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Gli ultrà dell’Atalanta contro Gigi D’Alessio

E’ stato annullato il concerto del 5 maggio a Bergamo organizzato in occasione del centenario dell’Atalanta. Tutti i cantanti invitati da RTL 102.5 a partecipare gratuitamente al concerto ‘Dea 100′ hanno deciso di non prender parte alla manifestazione come atto di solidarietà nei confronti di Gigi D’Alessio, il quale ha declinato l’invito ad esibirsi dopo le polemiche scatenate da una parte della tifoseria nerazzurra che non gradiva la sua esibizione.

SENZA VERGOGNA
di Xavier Jacobelli

Chiedo scusa per la digressione personale, ma s’impone. Sono bergamasco e atalantino. E in quanto tale, sono indignato con il gruppo di conterranei che, ancora una volta, ha trovato il modo di farsi riconoscere. Per questo motivo, sottoscrivo parola per parola la lettera che Roberto Bruni, sindaco di Bergamo, ha scritto a Gigi D’Alessio scusandosi a nome della città. Motivazione: il comportamento indecente di un gruppo di tifosi (tifosi?), pronto a boicottare il concerto del 5 maggio per i cent’anni dell’Atalanta, a causa della presenza del cantante, reo di essere napoletano e pure sostenitore del Napoli. “Sono mortificato - ha scritto il sindaco - per l’atteggiamento di una parte del tutto minoritaria dei miei cittadini che si è comportata in maniera inaccettabile e incivile. Mi scuso per loro e colgo l’occasione, unitamente al Presidente della Provincia Bettoni, di invitarla a Bergamo. Lei è ben accolto dalla città e speriamo di poterla avere ospite al più presto”. Bene hanno fatto gli altri artisti a far saltare il concerto, rinunciando a parteciparvi in segno di solidarietà con D’Alessio, la cui reazione è stata di grande signorilità: leggere la lettera alla Gazzetta per credere.
La verità è che non se ne può più di razzismo e di discriminazione, di inciviltà e di protervia. Di brutalizzare il calcio e ogni manifestazione ad esso collaterale, persino quelle che dovrebbero essere di festa. Qui non è soltanto una questione di musica e di sport che uniscono e non dividono, come annota D’Alessio. Né, tantomeno, di biechi stereotipi Nord-Sud, eccetera eccetera. Qui è una questione di lotta all’ignoranza, nel senso letterale del termine. Di chi ignora, cioè non sa, che ci deve essere un modo di piantarla, una volta per tutte, con queste scemenze.

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40 Commenti a “Gli ultrà dell’Atalanta contro Gigi D’Alessio”

  1. Tatanka scrive:

    Che dire,Direttore…
    il fatto si commenta da sè.
    Esprimo la mia solidarietà,oltre a Gigi D’Alessio,anche a tutti i bergamaschi,lei compreso,che sono costretti a subìre quest’ingiuria da parte di alcuni loro concittadini “lobotomizzati”.
    Se vi può consolare, purtroppo tutto il mondo è paese….non avete l’esclusiva…
    Un caro saluto.

  2. Gnaro scrive:

    Ma che razzismo, direttore! Diciamocelo francamente: Gigio D’alessio per il centenario non ci azzecca per niente Lei non avrebbe meglio visto i Sonic Youth, Henry Rollins e i Pixies al posto dei nomi presentati all’inizio? Una squadra ruspante, gagliarda e tenace come l’Atalanta merita qualcosa di più.
    ————

    Caro Gnaro,
    in ambito canoro lei ne sa certamente più di me e, di sicuro, le sue scelte sarebbero state più aderenti all’immagine atalantina. Ma, ne converrà, qui non si tratta di gusti musicali. Semplicemente, di civiltà e di rispetto.

  3. sonny crockett scrive:

    Ben detto DIRETTORE!!!!!!!!!!!

  4. Quando tutte le verità vennero a galla scrive:

    Calcio, Guido Rossi: Contento Per scudetto all’Inter
    26 aprile 2007 alle 14:33 — Fonte: repubblica.it
    voti
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    Un tifoso interista speciale, l’ex commissario della Figc Guido Rossi, a margine della nomina a consulente tecnico da parte del Comune di Sesto San Giovanni, per la riqualificazione dell’ex area Falck, è tornato brevemente sulla sua esperienza calcistica e ha dichiarato di essere “molto contento per lo scudetto dell’Inter”.

