Pillole del giovedì dal Country
Che spasso la serata dei tennisti-attori
Johansson imita Nadal
Allegro si esibisce come Federer
Per Forget Edberg batterebbe Nadal
Il programma di venerdì
L’intervista di Federer…su Ricci Bitti
La finale 2006 fra Nadal e Federer nelle PAGINE
Il “personaggio” Gasquet che batte Federer nel 2005: il “Mozart” della racchetta

 
19 Aprile 2007 Articolo di Ubaldo Scanagatta
Author mug

Pillole del giovedì dal Country

NELLE PAGINE A FIANCO IL RACCONTO DELLA FINALE 2006 FRA NADAL E FEDERER. E qui sotto un.articolo di quando battè Federer nel 2005

Di UBALDO SCANAGATTA

Pirma parte: la festa dei giocatori, un evento unico.
Seconda parte: Edberg batterebbe Nadal 7 volte su 10 secondo Guy Forget. E’ un nostalgico del tennis che fu…o ha ragione?
Terza parte: Il programma di venerdì
Quarta l’intervista di Federer
Quinta: Il personaggio Gasquet
Sesta: L’intervista di Gasquet

Presenti tutti i primi tennisti del mondo, inclusi Rafa Nadal e Roger Federer, la festa dei giocatori, organizzata al teatro Cabaret del Casinò, da Anna Galoppo e Cecilia Ghé (con l’aiuto di Beppe Galoppo, fratello di Anna) è stata un successo. Divertentissima, una delle migliori degli ultimi anni, con una decina di sketches che hanno fatto rotolare dal ridere un centinaio (abbondante) di persone presenti, in massima parte i giocatori stessi, i coach, alcuni dirigenti del Montecarlo Country Club.
Niente di trascendentale, ovviamente, tante scenette abbastanza simili all’avanspettacolo d’una volta, ma fatto con lo spirito giusto da parte dei energiocatori che si sono impegnati moltissimo anche nelle prove per fare bella figura e per far ridere i colleghi.
Il successo dello spettacolo, unico nell’ambito dei tornei del circuito, sta forse proprio nel fatto che riesce a mettere insieme, tanto a tavola che sul palcoscenico o nelle prove, anche giocatori che altrimenti si frequenterebbero pochissimo o addirittura non avrebbero quasi rapporti.
Ivan Ljubicic avrebbe dovuto presentare la serata con Cristina Cimino, ma il suo durissimo match con Stepanek era finito dopo due set contrastatissimi terminati al tiebreak e il povero Ivan era stato colto perfino dai crampi. Panico quindi fra le organizzatrici della serata, perché la notizia della sua defezione è arrivata a pochi minuti dall’inizio. In fretta e furia è stato convocato Nalbandian, che non sapeva nulla e che di solito non è particolarmente disponibile. Lo è stato invece stavolta, e ho sentito anche dire da un gruppo di giocatori che David ha parlato ieri sera più di quanto sia solito fare nel corso di tutto un anno…e Nadal a ridere, a ridere annuendo.
Proprio un’imitazione di Nadal negli spogliatoi, con lo spagnolo impersonato straordinariamente da un bravissimo e saltellante Thomas Johansson con su una parrucca nera e la canottierona gialla, i pantaloni da pirata, intento a fare riscaldamento negli spogliatoi con l’inseparabile Benito Barbadillo a fargli da “assistente” (impersonato da Tommy Robredo che si era procurato con un inganno proprio un abito di Benito…) è stata spassosa, con lo svedese grandissimo nel ripetere ossessivamente tutti i mille tic di Rafa, in primis naturalmente la mano ripetutamente nei pantaloni nel fondo schiena per tirar via l’elastico degli slip. Chi rideva più di tutti: Nadal naturalmente, che si era messo in prima fila e che alla fine della serata si è fatto una fotografia con l’imitatore svedese.
