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Tosatti, l’uomo che aveva capito tutto

di Xavier Jacobelli

DOVE SAREBBE andato a finire il calcio italiano, lui l’aveva capito vent’anni fa. L’ha scritto nel suo ultimo libro, dal titolo molto battistiano (”Tu chiamale se vuoi emozioni”) e dalla prosa asciutta, essenziale, tipica di Giorgio Tosatti. Era il Natale dell’86. Tema: gli stadi di Italia ’90. Svolgimento: «Stiamo già per sprecare la grossa occasione rappresentata dalla costruzione (o a dal riadattamento) di diversi stadi in vista dei Mondiali ‘90. La vicenda sta immiserendosi in una serie di guerre tra gruppi di costruttori allettati dall’affare; tra amministratori locali e aziende private; fra partiti politici; fra chi vuole impianti destinati esclusivamente al calcio e chi si batte per inseririvi la pista d’atletica. Si discute sui terreni, sugli appalti, sui finanziamenti. Nessuno si pone il problema principale: come debba essere uno stadio degli anni Duemila in Italia».

Righe adatte alle prefiche del Palazzo che in queste ore piangono la scomparsa dell’uomo nato per fare il direttore. E non soltanto perchè il 12 luglio dell’82 ha legato il suo nome allo storico record di vendite stabilito dal Corriere dello Sport-Stadio (1 milione 699 mila 966 copie). Tosatti era così innamorato del suo mestiere che, pur di farlo sino in fondo, non ha esitato a rimetterci la pelle. Gli avevano trapiantato il cuore nuovo in ottobre, ma, alla vigilia di Natale, aveva seriamente rischiato di andarsene. Ieri ha ceduto. Metà granata e metà genoano, ha insegnato il mestiere a molti colleghi. «Odio i luoghi comuni, la superficialità e uso le statistiche come controprova alle mie tesi. La soggettività è bella in letteratura. Nel giornalismo ci vuole concretezza, analisi, approfondimento dei fatti. Un giornalista che abbia dell’orgoglio deve avere uno stile, la gente deve sapere che un pezzo è tuo anche se non c’è la firma».

Nella sua personale classifica, al primo posto veniva veniva la notizia, al secondo la notizia, al terzo la notizia. Sarà stato per questo che, anche da editorialista del Corriere della Sera, nel 2004 riuscì a dare il buco a tutti: Capello alla Juve. Già, la Juve.

QUANDO ESPLOSE Calciopoli, il suo nome finì in alcune telefonate con Moggi e Baldas. Nessuna scorrettezza, nessun illecito, nessuna inchiesta della magistratura su di lui che però, addì 7 maggio 2006, uscì volontariamente di scena con dignità. La stessa che alcuni fra coloro oggi in ostentato e falso lutto, non sanno cosa sia. Anche perchè lo scaricarono dalla sera alla mattina, come se fosse un pacco postale. Tosatti aveva la qualifica di direttore tecnico ad honorem. Se n’è andato in un mercoledì di campionato per ritrovare finalmente suo padre, Renato, giornalista della Gazzetta del Popolo, scomparso a Superga il 4 maggio del 1949 con il Grande Torino. Ha scritto che sin da piccolo il suo eroe preferito era Ettore, uno che non si tirava mai indietro anche quando doveva misurarsi con un semidio. Quando sono diventato direttore del «Corriere dello Sport-Stadio», mi ha telefonato per farmi gli auguri. «Stai sereno e fai del tuo meglio. E’ l’unica cosa che conta nella vita». Aveva ragione.

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25 Commenti a “Tosatti, l’uomo che aveva capito tutto”

  1. Manuel scrive:

    Caro Direttore,
    al calcio purtroppo Tosatti mancherà moltissimo, più di quanto si creda. Ci mancherà la sua indiscutibile competenza tecnica (riconosciuta da calciatori ed allenatori), la sua serietà, l’equilibrio e la schiettezza con la quale si rivolgeva ai suoi interlocutori, sempre con educazione e rispetto dei ruoli.
    Non ricordo di averlo mai visto in trasmissioni (mi perdoni direttore) tipo “processo di Biscardi” ad azzuffarsi con i vari “Corno & C.” per un rigore dato o non dato o per un torto subìto. Non apparteneva a quella schiera di pseudo giornalisti che, con i loro irresponsabili atteggiamenti all’interno di quelle trasmissioni, non fanno altro che riscaldare gli animi dei tifosi più esaltati, contribuendo ad alimentare la violenza negli stadi.
    No, Giorgio Tosatti non apparteneva a quella categoria di persone.
    Ha sempre avuto il coraggio di dire quello che pensava, con garbo e con il giusto senso della misura, mai oltre le righe.
    A Lei Direttore l’onore e l’onere di raccoglierne l’eredità.