    Per quanto riguarda l’assegnazione a ‘tavolino’ dello scudetto dell’anno passato, Rossi ha detto: “Mi hanno attribuito dei fatti che non ho per nulla commesso durante il periodo di presidenza alla Figc, così come è successo anche per Telecom. Non sono stato io a dare lo scudetto all’Inter, c’era un regolamento preciso, l’esigenza da parte della Fifa e della Uefa di assegnare quello scudetto altrimenti le squadre italiane non avrebbero potuto partecipare alle Coppe europee”. (26/04/2007) (Spr)

    IO AGGIUNGO CHE LA VERGOGNA NON HA MAI FINE…

  5. pumario scrive:

    Direttore, le esprimo tutta la mia solidarietà, per quanto poco possa contare vorrei dirle a cuore aperto di non chiudere questo “dramma” in un solo articolo, ma continuare a combattere le frange stupide e pericolose che purtroppo permeano tutte le tifoserie italiane, nel calcio, nella politica ed altrove si trovano sempre dei deficienti pronti ad azzannare a mo di molosso qualcuno. Dramma può sembrare eccessivo ma non lo è, basta rivedere gli ultimi mesi e capiremo che bisogna agire chiudendo gli stadi e non riaprendoli come vogliono fare a Catania!

  6. Crescenzo Montano scrive:

    Egregio Direttore, cosa sta succedendo a tutta l´Italia? Sono forse le nuove generazioni in regresso in quanto a civilta´ ed educazione? Sono forse le scuole ed i genitori non piu´ all´altezza per l´educazione dei giovani? Le cose che succedono ora, sia nel calcio come nella vita, sono non solo assurde ma criminose, quello che piu´spaventa, nell´Italia di oggi, e´l´ignoranza dilagante e il modo di pensare e ragionare dei giovani, in quanto al razzismo e alla discriminazione, e´ assurdo con gente straniera, immaginiamo fra noi Italiani, e´inconcepibile. Venire in Italia qualche anno fa era un immenso piacere, ma adesso……..
    Sinceri saluti C. Montano

  7. dario scrive:

    Dire che il comportamento di tali persone sia altamente censurabile nonchè assolutamente vergognoso è fare un’affermazione lapalissiana. Ma mi permetta di aggiungere, Direttore, che tale reazione di parte di una parte degli atalantini era alquanto ovvia, scontata e prevedibile. Gigi D’Alessio non poteva che aspettarsi una tale reazione, seppur poco civile (per non dire di peggio), da parte di una fetta estremista dei tifosi bergamaschi; la rivalità tra Napoli e Atalanta è sotto gli occhi di tutti e pertanto la proposta di far suonare Gigi d’Alessio ai 100 anni dell’atalanta mi è sembrata alquanto inopportuna oltre che poco comprensibile (che c’azzecca lui con Bergamo e con il centenario dell’atalanta?). Faccio un esempio: se al centenario della Juve fosse stato chiamato Chiambretti, quest’ultimo sarebbe stato subissato di insulti e fischi vista la sua fede granata. Quindi nonostante che, ça va sans dire, il comportamento in questione di un parte dei tifosi atalantini è indubbiamente incivile bisogna anche considerare la poca accuratezza degli organizzatori nel programmare tale evento.
    ————-

    Caro Dario,
    dalle sue considerazioni traspare una fotografia precisa dell’imbarbarimento dei costumi sportivi contro il quale credo tutti abbiamo il dovere di reagire. Se lo sport unisce e non divide, almeno così dovrebbe essere, anche le occasioni di festa legate allo sport possono essere sfruttate a questo scopo. Ricordo perfettamente la montagna di polemiche scatenate nel ‘90 dal caso Alemao (il quale peraltro, successivamente avrebbe giocato nell’Atalanta) così come ci può stare la rivalità sportiva fra Bergamo e Napoli o fra una piazza e l’altra. Ma un conto è la rivalità sportiva e un altro è addirittura il veto alla partecipazione di un cantante, reo di essere napoletano e tifoso del Napoli. E lo stesso dicasi per l’esempio da lei fatto a proposito di Chiambretti e della Juve. La questione è nazionale, non solo e non soltanto bergamasca: riguarda il modo di intendere lo sport e la passione per lo sport, il rispetto degli altri e la civiltà dei comportamenti.
    P.S.: D’Alessio, amico di Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5, organizzatore del concerto, aveva aderito (gratis) all’invito per il centenario nerazzurro in segno di amicizia verso lo stesso Suraci e verso Bergamo.

  8. Alessio10 scrive:

    Quello che è successo a Bergamo è vergognoso. Siamo nel 2007 e ancora c’è questo razzismo verso noi del Sud, senza ricordare che nelle fabbriche del Nord lavorano tanti meridionali che contribuiscono allo sviluppo del settentrione. Se questa è l’Italia. io me ne vergogno. i bergamaschi sono dei poverini. dovrebbero imparare dai napoletani, la cui cultura in fatto di musica, cucina, comicità è famosa in tutto il mondo. VIVA NAPOLI. il SUD è la vera ITALIA. quella che soffre da anni perchè appena si mette piede dalla Toscana in su veniamo considerenti solo dei TERRONI. Però come diceva il grande DIEGO ARMANDO MARADONA, sono orgoglioso di essere TERRONE!

