Lopez-Wawrinka: ma è sempre tennis?

 
16 Ottobre 2008 Articolo di Michele Fimiani
Author mug

Virtual Tour: day5! 

Mettiamoci nei panni di un telespettatore che ignora l’esistenza di campioni passati come McEnroe, Edberg o lo stesso Sampras e che stamani, per la prima volta nella sua vita, ha deciso di accendere la televisione e osservare con attenzione questo sport chiamato tennis.
L’occasione è delle più ghiotte dato che quest’oggi si giocano gli ottavi di finale di un torneo prestigioso come il Masters Series di Madrid e per giunta tutti i super big scenderanno in campo.

Ecco una carrellata dei tennisti che fino alle 16 il nostro telespettatore assolutamente all’asciutto di tennis può ammirare per farsi un’idea di questo soprt; Simon, Ginepri, Del Potro, Nalbandian, Murray, Monfils, Roddick…vi bastano? A questo punto il nostro personaggio, che non certo manca di perspicacia e di veloce apprendimento, si è già fatto un’idea di come il gioco funzioni e di quali siano le caratteristiche del tennista di livello. “Sicuramente il gioco si svolge da fondo campo”, penserà, “il rovescio va giocato a due mani, è vietato presentarsi nei pressi della rete per più di una volta a game, e chi tira più forte ha più possibilità di vincere l’incontro!”

Come dare torto alla nostra cavia umana che si è sacrificata a guardare un’intera mattinata di autentiche “pallettate”? Bim-bum-bam, bim-bum-bam…questo è lo schema principale adottato da tutti i tennisti che fino alle 16 di questo pomeriggio si sono esibiti nella capitale spagnola. Stanco di uno sport tanto ripetitivo, e a dir la verità, neanche così esteticamente piacevole, proprio mentre il nostro telespettatore sta per spegnere la tv, stanno per cominciare sul campo centrale il loro ottavo di finale Feliciano Lopez e Wawrinka.

Subito c’è qualcosa che non va. Lopez è al servizio. “Ma come, sono già due volte di fila che questo viene a rete…arbitro! Ma come, non viene squalificato?” E mentre Feliciano Lopez continua imperterrito il suo instancabile Serve&Volley, dall’altra parte del campo lo svizzero colpisce con il suo meraviglioso rovescio ad una mano…”Ma che colpo è questo? E’ valido?”
Sì, il nostro amico a quel punto non sa più cosa pensare; si tratterà di un altro sport? La partita è truccata e quei due stanno giocando con regole tutte loro? Oppure in mezzo ad una banda di cloni che giocano tutti uguale ogni tanto ci sono delle mosche bianche che si azzardano a fare qualcosa di diverso?

L’esperto o l’aficionado sa già la risposta a queste domande banalmente provocatorie, e si è già fatto una ragione di questo fenomeno già ampiamente trattato e discusso in tutte le salse.
Certo è che ancora, nonostante tutto, fa un certo effetto vedere una partita tanto diversa nel mare magnum di incontri sempre più banali e sempre più scontati. Anche sulle ragioni e le cause di questa trasformazione si è già detto tutto; le racchette di legno, i nuovo materiali, l’esplosività muscolare degli atleti moderni, la palle più grosse…eppure, ancora, nonostante tutto, viene un po’ di malinconia nel rivedere i vecchi filmati di una volta o nell’ammirare la presenza nel tennis moderno di questi sparuti personaggi che si ostinano a provare a giocare un tennis diverso.

Per la cronaca, Lopez ha battuto Wawrinka 6-4 6-4. Al nostro telespettatore consigliamo caldamente di rimanere incollato alla poltrona però; a breve scenderanno in campo Gasquet e Federer, forse i due principali rappresentanti di un tennis che era e che non è più. Il tennis dei gesti bianchi, il tennis dell’estetica e dello stile. Il francese non è riuscito a conciliare la bellezza dei suoi gesti con i risultati, lo svizzero ha già riscritto la storia di questo sport. Grazie ad entrambi.

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39 Commenti a “Lopez-Wawrinka: ma è sempre tennis?”

  1. Diego scrive:

    Bravo Michele Fimiani! La penso sostanzialmente come te anche se credo che un rovescio bimane non sia un peccato originale. Quello di Murray ad esempio è bellissimo, combinato a un ottimo back.
    Comunque il mio giocatore preferito è Feliciano Lopez: è una sfida ai luoghi comuni. Siamo nel 2008 e lui predilige il serve and volley. E’ spagnolo ma la sua superficie preferita è l’erba (peraltro credo che oggi solo Mahut nei primi 100 preferisca l’erba) e non è solido mentalmente come molti altri. Giocano quasi tutti il rovescio a due mani in top e lui a una mano in back.
    Peccato sia così bello e poco grintoso: il suo stile e il suo talento dovevano essere coronati da una testa più applicata al gioco…avesse avuto l’abnegazione di Ferrer o Robredo avremmo un top 15, probabilmente il più spettacolare, e un giocatore serve and volley fino in fondo a Wimbledon…peccato!