Bravissimo, un ballerino e anche un attore nato, Novak Djokovic, che travestito da Jessica Supersexy al ritmo di due canzoni molto ritmate, Sexy Lady e These boots are made for walking, ha fatto morire dalle risate il pubblico e perfino i due attori, Pavel e Vliegen, che dovevano recitare con lui la scenetta, vestiti da cowboy texani con sigarone fra le labbra, ma venivano presi dal fou rire.
Papà Myrni, Marian Vaida, il doppista Thomas, e il coach belga di Olivier Rochus travestiti da baiadere hanno anche loro fatto morire dal ridere.
Divertente, buffissimo anche Yves Allegro nell’imitazione del suo compagno di doppio Roger Federer. E autoironico: dall’altra parte del telefonino che squillava a ripetizione mentre il finto Federer concedeva tre minuti tre all’inviato del Times Neil Harman che interpretava se stesso, ben controllato dall’Atp Media-Manager Nicola Arzani (idem) era sempre o Mirka _ e Roger si sdilinquiva in frasette amorose con la vocina bebè _ o lo stesso Allegro che faceva sbuffare il finto Federer “Ouf, sempre Allegro che mi rompe perché io giochi il doppio con lui! E mi fa sempre perdere…”.
Allegro indossava una (finta) giacca bianca Nike elegante che Roger indossò a Wimbledon, direttamente sul petto villoso (dipinto…), aveva la bandana rossa a fermare i capelli, e si lasciava andare ad affermazioni iper-presuntuose :“Nadal il mio avversario più forte? Well, ha 4.000 punti meno di me…”, “Tiger Woods un supercampione? Certo…domina il golf quasi come io domino il tennis…”. Quando alla fine dello spettacolo anche Federer e Nadal sono saliti sul palcoscenico, Roger ha assicurato che l’anno prossimo farà anche lui qualcosa…”May be, l’imitazione di Yves Allegro!”. Naturalmente imitata anche Maria Sharapova: bravissimo Vliegen nell’imitarla alle prese con uno spot pubblicitario dop l’altro ei suoi sorrisini stereotipati.
Uno sketch l’ha interpretato anche il vostro blogger, ma non ho fatto il clown. Ho interpretato me stesso che intervistava Serena Williams, impersonata da Neil Harman truccato da Serena, parruccone, seni strabordanti, fondoschiena gigante, borsetta con cagnolino (di peluche) che spuntava fuori, make-up supervistoso e che si presentava all’intervista one&one con il sottoscritto 3 ore dopo aver dato 6-0, 6-0 a un’avversaria. Il testo erano tutte boutades sul pari prizemoney, i suoi elogi al chairman di Wimbledon Tim Phillips che aveva sancito la famosa parità economica, sui giocatori più sexy agli occhi di Serena (Feliciano Lopez, Nadal, Gonzalez…più Stepanek…se non fosse che quella birichina di Martina Hingis…), il suo diario pieno di numeri di telefono di star e begli uomini.
Non sto a raccontarvi tutti gli sketches, anche perchè raccontarli non rende l’idea dell’atmosfera _ esilarante ad esempio la scenetta in cui il programma orario di un torneo viene ritardato perché l’Atp Manager Giorgio Di Palermo (impersonato splendidamente da Benito Barbadillo e vestito da tifoso romanista con su la maglietta n.10 di Totti) è tutto preso dalla ricezione via telefonino della cronaca di Manchester United –Roma e si accascia vieppiù dopo ciascuno dei 7 gol degli inglesi _ ma è stata decisamente una serata diversa, unica nel suo genere nell’ambito dei tornei.
Un trio ballerino, con scoscio finale e strip di Jonas Bjorkman, contornato da Erlich e Ram, è stato anche applauditissimo. Insomma tutti si sono divertiti e sarebbe bello (ma impossibile) che venissero organizzate più spesso serate in cui nessuno ha voglia di pensare alle proprie personali angoscie.