  9. Alessio10 scrive:

    Sicuramente non tutti i bergamaschi saranno cosi razzisti e mi scuso per quella frase finale un po’ pesante, però basta sentire i cori durante Atalanta-Roma di domenica, per capire il loro odio verso i meridionali (Roma è al centro ma è comunque meridionale). Non è accettabile. Quando una squadra del Sud va a Bergamo o a Brescia è sempre la stessa storia molto più che a Milano: ma perchè non farla finita!!??!

  10. osservatore bulgnais scrive:

    Si gigi d’alessio non ha colpe, se non di alcune frequentazioni non proprio trasparentissime.

    però alla festa dell’atalanta io inviterei Abete: secondo me ci sarebbe da divertirsi. potrebbe spiegare che cosa ha visto e cosà probabilmente vedrà come recita l’articolo sotto riportato

    Gazzoni Frascara: «Farò sequestrare la sede della Figc»

    L’ex patron del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, vuole ottenere un risarcimento per i danni subiti dalla sua squadra e non si arrenderà facilmente. “Per fortuna almeno la giustizia ordinaria funziona e certi personaggi non hanno scampo. Adesso viene fuori che il Bologna era stato danneggiato dalle partite, oltre che della Fiorentina e della Lazio, anche del Messina - ha spiegato. - Io davo fastidio, perché con le mie denunce sul doping amministrativo, davo noia a questa banda che era capeggiata dal presidente della federazione”.
    Il riferimento è chiaramente rivolto ai personaggi maggiormente coinvolti nello scandalo, in primis Luciano Moggi. “Non capisco come possa andare in televisione a fare il guru- ha spiegato Gazzoni. - Almeno Giraudo si è ritirato, è andato in Inghilterra, ha fatto società, pare, con il figlio del dottor Agnelli e si occupa di compravendite immobiliari”.
    Parole di fuoco anche verso il presidente federale Abete: “Era la controfigura di Carraro, ha avallato tutto quello che era stato deciso”. L’ex numero uno del Bologna spera nel buon esito del processo penale per Calciopoli. “Noi ci costituiamo parte civile, non vedo l’ora e sto scaldando i motori per questo - ha concluso. - Se viene fuori che è come dico io, chiedo i danni e faccio sequestrare per risarcimento anche la sede della federazione, faccio sequestrare via Allegri. La giustizia sportiva? Le sentenze sono state edulcorate via via”.

  11. giorgio scrive:

    Caro direttore sono anche io molto simpatizzante della squadra bergamasca e in parte capisco i tifosi atalantini che si rifiutano di vedere Gigi D’Alessio per il centenario della propria squadra. Non penso per una forma di razzismo, ma perchè onestamente con la squadra e la città non c’entra proprio nulla. Finardi grandissimo cantautore bergamasco è stato invitato? Specifico che questa difesa nei confronti degli atalantini viene fatta da un torinese orgogliosissimo delle proprie origini lucane. Io penso che sia il genere musicale che non piaccia comunque ai tifosi, se fosse stato chiamato Pino Daniele lo avrebbero sicuramente accolto a braccia aperte.Un simpatizzante della più gloriosa squadra neroazzura italiana.

  12. krypton scrive:

    per il centenario dell’ atalanta la musica perfetta da abbinare all’evento è quella prodotta dai motori dei trattori. bandiere gialle coldiretti e forza atalanta

  13. dario scrive:

    Caro Direttore,

    non capisco la frase nella sua risposta “dalle sue considerazioni traspare una fotografia precisa dell’imbarbarimento dei costumi sportivi contro il quale credo tutti abbiamo il dovere di reagire”. La prego di spiegarsi meglio.
    In ogni caos tengo a precisare, scanso equivoci, che non giustifico per nulla il comportamento dei pochi ultras atalantini. Ho detto soltanto che, essendo il calcio purtroppo (a suo ma anche a mio malgrado) uno sport in cui non esiste una vera e propria cultura sportiva improntata al rispetto reciproco (ed il fatto che ad ogni domenica allo stadio siano presenti migliaia di poliziotti con scudi e manganello lo giustifica in pieno), chiamare un personaggio come Gigi d’Alessio (napoletano e tifoso del Napoli) al centenario dell’atalanta non poteva che innescare, anche se da parte di pochi, tale reazione.
    che poi tale reazione sia incivile, io sono il primo a dirlo. Ma è inutile che ci scandalizziamo. L’inciviltà nella pseudocultura calcistica esiste da sempre, non abbiamo bisogno di ulteriori dimostrazioni come quella innescata da tale eventi.

