Le pagelle dei telecronisti Rai.
Galeazzi e Pistolesi non deludono.
Ma Roddick fa molto meglio.

 
2 Dicembre 2007 Articolo di Marcos
Author mug

La Coppa Davis torna in diretta sul canale satellitare della televisione nazionale. Immancabile il commento di “Bisteccone”, affiancato dall’ex Davisman. La loro prova è più che sufficiente, ma a brillare è Andy Roddick contro Tursunov.

Le pagelle di Portland

Galeazzi/Pistolesi: Roddick/Tursunov

“E, qui, nasce spontanea una domanda: Davydenko dov’è?”

“Eccaallà, inquadrata. Là sotto, gentili telespettatori, c’è scritto: Italia, Santiago del Cile, 1976. Ricordiamoli: Panatta, Bertolucci, Zugarelli e Corradino. Capitano: Nicola Pietrangeli”. La regia, per un attimo, inquadra l’insalatiera: quando il ricordo della patria chiama, Giampiero orgoglioso sintetizza. C’è Pistolesi di fianco a lui: “Se mi chiedessero se è preferibile vincere Wimbledon o la Davis, essendo il tennis uno sport individuale, risponderei: Wimbledon. È bello, però, vincere la Davis; è bello per se stessi e per la propria nazione, a prescindere dalla Federazione”, Claudio chiarisce immediatamente il suo pensiero sulla Fit, senza approfondire.
Nel frattempo, l’americano è in vantaggio di un break e Galeazzi ne spiega il motivo: “Il rovescio in back di Roddick dà estremamente fastidio a Tursunov. Il commissario tecnico Turpiscev (lo chiama così) mostra un sorriso sarcastico, come dire: così non va”. Sul 5 a 4 e servizio americano, si gioca il game più combattuto dell’intero incontro: “In apnea! Lo scambio più bello del set! Questa volta il russo ha remato fino a conquistare il punto. Se ne sono andati 3 set point. E questo è il quarto!”, Giampiero si esalta. Tursunov riuscirà ad annullarne altri, ma, alla fine, dovrà cedere il set: 64.

Pistolesi esprime il suo pensiero di coach: “Ha fatto bene Tursunov a non perdere per 63 ed a lottare nell’ultimo game: così si fa capire all’avversario che si è nel match, che non si vuole mollare”. All’inizio del secondo set, finalmente il russo riesce a far punto a rete: “Alè! Una volée di dritto, un po’ scolastica, ma efficace. Non è McEnroe, eh?”, sottolinea Galeazzi; “Siamo molto lontani, sì”, conferma Claudio. Tursunov salva un paio di break point e porta a casa il primo game del secondo: è passata un’ora dall’inizio del collegamento. Manco l’ombra di una pubblicità: non mi par vero. Roddick, col servizio, fa quello che vuole; il russo, a rete, continua a far disastri: “Rimandato a settembre sui colpi di volo”, sentenzia Giampiero. “In effetti, a rete, è un po’ indietro”, ribatte Pistolesi. “Anche un po’ ridicolo”, chiude il più grande. Tursunov fatica maledettamente col suo servizio: con un passante dritto incrociato spettacolare annulla la tredicesima palla break dell’incontro, ma ancora una volée sbagliata lo condanna: “Non c’è verso. Non sa giocare la volée da quella posizione: è incredibile”, sconfortato Giampiero; “E per forza! Non gira le spalle: sta troppo frontale e si produce solo in una specie di parata”. “E sì, caro Claudio: quando si avvicina a rete, diventa un giocatore oltre la duecentesima posizione”. Poco dopo, Galeazzi si riprende: “Ohhh! Finalmente una variazione sul tema! Un colpo dolce, una smorzata incrociata del russo. Forse, avrebbe dovuto pensarci prima”. Forse.