  2. ugo scrive:

    dopo tantissime chiacchiere ( tutte rispettabili) godiamoci il risultato di flavia !! se ne sente il bisogno… non imitiamo il calcio!!!!

  3. Supermad scrive:

    Ottima osservazione…io però leverei Nalbandian e Murray dalla lista di nomi scritta in apertura: pur giocando il rovescio bimane, entrambi hanno un tennis divertente, quando sono in giornata (Nalbandian) riescono inoltre a mostrare una più ampia varietà di schemi.

    Purtroppo il problema esiste…ma secondo me c’è da aprire una parentesi: Gasquet sarà bello da vedere ma ha un tennis poco efficace, poco concreto. In sintesi non è vincente. Stesso discorso per Lopez. Su Federer…beh la sua tecnica è fuori discussione, è forse un caso più unico che raro. Anche se va detto che molte delle sue vittorie sono nate da regali degli avversari (ultimo caso ques’oggi, contro Tsonga: 3 doppi falli del francese sul 4-5 del primo set..)

  4. Supermad scrive:

    Faccio un’aggiunta: non mi sembra che Gasquet e Federer vadano a rete più di tanto…cosi come non ci andavano mai Agassi, Lendl, Borg….ecc ecc.

    Per finire: anche Leconte aveva un braccio divino, ma quanto ha vinto il francese? Pochissimo.

    Ripeto: Federer è un caso raro. Vince e gioca bene…

  5. Avec Double Cordage scrive:

    bel pezzo, bella anche la metafora bim-bum-bam che ricorda i cartoni anaimati, comunque c’è di peggio in giro che Nalbandian, Murray, Del Potro, Monfils …il tennis femminile

    no scherzo dai, anche se c’è del vero, quello che vorrei dire è che questi sanno tutti anche giocare in un modo più tradizionale, è che cosi sanno giocare meglio e vincono (beh Monfils non troppo ma mi sta simpatico e il suo atteggiamento che coinvolge il pubblico secondo me fa bene al tennis anche se ammetto che stilisticamente preferirei un Edberg)… mentre spesso quelli alla Lopez o anche Kohlschreiber etc. che si sono specializzati nello stile tradizionale non sanno veramente giocare il gioco moderno, e perdono spesso …poi c’è Federer. Va detto però che Federer è un maestro nel gioco moderno che eccelle pure nel gioco tradizionale e non tanto l’incontrario.

    una cosa la devo aggiungere, difficile vedere di peggio in giro di Ginepri, per carità si impegna ma lo vedrei meglio ad impegnarsi in una squadra di hockey o baseball e per finire la giornata c’è il brutto dell’altro lato, del serve and volley, o meglio del serve and nothing, Karlovic

  6. Roberto Commentucci scrive:

    Fino a qualche tempo fa credevo che avremmo dovuto rassegnarci e che sarebbe stato sempre più difficile vedere giocatori classici alla Federer o alla Lopez, o stile Gasquet. Ma negli ultimi mesi mi pare di aver visto che qualcosa si sta muovendo. Fra i volleatori più efficaci del circuito io metterei anche il ceko Stepanek,che vanta notevolissime doti acrobatiche, oltre ai francesi Tsonga e Llodra. Anche Murray al volo se la cava molto ma molto bene, come pure i tedeschi Kohlschreiber (gran rovescio a una mano), Petschner e Zverev, un mancino giovane e spettacolare anche se un po’ leggero da fondo. Un’altro che sulla rete ci sa stare è lo svizzero bis, Wawrinka.
    Fra i giovanissimi, infine, sembra che l’omologazione degli stili stia un po’ finendo e che ci possa essere un ritorno alla volee, anche se non a un serve & volley costante. Pare, fra gli altri, che l’americanino Ryan Harrison, classe ‘92, sia dotatissimo nel gioco al volo, come pure il nostro Miccini.

    Della fine del serve & volley parlammo diffusamente oltre un anno fa nei commenti a questo articolo.

    http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=932

    Buona lettura a chi all’epoca non frequentava il blog.