    ————

    Caro Dario,
    bisogna riflettere proprio sull’assuefazione a episodi d’intolleranza, sull’incapacità di scandalizzarsi per questa “pseudocultura calcistica” che esisterà da sempre, ma della quale non se ne può più. Qui sta l’imbarbarimento dei costumi sportivi. Se l’accettiamo, è finita.

  14. krypton scrive:

    i veri terroni.

    la mi nonna ines(se) mi diceva che lei da giovane era una terrona.
    era di marliana provincia di pt….dalle parti della sabrina.
    cosa intendeva? intendeva dire che ai suoi tempi chi faceva il contadino e lavorava la terra poteva essere anche chiamato in modo forse un po più spregiativo o “colorito” terrone.

    niente di particolarmente offensivo. i terroni dell’epoca racchiudevano in se varie caratteristiche tra cui l’essere persone semplici, grandi lavoratori, grezzi e un po’ abbrutiti dalle fatiche continue.

    col trascorrere degli anni queste caratteristiche venivano riscontrate dalle persone del nord in quelle del sud che emigravano su per lavorare. il napoletano gagà benestante e colto se ne stava a casa sua non dovevea emigrare, erano i contadini poveri a doverlo fare. da qui nasce l’infelice e colorita offesa “terrone” da affibbiare alla gente del sud.

    chi è stato a bergamo e dintorni avrà verificato che di terroni ce ne sono tanti, ma non parlo dei meridionali emigrati, parlo proprio degli “schiavi della coldiretti” con le loro bandiere gialle, i loro trattori verdi new holland, le loro sciarpe dell’atalanta e la loro profonda ignoranza madre di becero razzismo

    ah ma anch’io sono un terrone proprio come loro, come i napoletani e come la mi nonna inesse

  15. Tatanka scrive:

    Caro Direttore,
    vorrei spostare un attimo l’attenzione su un qualcosa di sconcertante letto casualmente stamattina sulla Gazzetta dello Sport mentre stavo prendendo un caffè in un bar.Nella rubrica “PortoFranco” era evidenziata una lettera al giornale riguardante alcune dichiarazioni di Nedved rilasciate dopo lo scudetto interista di pochi giorni fa.Secondo questa lettera il prode ceco,con un tono molto astioso,ha avuto modo di dire che,fosse per lui,non si giocherebbero MAI amichevoli con l’Inter…anzi,non vede l’ora di “incontrare” l’Inter in campionato l’anno prossimo,e questo pensiero l’ha esternato con tono minaccioso,”con la bava alla bocca”…
    Ora io le chiedo cortesemente se a lei risultano dichiarazioni di questo tenore da parte di questo “galantuomo” perchè a me,sinceramente,sono sfuggite.
    Nel qual caso fossero vere,mi chiedo come mai non sia stato deferito alla Disciplinare,vista “la benzina sul fuoco” che ha gettato tra le due tifoserie : NON VORREI CHE TRA QUALCHE MESE CI RITROVASSIMO A COMMENTARE UN JUVENTUS-INTER COME FOSSE UNA RESA DEI CONTI DA GUERRA CIVILE. La rissa di Valencia è stata giustamente stigmatizzata da tutti,e gli interisti hanno avuto,secondo me,delle giuste punizioni (non altrettanto gli spagnoli,ma questo è un altro discorso) : GLI ADDETTI AI LAVORI,GIOCATORI IN PRIMIS,NON DEVONO ALIMENTARE LA VIOLENZA. MA QUESTO DEVE VALERE PER TUTTI,E IL “SIGNOR” NEDVED,SE HA DETTO QUELLE FRASI VERGOGNOSE,DOVREBBE RISPONDERNE AGLI ORGANI COMPETENTI O NO?
    In attesa di una sua cortese risposta,la saluto cordialmente.
    —————————————-

    Caro tatanka,
    sono d’accordo con lei e mi auguro che l’ex Pallone d’Oro non abbia proferito quelle frasi con quel tono che non sta né in cielo né in terra. Chi ama il calcio non vede l’ora che Inter e Juve tornino a misurarsi sul campo, in maniera corretta e, possibilmente spettacolare. E basta. Un giorno o l’altro bisognerà ricominciare a seguire il calcio con fair play e passione.

  16. krypton scrive:

    tatanka lascialo stare,

    è gobbo, ceko e colla bava alla bocca.
    peggio di così…

  17. Tatanka scrive:

    Krypton,
    non mi hai ancora detto se rifornisci Speroni con le tue cravatte….STO IN ANSIA !!!
    (ottima quella su Nedved,e anche quella sulla naftalina di qualche giorno fa)

  18. krypton scrive:

    macchè tanka un mi fa parlare per piacere. sono inca..ato nero….come apro bocca mi censurano, ora m’hanno preso di mira questi ceffi della redazione non mi danno pace.
    pensa m’hanno censurato anche una che non sanno neache che vol dire!!!!
    …io sarò ignorante eh…ma certo c’è certi figuri a giro te li raccomando.
    basta che gli tocchi silvio e scattano subito sull’attenti e s’incaaaaavolano come delle bestie. propio suscettibili, nervosi direi

    maremma unna

    un ci pensiamo và

  19. krypton scrive:

    m’avete censurato anche il filmino doppiato in livornese.

    siete senza cuore
    ————-

    Ma non è volgare?