FORGET: EDBERG BATTEREBBE NADAL 7 VOLTE SU 10 (di ANGELO MANCUSO)
Vabbè che fare paragoni su giocatori di epoche diverse è sempre arduo, ma Guy Forget, capitano di Coppa Davis francese, stavolta l’ha sparata grossa. “Edberg batterebbe Nadal sette volte su dieci”, ha detto il buon Guy, che come Stefan è stato uno degi ultimi paladino del serve and volley. Un’affermazione un tantino ardita, soprattutto se si giocasse sulla terra rossa. Non ci potrà essere controprova. Attendiamo pareri.

Il programma di venerdì

Ore 11 sul campo centrale
Berdych contro Soderling
A seguire:
Federer-Ferrer
Ferrero-Gasquet

Ultimo match Nadal- contro vinc.Garcia Lopez-Kohlschreiber

R. FEDERER/H.T. Lee

6 4, 6 3

L’intervista con
ROGER FEDERER

Q. Can you tell us your view of the meeting with de Villiers and how it went and what you foresee?
ROGER FEDERER: Yeah. I’m happy he came. We had the chance to meet, you know. Of course, we need more meetings. There’s just many issues we need to talk about. We explained our sides much. Carlos was there, Ivan, Rafa, and myself. We had a meeting for about two hours.
Yeah, we have to kind of go from here, you know, and just keep on talking to each other.

Q. Does it seem like it’s possible that there’s going to be progress from your view?
ROGER FEDERER: I don’t know. Look, we have to we asked just for more information too, because we felt the information flow was not very good. He definitely promised us to do that.
On the other side, that’s what I’m saying. We just got to keep on talking to him at the moment even though time’s tight.

SCANAGATTA :I talked with Ricci Bitti and he said he asked to have a meeting with you; is that correct? And apparently, he said he didn’t know that you were not happy about scheduling and the calendar of the Davis Cup. He was never told by anyone that you wanted to play week after the slam.
ROGER FEDERER: What is he talking about? I’m going to see him later on anyway.

Q. Your next opponent hasn’t got a very good record. He’s never won a set against you. How are you feeling about that? Is that something is that is going to work to your advantage?
ROGER FEDERER: Well, I would hope so. But, no, listen, I’ve played him here last year. We played an excellent match. It was a fantastic match for me. We got really close, tough points, and in the end I came through on a beautiful day.
So I have to get used to the conditions here. I had a really quick court the first match and a really slow court the second match. It’s really good I played in both conditions so I’m ready for anything in the next match.
He’s an excellent player, especially on clay. This is where he’s got the most confidence, so it’s going to be difficult to beat him here. I had a very tough match with him in Basel last year. Not an easy three sets, having not lost a set doesn’t mean much.

Q. Did you feel like you were moving a little bit better today than you had the other day?
ROGER FEDERER: May have been a little bit. But still, I think it was an average match from my side. I was really struggling with the conditions. Maybe it was just my timing in the beginning. You know, I was just shanking a lot of balls and not able to keep the ball in play.
Once I was able to do that I was in total control. So I never felt worried too much today, which is a good sign, especially early on in the clay court seen.

Q. You are a human being. How much difficult is it to change your level from an average match and then click, go? How difficult is it?
ROGER FEDERER: Well, I mean it’s never a guarantee. You just have to put yourself in that position that when you’re going to play well you’re going to make a difference. So for this reason you have to stay even or stay ahead.
When you’re behind things are always difficult. It’s the same in every sport: Soccer and golf and hockey. You have to press the issue much more. You have to make sure in the beginning of the sets when it’s maybe a little bit boring that you don’t get behind.
It’s important that at 4 3 that you’re not break down 4 3, but that you’re even or 4 3 up. This is when you can maybe make a difference and in the end show you’re best at the end of the set.