Il match non è bello e i due si rifugiano nei ricordi: “Borg/McEnroe, con quel tie break, è stata la più bella partita dell’era moderna, assieme a McEnroe/Lendl a Parigi”, ricorda il più navigato. “L’unica vera grande rivoluzione nel tennis è stata l’invenzione del tie break”, afferma il più giovane, mentre ammira un Roddick particolarmente centrato anche sul dritto: 4 a 2, serve Tursunov. La regia inquadra Gabashvili, che si dispera come un bimbo tifoso perché, sul 40 00, esce la prima del suo compagno: mi sa proprio che è un bravo ragazzo, malgrado l’aspetto ed il portamento sul campo lo penalizzino quel po’. Ricci Bitti e Volkov: anche loro sulle tribune. Sul 5 a 3 per l’americano, Galeazzi inizia a mettere in dubbio le scelte di Turpiscev: era proprio il caso di lasciar fuori Davydenko? Pistolesi gli ricorda il periodaccio vissuto quest’anno da Nikolay, le sue ultime prestazioni al master di Shanghai ed i precedenti contro Roddick. Giampiero non è soddisfatto della spiegazione del suo collega: fosse stato Turpiscev, avrebbe mandato in campo il numero 4 del mondo, al posto di Tursunov, “che rimane un comprimario”. 5 a 4 Roddick, che si concentra sulla sedia, prima di servire per il secondo set. Secondo me, a Portland, hanno invitato un complessino locale con fiati a seguito: durante i dispari, parte una musicaccia che manco gli americani riescono a sopportare. Giampiero, d’orecchio fino, infatti, sbotta: “Io non sono mica tanto d’accordo con la musica in campo: è una forma di mancanza di rispetto per il tennis e per i giocatori”. Sottoscrivo. Rispetto o non rispetto, musica o non musica, Andy vince anche il secondo: 64 64. “Il match è dalla sua parte: non so cosa potrà fare il suo avversario, per rientrare nel match. E, qui, nasce spontanea una domanda: Davydenko dov’è?” Pistolesi glissa: “Stupiscono la pazienza e la regolarità di Roddick: gioca come Barazzutti. Si mette lì e non sbaglia mai”.

Tursunov si fa breccare nel primo gioco del terzo set. I due accompagnano così il suo calvario: “Seria ipoteca sul match: l’americano sempre più sicuro”. “Rottura prolungata”. “Davydenko un crollo così verticale non l’avrebbe avuto”. “Cresce il numero degli ace di Roddick e cresce il divario tra i due”. “Andy s’è preparato alla grande per questa occasione”. Sul 2 a 1, mandato a casa il complessino, i Rolling Stones esordiscono all’arena: altra musica. I cronisti si rilassano e Claudio afferma che l’Italia meriterebbe la serie A: “Starace e Volandri sono al massimo e, sulla terra, certo non sono inferiori ad austriaci e rumeni; abbiamo, poi, tre bravissimi giovani: Seppi, Bolelli e Fognini”. Giampiero, invece, si fa professore: “Conosci l’origine del termine Deuce? Dall’inglese arcaico, condizionato dal francese: deux à deux. Deùs. Diùs. Deuce. Ecco l’origine”. “Non lo sapevo: questa sera, grazie a te, imparo qualcosa”. “Non è merito mio: me l’ha insegnato Clerici. Quando il maestro insegna, l’allievo impara”. Sì, hai ragione Giampiero: ma vedi di ricordarti meglio le lezioni!

“Deuce”, infatti, deriverebbe dal sistema di conteggio dei punti del “jeu de paume” (un vecchissimo gioco con la palla, di storia quasi millenaria, padre di tutti i giochi con la racchetta). In caso di parità, l’arbitro esclamava: “à deux”, che significava che entrambi i giocatori erano a due punti consecutivi dal vincere il game. Non solo “à deux” è all’origine del “deuce” (così gli inglesi storpiarono il termine), ma è anche all’origine della frase, che tutti gli appassionati ed i telecronisti usano, guardando un match: “a due punti dal game; a due punti dal set; a due punti dal match”. Per chiudere l’argomento sul “jeu de paume” (che letteralmente significa: gioco di palmo; all’inizio, infatti, si giocava con le mani), qualcuno pensa che anche il termine “Tennis” da lì tragga origini; il giocatore al servizio usava avvisare il proprio avversario, prima di lanciargli la palla, urlando: “Tenez!”, (che significa: tieni!; prendi!; tiè!; eccola!; occhio!). Anche in questo caso, gli inglesi, adottando e storpiando il termine originario, passarono dal “Tenez”, al “Tenis”, al “Tennis”.