  20. Fabio Negri scrive:

    Caro Direttore, i blog materializzano l’utopia della libertà di parola e di opinione. Mi metto nei Suoi panni e in quelli dei suoi collaboratori e Vi immagino in difficoltà nel censurare i maleducati e chi, coperto dall’anonimato, continua ad alimentare le risse di cui leggiamo sui gionali, che vediamo in TV, che noi stessi partoriamo nei bar e allo stadio.
    Comunque sia ci date la grande possibilità di far sentire la nostra voce, anche se chi la coglie non la meriterebbe o non immagina quanto valga e quanto sia stupido utilizzarla per continuare la discussione iniziata al bar.
    Forse una cosa potreste farla meglio, evitate di pubblicare i post di chi va palesemente fuori tema oppure dirottarli in pagine adatte. Da interista, leggere gli interisti che si arruffano con gli juventini sul numero degli scudetti, a commento del Suo spunto sulla dedica a Facchetti, oltre a confermare che la mamma degli idioti non conosce misure anticoncezionali, mi fa male.
    Tra i commenti un bellissimo post di un TIFOSO milanista Armando: il tifoso che vorrei essere anche io, ma penso che Lui sia…. l’ultimo.

  21. krypton scrive:

    vogare?…ma fa schiantà dal ride….oh ma un sarai mica occhiofino?

  22. Giuseppe scrive:

    Egregio direttore Jacobelli,
    non si deve indignare molto per quello che e’ successo in quanto Lei e’ bergamasco e conosce benissimo i tifosi orobici. Guardi io sono della Sicilia e conosco benissimo che i tifosi bergamaschi assieme a quelli del Torino ed unitamente a quelli di Brescia sono i piu’ irrequieti del nord Italia. Ci sono storie infinite fra tifosi bergamaschi e bresciani che vanno avanti da anni. Una frangia di pseudo tifosi bergamaschi sono quelli che hanno condizionato il tifo orobico . Conosco storie di tifosi delle vallate seriana e brembana che non hanno niente a che spartire con il calcio, ed io sono di giu’, penso che Lei essendo , non solo un giornalista sportivo, ma anche del posto dovrebbe conoscere a menadito il tifo della sua citta’. A favore dei tifosi bergamaschi dico soltanto che la presenza di Gigi D’Alessio per festeggiare i 100 anni dell’Atalanta e’ stata fuori luogo o quanto meno inopportuna. Non si dimentichi che un certo Alemao a Bergamo tempo addietro, con il Napoli insceno’ una “tragico-comica” farsa per prendere i trepunti che poi porto’ il Napoli allo scudetto. Si ricorda chi era il direttore sportivo di allora? Credo di si, un certo Luciano Moggi. Credo che anche questo fa parte dell’astio che i bergamaschi nutrono nei confronti del Napoli e non credo che sia puro e vero razzismo, ma soltanto rivendicazioni mai sopite.
    Io, pur essendo un meridonale, assolvo in parte i tifosi bergamaschi in quanto non credo al razzismo, ma sono piu’ portato a credere a vecchi rancori con i colori del Napoli come potrebbero averli con quelli del Brescia o con quelli del Torino.
    Forse mi sbagliero’, ma la penso cosi.
    Saluti Giuseppe

  23. BWFOREVER scrive:

    X krypton….anche il mi nonno era di marliana…
    x quanto riguarda il resto, mi sembrava strano che non si coinvolgesse la juve,in particolare nedved, parlando di una cosa con la quale la juve non c’entra nulla..ma tanto oggi va di moda…come si possa, poi, dare un tono a parole scritte, lo sa solo Lei direttore..se ci riferiamo all’ipotesi di una partita amichevole da far svolgere alle due squadre, io personalmente non ne vedo il motivo; ormai manca poco al nostro ritorno e, non sarà il prossimo anno e forse nemmeno quello dopo ancora, ma state pur tranquilli che la juve tornera’ forte com’era prima di questo guazzabuglio.
    x quanto riguarda ancora il discorso doping,mi sarebbe tanto piaciuto vedere estesa l’inchiesta a tutte le squadre professioniste, magari chissà, qualche bicchierino di citrosodina la prendevano anche gli altri, non fosse altro per digerire tutte le pappine che prendevano dalla juve..saluti

  24. krypton scrive:

    la mi nonna fa giuliani di cognome.
    speriamo che il tu nonno non se la filasse da giovane.
    sarebbe un duro smacco da subire