Q. Against Seppi and today we see you always in control just the time you need to go.
ROGER FEDERER: Yes. I’m happy I was able to turn it on a little bit, you know, when I had to. Tiebreakers was important, like I said. That’s always a good thing to win.
And, yeah, now it was a convincing two setter. Hopefully next match will be better.

Q. Just on the political thing again. You and Rafa came in a couple days ago and the president of the ATP and the president of the ITF flies in. Makes you kind of aware of the responsibility and the power that the No. 1 and No. 2 players in the world have. When they want something to change everyone comes running. What do you make of that? Do you wish you had those conversations before, or does it just go to understand what power and what influence you have on the sport?
ROGER FEDERER: Well, I mean, we don’t want bad press for tennis, but what we want is that we is also have some say, I and think we made that point very clear. It’s good to see that Etienne and Francesca came down here to sort of calm us down after the issues we had a few days ago.
That’s why we’re speaking a lot in the locker room to each other now, the players, to see what the further plan is. But for now we need for us to get together and see, are we a happy with what Etienne said and what Francesca is going to tell me? It is more to listen and to analyze from there.

Q. Were you happy with the way it was played out? You did your piece. Did you read or did you listen to what the press
ROGER FEDERER: Yeah, both sides what was written in the press, that’s a different thing. But, you know, we had we brought our points across from the players’ side and he did his. So from that standpoint it was a good meeting. No screaming, it was a normal meeting. We’ve had different ones before, I can tell you that.

Q. You going to play Rafa in Mallorca in May. What do you feel about it?
ROGER FEDERER: I think it’s exciting. The idea was there already six or nine months ago, and I said I was that would be fun to do something like this. It never happened before. It’s a bit crazy and people might say, Why then? It’s a bad timing.
We also enjoy playing tennis for fun for a change. It doesn’t always need to be crazy serious out on the match courts. And I think we enjoyed the match against each other in South Korea, we enjoy playing each other in exhibitions.
The result is not the most important thing, it’s about having fun out there. And Mallorca, it’s a place I’ve never been to. It’s his home city. He’s been to Basel. It’s going to be exciting and a good atmosphere.

SCANAGATTA On Ricci Bitti again, he said that you have been informed by the ATP more than from him, because he say
ROGER FEDERER: He says….he says…he says… I will see tonight what he says.

Q. Yeah.
ROGER FEDERER: Please.

Q. From these meetings do you get the sense that this has really brought the players closer together?
ROGER FEDERER: Yes, absolutely. And I think it’s been like this for the last year or two. We’ve been trying to get the players together more often and talk to each other. I’m happy that finally we’re moving together in one direction.
You always have the hard court players, the grass court players, the indoor players and the clay courters, but it’s good that we’re talking to each other. I think when you have that I think the game is moving in the right direction.
I hope that we’re going to be able to solve issues and move forward together, because I think that’s most important that everybody’s happy.