  7. Avec Double Cordage scrive:

    @Supermad

    se il tuo commento fosse stato già pubblicato nel momento nel quale ho scritto il mio potevo risparmiarmi di scriverlo :) vedo che siamo perfettamente d’accordo… e mi sa che non è la prima volta

  8. marcos scrive:

    leconte ha vinto poco, arazi ancor meno: ma io, guardandoli giocare, mi son divertito come un matto!

  9. Francesco Ciuchi scrive:

    Be ma il “mago” Fabrice Santoro dove lo mettiamo??In quanto a originalità,creatività e mano vellutata è nel mio olimpo.

  10. Aldo scrive:

    Ma basta con questi luoghi comuni! Rovescio a una mano di sicuro non vuol dire qualità, Wawrinka non può neanche legare le scarpe a Nalbandian in fatto di talento e fantasia. Queste sono le classiche interpretazioni di chi in campo non ci ha mai messo piede e crede che per tirare il rovescio a una mano ci voglia talento, mentre il bimane è solo roba per chi non è elegante e talentuoso… Ma ancora siamo qui a parlare di simili assurdità?
    Il tennis è cambiato, anche per quanto riguarda il gioco di volo. Se vi manca la passione per il tennis che si gioca oggi potete tranquillamente mettervi comodi e visionarvi vecchie cassette degli amati McEnroe e Edberg.
    Sempre la solita zuppa questi giudizi, purtroppo in Italia siamo rimasti al medioevo tennistico, relegati alla visione del tennis di persone come Gianni Clerici (amabilissimo, per carità) che credono ancora che il tennis vero sia quello che giocava Suzanne Lenglen.

  11. elso scrive:

    sono in disaccordo con quanto detto da aldo, clerici io lo trovo tutto tranne che amabilissimo, è supponente, crede di sapere tutto lui quando invece di tennis non ne capisce una benamata o meglio, una benamabilissima. per sto qua tutti dovrebbero andare a rete sempre su qualsiasi superficie. peccato solo un paio di cose: 1. non sta scritto da nessuna parte che il gioco di volo sia bello 2. i professionisti, e non solo direi io, giocano per vincere, se si va a rete si perde. perdere non è bello, non è estetico, perchè farlo?
    inoltre, il clerici continua ovunque a fare figure da cioccolataio, ho visto da poco una domanda totalmente fuori luogo che il lariano fece a safin. la mise sul teatro il colto. naturalmente il fito-colto se la butta sul teatro altro non può fare che citare “essere o non essere”. quando fece l’ insulsa domanda a safin, il grande russo lo guardò così come si guarda a un poveraccio che ha pisciato fuori dal vaso, che è andato fuori tema. il tipino tenta di darsi un tono e chi ne capisce qualcosa, di tennis e di vita, lo scansa.
    è ora di smetterla con questi miti non mitici, sono solo palta, sveglia! il rovescio a una mano lo fanno solo più in pochi, un motivo ci sarà. il tennis è questo, prendere o lasciare, se non piace che si vada a vedere una bella gara di sci nautico.
    ricordo il clerici apostrofare un professionista in maniera ridicola dicendogli che non sapeva giocare al volo proprio mentre il pro era in allenamento. ma si può? si può credere una idiozia simile? un pro che non sa fare le voleè, non sta ne in cielo ne in terra. e questo tenta di farsi passare per esperto, scrive i libri sulla langlen, ridicolo. il professionista gli diede la racchetta, probabilmente per rilassarsi un attimo e farsi 2 risate coll’ esperto. lo sparring passò la palla a clerici per fargli fare la voleè, e,e,e… cosa fece l’ esperto? il grande esteta? il colto? non prese la biglia. chi pende dalle labbra di simili individui merita solo di andarsi a nascondere. ognuno ha i miti che merita, se io meritassi clerici e avessi un attimo di lucidità mi ammazzerei su 2 piedi. vergogna!!!

  12. Giovanni da Roussillon scrive:

    Il pezzo di Michele Fimiani tocca bene un tema di interresse. Non merita di essere caudato dal commento di un signore che, pur con la lucidità di criticare il non migliore Gianni Clerici per alcuni svarioni, è animato da tanta acrimonia da non poter apprezzarne la stoffa di scrittore. Un poco della vergogna ingiunta sarebbe lui a doverla provare, quantomeno per non saper distinguere il mitico dal più che piacevole.

  13. Giuseppe scrive:

    @elso

    Scusami tanto Elso, ma qui se c’e’ qualcuno che deve vergognarsi sei proprio tu… Questo blog e’ fatto per scambiare opinioni in un certo modo, senza esagerare e senza dare dello stupido a nessuno. Secondo me faresti bene e chiedere scusa a tutti i lettori di questo sito ed a cambiare nick se vorrai ancora partecipare a queste interessanti discussioni tra gente per bene che non alza mai la voce.
    Non ce l’ho con te, pero’ questo te lo dovevo.
    Ciao e pensaci.