  25. Roberto scrive:

    Buonasera Direttore
    sono bergamasco e orgoglioso atalantino, come tutti i bergamaschi dovrebbero essere senza rifugiarsi in colori rosso-bianco neri. Come il nostro sindaco che da buon politico non vuole perdere l’occasione per gustarsi da protagonista un evento eccezionale per la Bergamo nerazzurra. Che pensi piuttosto allo stadio nuovo e alle vere esigenze dell’Atalanta..! Questa non è la festa di Bergamo.. ma dell’Atalanta, Lei ci dovrebbe spiegare meglio COSA C’ENTRA GIGI D’ALESSIO CON L’ATALANTA! Se il sindaco e RTL sono così in sintonia con il noto cantante che organizzino un concerto a Bergamo in un’altra occasione, farebbe di sicuro il tutto esaurito! Ma in questa unica occasione, per i 100 anni, non possono mandarci un tifoso napoletano, che fra qualche settimana probabilmente inaugurerà la festa promozione del Napoli! Lei dirà che il Napoli deve stare in serie A per il bene del calcio italiano, ma per noi sta benissimo in B! per pura rivalità sportiva! E perchè vi ostinate a volerci rovinare uno dei pochi nostri momenti di gloria? 100 anni vengono una volta sola.. E’ la festa dell’Atalanta e degli atalantini, non degli approfittatori bergamaschi. grazie.
    —————————————-

    Caro Roberto,
    rispetto la sua opinione, la condivido al cento per cento sulla questione stadio e politici che da trent’anni promettono, blaterano e non mantengono uno sraccio di impegno, ma sul caso D’Alessio, se mi permette, continuo a pensarla in maniera diversa dalla sua. So che cosa significhi essere tifoso dell’Atalanta, essere abituati a soffrire e a lottare contro le prevaricazioni di un Palazzo che, per esempio, nel caso delle fideiussioni false e taroccate, spedì i nerazzurri in B salvando altri club che avevano santi in paradiso. Ma è proprio per la diversità atalantina, per l’orgoglio di sostenere una società che ha i conti in regola e le mani pulite che non riesco a comprendere le ragioni di un ostracismo nei confronti di un cantante, reo di non essere nato sotto le Orobie e di fare il tifo per il Napoli. E allora? Dov’è il problema? Mi dicono, ma spero non sia vero, che ci sarebbero stati problemi se al concerto ormai abortito, avessero partecipato anche Dalla e Carboni, bolognesi e tifosi del Bologna. Non lo trova assurdo? Non trova che in un’occasione storica qual è il Centenario, da Bergamo sarebbe potuto partire un messaggio di festa, di gioia, di musica per tutti? E poi, scusi, non capisco che cosa intenda quando afferma: “Vi ostinate a volerci rovinare uno dei pochi momenti di gioia”… Vi ostinate chi? Quando dirigevo il Corriere dello Sport-Stadio, per alcuni simpatici gentiluomini travestiti da “tifosi” giallorossi, il solo fatto che fossi bergamasco e pure atalantino avrebbe autorizzato chiunque a “bruciarmi la macchina e a incendiarmi la casa” (citazione testuale di una minaccia formulata nell’etere della Capitale). Il che non mi ha impedito di fare comunque il mio lavoro e di considerare tuttora indimenticabile l’esperienza umana e professionale vissuta a Roma. Mi ostino a pensare che la civiltà e la tolleranza debbano prevalere sempre e che nessuna rivalità sportiva o che altro possa essere tale da avere la meglio.

  26. roger scrive:

    sicuramente la colpa è di quelli di Bergamo alta, quelli di Bergamo bassa non fanno di queste cose.
    Ironia a parte una bella pagina di civiltà che la “politica nazionale” alimenta a dovere.
    Vergogna !!!!

  27. Antonio Supino scrive:

    Giuseppe, non ci servono i tuoi interventi da struzzo. Non è minimizzando il problema che si risolvono le cose. E se li si vuole veramente risolvere, i problemi, intanto bisogna chiamarli per nome. E in questo caso si tratta di razzismo mi sembra. Il fatto che tu voglia ricondurre tutto questo odio nei confronti del povero D’Alessio ad una bega successa ormai 20 anni fa, mi sembra assurdo. Ancor più assurdo, se vogliamo, il tuo tentativo di giustificare questo atteggiamento, attraverso una tua interpretazione a posteriori dell’episodio. Che, soltanto per la precisione, ha visto Alemao non come colpevole, ma come vittima, visto che la monetina in testa sul serio se l’è presa. E non è colpa sua se i tifosi atalantini ieri come oggi hanno dato prova di inciviltà. Se la facessero da soli la festa.

