Sulla Smart solo falsità

di Tommaso, 33 anni, Bologna
Non entro nel merito delle discussioni politiche, non è per questo che sono qui. Intervengo per difendere il mio lavoro e la mia professionalità, quando si dichiara che una Smart costa più del doppio di una Panda.
Se Girotti, invece di parlare a vanvera, si fosse documentato - basta acquistare Quattroruote - avrebbe potuto vedere che il prezzo di una Panda parte da € 8.701 e quello di una Smart fortwo da € 9.321. E magari saprebbe anche che la Panda è omologata per quattro (e non per 5) e ha una capacità di carico minima di 200/206 litri, mentre la Smart è omologata per due e ha una capacità di carico di 150 litri.
Riassumendo, tutto ciò che questa persona dichiara riguardo a costi e caratteristiche delle auto in questione è totalmente falso!
Aggiungo che la Smart ha costi di gestione più bassi della Panda, consuma meno, paga meno di assicurazione, il tutto a vantaggio del risparmio.
Il mio consiglio è il seguente: se proprio si vuole parlare di un qualsiasi argomento, meglio essere preparati, altrimenti si rischia di fare brutte figure.
Piuttosto conviene tacere.

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6 Commenti a “Sulla Smart solo falsità”

  1. Graziano Girotti scrive:

    Desidero ringraziare il piccato signor Tommaso Senza Cognome, che interviene per difendere il ’suo lavoro’ (produce Smart?) e la sua professionalità (forse le vende?), anche se la sua acredine fuori posto e ruspante mi ricorda quella di qualcuno di mia - sic! – conoscenza. Lo ringrazio perché riesce nella straordinaria impresa di darmi ragione nello stesso momento in cui mi accusa di raccontare balle. Le rendo noto, signor Tommaso, che - Quattroruote alla mano - 9.321 euro (il prezzo di una Smart Fortwo) sono ben più degli 8.701 euro di una Panda. La differenza è di circa 600 euro. Le risulta? La informo, poi, che le quattro persone portate da una Panda sono il doppio delle due di una Smart. E che i 200 litri di carico minimo della piccola di casa Fiat superano di molto i 150 della vettura della Mercedes. Non metto in dubbio che i costi di gestione siano inferiori: mi chiedo, allora, per quale assurdo motivo le flotte degli enti pubblici non trabocchino di Smart. Che sia uno scandalo di proporzioni planetarie?
    Detto questo, le rivelo un segreto. Un amministratore pubblico, chiunque esso sia, perfino il sindaco di Calderara di Reno, dovrebbe sapere che tra i suoi compiti principali c’è anche quello di utilizzare i soldi pubblici con attenzione e competenza. Perché quei soldi sono anche i miei (dei suoi non so, signor Tommaso).
    Infine, una confessione. Per una settimana, in agosto, ho scorrazzato in lungo e in largo per la Sicilia a bordo di una vezzosa Smart verde pisello, decappottabile e con il cambio automatico. Me ne sono follemente innamorato. Non si immagina il dolore che ho provato a sollevare questo ‘caso’.

    Graziano Girotti
    Calderara di Reno

  2. Tomaso, Bologna, 33 anni scrive:

    Lo sciorinamento di dati, oggettivi, si è reso necessario per puntualizzare e per sfatare il falso mito che la Smart è cara. Non costa più del doppio, non ha capacità di carico di meno della metà etc. A meno che 9.300 = 2 x 8.700. Non mi risulta.
    Per di più se facessimo un paragone di marketing industriale tra i due modelli, noteremmo che la Smart ha, per esempio, di serie il cambio sequenziale semi-automatico, che copre ampiamente la differenza di costo di listino di € 600.
    Le rivelo un segreto: facendo un’analisi strategica costi/benefici tra questi due modelli, risulta che la vezzosa (chissà poi perchè) Smart avrà un costo generale inferiore. Ma a volte la superficialità, combinata con un luogo comune, fa prendere degli abbagli.
    Concludo dicendo che sono molte le aziende che hanno grosse flotte di Smart.