  14. Thomas Yancey scrive:

    Trovo molto più divertente e spettacolare il tennis giocato in questi tempi che quello di una volta. Oggi magari ci sono parecchi ace, ma nel passato la quantità di noiosissimi punti risolti in tre colpi era impressionante. Per fare un esempio comunque paradigmatico della grandissima bellezza e spettacolarità del tennis moderno basta rivedere i 45 colpi giocati da Hewitt (tipico giocatore da fondo campo e con rovescio bimane) e Federer (il tennista più completo che sia apparso su un campo di tennis), a Indian Wells nel 2005, durante un punto importante del terzo gioco del secondo set : c’è tutto quello che si può fare su un campo di tennis, ogni tipo di colpo e di soluzione. Ed è solo un esempio fra i tantissimi.
    Li ho visti giocare quasi tutti i campioni del passato, ad iniziare dagli anni Cinquanta. Ma non mi sono mai divertito come negli ultimi anni. E’ vero, gli ace e i servizi vincenti abbondano. Ma gli ace, seppure quando sono ripetuti, hanno una loro spettacolarità e aiutano tutti i giocatori a crescere in qualità nel rispondere e nell’imparare ad adottare strategie conseguenti.
    Piuttosto, una innovazione nel gioco che probabilmente sortirebbe risultati interessanti potrebbe essere l’eliminazione della possibilità di servire la seconda palla. Se si riflette, concedere la seconda palla di servizio significa accettare l’opportunità che un errore non incida sul punteggio e dunque sul gioco. Mi pare una debolezza che uno sport quasi perfetto come il tennis dovrebbe rifiutare nella concezione, prima ancora che nella prassi. Ma in ogni caso, per me il gioco e le regole continuano ad andar bene anche così come sono.

  15. vittorio scrive:

    GRAZIE: tutto è legato al cambio dei materiali con cui si fanno le racchette.I giocatori di baseball hanno difesola loro mazza di legno anche se quella di vetro resina era più comoda e meno costosa. , i giocatori di tennis no.Pertanto trovo difficile lamentarsi perchè un bel gioco è diventato atletica con racchetta. A quanto vedo c’è gente a cui piace

  16. chloe de lissier scrive:

    faccio veramente fatica a trovare un nesso fra baseball e tennis. ma questo è il meno. piuttosto argomentazioni siffatte mi fanno pensare che forse era meglio che gutenberg si fosse fatto gli affari suoi. come gli è saltato in mente di introdurre la stampa a caratteri mobili? non capiva, benedetto crucco, che così ci ha privato per sempre della bellissima scrittura degli amanuensi?
    tutti ignoranti dovevamo restare. così saremmo stati anche più felici.

  17. claapo scrive:

    stendo un velo pietoso sulla maleducazione di Elso, forse è meglio, che si dedichi a commentare il calcio, è lo sport che più gli si addice.

  18. anto scrive:

    Purtroppo nelle scuole insegnano quasi esclusivamente il rovescio bimane, fra dieci anni nessuno giocherà il rovescio ad una mano, peccato!

  19. Agostino scrive:

    Il tennis di vent’anni fa era più divertente, Yancey. Le velocità erano più sostenibili e si poteva giocare di volo. Più che i materiali a fare la differenza sono state le sezioni profile che consentono leggerezza e rigidità (va detto che in legno i profile non sarebbero venuti altrettanto bene…).
    Per questo resto incantato a vedere l’attrezzo utilizzato da Federer (e da Mahut mi fu detto): un telaio a sezione quadrata, più pesante e col piatto corde necessariamente ridotto.
    Sul tema di fondo dell’articolo avanzo i miei dubbi: quando ho ripreso a vedere tennis (circa 4 anni fa stipulando un contratto sky), se fossi capitato come primo match dinanzi a Lopez-Wawrinka, secondo la teoria del buon Michele, io che non ho visto neanche l’era Sampras, non avrei dovuto accorgermi della differenza? Suvvia…