Articolo scritto nell’aprile 2005 dopo che Gasquet battè Roger Federer

Richard Gasquet, il Mozart (francese) della racchetta
di Ubaldo Scanagatta

Roger Federer l’invincibile aveva perso una sola partita (sciupando un matchpoint…) in 8 mesi. E certo non pensava che a Montecarlo un ragazzino dal cappellino rosso arrovesciato, di neppur 19 anni, gli avrebbe fatto mordere la polvere rossa del Country Club, giocando un tennis così straordinario e talentuoso da valergli d’amblais il soprannome di piccolo Mozart francese della racchetta.
Ricordo bene lo scalpore suscitato in tutta la Francia dalla copertina di Tennis Magazine dedicata a un bambino di 10 anni scarsi. Era più che promettente, Richard Gasquet, già in possesso d’un rovescio ad una mano incredibilmente fluido per quell’età, ma l’amico Jean Couvercelle _ l’editore _ non aveva esagerato?
Non si rischiava di bruciar quel ragazzino figlio di due maestri di tennis di Beziers, Francis e Maryse, che gli avevano messo la racchetta in mano a 4 anni lì, in Linguadoca dove il rugby è il re di tutti gli sport? Non gli si sarebbe messa addosso troppa pressione?
Comunque sia, da quel giorno tutti in Francia avrebbero seguito i suoi risultati con curiosità quasi ossessiva. Il piccolo Gasquet _ mai avuto un fisico statuario, il metro e 83 del Media-Guide dell’Atp appare fin troppo generoso, forse colpa d’un busto sproporzionato rispetto alle gambe _ non se ne sarebbe dato per inteso. Avrebbe vinto tutto quel che poteva, i “nazionali” under 12 e 14, per diventare n.1 del mondo under 18 con due anni di anticipo, a 16 anni. Un campione così annunciato, dunque, che quando nel 2002 _ a 15 anni e 10 mesi _ diventa a Montecarlo il più giovane tennista di sempre a qualificarsi per un Masters Series (Davydenko e Voinea k.o.) superando anche il primo turno (Squillari, 53 Atp, semifinalista al Roland Garros 2000), lo stupore c’è, ma contenuto. Il biondino dai mille tic, dal viso pieno di brufoli due mesi dopo a Parigi, suo primo Slam, trascina Albert Costa al quarto set. Lo spagnolo avrebbe poi vinto il torneo. Chiude il 2002 fra i primi 200 dell’Atp. Nessuno c’era mai riuscito prima. Neanche Michelino Chang.
L’anno scorso Richard semina in Sudamerica e raccoglie la prima semifinale sul circuito (Buenos Aires), successi su Massu, Calleri e Verbasco, sconfitte soltanto contro specialisti affermati (Coria, Gaudio, Kuerten e Moya).
Dopo, però, la vena del mini-Mozart subisce un’appannamento. In patria (“Nemo…”) i supercritici arricciano il naso. Chi dubita, chi ne parla come d’una promessa già mancata: “Grande talento e grande discontinuità. Se le cose si mettono male molla. Non ha la grinta del coetaneo Nadal, degli spagnoli in genere”.
Nel challenger del Bronx, giornata no contro il connazionale Jeanpierre. E’ sotto 3-0 al terzo e si ritira: “Giocavo troppo male, ero fuori di me”. Non invoca un infortunio (“Non ci ho pensato” ammette candido), viene multato dall’Atp.
All’US Open, primo turno, l’americano Russell: 7-5 Gasquet, 4-1 Russell, il francesino commette un errore banale. Si infuria, scaglia la racchetta dietro di sé. Dove? Addosso a un giudice di linea “che avrebbe dovuto trovarsi sulla linea del corridoio…lo so, non ho scusanti, ho fatto un gesto orribile!”. Squalifica inevitabile. Richard, vituperato dalla stampa, torna in Francia, avvilito come un cane bastonato.
A 18 anni ha già vissuto metà vita come una celebrità che non può fallire. “Quando non mette i suoi grandi colpi perde la testa _ spiega papà Francis _ il problema è che sa giocare così bene che non sopporta di giocare… meno bene. Vince un gran match, ma non accetta d’essere meno brillante nel match seguente. Nadal e Hewitt sono diversi, loro lottano comunque. Il talento lo sta fregando… ” ammette il genitore coach. Geniale o catastrofico, dunque. E poco umile (solo in campo però, chè fuori è giovanotto tranquillo e beneducato). “Deve trovare un equilibrio emotivo”.
A Montecarlo, contro Federer, ma anche contro Nadal dal quale ha perso di misura il gran duello della new generation, l’ha trovato. Tanto da far dire a Gianni Clerici, vate del tennis che lo ammira senza titubanze: “Per me c’era solo Federer, ma ora non è più solo”.

DUE PAROLE DI RICHARD GASQUET

“E’ vero che ho battuto soltanto 3 top-ten nella mia vita fin qui, e due qui a Montecarlo, Federer 2 anni fa, Blake e oggi Ljubicic…ma a me non interessa tanto battere i top ten quanto migliorare nel mio gioco. Poi i risultati verranno…non ho molti punti da difendere d’ora in avanti, la mia classifica migliorerà…e forse certe critiche si attenueranno…no, questi risultati non rappresentano per mealcuna rivincita.”