    Il ruspante, piccato e senza cognome Tommaso

  3. Graziano Girotti scrive:

    Il cambio sequenziale semi-automatico non mi pare fondamentale per un funzionario pubblico, che si muove per trasportare pratiche o recarsi presso altri uffici pubblici. Certo, è molto divertente utilizzarlo. Sfortunatamente il divertimento non rientra nei suoi - come dire - diritti sindacali. Ne ha tanti, ma non quello.
    Sulle flotte, ha ragione lei. Sono proprio le aziende ad acquistare Smart per le loro flotte. Ma le aziende le pagano con i loro soldi, non (anche) con i miei. Sulle ‘analisi strategiche’ non mi pronuncio. Del resto, io le potrei rispondere dicendo che le ‘analisi strategiche” di un Comune consiglierebbero di risparmiare.

    Graziano Girotti

    P.s. ma perché tanta ritrosia a rivelare il suo cognome? Prometto che non le invierò sgherri a punirla…

  4. Daniele Valenti scrive:

    Divertente lo scambio di battute su una ’semplice’ Smart (ora, però, signor Tommaso non mi aggredisca). Premesso che il signor Girotti non ha bisogno di difese d’ufficio, resta un dato di fatto incontrovertibile. Quando si amministrano i soldi degli altri, si ha il dovere di lavorare al meglio spendendo il meno possibile. A un funzinario di un Comune non deve importare nulla se l’auto con la quale trasporta pratiche ha il cambio sequenziale o meno. Forse il cambio sequenziale consente di rispondere meglio e più efficacemente ai bisogni dei cittadini? Giusto, poi, che le aziende adottino le Smart, che sotto il profilo dell’immagine offrono qualcosa, anzi molto in più rispetto alla Panda. Ma le aziende, appunto, pagano con le loro risorse, non con quelle dei cittadini. Il nodo, alla fine, è solo questo.

    Cordialmente,
    Daniele Valenti

  5. Tomaso scrive:

    Come diceva un noto comico: ‘qua parlammo e non ci capimmo’.
    Si continua a voler trasferire il discorso su un piano politico, cosa che non mi interessa, come ho premesso sin dal primo momento.
    Quello che ho voluto sottolineare è che non necessariamente la Smart deve essere considerata meno conveniente solo perchè nell’immaginario collettivo è una vettura ‘di moda’.
    Oltre all’immagine ci sono contenuti oggettivi, deprezzamento minore e costi di gestione più bassi delle vetture dello stesso segmento.
    Lo ripeto, facendo un’analisi strategica costi/benefici o, senza essere troppo tecnici, più semplicemente ‘due conti’, si scopre che la Smart diventa una conveniente alternativa per la gestione del parco vetture. Lei crede che le aziende, che pagano con le loro risorse, siano disposte a sperperare più denaro solo per l’immagine? Non crede che le aziende private, avendo contabilità strutturate e strategicamente più evolute, facciano acquisti per abbassare i loro costi? Delle due gli sprechi sono più frequenti nel pubblico che nel privato. O sbaglio?
    Panda, per altro, è una vettura molto alla moda. Lo dimostra il successo commerciale che sta avendo.
    Non fermiamoci alle apparenze!
    Concludento, l’equazione Panda=Risparmio e Smart=Immagine a caro prezzo è falsa!
    Le considerazioni politiche le lascio a voi.

    L’aggressivo (o aggressore?) Tommaso

  6. Domingo scrive:

    Panda = semplice, economica, efficace, affidabile, ITALIANA
    Smart = alla moda, rifinita, sfiziosa, TEDESCA
    Funzionario del comune = imboscato, lavativo, svogliato, vada in bicicletta!

    Siete troppo forti!!!
    ciao

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