  2. Lu scrive:

    Macherà la sua autorevole pacatezza, in un calcio di concetti sbraitati e spesso inconsistenti.
    Sincere condoglianze.

  3. pandolfini scrive:

    Caro Xavier, hai scritto un bel testo. Io, da ammiratore di Tosatti, lo piango come te. Ma, anche nel momento del lutto, lasciati dire che la Sua relazione con Moggi tutto era fuorchè edificante. Ed è un peccato che Giorgio, con la Sua penna abile, mai abbia cercato di spiegarla. In breve: è stato un campione, Tosatti. ma ha sbagliato l’ultima partita

  4. kendo scrive:

    Scrivo da molto lontano, scrivo e non so perche, ma ne ho bisogno. Seguivo il DIRETTORE, con molto interesse, lo seguivo alla Domenica Sportiva e a 90mo minuto, e grazie a LUI capivo qualcosa di questo calcio che e’ diventato sempre piu un maledettissimo business e sempre meno uno sport. Non sapevo che il DIRETTORE fosse cosi ammalato, qui le notizie non arrivano con continuita’, ma quando arrivano come questa, fanno veramente male. Caro DIRETTORE, non la conoscevo di persona, come non conoscevo il PIRATA e GIOVANNI PAOLO II, ma il dolore che provo oggi vi accomuna tutti e tre, un dolore forte, immenso, vero, perche’ VERI eravate VOI.

    Grazie Giorgio, ora vai, raggiungi Renato, e assieme organizzate il Corriere di Lassu’, e mi raccomando, come sempre, STAI SERENO E FAI DEL TUO MEGLIO, come SOLO TU hai sempre saputo fare.

  5. rosalba scrive:

    Sono sempre i migliori,quelli che ci lasciano.
    E lui ci ha lasciato troppo presto.

  6. danianto1951 scrive:

    Dispiace per Tosatti e famiglia, dispiace per un cuore morto due volte.

  7. ALESSIO scrive:

    Non sono stato mai un grande ammiratore di Tosatti, non ho condiviso spesso le sue opionioni.Penso che tutti cmq debbano riconoscerli un grande pregio che ritengo ne abbia fatto un grande giornalista; l’indipendenza.Non l’ho mai sentito dire un commento in ginocchio o scontato anche a costo di non essere condiviso.
    Capello, in una delle sue poche battute felici, un paio di anni fa alla domanda di chi dovesse essere il nuovo commissario tecnico rispose “Tosatti”.
    Certo questo, visto il carattere spigoloso di Capello era un paradosso verso una persona che libera, evidentemente non lo ha mai adulato, ma in fondo era anche un riconoscere la passione e la competenza di Tosatti.
    Mi spiace e credo sia ingiusto che la sua ultima avventura sia stata inquinata assurdamente va detto, da Calciopoli; grave, fastidioso il poco spazio dato dalla Rai dove ha lavoarto a lungo, alla sua morte.Certo c’era il Festival…
    Ma cmq Tosatti stia tranquillo la sua memoria sarà sempre in chi è appassionato nel calcio e in fondo è li il posto più importante

  8. bila56 scrive:

    Caro direttore, trovo strano che ancora non vi sia un commento ai suoi articoli su Tosatti. O forse è normale, meglio parlare della querelle sulla credibilità di questo campionato. Mi sarebbe tanto piaciuto sentire il parere del grande Giorgio su questo argomento, perchè lo stimavo soprattutto per la sua onestà giornalistica che lo portava a volte ad avere opinioni sbagliate, ma sempre in buona fede, non come molti dei suoi colleghi sempre pronti a montare sul carro dei vincitori o peggio a scrivere come i più accaniti degli ultras.
    Mi ricordo gli articoli su Italia 90 (a proposito non vi era anche Luca di Montezemolo?) e come al solito fu un’occasione persa per veramente modernizzare i nostri stadi; invece fu l’ennesima occasione per favorire intrallazzi vari con aumento esponenziale dei costi ma nessun risultato effettivo di soluzione dei problemi. tanto che oggi ci ritroviamo con un parco stadi quasi completamente da rifare con grossi oneri a carico della collettività.
    La ringrazio per l’omaggio a Tosatti e mi auguro che tutto il mondo del calcio cresca in maturità ma soprattutto nel considerare il calcio uno sport (il rugby ma anche gli stadi pieni all’estero insegnano)

