. Ha avuto il merito di portare alla ribalta un caso,quello del Capri, che forse sarebbe finito nell’oblio.

    Detto questo, non vogliofare ulteriori polemiche perchè è ovvio he i nostri punti di vista sono assolutamente agli antipodi. Saluti a Grigo, Anto, Pibla e compagnia bella

  63. Freddo scrive:

    Io non capisco questa filippica sinceramente a parte il fatto che si potevano espimere gli stessi concetti in maniera piu’ sintetica, mi sembra di capire che “il grande giornalista internazionale” si e’ offeso dopo che un suo collaboratore importante non ha insistito e magari rinuciato ad un partecipazione su “Supertennis” per fare pubblicita’ al suo blog che in maniera leggermente autoreferenziale si chiama Ubitennis e magari al suo libro.
    Il motivo onestamente per cotanto sdegno mi sembra umanamente discutibile e fortemente sopra le righe visto che il suo collaboratore indefesso ha scritto per anni gratuitamente sul suo blog. Lo sdegno proprio perche’ espresso in maniera e toni acidi e quasi offensivi e per un motivo sinceramente puerile e che poco ha che a vedere con il concetto di corretezza piu’ volte espresso nella tiritera di cui sopra, mi sembra che non doveva sfociare in una sentenza ed una condanna pubblica.
    Corretto sarebbe stato un chiarimento privato. Una condanna pubblica dal alto del suo trono del sovrano di Ubitennis mi sembra scorretta. Sara’ che io amo di piu’ i rivoluzionari ma i sovrani che diventano troppo spesso tiranni non mi sono mai piaciuti.

  64. GRIGO scrive:

    Ahi Ahi…( ti do del tu..) innanzitutto non sono d’accordo sul tuo primo pensiero, quello relativo al nostro sito che tu paragoni ad un fan club. Non la penso nello stesso modo, anzi, io per primo cerco sempre di mantenere un profilo basso, di cronaca, mai esagerato. Ovviamente non sono un giornalista, e sia io che gli altri collaboratori gestiamo il sito esclusivamente per passione, ma cerchiamo di farlo nel modo più equilibrato e trasparente possibile ( si possono leggere ad esempio su altri SITI UFFICIALI, anche di altri italiani…degli “articoli” contornati solamente da Vamos, Forza, Andiamo così..etc etc…cose che non troverai mai sul nostro sito..) . Che poi ci sia, nei termini leciti, una propensione a difendere il giocatore, mi sembra ovvio, dato che si tratta comunque del suo sito ufficiale.
    Sul fatto dello Staff e di Commentucci, te scrivi che Roberto non di rado scriveva per noi: falso. Roberto ha scritto per il nostro sito un eccellente articolo-commento a fine anno sulla stagione di Fabio Fognini e per “gioco” è stato così inserito tra lo staff, come appunto un nostro collaboratore, anche se a tutti gli effetti questa collaborazione NON C’E’ PIU’ STATA! Inoltre, sul fatto che Roberto sia amico di Fabio Fognini…. mi sento di dissentire, visto che forse la prima volta che Fabio ha parlato Commentucci è stato quest’anno a roma in conferenza stampa mandandolo a quel paese, visto che Roberto era stato anche critico con lui ( altro che suo amico, o collaboratore del suo sito, o suo “dipendente….”). Come già detto, infine, da piu di un mese Roberto è stato “ufficialmente” tolto dal nostro STAFF ( sotto richiesta di Ubaldo, ovviamente) proprio per non creare di questi problemi.
    Saluti a Ahi Ahi.

  65. Giuseppe Birocchi scrive:

    Non credo proprio che Ubaldo Scanagatta si fregi - nemmeno in coscienza - del titolo di “dominus”, né che si consideri “moralmente superiore” a chicchessia. Penso, invece, sulla base di ciò che leggo, che Ubaldo si senta il “padre” di Ubitennis, con tutte le responsabilità annesse e connesse. E come tale, ha tutti i diritti di mettere i suoi collaboratori - anche i migliori - di fronte alle loro responsabilità. Se quel che Scanagatta ci riferisce è vero (che motivi abbiamo di dubitarne?) è evidente che Commentucci, probabilmente in buona fede, ha tenuto un comportamento ambiguo e poco leale nei confronti di Ubitennis di fronte alla Federazione: era dovere del direttore farglielo notare e invitarlo a prendere una decisione, in un senso o nell’altro. Una LIBERA decisione! In tutto ciò, ammesso che corrisponda a verità, non vedo alcun tentativo di sminuire la persona di Commentucci.
    Altra questione, invece, è la scelta di Ubaldo di farci partecipi di quanto è successo. Poteva farne a meno e nessuno avrebbe avuto da ridire. Probabilmente si sarebbe semplificato la vita. Avrebbe agito come fanno tutti. Gli sarebbero bastate poche frasi di circostanza, condite con mille ringraziamenti e attestati di stima, per liquidare la dolorosa dipartita.
    Non conosco Scanagatta, ma, se le parole autentiche sono lo specchio dell’anima, non ce lo vedo proprio a recitare il ruolo del giornalista “politicamente corretto”: è troppo toscano, troppo sanguigno, troppo impulsivo.
    A questo aggiungerei che, pur avendo un alto senso della sua professionalità, in fondo considera questo sito come una sua “seconda famiglia”. E in famiglia, quando c’è qualcosa che non quadra, non ti volti dall’altra parte, ma affronti la situazione; e se qualcuno sbaglia, le cose che non vanno non gliele mandi a dire, ma ne parli apertis verbis.
    Deduco che Ubaldo Scanagatta ci consideri un po’ “suoi”.
    Dubito che a qualcuno di noi dispiaccia questa confidenza.