  28. Antonio29+2 scrive:

    al direttore,
    perchè non la smette di essere partigiano dell’ inter!

  29. Giuseppe scrive:

    Per Antonio Supino,
    preciso che i miei non sono interventi da struzzo, ma considerazioni che nascono dal fatto che il sottoscritto, anche se sono del sud, ha parenti ed amici bergamaschi amanti del calcio e ho un aggiornamento continuo con il tifo bergamasco, insomma sono aggiornato di come va il tifo a Bergamo quasi in tempo reale allo stesso modo di quello della mia citta’. Se lei legge bene il mio intervento capirebbe che assolvo in parte, il che significa che c’e’ una parte di razzismo da una piccola frangia di tifosi orobici che tendono solo a creare un aspetto negativo di tuttii tifosi bergamaschi. Intanto non credo che ci fosse odio per Gigi D’Alessio che fra l’altro e’ amato da tutti i giovani, come avevo detto credo che c’era un po’di astio non in D’Alessio come persona, ma identificato in lui come napoletano.
    Per quanto riguarda la monetina ad Alameo, forse lei ha un modo tutto particolare di interpetrare la lettura . Nessuno ha detto che Alemao non fosse stato vittima della monetina che gli arrivo’ in testa, ma deve pure ricordare che il massaggiatore pressava su Alemao, che si voleva alzare e continuare a giocare, a stare per terra e non muoversi.
    Il fatto che sia successo 2 o 3 lustri addietro non significa niente, i tifosi si ricordano tutto e poi tirano le somme.Invece perche’ non si domanda questo : ” Invece di portare Gigi D’Alessio a Bergamo per festeggiare il centenario, l’organizzatore poteva benissimo portare Mingardi e veda che non sarebbe successo niente. Il fatto e’ che chi organizzava questa festa ha nella sua scuderia il ” povero ” Gigi D’Alessio che e’ stato coinvolto in questa vicenda senza volerlo.
    Per concludere le dico che fra i tifosi, specialmente al Nord, c’e’ sempre una frangia che e’ razzista per ignoranza culturale, vedi bergamo, Verona, Brescia, Milano etc.etc.
    Saluti, Giuseppe

    P.S. = Per Antonio 29+2 mi permetto di dirle che il direttore Jacobelli parteggia sicuramente per il Milan. Se le e’ sembrato che parteggiasse per l’Inter e’ soltanto perche’ la squadra di Mancini ha vinto il campionato e tutti devono seguire la cia della vittoria…………..ma niente di piu’. Per me il signor Jacobeli e’ tutto Milan.

  30. giovanni scrive:

    per: ” QUANDO TUTTE LE VERITA’ VENNERO A GALLA” è vero: la vergogna non ha mai fine anche dopo le conclusioni della magistratura napoletana. sarebbe ora di smeterla

  31. Antonio Supino scrive:

    Caro Giuseppe, il punto è che non bisogna assolutamente ridimensionare episodi di questo genere, perchè il primo modo per risolvere i problemi è quello di chiamarli per nome. E qui si sta parlando di razzismo, mi sembra. E non credo c’entri qualcosa un episodio di 20 anni fa (i tifosi che erano allo stadio allora, oggi quanti anni potranno avere?). Poi, soltanto per ribattere al tuo intervento, ti dico molto schiettamente che magari Alemao, su imbeccata di Carmando avrà pure fatto il furbo, ma la monetina sul capo l’ha ricevuta sul serio. E gli ultimi che avrebbero titolo a parlare sono proprio i bergamaschi. che venti anni dopo, hanno dato un’altra bella prova di inciviltà

  32. Giuseppe scrive:

    Ciao Antonio,
    sono perfettamente d’accordo che i problemi che girano intorno al calcio bisogna chiamarli per nome, ma e’ altrettanto vero che ho detto nei post precedenti, che la tifoseria bergamasca e’ un po’ irrequieta per non usare un altro vocabolo. Mi sembra che ho detto che ci sono lotte fra bresciani e bergamaschi che non hanno nulla a che vedere con il calcio, quindi ho cercato di far capire che qualcosa di forte c’e’ nel tifoso bergamasco, ma ho evitato di chiamarlo con il proprio nome per non innescare altre micce, piu’ di quanto non ve ne sono gia’ accese intorno al pianeta calcio.
    La storia di Gigi D’Alessio mi sembra che non si possa inquadrare come razzismo vero e proprio, ma io sono portato a dare piu’ peso al fatto che gli organizzatori abbiano sottovalutato l’aspetto geografico e culturale dei bergamaschi mandando in scena un napoletano D.O.C.. Ripeto per me Gigi D’Alessio e’ stato proiettato , senza saperlo, in un vortice non voluto. Da persona intelligente, il buon D’Alessio ha capito la situazione e ha rifiutato non perche’ volesse rispondere per le rime ai bergamaschi, ma perche’ avra’ capito che se andava avanti le cose potevano peggiorare.
    Il razzismo c’e’ da una buona parte della gente delle vallate Seriane e Brembane, mi ricordo che 15/20 anni addietro quando andavo a Bergamo erano fortemente prevenuti sui meridionali, ma credo che oggi la cultura bergamasca abbia fatto notevoli passi avanti e sono in pochi quelli che ancora ne fanno un vanto il fatto di non apprezzare il meridionale, purtroppo una buona parte si annida fra i tifosi e fanno di tutto per dimostrarlo. Ci vorra’ del tempo ancora, ma le nuove generazioni orobici credo che siano con piu’ larghe veduti verso i meridionali, visto che la sola provincia di Bergamo ospita un tasso altissimo di immigrati del meridione e di colore rispetto alla altre citta’ della Regione Lombardia.
    Saluti Giuseppe