    Quanto a Wawrinka, io a parte vedere uno splendido rovescio, non vedo tutto questo talento. L’equazione sul rovescio “una mano= talento, bimane=fabbro”, non è universale, forse statistica, ma non universale. Murray, Nalbandian, Baghdatis valgono più di Wawrinka, Almagro o Volandri sotto quel profilo.
    Un tempo questa equazione aveva senso: rovescio bimane significava scarsa propensione alla volée (mono-mane) di rovescio, quindi il bimane veniva bollato come fondocampista, “borghiano”, “wilanderiano”. In realtà già Mecir poteva smentire l’assunto pur non essendo un giocatore di S&V, ma poi arrivarono Ivanisevic, Wheaton (chi se lo ricorda? grandissima volée), Bjorkman. Poi con la migrazione verso la linea di fondo abbiamo visto Rios, né credo sia eresia aggiungere Kafelnikov tra i bimani talentuosi. Né vorrei sbagliarmi aggiungendo Todd Martin e (doppista sì, ma che tocco), Todd Woodbridge.
    Insomma: oggi il rovescio a una mano richiede forse l’occhio dominante tanto caro a Lombardi, forse la necessità di coprire meglio il campo in allungo, forse una scelta indiscutibilmente apprezzabile dal punto di vista estetico, ma non significa affatto né più tocco, né più coordinazione.

  20. Agatone scrive:

    Forse è un po’ off topic ma a me pare che Federer ultimamente a rete ci vada parecchio di più, con ottimi risultati. Anche ieri sera con Tsonga ha fatto parecchi chip and charge, attacchi in controtempo etc. Infatti è stata una bella partita, equilibrata fino a quando tsonga non ha fatto tre doppi falli sul 5-4 del primo set. A me pare un ottimo Federer a Madrid. Quando lo vedo giocare mi viene già il rimpianto per quando non giocherà più…. Spero che i giovani tennisti lo prendano come esempio, anche se so che è Nadal il favorito dei giovani

  21. Diego scrive:

    Approfitto dell’intervento di Commentucci per sapere cosa ne pensa Roberto di Kontinen e Britton, i due giovani attaccanti riusciti a spingersi fino alla finale junior rispettivamente del torneo di Wimbledon e degli US Open. Rappresentano veramente la speranza di rivedere il tennis d’attacco ad alti livelli?
    Grazie

  22. ENZA scrive:

    scusate ma questo blog mi sembra un concentrato di persone anziane nostalgiche di non so cosa , attaccate ai ricordi piuttosto che all’attualita’ con veri poemi che a volte sono polpettoni illeggibili quasi che vogliate fare esercizio di lessico per riscuotere i complimenti del bloggista successivo ! piu’ freschezza, piu’ attualita’ piu’ sintesi !!!!

  23. Roberto Commentucci scrive:

    Rispondo a Diego, su Kontinen e Britton. Non li ho mai visti giocare, e quindi non sono in grado di dare un giudizio. So che nell’ambiente se ne parla in termini positivi, di entrambi. Ovviamente, l’esperienza insegna che i risultati da junior vanno presi sempre con le molle, e questo vale non solo per le prospettive di successo a livello professionistico,ma anche per le tattiche di gioco, che spesso nel periodo di inserimento nel circuito maggiore possono cambiare sensibilmente e diventare più prudenti.

    Tuttavia non c’è dubbio che a livello giovanile ora si dedica più tempo di qualche anno fa all’insegnamento della volee, e che ci sono più junior capaci di giocare bene al volo rispetto al recente passato.

    E’ vero poi che molti giocatori vengono impostati bimani, ma si è capito che sempre più che ad alto livello fa la differenza la capacità di staccare la mano, per variare ritmo ed effetto, o per giocare la palla corta. In questo senso, abbiamo vari esempi di tennisti bimani di grande talento, capaci di giocare benissimo il back e il drop shot, a partire da Murray, Djokovic e Gulbis, fino ad arrivare al tedesco Petzchner, che al suo naturale slice a una mano ha affiancato un colpo coperto bimane. L’obiettivo di questa nuova tendenza tecnica è quello di coniugare i vantaggi delle variazioni di ritmo e di effetto con quelli che si ottengono dalla presa bimane: anticipo, saldezza di presa, angoli più acuti, maggiore controllo del passante, capacità di aggredire in risposta contro il kick, eccetera.