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7 Commenti a “Pillole del giovedì dal Country
Che spasso la serata dei tennisti-attori
Johansson imita Nadal
Allegro si esibisce come Federer
Per Forget Edberg batterebbe Nadal
Il programma di venerdì
L’intervista di Federer…su Ricci Bitti
La finale 2006 fra Nadal e Federer nelle PAGINE
Il “personaggio” Gasquet che batte Federer nel 2005: il “Mozart” della racchetta”

  1. giampiero scrive:

    Penso che sul cemento, oltre che, sottinteso, sull’erba, sarebbe sicuramente favorito Edberg con una percentuale superiore al 7 su 10. Sulla terra rossa però vedo 9 volte su 10 vittorioso Nadal (cocedendogli una giornata storta).
    Parlando della giornata di oggi penso che se si dovessero trovare in semifinale Federer e Gasquet, vedo il francese favorito. Ma per Roger la vedo già dura battere Ferrer. Lo svizzero mi sembra ancora in rodaggio e credo sia difficile che riesca a trovare la condizione per vincere o comunque fare l’eventuale finale con Nadal. Per sua fortuna la strada per Parigi è ancora lunga.

  2. Filippo scrive:

    Nadal da bravo toro sta matando tutti i toreri troppo leggeri,ma se Berdych batterà l’ostico Soderling andrà in semifinale, ma quando di là dalla rete c’è lo spagnolo è Berdych a vedere rosso…Federer,è sì ancora in rodaggio, ma in 5 incontri 5 volte ha sconfitto Ferrer, anche sulla terra,non ha mai perso un set e gli ha concesso 24 games;i precedenti contano fino ad un certo punto.

    Il paragone di Forget mi sembra del tutto fuori luogo,nel tempio del tennis che conta, ovvero il centrale di Wimbledon Stefan Edberg vincerebbe,sulle altre superfici forse no, ma come ho detto è confronto che ha un vizio sostanziale: sarebbe come paragonare l’opera di un poeta con quella di un dattilografo, o meglio quella di Michelangelo con un manovale della fabbrica di San Pietro…Forget dovrebbe pensare ad altro.

  3. Fabio F. scrive:

    Con tutto il rispetto per Forget,l’ha sparata grossa. perchè:

    1) i confronti vanno fatti a fine carriera
    2) Nadal su cemento sempre perdente con stefan non è assolutamente sicuro. Su erba e sintetico vedo decisamente favorito il campione di vastervik, ma sul rosso è molto,molto difficile che stefan la spuntasse contro quello che è probabilmente uno dei tre migliori giocatori sul rosso dell’era Open (l’altro è borg e uno a scelta tra lendl,wilander e kuerten).

    venendo al torneo:

    Federer e nadal in scioltezza. grande rafa, ma non dimentichiamo un Vliegen semi infortunato. safin,Safin….

    Ferrer e Ferrero: sorprese a metà. Djokovic era apparso male già con gaudio, e Ferrer è in grande momento,corre e riprende tutto. per batterlo federer dovra necessariamente alzare, e molto,il suo livello di gioco.
    Ferrero è apparso bene già con henman, e qui è tato un bicampione. sul tre su cinque è tardi,ma due su tre può ancora dire molto.

    Emozionanti kohlschreiber (sottovalutato..) e Gasquet,che ha vinto una altro match maratona e indecifrabile con Ljubo. Di buono la vittoria, il modo in cui ha tenuto il servizio,le solite magie, ma troppe amnesie che lo hanno forzato a stare in campo un’ora di più.