  33. cittadino civile scrive:

    Scusi Jacobelli,
    ma allora si vuole intendere che una città come la Sua, che una squadra come la Sua (al di là di alcun giudizio di valore
    sociale o sportivo) sia PILOTATA e di una minoranza di fanatici? Sembra proprio di si. Datevi da fare. Una città come la Vostra non piace e non serve a nessuno.

    Mario

    —————–

    Caro Mario,
    ovviamente e per fortuna le cose non stanno come lei teme. Grazie a Dio e non voglio tediarla con concioni socio-politico-economiche, in questi anni Bergamo e i bergamaschi hanno dato ben altre prove di civiltà. Si tratta di insistere, anche quando sembra che a vincere sia soltanto chi urla più forte, sull’educazione sportiva e sul rispetto di tutti. L’importante è non mollare.

  34. Mario X scrive:

    Mettetela come volete, ma BERGAMO SI FA METTERE SOTTO SCACCO da una minoranza di sedicenti tifosi, “inaccettabili e incivili” e, aggiungo io, di fanatici. Per una società globale il cui scopo è l’integrazione è un bell’esempio, non c’è che dire.
    Mario X

  35. cittadino civile scrive:

    Beh, Sig. Jacobelli,
    si dilunghi pure in aspetti sociali. Anzi. Sono laureato in quella materia, e penso
    che là vi si possano trovare molte risposte al nostro problema.
    ———–
    Cmq RingraziandoLa per la risposta allora mi chiedo:

    1) “Perchè il concerto non si fa?”
    Non sarebbe meglio bypassare quattro valligiani scatenati e dare una prova
    di civiltà ed integrazione?

    2) “Quali sono le prove di civiltà che ha dato Bergamo in questi ultimi tempi al
    di là di essere una fucina di lavoro nero e di disintegrazione (guardi da
    dove viene - e cosa dice - Calderoli…)?

    3) “Chi urla più forte vince sì - ahimè - Dopo l’omicidio Raciti si penso’ di non giocare
    più la sera, di punire severamente il Catania, di non giocare più il sabato,
    di deferire gli stadi non a norma. Sembrava quasi una reazione civile.
    A me sembra però che sia tornato tutto come prima.”
    ———–
    Io certamente non mollo. Lei penso nemmeno.
    Mi sembra tuttavia che troppi altri l’abbiano fatto per Noi.

    Con Stima

    Mario

  36. milcheri de forest scrive:

    Ciao
    voglio innanzitutto mandare a quel paese tutti quelli che dicono che noi ultras bergamaschi siamo razzisti.. Ma nn avete nient’altro da fare? Tutti sapevano che Gigi nn sarebbe stato ben accetto perchè tifoso del Napoli.

  37. milcheri de forest scrive:

    scusate io ieri avevo scritto un messaggio,perche ne avete scritto sl un pezzo?
    perchè c erano parole forti?è vero erano forti, ma vere…..
    cmq domani tutti allo stadio e poi al sentieroneeee……se fossimo razzisti,faremmo questo? vergognatevi. pensate prima di dire le cose..
    ————————-
    Caro Milcheri,
    all’anima dell’aggettivo “forti” che accompagna il sostantivo parole. Questo post va decisamente meglio, anche se francamente non si capisce chi si debba vergognare. Boh. Forza Atalanta.

  38. milcheri de forest scrive:

    Si devono vergognare tutti i giornalisti e quelli che c’hanno dato dei razzisti…troppo bella la sfilata…
    ———————-

    E dagli con ’sta storia del “si devono vergognare”…

  39. milcheri de forest scrive:

    si, gli do, perche ieri hanno avuto la riconferma che gli ultras atalantini nn sn razzisti, ma rispettano dei valori

  40. milcheri de forest scrive:

    bravo il signor Petteni, lui si è sbagliato sul giudizio d noi ultrà atalantini e l’ha ammesso…grande uomo…

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