Traslochi forzati

di Matteo, 23 anni, Granarolo dell’Emilia
Purtroppo in questo periodo di vacanza il Comune ha deciso di inviare a 36 famiglie residenti in altrettanti appartamenti Acer a Granarolo (tra cui anche famiglie disagiate e con portatori di handicap) lettere che le ‘invitavano’ a traslocare in altri alloggi, sempre di Acer, appena ultimati in via Madrid ma di metratura molto più piccola. In caso di diniego l’affitto degli attuali alloggi occupati sarebbe potuto aumentare vertiginosamente. Tutto questo in virtù di un regolamento sospinto dalla giunta e approvato dal consiglio comunale (esclusa la minoranza) nel quale si fissavano i termini per stabilire la giusta metratura in base agli occupanti. Tutto questo senza aver mai parlato con i condomini e forse senza nemmeno aver consultato un sindacato provinciale dei residenti Acer. Il principio di non sottoutilizzare gli alloggi è giusto, ma perché poi si vuol far cassa costringendo anche anziani soli e persone disagiate a spostarsi, pagandosi il trasloco e tutti i mobili nuovi necessari per riarredare gli alloggi più piccoli? Probabilmente vogliono far cassa da quando hanno capito che occorre fare dei lavori di manutenzione negli alloggi di via Brenti, e i soldi per realizzarli possono venire solo dai canoni, ora che la mutualità offerta da Acer è sorpassata dopo il passaggio di questi alloggi al Comune.

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1 Commento a “Traslochi forzati”

  1. Redazione scrive:

    di Giuseppe Rossi, vicesindaco di Granarolo
    Abbiamo cercato di eliminare o risolvere parzialmente le condizioni di grave sottoutilizzazione degli alloggi. La giunta ha colto un’importante opportunità: la disponibilità di 24 nuovi alloggi ci ha consentito infatti di rivedere alcune situazioni per rispondere più adeguatamente alle esigenze dei nuclei familiari. Ad esempio ci sono famiglie con diversi bambini che hanno a disposizione una sola camera da letto.
    Il semplice fatto di essere inseriti nella graduatoria non comporta automaticamente il cambio di alloggio. Più precisamente solo ai primi sette, inseriti nelle prime due fasce, è stato proposto un cambio di appartamento. Alcuni hanno accolto con favore la proposta, soddisfatti per i nuovi alloggi dotati di ascensore, altri hanno documentato situazioni di difficoltà e non dovranno trasferirsi.
    Solo nel caso di ingiustificato rifiuto del trasferimento è prevista dal regolamento l’applicazione di un canone d’affitto maggiorato. Vorrei sottolineare che non è stato prospettato nessun cambio obbligatorio di alloggio.

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