  66. Freddo scrive:

    Hai hai, ma se l’inviato cinese di Scanagatta da Pechino????:)….perche io non frequento il blog che saltuarmente ma chi lo frequenta non sa bene chi sei sei….eppure parli come un assiduo frequentatore e conosci cose che pochi sanno delle relazioni tra vari membri della redazione….magar usi altri nick di solito…o magar altre cose…chi sa’…magari dovevi chiamarti “SAI, SAI” invece che “HAI, HAI” viste le cose che conosci :):)

  67. Francesco Rossi scrive:

    Freddo ha centrato perfettamente l’oggetto del contendere. Complimenti.

  68. Giovanni da Roussillon scrive:

    Chiedersi chi trae maggior beneficio dai saggi tecnici di Commentucci è un po’ fare del pettegolezzo contabile. Al tempo, la risposta presuppone la conoscenza di tutti i benefici reali provenienti dalle sue pubblicazioni che, in quanto tali, hanno valenza di fatti. Non posso darmi risposta [se non parzialissima, nel senso di averne io goduto] proprio per ignoranza, e certo non voglio indugiare nell’ “indagine”. Concludo allora, con l’auspicio di poter leggere articoli interessanti di Roberto sul sito da lui prescelto, e trovarne altresì ulteriori su codesto blog, a firma di suoi omologhi dalla penna [tecnica] altrettanto competente, precisa e sobria.
    Cordialità a Mister Ghibli, a tutti.

  69. pedrinho&luvanor scrive:

    Invidio Commentucci.
    Se è così famoso da vivo….dopo (+) …….diventerà una leggenda.

  70. Freddo scrive:

    Ho letto solo adesso che si chiede di firmarsi con il proprio vero nome, non l’ha fatto praticamente nessuno ma il mio e’ Gianluca Dova. Magari adesso lo fara’ anche qualcun’altro…

  71. arjen scrive:

    Non capisco questo articolo…non era meglio tenere questa faccenda tra voi?Trovo di cattivo gusto fare continui paragoni con altre persone che hanno lasciato il blog.Trovo di cattivo gusto l’articolo scritto su Flavia Pennetta.Trovo di cattivo gusto l’autopropaganda che Ubs fa.Per carità il blog ed il sito continuerò a seguirli ma sinceramente non capisco come mai UBS avuto il bisogno di rendere pubblica questa faccenda.

    Un saluto a GRIGO

    Giuseppe Ortale

  72. BB 1980 scrive:

    Luca Carboni da Cagliari.
    BB 1980 sta per Bjorn Borg nella sua miglior stagione - 1980 - e per Berlinetta Boxer, ammiraglia Ferrari nel 1980; motore boxer 12 cilindri da 5 litri, fino a quell’anno a carburatori : velocissima granturismo di irraggiunta bellezza, così così su pista ( diciamo pure che andava veramente male, le buscava anche dalla progenitrice Daytona )
    Non so chi dei due sia più mito; penso Borg perchè era vincente; la BB mozzava il fiato a vederla (ma non in pista)

  73. BB 1980 scrive:

    P.S. BB 1980 non sta per Brigitte Bardot, già ritiratasi nel 1980; beh, la Bardot è comunque mitica quanto - e forse più - del Vikingo e della granturismo all’italiana anni 70

  74. Tiepido scrive:

    mi chiamo quint, zio tony quint… non è ancora finita la notte dei lunghi coltelli?

  75. laura scrive:

    @Freddo
    probabilmete leggi solo i post a te indirizzati perchè non ti sei accorto che prima di te altri hanno firmato i….In campana!!

  76. Tom L scrive:

    I really enjoy watching Fabio Fognini. Thank you for developing this blog and I enjoy reading it. It’s a little hard to read when I have it translated to english. Keep up the great work.

  77. Freddo scrive:

    @Laura
    Alcuni si e molti altri no…..Ahi Ahi non si e’ frmato per esempio…tu Laura Galmozzi ti sei firmata ma se leggi gli altri messaggi molti altri non l’hanno fatto…a me interessava farlo io soprattutto perche’ non sono tipo da nascondermi…tutto qua….

  78. Mauro g&f scrive:

    Non vorrei commentare su questo argomento, però ne approfitto per condividere qualcosa che penso da tempo, ovvero la grande possibilità che offre internet e i blog ed in questo caso ubaldo di poter esprimere la propria opinione ed interloquire con adetti ai lavori.
    Pensate cosa succede nei giornali dove sei solo un lettore, per non parlare della televisione o radio dove nei rarissimi interventi che uno può fare (è più facile vincere al superenalotto) viene interrotto per far parlare il politico di turno o per andare in pubblicità.
    Insomma, per me oggi leggere i giornali o guardare la tv è diventato castrante che al di là della semplice cronaca (ai quali ormai nessuno si attiene) non possono offrire.
    Ringrazio quindi Ubaldo e quelli come lui che anchea volte sbagliando offrono questa opportunità a noi tutti.

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