  9. pumario scrive:

    Direttore, questa volta non la seguo. Per il dott. Tosatti Giorgio rispetto e cordoglio alla famiglia ma, per il professionista… lasciamo perdere, aveva anche lui molti lati oscuri che con moggiopoli hanno avuto riscontri, non penali ma morali. Il solito coccodrillo che si costruisce a memoria non funziona se vogliamo cambiare il calcio, un giornalista che ha avuto rapporti poco e ripeto, poco chiari con il moggi ed il baldas… be una tiratina d’ orecchi bisogna darla anche se passato a miglior vita, altrimenti si rischia di cancellare tutto.

  10. marco scrive:

    Gentile Direttore,
    possiamo dire che calciopoli grazie al suo spirito giustizialista, oltre che le scandalose e ridicole sentenze, ha provocato anche il vergognoso allontanamento dal mondo del calcio di un grande giornalista e prima ditutto di un grande signore come giorgio tosatti e, perchè no, forse ne ha anche accelerato la scomparsa.
    Mio nonno mi diceva sempre che si comincia a morire quando vieni isolato e colpito nell’onore e nella dignità.
    Forse ho detto una bestialità e in tal caso mi scuso, ma mi piacerebbe sapere la sua opinione.
    Grazie per l’attenzione, un caloroso saluto.

    ———–

    Caro Marco,
    i nonni sono la saggezza del mondo e parlo con cognizione di causa: ho perso la mia amatissima nonna e avrei voluto fosse immortale, come tutte le persone che si amano. Stamane ho letto molti coccodrilli sulla scomparsa di Tosatti e ho notato troppa cautela, troppi dribbling su quanto gli accadde all’inizio del maggio 2006. Il suo nome era finito in alcune intercettazioni che riferivano di colloqui con Baldas e Moggi. Il linguaggio de giornalista era insolitamente greve, considerata l’eleganza di Tosatti e certamente ledeva la sua immagine di critico rigoroso e preparato. Ma nessun rilievo giuridico, nessuna inchiesta, nessuna denuncia ha mai coinvolto Tosatti per Calciopoli. Eppure è stato immediatamente sbarcato sia dal giornale su cui scriveva sia dalla tv di stato per la quale avrebbe dovuto seguire il mondiale. Spiegazione ufficiale: motivi di salute. Sarà. Ma l’operazione di cuore è stata effettuata in ottobre, quattro mesi dopo Germania 2006. E chi gli è stato vicino racconta che Tosatti ha sofferto moltissimo per quanto gli era accaduto. Trovo sia giusto ricordarlo, oggi che non c’è più.

  11. Mac scrive:

    Tosatti su Calciopoli disse: se credete che i problemi del calcio siano soprattutto Moggi e Giraudo vi sbagliate di grosso…..vedremo se il tempo gli darà ragione.
    Riguardo alle telefonate semplicemente incitava Moggi (ironizzando sulla sua amicizia con Pairetto) a lamentarsi sugli errori di Paparesta a Messina (e errori furono senza dubbio: rigore netto non dato, goal di Ibra regolare annullato, goal di Kapo annullato per un fallo di mano inesistente e non per il fuorigioco poi visto in TV) e invitava a farli rilevare anche alla moviola da Baldas visto che le altre moviole erano sempre contro la Juve……
    Lui, Tosatti, quando commentava di suo, era sempre equilibrato che si trattasse di Juve o Avellino……….
    Tanto per chiarire: sono juventino, e non ho nessuna nostalgia o rimpianto per la nostra vecchia dirienza, ma sentirò la mancanza di Tosatti, che al pari di Valenti, Brera, Viola, Ciotti, Ameri hanno fatto del giornalismo sportivo pulito e non di parte (pur essendo essi stessi, come logico, dei tifosi) - Qunado mi guardo in giro ne vedo pochi che possono dire altrettato……….
    RIP
    E.Maccalli