“Caro Pistolesi, qui non c’è più nulla da fare: 4 a 1 pesantissimo”. Sempre Giampiero, sul 5 a 2: “E vai col dj!!”, i Village People riempiono l’arena; “Si può dire che questa è proprio un’americanata!”, si diverte Claudio. Galeazzi, com’è giusto che sia, si prende il finale: “Roddick può anche permettersi qualche passerella a rete: 2 match point. Partita a senso unico. Ci dispiace per Tursunov, ma Roddick è stato più forte e più umile. Gli Stati Uniti conquistano il primo punto: 64 64 62. Turpiscev rimpiangerà di non aver schierato Davydenko. Roddick perfetto”.

Sì, perfetto. Due ore di telecronaca: manco l’ombra di una pubblicità, senza la quale, però, vedremmo molto meno tennis. Non tutti i mali vengono per nuocere!

Galeazzi: 6 e mezzo
Pistolesi: 6 e mezzo
Roddick: 9
Tursunov: 5

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19 Commenti a “Le pagelle dei telecronisti Rai.
Galeazzi e Pistolesi non deludono.
Ma Roddick fa molto meglio.”

  1. Avec Double Cordage scrive:

    marcos mi spiegi in che forma era presente Pancho Gonzales sulle tribune ;) per caso c’era anche frankenstein junior? pardon, frankensitn

    magistrale excursus storico, magari la prossima volta ci racconti del raquets, dalle galere per disertori fino a enrico fermi

    marcos: 10

    facciamo 10- per Pancho :)

  2. Fabio P. scrive:

    Ricordo che il nome di Nicola Pietrangeli all’epoca non fu scritto sulla Coppa !
    “L’unico capitano” se ne lamento’ Pietrangeli.
    Successivamente fu messo riparo a questa deplorevole dimenticanza …

  3. anto scrive:

    Mi è piaciuto Pistolesi, mi ha deluso Bisteccone Galeazzi, è stanco, svogliato, secondo me non a più voglia di stare seduto ore a commentare match di tennis, comunque un plauso alla rai. . Apro una piccola parentesi, ho visto l’ultima sessione di allenamento di Jelena Dokic in Australia. Sono restato basito. Pesante, pesante, pesante. Mi sembra un balenottero arenato sulla battigia. Lenta, impacciata, ma dov’è la ragazza che è riuscita ad issarsi al numero 4 del mondo. Anche la sua bellezza è sfiorita. Mamma mia……

  4. Fabio P. scrive:

    Ma voi, se foste delle aziende, paghereste per mettere la vostra pubblicita’ dopo le 22.00 su Raisat Sport ?
    Io no, assolutamente.
    Non c’era la pubblicita’ ? Male, molto male, altroche’ …

  5. Lorenzo90 scrive:

    bisteccone mi sembra un po’ “fuori dal giro”….non è così informato sul tennis di oggi. Comunque resta un grande. Il rovescio al ” nepal” di Lendl rimane nella leggenda.

  6. Nicola De Paola scrive:

    Bisteccone non è un gran telecronista,uno di talento intendo; alla Clerici,alla Lombardi insomma (senza citarli tutti)…
    D’altro canto ha il merito di trovare espressioni capaci di “restare famose”,se così posso dire.
    Ricordo con piacere,tra le tante,”diavolo d’un Chang!!”,oppure “Jim Courier fa sudare la pallina!!”!..A leggerle così non c’è gusto,ma vi assicuro che in quei momenti furono vere e proprie perle,tanto è vero che le ricordo ancora.
    Aggiungo: Galeazzi è comunque il migliore in Rai ed ha un modo particolarissimo di commentare,nel bene e nel male…

  7. raffaele caterino scrive:

    il mio voto è : no comment, non pervenuto, s.v.

  8. Marcello scrive:

    Eh sì non c’è che dire, quello di Galeazzi è un tennis di sostanza

    http://static.blogo.it/tvblog/InviatoMondiale.jpg

    Però sinceramente sentirlo lì, col suo respiro pesante, la voce assonnata e immaginarmelo poi costretto in uno stanzino a Saxa Rubra magari circondato da variegati generi alimentari (ahò ma Pistolesi se po’ magnà? che è commestibbile?) mi ha messo una sincera tristezza tanto che ho tolto l’audio.