  24. Aldo scrive:

    Concordo pienamente con Enza, qui in Italia l’andazzo è proprio questo. Si è rimasti indietro di 30 anni, e ancora si continuano a fare questi discorsi triti e ritriti sul tennis elegante, il rovescio a una mano, la volèe… Ma siete mai andati a vedere una partita dal vivo? E soprattutto, avete mai preso una racchetta in mano? Perchè qui, come dice Enza, si scrivono solo polpettoni teorici per far credere agli altri che ognuno ha capito l’essenza del tennis, come se uno che gioca il rovescio bimane o non fa serve and volley è solo un rozzo della racchetta. Ma stiamo scherzando? A parte che i professionisti, se mai li avete visti allenarsi, sanno fare tutto. Chi gioca bimane non ha nessun problema a tirare il rovescio in top a una mano e viceversa… Semplicemente utilizzano quello che gli rende di più in partita, per vincerla la partita, visto che questo è l’obiettivo dello sport.
    E poi chi l’ha detto che il tennis era più divertente una volta? Per esempio a me annoia moltissimo vedere le partite di Llodra al giorno d’oggi, come mi annoiava vedere Edberg una volta. Chi lo dice che voi avete ragione e io torto? E poi basta con tutte ste storie dei nuovi materiali che hanno rovinato il tennis e tutto il resto, come ho già detto se il tennis di oggi non vi piace non siete costretti a guardarlo solo per criticare continuamente.
    Prendete una racchetta in mano e andate a giocare, vi accorgerete di tutte le difficoltà di questo gioco, e forse capirete che non è più il caso di giudicare continuamente campioni tipo Ferrer, Davidenko, Simon, Monfils…
    E poi quello che ho letto di Ginepri… ma cose da pazzi!!! Siamo proprio il terzo mondo del tennis!

  25. Avec Double Cordage scrive:

    Aldo guarda probabilmente non tene potra importare di meno ma stavo per darti ragione sul tuo primo commento, magari con qualche distinzione ma in fondo a Clerici non lo hai massacrato tu, però non vorrai dirmi che se vedi giocare Ginepri o Karlovic ti appassioni al tennis… mentre che so io a vedere un Nalbandian o Hanescu in giornata direi proprio che è un altra cosa, li si che ci si emoziona e anche a chi non ha mai giocato può venir interesse …dai diciamoci la verità Ginepri non ha un bel tennis :)

  26. Aldo scrive:

    No invece mi fa piacere sentire che c’è qualcun’altro che la pensa diversamente dalla massa di presunti tecnici e cultori del vero tennis. Poi, devo ripetere, a me Clerici sta pure simpatico, mi sta bene che ci sia una visione del tennis come la sua, ma non è possibile che questa venga presa ad esempio per parlare seriamente di tennis. Ai tempi di Clerici il tennis era un’altra cosa, e non solo a causa della differenza dell’attrezzatura, che tutti credono essere la maggiore responsabile di tutto il cambiamento. Si tirava alla metà, era molto più semplice scendere a rete.
    E quindi ripeto: chi continuamente critica i campioni di oggi, si compri delle cassette di Edberg, Leconte o chi per loro e si guardi quelle. Evidentemente non è pronto per il tennis che si gioca oggi.
    Per quanto riguarda Ginepri, il punto non è quello. A ognuno può piacere chi vuole, è questione di gusti. Secondo me la cosa migliore è sempre vedere una partita con confronto di stili, e quindi è ovvio che vedere Ginepri contro Ferrer o vedere Karlovic contro Isner non è il massimo della vita. Ma Ginepri è un signor giocatore, non si possono sopportare certi commenti fatti da gente che crede di capirne di tennis quando magari non ha mai preso in mano la racchetta.
    E poi ci si chiede come mai in Italia non nascano i campioni! Ma per favore… altro che dare la colpa alla federazione o a chissà che cosa, sono la cultura e la mentalità qui che non progrediscono.

  27. Boskov scrive:

    Giocatore Migliore E’ Quello Che Vince. Period.

  28. Stefano Grazia scrive:

    Quello che scrive Aldo io lo ripeto da tempo: ma chi l’ha detto che un lob debba essere piu’ brutto di una volley? Sono d’accordo su tutto con Aldo e anche a me Clerici piace (ho tutti i suoi libri) come scrive e come parla ma non per questo mi trovo d’accordo quando fa lo snob con i suoi Lenglen o Tilden … Assolutamente ridicolo comparare i campioni di epoche cosi’ diverse … io poi sostengo che mentre un Federer calato in quei tempi e messo a giocare a tennis sarebbe stato lo stesso un grande, non altrettanto si possa dire di Borg che faceva della sua assoluta superiorita’ atletica il suo lasciapassare per la gloria…Ma ora che tutti sono dei superatleti, potrebbe ancora dominare cosi’? Certo, non sarebbe una mezza calzetta, ma forse nemmeno IceBorg… Ma non vorrei con questo Off topic stuzzicare Il difensore del sacro sepolcro borghiano e dare la stura a una nuova sfilza di post sul Goat…
    E’ vero invece quello che scrive Vittorio che Chloe liquida troppo facilmente,secondo me, sulla mazza da baseball: i pro giocano con la mazza di legno che a un amatore e’ molto piu’ ostica di quella di alluminio…Se si giocasse con la racchetta di legno sarebbe un altro tennis e forse (forse!) i paragoni sarebbero piu’ plausibli ma…ma che il tennis sarebbe di sicuro piu’ spettacolare be’, proprio no,eh! Ma ve li ricordate i coccodrilli Dibbs e salomon? O gli stessi Borg e Vilas? E comunque anche Becker e Stich nella famigerata finale a Wimbledon… Non mi ricordo se avevano gia’ le nuove racchette ma non ci fu uno scambio…Molto meglio da vedere il tennis di Murray, col suo rovescio bimane, Anzi,pecchero’ di blasfemia: da vedere Murray e’perfino piu’ bello, piu’ completo e piu’ epico di Federer, piu’ forte,ovviamente, ma troppo algido e distaccato. Ritornero’ ad amare incondizionatamente Roger quando mi seppelira’ Nadal a forza di C’Mon…