    Berdych e soderling daranno vita domattina ad un quarto emozionante: giocatori a specchio,secchi,devastanti nel diritto. scalpi illustri,davydenko per robin, Robredo oggi per un berdych apparso nel secondo e terzos et libero dai propri fantasmi e magico nella grandezza un po’ barbarica (quell’impatto,quella potenza..) dei suoi colpi.

  4. marcos scrive:

    straordinario ubaldo!!!

    hai reso bene l’atmosfera della festa, grazie!

    se il 70% delle loro partite fosse sul duro e sull’erba, l’edberg dei tempi d’oro batterebbe 7 volte su 10 il nadal di questi tempi.

    se giocano adesso, edberg porta a casa tre 15 per set!

  5. Pietro scrive:

    Intanto grazie per lo spassoso resoconto della festa dei tennisti.
    Quanto all’affermazione di Forget, non mi suona affatto scandalosa. Sul rapido sarebbe andata come dice lui, sul rosso avrebbe sempre vinto Nadal. Ma poiché Edberg sul rosso giocava pochi tornei, alla fine avrebbero disputato più incontri sulle altre superfici.

  6. Freddo scrive:

    Mi sarebbe paciuto vedere l’imitazione su Giorgio Di Palermo…Giorgio è un grande ed un tifoso incrollabile della magica, a Bucarest lo ho avuto un paio di volte ospite a casa insieme ad altri giocatori ed allenatori (che lui coinvolgeva) per vedere le partite della Roma su Sky….Giorgio che è un romano simpaticissimo, scuro, con il capello lungo su gli occhi e con un pò di pancia e sempre pronto a fare sfottò e batutte in romano…è un mago delle imitazioni…la piu’ famosa è quella di Tommasi….Ubaldo se ti capita fattela fare….è da scompiscare….peccato che lui non abbia fatto niente sul palco perchè anche lui è veramente divertente…

  7. stefano grazia scrive:

    TRADUZIONE IN RITARDO DELL’INTERVISTA DI FEDERER:
    R. FEDERER/H.T. Lee
    6 4, 6 3
    L’intervista con
    ROGER FEDERER
    Q.Puoi dirci qualcosa del meeting con de Villiers?and how it went and what you foresee?
    ROGER FEDERER: Yeah. Sono contento che sia venuto e di aver avuto l’opportunitá di parlargli: ovviamente, dovremo incontrarci ancora. Ci sono molti argomenti di cui discutere.Abbiamo espresso il nostro punto di vista. Carlos,Ivan,Rafa,io. Siamo stati lí a parlare per due ore.Un buon punto di partenza e da qui bisogna continuare.
    Q. Ma al di lá delle parole, in pratica che peso potrá avere il vostro punto di vista…? ROGER FEDERER: Non loso.Guarda, anche noi avevamo bisogno piú che altro di acquisire informazioni e di capire perché prima di tutto avvertivamo che il flusso delle informazioni non era regolare. Ci ha promesso di migliorare la comunicazione con noi. Dobbiamo continuare a Parlarci anche se i tempi sono ristretti.
    SCANAGATTA : Parlavo con Ricci Bitti e lui mi diceva d’aver chiesto anche lui un incontro con voi,:me lo puoi confermare? E sembra che lui non avesse idea della vostra insoddisfazione a proposito del Calendario e della davis Cup. Nessuno gli aveva mai detto che voi volete giocare la settimana subito dopo lo Slam…
    ROGER FEDERER:Ma di cosa sta parlando? (IN ITALIANO L’ESPRESSIONE POTREBBE ANCHE ESSERE TRADOTTA: Cos’è, scemo?, dipende dalla mimica faciale NdT) Vabbé, lo vedró comunque dopo.
    Q. Prossimo avversario non ha mai vinto contro di te…Questo dato di fatto incide in un certo qual modo a tuo vasntaggio?
    ROGER FEDERER: Bé,spero proprio di si.No,dai,ci ho giocato l’anno scorso proprio qui: fu un’ottimo match.Per me.Molto aperto, con punti difficili,e alla fine di una magnifica giornata sono emerso io. Devo adattarmi alle condizioni: la prima partita il campo era veloce,la seconda era lento.Sono contento d’aver giocato su campi cosí diversi cosí sono pronto per qualsiasi cosa.(…)
    Q.Ti sembra di muoverti meglio?
    ROGER FEDERER:Un pochino si, ma ancora non credo di aver elevato il mio standard di gioco.Ho fatto troppa fatica.Il mio timing all’inizio era orribile e “SCARCIOFAVO” (per shanking,NdT)molte palle, non riuscivo a tenerle dentro. Una volta corretto questo, tutto è rimasto sotto controllo.
    Q. Sei un essere umano. Come fai a cambiare marcia cosí all’improvviso con un clic? Quanto è difficile?
    ROGER FEDERER: Bé, non é mai una garanzia. Devi metterti nella posizione per cui se giochi bene vai a creare la differenza. Per questo motivo devi stare lí alla pari o davanti. Se sei dietro invece diventa dura.E’ poi lo stesso in tutti gli sport:: Soccer and golf and hockey. Devi stare concentrato, attento a non finire dietro all’inizio. E’ importante al settimo gioco non essere 3 / 4 con un break da recuperare…
    Q. Ma contro Seppi e anche oggi é sembrato che tu fossi sempre in controllo nel momento in cui contava…
    ROGER FEDERER: Yes.Son contento di essere stato capace di accelerare quando ce n’era bisogno.I TB sono importanti.Sempre bello vincerli. E oggi due buoni set.Il prossimo match magari ancora meglio.
    Q. Ancora politica: tu e Rafa avete preso in mano la situazione due giorni fa e sia il Presidente dell’ATP che quello dell’ITF si sono precipitati qui. Questo vi rende consapevoli della responsabilitá e del potere che Nª1 e 2 del mondo hanno.Quando vogliono cambiare qualcosa, gli altri corrono. Allora adesso, che cosa farete? Avreste voluto avere queste conversazioni magari prima?