  9. marcos scrive:

    avec: no, frankenstein non c’era. ma c’era gabashvili!

    molto più probabilmente trattavasi di pancho segura (è ancora vivo, vero??): ormai, per altro, non avendo la registrazione della telecronaca, non so nemmeno dirti se è stato un errore mio di trascrizione, oppure se son stato tratto in inganno dagli appunti presi (buttati) e, quindi, da ciò che è stato detto in cronaca.

    in ogni caso, chiederò di levare dall’articolo il pancho: a questo punto, non sono più nemmeno sicuro che ve ne fosse uno all’arena!

    grazie!

  10. Enzo Cherici scrive:

    Certo, dover ascoltare Pistolesi (ripeto: Pistolesi!) che sdottoreggia su come si gioca la volée, uno che ne avrà giocate una decina in tutta la carriera, è davvero il colmo dei colmi ;-)
    Un’altra cosa vorrei dire. Io sono romano e credo d’avere anche un discreto accento. Ma non devo parlare in televisione. L’altra sera più che una diretta della Rai sembrava una riunione di un condominio della Garbatella. Visto che già il buon bisteccone ha un accentino niente male, non era il caso di scegliere qualcuno con lo slang un filino (eufemismo) meno pronunciato di Pistolesi? Comunque, già è tanto che ce l’hanno mandata in diretta. Accontentiamoci per questa volta :-)

  11. angelica scrive:

    Secondo me alcune critiche stavolta sono esagerate:
    a me non sono poi cosi’ dispiaciuti, considerando anche che le partite non hanno avuto quasi storia (a parte blake-youzhny, li almeno hanno giocato 3 tie-break)
    Ho visto telecronache molto ma molto peggiori.
    Io concordo in pieno con Marcos per un buon 6,5 a Galeazzi.
    Alcune battute erano anche molto divertenti.

    E poi, si Enzo, certe affermazioni di Pisotlesi tecnico, ripensando a Pistolesi giocatore erano veramente …’ interessanti’. :D

    Pero’ ad onor del vero, bisogna anche ammettere che non devi essere stato un campione per essere un ottimo allenatore.
    Anzi, spesso gli ex-campioni non sono proprio portati come allenatori.

  12. roberto scrive:

    A mio parere in Rai attualmente Bisteccone e Pistola sono il massimo che passa il convento, e a mio parere non sono poi così male, Claudio è un ottimo coach e di tennis ne capisce, eccome. E poi mi piace il suo genuino entusiasmo, a volte sembra un bambino che per la prima volta apre gli occhi sul mondo.
    D’altronde, i paragoni con Clerici e C. sono inopportuni. Non si possono chiedere al servizio pubblico gli standard di qualità che si pretendono (giustamente) da una pay tv come sky.

  13. Pallock scrive:

    Quello che mi ha lascitao perplesso è stato Fabbretti durante la telecronaca di Youzhni-Blake.
    Vengono inquadrati due pittoreschi tifosi americani, uno mascherato da “Capitan America” (Supereroe della Marvel) e l’altro da “Uncle Sam” (il personaggio dal cilindro a stelle e strisce, che invitava i giovani americani ad arruolarsi nell’esercito con un perentorio “I want you!”). Fabbretti: “Uno è mascherato da Capitan America, l’altro… mmh… mmh. Non mi viene in mente il nome dell’altro super-eroe….”.
    Ovvio, lo Zio Sam non è un super-eroe.

  14. Gudpis scrive:

    Sono fuori tema… lo so e chiedo umilmente scusa, ma visto che parliamo di giornalisti e commentatori……. SEGNALO L’EMMESIMO ATTACCO DEL DIRETTORE DELLA COMUNICAZIONE FIT BACCINI a RINO TOMMASI. Se non ricordo male nel mitico blog “EH SI …. L’ITALIA E’ IN CRISI” capitolo 4 della SEGA (BACCINI come RAMBO) lo definisce capofila dei giornalisti politici!!!
    Vogliamo parlarne un pò…. Vogliamo parlare del fatto che ogni volta che chiedo lumi al DIRETTORE sul commissariamento delle Marche i miei post stranamente non passano? Vogliamo farla finita con questi governanti che hanno bisogno di trombettieri che sventolano a destra e manca numeri e cifre vane, quando dovrebbero solo preoccuparsi di lavorare e di costruirsi un consenso solo con i frutti del proprio lavoro e non con questa propaganda da 4 soldi!.
    Scusate lo sfogo… un saluto a tutti i tennisti!

