Il ‘caro’ cimitero

di Claudio Ricci, 54 anni, Argelato - Castel Maggiore
Vi scrivo questa lettera per raccontare ai cittadini di Castel Maggiore quanto mi è successo in questi ultimi giorni. Dopo un lungo calvario, qualche giorno fa mio padre ci ha lasciati, esprimendo, come ultima volontà, il desiderio di essere cremato e tumulato nel cimitero di Castel Maggiore, per poter riposare vicino ai suoi cari. Per questa ragione abbiamo deciso di acquistare, in usufrutto per 99 anni, una celletta cineraria predisposta per contenere due urne (anche perché mia madre vorrebbe rimanergli vicina dopo la morte).
A questo punto sono emerse le sgradite sorprese. Con stupore ho scoperto che la vendita delle cellette non è gestita dal Comune, ma è stata data in appalto a una società privata, La Fenice.
Questa società ha stabilito (non si sa bene se con o senza il consenso del Comune, che comunque dovrebbe vigilare sull’operato del gestore) che il costo di usufrutto per 99 anni di una celletta atta a contenere due urne funerarie di base 31 per 67 centimetri (pari a 0,2 metri quadri) è, al momento della prima tumulazione, di 2380,44 euro Iva compresa (più spese di tumulazione da pagare a parte). Quando poi successivamente si tumulerà la seconda urna, il gestore ha previsto che bisognerà pagare un’ulteriore rata di 1107,34 Euro, per un totale (a tariffa attuale, ma suscettibile di aumenti nel futuro) di 3487,34 euro. Il tributo Iva è dovuto perché il servizio è reso da un’azienda privata, mentre se fosse stato gestito dal comune l’utente non avrebbe dovuto pagare nessuna imposta statale. Visto quanto sopra, risulta che il prezzo della celletta è di 17000 (diciassettemila!) euro il metro quadro, più di un attico a Cortina!
Per ‘curiosità’ ho interpellato alcuni comuni limitrofi, scoprendo che nessuno di essi, nel caso di aggiunta della seconda urna, chiede all’utente di pagare un’ulteriore rata (è come se una coppia acquistasse una casa con una camera in più per un eventuale figlio e alla nascita di questo dovesse ripagare un altro 50% del prezzo di acquisto). Nell’indagine ho anche saputo che nei comuni limitrofi il prezzo per una celletta con le medesime caratteristiche è il seguente:
- Argelato, 380 Euro per 99 anni di usufrutto;
- Calderara di Reno, 374 Euro per 99 anni di usufrutto;
- Casalecchio di Reno, 256 Euro per 30 anni di usufrutto;
- Granarolo Emilia, 577 Euro per 50 anni di usufrutto.
Se teniamo conto che la maggior parte dei defunti sono anziani, con parenti stretti a loro volta anziani, quindi persone sostanzialmente fragili sia per l’età che per la situazione psicologica particolare del momento, non si capisce perché un Comune che dovrebbe, per vocazione e per compito istituzionale, proteggere i suoi cittadini più deboli (svolgendo la funzione del buon padre di famiglia), non controlli le sue società concessionarie autorizzandole a praticare tariffe a dir poco esorbitanti.

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