  12. pumario scrive:

    Sarò cinico ma, paragonare il ” povero” Tosatti ai vari Brera, Viola e Ciotti mi sembra blasfemo, suvvia non facciamo ridere i sassi il Giorgio era una gran brava persona un buon giornalista ma elevarlo ai mitici Brera o Viola lo trovo offensivo anche nei confronti del Tosatti. Se poi la bravura professionale la si valuta con la pacatezza beh… allora era il principe del giornalismo ma, mi sembra anche questa storiella della pacatezza una cosa ridicola.

  13. Alessio10 scrive:

    Un minimo coinvolgimento in calciopoli non può infangare la memoria di un grande giornalista. Si poteva non essere d’accordo con ciò che diceva , però lui accompagnava sempre le sue argomentazioni con statistiche inoppugnabili..e questo è da apprezzare!! Condoglianze alla famiglia di Giorgio Tosatti!!

  14. Bruno scrive:

    Sono rimasto di stucco quando al termine delle partite Ilaria D’Amico informava i telespettatori di SKY della morte di Giorgio Tosatti.
    Non si può e non si deve essere giustizieri di “quattro soldi” quando non si conosce il vissuto di una persona che ha fatto del suo lavoro l’esempio della conoscenza, della correttezza e della professionalità.
    Oggi, con la sua morte, il giornalismo sportivo ha perso un altro GRANDE, non importa se tra i giornalisti sportivi che lo hanno preceduto nel grande passo ci fossero i più bravi o meno bravi di Lui….. ad ognuno il suo tempo!
    Abbiamo perso un altro grande relatore e un’altra brava persona.
    Inchiniamoci davanti al grande mistero della morte e preghiamo per la Sua anima.
    Chi oggi dà un giudizio affrettato sulla immagine di Giogio Tosatti, farebbe bene a guardarsi allo specchio e meditare sulla propria persona, perchè davanti allo specchio non possiamo mentire!
    La vigliaccheria umana con calciopoli lo ha colpito indegnamente e siccome le tragedie non arrivano mai sole, anche il suo cuore lo ha tradito.
    Un pensiero alla signora e ai figli Tosatti.

  15. max scrive:

    dispiace sempre quando se ne va via una persona, chiunque esso sia. Detto cio’ mi trovo ancora una volta in completa sintonia con il sig. pumario. a me non faceva impazzire proprio il signor tosatti anzi…mi ribolliva il sangue quando lo vedevo scherzare sulle disgrazie calcistiche di alcune squadre assieme a longhi il moviolista. era bravo solo a dare i numeri e aveva solo una gran presunzione di sapere tutto lui.

  16. Daniele, Sydney scrive:

    sicuramente quello che aveva scritto tosatti si e’ rivelato esatto, ma in un paese dove gli interessi sono troppi non si cambiera’ mai….

  17. il Tapiro scrive:

    Anche questa volta caro Dir. Xavier Jacobelli,le sue parole sul Tosatti sono la sola santa verità, ma purtroppo in Italia c’è molta gente chè non capisce niente di calcio. Sa solo ergersi senza arte né parte a giudice per condannare ed emettere giudizi o sentenze senza collegare la lingua o la mano chè scrive al cervello,ed ogni qualvota perdono l’occasione di tacere.
    Perdoni questo mio sfogo, ma cone dicevo in un post precedente, che niente era cambiato con calciopoli anzi, con il prossimo evento europeo,Campionato Europa 2012, torneranno tutti quelli del 1990, vero?
    Anche stavolta i veri padroni del business del mondo calcio avranno centinaia e centinaia di milioni di €uro da spartirsi.
    Nè io e nè Lei possiamo cambiare questo modo marcio di gestire il calcio in Italia.
    Un caro pensiero alla famiglia Tosatti e un augurio a Lei di essere sempre cosi reale nelle cose e nei fatti che espone.

  18. krypton scrive:

    come faceva Tosatti a capire (sapere) prima degli altri che capello andava alla juve?
    un vero mistero. che grande giornalista, ma ora è morto e rendiamogli merito. mussolini? Un grande statista.