  29. chloe de lissier scrive:

    subcomandante, sei un metallaro da strapazzo.

  30. Diego scrive:

    Ringrazio Roberto Commentucci, mi fa piacere sapere che gli allenatori dei giovani stiano “riscoprendo” la volée. Speriamo bene…io auspico un tennis vario, non standardizzato nè verso un estremo fatto di lunghissimi scambi di bordate da fondo nè verso un tennis fatto di due colpi e basta. Oggi però stiamo esagerando in un senso, c’è veramente inflazione di una certa tipologia di giocatori e ben vengano dei cambiamenti. Il mio mondo tennistico ideale è la fine degli anni degli anni ‘90, quando al Queen’s mi gustavo un Woodbridge-Rusedski e ad Amburgo un Moya-Corretja: così tutti gli appassionati erano accontentati.

  31. Karlovic 80 scrive:

    @Avec Double Cordage.
    Mi spiace, ma devi ancora sorbirti gli aces di Ivo, a fine giornata.Ieri ha fatto impazzire il Serbo, ha giocato perfettamente, ed ha vinto anche la gara di rimbalzo.Poi, gioca una volèe molto più competitiva di quanto credi.
    Ieri, ne ha messe parecchie all’incrocio delle righe.Mi piace, perchè gioca sempre sul filo del rasoio.
    E stasera toccherà a Simon il miracolato.
    E dopo Federer a Cincinnati, Nole ieri, chissà che non ci acchiappi anche Rafa, nella rete di Ivo?
    Può anche non piacere, ma sul duro, è molto competitivo.
    Ha ottenuto risultati che i tennisti Italiani degli ultimi 30 anni, si sognano!
    E come direbbe Enzo Cherici:”l’antitennis ha battuto il tennis”.

    Sui campi, è meglio che si ritorni a differenziarli ed ha velocizzarli, così da poter vedere più contrapposizioni di stili,come 15 anni addietro.

    E rimettiamo sta benedetta “Festuca” a Wimbledon!!!!!

  32. Avec Double Cordage scrive:

    va beh Aldo ti vedo bello frizzante, comunque non sto dicendo che Ginepri sia uno scarso tennista, ci mancherebbe altro, uno che è arrivato a ridosso dei top ten ci sa sicuramente fare ma se è per quello anche tutti i 1800 e passa con punti ATP sanno giocare a tennis e anche molti di quelli che non hanno ancora nessun punto ATP, sto solo dicendo che per i miei gusti non mi piace vedere giocare Ginepri e preferisco andare a farmi un giro in bici una passeggiata in montagna o altro piuttosto che vedermi due tipi alla Ginepri “crunching it out on the court” e non penso di trovarmi un una piccola minoranza, e non è un fatto di rovescio bimane o meno ma di specializzazione con poca possibilità di variazioni, guarda Murray o se è per quello anche Monfils se non funziona lo schema che abitualmente garantisce loro la percentuale più alta possono passare anche al serve and volley, Monfils secondo me può migliorare ancora molto, ma uno come Ginepri non ha questa possibilità …se non li funziona il suo percentage tennis è spacciato

    guarda secondo me la pensiamo allo stesso modo, e sinceramente penso che il gruppo di persone dei purisiti che ti infastidisce sia veramente esiguo, trovo un po’ esagerata la tua “rabbia” quindi, ma vai tranquillo che a me non crea nessun problema ;)

    mi sorprende positivamente quello che scrive Thomas Yancey, non ci avrei scommesso, ma la penso come lui

    certo togliere la seconda di servizio è un cosa che si potrebbe provare, ma c’è il rischio di favorire troppo i giganti cosi facendo, ma probabilmente no, aumenterebbe solo ulteriormente l’importanza della risposta e del servizio, sarebbe un cambiamento drastico, ma penso anche io si potrebbe fare, ma io sicuramente eliminerei immediatamente il LET

    ad ogni modo con il passare del tempo vedremo giocatori sempre più completi e anche giocatori con stature sempre più diversificate quelli di quasi due metri alla Del Potro come anche quelli intorno al metro e settantacinque alla Nishikori

    ma penso che di specialisti alla Ginepri e Karlovic ne vedremo sempre di meno nelle sfere alte

