A proposito di immigrazione

di Dide
Anch’io mi sono sentita, da piccola, un’extracomunitaria. In Italia. Sono nata in un piccolo paese in provincia di Brescia e la mia famiglia è emigrata in provincia di Novara quando io avevo sette anni.
Nella classe che frequentavo il mio banco era in fondo all’aula accanto a quelli di altre bambine immigrate dalla Sardegna, dal Veneto e da altre regioni. Ero convinta di meritarmi quella collocazione nel ‘banco degli asini’ a causa di un mio scarso rendimento scolastico. Così ho iniziato a studiare in modo esagerato per quell’età… ma è stato tutto inutile. Sono rimasta in quel banco fino alla fine dell’anno, e ho imparato che una bambina povera e immigrata non può accampare diritti di parità se a gestire la situazione è un’autorità (nel mio caso, la maestra) del tutto incapace di aprirsi alle altre persone. Anche se di cultura diversa.

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1 Commento a “A proposito di immigrazione”

  1. pa s sa p aro la scrive:

    Traduco la testimonianza di un operaio che ha lavorato alla produzione clandestina di alcuni prototipi del Motore di Schietti che furono distrutti durante delle esibizioni in pubblico

    Sono un immigrato e quando chiedevo il permesso di soggiorno mi dicevano che dovevo avere un lavoro per ottenerlo, e quando cercavo un lavoro mi dicevano che dovevo avere il permesso di soggiorno per ottenerlo. In questo modo rimasi per 3 anni clandestino sfruttato perseguitato senza permesso di soggiorno e senza lavoro equamente retribuito.

    Non penso che si sia di fronte ad un caso del genere, ma ancora peggio.

    Cioè Non succede che Schietti per dimostrare che il Motore funzioni debba avere il visto degli scienziati ma che non può costruirlo perchè gli scienziati non danno il permesso.

    Secondo gli enunciati di Carnot, Rankine, Plank, ed altri, il moto perpetuo non può esistere e quindi nessuno scienziato prende nemmeno in considerazione la possibilità che il Motore funzioni.

    Se nessuno scienziato prende in esame il motore di Schietti nessuno scienziato potrà mai accertare il funzionamento e nessuno scienziato potrà mai dare il visto.

    E fin qui sarebbe ancora nulla.

    Ma nessuna azienda è disposta a costruirlo, nessun ingegnere è disposto a sbilanciarsi, nessun media è disposto a pubblicare niente.

    In aggiunta ci sono minacce, insulti, offese, cancellazione di siti, pestaggi e persone scomparse.

    Quindi si sta cercando in ogni modo di nascondere ed occultare il Motore di Schietti eppure io li ho costruiti e funzionano.

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