Per andare in finale
Ancelotti non ascolti Berlusconi
di Enzo Bucchioni
Donadoni ha giocato una vita e vinto tutto con il Milan, ma non è solo una questione di cuore quella che alimenta il suo ottimismo. Ha ragione il Ct, i rossoneri hanno più classe del Manchester. Non basta: nei momenti difficili questa squadra sa esaltarsi come nessun’altra. Questione di carattere, esperienza e valori morali. Anche noi ci iscriviamo al partito degli ottimisti per queste, ma anche per altre ragioni.
Il Manchester fuori casa rende meno, senza l’apporto del suo straordinario pubblico e il clima dall’Old Trafford non è mai la stessa squadra. Tanto per dirne una, la Roma che poi avrebbe perso per 7 a 1, nella gara d’andata all’Olimpico riuscì a vincere 2 a 1. I giallorossi aggredirono con un pressing alto e giocarono la palla a terra in velocità. Ecco, il Milan dovrà fare più o meno così. Molto, naturalmente, dipenderà dal recupero di uomini chiave come Maldini, Gattuso e Inzaghi. I leader dei tre reparti sono importanti per aumentare il tasso di carisma e di esperienza. Con Maldini cresce il rendimento di tutta la difesa, Gattuso è l’unico in grado di recuperare palla e limitare il raggio d’azione di Scholes, mentre Inzaghi sembra l’attaccante ideale per mettere in crisi una difesa macchinosa come quella dei Red.
Fondamentale sarà l’atteggiamento di Ancelotti che ancora una volta dovrà far finta di non sentire i consigli di Berlusconi. Questa è una partita da vincere e se il presidente fosse ancora in panchina come ai tempi dell’Edilnord, con Inzaghi manderebbe in campo anche Gilardino consegnando così il centrocampo all’avversario. Sarebbe un errore fatale. Il Milan dovrà invece cercare sempre la superiorità numerica in mezzo al campo per raddoppiare Cristiano Ronaldo quando la palla è al Manchester. Quando poi attacca potrà liberare un giocatore per dettare il triangolo agli inserimenti di Kakà e Seedorf . Il brasiliano sarà marcato meglio rispetto all’andata e allora proprio l’olandese potrebbe diventare decisivo. L’ottimismo, come direbbe Tonino Guerra. L’ottimismo della ragione.
29 Aprile 2007 alle 21:35
Carletto Carletto , fai di testa tua , non farti condizionare da nessuno ne dal Silvio , o peggio ancora da Galliani , tu sei un reggiano ,un reggiano dalla testa quadra , le tue qualita’ non si scoprono adesso , hai gia’ dimostrato innumerevoli altre volte il tuo valore , le tue conoscenze . Accetta Carlo un grossissimo IN BOCCA AL LUPO ( crepi ) da un Juventino .
30 Aprile 2007 alle 10:52
GLORY GLORY MANCHESTER UNITED !!!!!!!!
30 Aprile 2007 alle 18:25
ma questo signore che dà consigli ad Ancelotti su chi deve e\o non deve ascoltare quale megagalattica nazionale interstellare allena per dare consigli?
30 Aprile 2007 alle 21:28
Questo e’ un aricolo un po’ infelice, giusto per mettere zizzania tra allenatore e societa’,
senza il Presidente (che mette i soldi) saremmo in serie B dove ci avevano mandato sul campo i dirigenti alla Gianni Rivera.
FORZA MILAN…….. malgrado i giornalisti!
1 Maggio 2007 alle 09:41
Sentire Berlusconi o Galliani, da parte di Ancelotti, potrebbe essere l´arma in piu´ per il Manchester. Fai da te Ancelotti, tu sei un grande allenatore, forza Milan: ( ma solo in Champions).
1 Maggio 2007 alle 12:26
Ma lei si fa condizionare dal suo Direttore?
1 Maggio 2007 alle 22:29
Auguro ad Ancellotti e a tutto il Milan (Silvio compreso) di stravincere domani!!!!! FORZA MILAN! Da un tifoso rossonero che vive e lo segue dalla Francia……
Grazie per farvi un giro sul mio Blog!
http://www.lucianobove.blogspot.com/
2 Maggio 2007 alle 14:33
Secondo Lei Berlusconi è talmente ottuso da non rendersi conto che, oggi, Gilardino e Inzaghi insieme non possono giocare neppure contro l’Ascoli? Secondo Lei Ancelotti è tanto sprovveduto al punto di dover attendere che qualcuno gli detti la formazione?
Credo che, semmai, Voi giornalisti, ricevuto l’ordine di scrivere il pezzo, spesso non sappiate di cosa parlare: decidete, di conseguenza, di scrivere dell’aria fritta e rifritta.
2 Maggio 2007 alle 15:58
In alto dove volano le aquile!!!
Nonostante gli interventi a gamba tesa dei vari Palazzi, Borrelli, Rossi, Tronchetti etc. il Milan è riuscito a volare là dove la squadra degli spioni non potrà mai arrivare.