  15. marcos scrive:

    gudpis, l’articolo apparso sul sito della federazione sfiora un tema interessante, hai ragione. credo che se ne parlerà su questo blog nei prossimi giorni: teniti pronto!

  16. Gudpis scrive:

    Scusate nel mio intervento sopra volevo dire SAGA e non SEGA…. Anche se alla fine il termine utilizzato (si sbaglia sempre con cose di interpretazione divertente ed equivocabili!) alla fine va bene….. forse…. lo stesso!

  17. paolo scrive:

    Caro Gudpis come ti capisco. Anche se devo dire che stavolta il mio intervento è stato pubblicato, forse perché sono stato un po’ più vago di te e probabilmente Baccini non ha capito di cosa stessi parlando (non male è!).

    Non mollare.

    Tornando alla telecronaca della finale di Davis, devo dire che anch’io sono del parere che non bisogna essere stato un grande del tennis per fare un commento tecnico appropriato. Anzi, spesso succede che quando il commento è lasciato a ex-giocatori di talento indiscusso (vedi McEnroe o lo stesso Canè, per non parlare di Lea Pericoli o Nicola Pietrangeli) questi rischiano spesso di mettere il proprio gioco sul piedistallo e di fatto risultando poco simpatici nei confronti dei giocatori in campo.
    Ricordo ad esempio che MAC pronosticò che il francese Santoro non avrebbe mai raggiunto un quarto di finale in uno Slam, invece al 54° tentativo, Fabrice ci riuscì in Australia nel 2006.

    Faccio fatica ad esprimere il mio giudizio in un voto (sia singolo che di coppia) però è senza dubbio positivo. Come diceva qualcuno sopra: almeno stavolta li abbiamo sentiti i commenti per una partita così importante. Di questi tempi ci si deve accontentare (sembra) e, in attesa di sentire la voce del grande Ubaldo sulla TV di Stato, prendiamo quello che passa il convento.

    Chissà che il ritorno di voci autorevoli sui nostri teleschermi “in chiaro” (massimo rispetto per tutti quelli che hanno portato la carretta in questi anni bui del tennis nazionale) non coincida con l’approdo di qualche nostro/a atleta in una finale importante, magari di Davis. Aspetta e spera!

  18. Gudpis scrive:

    Per quanto riguarda i miei interventi sullo pseudo blog FIT credo di aver già mollato!!! Ho scritto sempre in maniera rispettosa, senza offendere e scrivere insulti o parolacce. Mi sono solo permesso di far presente che conosco la realtà periferica di club…. sono un giovane gestore di un circolo. Credo di avere una mentalità aperta (mi sono schierato sempre perchè i campanilismi tra circoli vengano meno), e conosco quello che è successo in certe realtà. Volevo approfondire quello che è successo nelle Marche (ricordo: commissariamento di un CR democraticamente eletto per gravi irregolarità. A settembre 7 circoli erano morosi…. l’anno prima erano 22 nel gennaio successivo!!!) La verità è che c’era maretta dopo le votazioni nazionali (sai a volte il 70% non basta….. c’è chi vuole di più!!!!). Il buon Direttore mi propone un chiarimento a mezzo mail privata. E perchè? Se c’è qualcosa da chiarire il blog e la divolgazione verso terzi credo siano il veicolo migliore, se poi ci dobbiamo scambiare qualche cosa di privato….. ok la mail. Da quel momento più niente…. Vabbè tanto c’è quel gran pezzo dell’Ubaldo!!! Parliamone da Lui.
    Anzi propongo un blog (magari sarà già stato fatto) sui commissariamenti e la democrazia…. Non per questione personale (per intenderci non ero tra i commissariati e non ricopro nessuna carica federale!) ma per spirito democratico e per rispetto dei marchigiani e dei lombardi che hanno subito un anno d’inferno e si ritrovano con un presidente ottantenne (unico candidato!!!!!) e un segretario coetaneo! Alla faccia del rinnovamento!

  19. Walter Augusto scrive:

    finalmente avete levato quel criticone di tutti di nome Serena

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