  19. Crescenzo Montano scrive:

    Tosatti era senz’altro un grande giornalista, ma è giusto questo che mi dà da pensare.
    Lui come grande giornalista e con grandi poteri, sapeva sicuramente della degradazione del calcio Italiano, sapeva del potere della Gea, sapeva del potere di Moggi e c., sapeva delle porcherie della Juventus e della FIGC, sapeva del potere televisivo della Sky, sapeva degli imbrogli sui proventi televisivi, insomma se era un grande giornalista doveva pur sapere tutto ciò o almeno una buona parte, considerando che aveva dei buoni rapporti con lo stesso Moggi: le intercettazioni lo dimostrano, perchè non ha mai detto niente di tutto ciò? Per favore non venitemi a dire che non sapeva niente, si leggono già troppe cretinate al giorno d´oggi.

  20. daniele scrive:

    Caro Daniele Sannino,
    grazie per il suo post pieno di insulti. Lo giriamo subito al nostro ufficio legale. Arrivederci.

  21. mariuccia scrive:

    EGREGIO DIRETTORE
    Seguivo sempre i commenti di Giorgio Tosatti, al di là dei pareri almeno parlava con calma e cognizione di causa: Una richiesta..visto che non riesco a mettermi in contatto con 7gold, gira a Lei questa mia . Per piacere dica ai conduttori del processo di Biscardi, e ai giornalisti, di smetterla di urlare come pazzi e parlare uno sopra l,altro, anche Biscardi cade in questo errore televisivo, è bestiale, non si capisce assolatamente niente, e a casa attraverso la tv, dà un fastidio insopportabile,alle orecchie, infatti non riesco più a seguirla né tanto meno ad ascoltarla. Invece quelli dello stadio in diretta sono molto bravi. Non ho più visto Alessandro Biolchi? Ha cambiato canale? Un saluto cordiale.

    ———-

    Cara Mariuccia,
    giro la sua richiesta ai colleghi di 7 Gold. Alessandro Biolchi ha lasciato l’emittente per diventare caporedattore centrale di “Dieci”, il nuovo giornale sportivo dirteto da Ivan Zazzaroni la cui uscita in edicola è prevista in questo mese.

  22. mariuccia scrive:

    GRAZIE,

  23. Diego29+2 scrive:

    A tutti i veri Juventini,
    Un vero Juventino combatte CIVILMENTe…. BOICOTTA, giornali, tv, radio, siti e personaggi anti Juve: sono loro che da anni ogni giorno fomentano l’ODIO verso la Juventus ei suoi tifosi. Invia un sms o un’email ai tuoi amici Juventini e gira questo messaggio. combattiamo civilmente… e non lasciamo che distruggano la Juventus.

  24. Gabriele scrive:

    Egregio direttore, come al solito lei si distingue sempre per il garbo e tutto ciò che dice mi trova d’accordo con lei. La ringrazio inoltre per aver chiarito il mistero della scomparsa dagli schermi di 7Gold del suo bravissimo collega Alessandro Biolchi…non riuscivo a capire il perchè non ci fosse più lui alla guida di “Diretta Stadio”, e mi è dispiaciuto davvero tanto non trovarlo più. Per favore gli rivolga i miei complimenti per la sua bravura e professionalità. Le posso infine chiedere chi ha preso il posto di Biolchi alla direzione della redazione sportiva di 7Gold? Grazie
    Distinti saluti
    ———–

    La direzione della redazione è stata affidata a Elio Corno e a Tiziano Crudeli.

  25. marcello la venia scrive:

    egregio direttore l’ho conosciuta grazie a biscardi ai tempi del processo. di lei mi piace la pacatezza e la capacità di interloquire con gli altri senza mai alzare la voce (mi ricordo un solo episodio in cui lei perse la pazienza, con mosca proprio al processo). la vedo spesso ospite a 7gold, tv che seguo sempre. mi piace diretta stadio, anche se devo dire che da quando è andato via biolchi, secondo me la trasmissione ha perso parte della sua bellezza, cadendo troppo spesso in risse verbali e teatrini vari (corno e crudeli insegnano….). tramite lei invio i miei complimenti ad alessandro biolchi per il garbo ed il polso con i quali era in grado di condurre. grazie.

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