  33. Avec Double Cordage scrive:

    si chiaro Karlovic è ultracompetitivo sul veloce e contro giocatori che non sono al meglio della condizione mentale, perchè alla fine si tratta solo di arrivare al tie break e non aver perso ancora i nervi a quel punto

    è anche migliorato su certe volèe e anche sui colpi a rimbalzo lo si è visto chiaramente nella vittoria su Federer di Cincinnati, ma resta uno dei pochi giocatori che non mi piacciono per niente

  34. Alex da Livorno scrive:

    @ Karlovic 80

    Ciao Ivone!

    E’ un pò che non ci si sente, approfitto per fare i complimenti al tuo pupillo , anche se purtroppo ha perso un match tiratissimo con l’ottimo Simon.
    Certo è che anche io avrei voluto vedere Karlovic - Nadal perchè molto allettante per contrapposizione di stili!
    Come già sai, sottoscrivo in pieno la tua “invocazione” di ricaratterizzare il tennis con l’ausilio delle superfici, soprattutto ‘rivogliamo la festuca!’.

    By the way, vorrei sapere da te (super esperto) che tipo di campo hanno fatto i cari spagnoli per non disturbare troppo Rafaelito!

    Salutoni e a presto.

  35. Avec Double Cordage scrive:

    @Alex da Livorno
    se non sbaglio a Madrid giocano sul Greenset, ma Karlovic80 saprà dare dettagli più precisi

  36. Karlovic 80 scrive:

    @Alex da Livorno
    Come ha già detto Avec Double Cordage, il Ms di Madrid si gioca sul cemento GreenSet Grand Prix, che ha un indice di velocità trà 35 e 39, percui viene catalogato come campo medio, di terza categoria.
    In pratica, dai rilevamenti, pare che abbia quasi la stessa velocità del DecoTurf Americano, anch’egli di terza categoria.
    Pare lento per l’eccessiva “presa” del top spin, rispetto al cemento Usa, ma non è sinonimo di lentezza.
    Ovviamente, c’è anche la componente sabbia di quarzo negli strati di resina acrilica.
    La superficie è molto ruvida, percui si ha un rimbalzo abbastanza alto.
    Ricordiamoci anche delle Head Atp, le palline più veloci del circuito.
    Perciò, si spiega, perchè è l’unico indoor vinto da Nadal.

  37. Riccardo scrive:

    che rottura questa continua esaltazione del tennis estetico, pulito, dei gesti bianchi e di classe… il tennis è bello proprio perché vario.

    Ieri mi sono emozionato molto di più a vedere i “pallettari” Simon e Nadal, rispetto all’ormai noiossissimo Federer…

    mi spiegate perchè i continui ace sulle palle break, il continuo alternarsi tra siluri di dritto che lasciano fermo l’avversario e erroracci in rete (Federer, Gasquet ecc) dovrebbero essere più divertenti rispetto a corse, recuperi impossibili e un perfetto controllo della palla (Nadal, Simon ecc)?

    Veramente, ma non sopporto più questa tendenza a oggettivare i gusti soggettivi.

    Vi divertivate di più con Edberg e Sampras? Bene, io con Simon e Nadal.
    De Gustibus.
    Il tennis di vent’anni fa non è nè migliore nè peggiore rispetto a quello di oggi. E’ diverso, può divertire di più o di meno, ma sono giudizi soggettivi.

    Quindi, non dico a Michele Fimiani di tenersi i suoi giudizi per sè, perchè ognuno è libero di esprimere le sue opinioni, ma magari evitare di esprimere dogmi come
    “mare magnum di incontri sempre più banali e sempre più scontati.”

    saranno scontati PER TE. Se sei deluso dal tennis moderno sono affari tuoi, non cercare di far passare la tua personalissima e soggetiva opinione per un atteggiamento universale, condiviso da tutti eccetera

  38. nicola scrive:

    infatti bello ,de gustibus, sampras e edberg non toccarli perchè sono il tennis.
    Pigliati una babolat e giochicchia…non è colpa di nessuno se non ne sai…

  39. Riccardo scrive:

    bravo bravo, continua a parlare in termini oggettivi… peccato che stiamo parlando di estetica mica di matematica o fisica.

    Forse sei tu che non sai che è stato dimostrato che nulla è oggettivo, tutto è relativo, in particolare i gusti personali.

    Ogni affermazione contraria è semplicemente ridicola

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