Chi blocca l’inquinamento?

di Alberto, 53 anni, Bologna
Leggo con rammarico le nuove imposizioni di blocco del traffico da giovedì al 2 ottobre. Vengono nuovamente penalizzati i lavoratori, che sono costretti a utilizzare le autovetture per raggiungere il loro posto di lavoro. Nulla invece viene fatto per annullare la vera fonte di inquinamento: gli impianti di riscaldamento, in parte i centralizzati che hanno gruppi termici obsoleti, ma soprattutto le caldaie autonome.
Il 90% delle caldaie installate a Bologna sarebbero, secondo le norme europee, fuori legge, le norme italiane non vengono rispettate perché vi è un businnes notevole: la vendita di gas e le tasse su questo combustibile.
Se si applicassero le norme sia italiane che europee e si utilizzassero caldaie a premiscelazione e a condensazione, si risparmierebbe il 40% di gas e si ridurrebbe l’inquinamento dell’80%.
Ma se si facessero rispettare le norme i nostri amministratori non avrebbero i soldi per pagarsi le auto blu con le quali, a differenza di noi poveri lavoratori, loro vanno a far finta di lavorare.

Collegamenti sponsorizzati


1 Commento a “Chi blocca l’inquinamento?”

  1. gianluigi bui scrive:

    Finalmente qualcuno ci è arrivato alla conclusione!!! Peccato che non servirà assolutamente a nulla, visto che i politici nazionali e mondiali fanno finta di non sentire. Chissà perché i pannelli fotovoltaici costano ancora cosi tanto. Non sarà mica oro il silicio! E che dire poi di tutti i carburanti alternativi al petrolio che chissà perché non si riesce a commercializzare a larga scala, ma servono solo a far funzionare qualche bel prototipo di macchina avveniristica per offuscarci un po’ le idee…
    Siamo andati sulla luna 40 anni fa e secondo voi siamo ancora a questo punto? Ma andiamo!

Scrivi un commento