    ROGER FEDERER: Well, prima di tutto non vogliamo una cattiva pubblicitá per il nostro sport ma solo la possibilitá di dire la nostra.Credo che abbiamo sortito l’effetto sperato visto che Etienne e Francesco si sono precipitate ad ascoltarci. Stiamo ancora discutendo fra noi giocatori ma l’importante era ritrovarci tutti uniti e adesso stiamo a sentire quel che ci dicono e da lí analizzeremo e studieremo le prossime mosse.
    Q. Ma siete contenti del risultato sortito? Di come ne ha parlato la Stampa?
    ROGER FEDERER: Yeah,abbiamo espresso le nostre differenti opinioni, ognuno ha le I suoi differenti asngoli di veduta. Ma é stato un buon meeting, nessuno ha urlato…Ce n’erano stati di altri invece…ve lo posso assicurare..
    (parla poi dell’incontro d’esibizione con Rafa a Mallorca su campo metá in erba, metá in clay (se è vero quel che ho letto su Wertheim Mail bag!!!) e dice che sará per gioco, bella atmosfera, puro divertimento).
    SCANAGATTA Ancora su Ricci Bitti mi ha ditto che voi siete stati informati dall’ATOP piú che lui stesso, perché dice…
    ROGER FEDERER: dice…dice…dice…Vedremo cosa ha da dire stasera…
    Q. Yeah.
    ROGER FEDERER: Please (NEL SENSO DI: Massí,per favore, lascia stare che é meglio… OPPURE: Prossima domanda, prego? IMPOSSIBILE DECIFRARE SENZA ESSERE STATI LÍ).

    (POI ROGER CONFERMA L’IMPRESSIONE CHE QUESTI MEETING ABBIANO PORTATO TUTTI I GIOCATORI DALLA STESSA PARTE E ABBIANO RINFORZATO L’UNIONE DEI GIOCATORI.)

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